Aldo53
28-12-2010, 00:31
Io li ho giocati tutti, da Medal of Honor a questo ultimo che ho appena terminato e che disinstallerò senza troppa nostalgia. Giudizio: Visto e rivisto, nessuna novità e anche un po’ di noia.
La prima impressione però è devastante, la grafica ti lascia senza parole, mai visto niente di simile, siamo veramente all’effetto cinema, manca solo il 3D… peccato che oltre la grafica spettacolare ci sia ben poco di eclatante da segnalare. I filmati di introduzione ai vari livelli sono molto belli ed estremamente realistici, però io credo che siano solo una gran furbata perché, almeno all’inizio, ti fanno credere chissà che, invece a lungo andare si riveleranno lunghi, inutili e noiosi, tantè che appena compare la possibilità di “saltare” il prologo schiacci subito il pulsante e via. Praticamente con i filmati introduttivi si sono risparmiati la fatica di dare al gioco una storia che si dovrebbe sviluppare giocando, ma non è così. Il fatto è che Black Ops è il classico gioco ignorante: devi solo sparare a tutto ciò che si muove e basta. Non c’è tattica, non c’è atmosfera, non c’è modo di interagire con l’ambiente, la via da seguire è una sola e quella devi seguire sparando all’impazzata a destra e a sinistra, stop. Dopo un po’ ti stufi… Il primo Medal of Honor, tanto per fare un esempio, anche se aveva una grafica lontana anni luce rispetto a questa, aveva però il pregio di immergerti nelll’atmosfera coi suoni, le ambientazioni, ti sentivi coinvolto nel conflitto. Qui invece, anche se c’è un po’ di Vietcong, un po’ di Crysis, un po’ dei precedenti episodi di Call of Duty il tutto resta un semplice sparatutto. Le alternative che ogni tanto si incontrano o guidando un carro armato, o un Jet, o un elicottero, sono da sbelicarsi dal ridere, non c’è nessun realismo, il gioco diventa arcade e questi per fortuna brevi intermezzi, passano senza lasciar traccia se non la vaga sensazione di un gioco per bambini. Non c’è il realismo delle armi del primo Vietcong, qui le armi cambiano ma si comportano sempre uguale, con qualunque cannone puoi anche fare il cecchino… Il gioco ha il sistema di salvataggio a ceck-point, la solita furbata per farlo durare di più… comunque di Ceck ce ne sono tanti. Le ambientazioni variano dalla Russia al Vietnam ad altri teatri di guerra, si viaggia molto… e alcuni livelli sono comunque divertenti anche perché il gioco, non si dimostra mai frustrante, anche nei punti difficili. La fisionomia dei compagni è di un realismo incredibile, anche le ambientazioni, visto l’altissimo livello della grafica, sono sempre perfette, magari c’è una violenza esplicita che può essere discutibile, in questo ricorda parecchio il vecchio Soldier of Fortune, il sangue, le gambe, le braccia, le teste volano per aria come ridere e, in alcuni punti, siamo proprio noi a dover torturare o uccidere con le nostre mani l’avversario, eccessivo direi…
L’intelligenza artificiale del gioco e dei nemici è ingiudicabile, per me non c’è, ma forse è solo una mia impressione, per esempio m’è capitato di restare in un cortile dove avevo già ammazzato tutti, bene, i nemici continuavano a materializzarsi all’interno di questo cortile all’infinito, alla fine mi sono stancato e sono uscito dal cortile, tanto… Il gioco è interamente in italiano, doppiato benissimo da attori professionisti, questo per chi avesse la voglia e l’interesse di ascoltare per intero i filmati introduttivi… Della musica non ricordo nulla, segno che non è mai invasiva.
Pregi: Grafica da dieci e lode.
Non ci sono bug, il gioco scorre dall’inizio alla fine senza intoppi e senza nessuna incongruenza grafica.
Difetti: Gioco in cui devi solo sparare a tutto quel che si muove, stop. Limitata all'essenziale l'interazione con l’ambiente.
Intelligenza artificiale scolastica.
C’è si una storia, un filo conduttore, ma siccome tutto e demandato ai filmati introduttivi, alla fine non ti riesce di seguire la trama.
