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View Full Version : Le intercettazioni scoperchiano una "nuova P2" con Dell'Utri, Verdini e Carboni.


luxorl
09-07-2010, 09:02
ECCO PERCHÉ VUOLE IL BAVAGLIO
Le intercettazioni scoperchiano una "nuova P2" con Dell'Utri, Verdini e Carboni. E' il cuore segreto del Pdl che Berlusconi cerca di nascondere azzerando le indagini e annientando la libertà di stampa

di Gianni Barbacetto e Rita Di Giovacchino

Il presidente del Consiglio continua a ripetere che il ddl Alfano "è sacrosanto". E oggi, nella giornata di silenzio dei media italiani, è più facile capirne il motivo: la procura di Roma, grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali, smaschera un'organizzazione segreta che interveniva per condizionare la politica, pilotare le decisioni della magistratura, teleguidare l'informazione, dirottare soldi e affari. Proprio come la loggia massonica di Licio Gelli di cui il premier ha fatto parte. La superlobby, per salvarlo dal processo Mills, voleva influire sulla Corte costituzionale perché non bocciasse il Lodo Alfano. Premeva sulla Corte d'appello di Milano per far riammettere la lista Formigoni alle elezioni regionali. Sosteneva la candidatura di Nicola Cosentino in Campania. Fondamentale il ruolo di Denis Verdini, da mesi sotto inchiesta per corruzione a Firenze, ma ancora oggi coordinatore nazionale del Popolo della libertà. Con la sua banca finanziava gli amici e tramite le sue società riceveva soldi da Carboni per l'affare dell'eolico

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/08/la-nuova-p2-di-denis-verdini-ecco-perche-b-non-vuole-il-bavaglio/38100/

http://www.ilfattoquotidiano.it/wp-content/themes/ilfatto/thumb/950x0/wp-content/uploads/2010/07/massoneria-12.jpg

La nuova P2 di Denis Verdini
Ecco perché B. vuole il bavaglio Il cuore del Popolo della libertà ha una vita segreta, un’attività sotterranea. Una “nuova P2” coagulata attorno al faccendiere Flavio Carboni.
Le intercettazioni la svelano. Ed è per questo che Silvio Berlusconi dice che questa legge “è sacrosanta”

Il satrapo anziano vuole il bavaglio. “È sacrosanto”, ha detto a Studio Aperto, dopo aver fatto il giro delle radio e delle tv compiacenti, Tg1, Tg2, Tg4, per tentare di fermare gli smottamenti di consenso nella sua maggioranza e nel paese. L’eco delle sue parole risuona ancora in questo giorno di silenzio della stampa italiana. Un giorno in cui è più facile comprendere perché lo vuole a tutti i costi, il bavaglio: sono proprio le intercettazioni a permettere di sviluppare indagini come quella che ha scoperto una “nuova P2” coagulata attorno al faccendiere Flavio Carboni, non senza contatti con il coordinatore del Pdl Denis Verdini. Le intercettazioni, impietose, continuano a disvelare il fondo melmoso e occulto del potere italiano. Scoprono i giochi segreti che si svolgono attorno a Silvio Berlusconi.

Carboni, finito in manette giovedì con altre due persone, è un “campione d’Italia”. Ha attraversato la storia di questo paese almeno a partire dagli anni Settanta, quando ha avviato affari con Berlusconi, sotto l’ombrello della P2, quella classica, quella di Licio Gelli, di Roberto Calvi (e, appunto, di Silvio Berlusconi, tessera numero 1816). C’è un rapporto storico tra Carboni e i fratelli Silvio e Paolo, fin dai tempi dei progetti edilizi in Costa Turchese, degli investimenti per Olbia 2. C’è una vecchia frequentazione tra Carboni e Marcello Dell’Utri.

Ma non è archeologia investigativa, quella che emerge dall’inchiesta di Roma sulla “nuova P2”. Ci sono, da una parte, gli affari da realizzare oggi: nel settore dell’energia eolica in Sardegna, per esempio, con rapporti stretti con i vertici del potere politico dell’isola, su su fino al presidente della Regione Ugo Cappellacci. Ma, dall’altra, c’è di più. Quello che emerge è un sistema di potere. Il vecchio metodo della vecchia P2: determinare le scelte della politica, pilotare le decisioni della magistratura, teleguidare l’informazione, dirottare soldi e affari. Quel metodo continua anche oggi. Per esempio nei tentativi di influire sulla Corte costituzionale che nel 2009 doveva decidere sul Lodo Alfano (cioè sulla salvezza totale, sull’improcessabilità di Silvio Berlusconi alle prese con il processo Mills). A maggio 2009, a casa del giudice della Consulta Luigi Mazzella, a Roma, arrivano il suo collega Paolo Maria Napolitano, il ministro della Giustizia Angelino Alfano, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato Carlo Vizzini e lui, Silvio Berlusconi in persona. Una delle più imbarazzanti cene nella storia della Repubblica. Sui giornali esplode lo scandalo. Appare chiaro il tentativo di condizionare la Corte. Eppure il progetto non viene abbandonato. Quattro mesi dopo, a pochi giorni dal giudizio della Consulta, il lavoro iniziato è proseguito da Denis Verdini: il 23 settembre, infatti, il coordinatore del Pdl riunisce nella sua abitazione romana Carboni, Dell’Utri, il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, i magistrati Antonio Martone e Arcibaldo Miller, oltre ad Arcangelo Martino e Raffaele Lombardi (i due personaggi arrestati con Carboni nell’inchiesta romana).

L’obiettivo è influire sulla Corte perché non bocci (come invece farà) il Lodo Salvaberlusconi. Ma la superlobby segreta lavora anche per influire sulla decisione della Corte d’appello di Milano che deve valutare l’esclusione della lista Formigoni alle Regionali. Per pesare sull’attività del Consiglio superiore della magistratura. Per sostenere la candidatura di Nicola Cosentino alle regionali in Campania…

Il fatto che le manovre non riescano non assolve chi comunque le mette in atto, non sminuisce di un grammo le sue responsabilità. La “nuova P2” lavora a tempo pieno per sostituire gli interessi degli “affiliati” alle regole istituzionali, ai percorsi della democrazia. In questo sodalizio, che somma influenze massoniche e presenze opusdeiste (Dell’Utri), ha un ruolo centrale Denis Verdini. Ruolo politico, anche al di là dell’eventuale qualificazione giudiziaria. Verdini è, al tempo stesso, potente coordinatore del Pdl, banchiere di un piccolo Banco Ambrosiano pronto a finanziare gli amici, punto di riferimento degli uomini della “cricca”.

Il Popolo della libertà ha un cuore segreto, un’attività sotterranea. Le indagini dei magistrati, con le intercettazioni telefoniche e ambientali, possono svelarli. Ecco perché per Silvio Berlusconi, massimo punto d’equilibrio politico della “nuova P2”, la legge bavaglio “è sacrosanta”.

LA NUOVA P2 E I SUMMIT CON GLI UOMINI DI B.
Pressioni sul Lodo Alfano e sul Csm

di Marco Lillo

Ora tocca ai politici. A breve saranno sentiti Marcello Dell’Utri e Denis Verdini. Dopo gli arresti di giovedì scorso di Flavio Carboni, Pasquale Lombardi e Arcangelo Martino, cioé i tre protagonisti di quella che è stata ribattezzata “la nuova P2”, ora l’indagine punta alla politica nazionale. Per la prima volta dopo le indagini di Luigi De Magistris viene contestata la legge Anselmi. Per il gip romano Giovanni De Donato e per il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo siamo di fronte a “un’associazione caratterizzata dalla segretezza degli scopi dell’attività e della composizione che mira a condizionare il funzionamento di organi costituzionali e degli apparati della pubblica amministrazione”, proprio come la loggia di Licio Gelli. Il ruolo di Verdini è centrale e per questo, a leggere gli atti, sarebbe indagato per associazione a delinquere: “Verdini si pone, per la qualità e rilevanza del ruolo, per il suo ripetuto e diretto intervento in reciproco vincolo di solidarietà, per la condivisione d'interessi, come soggetto interno al sodalizio medesimo. ... la rilevanza della funzione da lui svolta emerge dai ripetuti incontri organizzati presso la sua dimora di palazzo Pecci Blunt”,

Convegni a 5 stelle
Il protagonista della vicenda è però Flavio Carboni, il faccendiere coinvolto nel caso Calvi (e poi assolto) ma condannato per il crac dell’Ambrosiano. Insieme a lui sono stati arrestati Pasquale Lombardi, un giudice tributario ed ex politico Dc e di Forza Italia, riuscito a creare una rete di pubbliche relazioni nelle massime magistrature italiane con convegni a 5 stelle. Il terzo arrestato è Arcangelo Martino, il politico campano della prima repubblica che ha cercato goffamente di fornire a Berlusconi l’alibi del primo incontro con la famiglia di Noemi Letizia: “gli ho presentato io il padre”, disse a beneficio dei gonzi. Solo in un paese come l’Italia una simile banda poteva riuscire ad avvicinare sottosegretari, leader di partito e presidenti di Corte. A settembre 2009 Lombardi chiama il presidente emerito della Corte Costituzionale, Cesare Mirabelli e gli chiede di intervenire sulla giudice della Corte Maria Rita Saulle: “Quella della consulta che è la donna, dice che è sua amica”. Mirabelli resiste: “mmha! Eh..non è che gli interventi valgano granché”. Ma Lombardi lo informa “sono quattro negativi, cinque positivi, tre nì” e insiste: “vedi un poco se sulla signora possiamo avere un riscontro”. Il 23 settembre la banda comincia a fare sul serio. A palazzo Pecci Blunt, abitazione romana di Denis Verdini si incontrano il coordinatore del partito di Berlusconi, il capo degli ispettori del ministero, Arcibaldo Miller, l’ex numero uno dell’Associazione magistrati e ora presidente della Commissione per la riforma Brunetta, Antonio Martone; il sottosegretario alla giustizia e senatore Giacomo Caliendo (ex procuratore generale della Cassazione, come Martone); e poi i soliti tre. Cosa ci fanno il gotha della giustizia e della politica con i faccendieri? Per il pm Capaldo parlano del Lodo Alfano. Dice Lombardi: “E poi stasera chiamo Antonio (Martone Ndr) perché abbiamo fatto un discorso anche per quanto riguarda la Corte Costituzionale (... ) Amm’ fa’ nu poc’ na conta a vedé quanti sonn' i nostri e quanti son i loro, per cui se potimm' correre ai ripar', mettere delle bucature, siamo disponibili a fare tutto (... ) e poi giustamente abbiamo fissato che ogni giorno, ogni settimana bisogna che ci incontriamo per discutere tra i noi e vedere ando sta o' buono e ando sta o' malamente”.

“Tieni qualche amico?”
Dove ovviamente “o malemente” è chi resiste alla banda e continua ad applicare la legge a partire dall’articolo 3 della costituzione. Il 26 settembre accade l’incredibile: Lombardi, per intervenire in favore di Berlusconi, chiama Renzo Lusetti, che però fa parte del Pd. I modi sono spicci: “Mi devi dire una cosa sinteticamente ... tieni qualche amico nella Corte Costituzionale?”, Alla reazione sorpresa e imbarazzata di Lusetti, Lombardi rinvia a un incontro di persona. Il Lodo Alfano è bocciato dalla Consulta ma la banda si dedica a un’altra emergenza: salvare il soldato Cosentino. Il sottosegretario amico dei Casalesi ha presentato ricorso in Cassazione contro l’ordinanza del gip che chiede l’arresto e blocca la sua candidatura a presidente della Campania. Se la Cassazione annullasse l’ordinanza, il candidato alternativo, Caldoro, tornerebbe nel sottoscala. La banda si muove a tenaglia. Lombardi cerca tramite il presidente della Corte di Cassazione, Vincenzo Carbone, di accelerare i termini del ricorso e Arcangelo Martino fa circolare un dossier infamante contro Caldoro, che lo accomuna a Piero Marrazzo. Il 7 gennaio Lombardi va in Cassazione dopo avere fissato un incontro con Carbone. Esce e telefona a Cosentino: “fai far subito la rinuncia ai termini”. Il giorno dopo è il presidente Carbone a chiamare Lombardi per informarlo che l’udienza è fissata: “Il 28 gennaio”. Lombardi cerca il colpaccio: “Ah 28 gennaio.. e n'à putimmo fa' nu poco prima e ve'?”. Ma Carbone resiste: “Statte buono”. Il magistrato più importante d’Italia, a leggere gli atti, si fa consegnare olio da Lombardi in Cassazione. Scrive il gip: “Il 26 gennaio, appena due giorni prima della decisione sul ricorso Cosentino, Lombardi chiama nuovamente il Presidente Carbone , annunciandogli una piccola regalia: ‘Stammi a senti'... io mi so' fatto portare l'olio e te lo porto domani mattina (...) Ci vediamo in Cassazione e facciamo il trasbordo”. Non basta: a ottobre 2009, quando si stra decidendo se prorogare l’età pensionabile dei giudici nelle condizioni di Carbone, Lombardi chiama il sottosegretario alla giustizia Caliendo: “gli ho detto, guarda che Giacomo si impegna al massimo per quello che tu desideri, per cui tu devi fare queste due cose, uno e due, m’ha detto di si ... gli ho detto vedi che Giacomino ti sta facendo tutte le operazioni che vuoi tu quindi...”. Pochi mesi prima Carbone aveva chiesto a Lombardi: “Ti voglio dire una sola cosa però, io che faccio dopo che me ne vado in pensione!?”. E Lombardi: “Non ti preoccupare, ne sto parlando con l'amico mio di Milano!”

