View Full Version : Toshiba, un danno storico in soli 0,07 secondi
Redazione di Hardware Upg
10-12-2010, 15:39
Link alla notizia: http://www.businessmagazine.it/news/toshiba-un-danno-storico-in-soli-0-07-secondi_34732.html
0,07 secondi: tanto è bastato a mandare in fumo il 20% della produzione di chip NAND Flash di Toshiba per il periodo di gennaio e febbraio
Click sul link per visualizzare la notizia.
Paganetor
10-12-2010, 15:42
possibile che un'interruzione così breve possa aver causato un simile danno? Ma, soprattutto, possibile che alla Toshiba non abbiano previsto un gruppo di continuità o un sistema simile in grado di intervenire in caso di necessità?
a me sembra giusto una scusa per alzare i prezzi delle memorie o per giustificarsi con i committenti per la mancata consegna dei chip...
Ridicolo!!! Non ci credo nemmeno se lo vedo! Le scuse per aumentare i prezzi sono finite e qualcuno si è inventato questa brillante trovata, complimenti ai giapponesi!! :doh:
BrightSoul
10-12-2010, 16:03
"Che ci voleva, bisognava mettere tutto dietro gruppo di continuità online e dietro a quello un altro gruppo di continuità di riserva alimentato a diesel."
...disse mentre calava l'asso sulla tovaglia a quadri.
a me sembra giusto una scusa per alzare i prezzi delle memorie o per giustificarsi con i committenti per la mancata consegna dei chip...
Ridicolo!!! Non ci credo nemmeno se lo vedo! Le scuse per aumentare i prezzi sono finite e qualcuno si è inventato questa brillante trovata, complimenti ai giapponesi!! :doh:
omg, credete davvero che abbiano bisogno di una scusa per aumentare il prezzo?
Faranno ritardi nelle consegne ad Apple e Sony! mica a topolino. C'hanno fatto la figura di m...da e non credo di Apple e Sony siano molto contenti di c'ho
a parte che 0,07 secondi non è una vera mancanza di corrente, ma un semplice sbalzo di tensione visto che la corrente è alternata e va a 25 hertz e quindi un ciclo completo dura più o meno quanto è durata questa interruzione.....
detto questo, se basta uno sbalzo di tensione per mandare KO la produzione di questa fabbrica, non immagino in caso di un temporale cosa possa accadere......
... Ma, soprattutto, possibile che alla Toshiba non abbiano previsto un gruppo di continuità o un sistema simile...
Effettivamente è quello che un po' tutti, commentando questa notizia, si stanno chiedendo.
O in Toshiba son dei pazzi, o qualcosa non ha funzionato o non esiste la possibilità di proteggere da questi imprevisti quel tipo di fabbrica.
Qualcuno ne sa di più?
omg, credete davvero che abbiano bisogno di una scusa per aumentare il prezzo?
Faranno ritardi nelle consegne ad Apple e Sony! mica a topolino. C'hanno fatto la figura di m...da e non credo di Apple e Sony siano molto contenti di c'ho
:confused: :rolleyes: :banned:
La prossima volta?
Porta che sbatte troppo forte al piano sopra la camera bianca?
Portante CB che sovramodula ed entra nell'impianto elettrico?
Tempesta solare?
Via, un impianto così delicato non lo si protegge con le contromisure dovute? :muro:
vado a bastonarmi da solo :( :cry: :muro: :muro: :muro:
Paganetor
10-12-2010, 16:17
sicuramente in Toshiba ne sanno più di noi, però sono loro che a causa di uno sbalzo di tensione si sono ritrovati col culo per terra...
... Qualcuno ne sa di più?
Mi rispondo da solo:
"For that reason, chip companies typically take precautions that include installing what the industry calls uninterruptible power supplies. Part of Toshiba's safeguards didn't work this time because the voltage drop was more severe than what the backup system is designed to handle, a company spokesman said."
Edit. Le 4 righe che ho riportato provengono da qui (http://online.wsj.com/article/SB10001424052748703766704576009071694055878.html?mod=WSJ_Tech_LEADTop).
quindi in caso di completo black out erano tutti morti!?!? (per modo di dire)
cavolo le centrali elettriche lì devono essere parecchio affidabili se hanno pensato che il massimo che può accadere è uno sbalzo di tensione
Mi rispondo da solo:
"For that reason, chip companies typically take precautions that include installing what the industry calls uninterruptible power supplies. Part of Toshiba's safeguards didn't work this time because the voltage drop was more severe than what the backup system is designed to handle, a company spokesman said."
Ma se una mancanza di 0,07 secondi è considerato "the voltage drop was more severe than what the backup system is designed to handle" i sistemi di protezione erano strutturati per resistere fino a 0,05 secondi?????
Maddai, o la notizia è tradotta male o c'è qualcosa che non torna.....
credo che non si riferisse al tempo ma alla "quantità".
nel senso che in quei 0,07 sec la potenza è calata troppo.
Shivan man
10-12-2010, 16:27
Mi rispondo da solo:
"For that reason, chip companies typically take precautions that include installing what the industry calls uninterruptible power supplies. Part of Toshiba's safeguards didn't work this time because the voltage drop was more severe than what the backup system is designed to handle, a company spokesman said."
Ovviamente i sistemi di sicurezza impiegano del tempo per entrare in funzione. In questo caso l'interruzione è avvenuta così rapidamente che il sistema non ha fatto in tempo ad evitare l'interruzione. Probabilmente quegli 0,07 secondi è il tempo che ha impiegato il sistema di emergenza per entrare in funzione (ipotizzo), ma quando è richiesto del sincronismo perfetto tra diversi macchinari, anche un leggero rallentamento (non penso che in quel tempo abbia fatto in tempo a fermarsi tutto), senza considerare magari il tempo di riavvio dei computer che controllano le macchine, costringe a fermare tutto.
leddlazarus
10-12-2010, 16:27
Ma se una mancanza di 0,07 secondi è considerato "the voltage drop was more severe than what the backup system is designed to handle" i sistemi di protezione erano strutturati per resistere fino a 0,05 secondi?????
Maddai, o la notizia è tradotta male o c'è qualcosa che non torna.....
bah anche a me suona un po' male.
e poi 0,07 secondi sono proprio una bazzeccola.
mi sa che è saltato anche il gruppo di continuità, e tale guasto ha permesso un calo di 0,07 sec. di mandare tutto all'aria.
A ME 2-3 cose non tornano.
1°è calata troppo ok, ma se salta del tutto come spesso accade almeno da noi?
2°posto che tutto quello che stavano producendo in quell' istante sia da buttare(ma sarebbe da verificare)
non mi spiego come possa essere il 20% della produzione bimestrale.
partiamo dai wafer, a fare la "carota" che poi tagliano ci vogliono circa 3 giorni, ora se salta tutto metti che vai a colpire la produzione dei 3 giorni precedenti , di oggi e del successivo.
giaà così il 20% non tornerebbe, in più a quel punto ci sarebbero comunque dei cristalli di silicio usabili in gran parte no?
a mio avviso le perdite nel caso peggiore sono del 10% ma più realisticamente sono inferiori...
