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View Full Version : Per la Lega oggi il ricino di Littorio Feltri


Lorekon
12-07-2010, 13:39
ooooooooh ma tu guarda che belle cose ch esi leggono di lunedì :asd:

primo segnale di riequilibrio dopo l'appiattimento sulla Lega dei due anni passati, e di insofferenza di Berlusconi verso le sfuriate di Bossi:
Il Giornale attacca la Lega.
Con i suoi metodi consueti, ovvero lasciando intravedere il magna-magna che attornia il soggetto in questione (dimenticandosi sempre del magna-magna del padrone, naturalmente)

a buon intenditor...

http://www.ilgiornale.it/interni/dono_lady_bossi_arrivano_800mila_euro_scuola_padana/12-07-2010/articolo-id=460214-page=0-comments=1

Gian Marco Chiocci

Trecentomila euro per il 2009 e 500mila euro per il 2010. Le ristrutturazioni costano, e se c’è un aiuto statale è meglio. Quello stabilito nel decreto del ministro del Tesoro lo scorso 9 giugno è stato particolarmente generoso con la Scuola Bosina di Varese. Un nome che forse dice poco ai più, ma che nella Lega Nord dice molto. La Scuola Bosina, o Libera Scuola dei Popoli Padani (una delle associazioni della galassia Lega nord), è stata infatti fondata nel 1998 dalla signora Manuela Marrone, «maestra di scuola elementare di lunga esperienza» (spiega il sito della scuola), ma soprattutto moglie di Umberto Bossi.
La signora Marrone è tuttora tra i soci della cooperativa che dà vita a questa scuola materna, elementare e secondaria improntata alla cultura locale, alle radici e al territorio. Presidente della scuola è Dario Galli, che oltre a occuparsi di pedagogia padana è stato anche senatore della Lega. Proprio il Senato, con la commissione Bilancio (di cui la Lega ha la vicepresidenza), ha formalizzato l’elenco di enti beneficiari dei contributi stanziati nel «Fondo per la tutela dell’ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio» creato nel 2008. Un elenco lunghissimo che comprende associazioni culturali, case di riposo, comuni, fondazioni, diocesi, parrocchie, università e appunto qualche scuola. L’impegno statale per l’istituto scolastico padano è complessivamente di 800mila euro per due anni, 2009 e 2010, rubricato alla voce «ampliamento e ristrutturazione».
Il provvedimento della commissione bilancio ha anche un nome più popolare, «legge mancia», perché in quel modo senatori e deputati assegnano contributi e fondi a enti o amministrazioni che hanno particolarmente a cuore (per circa 200milioni di euro tra Senato e Camera), ovviamente anche a fini elettorali. Non è questo il caso della Lega e della Scuola Bosina, il cui finanziamento (certo, generoso) non serve alla Lega per accontentare il proprio elettorato ma per sostenere un progetto in cui il Carroccio crede molto. Basta leggere la mission dell’istituto sul sito della Lega Nord: «La Scuola Bosina si propone come obiettivo quello di coniugare l’insegnamento previsto dagli organismi competenti con le esigenze del tessuto sociale locale, di formare futuri cittadini integrati nella realtà storica, culturale, economica e industriale che li circonda, pronti a confrontarsi con altri modelli sociali». Il metodo educativo padano si incentra sulla «progressiva scoperta del territorio» che avviene fin dalla scuola dell’infanzia, presentando narrazioni popolari, leggende, fiabe e filastrocche strettamente legate alle tradizioni locali e «numerose visite guidate sul territorio, che consentono al bambino di riconoscere da diverse angolature la propria identità». Identità formata anche con lo studio del dialetto locale (tra cui appunto la lingua bosina, cioè il varesino), considerato fonte di cultura e tradizione da salvaguardare. «Abbiamo voluto questa scuola perché era fondamentale insegnare “dal basso” l'attaccamento alle tradizioni e all'identità del territorio» disse Bossi durante una parata di ministri e autorità, da Maroni alla Moratti, in onore dell’istituto padano.
La società cooperativa, con sede legale a Varese, ha chiuso il bilancio 2008 con una perdita di 495.796 euro, anche se le iscrizioni non vanno affatto male. Due anni fa, raccontò Panorama, gli alunni erano cresciuti del 25% e per la prima volta la Scuola Bosina era stata costretta a creare le liste di attesa per i suoi studenti. Forse da lì l’esigenza di ampliarsi e ristrutturarsi, grazie agli 800mila euro gentilmente concessi dai senatori.



per chi avesse ancora qualche dubbio, ecco un'altro articolo-ricino sulla Lega
http://www.ilgiornale.it/interni/dai_colonnelli_fantastici_4_cosi_lega_rischia_esplodere/12-07-2010/articolo-id=460211-page=0-comments=1

