View Full Version : Jimmy Wales: gli app store minacciano la libertà della rete
Redazione di Hardware Upg
14-01-2011, 15:14
Link alla notizia: http://www.businessmagazine.it/news/jimmy-wales-gli-app-store-minacciano-la-liberta-della-rete_35085.html
Il fondatore di Wikipedia esprime dubbi sulla filosofia degli app store ed esprime una serie di considerazioni in occasione del 10mo anniversario dell'enciclopedia partecipativa
Click sul link per visualizzare la notizia.
"enciclopedia partecipativa" una definizione che calza a pennello per wikipedia, da quando poi la conoscenza enciclopedica sia "partecipativa" questo lo vorrei sapere dal fondatore della più grande fonte di ignoranza sul web; iniziamo col dire che magari se non avesse fondato questo sito farlocco che oramai si tiene su grazie a finanziamenti di San Google e poco altro, avremmo ancora l'istituto geografico De Agostini, la Larousse, l'Encarta, enciclopedie della scienza e della tecnica, tanto per dirne alcune.
wikipedia tutto deve fare tranne dare lezioni su "storpiature" e comportamenti devianti.
guardatevi le banconote e leggete quello che c'è scritto, neanche le banconote sono di proprietà dello Stato o del popolo, non sono neanche di proprietà delle banche centrali ( che poi sono spa ), come si può pensare a rendere libero un negozio di musica se neanche il fondamento dell'economia è libero.
la net neutrality non esiste, se Google e altri motori da domani cancellassero un sito, quel sito sarebbe morto, se cancellassero una news, quella news finirebbe cassata via, se ti spengono la macchina dove hai l'hosting tu non esisti più; internet è la cosa meno democratica che c'è al mondo, non solo, è una rete centralizzata con tanta burocrazia e politica sotto.
share_it
14-01-2011, 15:32
Io lo dicevo da tempo che sono un problema e la Apple è il nuovo peggior pericolo dell'informatica.
Non solo per una questione di libertà, ma anche per una questione economica. L'app store non è libero mercato è il contrario.
L'utente deve potere installare quel che vuole e gli sviluppatori devono poter fornire le applicazioni a tutti gli utenti che le vogliono.
Invece oggi certi utenti vogliono dei software (es VLC) e certi sviluppatori vogliono fornire quel software (es VLC), ma qualcuno dice no.
Tanta gente si è presa un abbaglio con le cromature di sti iPod!
se è per quello il problema è anche più vistoso se vogliamo: non esiste attendibilità e non esiste una figura terza in questa "economia".
tu compri un brano su iTunes: chi controlla? chi è la mano che dal tabaccaio ti da lo scontrino e su iTunes verifica ogni transazione? chi controlla quanto vende iTunes ( ovviamente dico iTunes per dire qualsiasi store digitale, anche XBOX live e PSN, ad esempio ) ? Chi e cosa definisce il consumatore come tale e quindi gli attribuisce diritti? In realtà oggi non esistono consumatori, alle società conviene manifestare "buon cuore" per pura convenienza monetaria ed economica, ma provate voi ad esercitare gli stessi diritti della vita reale nel mondo digitale, provate ad immaginare diritti paritetici, non esistono.
Asterion
14-01-2011, 16:06
Io lo dicevo da tempo che sono un problema e la Apple è il nuovo peggior pericolo dell'informatica.
Non solo per una questione di libertà, ma anche per una questione economica. L'app store non è libero mercato è il contrario.
L'utente deve potere installare quel che vuole e gli sviluppatori devono poter fornire le applicazioni a tutti gli utenti che le vogliono.
Invece oggi certi utenti vogliono dei software (es VLC) e certi sviluppatori vogliono fornire quel software (es VLC), ma qualcuno dice no.
Tanta gente si è presa un abbaglio con le cromature di sti iPod!
Gli app store, secondo me, non sono un problema finché esiste la possibilità di installare nel proprio computer anche quello che non passa per questi store.
Il Mac Store per ora è solo un'opzione, vedremo cosa diventerà in futuro.