Ok, corro a comprarmi l'SSD che volevo per Natale, altro che aspettare l'anno nuovo che calano i prezzi! :asd:
Ovviamente i sistemi di sicurezza impiegano del tempo per entrare in funzione. In questo caso l'interruzione è avvenuta così rapidamente che il sistema non ha fatto in tempo ad evitare l'interruzione. Probabilmente quegli 0,07 secondi è il tempo che ha impiegato il sistema di emergenza per entrare in funzione (ipotizzo), ma quando è richiesto del sincronismo perfetto tra diversi macchinari, anche un leggero rallentamento (non penso che in quel tempo abbia fatto in tempo a fermarsi tutto), senza considerare magari il tempo di riavvio dei computer che controllano le macchine, costringe a fermare tutto.
Sicuramente c'è stato qualcosa che non ha funzionato, un gruppo di continuità per evitare che accada qualcosa deve intervenire entro 1/100 di secondo, qua ne sono passati 7 per cui il gruppo deve essere intervenuto.......boh!!!!!
A ME 2-3 cose non tornano.
1°è calata troppo ok, ma se salta del tutto come spesso accade almeno da noi?
2°posto che tutto quello che stavano producendo in quell' istante sia da buttare(ma sarebbe da verificare)
non mi spiego come possa essere il 20% della produzione bimestrale.
partiamo dai wafer, a fare la "carota" che poi tagliano ci vogliono circa 3 giorni, ora se salta tutto metti che vai a colpire la produzione dei 3 giorni precedenti , di oggi e del successivo.
giaà così il 20% non tornerebbe, in più a quel punto ci sarebbero comunque dei cristalli di silicio usabili in gran parte no?
1° è il discorso che ho fatto io. L'unica ipotesi plausibile è che le centrali sono altamente affidabili (o perlomeno le centrali che forniscono quella fabbrica).
2° potrebbe essere che il ciclo produttivo dei chip non è "qualche giorno" ma "qualche mese"
pildaceus!
10-12-2010, 16:38
Non sono un esperto, ma non stiamo parlando di una catena di montaggio per mezzi movimento terra...se calcoliamo che i processi produttivi per i chip NAND sono dell'ordine di poche decine di nanometri, in proporzione 0.07 secondi mi sembrano un'eternità.
Poi, quant'è l'energia assorbita a regime dallo stabilimento? Che gruppo di continuità ci vuole per sopperire ad un arresto completo della fornitura energetica? Ad esempio un blackout totale della rete, prima che i generatori ausiliari della rete stessa entrino in funzione.
bah anche a me suona un po' male.
e poi 0,07 secondi sono proprio una bazzeccola.
mi sa che è saltato anche il gruppo di continuità, e tale guasto ha permesso un calo di 0,07 sec. di mandare tutto all'aria.
Come scritto nell'articolo che ho riportato 0.07 secondi per quel tipo di macchinari equivalgono a staccare la spina al tuo pc...
Ps. Vorrei vederlo il "gruppo di continuità" che secondo molti dovrebbe tenere in funzione un'intera fabbrica con la centrale elettrica che fornisce il nulla...
Pier2204
10-12-2010, 16:44
Mah.. rimango basito dinanzi a simile notizia.
Ammettendo che ciò che dicono in Toshiba sia il vero, un arresto di corrente per 0,07 secondi fa saltare tutto il sincronismo nella catena di produzione causando un blocco totole e un assemblaggio imperfetto di chip nand flsh, con il risultato di chip venuti male e arresto completo della catena.
Quindi, presuppongo che debbano riavviare il sistema sincronizzando tutto.
Un sistema così perfetto non ha sensori che permettono un arresto completo per evitare disastri?...non hanno previsto un'eventualità di sbalzi o microinterruzioni di corrente?
:tapiro:
bah mi sa tanto di bufala per nascondere altro. parlare di gruppi di continuità per tenere su una fabbrica di toshiba è come dire che google usa dei nas casalinghi per il proprio storage...
ci sono dei sistemi della madonna(non parlo di "banali" container diesel e 3-4 batterie attaccate ad un inverter) per affrontare dei power failure in molte medie/grosse aziende che ne necessitano, figurarsi cosa non cè per tener su un processo così delicato per un colosso come toshiba!
Come scritto nell'articolo che ho riportato 0.07 secondi per quel tipo di macchinari equivalgono a staccare la spina al tuo pc...
Ps. Vorrei vederlo il "gruppo di continuità" che secondo molti dovrebbe tenere in funzione un'intera fabbrica con la centrale elettrica che fornisce il nulla...
Sarà come dite, ma allora è strano che non sia mai accaduto prima......
Poi un gruppo di continuità (o meglio più gruppi) che durino fino all'intervento dei generatori è possibilissimo metterli, come nelle grosse centrali dei server web o di quelli delle carte di credito o comunque di tutti quelli che devono assicurare il servizio continuativo tipo il controllo voli.......
...non hanno previsto un'eventualità di sbalzi o microinteruzzioni di corrente?
:tapiro:
Evidentemente si, ma come tutte le cose anche gli "ups" costano e se un danno del genere ti capita ogni 20 anni forse ti conviene tenertelo invece di spendere millemila miliardi per un gruppo di continuità che ti renda completamente al sicuro da difetti della centrale elettrica che hai a 3 metri dalla fabbrica.
Comunque se non ho capito male il 20% è il danno massimo che toshiba si aspetta, non quello che realmente ha subito (che sarà da quantificare).
Non dimentichiamoci che sono assicurate per questi inconvenienti...quindi oltre ad intascare i "danni" ci guadagneranno ulteriormente con la vendita futura di NAND "buone".
E io pago!!! :D
Non dimentichiamoci che sono assicurate per questi inconvenienti...quindi oltre ad intascare i "danni" ci guadagneranno ulteriormente con la vendita futura di NAND "buone".
E io pago!!! :D
sì ma non è una questione puramente di soldi. Si parla anche di cattiva pubblicità. Se per guadagnare quei pochi soldi devo fare incacchiare i propri clienti (Apple e Sony)... si è messi male
Raga, se non abbiamo idea di come sia fatto l'impianto e` inutile speculare...
Una fabbrica e` almeno alimentata in media tensione (5-15kV), ma se e` grande possono anche avere direttamente l'alta tensione (132kV la piu` plausibile). Si parla di MEGAWATT di potenza impegnata...
Avendo un allacciamento all'alta/media tensione avranno avuto la loro centrale di trasformazione privata (ce l'ha la sede di ingegneria a firenze, vuoi che non l'abbiano alla toshiba?), e fanno affidamento che non esistano sbalzi di tensione, dato che la potenza della rete e` per definizione infinita (a meno di black-out nazionali).
