PDA

View Full Version : Meno del 5% gli indirizzi IPv4 è ancora disponibile


Redazione di Hardware Upg
20-10-2010, 11:08
Link alla notizia: http://www.hwfiles.it/news/meno-del-5-gli-indirizzi-ipv4-e-ancora-disponibile_34119.html

Secondo Number Resource Organization attualmente il numero di indirizzi IPv4 ancora disponibili è al di sotto della soglia del 5%

Click sul link per visualizzare la notizia.

predator87
20-10-2010, 11:25
i provider internet, investiranno soldi per aggiornarsi al nuovo standard? noi in teoria dovremmo cambiare solo il router, anche se la maggior parte sono compatibili con ipv6..

WarDuck
20-10-2010, 11:28
i provider internet, investiranno soldi per aggiornarsi al nuovo standard? noi in teoria dovremmo cambiare solo il router, anche se la maggior parte sono compatibili con ipv6..

Non è detto che cambieremo router... in teoria potrebbe bastare un aggiornamento, o sbaglio?

La maggior parte dei router dovrebbe essere linux-based quindi non credo sarà difficile aggiornarli (presumo che già ora supportino IPv6).

Tra l'altro i router forniti dai provider dovrebbero essere aggiornabili da remoto.

predator87
20-10-2010, 11:29
Non è detto che cambieremo router... in teoria potrebbe bastare un aggiornamento, o sbaglio?

La maggior parte dei router dovrebbe essere linux-based quindi non credo sarà difficile aggiornarli.

si infatti... ed inoltre la maggior parte, a meno che non siano vecchi decrepiti, sono già compatibili.. perciò..

]Rik`[
20-10-2010, 11:30
sarà ora di fare questo salto verso l'ipv6..
..e sembrava troppo presto quando ne parlai nella tesi della triennale anni fa :D

Human_Sorrow
20-10-2010, 11:31
Io passerei anche subito a ipv6 ... ma non dipende da me/dagli utenti ... :)

Perseverance
20-10-2010, 11:32
Io dico che le società come WIND\TELE2... piuttosto che comprare indirizzi ipv6, ne compreranno solo 1 e natteranno su ipv4 tutti i clienti, così da non fargli cambiare router.

TnS|Supremo
20-10-2010, 11:33
Io passerei anche subito a ipv6 ... ma non dipende da me/dagli utenti ... :)

Eccerto, comodissimo ricordarsi una sequenza alfanumerica.

Cmq ste news escono più o meno ogni 5 anni :v

Human_Sorrow
20-10-2010, 11:38
Eccerto, comodissimo ricordarsi una sequenza alfanumerica.


Sai le macchine hanno anche dei nomi ;)

igiolo
20-10-2010, 11:50
proprio stamattina ci stavo pensando..premonizione?:D

Phoenix Fire
20-10-2010, 11:55
un mio prof all'università disse quando si accorgeranno che gli indirizzi ipv4 stanno per finire sarà il momento che finiranno XD

s12a
20-10-2010, 12:05
Temo che gli ISP ricorreranno all'IP sharing dietro NAT come succede ad esempio con Fastweb piuttosto che adeguarsi nel piu` breve tempo possibile all'IPv6. Questo comportera` diversi problemi a coloro che usano Internet per piu` che Facebook e posta.

TnS|Supremo
20-10-2010, 12:05
Sai le macchine hanno anche dei nomi ;)

Si, e magari su una rete di chesso 3 piani, con tot stanze, dove magari l'ip è collegato alla stanza mi vado a ricordare il nome della macchina :v

alexander.z3ro2
20-10-2010, 12:12
Questa migrazione a ipv6 mi sa che sarà l'inizio di uno stramaledetto casino mondiale...

1) Durerà anni
2) Qualcuno troverà sempre un ottimo motivo per non cambiare fino a quando il 4 non sarà più supportato
3) l'utente casalingo è l'unico che non deve preoccuparsene

salvodi
20-10-2010, 12:21
Si, e magari su una rete di chesso 3 piani, con tot stanze, dove magari l'ip è collegato alla stanza mi vado a ricordare il nome della macchina :v

per ste cose da molto ma molto ma molto ma molto molto tempo esiste il DNS...

macchina1.stanza2.piano3.edificio4.roma.myazienda.intranet ....

TnS|Supremo
20-10-2010, 12:24
per ste cose da molto ma molto ma molto ma molto molto tempo esiste il DNS...

macchina1.stanza2.piano3.edificio4.roma.myazienda.intranet ....

Giura!

redeagle
20-10-2010, 12:25
Si, e magari su una rete di chesso 3 piani, con tot stanze, dove magari l'ip è collegato alla stanza mi vado a ricordare il nome della macchina :v

E tu su una rete di 3 piani utilizzi indirizzi statici? Io dico invece che gli indirizzi IP te li gestisce un server DHCP...
e per il resto:

per ste cose da molto ma molto ma molto ma molto molto tempo esiste il DNS...

macchina1.stanza2.piano3.edificio4.roma.myazienda.intranet ....

...appunto. :)

TnS|Supremo
20-10-2010, 12:26
E tu su una rete di 3 piani utilizzi indirizzi statici? Io dico invece che gli indirizzi IP te li gestisce un server DHCP...


E io ti dico di no per esperienza personale, non parlo a fuffa, come altri, evidentemente -_-

redeagle
20-10-2010, 12:27
E non mi rispondere "I server hanno indirizzi statici" perchè la nomenclatura si decide in modo metodico.
Ad esempio da noi si usa un suffisso "SE" per i server, "CL" per i client e così via, seguito da 4 cifre per il codice azienda, altre 4 per lo stabilimento e le ultime 4 come progressivo per il client.

salvodi
20-10-2010, 12:28
E io ti dico di no per esperienza personale, non parlo a fuffa, come altri, evidentemente -_-
..a quanto pare, visto che non argomenti il perchè....

redeagle
20-10-2010, 12:28
E io ti dico di no per esperienza personale, non parlo a fuffa, come altri, evidentemente -_-

Beh, questa te la potevi risparmiare, evidentemente. -_-

TnS|Supremo
20-10-2010, 12:30
..a quanto pare, visto che non argomenti il perchè....

Il perchè di cosa, del perchè non usano un server DHCP? chiedilo ai responsabili della struttura, un semplice tecnico non ha mica rilevanza su certe cose.

redeagle
20-10-2010, 12:32
Ma qui si sta discutendo dell'utilizzo dell'IPv6 (che tu hai definito scomodo), non delle carenze organizzative (dovute a carenze di conoscenze tecniche) di un'azienda. :)

TnS|Supremo
20-10-2010, 12:33
Ma qui si sta discutendo dell'utilizzo dell'IPv6 (che tu hai definito scomodo), non delle carenze organizzative (dovute a carenze di conoscenze tecniche) di un'azienda. :)

Ma se l'ho detto prima, ho detto che PER ME è meno immediato da ricordare, ed a volte ricordare un indirizzo al volo è utile stop

Sono altri che se ne sono usciti con interventi da sapientino, oppure con frasi "per me anche subito" sempre PER ME sta bene dove sta finchè non ci sarà realmente bisogno

salvodi
20-10-2010, 12:38
Ma se l'ho detto prima, ho detto che PER ME è meno immediato da ricordare, ed a volte ricordare un indirizzo al volo è utile stop

Sono altri che se ne sono usciti con interventi da sapientino.

dai susu.. non ti arrampicare sugli specchi

se affermi una cosa devi avere anche le argomentazioni per dimostrare che quella cosa che dici sia corretta senza cercare motivazioni astratte dette giusto per difendere la tua affermazione... questo in linea generale...

