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View Full Version : Aiuto rheobus home made


L4ky
23-09-2010, 17:53
Ciao a tutti. tempo fa provai a creare un rheobus...ma con scarsi successi. Il problema grosso era raffreddare gli LM317, infatti andavano in protezione subito.

Ora voglio riprovare ma sta volta in un altro modo: utilizzando i condensatori.

Materiale in possesso:
4 Potenziometri 10 KOhm
4 Led Rossi + 1 Verde + resistenze
4 Levette On/Off
4 Pomelli per potenziometro.

Il rheobus andrà su uno dei pannelli frontali 5,25". Avendo montato un rheobus ho avuto questo frontalino inutilizzato che posso usare per gli esperimenti.

Ora passiamo all elettronica.

Vorrei utilizzare condensatori per 2 motivi:
1- Risolvo il problema del surriscaldamento
2- Meno spazio utilizzato.

Mi consigliereste come fare lo schema?

Ho qualche dubbio in merito ai condensatori:
R1 resistenza 1
C1 condensatore 1
P1 potenziometro 1

+12v _________P1_____C1______________________ V out

E' giusto come ho disposto i componenti??
Andrebbero bene i potenziometri da 10k che ho gia?
Di che capacità devo acquistare i condensatori?
Il potenziometro si rovinerebbe alla lunga? (ho letto che la corrente deve essere stabilizzata ma poi mi sono perso...)

Ale.KK
23-09-2010, 20:13
Io ho usato questo e funziona bene..

Gli elementi essenziali del circuito sono: un transistor BD435 (package SOT-32), un potenziometro lineare da 470 Ω (0,25 W), un interruttore switch a due posizioni, un led ad alta luminosità, un resistore da 330 Ω e uno da 560 Ω (0,25 W). Tutti questi vanno moltiplicati per il numero di canali (uno per ventola) di cui si vuole disporre; per quattro canali la spesa si aggira attualmente sui 25.00 €, per cinque canali circa 30.00 €

Voglio di seguito esporre le caratteristiche funzionali del circuito proposto:

http://i279.photobucket.com/albums/kk153/coolingtechnique/Rheobus/fig04.jpg

1:
Il transistor BD435, cuore del circuito di regolazione del voltaggio, si rivela una scelta particolarmente azzeccata perché può essere impiegato efficacemente in un circuito veramente semplice, può dissipare una potenza di ben 36 W (più che abbondante per qualsiasi ventola impiegata nei computer) e ha una bassa emissione termica.

2:
Il potenziometro da 470 Ω è dimensionato per indurre il transistor a erogare voltaggi compresi tra un minimo di 5 V e un massimo di 11,5 V, un range adeguato per sfruttare bene qualunque ventola a 12 V impiegata nei moderni computer; non bisogna dispiacersi eccessivamente di aver perso mezzo volt nell'alimentazione massima perché la differenza prestazionale sarà trascurabile.

3:
Il led luminoso è sistemato in parallelo rispetto alla ventola; questo da un alto ci concede la possibilità di accendere la luce di un canale a scopo ornamentale, anche se non c’è alcuna ventola collegata, ma comporta anche il fatto che il led non sia utile come indicatore sullo stato di funzionamento della ventola.

4:
La resistenza da 560 Ω (dimensionata per un led azzurro) serve ad alimentare correttamente il led (3 V).

5:
La resistenza da 330 Ω lascia tornare al potenziometro una piccola quantità di corrente così anche quando questo è regolato alla massima resistenza, il transistor evita di scendere a voltaggi troppo bassi; in questo modo si assicura una corrente minima sufficiente a dare lo spunto di partenza anche alle ventole più “pigre”.

6:
Non ci sono sistemi per filtrare o stabilizzare la corrente, quindi le prestazioni del circuito possono risentire in una qualche misura, di solito trascurabile, delle tolleranze dei componenti utilizzati e delle fluttuazioni dell’alimentatore.

fonte: http://www.coolingtechnique.com