View Full Version : Una petizione per il riconoscimento del videogioco come medium culturale
Redazione di Hardware Upg
06-09-2010, 16:07
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/videogiochi/una-petizione-per-il-riconoscimento-del-videogioco-come-medium-culturale_33631.html
ECA, organizzazione non-profit che rappresenta i consumatori delle opere multimediali interattive negli Stati Uniti e in Canada, chiede un sostegno ai videogiocatori per il riconoscimento del videogioco come medium culturale.
Click sul link per visualizzare la notizia.
mi sembra come minimo doveroso
Io non so esattamente come pensarla.
Sono un videogiocatore di lunga data, già da ragazzino giocavo a videogiochi dove si faceva a pezzi chiunque. Così come guardavo film vietati ai minori di 14/18 anni (non ci sono solo i porno, eh!). Tutto sta nella maturità di chi gioca ( o di chi guarda, per i film).
C'è anche da considerare che i videogiochi del 2010 sono parecchio più immersivi rispetto al buon vecchio Doom, e potrebbero essere davvero tanti i parametri da prendere in gioco. Primo tra tutti, il fatto che un videogioco consente l'interazione dell'utente, mentre un film no. E questo può voler dire tanto, ma davvero tanto.
Con tutto che per me i videogiochi sono in effetti opere culturali del nostro tempo, non sono affatto convinto del fatto che film e videogiochi debbano essere equiparati.
Innanzitutto consiglio a chiunque di vedere questo video che spiega molto bene la situazione
http://www.escapistmagazine.com/videos/view/extra-credits/1961-Free-Speech
Poi volevo sottolineare come la differenza particolare di questo caso sia proprio l'aver cercato una nuova strada, non si cerca più di affermare che i videogiochi non siano una forma d'arte protetta dalla libertà di parola, ma che pur essendolo è comunque indspensabile tenerli "nascosti" ai minori.
Il problema è che anche se un nuovo divieto per i minori in teoria non arrecherebbe nessun danno ai maggiorenni in realtà avrebbe ripercussioni enormi per tutti. Porrebbe i videogiochi in un mondo a parte, aumentando la diffidenza da parte di chi non li conosce, porterebbe alla possibile scomparsa di videogiochi violenti dai negozi non specializzati, e questo forzerebbe i produttori a ridurre il livello di violenza dei loro prodotti per non perdere potenziali clienti, insomma il danno potrebbe essere enorme.
La cosa più grave è che in fondo, non hanno torto. Dire che un videogioco violento è potenzialmente dannoso per un minore non è errato, anche perchè c'è una differenza enorme tra 7 e 17 anni. Ho seri dubbi che un videogioco possa fare più danni di un film violento però, e anche se è questo il punto centrale della faccenda, non sappiamo se verrà preso in considerazione. La situazione è grave :/
redeagle
06-09-2010, 17:07
Il videogioco offre in più l'interattività, ovvero l'azione diretta del giocatore che si deve attivare ed impegnare per compiere gli atti violenti.
Il film sotto questo punto di vista rappresenta una fruizione "passiva" della violenza che quasi sicuramente coinvolge in misura minore lo spettatore (che, per l'appunto, è uno spettatore).
Detto questo, con i miei 35 anni di età di cui circa 30 passati a videogiocare, sono il primo a considerare i videogiochi una forma d'arte, ma devo riflettere sull'eventualità di sottoscrivere una petizione come questa...
Gualmiro
06-09-2010, 17:10
Io non so esattamente come pensarla.
Sono un videogiocatore di lunga data, già da ragazzino giocavo a videogiochi dove si faceva a pezzi chiunque. Così come guardavo film vietati ai minori di 14/18 anni (non ci sono solo i porno, eh!). Tutto sta nella maturità di chi gioca ( o di chi guarda, per i film).
C'è anche da considerare che i videogiochi del 2010 sono parecchio più immersivi rispetto al buon vecchio Doom, e potrebbero essere davvero tanti i parametri da prendere in gioco. Primo tra tutti, il fatto che un videogioco consente l'interazione dell'utente, mentre un film no. E questo può voler dire tanto, ma davvero tanto.