Dai colonnelli ai "fantastici 4", così la Lega rischia di esplodere
Reguzzoni, Bricolo, Belsito e la Mauro stanno cercando di accaparrarsi il partito sponsorizzando i figli di Bossi contro l’attuale dirigenza. Che è pronta alla guerra

Roma «Il partito? È come se non ci fosse più»; «La situazione sta per esplodere, non so quanto andremo avanti così...». Ma che succede nella Lega? Tra parlamentari e vertici del Carroccio si possono raccogliere soltanto sfoghi rigorosamente anonimi, come in una guerra di spie e controspie, un clima surriscaldato come l'estate torrida tra Roma e la valle padana. Una cosa è certa, il gran subbuglio che sta attraversando le viscere della Lega non ha nulla a che fare con un preteso scontro tra i vecchi colonnelli, cliché giornalistico che stavolta si rivela inutile. Anzi, assicurano fonti padane, è proprio il contrario.
Il nuovo fronte interno ha avuto semmai l’effetto opposto, quello di ricompattare come mai prima d’ora gli storici leader del partito, da Maroni a Calderoli a Giorgetti, tra cui regna davvero l’armonia. I problemi vanno cercati altrove, stando però ben attenti a filtrare i molti veleni che si mescolano alla realtà, come sempre quando si tratta di scontri tattici in vista di un futuro assetto, dai prossimi cambi fino al dopo Bossi.
C’è una parola che circola nel partito, «Cerchio magico», che riassume il senso dei malumori. Si riferiscono, le lamentele interne, ad un quartetto di leghisti con cariche importanti che farebbe il bello e cattivo tempo nel partito, grazie all’influenza su Bossi e famiglia, senza però - raccontano - né un seguito sul territorio né un vero consenso tra i parlamentari. I nomi sono quelli dei capigruppo Reguzzoni (eletto alla guida dei deputati con una esigua minoranza di voti e per questo nominato da Bossi con un termine temporale di un anno) e Bricolo (Senato), della vicepresidente del Senato Rosy Mauro e poi di Manuela Marrone, moglie del Senatùr, che, pur non avendo un ruolo formale nella Lega, avrebbe potere di veto e di indirizzo. A loro si aggiunge un gruppo di fedeli, sempre in ruoli chiave, come il sottosegretario Francesco Belsito, che dall’ex tesoriere della Lega Maurizio Balocchi ha ereditato la poltrona superstrategica di responsabile dei conti del partito, poi alcuni uomini nelle Commissioni di Camera e Senato, promossi dai capigruppo, e altri ancora nel consiglio e nella giunta della Lombardia. «Ma la vera Lega è il restante 99% del partito, che non è con loro ma con Maroni, Calderoli e Giorgetti» spiega una segretissima fonte ben informata.
Il cosiddetto «Cerchio magico», comandando anche severamente (con frequenti lavate di capo...), sta creando forti tensioni dentro il partito, tanto da cancellare ogni linea di separazione precedente, non solo quella tra colonnelli, ma anche quella tra compagini territoriali, come spiegano certi parlamentari bergamaschi che addirittura parlano di una situazione di «pericolo» per la Lega. Tutto si gioca tra Roma e Lombardia, mentre Piemonte e Veneto restano a guardare, non senza preoccupazioni.
Il problema è il forte ascendente del «Cerchio magico» su Bossi, non solo per la presenza della moglie, ma anche per il progetto - nato proprio in questo ambiente - di proiettare i figli del Senatùr nell’attuale e futura dirigenza della Lega, a scapito di quella attuale. Per farsi un’idea bisogna unire due tessere del mosaico. La lotta per la segreteria della Lega lombarda, carica in scadenza a fine anno, attualmente occupata da Giorgetti ma nelle mire - dicono tutti - di Reguzzoni. E poi la candidatura di Renzo Bossi, varesino, infilato però non nel collegio di Varese (patria di Reguzzoni ma anche di Giorgetti), ma in quello di Brescia («Perché a Varese non sarebbe mai stato eletto, lì non hanno i voti» spiega un leghista). Candidatura fatta sacrificando leghisti molto più esperti e provocando notevolissimi mal di pancia nella Lega lombarda.
I rampolli, insomma, farebbero parte di un disegno che punta a prendere le redini del partito ridimensionando l’influenza dei colonnelli. Negli ultimi giorni si è registrato un ulteriore passo in avanti in questo senso, con la richiesta di dimissioni presentata da Reguzzoni al coordinatore dei Giovani padani, Paolo Grimoldi. Al suo posto, pare sia designato proprio Renzo Bossi, mentre già si parla di un ingresso del giovanissimo Roberto Libertà nel movimento giovanile. Fantapolitica leghista? Non parrebbe, a giudicare dall’uniformità con cui tantissimi descrivono lo scenario. La domanda semmai è un’altra: perché i colonnelli non agiscono? «Stanno solo aspettando», sussurra un padano lombardo.