Gruppo di continuita` per i macchinari non esiste, di batterie al piombo (unica alternativa per uso aziendale) a 24v ce ne vorrebbero TONNELLATE, quindi al max avevano coperte le luci di emergenza e qualche macchinario critico, ma non di sicuro il sistema di sottovuoto per controllare l'atmosfera nei laboratori....
Inoltre:
Qualcuno di voi ha idea di quanto sia grande un diesel da 1mw? Per accenderlo e mandarlo in sincrono con la frequenza di rete ci vogliono almeno 5 secondi. :D
Donbabbeo
10-12-2010, 17:06
2°posto che tutto quello che stavano producendo in quell' istante sia da buttare(ma sarebbe da verificare)
non mi spiego come possa essere il 20% della produzione bimestrale.
Beh, ma come spiegato dall'articolo, tutta la filiera è all'interno dello stabilimento.
Quindi si sono sfasciati il nuovo wafer che stavano tagliando, si sono sfasciati il wafer tagliato il giorno prima che stavano trattando, si sono sfasciati i pezzettini del wafer tagliati una settimana fa a cui stavano inserendo la circuiteria, si sono sfasciati i chip a cui stavano attaccando i piedini, si sono sfasciati i chip completi a cui stavano facendo le verifiche di collaudo...
Certo, 20% del trimestre sembra tanto, ma alla fine non sono un esperto e non so quanto richieda tutto il processo produttivo, dal tagli del wafer all'inscatolamento finale...
Per la storia della corrente mi pare che non abbiamo competenze e/o informazioni sufficenti sull'accaduto. Direi che è più che scontato supporre che ci fosse un gruppo di continuità, probabilmente più di uno e in cascata, oltre ad altri vari sistemi di cui neanche conosco l'esistenza, ma evidentemente è accaduta una serie di eventi che ha vanificato qualsiasi sforzo atto a contrastarla.
E non venitemi a dire che ci guadagnano e l'hanno fatto per alzare i prezzi, hanno delle commesse da rispettare, sono pagati per produrne tot e se ciò non avviene molto probabilmente hanno delle penali da pagare, altro che guadagnarci con il prezzo più alto.
cavasayan
10-12-2010, 17:18
Raga, se non abbiamo idea di come sia fatto l'impianto e` inutile speculare...
Una fabbrica e` almeno alimentata in media tensione (5-15kV), ma se e` grande possono anche avere direttamente l'alta tensione (132kV la piu` plausibile). Si parla di MEGAWATT di potenza impegnata...
Avendo un allacciamento all'alta/media tensione avranno avuto la loro centrale di trasformazione privata (ce l'ha la sede di ingegneria a firenze, vuoi che non l'abbiano alla toshiba?), e fanno affidamento che non esistano sbalzi di tensione, dato che la potenza della rete e` per definizione infinita (a meno di black-out nazionali).
Gruppo di continuita` per i macchinari non esiste, di batterie al piombo (unica alternativa per uso aziendale) a 24v ce ne vorrebbero TONNELLATE, quindi al max avevano coperte le luci di emergenza e qualche macchinario critico, ma non di sicuro il sistema di sottovuoto per controllare l'atmosfera nei laboratori....
Inoltre:
Qualcuno di voi ha idea di quanto sia grande un diesel da 1mw? Per accenderlo e mandarlo in sincrono con la frequenza di rete ci vogliono almeno 5 secondi. :D
Ecco appunto. A leggere alcuni commenti sembra che alla toshiba avevano un gruppo di continuità tipo quello del mio pc! Probabilmente la fabbrica consuma qulache MW di potenza quindi dire gruppo di continuità in questo caso equivale a dire centrale elettrica!
Rubberick
10-12-2010, 17:30
tutto questo mi ricorda una certa situazione particolarmente incasinata...
vi ricorda nulla? si blocco' tutt'italia
http://www.repubblica.it/2003/i/sezioni/cronaca/blackitalia/blackitalia/blackitalia.html
@molti: uno "sbalzo" di corrente provoca molti più danni di un arresto totale.
Se la corrente viene a mancare si inserisce il sistema ausiliario che è perfettamente in fase con la fornitura principale e si ha il tempo di avviare una procedura d'arresto; in questo modo non si hanno grandissime perdite.
Se invece avviene una forte oscillazione la situazione cambia radicalmente. In caso di sbalzo deve intervenire un circuito raddrizzatore e uno compensatore per far si che al sistema a monte non arrivino né una corrente troppo bassa né una troppo alta. I tempi di reazione di tali sistemi devono essere RAPIDISSIMI, sia in fase di avvio che in fase di arresto, e per garantire tali tempistiche ci sono dei valori limite di compensazione (limiti di sovratensione e sottotensione).
Se la fluttuazione è fuori questi valori lo sfasamento si trasmette al sistema... e i danni per catene del genere sono catastrofici.
Come ha già detto qualcuno, per noi 0.07 secondi neanche sono percepibili; per i laser impiegati nei processi produttivi a nanometri, invece, sono una quantità significativa!
pildaceus!
10-12-2010, 17:33
Come indicato da alcuni, per alimentare un sistema come quello Toshiba ci vogliono MW... per tutelare il quale ci vuole quello che io e altri abbiamo impropriamente (e scherzosamente) definito un "gruppo di continuità coi controcaxxi", mica una rana con 2 cavetti di rame infilati nel... I sistemi di emergenza ci saranno stati, ma probabilmente saranno stati pensati per sopperire a cadute e sbalzi di potenza limitati, non a quello che è avvenuto (comunque sempre di 0.07 s si parla - un grace time minimo).
Poi, qualcuno di voi ha mai lavorato su sistemi di "disaster recovery" o di emergenza in generale, per sistemi medio-grandi? Se sì, sapete che senza testarli non saprai mai se funzionano. Testarli vuol dire bloccare l'attività produttiva ($$$ persi!) e scoprire che il sistema che hai in piedi (e per cui hai speso un botto) non regge. I manager valutano pro e contro... e decidono che incrociare le dita è la soluzione con rapporto costi/benefici milgiore
alextetto
10-12-2010, 17:36
non sono sicuro che esistano sistemi di alimentazione continua di grande quantità di elettricità in grado di intervenire in meno di 0,07 secondi e poi mica si parla di interruzione da parte del fornitore elettrico... magari sono stati proprio i loro supersistemi di approvvigionamento a far cilecca..
1° è il discorso che ho fatto io. L'unica ipotesi plausibile è che le centrali sono altamente affidabili (o perlomeno le centrali che forniscono quella fabbrica).