TnS|Supremo
20-10-2010, 12:40
dai susu.. non ti arrampicare sugli specchi

se affermi una cosa devi avere anche le argomentazioni per dimostrare che quella cosa che dici sia corretta senza cercare motivazioni astratte dette giusto per difendere la tua affermazione... questo in linea generale...

Eccerto, comodissimo ricordarsi una sequenza alfanumerica.



Mah il mio primo post diceva che sono meno immediati da ricordare, non devo arrampicarmi da nessuna parte.

redeagle
20-10-2010, 12:41
OK, però insomma... parlando di un'innovazione di livello globale, su scala mondiale, pensare ai propri "3 piani" da gestire è un po' come chi - nella news dei nuovi dischi rigidi da 3TB - commenta "sono inutili, io con 500GB ci faccio tutto". :)

Io facevo solo notare come fosse assurdo pretendere di dover ricordare gli indirizzi IP... il DNS esiste proprio per quello. :fagiano:
(proponi il cambiamento ai titolari dell'azienda, magari ci guadagni qualcosina! :D )

salvodi
20-10-2010, 12:42
Mah il mio primo post diceva che sono meno immediati da ricordare, non devo arrampicarmi da nessuna parte.

infatti l'errore sta nel doversi ricordare un indirizzo ip...

TnS|Supremo
20-10-2010, 12:43
OK, però insomma... parlando di un'innovazione di livello globale, su scala mondiale, pensare ai propri "3 piani" da gestire è un po' come chi - nella news dei nuovi dischi rigidi da 3TB - commenta "sono inutili, io con 500GB ci faccio tutto". :)

Io facevo solo notare come fosse assurdo pretendere di dover ricordare gli indirizzi IP... il DNS esiste proprio per quello. :fagiano:
(proponi il cambiamento ai titolari dell'azienda, magari ci guadagni qualcosina! :D )

Questo è un altro discorso, non per altro la mia risposta era ad un "per me anche subito" buttato così

TnS|Supremo
20-10-2010, 12:47
infatti l'errore sta nel doversi ricordare un indirizzo ip...

Guarda che non è una gara a chi ha ragione.
Devo aggiungere IMHO ad ogni post?

Tra l'altro non è che mi metto a studiare ip la notte per ricordarmeli eh

salvodi
20-10-2010, 12:54
Guarda che non è una gara a chi ha ragione.
Devo aggiungere IMHO ad ogni post?

Tra l'altro non è che mi metto a studiare ip la notte per ricordarmeli eh

non è assolutamente na gara a chi ha ragione, l'errore è nel far passar l'idea che sia complicato/difficoltoso il passaggio.. è solo difficoltoso per gli ISP in termini di din din.. e per l'utente casalingo in piccole percentuali nell'aggiornare (a meno che non lo supporti già) il firmware del router..

TnS|Supremo
20-10-2010, 12:58
non è assolutamente na gara a chi ha ragione, l'errore è nel far passar l'idea che sia complicato/difficoltoso il passaggio.. è solo difficoltoso per gli ISP in termini di din din.. e per l'utente casalingo in piccole percentuali nell'aggiornare (a meno che non lo supporti già) il firmware del router..

Tra l'altro dove ho scritto che sarà complicato il passaggio me lo stilizzi :V

Io non ho tutta sta fretta nemmeno di aggiornare il router se parliamo a livello casalingo allora :V

recoil
20-10-2010, 13:13
nulla vieta di utilizzare ipv4 in locale sia per la rete domestica che per quella di un'azienda
intendo i classici indirizzi liberi, quelli del 10.x oppure del 198.168 ecc.

non capisco ad esempio perché l'azienda presso la quale lavoro oggi ha tutti indirizzi IPv4 assegnati. presumo che ne abbiano qualche decina di migliaia visto il numero di sedi sparse per il mondo.
per uscire su internet noi del reparto siamo dietro al solito proxy, a che diavolo ci serve un indirizzo IP assegnato se tanto dall'esterno della azienda è inaccessibile?
chissà quanti altri sprechi del genere ci sono, te credo che hanno finito gli indirizzi IPv4...

marchigiano
20-10-2010, 13:22
raga qualcuno sa quali sono i router alice compatibili con ipv6? cioè quelli vecchi dico

MiKeLezZ
20-10-2010, 13:26
E tu su una rete di 3 piani utilizzi indirizzi statici? Io dico invece che gli indirizzi IP te li gestisce un server DHCP...La prima cosa che insegnano ad un amministratore di rete è di limitare l'uso del server DHCP, e certamente è sbagliato usarlo su client fissi. I motivi non li starò ad esporre.
Temo che gli ISP ricorreranno all'IP sharing dietro NAT come succede ad esempio con Fastweb piuttosto che adeguarsi nel piu` breve tempo possibile all'IPv6. Questo comportera` diversi problemi a coloro che usano Internet per piu` che Facebook e posta.Questo mi preoccuperebbe, visto scartai Fastweb appunto per il fatto sia nattato (pure se in wholesale Telecom). La soluzione migliore sarebbe comunque che si adottasse l'ipv6 per le infrastrutture visibili in rete (es. il router), ed ancora l'ipv4 per le strutture locali (es. i PC dietro al router).

checo
20-10-2010, 13:44
La soluzione migliore sarebbe comunque che si adottasse l'ipv6 per le infrastrutture visibili in rete (es. il router), ed ancora l'ipv4 per le strutture locali (es. i PC dietro al router).

e perchè mai?
non dico di dare assegnare degli ip anche a reti iterne, anche se si potrebbe chiaramente fare.
diamo a tutti un ip poi dietro al router fai quel che vuoi, ma usa lo stesso protocollo no?

Mr_Paulus
20-10-2010, 14:15
La prima cosa che insegnano ad un amministratore di rete è di limitare l'uso del server DHCP, e certamente è sbagliato usarlo su client fissi. I motivi non li starò ad esporre.
Questo mi preoccuperebbe, visto scartai Fastweb appunto per il fatto sia nattato (pure se in wholesale Telecom). La soluzione migliore sarebbe comunque che si adottasse l'ipv6 per le infrastrutture visibili in rete (es. il router), ed ancora l'ipv4 per le strutture locali (es. i PC dietro al router).

così si aumenta solo l'overhead perchè bisogna incapsulare dei pacchetti ipv4 dentro a pacchetti ipv6.
mi sembra uno spreco di banda inutile (e di elaborazione da parte dei router).

ercole69
20-10-2010, 14:16
e perchè mai?
non dico di dare assegnare degli ip anche a reti iterne, anche se si potrebbe chiaramente fare.
diamo a tutti un ip poi dietro al router fai quel che vuoi, ma usa lo stesso protocollo no?