Con tutto che per me i videogiochi sono in effetti opere culturali del nostro tempo, non sono affatto convinto del fatto che film e videogiochi debbano essere equiparati.
completamente daccordo
i videogiochi sono da considerarsi opere alla stessa stregua dei film, serieTV, libri, periodici storici e via discorrendo.
ma ciò non significa che siano uguali. la componente di interattività del videogioco è quell'aspetto che lo rende proprio e diverso da un cartone animato (benche tutto si stia sempre più facendo ibrido... ma questo è un altro discorso)
senza entrare nel merito del caso particolare, se l'interattività può veicolare più facilmente di altri metodi messaggi che per la società sono potenzialmente ed inutilmente lesivi è quantomeno legittimo porsi delle domande.
certo non è con un ottuso atteggiamento censore che si risolvono i problemi.
Horizont
06-09-2010, 18:08
Innanzitutto consiglio a chiunque di vedere questo video che spiega molto bene la situazione
http://www.escapistmagazine.com/videos/view/extra-credits/1961-Free-Speech
Poi volevo sottolineare come la differenza particolare di questo caso sia proprio l'aver cercato una nuova strada, non si cerca più di affermare che i videogiochi non siano una forma d'arte protetta dalla libertà di parola, ma che pur essendolo è comunque indspensabile tenerli "nascosti" ai minori.
Il problema è che anche se un nuovo divieto per i minori in teoria non arrecherebbe nessun danno ai maggiorenni in realtà avrebbe ripercussioni enormi per tutti. Porrebbe i videogiochi in un mondo a parte, aumentando la diffidenza da parte di chi non li conosce, porterebbe alla possibile scomparsa di videogiochi violenti dai negozi non specializzati, e questo forzerebbe i produttori a ridurre il livello di violenza dei loro prodotti per non perdere potenziali clienti, insomma il danno potrebbe essere enorme.
La cosa più grave è che in fondo, non hanno torto. Dire che un videogioco violento è potenzialmente dannoso per un minore non è errato, anche perchè c'è una differenza enorme tra 7 e 17 anni. Ho seri dubbi che un videogioco possa fare più danni di un film violento però, e anche se è questo il punto centrale della faccenda, non sappiamo se verrà preso in considerazione. La situazione è grave :/
molto interessante il video, davvero belle considerazioni.
E sono d'accordo con tutto quello che dice lo speaker.
Ad ogni modo per i minori deve poter esserci un trattamento differente...così come accade nei film.
Io credo che, putroppo, sia tutto riconducibile all'integrità e alla forza di carattere di ognuno di noi...
Dato che questa cosa però la legge non può accettarla bisogna mettere delle restrizioni, che in realtà già ci sono.
Ma come evitare che un bambino di 10 anni si compri Gta IV, Kane & Lynch, Mafia?
Semplice...non si può...il bambino in qualche modo...se davvero lo vuole lo avrà...punto e basta...
La mamma non ti da i soldi per comprarlo? Vai da un amico...mica le mamme sono tutte integerrime...Il commesso non te lo fa comprare perchè sei minorenne? (cosa che tral'altro immagino non si verifichi molto spesso)...bene, ti fai una copia piratata senza che nessuno che dovrebbe controllarti se ne accorgerà... (il bambino a 10anni eeevoooglia se sa già come piratarsi i giochi della 360!)
Il tempo non va sprecato a VIETARE le cose...il tempo va utilizzato per far CAPIRE al bambino COSA ha di fronte...
I bambini sono dei libri che hanno solo l'introduzione! i capitoli vanno scritti dai genitori e da loro stessi in parti uguali.
Se si usa il tempo facendo fruttare a questo modo non ci si dovrà più preoccupare se poi a 15/16/17/18 anni il figlio giocherà a giochi "rated M" perchè sicuramente si renderà meglio conto di quale prodotto ha tra le mani.