2° potrebbe essere che il ciclo produttivo dei chip non è "qualche giorno" ma "qualche mese"
è di 70 ore circa il ciclo per produrre il "pane" di silicio monocristallino.
il resto sarà anche di più ma avrà varie fasi e non penso che butti via tutto...
daniluzzo
10-12-2010, 18:04
A me sembrano tutte balle.
Non è possibile provvedere ad un impianto di "riserva" ed è per questo che si stipulano assicurazioni con la compagnia elettrica che in questi casi "paga" sempre più del danno reale.
In caso di salto della corrente e blocco (da verificare) dei macchinari non è automaticamente stabilito che i wafer si debbano buttare. Molti processi si possono recuperare (e quelli non recuperabili vanno nel conto della compagnia elettrica di cui sopra). Si mettono in linea molti più wafer del necessario proprio per evitare situazioni simili.
Nel caso del black out di qualche anno fa la STM (per citarne una) rimase "al buio" per quasi un giorno intero e non mi pare che sia andata in fallimento (che non vuol dire che non abbia avuto un danno).
E comunque questi "spikes" sono frequenti soprattutto in zone di frequenti temporali.
non sono sicuro che esistano sistemi di alimentazione continua di grande quantità di elettricità in grado di intervenire in meno di 0,07 secondi e poi mica si parla di interruzione da parte del fornitore elettrico... magari sono stati proprio i loro supersistemi di approvvigionamento a far cilecca..
Si esistono ma non per quel genere di assorbimenti.
Ad esempio un datacenter grande (quindi non una fabbrica!!!) consuma attorno ai 2MW; fra la centrale elettrica (cabina di trasformazione, ecc, ecc) e i server ci sono le batterie che servono anche per stabilizzare la tensione ed evitare "buchi" di millisecondi.
In parallelo al distributore di energia (enel, aem, ecc, ecc) ci sono uno o più motori diesel che partono quando c'è un distacco e che ci mettono secondi a partire, secondi a mettersi in fase; per tutto questo tempo l'intero parco macchine è tenuto in piedi dalle SOLE batterie.
Un motore da 2MW è grande quanto un container e pesa circa 30tonnellate; ovviamente devi ridondare anche i motori quindi averne almeno due.
Le batterie per mantenere tutto in piedi per una decina di minuti (sempre assumendo un datacenter grande) occuperanno almeno 80-100mq.
Ora una fabbrica di quel tipo non ho idea di quanto consumi ma sono sicuro che i miei 2MW di esempio li devi moltiplicare almeno per 30-50 volte !!!
Ergo avranno ridondato sicuramente le cabine di trasformazione, le linee di distribuzione, i punti di ingresso in fabbrica, tutta la parte impiantistica ma gruppi per quei consumi non credo che esistano.
Bye
/Matteo
EDIT: questo è quello più grande a catalogo di Caterpillar http://www.cat.com/cda/files/1214302/7/LEHE0206-00.pdf
BuNbUrY86
10-12-2010, 19:08
A prescindere dalla durata e dal tipo di sbalzo di tensione, la produzione di un dispositivo dura alcuni mesi a seconda del tipo di processo.
Non tutti i wafer in lavorazione andranno pero' persi. Sicuramente molti di questi wafer saranno non conformi e probabilmente non vendibili. Altri saranno "recuperabili" senza alcuna perdita.
Il 20% della produzione mi sembra un pochino esagerato, ma per una produzione consolidata ci potrebbe anche stare.
vallavoid
10-12-2010, 19:45
posso esser d'accordo sul lasso di tempo ma che in quel lasso di tempo abbiano perso il 20% della produzione bimestrale mi sembra una vaccata..
poveri loro se è cosi..
prenderanno a katanate il gestore di elettricità locale..
Ultravincent
10-12-2010, 20:12
"Che ci voleva, bisognava mettere tutto dietro gruppo di continuità online e dietro a quello un altro gruppo di continuità di riserva alimentato a diesel."
...disse mentre calava l'asso sulla tovaglia a quadri.
Hahahahahaha
sei un grande :D
leddlazarus
10-12-2010, 20:13
posso esser d'accordo sul lasso di tempo ma che in quel lasso di tempo abbiano perso il 20% della produzione bimestrale mi sembra una vaccata..
poveri loro se è cosi..
prenderanno a katanate il gestore di elettricità locale..
avranno perso il 20% della produzione in lavorazione in quel momento.
cmq se non ci sono sistemi per la salvaguardia delle cadute o sbalzi di tensione tra il fornitore e la fabbrica, e la fabbrica è cosi' "delicata" ste cose accadranno almeno 1 volta al mese.
a meno che non abbiano una centrale tutta a loro dedicata, ma anche cosi' non penso che questi sbalzi non accadano mai...
o saranno stati 7 secondi??
posso esser d'accordo sul lasso di tempo ma che in quel lasso di tempo abbiano perso il 20% della produzione bimestrale mi sembra una vaccata..
poveri loro se è cosi..
prenderanno a katanate il gestore di elettricità locale..
La fase di "cottura" (scrittura del wafer) di una Nand, multistrato, nell'ordine di nanometri, richiede diversi giorni... se un 100% è su 3 mesi, significa che un 20% corrisponde a 20 giorni circa.. quindi, dall'incastonamento, alla stampa, all'incisione... e al packagin non ci sono arrivati, perchè proprio durante l'incisione che magari quei 0.07 secondi di buco, gli hanno mandato a puttane la partita.
Plausibilissimo. A quei wattaggi, la continuazione delle macchine è gestita da un delicato equilibrio a cascata di sistemi di alimentazione e di automazione.
Mi spiace per loro, un colpo di sfiga... ma la Toshiba rimane sempre l'azienda leader nel settore delle nuove tecnologie.
(ora se la litiga parecchio con Samsung...)
simolaviz
10-12-2010, 20:53
Io credo alla notizia e non credo sia falsa. I gruppi di continuità ci sono, ma su fabbriche di questo tipo sono poco efficaci, non è come a casa vostra che quando salta la corrente dovete fornire al vostro PC in 0.07s quanto? 500W?, avete un'idea di quanto consuma una fabbrica di quel tipo? Siamo sulle decine se non centinaia di MW, secondo voi sono facili da fornire all'improvviso in 0.07s?
Giusto per farvi ridere un po', nella fabbrica dove lavoro io (200mm, più piccola di quella di Toshiba) si sono visti sbalzi di resa per udite udite prove di evacuazione! Quando suona la sirena tutti devono uscire dalla camera bianca, le porte rimangono aperte per quel tanto che basta a genereare problemi. Non è una barzelletta. La complessità delle fabbriche di microelettronica oggi è talmente elevata che ogni minima variazione (anche di pressione atmosferica) può causare dei problemi.
Ciao!