Come "opzione" hanno anche notevoli vantaggi: uno sviluppatore può raggiungere tutti gli utenti e avere pubblicità, mentre un utente può tenere aggiornati tutti i programmi tramite un'interfaccia sicura e avere sempre a disposizione i file di installazione, un po' come accade per i giochi Blizzard (li registri sul sito e puoi scaricare i file di installazione quando vuoi).
fendermexico
14-01-2011, 16:16
chi è la mano che dal tabaccaio ti da lo scontrino e su iTunes verifica ogni transazione?
c'è un piccolissimo dettaglio: che si chiama VISA, AMERICAN EXPRESS....:D
se ad itunes o altri entrano 1,2 miliardi da visa e 5 da american express e ne dichiara 0,5... scattano le manette :D
(poi ovviamente ci saranno i modi, ma anche il tabaccaio ha i suoi modi, e comunque ci vuole fortuna a non esser beccati)
sbudellaman
14-01-2011, 17:21
"enciclopedia partecipativa" una definizione che calza a pennello per wikipedia, da quando poi la conoscenza enciclopedica sia "partecipativa" questo lo vorrei sapere dal fondatore della più grande fonte di ignoranza sul web; iniziamo col dire che magari se non avesse fondato questo sito farlocco che oramai si tiene su grazie a finanziamenti di San Google e poco altro, avremmo ancora l'istituto geografico De Agostini, la Larousse, l'Encarta, enciclopedie della scienza e della tecnica, tanto per dirne alcune.
wikipedia tutto deve fare tranne dare lezioni su "storpiature" e comportamenti devianti.
Mah, sinceramente gli errori che trovo su wikipedia li trovo con la stessa incidenza su un'enciclopedia come encarta. Addirittura arrivare a parlare di "storpiature" e comportamenti devianti... che poi, prima per avere un'enciclopedia come encarta dovevi pagare 50 e passa euro per delle informazioni comunque limitate (e non proprio tutti se lo possono permettere), adesso invece chiunque può accedere ad una informazione quasi illimitata e mi sembra una bella cosa. Certo, non sarà un informazione "perfetta" ma col livello di istruzione che hanno alcuni direi proprio che è l'ultimo dei problemi.
Gnubbolo
15-01-2011, 11:26
dopo la trollata di Freaxxx mi vengono in mente alcune domande:
primo, mi chiedo se sia giusto l'accesso ad internet garantito a tutti senza un patentino che accerti la stabilità psicologica dell'internauta, perchè i trolls fanno sorridere, ma i mitomani possono diventare pericolosi se si aggregano ed anche peggio se vengono ignorati, può accadere che qualcuno alzi la posta passando al lato fisico della questione.
secondo mi chiedo se questi possano essere pagati per fare disinformazione, perchè in un mondo socio-capitalistico come quello in cui viviamo le lobbies si aggrappano a tutto per marketing virale o per distruggere qualcuno o qualcosa.
qua è chiaro che wikipedia pesta i piedi a tanta tanta gente, questo Trollexxx potrebbe essere un dipendente di AS per es.. stufo che la gente vada a leggersi le recensioni e le classifiche dei GP automobilistici senza passare più per il suo giornale.. ma pure il giornalino di Caccia e Pesca potrebbe iniziare a rosicare parecchio se qualcuno aprisse una sezione su wiki ben aggiornata..
BiG_BaBoL
15-01-2011, 14:35
internet è la cosa meno democratica che c'è al mondo, non solo, è una rete centralizzata con tanta burocrazia e politica sotto.
Mi fai un esempio di qualcosa di attuale ke non abbia tanta burocrazia e politica sotto?
mi chiedo se questi possano essere pagati per fare disinformazione, perchè in un mondo socio-capitalistico come quello in cui viviamo le lobbies si aggrappano a tutto per marketing virale o per distruggere qualcuno o qualcosa.
Hai preso in pieno...QUoto...
Scusate ma e' la prima volta che non capisco una news...
Cosa c'entra il fondatore di Wikipedia con l'app store? Non ne capisco il nesso...
Scusate ma e' la prima volta che non capisco una news...
Cosa c'entra il fondatore di Wikipedia con l'app store? Non ne capisco il nesso...
Non c'è alcun nesso diretto...
Semplicemente Jimmy Wales ha fatto un discorso riguardo internet libero e il suo futuro, e tra le sue considerazioni c'era una critica al modello degli app store
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