Tanto per dire le prime che mi vengono in mente perchè l'IPV6 è più lento da instadare, aggiunge un overhead alle comunicazioni aumentando il consumo di banda, costringe a cambiare gli switch se hanno più di qualche anno...

redeagle
20-10-2010, 14:22
La prima cosa che insegnano ad un amministratore di rete è di limitare l'uso del server DHCP, e certamente è sbagliato usarlo su client fissi. I motivi non li starò ad esporre.

Ascolta, non vorrei entrare in discorsi dove potrebbe sembrare che si fa a gara a chi ce l'ha più lungo...
Però io lavoro all'interno di una rete geografica estesa su tutto il territorio nazionale, con più di 40000 (quarantamila) client.
Anche se a livello locale ci sono dei responsabili (qui da me sono circa 400 postazioni e alcuni server di palazzo - ovviamente questi con indirizzi statici), tutto viene coordinato centralmente. E ti posso assicurare che i "signori di là" non sono proprio gli ultimi arrivati... ma non hanno alcuna intenzione di stare dietro a 40000 postazioni con indirizzo statico. ;)

avvelenato
20-10-2010, 16:01
La prima cosa che insegnano ad un amministratore di rete è di limitare l'uso del server DHCP, e certamente è sbagliato usarlo su client fissi. I motivi non li starò ad esporre.
limitarne l'uso non significa impazzire a impostare gli ip a manina in un sito con più di 50 apparati in rete.

anziché "limitare" io userei il verbo "razionalizzare", e infatti nella mia azienda, laddove si ravvede la necessità di utilizzare assegnazione dinamica di indirizzi ip, esiste un ange di ip dedicati all'assegnazione dinamica e diversi range dedicati all'assegnazione statica a seconda della tipologia: server, stampanti in rete, client particolari, lettori badge, ups, ecc.
anche perché se il lease time è di 24h (valore tipico) in presenza di un server dchp un client utilizzato giornalmente per lavoro potrà cambiare indirizzo giusto il lunedì, o se qualcuno torna dopo un'assenza di almeno un giorno. E il massimo che ti può succedere è che vai a prendere una macchina anziché un'altra, come mi è accaduto una volta mentre lavoravo tramite "connessione desktop remoto". Ti rendi subito conto che qualcosa non torna.

Ascolta, non vorrei entrare in discorsi dove potrebbe sembrare che si fa a gara a chi ce l'ha più lungo...
Però io lavoro all'interno di una rete geografica estesa su tutto il territorio nazionale, con più di 40000 (quarantamila) client.
Anche se a livello locale ci sono dei responsabili (qui da me sono circa 400 postazioni e alcuni server di palazzo - ovviamente questi con indirizzi statici), tutto viene coordinato centralmente. E ti posso assicurare che i "signori di là" non sono proprio gli ultimi arrivati... ma non hanno alcuna intenzione di stare dietro a 40000 postazioni con indirizzo statico. ;)
redeagle, siamo colleghi?:mbe:

zappy
20-10-2010, 16:40
l...
redeagle, siamo colleghi?:mbe:

scambiatevi gli IP :D

zappy
20-10-2010, 16:42
DNS, DHCP

imho, più server ci sono, più buchi o bug ci possono essere. inoltre cade UN server, crolla la rete.

WarDuck
20-10-2010, 16:51
imho, più server ci sono, più buchi o bug ci possono essere. inoltre cade UN server, crolla la rete.

Se ci sono molti PC è probabile che i server DNS e DHCP siano più di uno o comunque siano replicati.

zappy
20-10-2010, 17:11
Se ci sono molti PC è probabile che i server DNS e DHCP siano più di uno o comunque siano replicati.

...e probabilmente con lo stesso sw. quindi se viene bucato uno... ;)

rb1205
20-10-2010, 17:58
Leggo che molte persone in questa discussione lamentano che gli indirizzi IP6 locali risultano più difficili da memorizzare di quelli IP4.
Veramente è vero proprio il contrario: grazie ai 128 bit e alle regole sintattiche, è possibile razionalizzare gli indirizzi in modo più flessibile ed efficiente, ad esempio il computer 1 nella stanza 2 al piano 3 nell'edificio 4 di cui si parlava può essere, ad esempio, fc00::4:3:2:1 (fc00 identifica gli indirizzi di una rete locale come per IP4 è 10.0.0.0/8). Il localhost diventa banalmente ::1, dei dispositivi in una semplice rete locale possono essere banalmente definiti come ::2, ::3, ::4 e via dicendo.

Non è più complicato o più difficile da ricordare, anzi. Solo, si tratta di imparare cose nuove, e questo crea molta resistenza :stordita:

WarDuck
20-10-2010, 18:19
...e probabilmente con lo stesso sw. quindi se viene bucato uno... ;)

Quindi stacchiamo la spina a tutti i PC per paura che vengano bucati :asd:

BigPincer
21-10-2010, 01:05
Avrei una domanda pure io...
Chi non ha la minima idea di come funzioni IPV6 non potrebbe, gentilmente, tacere ? :)

MiKeLezZ
21-10-2010, 01:24
limitarne l'uso non significa impazzire a impostare gli ip a manina in un sito con più di 50 apparati in rete.

anziché "limitare" io userei il verbo "razionalizzare", e infatti nella mia azienda, laddove si ravvede la necessità di utilizzare assegnazione dinamica di indirizzi ip, esiste un ange di ip dedicati all'assegnazione dinamica e diversi range dedicati all'assegnazione statica a seconda della tipologia: server, stampanti in rete, client particolari, lettori badge, ups, ecc.
anche perché se il lease time è di 24h (valore tipico) in presenza di un server dchp un client utilizzato giornalmente per lavoro potrà cambiare indirizzo giusto il lunedì, o se qualcuno torna dopo un'assenza di almeno un giorno. E il massimo che ti può succedere è che vai a prendere una macchina anziché un'altra, come mi è accaduto una volta mentre lavoravo tramite "connessione desktop remoto". Ti rendi subito conto che qualcosa non torna.Certo, tutto dipende.
I grossi problemi del DHCP sono 2:
- Rogue
- Failure o Shut-Down e conseguente attivazione del Link-Local Address
Entrambi si possono risolvere. Ad un prezzo non però accessibile a privati e PMI, cioè con Active Directory e server di backup.

redeagle
21-10-2010, 07:27
LOL.
Vabbè, vedo che state facendo proprio a "chi ce l'ha più grosso". :rolleyes:

Allora mi ci metto pure io... anzi no, alla mia età non è opportuno! :p

Byez!