Pier2204
10-12-2010, 21:36
Io credo alla notizia e non credo sia falsa. I gruppi di continuità ci sono, ma su fabbriche di questo tipo sono poco efficaci, non è come a casa vostra che quando salta la corrente dovete fornire al vostro PC in 0.07s quanto? 500W?, avete un'idea di quanto consuma una fabbrica di quel tipo? Siamo sulle decine se non centinaia di MW, secondo voi sono facili da fornire all'improvviso in 0.07s?
Giusto per farvi ridere un po', nella fabbrica dove lavoro io (200mm, più piccola di quella di Toshiba) si sono visti sbalzi di resa per udite udite prove di evacuazione! Quando suona la sirena tutti devono uscire dalla camera bianca, le porte rimangono aperte per quel tanto che basta a genereare problemi. Non è una barzelletta. La complessità delle fabbriche di microelettronica oggi è talmente elevata che ogni minima variazione (anche di pressione atmosferica) può causare dei problemi.
Ciao!
Se questa teoria è vera, una interruzione di 0,07 secondi produce più danni di un evento sismico. Il Giappone è zona tradizionalmente ad altissima attività sismica catastrofica, quindi ad altissima probabilità di blackout durante un evento sismico.
In sostanza hanno previsto interruzioni di corrente per lungo periodo ma non hanno previsto microinterruzioni di qualche centesimo di secondo. comunque anche se lo hanno previsto non esiste un rimedio "rapido" per evitarlo.
Ieri? non credo IERI.
http://www.toshiba.co.jp/about/press/2010_12/pr1001.htm
Il danno si è verificato il giorno 8 Dicembre alle ore 05:21 AM,
quando da noi erano le 09:21 PM del giorno 7 Dicembre (3 giorni fa).
Ulteriori informazioni nel comunicato ufficiale comunque.
EDIT: http://www.toshiba.co.jp/csr/en/highlight/2008/env10.htm non sempre conviene puntare sull'ecologia :D
Salti fuori lo str--zo che ha attaccato il phon!!!! :D
leddlazarus
11-12-2010, 00:33
si ma quindi volete sostenere che alla fabbrica della Toshiba non è mai mancata la corrente fino ad oggi?
mi sembra piuttosto strano.
serpedaus
11-12-2010, 01:32
chissà quanti yen ha perso il titolo in borsa............ hi hi hi!!:D
comunque secondo me,quello che può essere successo,cioè, il danno più grande lo ha fatto il sistema di purificazione dell' aria. nelle stanze cosidette PULITE,anche la più piccola microparticella sospesa nell'aria può rovinare un chip.
Stappern
11-12-2010, 01:38
la mancanza c'è stata alle 5 e hanno tenuto chiuso fino al pomeriggio,mettiamo fino alle 17,in 12 ore producono il 20% della produzione bimestrale?
quindi lavorano 60 ore per tutta la produzione?
:asd:
se leggi anche i post prima del tuo capisci il perchè xD
ciccionamente90
11-12-2010, 13:48
la mancanza c'è stata alle 5 e hanno tenuto chiuso fino al pomeriggio,mettiamo fino alle 17,in 12 ore producono il 20% della produzione bimestrale?
quindi lavorano 60 ore per tutta la produzione?
:asd:
Non è una fabbrica di patatine nella quale metti le patate all'inizio della catena produttiva e dopo qualche oretta hai il sacchetto sigillato sul camion, suvvia.
marchigiano
11-12-2010, 13:53
ma possibile che i migliori tecnici del mondo stiano a cazzaggiare qui su hwu e il più grande produttore di semiconduttori del mondo assuma degli inetti? :rolleyes:
leddlazarus
11-12-2010, 14:14
a chi dice che gruppi grossi non esistono
http://www.chloridepower.com/it-IT/Italia/Products--Solutions/Three-phase-UPS/Trinergy-da-200-a-1200-kW/Descrizione/
che poi costino è un'altro paio di maniche.
anche perchè il super computer
In October 2010, Tianhe-1A, an upgraded supercomputer, was unveiled at HPC 2010 China.[12] It is now equipped with 14,336 Xeon X5670 processors and 7,168 Nvidia Tesla M2050 general purpose GPUs. 2,048 NUDT FT1000 heterogeneous processors are also installed in the system, but their computing power was not counted into the machine's official Linpack statistics as of October 2010.[13] Tianhe-1A has a theoretical peak performance of 4.701 petaflops.[14] NVIDIA suggests that it would have taken "50,000 CPUs and twice as much floor space to deliver the same performance using CPUs alone." The current heterogeneous system consumes 4.04 megawatts compared to over 12 megawatts had it been built only with CPUs.[15]
dovrà pur essere messo sotto gruppo.
ah poi non si mette sotto gruppo tutta una fabbrica, ma si mettono solo le apparecchiature singole.
Pier2204
11-12-2010, 15:36
gli unici due commenti che ho ritenuto intelligenti su 50.
dagli altri, sembra che siete tutti ingegneri elettrici/elettronici o lavorate tutti in fabbriche per la produzione di microchip.
se non sapete come commentare, limitatevi ad una faccina sorpresa -->:eek:
non sparate str...ate a vanvera.
Probabilmente tu sei più informato, ma il tuo commento è uguale ai 50 il mio compreso.
Invece di fare il saputello con quell'odiosa aria di chi ne sa ma non dice, spiega a chi è rimasto sorpreso dettagliatamente perchè un evento del genere causa un simile disastro, invece di "consigliare" agli altri di mettere la faccina sorpresa e stare zitti.
Ma che razza di superbia..
ciccionamente90
11-12-2010, 18:03
a chi dice che gruppi grossi non esistono
http://www.chloridepower.com/it-IT/Italia/Products--Solutions/Three-phase-UPS/Trinergy-da-200-a-1200-kW/Descrizione/
che poi costino è un'altro paio di maniche.
anche perchè il super computer
In October 2010, Tianhe-1A, an upgraded supercomputer, was unveiled at HPC 2010 China.[12] It is now equipped with 14,336 Xeon X5670 processors and 7,168 Nvidia Tesla M2050 general purpose GPUs. 2,048 NUDT FT1000 heterogeneous processors are also installed in the system, but their computing power was not counted into the machine's official Linpack statistics as of October 2010.[13] Tianhe-1A has a theoretical peak performance of 4.701 petaflops.[14] NVIDIA suggests that it would have taken "50,000 CPUs and twice as much floor space to deliver the same performance using CPUs alone." The current heterogeneous system consumes 4.04 megawatts compared to over 12 megawatts had it been built only with CPUs.[15]
dovrà pur essere messo sotto gruppo.
ah poi non si mette sotto gruppo tutta una fabbrica, ma si mettono solo le apparecchiature singole.
Ma questo non c'era. Punto.
Nell'utomondo in cui tutto è perfetto questo non sarebbe successo. Probabilmente ne sapevano anche dell'esistenza, ma il rischio di casualità non sarà stato sufficiente nel calcolo del ROI.
Questa indignazione avrebbe senso se fosse accaduto qualcosa di simile in un ospedale...