naturalmente qusto è solo un assaggio, di quali bordate POTREBBERO arrivare.
Ho l'impressione che domani Bossi sarà più accomodante sulla questione-Casini, o se non altro lascerà parlare i suoi colonnelli anzichè esporsi in prima persona.

frankytop
12-07-2010, 14:02
Questo ovviamente è niente rispetto alle bordate che tirava il Giornale negli anni novanta quando la Lega fece cadere il governo...è il solito giochetto che per i più giovani sarà una novità,per me non lo è.

ConteZero
12-07-2010, 14:10
Questo ovviamente è niente rispetto alle bordate che tirava il Giornale negli anni novanta quando la Lega fece cadere il governo...è il solito giochetto che per i più giovani sarà una novità,per me non lo è.

Trasecolo... ma non eri tu quello che "il Giornale è una fonte legittima" ?

frankytop
12-07-2010, 14:18
Trasecolo... ma non eri tu quello che "il Giornale è una fonte legittima" ?

Difiniscimi "legittima".

La fonte de Il Giornale è la fonte che parla,in un certo senso,a nome del premier facendo i suoi interessi.
Non sto mica attaccando Il Giornale....

Wolfgang Grimmer
12-07-2010, 14:19
Non sto mica attaccando Il Giornale....

detto così sembra si tratti di un crimine

frankytop
12-07-2010, 14:29
detto così sembra si tratti di un crimine

No ma semplicemente qualunque quotidiano fa gli interessi del suo editore,lo stesso vale quindi per l'onnipresente Repubblica.

Io negli anni 90' mi ci sono fatto grasse risate su come Il Giornale attaccava la Lega e su come quest'ultima rispondeva.

whistler
12-07-2010, 14:56
No ma semplicemente qualunque quotidiano fa gli interessi del suo editore,lo stesso vale quindi per l'onnipresente Repubblica.

Io negli anni 90' mi ci sono fatto grasse risate su come Il Giornale attaccava la Lega e su come quest'ultima rispondeva.

tI SFUGGE UN DETTAGLIO non c era nulla da ridere... se si fose fatto di più in quegli anni non avremmo avuto berlusconi il berlusconismo i servi il conflitto d interessi l opposizione ridicola... magari adesso parleremmo d altro...
:(

Wolfgang Grimmer
12-07-2010, 15:02
tI SFUGGE UN DETTAGLIO non c era nulla da ridere... se si fose fatto di più in quegli anni non avremmo avuto berlusconi il berlusconismo i servi il conflitto d interessi l opposizione ridicola... magari adesso parleremmo d altro...
:(

adesso saremmo tutti chiusi in dei gulag per colpa dei komunisti

entanglement
12-07-2010, 15:03
pennivendolo a gettone.

se domani il silvio ci lascerà in un modo o nell'altro, farà seppuku ?

whistler
12-07-2010, 15:04
adesso saremmo tutti chiusi in dei gulag per colpa dei komunisti

TERRORE MISERIA E MORTE


http://www.youtube.com/watch?v=ipvNYkwB_xE

lowenz
12-07-2010, 15:17
Ma di cosa vi lamentate?
I celti da sempre hanno il cerchio magico!

http://www.virtuescience.com/stone-henge.jpg

:D

Steinoff
12-07-2010, 15:20
editato per coerenza

Alef
12-07-2010, 18:06
Io negli anni 90' mi ci sono fatto grasse risate su come Il Giornale attaccava la Lega e su come quest'ultima rispondeva.

A me pare che le grasse risate se le siano fatte loro alle nostre spalle :( visto a dirigere la politica è sempre lo stesso valzer di nomi se si esclude alcune new entry come la trota e le varie meteorine e veline e questo la dice lunga sulla serietà della politica..............

jumpermax
12-07-2010, 20:33
Difiniscimi "legittima".