PS: Non a caso il video ha citato Bioshock....perla recente che ci fa AMARE la nostra MATURA passione videoludica! W I Videogames!
Perseverance
06-09-2010, 19:24
Secondo me sarebbe più pratico ed efficacie fare una perizia psichiatrica a tutta la gente. Sai quanti "nodi al pettine"....:rolleyes:
Come sempre si cura l'effetto e non la causa. Perchè molti invertono i ruoli e credono che la causa sia il videogioco o il film. Facile bollare di verde\giallo\rosso questi medium, economicamente vantaggioso e burocraticamente semplice, oltre che socialmente accettabile. Invece bollare la gente sarebbe un'altro paio di maniche; soluzione intelligiente ma inapplicabile.
Horizont
06-09-2010, 21:47
Secondo me sarebbe più pratico ed efficacie fare una perizia psichiatrica a tutta la gente. Sai quanti "nodi al pettine"....:rolleyes:
Come sempre si cura l'effetto e non la causa. Perchè molti invertono i ruoli e credono che la causa sia il videogioco o il film. Facile bollare di verde\giallo\rosso questi medium, economicamente vantaggioso e burocraticamente semplice, oltre che socialmente accettabile. Invece bollare la gente sarebbe un'altro paio di maniche; soluzione intelligiente ma inapplicabile.
xD
@Pikazul
grazie per aver postato il video. :) ...però la petizione vale solo sul suolo americano qui in Europa non cambierà nulla giusto?
Paganetor
06-09-2010, 22:31
non è per caso che vorrebbero (almeno in Italia) beneficiare dell'iva al 4% anzichè al 20%? Un po' come vorrebbero (e dovrebbero!!!) fare con gli ebook: se i libri di carta hanno l'iva al 4% perchè non dovrebbero stare al 4% anche i libri elettronici?
Per quanto sia in parte d'accordo con le obiezioni qui presentate, concordo che non è con la censura che si risolve il problema, anzi.
Il problema è sempre uno, che si parli di film, cartoni animati o videogiochi... Il controllo dei genitori. Si possono fare tutte le leggi possibili, ma se alla fine mamma e papà se ne fregano del figlio e gli lasciano il computer collegato ad internet in camera a 8 anni (l'ho visto fare da un mio cliente) tutto salta.
Lo stato non può sostituirsi al controllo dei genitori, non ne ha i mezzi e neppure l'autorità.
E poi, ho visto più paturnie nate in bambini a cui la mamma faceva usare solo ed esclusivamente giochi sportivi...
A nessuno fa ribrezzo l'idea di vedere un giorno nei negozi uno scaffale chiuso con su la scritta "Videogiochi per adulti", come negli autogrill le riviste hard?
i primi giocatori se la spassavan con doom, prince of persia, wolfenstein e lure of tempertest.. il problema è 1 all'epoca i videogiochi erano di una qualità infima e di definizione pressochè inesistente quindi nonosamte i balzi sulle sedie provocati da alcuni giochi non ti immedesimavi mai davvero nel personaggio giocante in quanto grafica e gameplay non consentivano ciò... ora i videogiochi han definizioni e particolari altissimi, textures talmente alte da sembrare filmati e non c'è più nemmeno l'effetto "foto montata" che si poteva notare on alcuni giochi come swat4 o doom3... io quindi credo che un ragazzino possa identificarsi davvero nel personaggio e in quanto personaggio nel gioco è costretto a prendere decisioni spesso violente e a calcolare tattiche ed equipaggiamenti sempre con fini violenti, cose che posson portarlo ad un pensiero deviato anche fuori dal gioco stesso.. se le ragazzine ora si veston da tro*** perchè vedon in 2 foto di un giornale l'artista vestita in tal modo, cosa può arrivare a fare un ragazzino che passa 3-4ore su un videogioco violento dicendo a mamma "sto in camera a studiare"?