/unsubscribe

November
21-10-2010, 14:55
Io dico che le società come WIND\TELE2... piuttosto che comprare indirizzi ipv6, ne compreranno solo 1 e natteranno su ipv4 tutti i clienti, così da non fargli cambiare router.
Un sacco di stupidaggini in poche righe:
- gli IP non solo non si comprano ma se ne possono avere in quantità (se necessario); quindi la conclusione è totalmente sbagliata.
- ci sono vincoli legali
- IPv6 nasce per superare i limiti di IPv4 (il limitato spazio di indirizzamento è solo uno di questi), che è un protocollo vecchio di 30 anni: anche solo pensando a questo tutte le tue considerazioni sono prive di alcun fondamento. Inoltre è progettato in modo tale da rendere inutile l'esistenza di NAT.
- Wind ha una rete di tutto rispetto (e 6to4 funziona da anni), per quanto riguarda l'infrastruttura di Tele 2 posso dire di averla vista con i miei occhi e, per quanto piccola e a tratti acerba, è tutt'altro che dilettantistica. In ogni caso l'adozione di IPv6 non è questione di dimensioni.
- il problema degli ISP non risiede tanto nelle apparecchiature lato utente, bensì nella progettazione, nella sostituzione, nell'aggiornamento e nella configurazione della propria infrastruttura.


Eccerto, comodissimo ricordarsi una sequenza alfanumerica.
A parte il fatto che spesso è anche più facile rispetto ad IPv4, normalmente non c'è motivo di ricordare a memoria degli indirizzi. In ogni caso faremo presente all'IETF di questo tuo terribile problema.

un mio prof all'università disse quando si accorgeranno che gli indirizzi ipv4 stanno per finire sarà il momento che finiranno XD
Non è vero, se ne stanno accorgendo tutti, il discorso semmai è che alcuni ISP ritarderanno il più possibile fino a quando l'adozione non sarà strettamente necessaria.

Temo che gli ISP ricorreranno all'IP sharing dietro NAT come succede ad esempio con Fastweb piuttosto che adeguarsi nel piu` breve tempo possibile all'IPv6. Questo comportera` diversi problemi a coloro che usano Internet per piu` che Facebook e posta.
- il NAT di fastweb vede la sua origine durante la progettazione iniziale dieci e più anni fa quando si pensava di realizzare un ISP locale (principalmente basato a Milano). Crescendo si è ritenuto più conveniente mantenere questa struttura e anzi considerarla utile commercialmente.
- a partire dall'inizio del 2009, per legge, ogni connessione deve essere tracciabile, ne consegue che gli IP sorgenti devono essere univoci. Fastweb, per risolvere il problema in tempo utile e per non stravolgere la propria architettura, da allora associa dinamicamente un indirizzo IP pubblico per ogni IP privato. Del resto è ancora troppo presto per migrare tutti i clienti su IPv6 (cosa che comunque non garantirebbe necessariamente la completa raggiungibilità dall'esterno). Suggerisco la visione di questo video (http://video.google.it/videoplay?docid=-6744461590515533472&hl=it#). Faccio inoltre notare che, nonostante quello che si dica sull'esaurimento degli indirizzi, nel 2008 ha ricevuto la 93.32/11 oltre ai blocchi già assegnati (così come nel 2003 ha ottenuto il blocco 2001:0b00::/32)
- l'ultima frase è una scemenza

Questa migrazione a ipv6 mi sa che sarà l'inizio di uno stramaledetto casino mondiale...

1) Durerà anni
2) Qualcuno troverà sempre un ottimo motivo per non cambiare fino a quando il 4 non sarà più supportato
Sarebbe curioso sapere in cosa consista questo "casino mondiale", perché il deployment di IPv6 è in corso, e con successo, da anni. Il punto uno è un'ovvietà, mentre per il punto due il discorso è semplice: no IPv6, no connettività completa. Quindi, a meno di voler smettere di raggiungere l'intera Internet, ad un certo punto il passaggio sarà obbligato.

nulla vieta di utilizzare ipv4 in locale sia per la rete domestica che per quella di un'azienda
intendo i classici indirizzi liberi, quelli del 10.x oppure del 198.168
Se è per questo nessuno ti vieta di fare un sacco di cose, il punto è se queste hanno senso o sono convenienti. E' difficile dire come evolverà la rete tra 10-20 anni, ma la tendenza attuale negli AS grossi è quella di usare MPLS per il core routing e relegare IP alle estremità della rete, come fosse un'interfaccia "universale" per i suoi utilizzatori. Per altro l'abbondanza di indirizzi di IPv6 è particolarmente gradita proprio ai confini della rete, non certo per l'indirizzamento interno (motivo in più abbandonare IPv4, semmai). Detto questo anche IPv6 prevede indirizzi ad uso locale in stile RFC1918 più vari meccanismi di transizione.


non capisco ad esempio perché l'azienda presso la quale lavoro oggi ha tutti indirizzi IPv4 assegnati. presumo che ne abbiano qualche decina di migliaia visto il numero di sedi sparse per il mondo.
per uscire su internet noi del reparto siamo dietro al solito proxy, a che diavolo ci serve un indirizzo IP assegnato se tanto dall'esterno della azienda è inaccessibile?
chissà quanti altri sprechi del genere ci sono, te credo che hanno finito gli indirizzi IPv4...
Prima di tutto esistono vari tipi di proxy, ognuno con scopi differenti. Inoltre ti sfugge il principio alla base di una qualunque rete: nessun indirizzo deve essere uguale ad un altro. Il fatto che a quell'indirizzo poi corrisponda un host o al nulla, che sia raggiungibile o blindato dietro ad un muro, che certo traffico sia autorizzato e altro no è tutto un altro discorso. Tra l'altro il proxy si modifica o si toglie quando si vuole con pochissimo sforzo. E' anche vero che esistono gli sprechi (per altro talvolta necessari, talvolta pure utili), ma il punto è un altro: IPv4 è stato progettato quando internet era molto diversa da oggi.

La prima cosa che insegnano ad un amministratore di rete è di limitare l'uso del server DHCP, e certamente è sbagliato usarlo su client fissi. I motivi non li starò ad esporre.

Curioso quanto dici... ognuno usa la politica che preferisce e quella di usare IP o route statiche quando le condizioni lo consentono è certamente ragionevole. Credo però che non ci intenderemmo su cosa è ragionevole e cosa no (spesso su reti di grandi dimensioni non è ragionevole).