IFQ 10 luglio

girodiwino
09-07-2010, 09:23
C'è veramente da augurarsi che sia una serie di coincidenze, altrimenti vuol dire che ormai la repubblica è davvero marcita

jarry
09-07-2010, 10:48
Purtroppo non sono coincidenze. Quello che altrove potrebbe sembrare fantapolitica, da noi è invece realtà. E non da ora. I libri di storia patria andrebbero riscritti alla luce di questi fatti. Il potere come luogo melmoso di cricche e lobby dove tutto è deviato rispetto ai fini istituzionali. Servizi che mettono bombe. Vescovi che tramano con killers. Massoni deviati (poeti part-time) che foraggiano mafiosi. Giornalisti ricattatori. Miliardari corrotti e/o corruttori che legiferano in alte sedi a loro uso e consumo. Apparati dello stato che distruggono lo stato.

E' un sistema bloccato che si perpetua. Fateci caso, i burattinai sono lì da sempre: hanno 70, 80, 90 anni. E' un secolo che strozzano questo disgraziato paese.
E' la sconfitta della politica.
Come sempre dobbiamo affidarci a dei giudici coraggiosi che possono anche sembrare eroi in questo contesto ma che in realtà fanno solo il loro dovere.
Spero riescano a dissotterrare tutto il marcio possibile, tutto il veleno che ammorba questa Italia agonizzante, ostaggio di un pericoloso gruppo di potere .
Chi lo vota si renda conto che è complice di una di una cricca corrotta e violenta.
Cos' altro deve succedere perchè suoni la sveglia e interrompa un sonno ipnotico e/o connivente?
Aspettiamo il default finanziario? Quello morale è già in atto da tempo nel paese degli autisti finanzieri in network con i mafiosi:
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/05/21/news/autista_carboni-4231410/

aeterna
09-07-2010, 12:11
la corte costituzionale ha denunciato le (presunte) pressioni subite?
la corte d'appello di Milano ha denunciato le (presunte) pressioni subite?

whistler
09-07-2010, 12:14
la corte costituzionale ha denunciato le (presunte) pressioni subite?
la corte d'appello di Milano ha denunciato le (presunte) pressioni subite?

No tranquilla , Silvio governa ancora e lo farà per molti anni, e il popolo italiano era sempre più felice insieme al suo leader...



THE END..

etzocri
09-07-2010, 12:21
maggio 2009, a casa del giudice della Consulta Luigi Mazzella, a Roma, arrivano il suo collega Paolo Maria Napolitano, il ministro della Giustizia Angelino Alfano, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato Carlo Vizzini e lui, Silvio Berlusconi in persona

erano a cena insieme che dovevano denunciare? che i gamberi non erano freschi?

mixkey
09-07-2010, 12:23
No tranquilla , Silvio governa ancora e lo farà per molti anni, e il popolo italiano era sempre più felice insieme al suo leader...



THE END..

Beh, molti anni non credo. Ci sono limiti biologici.

aeterna
09-07-2010, 12:24
No tranquilla , Silvio governa ancora e lo farà per molti anni, e il popolo italiano era sempre più felice insieme al suo leader...



THE END..


lo capisci da te che quel giornale si ostina a pubblicare un mare di cose date per certe senza uno straccio di prova, tutto frutto di supposizioni e congetture e ipotesi, e bla e bla e bla.

come diavolo fate a perdere a comando ogni capacità di analisi critica e difesa mentale quando c'è di mezzo quel giornale? avete fatto un corso o cosa?

aeterna
09-07-2010, 12:25
maggio 2009, a casa del giudice della Consulta Luigi Mazzella, a Roma, arrivano il suo collega Paolo Maria Napolitano, il ministro della Giustizia Angelino Alfano, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato Carlo Vizzini e lui, Silvio Berlusconi in persona

erano a cena insieme che dovevano denunciare? che i gamberi non erano freschi?


"Appare chiaro il tentativo di condizionare la Corte".

in un paese NORMALE, questa si chiamerebbe diffamazione.

elect
09-07-2010, 12:28
Purtroppo non sono coincidenze. Quello che altrove potrebbe sembrare fantapolitica, da noi è invece realtà. E non da ora. I libri di storia patria andrebbero riscritti alla luce di questi fatti. Il potere come luogo melmoso di cricche e lobby dove tutto è deviato rispetto ai fini istituzionali. Servizi che mettono bombe. Vescovi che tramano con killers. Massoni deviati (poeti part-time) che foraggiano mafiosi. Giornalisti ricattatori. Miliardari corrotti e/o corruttori che legiferano in alte sedi a loro uso e consumo. Apparati dello stato che distruggono lo stato.

E' un sistema bloccato che si perpetua. Fateci caso, i burattinai sono lì da sempre: hanno 70, 80, 90 anni. E' un secolo che strozzano questo disgraziato paese.
E' la sconfitta della politica.
Come sempre dobbiamo affidarci a dei giudici coraggiosi che possono anche sembrare eroi in questo contesto ma che in realtà fanno solo il loro dovere.
Spero riescano a dissotterrare tutto il marcio possibile, tutto il veleno che ammorba questa Italia agonizzante, ostaggio di un pericoloso gruppo di potere .
Chi lo vota si renda conto che è complice di una di una cricca corrotta e violenta.
Cos' altro deve succedere perchè suoni la sveglia e interrompa un sonno ipnotico e/o connivente?
Aspettiamo il default finanziario? Quello morale è già in atto da tempo nel paese degli autisti finanzieri in network con i mafiosi:
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/05/21/news/autista_carboni-4231410/

Quoto alla grande. Il sistema è marcio, ogni botola che scoperchi scopri tonnellate di merda ed inciuci.

Ci vorrebbe un bel reset, una nuova Mani Pulite, ma questa volta portata fino in fondo.

Cazzo la prima cosa dovrebbe essere fuori i condannati, FUORI, è mai possibile avere delinquenti in parlamento? Ma dove si è visto?

Il problema è che i nostri politici hanno capito benissimo come teleimbottire il popolo. Basta sondare il terreno ogni volta, legiferi un pò di schifezze per volta, se c'è una reazione, diminuisci, per poi ricontinuare.

maggio 2009, a casa del giudice della Consulta Luigi Mazzella, a Roma, arrivano il suo collega Paolo Maria Napolitano, il ministro della Giustizia Angelino Alfano, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato Carlo Vizzini e lui, Silvio Berlusconi in persona

erano a cena insieme che dovevano denunciare? che i gamberi non erano freschi?

:asd:

I responsabili sono politici ed elettori, coi quali è impossibile ragionare per la loro logica "alla PDL"

mixkey
09-07-2010, 12:28
"Appare chiaro il tentativo di condizionare la Corte".

in un paese NORMALE, questa si chiamerebbe diffamazione.

In un paese normale non saremmo qui a parlare di TUTTO questo.

whistler
09-07-2010, 12:33
lo capisci da te che quel giornale si ostina a pubblicare un mare di cose date per certe senza uno straccio di prova, tutto frutto di supposizioni e congetture e ipotesi, e bla e bla e bla.

come diavolo fate a perdere a comando ogni capacità di analisi critica e difesa mentale quando c'è di mezzo quel giornale? avete fatto un corso o cosa?

Certo che il senso del ridicolo ti manca , ma tu hai presente il giornale , libero che razza di rotolacci igienici sono? e metti in dubbio il fatto quotidiano , è una tua libertà farlo , ma che faccia tosta hai? Hai sentito mai le intercettazioni di trani di silvio? di quelle con saccà , comportamenti del genere non sono campati per aria , il tuo presidente e la sua cricca sono capaci di ben altro... e lo dimostrano quotidianamente...

etzocri
09-07-2010, 12:34
'imprenditore sardo Flavio Carboni è stato arrestato questa mattina dai carabinieri su ordine della magistratura romana nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti dell'eolico. Insieme a Carboni, 78 anni, che è stato condotto a Regina Coeli, sono stati arrestati il geometra Pasquale Lombardi, ex esponente della Dc ed ex sindaco del suo paese di origine in provincia di Avellino, e l'imprenditore napoletano Arcangelo Martino. Nell'ordinanza del gip si legge che i tre erano legati in "una associazione per delinquere diretta a realizzare una serie indeterminata di delitti" caratterizzata "dalla segretezza degli scopi" e volta "a condizionare il funzionamento degli organi costituzionali nonché degli apparati della pubblica amministrazione". Il difensore di Carboni, Renato Borzone, ha già annunciato che farà ricorso al Tribunale del riesame. Nella stessa inchiesta è accusato di riciclaggio il coordinatore del Pdl Denis Verdini. Secondo il gip Verdini incontrò Carboni per stabilire un tentativo di avvicinamento ai giudici della Consulta.


tutte invenzioni dei giornali

luxorl
09-07-2010, 12:38
"Appare chiaro il tentativo di condizionare la Corte".

in un paese NORMALE, questa si chiamerebbe diffamazione.

In un paese normale il tuo pluriprescritto Silvio Berlusconi sarebbe in prigione già da anni e anni.

Negli USA per esempio non si sarebbe MAI salvato con tutte quelle prescrizioni (molte cambiandosi da solo le leggi) e solo per i reati finanziari si sarebbe beccato almeno 30 anni... altro che premier...

Magari un giorno ci arriverai anche tu.

aeterna
09-07-2010, 12:41
Secondo il gip Verdini incontrò Carboni per stabilire un tentativo di avvicinamento ai giudici della Consulta.
[/I]

tutte invenzioni dei giornali



tra accusa e condanna ce ne passa

aeterna
09-07-2010, 12:44
hai presente il giornale , libero che razza di rotolacci igienici sono?

questo è vero.
il giornalismo in italia non esiste più, esiste l'informazione di partito. quello che non capisci è che non si limita a questo o quello.

etzocri
09-07-2010, 12:44
anche tra

" quel giornale si ostina a pubblicare un mare di cose date per certe senza uno straccio di prova, tutto frutto di supposizioni e congetture e ipotesi, e bla e bla e bla."

ed il fatto che è stata aperta un'inchiesta con arresti proprio su quelle cose

aeterna
09-07-2010, 12:47
anche tra

" quel giornale si ostina a pubblicare un mare di cose date per certe senza uno straccio di prova, tutto frutto di supposizioni e congetture e ipotesi, e bla e bla e bla."

ed il fatto che è stata aperta un'inchiesta con arresti proprio su quelle cose


finchè non si hanno le prove, come dovremmo chiamarle? di sicuro non "verità assolute" come lasciato intendere.
poi scioperano contro i bavagli, che ridere... se in italia si facesse giornalismo vero non ci sarebbe alcun bavaglio.

Born.
09-07-2010, 13:27
http://www.ilfattoquotidiano.it/wp-content/themes/ilfatto/thumb/950x0/wp-content/uploads/2010/07/massoneria-12.jpg



questo sarebbe da dedicarlo a lowenz :asd:

Anodaram
09-07-2010, 13:43
finchè non si hanno le prove, come dovremmo chiamarle? di sicuro non "verità assolute" come lasciato intendere.
poi scioperano contro i bavagli, che ridere... se in italia si facesse giornalismo vero non ci sarebbe alcun bavaglio.

scusa ma uqali prove vuoi?una confessione firmata da silvio in diretta tv?