E.G. Sarebbe bastato prevedere il rischio di grandi incendi ed effettuare opportuni investimenti affinché il WTC non crollasse; ma è successo. È la dura verità (e anche in questo caso la disinformazione e le mitomanìe hanno dilagato).
I.E. No, non DOVEVA essere messo sotto gruppo: POTEVA, che è diverso.
ABCcletta
11-12-2010, 18:39
Il mio Trust da 800VA avrebbe retto alla grande.
possibile che un'interruzione così breve possa aver causato un simile danno? Ma, soprattutto, possibile che alla Toshiba non abbiano previsto un gruppo di continuità o un sistema simile in grado di intervenire in caso di necessità?
a me sembra giusto una scusa per alzare i prezzi delle memorie o per giustificarsi con i committenti per la mancata consegna dei chip...
Mi rispondo da solo:
"For that reason, chip companies typically take precautions that include installing what the industry calls uninterruptible power supplies. Part of Toshiba's safeguards didn't work this time because the voltage drop was more severe than what the backup system is designed to handle, a company spokesman said."
Edit. Le 4 righe che ho riportato provengono da qui (http://online.wsj.com/article/SB10001424052748703766704576009071694055878.html?mod=WSJ_Tech_LEADTop).
sicuramente un ups non sarebbe servito, ma esistono dispositivi appositi anche per compensare questi cali tipo gli smes che ad esempio sono utilizzati anche sa stm ad Agrate
possibile che un'interruzione così breve possa aver causato un simile danno? Ma, soprattutto, possibile che alla Toshiba non abbiano previsto un gruppo di continuità o un sistema simile in grado di intervenire in caso di necessità?
a me sembra giusto una scusa per alzare i prezzi delle memorie o per giustificarsi con i committenti per la mancata consegna dei chip...
Mi rispondo da solo:
"For that reason, chip companies typically take precautions that include installing what the industry calls uninterruptible power supplies. Part of Toshiba's safeguards didn't work this time because the voltage drop was more severe than what the backup system is designed to handle, a company spokesman said."
Edit. Le 4 righe che ho riportato provengono da qui (http://online.wsj.com/article/SB10001424052748703766704576009071694055878.html?mod=WSJ_Tech_LEADTop).
sicuramente un ups non sarebbe servito, ma esistono dispositivi appositi anche per compensare questi cali tipo gli smes che ad esempio sono utilizzati anche sa stm ad Agrate
mi pare davvero strano che toshiba abbia fallito su questo aspetto, di solito i giapponesi sono maniacali in questi aspetti
ciccionamente90
11-12-2010, 19:32
Domanda da ignorante: ma un UPS non fa da "intermediario" della corrente, sicché quella fornita arrivi indirettamente all'impianto tramite l'UPS stesso che si carica/scarica simultaneamente? O la risposta in frequenza varia comunque?
azzarola ma mica bisogna essere degli ingegneri per sapere che la corrente puo venire a mancare! mica è un evento imprevedibile:D
insomma dovremmo credere che questi della toshiba buttano milioni di dollari ogni volta che cè uno sbalzo di tensione...ma neanche nei fumetti!
secondo me stanno semplicemente in un ritardo pazzesco con le consegne di natale ad apple e per giustificarsi si sono ispirati direttamente alle balle committente jobs.
ciccionamente90
11-12-2010, 22:47
No, ma forse bisogna esserlo per capire cosa è realmente successo.
azzarola ma mica bisogna essere degli ingegneri per sapere che la corrente puo venire a mancare! mica è un evento imprevedibile:D
insomma dovremmo credere che questi della toshiba buttano milioni di dollari ogni volta che cè uno sbalzo di tensione...ma neanche nei fumetti!
secondo me stanno semplicemente in un ritardo pazzesco con le consegne di natale ad apple e per giustificarsi si sono ispirati direttamente alle balle committente jobs.
la corrente può mancare agli utenti finali a 220v, ma se ti agganci alla rete ad alta tensione (la rete "principale" nazionale) con delle tue cabine di trasformazione, la probabilità che manchi è praticamente zero, e solo in presenza di eventi catastrofici (come il traliccio che collegava francia ed italia saltato mentre eravamo in "mutande" a pompare acqua con gli idroelettrici su negli invasi in quota -> black out nazionale)
Ovviamente all'enel gli batte una cippa se a noi ci manca la 220 per 3 ore un pomeriggio, ma se c'è anche un minimo sbalzo di tensione sulla 220kv va in panne almeno mezza nazione (idem per il giappone)
franco341
12-12-2010, 03:16
C'hanno fatto la figura di m...da e non credo di Apple e Sony siano molto contenti di c'ho
anche te (=tu) però 'un (=non) ci hai fatto una bella figura con la scrittura dell'Italiano :ciapet: ciao Buone Feste :Prrr:
[quando un uomo con il computer incontra un uomo con la macchina per scrivere......l'uomo con il computer..E' STRESSATO]
AleLinuxBSD
12-12-2010, 07:27
A me non me la raccontano giusta.
"A pensare male sarà pure peccato, però spesso ci si indovina ...". :rolleyes:
Che i cali di tensione facciano danni nelle grandi industrie è assodato. Vi faccio il mio esempio (grande fabbrica di automobili):
- Lastratura: i robot antropomorfi che saldano e posizionano i particolari a causa di cali di tensione possono perdere l'allineamento rispetto ai parametri di funzionamento (lavorando su 6 assi, anche un piccolo spostamento potrebbe causare disastri). Risultato: perdita produttiva o scocche di scarto.
- Verniciatura: si interrompe il funzionamento degli aspiratori e dei filtri che tolgono le impurità dall'aria. I forni hanno un brusco calo di temperatura, e il risultato è sempre lo stesso (perdita produttiva o scocche di scarto).
- Montaggio: i robot antropomorfi che posizionano parabrezza e lunotto si guastano e bisogna provvedere al montaggio manuale (con maggiore possibilità di errore e lentezza...quindi perdita produttiva o scarto).
Come vedete, indipendentemente dai processi industriali, la mancata fornitura di energia provoca sempre danni...che siano macchine o chip di silicio.
Rimango perplesso che 0,07secondi causino una cosa simile, a loro che di elettronica ne masticano a vagonate, con le cifre in gioco, non ritengo una cosa impossibile "tamponare" (elettricamente) solo i circuiti di controllo "vitali" e non quelli di "putenza"
comunque
beh anche se ci fossero stati, ciclicamente la memoria quando iniza a costare una bazzeccola arriva la stranezza che ne causa l'aumento, non e' la prima volta nel corso degli anni: chiamiamola sfig* :D
due conti alla mano:
20% in meno sui 2 mesi= 3,33% in meno della produzione annua loro
se il 40% del mercato e' loro
3,33 * 40/100 >>>>>> circa 1,4% della produzione mondiale annua persa per il problemino
quanto fatturano sti nand all'anno?
produttivamente sono cosi' tirati da non compensare al volo una perdita produttiva del 1,4% su base annua?
ciccionamente90
12-12-2010, 17:16
Non sempre se una cosa ha un numero molto piccolo quella risulta di poca importanza o comunque di minor "pericolosità". Probabilmente molti sistemi manco si accorgono di una così breve mancanza: il problema avviene quando alcuni "blocchi del sistema" reagiscono in modo diverso, ritrovandosi in un processo asincronizzato laddove sincronia e precisione sono alla base del P.P.