Tanto per dire le prime che mi vengono in mente perchè l'IPV6 è più lento da instadare, aggiunge un overhead alle comunicazioni aumentando il consumo di banda, costringe a cambiare gli switch se hanno più di qualche anno...
L'header di IPv6 è sì più grosso (ma anche più semplice di IPv4) e potenzialmente più lento (non necessariamente, il problema è più che altro la scansione della/e tabella/e di routing), ma l'overhead in termini di banda è trascurabile. Gli switch nemmeno sanno cosa sia IP e anche quelli Layer 3 non hanno sicuramente problemi prestazionali. Il passaggio ad IPv6 riguarda gli utenti finali solo in minima parte, mentre chi si occupa di reti sa benissimo cosa fare o non fare.

recoil
21-10-2010, 15:46
Se è per questo nessuno ti vieta di fare un sacco di cose, il punto è se queste hanno senso o sono convenienti. E' difficile dire come evolverà la rete tra 10-20 anni, ma la tendenza attuale negli AS grossi è quella di usare MPLS per il core routing e relegare IP alle estremità della rete, come fosse un'interfaccia "universale" per i suoi utilizzatori. Per altro l'abbondanza di indirizzi di IPv6 è particolarmente gradita proprio ai confini della rete, non certo per l'indirizzamento interno (motivo in più abbandonare IPv4, semmai). Detto questo anche IPv6 prevede indirizzi ad uso locale in stile RFC1918 più vari meccanismi di transizione.

sì beh IPv6 ha anche quegli indirizzi locali come prima

Prima di tutto esistono vari tipi di proxy, ognuno con scopi differenti. Inoltre ti sfugge il principio alla base di una qualunque rete: nessun indirizzo deve essere uguale ad un altro. Il fatto che a quell'indirizzo poi corrisponda un host o al nulla, che sia raggiungibile o blindato dietro ad un muro, che certo traffico sia autorizzato e altro no è tutto un altro discorso. Tra l'altro il proxy si modifica o si toglie quando si vuole con pochissimo sforzo. E' anche vero che esistono gli sprechi (per altro talvolta necessari, talvolta pure utili), ma il punto è un altro: IPv4 è stato progettato quando internet era molto diversa da oggi.


lascia stare il proxy, era per dire che fuori dalla ditta non siamo nessuno.

le macchine degli impiegati secondo me non ha senso che abbiano avuto fino ad ora un IP pubblico.
posso capire magari le macchine di test e i server di sviluppo (che perlatro non sono raggiungibili da fuori), ma i pc e laptop di migliaia di dipendenti proprio no...

non faccio i nomi ma dove ero prima, diverse sedi nel mondo e migliaia di dipendenti proprio come ora, avevamo tutti un indirizzo IP privato di classe B, il classico 172.16. ecc. ecc. che basta e avanza per tutti. l'univocità di indirizzo di cui parlavi la si raggiunge tranquillamente con gli indirizzi di quel tipo

io comunque sono a favore del passaggio IPv6, dico solo che con un po' di buon senso questa moria di indirizzi la si poteva procrastinare parecchio in là nel futuro. ma in fondo chi se ne frega, il cambiamento ci può stare e prima o poi finalmente si decideranno a farlo :D

November
21-10-2010, 17:00
le macchine degli impiegati secondo me non ha senso che abbiano avuto fino ad ora un IP pubblico.
posso capire magari le macchine di test e i server di sviluppo (che perlatro non sono raggiungibili da fuori), ma i pc e laptop di migliaia di dipendenti proprio no...

non faccio i nomi ma dove ero prima, diverse sedi nel mondo e migliaia di dipendenti proprio come ora, avevamo tutti un indirizzo IP privato di classe B, il classico 172.16. ecc. ecc. che basta e avanza per tutti. l'univocità di indirizzo di cui parlavi la si raggiunge tranquillamente con gli indirizzi di quel tipo
Ti avevo già risposto, ma temo tu non abbia capito il punto. Ti faccio un esempio: cosa succede se la società di cui non fai il nome compra un'azienda con una rete preesistente che vuole annettere? Secondo te perché con gli ULA cercano il più possibile di rendere univoci anche i blocchi di indirizzi non utilizzabili in Internet?
Il punto fondamentale è che se si è costretti ad usare indirizzi privati ed escamotage vari per far funzionare il tutto, magari violando quella semplice ma basilare regola di cui parlavo, allora vuol dire una cosa sola: il protocollo IP non è più adatto per le necessità odierne.

recoil
21-10-2010, 17:15
Ti avevo già risposto, ma temo tu non abbia capito il punto. Ti faccio un esempio: cosa succede se la società di cui non fai il nome compra un'azienda con una rete preesistente che vuole annettere? Secondo te perché con gli ULA cercano il più possibile di rendere univoci anche i blocchi di indirizzi non utilizzabili in Internet?
Il punto fondamentale è che se si è costretti ad usare indirizzi privati ed escamotage vari per far funzionare il tutto, magari violando quella semplice ma basilare regola di cui parlavo, allora vuol dire una cosa sola: il protocollo IP non è più adatto per le necessità odierne.

sì ho capito quello che dici
ora ti spiego cosa intendo dire io

se c'è veramente moria di indirizzi IP allora si passi al 6 senza utilizzare tutti gli escamotage, prendendo atto come giustamente dici che IPv4 non soddisfa più le esigenze moderne
se si vuole tenere IPv4 a tutti i costi allora si combattano gli sprechi di migliaia di indirizzi, tipo quelli della ditta A

il discorso era questo. o si passa al 6 oppure se si vuole tenere il 4 per anni si devono usare gli IP privati con i problemi che hai illustrato.
la fusione di cui parli della ditta B con un'altra ovviamente richiede che uno dei due si adegui e cambi tutto quanto, è uno sbattimento...
io dico ben venga il 6 ovviamente, tanto prima o poi è inevitabile

November
21-10-2010, 17:32
se si vuole tenere IPv4 a tutti i costi
Ma nessuno vuole tenersi IPv4 a tutti i costi. Nessuno. Se certi ISP offrono già routing nativo IPv6 molti altri temporeggiano visto che comunque è necessario spendere tempo e soldi in progettazione, testing, configurazione, aggiornamento o sostituzione degli apparati di rete. Questi lo faranno quando sarà necessario e non più rinviabile. Per il resto tutti sono pronti o quasi, i software, i tier 1, gli internet exchange, i fornitori di hosting, housing/colocation e così via. In ogni caso è inevitabile che ci sia una grossa inerzia così come tempi lunghi di transizione... staremo a vedere.

epopower
21-10-2010, 18:42
Per quanto riguarda lo spreco di indirizzi IPV4, ci sono aziende internazionali che agli albori del www si sono riservate dei range enormi e che tutt'ora ne sono in "possesso" una su tutte è la daimler-benz (mercedes).

E' difficile dire come evolverà la rete tra 10-20 anni, ma la tendenza attuale negli AS grossi è quella di usare MPLS per il core routing e relegare IP alle estremità della rete

MPLS su IPV4 o ATM?

