PDA

View Full Version : Voyager 1 si avvicina allo spazio interstellare


frankytop
16-12-2010, 15:34
Un altro traguardo è stato raggiunto dalla 33enne Voyager 1, la mitica sonda spaziale della NASA/JPL lanciata nel 1977: in questi mesi è stata raggiunta la zona antecedente lo spazio interstellare dove l'effetto del vento solare è diventato nullo. Il punto più lontano mai raggiunto da una macchina progettata dall'uomo.

Voyager dista 17.4 miliardi di km dal Sole, a 115 Unità Astronomiche, ossia 115 volte la distanza della Terra dal Sole, e si trova nella zona dello spazio interplanetario dove la velocità del gas ionizzato o plasma, emanato direttamente dalla nostra stella, diventa nulla: l'effetto sarebbe dato – secondo gli scienziati – dalla deflessione del vento solare data dalla pressione del vento interstellare che si presenta nella regione tra le sfere di influenza delle stelle. In sostanza il vento interstellare farebbe deviare il vento solare e in questa zona l'effetto del secondo diventerebbe nullo. Questa conferma è molto importante per il longevo programma Voyager, considerato che consiste nel primo passaggio attraverso l'eliosfera, la regione delimitata dall'eliopausa in cui l'effetto del vento solare è maggiore di quella del mezzo interstellare.

L'eliosfera può essere considerata una bolla su scala di un centinaio di unità astronomiche, che immerge il sistema solare ed in cui il plasma ionizzato viaggia a velocità supersoniche fino all'onda d'urto di terminazione, attraverso cui il suo effetto cala drammaticamente prima della zona chiamata "heliosheath", che si trova dopo l'onda d'urto e che precede lo spazio interstellare.

Voyager, lanciata il 5 settembre 1977, ha passato attraverso il termination shock a dicembre 2004 ed in questi anni ha misurato l'effetto del vento solare attraverso lo strato della heliosheath, utilizzando il Low-Energy Charged Particle Instrument. A giugno 2010 la velocità del vento solare era stata stimata come quasi nulla ed il team del JPL di Pasadena ha atteso altri sei mesi di dati per confermare questi dati, cioè la diminuzione della velocità del solar wind di 20 km/s/anno dal 2007, in cui era di 60 km/s.

Il team degli scienziati coinvolti nel programma Voyager crede che la Voyager 1 non sia ancora entrata nello spazio interstellare vero e proprio, cosa che comporterebbe una maggiore densità delle particelle fredde rispetto a quelle calde. Attualmente si stanno aggiornando i modelli della struttura dell'eliosfera e degli strati esterni dell'heliosheath per stimare quando – si crede entro 4 anni – questo piccolo ambasciatore dell'uomo possa raggiungere veramente la via delle stelle.

http://www.nasa.gov/mission_pages/voyager/voyager20101213.html

http://www.nasa.gov/images/content/154735main_voyager-20060815b-browse.jpg

http://www.astronautinews.it/wp-content/uploads/2010/12/766px-Voyager.jpg

http://www.astronautinews.it/wp-content/uploads/2010/12/Solarmap.png

Aldin
16-12-2010, 16:09
Bella l'ultima immagine :O

sbudellaman
16-12-2010, 17:40
tratto da wikipedia :
La Voyager 1 è alimentata da una batteria RTG che le permetterà di funzionare, seppure in modo limitato, fino al 2025[2], quando avrà raggiunto oltre 25 miliardi di chilometri di distanza dalla Terra.
Tuttavia nel 2025 la comunicazione con la sonda sarà molto improbabile, perché il giroscopio, che permette di tenere orientata l'antenna verso la Terra, smetterà di funzionare nel 2016[2] quando è previsto che la sonda si trovi a una distanza dal Sole compresa tra 133 e 138 UA[3].

In base alle previsioni la sonda dovrebbe essere in grado di raggiungere e analizzare l'eliopausa tra il 2014 e il 2016[4], successivamente potrebbe raggiungere e analizzare anche l'ipotetico muro d'idrogeno[5] situato tra l'eliopausa e il bow shock, però sarà impossibile che la sonda sia ancora funzionante quando raggiungerà il bow shock situato a circa 230 UA[6] dal Sole nel 2042, se mantenesse l'attuale velocità costante, in realtà occorrerà più tempo a causa del progressivo leggero rallentamento della sonda.

Praticamente a quanto ho capito la batteria dovrebbe durare fino al 2025, ma nel 2016 già potremmo perdere i contatti perchè smetterà di funzionare il giroscopio che orienta l'antenna... peccato, speravo potesse durare in qualche modo di più, anche se mi rendo conto che aver raggiunto un traguardo del genere è già tantissimo...

marchigiano
16-12-2010, 18:23
http://en.wikipedia.org/wiki/Radioisotope_thermoelectric_generator

160w elettrici 2400w termici continui per 50 anni in 38kg e noi ancora non abbiamo le auto elettriche che a far bene hanno un autonomia di 150km :ncomment:

te credo che negli anni 60 pensavano che nel 2000 avremmo avuto auto volanti

sbudellaman
16-12-2010, 19:10
http://en.wikipedia.org/wiki/Radioisotope_thermoelectric_generator

160w elettrici 2400w termici continui per 50 anni in 38kg e noi ancora non abbiamo le auto elettriche che a far bene hanno un autonomia di 150km :ncomment:

te credo che negli anni 60 pensavano che nel 2000 avremmo avuto auto volanti

eh vabbè ma quei generatori sono potenzialmente radioattivi e molto pericolosi!
A voler essere precisi, quando lo sviluppo dell'energia nucleare (utilizzata a fini civili) era agli esordi (fine anni 50), venne realizzato un progetto come quello da te proposto :asd: : la mitica, inimitabile Ford Nucleon (http://en.wikipedia.org/wiki/Ford_Nucleon). L'auto sfruttava un piccolo generatore nucleare che garantiva una autonomia di 8000 km :eek: . Purtroppo gli effetti sul passeggero e quelli di un eventuale incidente non erano altrettanto vantaggiosi :sofico:

ALIEN3
16-12-2010, 19:30
Stessa fine i progetti di aerei (bombardieri per la precisione) alimentati ad energia nucleare come ad esempio il Convair X-6 (http://en.wikipedia.org/wiki/Convair_X-6) (va beh all'epoca il nucleare volevano proprio infilarlo dappertutto :stordita: ).

byezzzzzzzzzzzzzz

marchigiano
16-12-2010, 19:32
be ma che problema c'è... la selezione naturale avrebbe fatto il suo corso e ci sarebbe stata una nuova razza di persone resistenti alle radiazioni :rotfl::banned:

frankytop
16-12-2010, 19:44
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d6/Voyager_spacecraft_structure.jpg