Lunghezza: Nella media, diciamo che non è eccessivamente corto come fu Modern Warfare.
La prima impressione però è devastante, la grafica ti lascia senza parole, mai visto niente di simile, siamo veramente all’effetto cinema, manca solo il 3D… peccato che oltre la grafica spettacolare ci sia ben poco di eclatante da segnalare. I filmati di introduzione ai vari livelli sono molto belli ed estremamente realistici, però io credo che siano solo una gran furbata perché, almeno all’inizio, ti fanno credere chissà che, invece a lungo andare si riveleranno lunghi, inutili e noiosi, tantè che appena compare la possibilità di “saltare” il prologo schiacci subito il pulsante e via. Praticamente con i filmati introduttivi si sono risparmiati la fatica di dare al gioco una storia che si dovrebbe sviluppare giocando, ma non è così. Il fatto è che Black Ops è il classico gioco ignorante: devi solo sparare a tutto ciò che si muove e basta. Non c’è tattica, non c’è atmosfera, non c’è modo di interagire con l’ambiente, la via da seguire è una sola e quella devi seguire sparando all’impazzata a destra e a sinistra, stop. Dopo un po’ ti stufi… Il primo Medal of Honor, tanto per fare un esempio, anche se aveva una grafica lontana anni luce rispetto a questa, aveva però il pregio di immergerti nelll’atmosfera coi suoni, le ambientazioni, ti sentivi coinvolto nel conflitto. Qui invece, anche se c’è un po’ di Vietcong, un po’ di Crysis, un po’ dei precedenti episodi di Call of Duty il tutto resta un semplice sparatutto. Le alternative che ogni tanto si incontrano o guidando un carro armato, o un Jet, o un elicottero, sono da sbelicarsi dal ridere, non c’è nessun realismo, il gioco diventa arcade e questi per fortuna brevi intermezzi, passano senza lasciar traccia se non la vaga sensazione di un gioco per bambini. Non c’è il realismo delle armi del primo Vietcong, qui le armi cambiano ma si comportano sempre uguale, con qualunque cannone puoi anche fare il cecchino… Il gioco ha il sistema di salvataggio a ceck-point, la solita furbata per farlo durare di più… comunque di Ceck ce ne sono tanti. Le ambientazioni variano dalla Russia al Vietnam ad altri teatri di guerra, si viaggia molto… e alcuni livelli sono comunque divertenti anche perché il gioco, non si dimostra mai frustrante, anche nei punti difficili. La fisionomia dei compagni è di un realismo incredibile, anche le ambientazioni, visto l’altissimo livello della grafica, sono sempre perfette, magari c’è una violenza esplicita che può essere discutibile, in questo ricorda parecchio il vecchio Soldier of Fortune, il sangue, le gambe, le braccia, le teste volano per aria come ridere e, in alcuni punti, siamo proprio noi a dover torturare o uccidere con le nostre mani l’avversario, eccessivo direi…
L’intelligenza artificiale del gioco e dei nemici è ingiudicabile, per me non c’è, ma forse è solo una mia impressione, per esempio m’è capitato di restare in un cortile dove avevo già ammazzato tutti, bene, i nemici continuavano a materializzarsi all’interno di questo cortile all’infinito, alla fine mi sono stancato e sono uscito dal cortile, tanto… Il gioco è interamente in italiano, doppiato benissimo da attori professionisti, questo per chi avesse la voglia e l’interesse di ascoltare per intero i filmati introduttivi… Della musica non ricordo nulla, segno che non è mai invasiva.
Pregi: Grafica da dieci e lode.
Non ci sono bug, il gioco scorre dall’inizio alla fine senza intoppi e senza nessuna incongruenza grafica.
Difetti: Gioco in cui devi solo sparare a tutto quel che si muove, stop. Limitata all'essenziale l'interazione con l’ambiente.
Intelligenza artificiale scolastica.
C’è si una storia, un filo conduttore, ma siccome tutto e demandato ai filmati introduttivi, alla fine non ti riesce di seguire la trama.
Lunghezza: Nella media, diciamo che non è eccessivamente corto come fu Modern Warfare.