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View Full Version : Corso di laurea in fisica.


anslemus
06-08-2010, 13:49
Devo scegliere il corso di laurea e ho pensato fisica. Ho però un dubbio: Mi valuto una persona con intelligenza superiore alla media, ma non eccessivamente. Parlando di QI non ho svolto alcun test ufficiale ma facendo una stima empirica approssimativa direi sicuramente di non essere sotto il novantesimo percentile né con altrettanta sicurezza sopra il novantottesimo.
Tenendo conto di questo mi chiedo se sia una scelta sensata fisica o se sarebbe meglio ripiegare su un corso scientifico meno teorico ed intellettuale. Le mie paure sono due: 1. Il percorso accademico in fisica potrebbe essere troppo difficile rispetto alle mie capacità 2. Sarei destinato ad una carriera necessariamente poco brillante.
Cosa ne pensate?

D.O.S.
06-08-2010, 13:51
prima che ziosilvio chiuda ........secondo me sei adatto per studiare psicologia :O

brazoayeye
07-08-2010, 08:10
L'unica domanda che dovresti farti è che lavoro vuoi fare dopo.

Se te la cavi con la fisica e la matematica non preoccuparti per il non farcela, massimo non prenderai tutti 30 !! (che, tra l'altro, è molto più legato al tempo in cui studi e l'impegno con cui affronti l'esame rispetto al tuo QI)

Raghnar-The coWolf-
08-08-2010, 01:24
Ma pensatè se qualcuno deve credere ancora alla storia del QI... =_='

Meno menate, e scegli ciò che ti piace...
Al volo ti direi che non sei portato perchè ti valuti "una persona con intelligenza superiore alla media", i migliori fisici che conosco si credono tutti incapaci cronici :asd:
(Non prenderla seriamente, stavo scherzando)

Parafrasando ciò che mi disse il mio tutor del dottorato:
"Io credo che tu possa essere un ottimo fisico teorico. Non perchè sei più intelligente degli altri, ma perchè sei più scemo, scemo abbastanza da voler combinare qualcosa di concreto e da non considerare concreto un nuovo parametro di un funzionale efficace".

Intelligenza, QI... tutte cose eteree e immateriali.
Il lavoro è quello, e lo si ha davanti agli occhi, quando lo hai fatto, lo hai fatto ed è su quello che si valuterà la tua intelligenza, non su qualche tipo di test con figurine e numerelli (e il QI rimarrà uno sterile numerello che qualche pirla si ostina ad appiccicare alle persone).

Una volta assodato che non si hanno deficit logici, e che non si hanno lacune giganti nella preparazione di base, allora ci si può imbarcare indipendentemente dal ritenersi più o meno intelligenti degli altri.

quelarion
08-08-2010, 11:00
se la fisica ti piace, se sei curioso di conoscere e ODI imparare le cose a memoria e prenderle per buone, vai con la fisica.
Secondo me quello che veramente serve in questo campo non é il QI a palla, ma sono la passione e la curiositá.

Che poi, a dirla tutta, si puó sempre cambiare. Gli esami giá fatti vengono riconosciuti da altri corsi di laurea ed é meglio provare e vedere come va che andare sul sicuro per un corso di laurea piú "standard".

L'unica domanda che dovresti farti è che lavoro vuoi fare dopo.

Se te la cavi con la fisica e la matematica non preoccuparti per il non farcela, massimo non prenderai tutti 30 !! (che, tra l'altro, è molto più legato al tempo in cui studi e l'impegno con cui affronti l'esame rispetto al tuo QI)

esatto

Prendi in considerazione il fatto che intraprendere una carriera da ricercatore molto probabilmente ti richiederá di spostarti dalla tua cittá, e probabilmente dall'Italia, magari anche definitivamente.
Dei miei amici dell'universitá credo che il 75% sia andato all'estero.
In genere con l'idea di tornare, ma poi bisogna vedere quanti di noi avranno l'occasione.

Non che sia l'unico sbocco per una laurea in fisica, visto che i fisici sono generalmente abbastanza richiesti, e quindi lavoro si trova, ma meglio essere coscienti che la ricerca richiede sacrifici anche in quel senso.