Sono state portate tonnelate di prove, in questo come in altri procedimenti , ci sono sentenze definitive(es:mills, lodo mondadori, previti) fatti storici (es:mangano ospite) ma continuate a chiedere PROVE. Per voi manco mettere le dita nel costato basterebbe

k4ez4r
09-07-2010, 14:12
questo è vero.
il giornalismo in italia non esiste più, esiste l'informazione di partito. quello che non capisci è che non si limita a questo o quello.

*

fabry1981
09-07-2010, 14:21
Per voi manco mettere le dita nel costato basterebbe

wow, bellissima frase..
Se permetti, prima o poi, me la metto in firma!!! :D

e comunque smettiamola di rispondere ai finti ingenui..
Se vogliono tenere gli occhi forzatamente chiusi, sono affari loro.
L'importante è non dare loro troppo risalto o il lettore casuale penserà di assistere ad un dibattito serio..
quando invece da parte dei motorini azzurri non c'è il minimo spirito critico...
Solo la volontà di buttar tutto nel minestrone e far apparire, con il massiccio numero di interventi, che l'opinione pubblica sia.. Divisa...
Tutti colpevoli, nessun colpevole...

supermario
09-07-2010, 14:24
questo è vero.
il giornalismo in italia non esiste più, esiste l'informazione di partito. quello che non capisci è che non si limita a questo o quello.

e infatti sei la prova di come si riesca a scrivere solo il falso dietro un anonimo nick :asd:

gourmet
09-07-2010, 16:46
:D

NandoPC
09-07-2010, 17:48
aeterna, non me ne volere, ma se nella vita di tutti i giorni sei davvero così, cosa che non penso proprio, vivi completamente nel mondo dei sogni ...

lowenz
09-07-2010, 18:07
questo sarebbe da dedicarlo a lowenz :asd:
Io faccio le cose più seriamente e nel solco della tradizione della loggia! :O

Toh, un fisico bannato :D

LUVІ
09-07-2010, 18:50
Purtroppo non sono coincidenze. Quello che altrove potrebbe sembrare fantapolitica, da noi è invece realtà. E non da ora. I libri di storia patria andrebbero riscritti alla luce di questi fatti. Il potere come luogo melmoso di cricche e lobby dove tutto è deviato rispetto ai fini istituzionali. Servizi che mettono bombe. Vescovi che tramano con killers. Massoni deviati (poeti part-time) che foraggiano mafiosi. Giornalisti ricattatori. Miliardari corrotti e/o corruttori che legiferano in alte sedi a loro uso e consumo. Apparati dello stato che distruggono lo stato.

E' un sistema bloccato che si perpetua. Fateci caso, i burattinai sono lì da sempre: hanno 70, 80, 90 anni. E' un secolo che strozzano questo disgraziato paese.
E' la sconfitta della politica.
Come sempre dobbiamo affidarci a dei giudici coraggiosi che possono anche sembrare eroi in questo contesto ma che in realtà fanno solo il loro dovere.
Spero riescano a dissotterrare tutto il marcio possibile, tutto il veleno che ammorba questa Italia agonizzante, ostaggio di un pericoloso gruppo di potere .
Chi lo vota si renda conto che è complice di una di una cricca corrotta e violenta.
Cos' altro deve succedere perchè suoni la sveglia e interrompa un sonno ipnotico e/o connivente?
Aspettiamo il default finanziario? Quello morale è già in atto da tempo nel paese degli autisti finanzieri in network con i mafiosi:
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/05/21/news/autista_carboni-4231410/

*

LUVІ
09-07-2010, 18:51
In un paese normale il tuo pluriprescritto Silvio Berlusconi sarebbe in prigione già da anni e anni.

Negli USA per esempio non si sarebbe MAI salvato con tutte quelle prescrizioni (molte cambiandosi da solo le leggi) e solo per i reati finanziari si sarebbe beccato almeno 30 anni... altro che premier...

Magari un giorno ci arriverai anche tu.

In un paese normale una che si permette di scrivere certe oscenità verrebbe ripresa dal paparino a cui ha rubato la password del forum e passerebbe due settimane in castigo.

LuVi

sid_yanar
09-07-2010, 19:07
A maggio 2009, a casa del giudice della Consulta Luigi Mazzella, a Roma, arrivano il suo collega Paolo Maria Napolitano, il ministro della Giustizia Angelino Alfano, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato Carlo Vizzini e lui, Silvio Berlusconi in persona. Una delle più imbarazzanti cene nella storia della Repubblica.

A suo tempo se ne era già discusso, va sottolineato che solo in italia un imputato va a cena con il giudice... :muro:

Jarni
09-07-2010, 23:40
Toh, un fisico bannato :D

:rotfl:
Il prossimo sarà Dirac?:D

marchigiano
09-07-2010, 23:52
scusa ma uqali prove vuoi?una confessione firmata da silvio in diretta tv?

Sono state portate tonnelate di prove, in questo come in altri procedimenti , ci sono sentenze definitive(es:mills, lodo mondadori, previti) fatti storici (es:mangano ospite) ma continuate a chiedere PROVE. Per voi manco mettere le dita nel costato basterebbe

mills non c'è scritto da nessuna parte che il corruttore è berlusconi, è qualcuno di finivest certo, ma c'è un processo a parte per stabilire se è stato lui

tra l'altro non c'entra niente la corruzione con la P2... certo che il fatto doveva inventarsi una storiella per farvi passare felici l'estate... cosa leggevate sotto l'ombrellone? dopo che i vari spatuzza sono stati ovviamente smentiti hanno tirato fuori la sempreverde P2... temp che smentiscono pure questi l'estate è passata e potrete sempre tirare fuori "sarà un autunno caldo" :asd:

CYRANO
10-07-2010, 00:02
Ma va ... che non vogliano essere incertetati per fare i loro porci comodi non era venuto in mente a nessuno... :asd: :asd:



C'.a'.z'.'.a'/.za

Lorekon
10-07-2010, 00:06
un pò come Scajola: gli avevano comprato la casa a sua insaputa.

a Berlusconi gli avevan corrotto il testimone a sua insaputa :asd:



da morire dalle risate proprio... :D :D

Jarni
10-07-2010, 00:10
mills non c'è scritto da nessuna parte che il corruttore è berlusconi, è qualcuno di finivest certo, ma c'è un processo a parte per stabilire se è stato lui

http://i12.photobucket.com/albums/a213/alenivea/paraocchi.jpg

Steinoff
10-07-2010, 07:49
editato per coerenza

girodiwino
10-07-2010, 08:17
Il problema è che tra depenalizzazioni, immunità, accoricamenti brutali dei tempi processuali, stralci ingiustificati di posizioni degli imputati e compagna cantante né quelli di sinistra, né quelli di destra otterranno mai la soddifazione di dire che sono stati assolti o condannati.
Questo anche per la qualità media della stampa italiana dove una prescrizione equivale ad assoluzione e una riduzione della pena pure...




Toh, un fisico bannato :D
:cry:
Per la mia firma schrodinger era perfetto...

luxorl
10-07-2010, 09:23
mills non c'è scritto da nessuna parte che il corruttore è berlusconi, è qualcuno di finivest certo, ma c'è un processo a parte per stabilire se è stato lui


AHHHAHAHAHHAHAHAHAHAHA
AHHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHH :rotfl:

Oddio oddio oddio...


AHHAHAHAHHAHAHHAHAHAHHA :rotfl:

:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:

luxorl
10-07-2010, 09:26
LA NUOVA P2 E I SUMMIT CON GLI UOMINI DI B.
Pressioni sul Lodo Alfano e sul Csm

di Marco Lillo

Ora tocca ai politici. A breve saranno sentiti Marcello Dell’Utri e Denis Verdini. Dopo gli arresti di giovedì scorso di Flavio Carboni, Pasquale Lombardi e Arcangelo Martino, cioé i tre protagonisti di quella che è stata ribattezzata “la nuova P2”, ora l’indagine punta alla politica nazionale. Per la prima volta dopo le indagini di Luigi De Magistris viene contestata la legge Anselmi. Per il gip romano Giovanni De Donato e per il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo siamo di fronte a “un’associazione caratterizzata dalla segretezza degli scopi dell’attività e della composizione che mira a condizionare il funzionamento di organi costituzionali e degli apparati della pubblica amministrazione”, proprio come la loggia di Licio Gelli. Il ruolo di Verdini è centrale e per questo, a leggere gli atti, sarebbe indagato per associazione a delinquere: “Verdini si pone, per la qualità e rilevanza del ruolo, per il suo ripetuto e diretto intervento in reciproco vincolo di solidarietà, per la condivisione d'interessi, come soggetto interno al sodalizio medesimo. ... la rilevanza della funzione da lui svolta emerge dai ripetuti incontri organizzati presso la sua dimora di palazzo Pecci Blunt”,

Convegni a 5 stelle
Il protagonista della vicenda è però Flavio Carboni, il faccendiere coinvolto nel caso Calvi (e poi assolto) ma condannato per il crac dell’Ambrosiano. Insieme a lui sono stati arrestati Pasquale Lombardi, un giudice tributario ed ex politico Dc e di Forza Italia, riuscito a creare una rete di pubbliche relazioni nelle massime magistrature italiane con convegni a 5 stelle. Il terzo arrestato è Arcangelo Martino, il politico campano della prima repubblica che ha cercato goffamente di fornire a Berlusconi l’alibi del primo incontro con la famiglia di Noemi Letizia: “gli ho presentato io il padre”, disse a beneficio dei gonzi. Solo in un paese come l’Italia una simile banda poteva riuscire ad avvicinare sottosegretari, leader di partito e presidenti di Corte. A settembre 2009 Lombardi chiama il presidente emerito della Corte Costituzionale, Cesare Mirabelli e gli chiede di intervenire sulla giudice della Corte Maria Rita Saulle: “Quella della consulta che è la donna, dice che è sua amica”. Mirabelli resiste: “mmha! Eh..non è che gli interventi valgano granché”. Ma Lombardi lo informa “sono quattro negativi, cinque positivi, tre nì” e insiste: “vedi un poco se sulla signora possiamo avere un riscontro”. Il 23 settembre la banda comincia a fare sul serio. A palazzo Pecci Blunt, abitazione romana di Denis Verdini si incontrano il coordinatore del partito di Berlusconi, il capo degli ispettori del ministero, Arcibaldo Miller, l’ex numero uno dell’Associazione magistrati e ora presidente della Commissione per la riforma Brunetta, Antonio Martone; il sottosegretario alla giustizia e senatore Giacomo Caliendo (ex procuratore generale della Cassazione, come Martone); e poi i soliti tre. Cosa ci fanno il gotha della giustizia e della politica con i faccendieri? Per il pm Capaldo parlano del Lodo Alfano. Dice Lombardi: “E poi stasera chiamo Antonio (Martone Ndr) perché abbiamo fatto un discorso anche per quanto riguarda la Corte Costituzionale (... ) Amm’ fa’ nu poc’ na conta a vedé quanti sonn' i nostri e quanti son i loro, per cui se potimm' correre ai ripar', mettere delle bucature, siamo disponibili a fare tutto (... ) e poi giustamente abbiamo fissato che ogni giorno, ogni settimana bisogna che ci incontriamo per discutere tra i noi e vedere ando sta o' buono e ando sta o' malamente”.