November
22-10-2010, 10:04
Per quanto riguarda lo spreco di indirizzi IPV4, ci sono aziende internazionali che agli albori del www si sono riservate dei range enormi e che tutt'ora ne sono in "possesso" una su tutte è la daimler-benz (mercedes).
Certo, come ad esempio Apple o Ford, o come tanti altri che puoi tranquillamente leggere sul sito di IANA (http://www.iana.org/assignments/ipv4-address-space/ipv4-address-space.xml). E quindi? Forse vent'anni fa nessuno pensava che oggi la gente comune potesse avere accesso ad Internet? Forse nessuno aveva progettato e gestito IPv4 con quello scenario in mente? Ad esempio, come mai in IPv6 l'host identifier è 64 bit? Come mai non c'è nessun problema ad assegnare a coloro che devono creare delle sottoreti grandi blocchi come /56 o /48? Come mai tutto questo spreco in IPv6 è tollerato e anzi in parte auspicato addirittura in fase di progetto? Forse perché abbondare e aggregare è bene e IPv4 non lo consente?

MPLS su IPV4 o ATM?
Ma stiamo parlando di MultiProtocol Label Switching?

epopower
22-10-2010, 13:07
La prima parte voleva solo essere una constatazione.
Che il piano indirizzi di IPV4 non sia stato pensato per internet inteso come lo è oggi è un dato di fatto.

Il piano di indirizzi IPV6, mi sembra di ricordare che era stato dimensionato in modo da poter identificare ogni atomo della materia terrestre.

Penso si sia detto questo per rendere l'idea della quantità di indirizzi disponibili.

Che ha portato ad una apparente calma nel processo di migrazione da IPV4 ad IPV6 sono state una serie di "tecnologie aggiunte" su IP onde poter ovviare alle limitazioni dello stesso. Penso a sistemi di QoS (IPSec) di tagging e di isolamento a layer 2 (DOT1Q) e ovviamente il NAT per ovviare alla vera e propria carenza di indirizzi pubblici.

Ma stiamo parlando di MultiProtocol Label Switching?

Esattamente di questo.

Sotto un certo aspetto l'MPLS (almeno per come lo conosco e lo vedo io, servizi L2 per i CE) non è nient'altro che un'ulteriore tecnologia apportata all'IPV4, infatti i "label" (nella variante MPLS over IPV4) si trovano nell'IP header.

Poi è chiaro che le tabelle per lo scambio dei "label" così come "l'instradamento" a layer 2.5 con tabelle aggiuntive a quelle di OSPF/ISIS degli LSP sono difficili da immaginarsi in uno stack osi classico di IPV4.

November
22-10-2010, 15:45
Che ha portato ad una apparente calma nel processo di migrazione da IPV4 ad IPV6 sono state una serie di "tecnologie aggiunte" su IP onde poter ovviare alle limitazioni dello stesso. Penso a sistemi di QoS (IPSec) di tagging e di isolamento a layer 2 (DOT1Q) e ovviamente il NAT per ovviare alla vera e propria carenza di indirizzi pubblici.
Non vedo il nesso tra QoS ed IPsec (che, tra l'altro, se non ricordo male, è stato concepito per IPv6 e poi portato anche su IPv4), come non vedo cosa c'entri il layer 2 (comprese le VLAN) con il layer 3 e in particolare IPv4.
In ogni caso, quello di ritenere che il NAT venga usato a causa della scarsità di IP è un luogo comune: si possono avere IP in quantità, basta dimostrare di averne bisogno. I veri motivi per cui si è soliti portare un solo IP sono di tipo pratico (configurazione delle route) ed economico (personale/tempo/infrastrutture), tant'è vero che basta pagare il provider per ottenere gli indirizzi (pure statici) che servono. Qualcuno penserà: "ma così gli indirizzi sarebbero finiti ancora prima!". Non vedo dove sia il problema, saremmo passati prima ad IPv6, che è lì da anni pronto ad aspettarci e che è stato concepito per risolvere tutti questi problemi.


Sotto un certo aspetto l'MPLS (almeno per come lo conosco e lo vedo io, servizi L2 per i CE) non è nient'altro che un'ulteriore tecnologia apportata all'IPV4, infatti i "label" (nella variante MPLS over IPV4) si trovano nell'IP header.
Ok, non avevo capito che ti stavi riferendo ai tunnel/VPN basati su MPLS. Io parlavo dell'uso di MPLS per il quale è stato concepito, ovvero migliorare/velocizzare il routing nella rete di trasporto (in Italia abbiamo l'esempio di Tiscali). Ovviamente va coordinato con i protocolli di routing OSPF/ISIS, ma l'idea base è che si parli principalmente IP fino ai LER, relegando quindi IP ad una sorta di interfaccia tra nodi e core routing (o in maniera più astratta tra host remoti). Detto questo, non sappiamo come evolverà la rete in futuro, e per quanto ne sappiamo potrebbe benissimo essere che un domani si diffonda la pratica di usare un qualche protocollo diverso per il routing (si chiami esso MPLS, VeryCoolProtocol o qualsiasi altra cosa), potrebbe rivelarsi che non è qui che è particolarmente vantaggioso il passaggio ad IPv6. Del resto è proprio nella rete di accesso o comunque alle sue estremità che servono grosse quantità di indirizzi. Dunque l'idea suggerita da molti di lasciare IPv4 ai clienti e adottare IPv6 per il routing non mi sembra molto intelligente. Spero di aver chiarito cosa intendevo.
In ogni caso, ripeto, molti clienti finali nemmeno si accorgeranno del cambiamento, chi offre hosting/housing sta già rendendo i propri server raggingibili da entrambi i protocolli; manca solo il trasporto, che è competenza esclusiva di progettisti e amministratori di rete, siano essi all'interno di un ISP, di un'ambiente enterprise piuttosto che una PMI. Fatico quindi a comprendere il motivo di tanta diffidenza e ostilità nei confronti di IPv6 in questi commenti. O meglio, devo constatare che sono frutto di grossa ignoranza al riguardo.

epopower
22-10-2010, 16:36
Non vedo il nesso tra QoS ed IPsec (che, tra l'altro, se non ricordo male, è stato concepito per IPv6 e poi portato anche su IPv4), come non vedo cosa c'entri il layer 2 (comprese le VLAN) con il layer 3 e in particolare IPv4.

Il succo del mio discorso riguardava l'adozione di nuove tecnologie apportate all'IPV4 per compensare alcune lacune tipiche di una rete TCP/IP UDP/IP per quanto riguarda i servizi, servizi che in IPV6 sono disponibili senza alcuna aggiunta.

Ok, non avevo capito che ti stavi riferendo ai tunnel/VPN basati su MPLS. Io parlavo dell'uso di MPLS per il quale è stato concepito, ovvero migliorare/velocizzare il routing nella rete di trasporto

Forse mi sfugge qualcosa, non mi riferivo a nessun tunnel/VPN ? basati su MPLS.
Se parliamo di reti che si basano su MPLS, io conosco solo reti dove la connessione tra nodi è su base IP (spessissimo IPV4) e ATM (casi rari), tu parli di MPLS come se fosse un concorrente di IPV4 o di IPV6, quando non lo è perchè si basa su reti di trasporto IP o ATM. (almeno questo è quello che so io per diretta esperienza riguardo a MPLS).

Fatico quindi a comprendere il motivo di tanta diffidenza e ostilità nei confronti di IPv6 in questi commenti. O meglio, devo constatare che sono frutto di grossa ignoranza al riguardo.