Ergo se fosse mancata per 0,1 secondo (0,03 in più) molto probabilmente si sarebbe bloccato tutto istantaneamente senza danneggiare nulla.
ironashram
12-12-2010, 18:13
Vedo che nessuno sembra aver mai visto come possano funzionare strutture diu questo tipo, ci sono una quantità di viariabili e cose da tenere sotto controllo che neanche immaginate.
Beata Ignoranza
fendermexico
12-12-2010, 18:48
secondo me è colpa degli alieni :D
MaPPaZZo
12-12-2010, 18:50
a parte che 0,07 secondi non è una vera mancanza di corrente, ma un semplice sbalzo di tensione visto che la corrente è alternata e va a 25 hertz e quindi un ciclo completo dura più o meno quanto è durata questa interruzione.....
detto questo, se basta uno sbalzo di tensione per mandare KO la produzione di questa fabbrica, non immagino in caso di un temporale cosa possa accadere......
a parte che 0,07 secondi non è un vero sbalzo di tensione, ma un "semplice" buco di tensione, visto che la corrente è alternata e va a 50 Hz (In italia, Europa e resto del mondo tranne qualcuno come Stati Uniti ed America in generale e parte del Giappone che va a 60 Hz).
Il periodo a 50 Hz vale 20 ms, quindi ogni 10 ms si passa per lo zero.
Detto questo se la tensione è mancata per 0,07s ovvero 70 ms, si capisce che sono venuti a mancare circa 3 periodi, e non è una cosa totalmente tranquilla.
La cosa che invece non è stata detta, è la causa del buco di tensione.
Se è stata colpa del gestore di rete, minimo un risarcimento milionario.
Se invece la causa è interna all'impianto dello stabilimento, minimo qualche milioncino per metterci mano e rivederlo un attimino.
MaPPaZZo
12-12-2010, 18:51
Vedo che nessuno sembra aver mai visto come possano funzionare strutture diu questo tipo, ci sono una quantità di viariabili e cose da tenere sotto controllo che neanche immaginate.
Beata Ignoranza
Quoto in pieno.
la corrente può mancare agli utenti finali a 220v, ma se ti agganci alla rete ad alta tensione (la rete "principale" nazionale) con delle tue cabine di trasformazione, la probabilità che manchi è praticamente zero
io direi proprio di no
per esperienza ho assistito a almeno 3 black out, 2 di pochi secondi e uno di ore, causato però da un albero, cosa tutt'altra che rara.
Vedo che nessuno sembra aver mai visto come possano funzionare strutture diu questo tipo, ci sono una quantità di viariabili e cose da tenere sotto controllo che neanche immaginate.
Beata Ignoranza
perchè non ce lo spieghi tu allora guru?
Non sempre se una cosa ha un numero molto piccolo quella risulta di poca importanza o comunque di minor "pericolosità". Probabilmente molti sistemi manco si accorgono di una così breve mancanza: il problema avviene quando alcuni "blocchi del sistema" reagiscono in modo diverso, ritrovandosi in un processo asincronizzato laddove sincronia e precisione sono alla base del P.P.
Ergo se fosse mancata per 0,1 secondo (0,03 in più) molto probabilmente si sarebbe bloccato tutto istantaneamente senza danneggiare nulla.
aehmm se il danno e' gia' stato fatto nei 7 centesimi,secondo te, nei 3 centsimi di secondo dopo interveniva copper-field che sistemava il danno precedente?
quoto l'ultimo messaggio di checo
ArteTetra
12-12-2010, 22:12
Vedo che nessuno sembra aver mai visto come possano funzionare strutture diu questo tipo, ci sono una quantità di viariabili e cose da tenere sotto controllo che neanche immaginate.
Beata Ignoranza
Beata strafottenza.
:asd:
ciccionamente90
12-12-2010, 22:43
aehmm se il danno e' gia' stato fatto nei 7 centesimi,secondo te, nei 3 centsimi di secondo dopo interveniva copper-field che sistemava il danno precedente?
quoto l'ultimo messaggio di checo
Quello che voglio dire io è che il danno non è stato fatto nei 7 centesimi, ma alla fine dei 7 centesimi.
(DRAMMATIZZAZIONE: fatti immaginari) Immaginati due macchine: una gestisce il rullo che trasporta le torte e l'altra fa il buco affinché possano essere definite ciambelle. Per mezzo secondo manca la corrente, ma la prima macchina ha un megacondensatore e per quel mezzo secondo si muove comunque. La seconda invece si ferma, ma il ciclo riprende poiché l'impianto era stato progettato senza tener conto di questa eventualità (per i progettisti il sistema è asintoticamente stabile se la prima macchina si sta muovendo). Ecco che - al ritorno della corrente - il rullo si muove ma la bucatrice si mette a fare i buchi ad-cazzum.
Se la corrente fosse invece mancata per un intero secondo (evento previsto dai progettisti) ecco che il rullo si sarebbe fermato e il supervisore avrebbe fatto in modo di allineare la bucatrice con la posizione delle torte.
Questo esempio serve per spiegare che i problemi non sono direttamente proporzionali alla durata del disagio, ma il tempo è solo una delle tante (ma tante) variabili. Quest'ultime possono poi essere considerate-ma-scartate o non-considerate, come lo possono essere anche gli eventi stessi. C'è anche la possibilità che un elicottero si schianti contro la fabbrica: non per questo devono mettere una batteria antiaerea sul tetto...
PS Evitiamo commenti del tipo "ma alla Toshiba mica fanno torteeee :uh:"
@ciccionamente90
se il danno e' stato fatto in quel tempo, se fosse durato per un tempo superiore era impossibile ovviare a quanto accaduto precedentemente
imho
le variabili nel ciclo produttivo sono infinite ma la mia idea e' quella
due pensieri differenti, nessun prob ciao :)
ciccionamente90
12-12-2010, 23:12
Testualmente hai ragione, ma dubito che il problema fosse dovuto alla mera mancanza di alimentazione, poiché è una delle prime fonti di disturbo che si tengono conto al momento della progettazione sia teorica che pratica di un impianto/sistema automatico, ecco tutto.