“Tieni qualche amico?”
Dove ovviamente “o malemente” è chi resiste alla banda e continua ad applicare la legge a partire dall’articolo 3 della costituzione. Il 26 settembre accade l’incredibile: Lombardi, per intervenire in favore di Berlusconi, chiama Renzo Lusetti, che però fa parte del Pd. I modi sono spicci: “Mi devi dire una cosa sinteticamente ... tieni qualche amico nella Corte Costituzionale?”, Alla reazione sorpresa e imbarazzata di Lusetti, Lombardi rinvia a un incontro di persona. Il Lodo Alfano è bocciato dalla Consulta ma la banda si dedica a un’altra emergenza: salvare il soldato Cosentino. Il sottosegretario amico dei Casalesi ha presentato ricorso in Cassazione contro l’ordinanza del gip che chiede l’arresto e blocca la sua candidatura a presidente della Campania. Se la Cassazione annullasse l’ordinanza, il candidato alternativo, Caldoro, tornerebbe nel sottoscala. La banda si muove a tenaglia. Lombardi cerca tramite il presidente della Corte di Cassazione, Vincenzo Carbone, di accelerare i termini del ricorso e Arcangelo Martino fa circolare un dossier infamante contro Caldoro, che lo accomuna a Piero Marrazzo. Il 7 gennaio Lombardi va in Cassazione dopo avere fissato un incontro con Carbone. Esce e telefona a Cosentino: “fai far subito la rinuncia ai termini”. Il giorno dopo è il presidente Carbone a chiamare Lombardi per informarlo che l’udienza è fissata: “Il 28 gennaio”. Lombardi cerca il colpaccio: “Ah 28 gennaio.. e n'à putimmo fa' nu poco prima e ve'?”. Ma Carbone resiste: “Statte buono”. Il magistrato più importante d’Italia, a leggere gli atti, si fa consegnare olio da Lombardi in Cassazione. Scrive il gip: “Il 26 gennaio, appena due giorni prima della decisione sul ricorso Cosentino, Lombardi chiama nuovamente il Presidente Carbone , annunciandogli una piccola regalia: ‘Stammi a senti'... io mi so' fatto portare l'olio e te lo porto domani mattina (...) Ci vediamo in Cassazione e facciamo il trasbordo”. Non basta: a ottobre 2009, quando si stra decidendo se prorogare l’età pensionabile dei giudici nelle condizioni di Carbone, Lombardi chiama il sottosegretario alla giustizia Caliendo: “gli ho detto, guarda che Giacomo si impegna al massimo per quello che tu desideri, per cui tu devi fare queste due cose, uno e due, m’ha detto di si ... gli ho detto vedi che Giacomino ti sta facendo tutte le operazioni che vuoi tu quindi...”. Pochi mesi prima Carbone aveva chiesto a Lombardi: “Ti voglio dire una sola cosa però, io che faccio dopo che me ne vado in pensione!?”. E Lombardi: “Non ti preoccupare, ne sto parlando con l'amico mio di Milano!”

IFQ di oggi

luxorl
10-07-2010, 09:39
L’INTERVISTA L’ex magistrato Giuliano Turone
“Sembra che la P2 si muova alla luce del sole”

di Antonella Mascali

Adesso si dedica al teatro civile. Va in giro per l’Italia, ultimamente a parlare di Costituzione. Ma Giuliano Turone fino a pochi anni fa è stato magistrato. Uno di quelli che ha segnato la storia giudiziaria d’Italia. Il 20 maggio del 1981 assieme al collega milanese Gherardo Colombo ha scoperto la P2. Nel ’74 aveva ordinato l’arresto, sempre a Milano, del boss di Cosa Nostra Luciano Liggio. Era arrivato al capomafia, indagando su uno dei primi sequestri nel nostro Paese, quello dell’imprenditore Luigi Rossi di Montelera. Anche se ha appeso al muro la toga, Giuliano Turone rimane comunque un magistrato nell’anima e quando lo chiamiamo per intervistarlo su Carboni e “ fratelli”, la reazione è quella del giudice istruttore di un tempo.
“Non posso parlare di fatti che conosco solo attraverso i giornali”.

Ma nella sua mente è scattato un ritorno al passato?
Ho detto fra me e me: caspita! È la prima volta, dopo 30 anni, che ci sono arresti per il reato di associazione segreta. E poi ho pensato a quanto siano state importanti le intercettazioni per l’indagine in corso. Una prova ulteriore che non deve essere depotenziato questo strumento prezioso, come vuole fare il disegno di legge approvato in Senato e ora in discussione alla Camera.

Alla luce di questa indagine, ci sono secondo lei analogie con il periodo della P2?
Ripeto che non conosco gli atti. Constato però che allora, non essendo stata ancora scoperta, la loggia massonica P2 per conquistare, ad esempio, il Corriere della Sera o per avere potere su gangli finanziari, poteva condurre operazioni davvero segrete. Tutto è stato di-svelato solo grazie al sequestro delle liste della P2 e a una gran massa di documentazione a Castiglion Fibocchi. Abbiamo scoperto le carte all’interno di una ditta di abbigliamento dove si trovava un ufficio di Gelli che in pochi conoscevano. Lo avevamo saputo leggendo un’agendina di Michele Sindona.

Perché lei indagò anche sul banchiere, amico di Giulio Andreotti...
Era il periodo in cui stavamo indagando sull’omicidio dell’avvocato Giorgio Ambrosoli (liquidatore della banca di Sindona, ucciso a Milano nel ’79, ndr) e sul finto sequestro di Sindona. Proprio da quest’ultima inchiesta scoprimmo i contatti tra Sindona e Gelli. Così nacque l’esigenza di perquisire tutti i recapiti di quello che poi abbiamo scoperto essere il capo della P2.

Insistiamo. Nel presente cosa sta avvenendo?
Oggi sembra che la P2 si muova alla luce del sole. Sembra che i vecchi ambienti piduisti, che dopo il cataclisma giudiziario, avevano perso potere, abbiano recuperato terreno. Infatti Licio Gelli due anni fa ha dichiarato pubblicamente che il suo Piano Rinascita si stava attuando. Nessuno dell’establishment lo ha contraddetto.

Come non pensare a Berlusconi, tessera numero 1816?
Turone – con molta cortesia – sorride ma non risponde.


IFQ di oggi

anonimizzato
10-07-2010, 09:51
mills non c'è scritto da nessuna parte che il corruttore è berlusconi, è qualcuno di finivest certo, ma c'è un processo a parte per stabilire se è stato lui

tra l'altro non c'entra niente la corruzione con la P2... certo che il fatto doveva inventarsi una storiella per farvi passare felici l'estate... cosa leggevate sotto l'ombrellone? dopo che i vari spatuzza sono stati ovviamente smentiti hanno tirato fuori la sempreverde P2... temp che smentiscono pure questi l'estate è passata e potrete sempre tirare fuori "sarà un autunno caldo"

Sulla sempreverde P2 hai ragione, il nano che idolatri dopotutto ne è stato membro e guarda caso è PdC.

Cosa leggiamo sotto l'ombrellone lo vorremmo decidere noi ma vedo che vi siete già attrezzati per dare il carcere ai giornalisti e far fallire gli editori che "sgarrano", meglio limitarsi ai libri di Vespa e qualche Harmony per le signore.

Dopotutto il popola và educato giusto?

cocis
10-07-2010, 10:43
guardate questo .. :asd:

http://www.youtube.com/watch?v=8F77uXyfmSw&playnext_from=TL&videos=LPLykB-dyCg&feature=rec-LGOUT-farside_rn-2r-3-HM

Steinoff
10-07-2010, 19:28
editato per coerenza

Wolfgang Grimmer
10-07-2010, 19:31
guardate questo .. :asd:

http://www.youtube.com/watch?v=8F77uXyfmSw&playnext_from=TL&videos=LPLykB-dyCg&feature=rec-LGOUT-farside_rn-2r-3-HM

grandissimo :ave:

Jarni
10-07-2010, 19:41
Cosi' difficile da comprendere?
Lui è "oltre".:O

Steinoff
10-07-2010, 19:52
editato per coerenza

luxorl
11-07-2010, 00:23
La nuova P2 fa eleggere un giudice alla Corte d'Appello di Milano

Si tratta di Alfonso Marra trasferito dalla Corte d'Appello di Brescia. Il retroscena si trova nelle carte dell'inchiesta su un'organizzazizone segreta che condizionava la politica. In suo favore si sarebbe speso anche il sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo

L’amico giudice eletto a Milano con il sì di Mancino

“Non ti preoccupare. Ci facciamo anche a Berruti”. È il 22 ottobre del 2009 quando il giudice milanese Alfonso Marra discute per telefono con il faccendiere Pasquale Lombardi la strategia per essere nominato dal Csm presidente della Corte d’Appello di Milano. Uno dei gradi più alti e importanti di Palazzo di Giustizia. Lombardi ora è in carcere perché accusato di aver fatto parte di una sorta di nuova P2 in grado condizionare la politica e la magistratura e con Marra dimostra grande confidenza.

L’operazione che i due progettano per telefono alla fine avrà successo. Marra otterrà la poltrona che tanto gli interessa. Solo che Giuseppe Maria Berruti, il consigliere togato del Csm su cui si voleva fare pressioni, dirà coraggiosamente di no e sarà l’unico esponente della sua corrente Unicost a continuare, assieme a Md e Movimento per la giustizia, ad opporsi alla promozione. Marra comunque ce la farà lo stesso. Lui del resto è fortissimo. Dietro di sé non ha solo gli strani confratelli della nuova P2 legati a Marcello Dell’Utri e Denis Verdini. Chi si muove con forza in suo favore è il sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo – buon amico di questa nuova cricca – che, come Il Fatto Quotidiano è in grado di rivelare, telefona personalmente ad alcuni membri del Csm per caldeggiare la nomina. Il tutto mentre, come raccontano fonti qualificate del Consiglio, il faccendiere Lombardi staziona in permanenza nei corridoi. A fare le spese di questa oscura manovra sarà così Renato Rordorf, giudice di Cassazione da tutti stimato per la sua preparazione. Era lui infatti il favorito. Ma le carte alla fine si mescolano. “Diversi consiglieri hanno cambiato idea, ci sono state pressioni politiche pazzesche”, dicono le fonti de Il Fatto. Alcuni hanno ricevuto pressioni direttamente da Caliendo. In vista della probabile nomina di Edmondo Bruti Liberati (poi avvenuta) a procuratore capo di Milano, il sottosegretario dice a uno dei membri del Csm: “Non devi votare Rordorf. Non possono andare due magistrati di sinistra (sono entrambi di MD) ai vertici degli uffici di Milano”. L’azione di lobbing del faccendiere Lombardi e di Caliendo emerge anche dalle intercettazioni (di cui non potremmo darvi conto se ci fosse già la legge bavaglio).

Lombardi, ex dc campano della provincia di Avellino, chiama la consigliera laica del centrosinistra, Celestina Tinelli. Incontra il primo presidente della Cassazione, Vincenzo Carbone. Chiama la segretaria del consigliere di Magistratura indipendente Cosimo Ferri (citato nell’inchiesta di Trani sulle pressioni per chiudere Annozero). Fa rapporto al sottosegretario Caliendo. Al telefono insulta il consigliere Berruti e se la prende anche con Ezia Maccora, la consigliera di Magistratura democratica che durante il plenum parlerà apertamente di “pressioni esterne alla magistratura”.

In una intercettazione tra Lombardi e la consigliera Tinelli si legge: “Lì è Berruti eh! È Berruti eh! Che ha creato il problema! Sia ben chiaro eh!….”. E Lombardi:” Allora pure Giacomo (Caliendo, ndr) deve vedere di poterlo sca… scannare a questo. Sennò qua non si esce”. Tinelli spiega ancora che il vicepresidente Nicola Mancino, “sta ragionando nel senso di votare per questo Rordorf…”. Ma al plenum il vice presidente (vedi intercettazione pubblicata qui sopra) cambia idea. E assieme al primo presidente della Cassazione Carbone vota per Marra.

Il vero problema, insomma rimarrà, Berruti. Lombardi lo sa e al telefono con Marra lo definisce “l’unico stronzo”.

Berruti è però irremovibile. E nel suo intervento al plenum spiega l’anomalia della scelta di Marra: il giudice tanto caro alla nuova P2 è da poco più di un anno presidente della Corte d’Appello di Brescia, non si può spostarlo dopo un lasso di tempo così breve. Poi denuncia che: “La spinta verso Marra risponde anche ad una diffusa quanto non chiaramente espressa domanda di riequilibrio dei direttivi di Milano. Il riequilibrio. Questo sarebbe peggio del peggior correntismo. Significherebbe ammettere, come assurdamente si teme in alcuni palazzi della politica, che le sentenze, certe sentenze, possono essere diverse a seconda del dirigente l’ufficio”. Il riferimento è tutto per le sentenze che riguardano la Fininvest di Berlusconi. E oggi leggendo delle pressioni della nuova P2 si capisce che forse Berruti aveva proprio ragione.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/10/l%E2%80%99amico-giudice-eletto-a-milano-con-il-si-di-mancino/38235/

anonimizzato
11-07-2010, 09:15
Ma che dici !!!!!, non sentivi la mancanza, roba da "crisi di astinenza", dell'ennesima bufala eversiva, confezionata "ad-Hoc" e volta al distrarre il popolame da altri fatti ?. Non sono bastati il golpe Borghese, la P2 ed altro ancora, era indispensabile trovare altro da far trangugiare, rinserrando le file delle scosse schiere italioto/oppositorie, ai soliti boccaloni italici.:Perfido: :Perfido: :Perfido: :asd: :asd: :asd:

P.S. Quando qualcuno se la vede brutta inventa qualcosa complottistico/ingarbugliato/improbabile e lo da in pasto al popolo, popolo che puntualmente, in buona parte, finisce per abboccare come una, ogni riferimento a certuni è puramente casuale, trota.