Dall'altra parte ti dá innumerevoli vantaggi, come ad esempio il fatto che se un giorno voglio lavorare da casa o da un bar qualsiasi e non ho riunioni/appuntamenti/seminari, semplicemente non vado in ufficio :D
Oppure il fatto che posso arrivare quando voglio al mattino :sofico:

Peró poi ti capita di lavorare fino a mezzanotte per finire un articolo...

Insomma, sappi che non é un lavoro come un altro.

Ma pensatè se qualcuno deve credere ancora alla storia del QI... =_='

Meno menate, e scegli ciò che ti piace...
Al volo ti direi che non sei portato perchè ti valuti "una persona con intelligenza superiore alla media", i migliori fisici che conosco si credono tutti incapaci cronici :asd:
(Non prenderla seriamente, stavo scherzando)

Parafrasando ciò che mi disse il mio tutor del dottorato:
"Io credo che tu possa essere un ottimo fisico teorico. Non perchè sei più intelligente degli altri, ma perchè sei più scemo, scemo abbastanza da voler combinare qualcosa di concreto e da non considerare concreto un nuovo parametro di un funzionale efficace".

Intelligenza, QI... tutte cose eteree e immateriali.
Il lavoro è quello, e lo si ha davanti agli occhi, quando lo hai fatto, lo hai fatto ed è su quello che si valuterà la tua intelligenza, non su qualche tipo di test con figurine e numerelli (e il QI rimarrà uno sterile numerello che qualche pirla si ostina ad appiccicare alle persone).

Una volta assodato che non si hanno deficit logici, e che non si hanno lacune giganti nella preparazione di base, allora ci si può imbarcare indipendentemente dal ritenersi più o meno intelligenti degli altri.

*

Raghnar-The coWolf-
08-08-2010, 12:59
Mezzanotte?
Quello è l'orario lavotativo normale! XD

E' un lavoro particolare, e ci sono peculiarità dettate dalla branca e svantaggi specifici che mai, mai, mai vengono ricompensati, tantomeno salarialmente (tantomeno in Italia).

Esempio? Noi nucleari quando siamo in misura stiamo dietro agli acceleratori, e lavoriamo peggio dei turnisti (facciamo le notti, e stiamo svegli di giorno per parlare di quello che è successo la notte, durante gli esperimenti non è raro lavorare 18 ore al giorno, nei primi giorni). Non avendo orari di lavoro il vantaggio è che appunto puoi lavorare dove e quando vuoi, lo svantaggio è che quando non puoi e sei vincolato in un posto nessuno pensa a pagarti alcun tipo di straordinario.

E sentirsi dire dai meccanici dell'officina (loro che, oltre ad avere uno stipendio mensile superiore al tuo, vengono pagati con indennità di trasferta e si segnano le ore di straordinario) "No, fattelo da solo, alle 7 io stacco, ci vediamo domani mattina" e tu magari lavori fino alle 4 del mattino pure per mettere una pezza alle sue mancanze e lo incontri a colazione bello riposato, non è divertente.

Ti deve piacere, altrimenti non lo fai. L'intelligenza bruta (che come ho detto è eterea e non misurabile blablabla, ma ammesso che esista) conta la metà della metà della passione in questo tipo di lavoro on the edge.
Un genio assoluto (ripeto: ammesso che esista) non combinerebbe comunque un tubazzo se non ha voglia di sbattersi, leggere articoli, capire, studiare, lavorare (anche di notte). E il tardone del gruppo (ripeto: ammesso che esista) invece, con tanta voglia di combinare, potrebbe dare dei contributi fondamentali con del gran lavoro.

anslemus
08-08-2010, 19:19
Ok, ho capito, mi iscrivo allora, la passione c'è, se le cose stanno veramente come dite voi preferisco fisica a corsi scientifici meno teorici e più applicativi, inutile dire che ce la metterò tutta, grazie per le risposte.

giubenez
09-08-2010, 06:49
TH: Due delle precedenti affermazioni sono imprecise

Dim:

Parafrasando ciò che mi disse il mio tutor del dottorato:
"Io credo che tu possa essere un ottimo fisico teorico. Non perchè sei più intelligente degli altri, ma perchè sei più scemo, scemo abbastanza da voler combinare qualcosa di concreto e da non considerare concreto un nuovo parametro di un funzionale efficace".

