c.m.g
09-07-2010, 21:16
venerdì 9 luglio 2010
Lo stendardo del nuovo Cyber-Comando istituito dalla Casa Bianca nasconde in bella vista uno strano codice alfanumerico. Un enigma non particolarmente complesso e soprattutto niente affatto segreto
Roma - L'istituzione, da parte della Casa Bianca, del discusso (http://punto-informatico.it/2859568/PI/News/usa-cybercomando-cyberproblemi.aspx) Cyber-Comando a difesa della salvaguardia dei network telematici statunitensi, ha portato con sé una specie di "gioco di società" a base di finti segreti, codici misteriosi e t-shirt in omaggio. L'enigma alla fine è stato risolto ma, t-shirt e viaggi premio a parte, non si è rivelato essere eccitante come poteva sembrare all'inizio.
Il simbolo identificativo del Cyber-Comando (http://www.wired.com/images_blogs/dangerroom/2010/06/2010-05-14-USCYBERCOM_Logo_Cropped-660x660.jpg) contiene al suo interno la combinazione alfanumerica "9ec4c12949a4f31474f299058ce2b22a", fatto subito notato da Wired (http://www.wired.com/dangerroom/2010/07/solve-the-mystery-code-in-cyber-commands-logo/) che ha ben pensato di organizzare una sorta di contest (http://www.wired.com/dangerroom/2010/07/solve-the-mystery-code-in-cyber-commands-logo/) per chi avrebbe "crackato" per primo il codice - a quel punto - segreto. In palio c'erano nientemeno che qualche T-shirt a tema e un biglietto per visitare l'International Spy Museum sito in Washington D.C.
Non c'è voluto naturalmente molto tempo perché il codice venisse prima identificato (http://www.wired.com/dangerroom/2010/07/code-cracked-cyber-command-logos-mystery-solved/) come un hash crittografico MD5 di una stringa testuale e poi decifrato (http://www.theregister.co.uk/2010/07/08/cyber_command_crest_md5/) in tutta la sua... gloria noia. Il testo nascosto nel cyber-vessillo recita testualmente: "USCYBERCOM pianifica, coordina, integra, sincronizza e conduce attività per: dirigere le operazioni e la difesa di specifici network informativi del Dipartimento della Difesa e; si prepara, e quando richiesto, a condurre operazioni militari a pieno spettro nel cyberspazio con l'obiettivo di permettere l'azione su tutti i domini, assicurarsi la libertà d'azione per gli USA e gli alleati nel cyberspazio e impedire ai nostri avversari di fare lo stesso".
Banalità del "messaggio segreto" a parte, il piccolo puzzle premeditato dal Cyber-Com ha raggiunto il suo scopo principale vale a dire fare pubblicità alla nuova organizzazione governativa. Con risposte magari non particolarmente significative (http://www.pcworld.com/article/200710/Cyber_Command_Secret_Cracked.html?tk=rss_news) o allineate alle questioni seriose di cui si occupa il Cyber-Com ma quantomeno utili - polemiche sullo spreco di soldi pubblici a parte - a spargere la notizia dell'esistenza dell'organizzazione.
Alla caccia al codice ha partecipato almeno un militare statunitense (http://science.dodlive.mil/2010/07/08/cybercom’s-secret-code-demystified/), anche se nel caso specifico il sottufficiale Elliott Fabrizio non si è dimostrato particolarmente entusiasta di ricevere la maglietta messa in palio da Wired.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2939161/PI/News/usa-risolto-mistero-cifrato.aspx)
Lo stendardo del nuovo Cyber-Comando istituito dalla Casa Bianca nasconde in bella vista uno strano codice alfanumerico. Un enigma non particolarmente complesso e soprattutto niente affatto segreto
Roma - L'istituzione, da parte della Casa Bianca, del discusso (http://punto-informatico.it/2859568/PI/News/usa-cybercomando-cyberproblemi.aspx) Cyber-Comando a difesa della salvaguardia dei network telematici statunitensi, ha portato con sé una specie di "gioco di società" a base di finti segreti, codici misteriosi e t-shirt in omaggio. L'enigma alla fine è stato risolto ma, t-shirt e viaggi premio a parte, non si è rivelato essere eccitante come poteva sembrare all'inizio.
Il simbolo identificativo del Cyber-Comando (http://www.wired.com/images_blogs/dangerroom/2010/06/2010-05-14-USCYBERCOM_Logo_Cropped-660x660.jpg) contiene al suo interno la combinazione alfanumerica "9ec4c12949a4f31474f299058ce2b22a", fatto subito notato da Wired (http://www.wired.com/dangerroom/2010/07/solve-the-mystery-code-in-cyber-commands-logo/) che ha ben pensato di organizzare una sorta di contest (http://www.wired.com/dangerroom/2010/07/solve-the-mystery-code-in-cyber-commands-logo/) per chi avrebbe "crackato" per primo il codice - a quel punto - segreto. In palio c'erano nientemeno che qualche T-shirt a tema e un biglietto per visitare l'International Spy Museum sito in Washington D.C.
Non c'è voluto naturalmente molto tempo perché il codice venisse prima identificato (http://www.wired.com/dangerroom/2010/07/code-cracked-cyber-command-logos-mystery-solved/) come un hash crittografico MD5 di una stringa testuale e poi decifrato (http://www.theregister.co.uk/2010/07/08/cyber_command_crest_md5/) in tutta la sua... gloria noia. Il testo nascosto nel cyber-vessillo recita testualmente: "USCYBERCOM pianifica, coordina, integra, sincronizza e conduce attività per: dirigere le operazioni e la difesa di specifici network informativi del Dipartimento della Difesa e; si prepara, e quando richiesto, a condurre operazioni militari a pieno spettro nel cyberspazio con l'obiettivo di permettere l'azione su tutti i domini, assicurarsi la libertà d'azione per gli USA e gli alleati nel cyberspazio e impedire ai nostri avversari di fare lo stesso".
Banalità del "messaggio segreto" a parte, il piccolo puzzle premeditato dal Cyber-Com ha raggiunto il suo scopo principale vale a dire fare pubblicità alla nuova organizzazione governativa. Con risposte magari non particolarmente significative (http://www.pcworld.com/article/200710/Cyber_Command_Secret_Cracked.html?tk=rss_news) o allineate alle questioni seriose di cui si occupa il Cyber-Com ma quantomeno utili - polemiche sullo spreco di soldi pubblici a parte - a spargere la notizia dell'esistenza dell'organizzazione.
Alla caccia al codice ha partecipato almeno un militare statunitense (http://science.dodlive.mil/2010/07/08/cybercom’s-secret-code-demystified/), anche se nel caso specifico il sottufficiale Elliott Fabrizio non si è dimostrato particolarmente entusiasta di ricevere la maglietta messa in palio da Wired.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2939161/PI/News/usa-risolto-mistero-cifrato.aspx)