Anche Dante scriveva in endecasillabi ma almeno la punteggiatura non la metteva a caso. :asd:

luigiaratamigi
11-07-2010, 09:39
Te ne accorgerai, è solo q

Te ne accorgerai, è solo q

Te ne accorgerai, è solo q

Il dottore Thomas non è in sede....PIRIPIRIPRIPI GWAGNNNNhttp://profile.ak.fbcdn.net/object3/491/61/n44120956122_5336.jpg

luigiaratamigi
11-07-2010, 09:54
Solo un volpone come costui poteva non rendersi conto che ho avuto un incidente, tasto inceppato, con la tastiera, lui lo ha avuto con ben'altro e, con tutta probabilità, pare proprio con effetti permanenti.:D :D :D
Solo un volpone come costui non ha capito che era una battuta.
Quindi chiama la badante, fattela spiegare, e poi fatti dare un Serenase.

luxorl
11-07-2010, 10:07
Ragà IGNORATE chi puntualmente entra nei thread solo per mandarli in vacca scrivendo post con un generatore di virgole automatico :O

luxorl
11-07-2010, 10:27
PDL, GUERRA DEI DOSSIER
Elezioni in Campania: così la nuova P2 di Carboni gettava fango su Caldoro per favorire Cosentino.
I finiani: peggio di romanzo criminale

A COLPI DI TRANS
Pdl, veleni sulle regionali campane: gli amici di Cosentino prepararono un dossier contro l’altro candidato Caldoro

di Eduardo Di Blasi


“È una giornata che attendevamo da anni. Che se da un lato celebra il ritorno della legalità politica, dall’altro segna l’inizio di una nuova era”. È il 19 aprile 2010. Con queste parole Nicola Cosentino, coordinatore regionale del Pdl campano e sottosegretario all’Economia nonostante una richiesta d’arresto per camorra, festeggia pubblicamente la vittoria di Stefano Caldoro, fresco eletto alla Presidenza della Regione Campania. “Legalità politica”. Strana accoppiata di parole a vedere la guerra sporca che ai margini del Pdl campano si scatenò per quella elezione. Una storia di dossieraggi che, per usare il paragone del deputato finiano Fabio Granata, sembra uscita da “Romanzo Criminlae”.

Facciamo qualche passo indietro. È la metà di settembre 2009, sette mesi prima dei festeggiamenti. Il Pdl è alla ricerca di un candidato per la presidenza e il nome di Caldoro è tra i più gettonati assieme a quello di Mara Carfagna e di Cosentino.

Arcangelo Martino, vecchio assessore socialista con qualche noia nella tangentopoli napoletana, chiama Flavio Carboni. Parlano delle candidature. Il faccendiere che finì nello scandalo del Banco Ambrosiano, ha una certa consuetudine con il coordinatore del Pdl Denis Verdini. È a lui che entrambi portano la loro preferenza per l’uomo forte di Casal di Principe. Certo, ci sono i problemi giudiziari, ma quelli potrebbero anche essere messi alle spalle. Se non fosse che a novembre, dopo tanto lavoro di lobby, arriva la mazzata. “Quella cosa di quel Nicolino là è precipitata”, si preoccupa Martino. Che è successo? La procura ha chiesto alla Camera dei deputati di arrestarlo, e Gianfranco Fini ne ha sotterrato le possibilità di successo con la frase: “La candidatura di Cosentino non è più nel novero delle cose possibili”.

Martino allora punta sul cavallo Lettieri, presidente degli industriali, ma non molla Cosentino. La lobby si attiva con Vincenzo Carbone, presidente della Corte di Cassazione, affinchè venga accolto il ricorso che il caselese ha fatto contro l’arresto. Si prova a interessare della vicenda anche Gianni Letta. È il giudice tributario Pasquale Lombardi a tenere i legami con il presidente Carbone. Gli fa anche una strana profferta: “Stammi a sentì... io mi so’ fatto portare l’olio e te lo porto domani mattina (...) Ci vediamo in Cassazione e facciamo il trasbordo”. A fine gennaio però il ricorso è respinto.

Frattanto, si prova comunque a scalzare Caldoro che per Martino rappresenta “una nomina di un comitato di affari e di ladri”. È infatti alla metà di quel mese di gennaio, quando si pensa di ripescare ancora “Nicolino”, che entra in gioco l’allora sindaco di Pontecagnano Ernesto Sica, oggi assessore a dir poco “scomodo” proprio nella giunta guidata da Caldoro.

È la seconda metà di gennaio quando si inizia a costruire il dossier. Sica è attivissimo: “Dico mo’ tanto uscirà quella bomba e uscirà al momento opportuno”. La bomba è rappresentata da una storia di trans. Ma in quel mese di gennaio non si riesce a raccattare granchè. Martino è deluso di un documento dove sono segnate solo date e luoghi di incontro. Sica ribatte: “Basta che tu gli dici ma tu il diciannove settembre sei andato là! Quello... poi dopo di che veramente... mo bisognerebbe avere una copia.. una cazzata perchè lui lì andava bimestralmente il vizio è pesante ehh (...) Lui ha cambiato un po’! Ha girato un po’! Gira un po’! All’Excelsior e altre parti capito?”.

Si inizia a far strada l’ipotesi di mettere in circolo il veleno. È Lombardi a parlarne con Martino: “Potrebbe essere data a Repubblica, in una busta”.

Frattanto partono le telefonate al candidato. Almeno così racconta Martino al telefono: “Lo, so che a lui gliel’hanno anche detto, l’hanno chiamato. E lui ha negato tutto, dice ma no, ma quando mai, ma qua, là, però è molto abbacchiato, molto giù. So che stasera c’era una riunione di verifica su questi fatti che loro hanno fatto fare, hai capito, indipendentemente da, indipendentemente da te, da me e da altri, la hanno fatto fa per fatti loro. Quindi bisognerebbe andare là con tutto eccetera eccetera. Tu c’hai pure i circostanziati, no? Con nomi e tutto. E allora tu cosi devi andare là fratello mio, se tu vuoi veramente, perché quello sta lì, mi hanno detto che sta cosa si può fare e si farà però io non avevo i circostanziati (...) Quello che fa le verifiche non ha i circostanziati...”. E Sica: “Vabbè, mancano gli amichetti allora, i nomi degli amichetti, ho capito, vabbene”.

Siamo al 2 febbraio. Ormai sembra impossibile riprendere la candidatura di Cosentino. Ma la partita con Caldoro non è chiusa. L’8 febbraio un sms informa Martino: “Dici a Nicola che dovrebbe uscire il rapporto di Caldoro con i trans, forse del problema ha parlato anche un pentito, che fine abbiamo fatto, siamo finiti in un mondo di froci..Povero Berlusconi”.

Il 9 febbraio la polpetta avvelenata è servita in tavola. Sul sito www.campaniaelezio  ni.altervista.org   esce un articolo dal titolo: “Un Marrazzo in pectore: le ‘passioni’ strane di Caldoro”. Dettagliava quanto gli uomini della lobby si erano scambiati nel corso dell’ultimo mese.

I due, Sica e Martino, se ne compiacciono con toni fintamente scandalizzati al telefono. Il giorno seguente, sullo stesso sito, un altro colpo, già sentito, sul candidato Pdl: “Pentito di camorra accusa: nel ‘99 stringemmo patto con Caldoro”. Ma quest’ultimo riesce a stoppare la diffamazione in corso e a Roma non sembra interessare troppo una notizia non approdata nemmeno sulla cronaca locale. Forse anche perchè, come si lamenterà Martino, “la relazione è stata fatta una chiavica”

IFQ di oggi

luxorl
11-07-2010, 10:34
Nuova P2, il coordinatore azzurro indagato per loggia segreta

Se è necessaria la partecipazione di almeno tre persone alla costituzione di una loggia segreta, all’indomani dell’ordinanza di arresto nei confronti di Flavio Carboni e dei suoi soci napoletani, appare evidente che lo stesso reato potrebbe essere contestato in tempi stretti ai livelli più alti della nuova P2. Politici e magistrati, i cui nomi sono direttamente coinvolti nel tentativo di interferire sulle decisioni di organi costituzionali, come nel caso del Lodo Alfano, o nell’attribuzione di importanti incarichi a magistrati utili a risolvere beghe giudiziarie, vedi Alfonso Marra messo a capo della Corte d’appello di Milano. Il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo ha ieri per la prima volta ammesso l’iscrizione sul registro degli indagati di Denis Verdini per la stessa accusa di appartenenza ad associazione segreta, ex legge Anselmi, che ha portato all’arresto dei primi tre.

Al coordinatore del Pdl - finora accusato del reato di corruzione per la mazzetta da 800 mila euro incassate dal “Giornale” toscano - viene attribuito il ruolo di anfitrione in almeno cinque incontri svoltisi nella sua abitazione ai piedi dell’Ara-Coeli, in palazzo Peccy Blunt. E due di questi sono stati certamente dedicati alla soluzione del Lodo.

Sono proprio le finalità occulte di quegli incontri a metterlo nei guai, anche se lui si difende: “Sono investito da un fiume di fango cui ora si aggiunge l’accusa di appartenere a una società segreta di cui non conoscevo neppure l’esistenza”.

Nei prossimi giorni, a partire dall’interrogatorio di Ugo Cappellacci - convocato per martedì - l’attività istruttoria servirà anche a mettere a fuoco la sua posizione. Il governatore della Sardegna ha sempre detto di aver seguito le indicazioni del suo dirigente di partito, anche nella nomina di Ignazio Farris a presidente dell’Arpas, la commissione ambientale sarda. Ma ora sappiamo che quella nomina era la contropartita chiesta da Carboni in cambio delle sue indebite interferenze in ambito giudiziario

Uno scambio di favori cui non è estraneo Marcello Dell’Utri, amico di vecchia data del faccendiere, presente a vari incontri. Il senatore del Pdl, recentemente condannato a Palermo a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa, per gli inquirenti potrebbe essere il vero tessitore della rete: fu lui del resto a mettere in contatto Carboni e Verdini.

Non si esclude che al termine degli interrogatori possano esserci altre richieste di arresto anche alla Camera dei deputati. Delicata è anche la posizione dei magistrati che hanno partecipato agli incontri di piazza Venezia, dal sottosegretario alla Giustizia Caliendo al capo degli ispettori di via Arenula Arcibaldo Miller.

Rita Di Giovacchino

luxorl
11-07-2010, 10:42
Indovina chi viene a cena
B. E I SUMMIT PER LA “SUA” GIUSTIZIA CADE LA PRIMA TESTA: SI DIMETTE MARTONE

di Gianni Barbacetto e Antonella Mascali

Sono arrivate le prime dimissioni per lo scandalo della “nuova P2”. Il magistrato della Cassazione Antonio Martone, secondo quanto risulta al Fatto Quotidiano, venerdì ha presentato al Csm una lettera in cui chiede di lasciare la toga. Martone era presente alla cena del 23 settembre 2009 nella casa romana del coordinatore del Pdl, Denis Verdini. Con lui c’erano il collega Arcibaldo Miller, il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, il faccendiere Flavio Carboni, il senatore Marcello Dell’Utri e il giudice tributario Pasquale Lombardi. Non un banchetto conviviale tra amici, ma una riunione a tavola per decidere la strategia di condizionamento della Corte costituzionale che doveva esprimersi sul Lodo Alfano. Cioè sullo scudo per salvare Berlusconi dai processi milanesi Mediaset e Mills. I commensali fanno la conta dei giudici costituzionali favorevoli e contrari al Lodo. E cercano il modo di assicurarsi una maggioranza che confermi la legge salva-premier.

