orione67
29-10-2010, 23:24
Telecom Italia avvia a Catania la realizzazione della ultrabanda di nuova generazione, già dalla prossima settimana la sperimentazione delle connessioni a 100 megabit.
Franco Bernabè, amministratore delegato della società, presentando l'avvio del progetto della nuova rete di fibra ottica a 100 megabit di Telecom a Catania - "La rete a fibre ottiche della Telecom non è soltanto ad appannaggio delle grandi città. Abbiamo un piano importante anche per il mezzogiorno: Catania parte per prima, dopo ci sarà Bari".
Telecom Italia nell'ambito della realizzazione della rete Ngan (Next generation access network) prevede di rendere disponibili i collegamenti in fibra in sei città italiane entro il 2010, in 13 entro il 2012, per arrivare al 50% di copertura della popolazione e 138 città entro il 2018. Dopo Catania, che fa seguito a Milano e Roma, Telecom Italia avvierà entro l'anno i lavori per la realizzazione della rete in fibra anche a Bari, Torino e Venezia.
A partire già dalla prossima settimana un primo gruppo di clienti di Telecom Italia potrà iniziare a sperimentare connessioni a 100 Megabit al secondo che rendono molto più performanti gli attuali servizi a larga banda e abilitano nuove generazioni di applicazioni come ad esempio la Tv ad alta definizione, la telepresenza, i servizi di cloud computing per le imprese e servizi per una città intelligente come la sicurezza e il monitoraggio del territorio, l'infomobilità e le reti sensoriali per il telerilevamento ambientale.
Telecom Italia collegherà a Catania con la fibra, entro il 2011, 34 mila unità immobiliari nei quartieri di Borgo e Ognina, che diventeranno oltre 46 mila entro il 2012. Il piano di sviluppo prevede la copertura, entro il 2013, delle principali aree del territorio comunale, con circa 63 mila unità immobiliari raggiunte dalla rete di nuova generazione in fibra ottica, pari a circa 150 mila cittadini.
Per la posa dei cavi a fibra ottica verranno sfruttate le infrastrutture esistenti e, dove necessario, per gli scavi verranno utilizzate tecniche e strumentazioni innovative a basso impatto ambientale. Sono le cosiddette "minitrincee" che consentono, grazie a scavi di pochi centimetri di larghezza e di soli 30 centimetri di profondità, di ridurre fino all'80% i costi socio ambientali in termini di disagi per i cittadini e per le amministrazioni, del 67% gli incidenti sul lavoro e dell'80% i tempi necessari per la realizzazione di infrastrutture di Tlc.
(articolo tratto da "lasiciliaweb.it" 29-10-2010)
Franco Bernabè, amministratore delegato della società, presentando l'avvio del progetto della nuova rete di fibra ottica a 100 megabit di Telecom a Catania - "La rete a fibre ottiche della Telecom non è soltanto ad appannaggio delle grandi città. Abbiamo un piano importante anche per il mezzogiorno: Catania parte per prima, dopo ci sarà Bari".
Telecom Italia nell'ambito della realizzazione della rete Ngan (Next generation access network) prevede di rendere disponibili i collegamenti in fibra in sei città italiane entro il 2010, in 13 entro il 2012, per arrivare al 50% di copertura della popolazione e 138 città entro il 2018. Dopo Catania, che fa seguito a Milano e Roma, Telecom Italia avvierà entro l'anno i lavori per la realizzazione della rete in fibra anche a Bari, Torino e Venezia.
A partire già dalla prossima settimana un primo gruppo di clienti di Telecom Italia potrà iniziare a sperimentare connessioni a 100 Megabit al secondo che rendono molto più performanti gli attuali servizi a larga banda e abilitano nuove generazioni di applicazioni come ad esempio la Tv ad alta definizione, la telepresenza, i servizi di cloud computing per le imprese e servizi per una città intelligente come la sicurezza e il monitoraggio del territorio, l'infomobilità e le reti sensoriali per il telerilevamento ambientale.
Telecom Italia collegherà a Catania con la fibra, entro il 2011, 34 mila unità immobiliari nei quartieri di Borgo e Ognina, che diventeranno oltre 46 mila entro il 2012. Il piano di sviluppo prevede la copertura, entro il 2013, delle principali aree del territorio comunale, con circa 63 mila unità immobiliari raggiunte dalla rete di nuova generazione in fibra ottica, pari a circa 150 mila cittadini.
Per la posa dei cavi a fibra ottica verranno sfruttate le infrastrutture esistenti e, dove necessario, per gli scavi verranno utilizzate tecniche e strumentazioni innovative a basso impatto ambientale. Sono le cosiddette "minitrincee" che consentono, grazie a scavi di pochi centimetri di larghezza e di soli 30 centimetri di profondità, di ridurre fino all'80% i costi socio ambientali in termini di disagi per i cittadini e per le amministrazioni, del 67% gli incidenti sul lavoro e dell'80% i tempi necessari per la realizzazione di infrastrutture di Tlc.
(articolo tratto da "lasiciliaweb.it" 29-10-2010)