View Full Version : Suonare in un gruppo
Secondo voi, suonando in un gruppo, conviene seguire cosa stanno suonando gli altri, oppure concentrarsi sul tuo pezzo e "isolare" il suono degli altri strumenti?
Questa domanda perchè ho sentito pareri diversi. Alcuni dicono che è meglio cercare di seguire gli altri cos se uno si "perde" o rallenta, eviti di fare notare troppo. Altri (soprattutto coloro che suonano in banda), dicono che tu devi fregartene di cosa suonano gli altri e concentrarti sul tuo pezzo...
se vuoi concentrarti sul tuo pezzo, non suoni in gruppo...
è ovvio che devi avere un orecchio anche per quello che fanno gli altri.
Devi seguire la batteria...chiaramente in un live se qualcuno sbaglia non puoi fermarti, devi andare avanti per far notare meno la cosa...
Danny Morali
10-08-2010, 09:33
sono d'accordo con krusty, suonare in gruppo vuol dire che quello che si suona e che gli altri ascolteranno viene fuori dal gruppo e non dai vari singoli, e quindi suonare per i fatti propri non ha alcun senso, un po' come non ha senso giocare a calcetto e non passare il pallone cercando di fare gol da soli :D
Poi dipende dal caso, se si sta facendo jazz e gli altri ti devono fornire una base su cui improvvisare sono soprattutto gli altri a dover rispondere a quel che fai e tu puoi concentrarti soprattutto sulla tua parte, anche se comunque avere le orecchie aperte è sempre meglio, se qualcuno sbaglia o prende qualche nota diversa devi essere capace di reagire a quella. Immagina che qualcuno per qualche motivo cominci a suonare in una tonalità diversa e tu andassi avanti imperterrito sulla tonalità precedente senza adattarti che schifo sarebbe.
Oppure immagina che tu suoni perfettamente a metronomo e senza sbavature una parte mentre gli altri hanno deciso a un certo punto di rallentare, l'errore sarebbe tuo e ti assicuro che l'effetto "ognuno per i cazzi suoi" si sentirebbe.
In definitiva comunque, che si improvvisi o meno è meglio sacrificare qualcosa della precisione individuale al feeling collettivo, che non vuol dire suonare male ma suonare essendo in grado di farlo assieme agli altri, e ascoltando sempre gli altri. :)
SunseeKer
11-08-2010, 12:38
E' una cosa fattibile solo ed esclusivamente se hai una conoscenza a dir poco perfetta delle assonanze e dissonanze degli accordi con cio' che gli altri stanno suonando e fidati , non è cosa da tutti improvvisare uscendo dalla traccia master , le scelte melodiche e armoniche devono essere coerenti.
L'essere "a tempo" è palesemente un requisito di base.
Poi a mio avviso dipende moltissimo da che strumento suoni , ad esempio io sono un tastierista e trovo che sia meravigliosa la possibilità di variare il riff creato dal chitarrista ritmico per esempio variando la stessa base melodica solamente di un paio di note e magari suonate a tonalità differente
Poi personalmente amo alla follia i synth , attualmente uso una vecchia Korg Weavestation EX pilotata da una Korg Trinity , il tutto bypassato tramite pc e in output con una Soundblaster Extreme Music e ti dico che ci sono certi giorni dove mi risulta difficile smettere di sperimentare suoni e studiare tanto questi spettacolari strumenti sono in grado di darti infinite scelte sonore
A mè la variazione sonora piace da impazzire , anzi oserei dire che mi viene naturale variare , non troppo ecco , al punto giusto e sempre con gusto :)
Danny Morali
11-08-2010, 14:46
E' una cosa fattibile
ma... cosa è fattibile? :wtf:
non l'hai mica scritto! :D
SunseeKer
12-08-2010, 10:59
ma... cosa è fattibile? :wtf:
non l'hai mica scritto! :D
mi pare che sia palese che è riferito alla tua domanda "conviene seguire cosa stanno suonando gli altri, oppure concentrarsi sul tuo pezzo e "isolare" il suono degli altri strumenti?"
:)
Wolfgang Grimmer
13-08-2010, 10:52
fa come ti trovi meglio.
Entrambe le cose hanno pro e contro.
Per esempio stando "dietro" agli altri rischi di:
1) confonderti nel caso che la tua parte abbia un ritmo o una figurazione ritmica diversa da quella degli altri.
2) di suonare in modo meno sicuro visto che sei quasi trattenuto dagli altri, e devi star sempre lì attento a regolarti a loro per non andare fuori, insomma perdi di indipendenza.
3) se segui qualcuno in particolare e quello va fuori tempo o cazzi vari ci finisci anche tu, così invece che sbagliare da solo sbagliate in gruppo.
Andando in modo isolato rischi, come già detto da altri, di finire a suonare una cosa che non c'entra nulla con quello che suona in quel momento il resto della banda. Magari senza accorgertene acceleri, deceleri, perdi il tempo in qualche modo, ecc.
Alla fine la bravura sta proprio nel rendere la propria parte indipendente ma legata alle altre (contrappunto docet).
letsmakealist
13-08-2010, 14:05
Secondo voi, suonando in un gruppo, conviene seguire cosa stanno suonando gli altri, oppure concentrarsi sul tuo pezzo e "isolare" il suono degli altri strumenti?
il discorso è essenzialmente relativo a ciò che devi/vuoi suonare.
se devi suonare rock (e ancor più nel metal), devi seguire il batterista (meglio se quest'ultimo suona con il click in cuffia).
nel jazz, soprattutto nello swing, ogni contrabbassista sa che a volte è meglio "anticipare" leggermente la batteria, per raggiungere una determinata "tensione" ritmica, ma in definitiva non esistono regole fisse.
se suoni con un sequencer/drum machine, va da sè che siccome è un po' difficile che una macchina si adegui a te, dovrai essere tu a farlo.
se suoni in un quartetto di musica da camera segui quello che dice Wolfgang.
suoni in un gruppo free/improvisation etc., beh allora devi ascoltare assolutamente gli altri, oppure, se il pezzo lo richiede, suonare completamente "isolato" dal resto del mondo.
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