Non posso fare altro che quotarti.

November
24-10-2010, 16:16
Forse mi sfugge qualcosa, non mi riferivo a nessun tunnel/VPN ? basati su MPLS.
Se parliamo di reti che si basano su MPLS, io conosco solo reti dove la connessione tra nodi è su base IP (spessissimo IPV4) e ATM (casi rari), tu parli di MPLS come se fosse un concorrente di IPV4 o di IPV6, quando non lo è perchè si basa su reti di trasporto IP o ATM. (almeno questo è quello che so io per diretta esperienza riguardo a MPLS).
Non ho capito se con reti IP intendi reti che parlano nativamente IP senza altri layer di convergenza sotto o se parli di MPLS over IP (ovvero di tunnel). MPLS nasce per velocizzare il routing (il controllo della label può essere fatto in HW) evitando di leggere l'header IP, di conseguenza viene considerato un protocollo di layer 2 e mezzo (in linea di principio, una volta entrato nella rete MPLS, IP potrebbe tranquillamente non esserci nemmeno). Infatti, se cerchi in rete qualche traceroute fatto da Tiscali noterai come spesso gli hop siano pochissimi, troppo pochi anche per tratte molto lunghe (all'interno dell'ISP).

epopower
25-10-2010, 11:01
Non ho capito se con reti IP intendi reti che parlano nativamente IP senza altri layer di convergenza sotto o se parli di MPLS over IP (ovvero di tunnel). MPLS nasce per velocizzare il routing (il controllo della label può essere fatto in HW) evitando di leggere l'header IP, di conseguenza viene considerato un protocollo di layer 2 e mezzo (in linea di principio, una volta entrato nella rete MPLS, IP potrebbe tranquillamente non esserci nemmeno). Infatti, se cerchi in rete qualche traceroute fatto da Tiscali noterai come spesso gli hop siano pochissimi, troppo pochi anche per tratte molto lunghe (all'interno dell'ISP).

Faccio fatica a comprendere cosa intendi per "una volta entrato nella rete MPLS, IP potrebbe tranquillamente non esserci nemmeno".

Per come lo conosco io, ma questo forse dipende dall'implementazione (conosco i prodotti Alcatel-Lucent e marginalmente quelli CISCO, prodotti per realizzare reti di trasporto per offrire SERVIZI IP L2/L3, canali PDH (E1,..) per carriers, operatori telefonici etc.)

Questi tipi di reti, offrono SERVIZI IP (E-PIPE, E-TREE, VPLS,...), canali PDH e atro (da questo "multiprotocol") tra i vari CE (costumer edge).

Per i clienti, questo tipo di rete, a dipendenza del tipo di servizio, risulterà essere più o meno trasparente, ecco perchè quando tu fai dei traceroute su reti carriers che usano reti di trasporto basate su MPLS molti hops non vengono registrati perchè questi ultimi sono trasparenti per la rete servizi.

Le reti (che spesso non sono reti perchè il tutto si ferma a L2) per servizi vengono completamente isolate da quella di trasporto.

La rete di trasporto, come detto in precendeza, è a sua volta una rete IP con protocolli di routing dinamico OSPF/ISIS e spesso con TE, di quelle che ho visto io, tutte IPV4. Ci sono prodotti che fanno lo stesso tipo di lavoro ma su base ATM.

Su questi tipi di prodotti, coesistono tabelle di routing dinamico "classico" OSPF/ISIS (rete trasporto) e tabelle per lo scambio dei "label" per il "routing" dei servizi.

Prima di poter offrire dei servizi, su una rete di trasporto IP/MPLS, deve essere creata una rete "sopra" la rete classica IPV4, dove vengono definiti gli LSP (Label Switch Path).
A dipendenza dei tipi di servizi offerti e in base ai contratti SLA bisogna intervenire a livello di TE (traffic engineering) su base OSPF rispettivamente sulle FIB (forward information base).

November
26-10-2010, 22:11
Scusa per la tarda risposta, ma sono stati due giorni pienissimi.

Faccio fatica a comprendere cosa intendi per "una volta entrato nella rete MPLS, IP potrebbe tranquillamente non esserci nemmeno".
I LSR hanno bisogno di guardare quello che c'è sopra? Tant'è vero che sopra a MPLS puoi metterci quello che ti pare.

Per come lo conosco io, ma questo forse dipende dall'implementazione (conosco i prodotti Alcatel-Lucent e marginalmente quelli CISCO, prodotti per realizzare reti di trasporto per offrire SERVIZI IP L2/L3, canali PDH (E1,..) per carriers, operatori telefonici etc.)

Questi tipi di reti, offrono SERVIZI IP (E-PIPE, E-TREE, VPLS,...), canali PDH e atro (da questo "multiprotocol") tra i vari CE (costumer edge).
Non conosco i prodotti Alcatel (a proposito, lavori a Genova?), ma MPLS è uno standard, non è una funzionalità specifica di un vendor. Tu parli di VPSL, VPWS, IPLS, come di CE, ovvero di VPN, che è solo uno dei possibili usi di MPLS (tra parentesi, chi è che usa ancora PDH? O E1?). Inoltre i vari E-qualcosa non sono servizi (?) IP...
Comunque, cito dalle FAQ Cisco su MPLS (http://www.cisco.com/en/US/tech/tk436/tk428/technologies_q_and_a_item09186a00800949e5.shtml):

MPLS is a packet-forwarding technology which uses labels to make data forwarding decisions. With MPLS, the Layer 3 header analysis is done just once (when the packet enters the MPLS domain). Label inspection drives subsequent packet forwarding. MPLS provides these beneficial applications:

Virtual Private Networking (VPN)

Traffic Engineering (TE)

Quality of Service (QoS)

Any Transport over MPLS (AToM)

Additionally, it decreases the forwarding overhead on the core routers. MPLS technologies are applicable to any network layer protocol.

Ora, gli ISP nelle dorsali, e quindi per il core routing, lo usano principalmente per il TE (quindi subito sopra il L2 e subito sotto IP). Il punto è che IP in quella parte della rete è lento, troppo generico e poco flessibile (poco o niente TE), lento a convergere, il QoS di fatto inesistente, privo di circuiti virtuali che possono ancora far comodo a certe applicazioni. Ho citato MPLS perché è una realtà ormai affermata, ma basti guardare a Provider Bridges, Provider Backbone Bridges, QinQ, PBB-TE, MPLS-TP, OSPF-TE e così via per capire che i provider stanno cercando di evitare di avere a che fare con IP (e tutti i suoi limiti) nel core routing. A questo punto IP viene utilizzato fino al termine della rete di accesso o al massimo nella parte di aggregazione, diventando sostanzialmente un'interfaccia tra host. Più o meno la tendenza è questa.