personalmente son un amante di sparatutto e tattici ad alto contenudo di sanguinolente battaglie, ma capiscom anche per un semplice fatto di maturità che su un ragazzino tutto questo può essere molto più pesante che su un ragazzo che una manciata di anni fa si faceva i fraggoni su quake e la cosa l'ho notata in primis giochicchiando su qualche mmo dove moltissimi ragazzini si son talmente deviati tanto da connetersi alla mattina e disconnettersi la mattina, tanto che arrivan a credersi chissà chi a causa di un personaggio di alto livello tanto da arrivare ad adorarlo nemmeno fosse un icona sacra sul muro di un tempio per un credente...
quindi c'è poco da dire i videogiochi a molti fanno male, molto male e restringerne l'utilizzo ai soli maggiorenni in grado (si spera) di arrivare a distinguere la realtà dal gameplay senza arrivare a girare in automobile brandendo una motosega accesa come capitato qualche settimana fa...
Horizont
07-09-2010, 10:18
@Pikazul
grazie per aver postato il video. :) ...però la petizione vale solo sul suolo americano qui in Europa non cambierà nulla giusto?
Mi sa di sì...vale solo per gli USA...però comunque pensa alle ripercussioni se dovesse succedere una cosa simile a quella descritta nel video...
i primi giocatori se la spassavan con doom, prince of persia, wolfenstein e lure of tempertest.. il problema è 1 all'epoca i videogiochi erano di una qualità infima e di definizione pressochè inesistente quindi nonosamte i balzi sulle sedie provocati da alcuni giochi non ti immedesimavi mai davvero nel personaggio giocante in quanto grafica e gameplay non consentivano ciò... ora i videogiochi han definizioni e particolari altissimi, textures talmente alte da sembrare filmati e non c'è più nemmeno l'effetto "foto montata" che si poteva notare on alcuni giochi come swat4 o doom3... io quindi credo che un ragazzino possa identificarsi davvero nel personaggio e in quanto personaggio nel gioco è costretto a prendere decisioni spesso violente e a calcolare tattiche ed equipaggiamenti sempre con fini violenti, cose che posson portarlo ad un pensiero deviato anche fuori dal gioco stesso.. se le ragazzine ora si veston da tro*** perchè vedon in 2 foto di un giornale l'artista vestita in tal modo, cosa può arrivare a fare un ragazzino che passa 3-4ore su un videogioco violento dicendo a mamma "sto in camera a studiare"?
personalmente son un amante di sparatutto e tattici ad alto contenudo di sanguinolente battaglie, ma capiscom anche per un semplice fatto di maturità che su un ragazzino tutto questo può essere molto più pesante che su un ragazzo che una manciata di anni fa si faceva i fraggoni su quake e la cosa l'ho notata in primis giochicchiando su qualche mmo dove moltissimi ragazzini si son talmente deviati tanto da connetersi alla mattina e disconnettersi la mattina, tanto che arrivan a credersi chissà chi a causa di un personaggio di alto livello tanto da arrivare ad adorarlo nemmeno fosse un icona sacra sul muro di un tempio per un credente...
quindi c'è poco da dire i videogiochi a molti fanno male, molto male e restringerne l'utilizzo ai soli maggiorenni in grado (si spera) di arrivare a distinguere la realtà dal gameplay senza arrivare a girare in automobile brandendo una motosega accesa come capitato qualche settimana fa...
Attenzione però, che quando passi tanto tempo a fare una cosa è normale venire presi a tal punto da sentirti parte di quel mondo e quindi iniziare a pensare come se si fosse un personaggio del mondo. Non è una cosa che si limita solo ai minorenni, visto che ho sentito miriadi di storie di adulti presi dai mmorpg (che in realtà sono creati apposta con in ment elo scopo di prendere la maggior parte di tempo possibile dell'utente).
"Mi sa di sì...vale solo per gli USA...però comunque pensa alle ripercussioni se dovesse succedere una cosa simile a quella descritta nel video..."
Uhm, vediamo... che i minori non potrebbero giocare certi titoli? Ooooh che grave ripercussione!