Ordini e scambi
Dopo la cena, Lombardi telefona a Martone e gli detta le istruzioni: “Io farei una ricognizione, i favorevoli e i contrari. Poi vediamo come bisognerà per vedere di raggiungere i contrari... Ci sono tutti i mezzi possibili” . Le manovre non vanno a buon fine: il 7 ottobre del 2009, il Lodo viene bocciato. Ma Martone, avvocato generale (in aspettativa) presso la Cassazione, ha comunque di che rallegrarsi: a dicembre viene nominato dal ministro Renato Brunetta presidente della Commissione “per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche”. Collezionista d’incarichi, Martone è stato fino all’anno scorso anche presidente della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali. Vicino a Unicost, la corrente moderata del sindacato delle toghe, in passato è stato anche membro del Csm e nel 1999 ha presieduto l’Anm. Le dimissioni ora gli evitano un eventuale (e infamante) procedimento disciplinare da parte del Csm, dopo quasi 45 anni di servizio.

Martone ha fatto la sua scelta in sordina. Un altro partecipante alla cena di casa Verdini, invece, il sottosegretario Caliendo, ha ieri pubblicamente dichiarato di aver partecipato all’incontro, ma ha escluso “nella maniera più assoluta che, me presente, si sia discusso di possibili pressioni sui giudici della Corte”. Caliendo si è in effetti allontanato mentre la cena era ancora in corso. Ma a metterlo al corrente delle manovre in atto ci ha pensato, subito dopo, Lombardi che lo ha chiamato al telefono. Senza alcuna protesta del sottosegretario, che non si è certo opposto all’operazione.

I tentativi di influire sulla Corte per ottenere la conferma della legge salva-Berlusconi vengono compiuti nonostante lo scandalo scoppiato appena due mesi prima. Nel luglio 2009 un articolo di Peter Gomez su l’Espresso aveva rivelato una prima cena, avvenuta nel mese di maggio a casa del giudice della Consulta Luigi Mazzella. Vi avevano partecipato un altro componete della Corte, Paolo Maria Napolitano, il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Carlo Vizzini e Silvio Berlusconi in persona. Nel pieno della polemica, il presidente Francesco Amirante aveva dichiarato: “La Corte costituzionale nella sua collegialità deciderà come ha sempre fatto, in serenità e obiettività, le questioni sottoposte al suo giudizio”.

Bravi, bis
Quattro mesi dopo la prima cena, e a 14 giorni dal verdetto della Consulta, ci riprova Verdini che convoca i “fratelli” e i loro alleati. Fra loro, anche il capo degli ispettori del ministero della Giustizia, Arcibaldo Miller, in passato salvato da un imbarazzante trasferimento per incompatibilità ambientale. Due boss pentiti, Pasquale Galasso e Carmine Alfieri, avevano accusato Miller, allora pm della procura di Napoli, di avere rapporti con la camorra. Da quelle dichiarazioni erano nate due indagini a carico del magistrato, finite con l’archiviazione. Al Csm Miller aveva ammesso le frequentazioni con gli imprenditori Sorrentino, legati alla camorra: “È uno sbaglio che riconosco di aver fatto e ne subirò le conseguenze”. Le conseguenze non ci sono state. Miller ha lasciato la procura napoletana per l’ufficio degli ispettori del ministero, che ha guidato con i governi di centro-destra e di centrosinistra.

IFQ di oggi

fba00
11-07-2010, 10:45
ma più che nuova p2 mi sembra più una continuazione di quella vecchia :eek:

Kratos
11-07-2010, 11:10
lo capisci da te che quel giornale si ostina a pubblicare un mare di cose date per certe senza uno straccio di prova, tutto frutto di supposizioni e congetture e ipotesi, e bla e bla e bla.

come diavolo fate a perdere a comando ogni capacità di analisi critica e difesa mentale quando c'è di mezzo quel giornale? avete fatto un corso o cosa?

Indovina chi viene a cena
B. E I SUMMIT PER LA “SUA” GIUSTIZIA CADE LA PRIMA TESTA: SI DIMETTE MARTONE

di Gianni Barbacetto e Antonella Mascali

Sono arrivate le prime dimissioni per lo scandalo della “nuova P2”. Il magistrato della Cassazione Antonio Martone, secondo quanto risulta al Fatto Quotidiano, venerdì ha presentato al Csm una lettera in cui chiede di lasciare la toga. Martone era presente alla cena del 23 settembre 2009 nella casa romana del coordinatore del Pdl, Denis Verdini. Con lui c’erano il collega Arcibaldo Miller, il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, il faccendiere Flavio Carboni, il senatore Marcello Dell’Utri e il giudice tributario Pasquale Lombardi. Non un banchetto conviviale tra amici, ma una riunione a tavola per decidere la strategia di condizionamento della Corte costituzionale che doveva esprimersi sul Lodo Alfano. Cioè sullo scudo per salvare Berlusconi dai processi milanesi Mediaset e Mills. I commensali fanno la conta dei giudici costituzionali favorevoli e contrari al Lodo. E cercano il modo di assicurarsi una maggioranza che confermi la legge salva-premier.

Ordini e scambi
Dopo la cena, Lombardi telefona a Martone e gli detta le istruzioni: “Io farei una ricognizione, i favorevoli e i contrari. Poi vediamo come bisognerà per vedere di raggiungere i contrari... Ci sono tutti i mezzi possibili” . Le manovre non vanno a buon fine: il 7 ottobre del 2009, il Lodo viene bocciato. Ma Martone, avvocato generale (in aspettativa) presso la Cassazione, ha comunque di che rallegrarsi: a dicembre viene nominato dal ministro Renato Brunetta presidente della Commissione “per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche”. Collezionista d’incarichi, Martone è stato fino all’anno scorso anche presidente della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali. Vicino a Unicost, la corrente moderata del sindacato delle toghe, in passato è stato anche membro del Csm e nel 1999 ha presieduto l’Anm. Le dimissioni ora gli evitano un eventuale (e infamante) procedimento disciplinare da parte del Csm, dopo quasi 45 anni di servizio.

IFQ di oggi

Ma no, ma son tutte supposizioni, eh...i "contrari" in realtà erano contrari ad un torneo di scopone scientifico e bisognava convincerli...

Si capisce perche' hanno tanto bisogno di bloccare per sempre le intercettazioni: sono l'unica cosa ancora in grado (forse e sempre per meno persone) di sputtanarli. C'è poco da aspettare sentenze, giudici, prove quando si può sentire dalla loro STESSA VOCE lo schifo che combinano. Il peggio però è che n tanti già adesso ci passano sopra tranquillamente...

anonimizzato
11-07-2010, 11:11
Ragà IGNORATE chi puntualmente entra nei thread solo per mandarli in vacca scrivendo post con un generatore di virgole automatico :O

:sbonk:

anonimizzato
11-07-2010, 11:14
ma più che nuova p2 mi sembra più una continuazione di quella vecchia :eek:

Infatti non è una nuova P2 è solo quella vecchia che si è fatta il lifting (cit.)

Steinoff
11-07-2010, 13:49
editato per coerenza

elect
11-07-2010, 15:44
guardate questo .. :asd:

http://www.youtube.com/watch?v=8F77uXyfmSw&playnext_from=TL&videos=LPLykB-dyCg&feature=rec-LGOUT-farside_rn-2r-3-HM

:(

LUVІ
11-07-2010, 15:46
Porca puttana. :mad:

rip82
11-07-2010, 16:36
Porca puttana. :mad:Reazione fin troppo composta, un atteggiamento misurato sulla situazione comprenderebbe il signor nove millimetri.
Una curiosita', come si vive dopo aver visto Mani Pulite seguita dall'elezione del nano? Io all'epoca avevo dodici anni, ma penso che vissuto in eta' della ragione sia davvero un duro colpo...

Gnubbolo
11-07-2010, 16:44
quello che ho letto su repubblica mi ha annichilito.
ma avevamo predetto un governo tecnico, per metterla in culo agli operai ed aiutare gli affaristi meridionali ( nuova cassa del mezzogiorno incoming )

l'allegra brigata Berlusconi, Letta, Casini, Geronzi, il cardinale Bertone e persino, presenza insolita e degna di qualche stupore, il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi..

LUVІ
11-07-2010, 16:48
Reazione fin troppo composta, un atteggiamento misurato sulla situazione comprenderebbe il signor nove millimetri.
Una curiosita', come si vive dopo aver visto Mani Pulite seguita dall'elezione del nano? Io all'epoca avevo dodici anni, ma penso che vissuto in eta' della ragione sia davvero un duro colpo...

Sinceramente non ce la faccio più.
Non si riesce più umanamente a sopportare tutto ciò.

atinvidia284
11-07-2010, 17:13
Indovina chi viene a cena
B. E I SUMMIT PER LA “SUA” GIUSTIZIA CADE LA PRIMA TESTA: SI DIMETTE MARTONE

di Gianni Barbacetto e Antonella Mascali



http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/11/indovina-chi-viene-a-cena/38652/

Ormai è palese anche ai più stolti sostenitori ( e per loro non è un problema) il modo in cui opera l'omino,quando i suoi scivani portati il parlamento e pagati con i nostri soldi,non riscono a confezionargli una legge che lo possa mettere a riaparo dalla giustizia,è costretto a delegare i suoi sgherri e mettere mano alle sue infinite ricchezze per corrompere:
Mills,lodo mondadori,processi Arces e all iberian,lodo alfano ecc..

rip82
11-07-2010, 17:15
Sinceramente non ce la faccio più.
Non si riesce più umanamente a sopportare tutto ciò.Capisco, c'e' da incazzarsi tutti i giorni, alla lunga stufa!

luxorl
11-07-2010, 23:59
Nuova P2, un favore da 200 milioni a B.
Cadono le prime teste, il Pdl si sfalda

La magistratura indaga sul tentativo della superlobby di pilotare la querelle milionaria di Berlusconi con il fisco nella vicenda Mondadori. Obiettivo: fargli risparmiare 200 milioni. Intanto la nuova massoneria perde i pezzi. Secondo quanto risulta al Fatto Quotidiano, l'ex presidente dell'Anm Antonio Martone venerdì ha presentato al Csm una lettera in cui chiede di lasciare la toga. Nel settembre del 2009 il magistrato partecipò alla cena segreta per salvare il premier dai processi: con lui c'erano il collega Arcibaldo Miller, il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, il faccendiere Flavio Carboni, il senatore Marcello Dell’Utri e l'ex Dc Pasquale Lombardi. Rissa a mezzo stampa nel Pdl. I finiani: "Verdini lasci". I berlusconiani: "Andatevene voi"

di Gianni Barbacetto, Marco Lillo e Antonella Mascali


Mondadori e quella causa “dirottata” sul binario morbido

Altro che banda di inconcludenti. La P3, come è stata ribattezzata con un po’ di enfasi, spesso riusciva a ottenere il risultato. E il beneficiario finale di tanto lavorio oscuro talvolta era proprio Silvio Berlusconi, il capo di quel Denis Verdini che per il Gip era interno al “sodalizio”. Nelle sue telefonate intercettate durante l’indagine di Trani, il premier si diceva molto preoccupato con il suo fido commissario dell’Agcom per una questione fiscale: “È una cosa pazzesca”, spiegava a Giancarlo Innocenzi, “ho il fisco che mi chiede 900 milioni”. Proprio in quei giorni, uno degli arrestati per l’associazione segreta che voleva intervenire sugli organi costituzionali – Pasquale Lombardi – si muoveva per risolvere il suo problema. Ovviamente a sua insaputa.

Ieri abbiamo raccontato le pressioni della lobby segreta per ottenere la nomina di Alfonso Marra alla presidenza della Corte di Appello di Milano. Il caso fiscale di cui ci occupiamo oggi è ancora più inquietante. Se la nomina di Marra poteva influire solo indirettamente sui processi pendenti di Mediaset, nel caso fiscale la trama della “nuova P2” interessa direttamente le casse della famiglia Berlusconi.