Probabilmente è sul teorico che ti freghi.

se la fisica ti piace, se sei curioso di conoscere e ODI imparare le cose a memoria e prenderle per buone, vai con la fisica.

MMMM dove studio io chiedono comunque cose a memoria soprattutto dimostrazioni.
ODI=senti ODII=detesti

Ciò conclude la dimostrazione

quelarion
09-08-2010, 10:40
TH: Due delle precedenti affermazioni sono imprecise

Dim:

Probabilmente è sul teorico che ti freghi.


MMMM dove studio io chiedono comunque cose a memoria soprattutto dimostrazioni.
ODI=senti ODII=detesti

Ciò conclude la dimostrazione

ah, mannaggia, non mi é uscito il circonflesso sulla doppia i... :stordita:

Comunque quello che volevo dire, e nel contesto credo sia piuttosto chiaro, é che ci vuole una certa attitudine critica.
Definizioni e dimostrazioni, agli esami, sono ovviamente richieste. Ma se uno ci si mette seriamente le dimostrazioni si possono, in gran parte, capire e riprodurre senza dover ripeterle come fossero una poesia.

deggungombo
10-08-2010, 08:42
Devo scegliere il corso di laurea e ho pensato fisica. Ho però un dubbio: Mi valuto una persona con intelligenza superiore alla media, ma non eccessivamente. Parlando di QI non ho svolto alcun test ufficiale ma facendo una stima empirica approssimativa direi sicuramente di non essere sotto il novantesimo percentile né con altrettanta sicurezza sopra il novantottesimo.
Tenendo conto di questo mi chiedo se sia una scelta sensata fisica o se sarebbe meglio ripiegare su un corso scientifico meno teorico ed intellettuale. Le mie paure sono due: 1. Il percorso accademico in fisica potrebbe essere troppo difficile rispetto alle mie capacità 2. Sarei destinato ad una carriera necessariamente poco brillante.
Cosa ne pensate?lascia perdere il qi e cazzate del genere, l'essere umano è un'entita mutevole, condizionabile, instabile... a momenti puoi essere il più grande dei geni, a momenti il più idiota sulla faccia della terra.

Se ti interessano gli argomenti che si studiano in un corso come fisica, si può arrivare alla fine con il giusto impegno e curiosità, anche con voti che rendano giustizia allo sforzo profuso.

per essere pragmatici:

Se aspiri ad una carriera da ricercatore nell'università, con quanto ne consegue visti i tempi di riforme taglia tutto, fa pure fisica... studierai un sacco di cose interessanti, sarai precario per mille anni, ma chi non è precario al giorno d'oggi?


Se aspiri invece a lavorare in azienda, o cmq ad uscire dal mondo dell'università relativamente presto, dimentica fisica, buttati sull'ingegneria, sono la categoria che meno risente della crisi nella richiesta di forza lavoro.


Io sono l'eccezione che conferma la regola, laureato in fisica che lavora in azienda e fa il fisico pergiunta... ma per farsi assumere è veramente dura.

Subito dopo la laurea avevo lavorato (all'estero) per un periodo in una nuova branca della tecnologia dell'informazione (o della fisica quantistica se vogliamo, in realtà nasce dall'unione delle due), la cosidetta Quantum-Information, meravigliosa, ma perfettamente inutile in ambienti dove non si faccia ricerca di quel tipo.
Ti giuro che nei vari colloqui che feci al rientro in italia, dopo che l'addetto al colloquio avesse letto il mio CV, mi sono dovuto sentir dire più di una volta "lei è troppo qualificato", insomma l'eufemismo gentile per dire "lei non serve ad un emerito cazzo"... quindi pensaci bene prima di fare la scelta.

Se dovessi lasciare il lavoro che faccio ora, nonostante abbia accumulato una discreta esperienza su utilizzo e manutenzione di acceleratori di particelle, sono pressoché sicuro sarà nuovamente difficile vendere tale capacità sul mercato del lavoro. Diverrei di nuovo magicamente "troppo qualificato".