IMHO molto probabilmente mancava uno di questi:
http://it.wikipedia.org/wiki/Controllore_%28strumento%29
nell'opportuna posizione o comunque configurato opportunamente (si doveva quindi prevedere e considerare quell'eventualità) da Toshiba ovvero da quelli che hanno fornito a Toshiba macchinari, laser etc...
aehmm edita quanto hai scritto sopra: e' un consiglio :)
non centra nulla
ciccionamente90
12-12-2010, 23:38
No.
Il controllo del sistema in esame viene affidato ad un altro sistema costruito appositamente, detto sistema controllante o controllore, che viene progettato dopo uno studio preliminare del sistema da controllare per individuarne il modello matematico esatto, servendosi degli strumenti messi a punto dalla teoria dei sistemi. Il controllo automatico di un sistema è possibile solo nella misura in cui il sistema stesso è raggiungibile e osservabile, cioè nella misura in cui è possibile portarlo in un dato stato interno agendo sui suoi ingressi, e risalire allo stato attuale del sistema basandosi sulle sue uscite.
Le "tante variabili" di cui si parlava prima dovevano essere previste prima dello studio preliminare e considerate in modo da creare il modello matematico esatto (teorico a meno che sia eccessivamente banale). Io non dico che so come funziona quell'impianto della Toshiba, infatti parlo solo da un punto di vista teorico, conscio del fatto che non è sempre facile prevedere le condizioni in cui si troverà il sistema, nella stessa misura in cui non è detto che risponda nel modo in cui si è previsto che rispondesse.
Unica cosa di cui sono abbastanza sicuro - ma è una mia modesta opinione - è che non è stata l'assenza di corrente a causar danni, ma è stato il brevissimo gap di tempo in cui questo è successo. E non dico neppure che la "colpa" sia necessariamente da imputare a Toshiba.
Rispetto la tua posizione e riconosco la mia fallibilità; essendo questo un discorso costruttivo. Proprio in visione di questa costruttività preferirei che vengano motivate determinate affermazioni.
[ot]
il "controller" e' come dire "bullone":
c'e' sempre nella maggior parte dei processi
[fine ot]
Toshiba Yokkaichi Resumes Normal Operations
A Me sembra una traduzione esagerata: si parla che l'impatto e' minimo!!!
dal sito Japan Corp:
Tokyo, Dec 10, 2010 (JCN) - Toshiba Corp.'s Yokkaichi Operations, the company's memory production facility in Mie prefecture, has returned to its normal operation at 15:00 on December 10, after a voltage drop in the morning of December 8 caused a stoppage in the facility's fabrication equipment.
The company is currently confirming the impact of this incident and will seek to minimize impacts on its customers.
da quel che hai "quotato" io leggo che toshiba cercherà di minimizzare i danni ai suoi clienti, non che i danni sono minimi. (credo)
ciccionamente90
13-12-2010, 09:44
[ot]
il "controller" e' come dire "bullone":
c'e' sempre nella maggior parte dei processi
[fine ot]
È ovvio, il punto del mio discorso era:
(...) nell'opportuna posizione o comunque configurato opportunamente (...)
E - ripeto - parlo da un punto di vista puramente teorico, visto che non so cosa sia effettivamente successo e non so nemmeno come funzioni quell'impianto.
Toshiba Yokkaichi Resumes Normal Operations
A Me sembra una traduzione esagerata: si parla che l'impatto e' minimo!!!
dal sito Japan Corp:
Tokyo, Dec 10, 2010 (JCN) - Toshiba Corp.'s Yokkaichi Operations, the company's memory production facility in Mie prefecture, has returned to its normal operation at 15:00 on December 10, after a voltage drop in the morning of December 8 caused a stoppage in the facility's fabrication equipment.
The company is currently confirming the impact of this incident and will seek to minimize impacts on its customers.
Toh, si ricomincia a fare le ciambelle!
No.
Le "tante variabili" di cui si parlava prima dovevano essere previste prima dello studio preliminare e considerate in modo da creare il modello matematico esatto (teorico a meno che sia eccessivamente banale). Io non dico che so come funziona quell'impianto della Toshiba, infatti parlo solo da un punto di vista teorico, conscio del fatto che non è sempre facile prevedere le condizioni in cui si troverà il sistema, nella stessa misura in cui non è detto che risponda nel modo in cui si è previsto che rispondesse.
Unica cosa di cui sono abbastanza sicuro - ma è una mia modesta opinione - è che non è stata l'assenza di corrente a causar danni, ma è stato il brevissimo gap di tempo in cui questo è successo. E non dico neppure che la "colpa" sia necessariamente da imputare a Toshiba.
Rispetto la tua posizione e riconosco la mia fallibilità; essendo questo un discorso costruttivo. Proprio in visione di questa costruttività preferirei che vengano motivate determinate affermazioni.
guarda che esistono anche sistemi di controllo blackbox o graybox non solo i white box che indichi tu e comunque un controllore molto probabilmente manco di accorge del buco di tensione, servono sistemi intermedi in grado di coprire i microbuchi nell'attesa del ripristino dell'alimentazione sia essa primaria o secondaria
ciccionamente90
13-12-2010, 10:46
Certamente: esistono anche i limiti fisici come quelli tecnologici. ;)
Certamente: esistono anche i limiti fisici come quelli tecnologici. ;)
si ma sistemi per coprire tali buchi esistono anche se sono estremamente costosi (es gli smes)
There are several small SMES units available for commercial use and several larger test bed projects. Several 1 MW·h units are used for power quality control in installations around the world, especially to provide power quality at manufacturing plants requiring ultra-clean power, such as microchip fabrication facilities.
These facilities have also been used to provide grid stability in distribution systems. SMES is also used in utility applications. In northern Wisconsin, a string of distributed SMES units was deployed to enhance stability of a transmission loop. The transmission line is subject to large, sudden load changes due to the operation of a paper mill, with the potential for uncontrolled fluctuations and voltage collapse. Developers of such devices include American Superconductor.
The Engineering Test Model is a large SMES with a capacity of approximately 20 MW·h, capable of providing 400 MW of power for 100 seconds or 10 MW of power for 2 hours.
lato utente e lato fornitore
ciccionamente90
13-12-2010, 12:11
interessante, allora aggiungo i limiti economici o dettati da scelte economiche (leggasi ROI) :D
TY
interessante, allora aggiungo i limiti economici o dettati da scelte economiche (leggasi ROI) :D
TY
ovviamente il roi è sempre da valutare ovviamente il danno è causato da scelte economiche sbagliate, tanto pagano gli acquirenti
ciccionamente90
13-12-2010, 13:16
Facile dire "scelte economiche sbagliate" dopo che il misfatto è già successo. ;)
ovviamente il roi è sempre da valutare ovviamente il danno è causato da scelte economiche sbagliate, tanto pagano gli acquirenti
non ho letto esattamente le cause ma potrebbe benissimo essere solo un malfunzionamento. Non si sà cos'è andato male...
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