La fonte de Il Giornale è la fonte che parla,in un certo senso,a nome del premier facendo i suoi interessi.
Non sto mica attaccando Il Giornale....

ok, quindi capisci il senso di presa per il culo che ci pervade quando, dopo sei mesi di campagna contro il presidente della camera qualcuno viene a fare il verginello dicendo che col giornale non c'entra niente.
Vogliamo dirla una volta per tutte in modo chiaro che è Berlusconi che voleva far fuori fini fin dall'inizio perché non tollera che ci siano persone autonome nel suo partito? Vogliamo capire che il fallimento del pdl è prima di tutto l'incapacità del suo leader di andare oltre il concetto di partito azienda dove c'è una persona sola che decide perché ha la maggioranza delle azioni?
Capito questo possiamo capire chi è il massimo artefice della crisi di governo... cosa che con la maggioranza più vasta della storia repubblicana equivale ad un pubblico manifesto di incapacità politica.

jumpermax
12-07-2010, 20:37
Legittimita' ad orologeria!!!

Ach!

a me pare che l'analisi fatta da frankytop sia la più obbiettiva: la linea editoriale dei giornali la decidono gli editori. Il problema del giornale è che l'editore è anche presidente del consiglio... o meglio suo fratello :D

frankytop
12-07-2010, 22:00
ok, quindi capisci il senso di presa per il culo che ci pervade quando, dopo sei mesi di campagna contro il presidente della camera qualcuno viene a fare il verginello dicendo che col giornale non c'entra niente.
Vogliamo dirla una volta per tutte in modo chiaro che è Berlusconi che voleva far fuori fini fin dall'inizio perché non tollera che ci siano persone autonome nel suo partito? Vogliamo capire che il fallimento del pdl è prima di tutto l'incapacità del suo leader di andare oltre il concetto di partito azienda dove c'è una persona sola che decide perché ha la maggioranza delle azioni?
Capito questo possiamo capire chi è il massimo artefice della crisi di governo... cosa che con la maggioranza più vasta della storia repubblicana equivale ad un pubblico manifesto di incapacità politica.

Lo so,ma infatti mica siamo nati ieri. :fagiano:

Forse avrei da obiettare un po' su questo:
Vogliamo capire che il fallimento del pdl è prima di tutto l'incapacità del suo leader di andare oltre il concetto di partito azienda dove c'è una persona sola che decide perché ha la maggioranza delle azioni?

Ecco anche la vecchia DC era pervasa da correnti e non è cha la gestione del partito fosse stata prorpio facile per cui la scelta di una dirigenza verticistica ha i suoi pregi (e i suoi difetti),ma si tratta pur sempre di una scelta di amministrazione di un partito.

jumpermax
12-07-2010, 22:15
Lo so,ma infatti mica siamo nati ieri. :fagiano:

Forse avrei da obiettare un po' su questo:


Ecco anche la vecchia DC era pervasa da correnti e non è cha la gestione del partito fosse stata prorpio facile per cui la scelta di una dirigenza verticistica ha i suoi pregi (e i suoi difetti),ma si tratta pur sempre di una scelta di amministrazione di un partito.

Ok, ma nessuno nella vecchia dc ha mai avuto il potere politico, mediatico ed economico di berlusconi. Capisci che annientare l'opposizione interna in un partito che governa con un solo alleato esterno (la lega) qualche problema di equilibrio e rappresentatività lo pone. Nessuno nel partito avrebbe potuto contestargli le scelte principali ma certo non poteva ne averle vinte tutte ne soprattutto cancellare l'opposizione interna. Fini ha deciso di darsi come linea politica la legalità, la difesa dell'unità nazionale e la tutela dei diritti degli immigrati. Scelte non condivisibili da parte di tutta la destra ma comunque non in contrasto con i principi cardine dell'alleanza politica. Se avesse lasciato spazio a fini evitando lo scontro frontale non avrebbe avuto tutti questi "casini"
;)

El Macho
12-07-2010, 22:25
Modificato.

entanglement
12-07-2010, 22:31
ok, quindi capisci il senso di presa per il culo che ci pervade quando, dopo sei mesi di campagna contro il presidente della camera qualcuno viene a fare il verginello dicendo che col giornale non c'entra niente.
Vogliamo dirla una volta per tutte in modo chiaro che è Berlusconi che voleva far fuori fini fin dall'inizio perché non tollera che ci siano persone autonome nel suo partito? Vogliamo capire che il fallimento del pdl è prima di tutto l'incapacità del suo leader di andare oltre il concetto di partito azienda dove c'è una persona sola che decide perché ha la maggioranza delle azioni?
Capito questo possiamo capire chi è il massimo artefice della crisi di governo... cosa che con la maggioranza più vasta della storia repubblicana equivale ad un pubblico manifesto di incapacità politica.

ecco. in 3 parole la situazione italiana.

e non è divertente, perchè è una dittatura morbida mancata di un soffio, il cui dittatore è un ottantenne mafioso e liftato che corre dietro a ragazze con un terzo degli anni, che potrebbero essere sue nipoti