Per i clienti, questo tipo di rete, a dipendenza del tipo di servizio, risulterà essere più o meno trasparente, ecco perchè quando tu fai dei traceroute su reti carriers che usano reti di trasporto basate su MPLS molti hops non vengono registrati perchè questi ultimi sono trasparenti per la rete servizi.
No. Semplicemente il campo TTL dell'header IP non viene decrementato, perché nessun LSR considera l'header IP.


Prima di poter offrire dei servizi, su una rete di trasporto IP/MPLS, deve essere creata una rete "sopra" la rete classica IPV4, dove vengono definiti gli LSP (Label Switch Path).
No, non deve, può. In quel caso è una VPN basata su MPLS (anche se viene usata per il Metro Ethernet).

epopower
27-10-2010, 08:41
Scusa per la tarda risposta, ma sono stati due giorni pienissimi.

tranquillo, nessun problema :)

Non conosco i prodotti Alcatel (a proposito, lavori a Genova?), ma MPLS è uno standard, non è una funzionalità specifica di un vendor. Tu parli di VPSL, VPWS, IPLS, come di CE, ovvero di VPN, che è solo uno dei possibili usi di MPLS (tra parentesi, chi è che usa ancora PDH? O E1?). Inoltre i vari E-qualcosa non sono servizi (?) IP...

- no, non lavoro a Genova
- MPLS è uno standard, ok
- reti PDH/SDH, canali E1, link seriali, sono ancora molto utilizzati in ambiti industriali, io lavoro nel settore energetico
- p.e. E1 da noi vengono usati per collegare le varie centrali telefoniche (31 slot più segnalazione)

Ora, gli ISP nelle dorsali, e quindi per il core routing, lo usano principalmente per il TE (quindi subito sopra il L2 e subito sotto IP). Il punto è che IP in quella parte della rete è lento, troppo generico e poco flessibile (poco o niente TE), lento a convergere, il QoS di fatto inesistente, privo di circuiti virtuali che possono ancora far comodo a certe applicazioni.

Per questo dico che MPLS è una tecnologia aggiunta ad IP, come per altre tecnologie aggiunte, MPLS va ad apportare nuove funzionalità, principalmente di QoS e TE su reti di trasporto IP.
Per rendere possibile "l'impossibile" (servizi con QoS su reti IP, trasporto canali con processi deterministici) lo "strato" MPLS deve svolgere vari compiti aggiuntivi, quali gestione delle code priorizzate, circuiti virtuali primari e secondari aggiunti ad una elevata semplicità/velocità decisionale del control plane (senza dover escalare a L3 per la lettura dell'Header IP).

In fin dei conti gli LSR sono dei "service" router.

No. Semplicemente il campo TTL dell'header IP non viene decrementato, perché nessun LSR considera l'header IP.

ed è questo che ne determina la "trasparenza" del nodo per le reti servizi.

No, non deve, può. In quel caso è una VPN basata su MPLS (anche se viene usata per il Metro Ethernet).

:help:

intendi forse VPLS (Virtual private LAN Service) ? o intedi proprio VPN?

su questo punto faccio veramente fatica a seguirti.

November
27-10-2010, 10:11
Per questo dico che MPLS è una tecnologia aggiunta ad IP, come per altre tecnologie aggiunte, MPLS va ad apportare nuove funzionalità, principalmente di QoS e TE su reti di trasporto IP.
Probabilmente diamo due significati diversi alla parola "aggiunta". MPLS potenzialmente non ha nulla a che vedere con IP, può portare sopra qualunque cosa e stare sopra a qualunque cosa. Poi viene spesso usato per evitare di utilizzare il L3, che su Internet sostanzialmente è soltanto IP, e con questo lavora, ma non è affatto un'aggiunta ad IP. E le funzionalità aggiunte praticamente sono quelle che mancano a qualsiasi rete a commutazione di pacchetto (non necessariamente IP).


ed è questo che ne determina la "trasparenza" del nodo per le reti servizi.
Se ho capito quello che intendi dire, questa non è una diretta conseguenza di MPLS, ma del fatto che è una VPN (ovvero c'è una incapsulazione).


intendi forse VPLS (Virtual private LAN Service) ? o intedi proprio VPN?

su questo punto faccio veramente fatica a seguirti.
Tiro un po' ad indovinare, ma credo che tu per VPN intenda solo quelle CE-CE. VPLS è un tipo di VPN.

Prova a dare un'occhiata qui:
http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=1&sqi=2&ved=0CBsQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.metaswitch.com%2Fdownload%2Fvpntechwp.pdf&rct=j&q=VPN%20TECHNOLOGIES%20-%20A%20COMPARISON&ei=ZtrHTOX2N8b24gb06oDmBg&usg=AFQjCNHEdFGY4vPizC3RyHxcMwr_39-Xkw&sig2=l7o6Sh8u7Wx7GDjuhwffeg&cad=rja.
Oppure se è troppo lungo butta un occhio su wikipedia qui:
http://en.wikipedia.org/wiki/Vpn#User-visible_PPVPN_services
Inoltre da http://en.wikipedia.org/wiki/Virtual_Private_LAN_Service:
"VPLS is a virtual private network (VPN) technology."

Per quanto riguarda quello che intendevo io sulla separazione teconologica tra core e accesso, googlando velocemente ho trovato questo che sembra abbastanza chiaro e semplice: http://www.oiforum.com/public/documents/OIF_20080204_NSN_Gruber_v3.1.pdf
Oppure puoi sempre usare wikipedia e partire da qui:
http://en.wikipedia.org/wiki/Carrier_Ethernet
http://en.wikipedia.org/wiki/Metro_ethernet
per poi cercare qualcosa su PBB & co.

epopower
27-10-2010, 17:53
Probabilmente diamo due significati diversi alla parola "aggiunta". MPLS potenzialmente non ha nulla a che vedere con IP, può portare sopra qualunque cosa e stare sopra a qualunque cosa. Poi viene spesso usato per evitare di utilizzare il L3, che su Internet sostanzialmente è soltanto IP, e con questo lavora, ma non è affatto un'aggiunta ad IP. E le funzionalità aggiunte praticamente sono quelle che mancano a qualsiasi rete a commutazione di pacchetto (non necessariamente IP).

ok, d'accordo, ma sulla carta...in realtà le reti che sfruttano questa tecnologia sono reti di trasporto dove sotto ad MPLS sta IPV4 e sopra un po' di tutto.
In rari casi, sotto ATM, sopra un po' meno di tutto...

Se ho capito quello che intendi dire, questa non è una diretta conseguenza di MPLS, ma del fatto che è una VPN (ovvero c'è una incapsulazione).

ovvio che c'è l'incapsulazione, minimo quella aggiunta da MPLS con il "label", fino a più incapsulazioni DOT1Q (quindi QinQ).
La "trasparenza" che intendevo è quella data dall'incapsulazione di MPLS ovvero tramite "label".

Per l'ultima parte, grazie mille per i links, vedrò di dargli un'occhiata ;-)

Comunque una E-pipe,malgrado ci sia incapsulazione via MPLS non riesco a classificarla come VPN...