Tutto ruota intorno al ricorso in Cassazione presentato dalla Mondadori e che riguarda un accertamento da 200 milioni di euro che, con gli interessi può arrivare, non ai 900 milioni del Cavaliere catastrofista, ma a 350 milioni. Pasquale Lombardi, il giudice tributario campano arrestato insieme a Flavio Carboni e Arcangelo Martino, si è mosso in quel periodo per ottenere lo spostamento della causa alle sezioni unite della Cassazione, considerate meno pericolose per la Mondadori. Questa vicenda non è contestata nell’ordinanza del Gip Giovanni De Donato. Ma al Fatto Quotidiano risulta che è considerata molto interessante dagli inquirenti. Il pm Capaldo ha sentito nelle scorse settimane l’avvocato generale dello stato Oscar Fiumara e gli ha chiesto perchè l’avvocatura ha scelto di non opporsi al trasferimento alle sezioni unite.

La vicenda Mondadori inizia nel 1991 quando, a seguito di una fusione societaria, la casa editrice riesce ad abbattere le imposte. L’Agenzia delle entrate, sostenendo che l’operazione è stata architettata allo scopo di aggirare le norme fiscali, chiede alla società 200 milioni di euro. Mondadori impugna e vince sia in primo che in secondo grado. La vicenda, tecnicamente molto complessa, si trascina per un decennio e arriva in Cassazione su ricorso dell’Agenzia delle entrate, rapresentata dall’Avvocatura dello Stato. Mondadori vuole evitare la sezione della Cassazione competente in materia tribuataria, che in altri casi ha assunto una linea dura sull’elusione delle imposte e, grazie anche al presidente della Cassazione Vincenzo Carbone e al numero uno dell’avvocatura, Oscar Fiumara, entrambi amici di Lombardi, ottiene il suo scopo.

Quando la causa Mondadori finisce alle Sezioni unite, in molti notano la strana coincidenza con due emendamenti in finanziaria: il primo innalza l’età della pensione da 75 anni a 78 per i magistrati, una norma applicabile a Vincenzo Carbone e Oscar Fiumara. Il secondo introduce la possibilità di chiudere le liti pendenti con il fisco davanti alla cassazione – come il caso Mondadori – pagando il 5%.

Fortunatamente il capo dello Stato e l’Associazione Nazionale Magistrati si oppongono, così la proroga salta, Fiumara e Carbone si rassegnano alla pensione. Quando la giornalista Liana Milella mette in connessione il trasferimento della causa Mondadori da parte di Carbone con la proposta sulla sua pensione, il presidente minaccia querele e scrive che la rimessione alle sezioni unite è stata adottata perché chiesta da entrambe le parti (avvocatura dello Stato e legali della Mondadori). Ora si scopre che in quei giorni Lombardi – intercettato – diceva al sottosegretario Giacomo Caliendo, del Pdl, “sono stato dal presidente (Carbone) e ti ringrazia e disse guarda che Giacomo si impegna al massimo per quel/o che tu desideri … gli ho fatto… gli ho fatto prevedere i 3 anni… quindi lui… tutto contento e soddisfatto gli ho detto vedi che Giacomino ti sta facendo tutte le operazion i che vuoi tu quindi… ”.

Gli inquirenti stanno verificando le carte del trasferimento alle sezioni unite. Al Fatto, Oscar Fiumara dice: “Ero presente anche al convegno di Santa Margherita all’hotel Forte e le spese sono state coperte dal centro giuridico di Lombardi, come è accaduto in un altro convegno all’hotel Gallia di Milano. Certamente parlavo con lui ma non abbiamo mai affrontato il tema del trasferimento alle sezioni unite della causa Mondadori. Comunque quella rimessione non fu chiesta da noi, come sosteneva erroneamente la lettera spedita a La Repubblica dalla Cassazione. Insieme ai colleghi che seguono più direttamente la causa, gli avvocati Gianni De Bellis e Giorgio D’Amato, semplicemente non ci siamo opposti e ci siamo rimessi alla scelta del presidente Carbone”.


da il Fatto Quotidiano dell’11 luglio 2010

jarry
12-07-2010, 00:35
Il Verdini di oggi comincia ad accusare i colpi e annaspa.
La sua prosa ora è piu' misurata e finto-seria.

Un anno fa il suo argomentare trasudava un esibito mix di furberia/arroganza/presunzione di perenne impunità che voleva significare "noi siamo i piu' furbi di tutti e vi freghiamo". Un pezzo verdiniano di allora:

“Io sono contro la mafia e contro l’antimafia, io sono contro i pentiti”. Proviamo a ricordare la storia: “ma se anche Falcone rivendicò l’importanza dei collaboratori di giustizia, Tommaso Buscetta, Totuccio Contorno”. Verdini taglia corto: “quanti sono ’sti pentiti? Duemila! Son troppi, lo capisci? Cos’hai risolto con duemila pentiti? Niente, quindi non servono”. Poi un sobrio richiamo ai paradisi fiscali: “Ce li hanno tutti, la piccola Olanda ne ha quaranta, noi solo uno sotto controllo che è San Marino”. In conclusione, dopo l’ennesimo confronto con Elia sul caso Fondi e l’immobilismo del governo, Verdini strappa la “vittoria” quando ci si addentra nel tema “ballerine”. Di fronte alla contraddizione di un premier una volta al family day e una volta con l’ape regina, Verdini compie il miracolo: “tu sei credente?”. Noi: “che c’entra?”. Lui: “vedi, che te ne frega!?”. A lato giunge un signore sulla sessantina che ricorda a Verdini: “il presidente del consiglio è un personaggio pubblico, non può mentire!”; Verdini si supera: “vorrei vedere te a letto che cosa combini!”. Chapeau.

http://www.pieroricca.org/2009/08/22/verdini-e-fassino/

Non è cabaret, questa è la classe dirigente che (ancora) ci governa.

sid_yanar
12-07-2010, 01:04
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/11/indovina-chi-viene-a-cena/38652/

Ormai è palese anche ai più stolti sostenitori ( e per loro non è un problema) il modo in cui opera l'omino,quando i suoi scivani portati il parlamento e pagati con i nostri soldi,non riscono a confezionargli una legge che lo possa mettere a riaparo dalla giustizia,è costretto a delegare i suoi sgherri e mettere mano alle sue infinite ricchezze per corrompere:
Mills,lodo mondadori,processi Arces e all iberian,lodo alfano ecc..

*.

Aggiungo solo che in fondo il problema più grave sono gli stolti sostenitori. Sono costoro l'humus o meglio la fanghiglia nella quale cresce e prospera il berlusconismo.

first register
12-07-2010, 01:07
:mad:

John Cage
12-07-2010, 01:39
Te ne accorgerai, è solo questione di aver pazienza e tener svegli i neuroni ed il resto verrà da se.

Che tutti i cancan vengano architettati per "far notizia" e sollevare "l'indignazione popolare" siano volti al coprire le carenze, incapacità, incompetenze, pressapochismi, negligenze, superficialità e molto altro, che caratterizzano la stragrande maggioranza della cosi detta "classe dirigente" italiota (non è che la base che la esprime meriti di meglio, anzi !!!!!) neppure vi sfiora, vero ?.

P.S. Da notare che gli "indignati" appartengono, quasi in toto, ad una certa area politica, area facile al venir fomentata ed indirizzata secondo le convenienze dei suoi leader, e che, altrettando generalmente, appartengono alle schiere degli autoelettisi come progressisti, pensatori, intellettuali, etc etc. Insomma: gli unici a pensare, secondo le loro convinzioni, autonomamente ed in modo liberale in questo paese.

ma quindi la stessa maggioranza avrebbe interesse a distrarre l'elettorato dalla propria incapacità inscenando complotti simili?

Mr_Paulus
12-07-2010, 08:42
Non se ne può più cazzo.

jarry
12-07-2010, 10:39
Il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso fa notare che in questa vicenda P3 i giudici sono in difficoltà per inquadrare il tipo di reato.
Nel caso P2 c'erano le finalità eversive e tuttavia il reato associativo non resse al processo.
Ora Verdini & C potrebbero cavarsela sostenendo che la loro era una semplice azione lobbystica.
Ovvero: il reato in questa "rete criminale" c'è e bello grosso ma, stante l'attuale codice, non è facile definirlo. Se lo dice Grasso che è persona perbene e abituata a misurare le parole significa che i giudici sono in oggettiva difficoltà. Non è un buon segno.
Questo sul piano strettamente giudiziario. I riflessi sulla politica e sull'opinione pubblica (ma esiste?) sono altra cosa.

È sempre più difficile individuare il reato per la nuova corruzione, non è previsto dal codice penale (...) . Incardinando il tema sugli sviluppi da "associazioni segrete" delle inchieste sulla Protezione civile e sull'eolico, Grasso spiega: "La corruzione richiede un accordo tra un pubblico ufficiale che dà qualcosa e chi riceve un compenso o un'utilità. Oggi sembra di assistere alla presenza di una rete criminale in cui c'è uno scambio di favori talmente complicato che non rientra nei nostri modelli giuridici, in particolare nel nostro modello di reato di corruzione".

Nei tanti rivoli dell'inchiesta Anemone, per ricordare, si è scoperto che un imprenditore edile spregiudicato si occupava della vita privata di funzionari pubblici di primo piano, come Angelo Balducci, fornendo maggiordomi e tendaggi per le prime e seconde case, quindi acquistava appartamenti a generali dei servizi segreti come Francesco Pittorru, si dava da fare per pagare (in parte) l'acquisto di una casa vista Colosseo per l'ex ministro Claudio Scajola e l'affitto per il pied-à-terre di Guido Bertolaso. Tre diverse procure hanno contestato, in tutti questi casi, il reato di corruzione.

Reggerà in processo? È adeguato ai tempi? Il procuratore Grasso dice: "Il problema è tutto nella difficoltà di individuare una figura di reato che si percepisce come qualcosa di illecito, ma che è difficile da perseguire da un punto di vista penale". Quindi, "i magistrati sono costretti a ricorrere a reati associativi per ricostruire il reticolo criminale da cui si origina uno scambio di favori e privilegi". Qualcuno oggi potrebbe dire, in difesa degli affaristi che insidiano politici e funzionari pubblici: si tratta di lobby, di un'attività di pressione lecita per favorire interessi privati. Grasso, riferendosi alle contestazioni di "nuova P3" per il gruppo di potere di Flavio Carboni (voleva imporre l'eolico inquinante alla Sardegna), replica: "Bisogna vedere se questa attività lobbistica mette in pericolo la democrazia e l'uguaglianza dei cittadini e, poi, se c'è la volontà politica di perseguirla".

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/07/12/news/grasso-5525942/?ref=HREA-1

CoreDump
12-07-2010, 11:07
--cuttone--
La p2, come tante altre cose, è stata caricata di significati improbabili perchè, almeno IMHO, ciò serve da copertura per le incapacità, incompetenze, disonestà e tanto altro ancora che una società come la nostra, società che di esse si nutre ed esprime nella sua classe dirigente nel loro massimo fulgore.

Quindi se "traduco" beni sostieni che l'attuale situazione politico e "imprenditoriale" italiana e la diretta emanazione
di quello che e la nostra societa e di come sono i cittadini italiani? :)

CoreDump
12-07-2010, 11:36
Io non lo credo, ne sono certo e per evidenti ricorsi storici. Tu invece cosa credi ?.

P.S. Attento ai cuttoni, molti dati utili per comprendere la conclusione risiedono proprio nei passi da te tagliati.

Hai ragione invece del "cuttone" era meglio se mettevo la parte in neretto, cmq da questo punto di vista la penso come te
e quindi mi chiedo se sia possibile uscire da questa chiamiamola situazione, sinceramente vedo abbastanza nero ;)

elect
12-07-2010, 14:27
Non se ne può più cazzo.

*

LUVІ
12-07-2010, 15:00
Cuttone

Questo essere è il colmo della presuMzione.

Onisem
12-07-2010, 15:03
Ci mancava solo questa. 15 anni di berlusconismo hanno riesumato e sublimato la peggiore merda della storia della repubblica e sparso cultura mafiosa, che è ormai quella di un intero popolo compresi i super convinti nordisti leghisti, per tutto lo stivale.

elect
12-07-2010, 15:56
http://sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc4/hs074.snc4/35070_461224075336_76372150336_5840377_2862627_n.jpg


Francamente vedo assai nero pure io e ciò che penso/mi aspetto lo puoi dedurre facilmente dalla parte, quella riguardante la nostra specie ed il modo di comportarsi che la caratterizza, che hai tagliata di quel post.