Nei videogioci ci si immedesima nel personaggio molto più che nei film o nei cartoni. Negarlo, e voler equiparare i giochi agli altri media, è miope (per essere gentile).
Nei videogioci ci si immedesima nel personaggio molto più che nei film o nei cartoni. Negarlo, e voler equiparare i giochi agli altri media, è miope (per essere gentile).
Mi permetto di dissentire. Pensa al coinvolgimento emotivo che procura un bel film sulla 'mala', tipo alcuni film con Al Pacino tanto per dire la prima cosa che mi viene in mente, rispetto al più realistico videogioco commercio. Per esempio, possiamo paragonare i film del Padrino con la serie videoludica Mafia? non credo, anche se non ho mai giocato a Mafia (quindi sono pronto a essere smentito).
Allora vietiamo anche il DVD del Padrino perchè potrebbero vederlo dei ragazzini aggirando i divieti del rating? Non mi pare che nessuno se lo sia mai sognato (ma anche qui pronto a essere smentito).
Mi pare solo una caccia alle streghe di alcuni 'benpensanti' che per età o altro non hanno mai provato un videogioco e li disprezzano con sufficienza, e anzi gli fa comodo trovare un capro espiatorio per la dilagante violenza che non sanno come arginare, o non vogliono: perchè non vietare la vendita libera (in USA) di armi che poi finiscono in mano ai ragazzini che fanno le stragi? quello sì che sarebbe utile, invece dei VG, ma qui sappiamo tutti il perchè non si fa: si chiama lobby.
Dopo la parte seria vi riporto una mia esperienza (video)ludica: dopo aver giocato per 4 ore di fila a Carmageddon ho guidato, ma avevo talmente automatizzato i riflessi ad investire pedoni che appena ne ho visto uno giù dal marciapiede l'ho puntato automaticamente, ma fortunatamente mi sono ripreso subito, hehe. :D
Horizont
07-09-2010, 22:50
"Mi sa di sì...vale solo per gli USA...però comunque pensa alle ripercussioni se dovesse succedere una cosa simile a quella descritta nel video..."
Uhm, vediamo... che i minori non potrebbero giocare certi titoli? Ooooh che grave ripercussione!
Nei videogioci ci si immedesima nel personaggio molto più che nei film o nei cartoni. Negarlo, e voler equiparare i giochi agli altri media, è miope (per essere gentile).
non era riferito al fatto dei minori il mio discorso.
Al fatto che i videogame rischino di essere considerati, di più di quello che già sono, roba del tipo
"ma non sei cresciuto? ancora giochi ai videogame?"
Non si farebbe altro che diffondere ancora più a macchia d'olio l'ignoranza...anzi dare proprio un boost ai pregiudizi.
Asterion
08-09-2010, 11:08
Io non so esattamente come pensarla.
Sono un videogiocatore di lunga data, già da ragazzino giocavo a videogiochi dove si faceva a pezzi chiunque. Così come guardavo film vietati ai minori di 14/18 anni (non ci sono solo i porno, eh!). Tutto sta nella maturità di chi gioca ( o di chi guarda, per i film).
C'è anche da considerare che i videogiochi del 2010 sono parecchio più immersivi rispetto al buon vecchio Doom, e potrebbero essere davvero tanti i parametri da prendere in gioco. Primo tra tutti, il fatto che un videogioco consente l'interazione dell'utente, mentre un film no. E questo può voler dire tanto, ma davvero tanto.
Con tutto che per me i videogiochi sono in effetti opere culturali del nostro tempo, non sono affatto convinto del fatto che film e videogiochi debbano essere equiparati.
Ci sono film e film, così come ci sono giochi e giochi. Esattamente come i libri di portano nel loro mondo, buono o cattivo che sia. Secondo me il videogioco è cultura e a volte spunto per serie riflessioni: io sono d'accordo sull'equiparazione.
Sajiuuk Kaar
08-09-2010, 12:34
Stradaccordo con la cosa, era ora che si facesse... In fin dei conti i videogiochi sono parte della storia di tutti oramai...
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