Se invece non hai idea di cosa vorrai fare dopo, va dove ti porta il cuore. :D

Slevin86
10-08-2010, 13:57
quoto quanto detto sopra... se vuoi avere soddisfazioni preparati a fare le valigie...
.. e non ditemi che in questo corso di laurea non ci sono pagine di dimostrazioni da imparare a memoria perchè non è vero...

ps. scusa la franchezza ma non credo che gli "intelligenti" siano più adatti a corsi puramente teorici... tutt'altro...
alla fine con l'impegno uno più o meno intelligente può studiarsi pacchi di libri e laurearsi a pieni voti.... ma l'intelligenza si vede nell'applicare ciò che si è studiato... almeno è il mio punto di vista...

anslemus
10-08-2010, 15:06
Vorrei lavorare nel campo della fisica dell'atmosfera, climatologia o meteorologia, sono appassionato sopratutto di quello, ciò non vuol dire che disdegno gli altri campi della fisica sia chiaro.
Come dice Giuliacci (che può sembrare una figura poco seria, ma credo sia abbastanza qualificato in quello che fa) c'è un cdl specifico. Purtroppo non ho la disponibilità di recarmi a bologna, ma di studiare un cdl normale in fisica:

[MTG] Che consigli potrebbe dare ad un giovane neodiplomato che volesse intraprendere la carriera di meteorologo, o comunque volesse occuparsi di questioni legate al campo delle scienze meteorologiche?

[Col. Giuliacci] Il consiglio che posso dare è di non avere fretta. Sarebbe opportuno fare un corso completo, non un semplice corso triennale, e dopo aver approfondito la Fisica dell'Atmosfera, passare alla Meteorologia. Da quel che so, solo a Bologna esiste un corso completo e ben strutturato di Fisica ambientale pensata anche per la meteorologia. Insomma, con umiltà farsi le ossa sulla fisica e poi passare alla meteorologia.

deggungombo
11-08-2010, 05:47
.. e non ditemi che in questo corso di laurea non ci sono pagine di dimostrazioni da imparare a memoria perchè non è vero...
di sicuro ci sono dimostrazioni da ricordare, spesso capitano passaggi astrusi non troppo lineari, ma in genere la logica che c'è dietro aiuta moltissimo ad indicare dove si deve andare a parare dando un grosso aiuto alla memoria, non si tratta di imparare in maniera bovina, ma più che altro capire il senso delle cose... poi si, un minimo sindacale di memoria ci vuole sempre, ma non è certo paragonabile con quella che ci vorrebbe per fare, chessò, le 8milioni di pagine di diritto privato :stordita:

quelarion
11-08-2010, 21:06
di sicuro ci sono dimostrazioni da ricordare, spesso capitano passaggi astrusi non troppo lineari, ma in genere la logica che c'è dietro aiuta moltissimo ad indicare dove si deve andare a parare dando un grosso aiuto alla memoria, non si tratta di imparare in maniera bovina, ma più che altro capire il senso delle cose... poi si, un minimo sindacale di memoria ci vuole sempre, ma non è certo paragonabile con quella che ci vorrebbe per fare, chessò, le 8milioni di pagine di diritto privato :stordita:

esatto

con l'aggiunta che spesso all'esame, quand'anche uno non si ricordasse a memoria un passaggio, ci sono prof che cercano di vedere se é solo una questione di memoria che fa cilecca in quel momento o se é la comprensione che manca.

Altra cosa che a questo proposito é bene evidenziare: fisica é uno dei pochi, credo, cdl in le conoscenze si sommano "armoniosamente" per dare la preparazione per gli esami successivi.
Ergo é proprio importante capire le cose e non mandarle a memoria per passare l'esame. Altrimenti passi Analisi I, analisi II, e poi stecchi in eterno Metodi Matematici

Raghnar-The coWolf-
16-08-2010, 21:33
TH: Due delle precedenti affermazioni sono imprecise

Dim:

Probabilmente è sul teorico che ti freghi.

?

In molti istituti c'è la specializzazione in fisica dell'atmosfera, ad esempio a Milano. Informati presso gli atenei che vorresti frequentare...