I cambiamenti storici e/o evolutivi sono ineluttabili, esistono due vie per percorrerli:

1) Fingere di ignorarli, come di solito agisce la specie homo, e subirne, col rischio di venirne stritolati, le conseguenze come attori passivi.

2) Mostrare di possedere realmente l'intelligenza che ci autoattribuiamo ed assecondarli/favorirli per poterli, almeno in parte, guidare e minimizzarne eventuali lati sgradevoli.

Purtroppo la nostra specie fa della presumzione di essere al centro dell'universo la sua filosofia di vita, per questo pensa che l'universo si debba adattare alle sue esigenze e non viceversa. Da questa presumzione scaturisce il becero conservatorismo oscurantista che affligge la nostra specie, conservatorismo che, autoingannandoci, mascheriamo da progressismo senza tener conto di quanto ci circonda e delle conseguenze che scatenerà l'opporsi a forze oltre la nostra portata e/o comprensione come lo sono l'evoluzione, alla cui forza selettiva tentiamo di affrancarci tramite la scienza ma senza successo, e la necessità storica dei cambiamenti alla quale ci opponiamo in nome delle ideologie da noi confezionate, dalle convenzioni che stanno alla base del patto di mutua collaborazione che va sgretolandosi, ed altro ancora.


E continua a votare Lega in coalizione col PDL che ne usciamo di sicuro :cool:


Non t'ho "cuttato" 'sta volta, contento? :O

luxorl
12-07-2010, 18:01
Nuova P2, indagati Dell’Utri e Cosentino

Anche Marcello Dell’Utri e Nicola Cosentino sono indagati dalla procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta sulla nuova P2. I due sono accusati di associazione a delinquere e violazione della legge Anselmi sulla costituzione delle associazioni segrete. Così a meno di due settimane dalla condanna a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, il senatore del Pdl e cofondatore di Forza Italia, finisce coinvolto in una nuova inchiesta.

Cosentino è indagato per l’episodio della candidatura sostenuta dal gruppo di Carboni alla presidenza della regione Campania e per la diffamazione ai danni del governatore della Campania, Stefano Caldoro. Tra gli episodi contestati anche le pressioni alla corte di Cassazione per anticipare l’udienza sulla discussione in merito alla misura cautelare emessa nei confronti di Cosentino dalla procura di Napoli. Pressioni esercitate per conto della presunta associazione segreta da Lombardi nel tentativo di salvare la candidatura di Cosentino alla presidenza della regione Campania.

A Dell’Ultri è contestata, tra l’altro, la partecipazione alla cena a casa del coordinatore del Pdl, Denis Verdini, a Roma nel settembre dello scorso anno. Incontro a cui presero parte, oltre al gruppo Carboni, il sottosegretario Giacomo Caliendo, il magistrato, Antonio Martone, il capo degli ispettori del Ministero della Giustizia, Arcibaldo Miller . Le posizioni di questi ultimi sono ora al vaglio degli inquirenti romani. Il nome di Dell’Utri compare anche tra coloro che avrebbero preso parte a riunioni, svolte a Roma e in Sardegna nel dicembre scorso, con Carboni, Verdini e il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, per gli appalti sull’energia alternativa.

Dall’ordinanza emerge inoltre che Flavio Carboni intendeva avvicinare anche i magistrati di Firenze che indagavano sul G8 e sugli altri eventi affidati alla Protezione Civile. Il dato emerge dall’ordinanza dei provvedimenti di custodia cautelare emessa dalla procura di Roma che ha portato all’arresto nell’ambito dell’inchiesta stralcio sugli appalti per l’eolico, l’imprenditore Carboni, l’ex esponente della Dc campana, Pasquale Lombardi e l’imprenditore napoletano, Arcangelo Martino.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/12/nuova-p2-indagati-anche-dellutri-e-cosentino/39091/

Gnubbolo
12-07-2010, 18:45
tempistica perfetta per far cadere un governo populista e metterne su uno tecnico per fare le cosidette.. riforme, cioè distruggere lo statuto dei lavoratori ( come chiede confindustria da 4 anni ).
senza che nessun politico, che basa la sua forza sul consenso e sondaggi.., ci rimetta la faccia.
anzi verrà eletto Presidente dalla Repubblica.

Mr_Paulus
12-07-2010, 18:55
tempistica perfetta per far cadere un governo populista e metterne su uno tecnico per fare le cosidette.. riforme, cioè distruggere lo statuto dei lavoratori ( come chiede confindustria da 4 anni ).
senza che nessun politico, che basa la sua forza sul consenso e sondaggi.., ci rimetta la faccia.
anzi verrà eletto Presidente dalla Repubblica.

Scusa ma se salta fuori una sentenza (o un indagato) al mese come fai a dire tempistica perfetta :asd:
Piuttosto c'e da dire che questo parlamento & governo racchiudono la maggior quantità di merda che si sia vista nella storia della repubblica..
governo che nonostante una maggioranza come non si è mai vista nella storia italiana (tranne dopo la legge acerbo) continua a traballare per ogni scoreggia.

anonimizzato
12-07-2010, 19:19
Dante li sapeva anche leggere e, comprese le virgole ed il loro significato, comprendere, tu invece.....

P.S. Le virgole sono un mezzo per esternare l'emotività in uno scritto e far si che chi legge possa percepire sentimenti ed intenzioni dello scrivente. Peccato che tu, dall'alto della tua coltura, non ne sia al corrente e non sappia trarre informazioni che passano innanzi ai tuoi occhi.

Scommetto che scrivi con una mano sola, l'altra la tieni negli slip quanti ti rileggi. :asd:

atinvidia284
12-07-2010, 19:27
Nuova P2, indagati Dell’Utri e Cosentino



http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/12/nuova-p2-indagati-anche-dellutri-e-cosentino/39091/

Sempre le stesse persone ci sono dietro,e in questo forum c'è ancora qualche omino che difende i delinquenti

Marra: “Non mi dimetto”

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/12/marra-non-mi-dimetto/39134/

Nuova P2, Csm chiede pratica su Marra
per illeciti disciplinari

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/12/nuova-p2-csm-chiede-pratica-su-marra-per-illeciti-disciplinari/39163/

claudioborghi
12-07-2010, 19:35
Ne ero certo :asd:

Visti i titoloni di repubblica e le boiate del "fatto" potevo scommetterci che qui c'era la solita ola.

E di grazia, questo gruppetto di trafficoni sarebbe uno scandalo?
Fra le boiate da ombrellone sinceramente preferivo quelle dell'estate con le intercettazioni dello pseudo RE che si vantava delle fucilate o del portavoce di Fini con la Gregoraci.

E che TREMENDO COMPLOTTO sarebbe? Dei personaggini che millantano da leoni e concludono da pecore? Che cercano di far candidare Cosentino invece di Caldoro e riescono a produrre con il loro DOMINIO da associazione segreta due righette su un minisito campano di Caldoro a trans, levate di corsa alla prima minaccia di querela? :rotfl:

Che DOMINANO la CORTE COSTITUZIONALE e per esercitare il loro dominio chiamano un interdetto Lusetti del PD e gli chiedono se CONOSCE QUALCUNO ALLA CORTE? :sbonk:

Ma non facciamo ridere piu' del solito...

A meno che lo scandalo sia che ogni tanto qualcuno parlava con dei magistrati, perchè se è questo bisogna domandarsi allora come nascano, senza prima parlarsi discutere e conoscersi, le candidature delle frotte di magistrati nel pd e idv.
Probabilmente con De Magistris che stava indagando su mezzo mondo politico ad esempio nessuno parlava, con nessuno si vedeva a cena e con nessuno telefonava. In vista delle europee si è trovato il suo nome per caso sulla scheda dell'idv :asd:

Oh, intendiamoci, poi magari verranno fuori reati clamorosi, ma quanto emerso finora fa solo ridere, ed evitiamo di postare in risposta le ricostruzioni immaginifiche del "fatto" dato che usando il loro stile l'IDV sarebbe il partito che ha ai vertici il nemico politico di Falcone e l'uomo che si spendeva per far liberare Brusca, il suo killer. Tutto vero, dipende come viene scritto :rolleyes:

Intanto se vogliamo parlare di scandali veri ricordiamo l'assoluzione (nel solito silenzio generale) dopo la solita infinità di anni e di fango di Carmelo Canale con questo scritto di Giacalone.



Adesso, chi paga?

La notizia è questa: dopo quattordici anni, dopo essere stato isolato e vilipeso, Carmelo Canale, carabiniere, l’uomo che Paolo Borsellino chiamava “fratello”, è stato assolto in via definitiva: non s’è venduto alla mafia. Ripeto la domanda: adesso, chi paga?

di Davide Giacalone

Adesso, chi paga? Non la giustizia, dove, anzi, chi sbaglia fa carriera. Non la politica, che tace vigliaccamente, popolata da quelli che tacciono per occultare le proprie colpe e da quelli che non parlano perché non sanno di che parlare. Non un giornalismo riprovevole, che il bavaglio ce l’ha nel cervello e si guarda bene dal dare le notizie. E la notizia è questa: dopo quattordici anni, dopo essere stato isolato e vilipeso, Carmelo Canale, carabiniere, l’uomo che Paolo Borsellino chiamava “fratello”, è stato assolto in via definitiva: non s’è venduto alla mafia. Ripeto la domanda: adesso, chi paga?

La sorte di Canale fu segnata dalla vicinanza all’uomo cui la procura di Palermo aveva impedito d’indagare sulla mafia, all’uomo che ricevette il permesso di interrogare dei pentiti, dalla viva e diretta voce del procuratore capo, la mattina stessa in cui saltò in aria, assieme alla scorta, a quel Paolo Borsellino che tutti furono pronti a piangere, così come erano stati pronti a fermare, e fu segnata, la sorte di Canale, dal suicidio di suo cognato, il maresciallo Antonio Lombardo, che, nel 1995, si sparò dopo che Leoluca Orlando Cascio lo aveva accusato, ospite di Michele Santoro, in diretta televisiva e senza diritto di replica, d’essere al servizio dei mafiosi.

Canale disse: non è un suicidio. E, dicendolo, si suicidò. Da quel momento il carabiniere che indagava contro la mafia passò ad essere accusato di mafia e, suprema raffinatezza, gli imputarono di avere usato i soldi dei disonorati per curare, prima, e seppellire, poi, la figlia, Antonella. A lei e a Borsellino è andato il pensiero di Canale, oramai definitivamente innocente, in un giorno che lui stesso ha definito di “malinconica felicità”. Non fermatevi qui, però. Perché qualcuno deve pagare, e non per la tortura inflitta ad un servitore dello Stato, ma per il depistaggio ai danni dell’Italia. Canale, difatti, è stato assolto in primo grado, assolto in secondo e, giunti in cassazione, il procuratore generale ha chiesto di respingere il ricorso presentato dalla procura di Palermo. La Corte è andata oltre, considerandolo inammissibile. Somari, nel merito e nella procedura.

Già, ma il pubblico ministero che sostenne l’accusa contro questo carabiniere oggi è assessore regionale. [Della giunta Lombardo NdB, ma non mi va bene lo stesso] amministra la cosa pubblica, veste i panni del moralizzatore, elargisce lezioni di correttezza. Mentre il politico che accusò Lombardo, esponendo la sua famiglia a un pericolo rispetto a quale quell’uomo preferì la morte propria, che accusò Giovanni Falcone di tenere nei cassetti le indagini, anch’egli complice di mafiosi e amici dei mafiosi, ancora calca la scena, esponente del partito giustizialista e manettaro, sempre pronto a dire che l’opera dei magistrati deve avere la precedenza. Ora la giustizia ha fatto il suo corso, Canale è definitivamente innocente, ma questa gente è passata a parlar d’altro, senza che nessuno li rimproveri, senza che si sbatta loro in faccia quel che hanno combinato. Un Paese, il nostro, senza anticorpi, senza memoria, quindi senza dignità.

Mi prendo i miei rischi, allora, e mentre i copisti di procura scioperano per non essere imbavagliati (tanto stanno zitti per vocazione), urlo la rabbia di un’Italia che vuole essere diversa. Badate bene, la cosa riguarda solo marginalmente Carmelo Canale. Carne da cannone, spappolata da uno Stato fellone e ingiusto. Ma la vicenda collettiva è assai più vasta e ci riguarda tutti. Siamo ancora qui a discutere dell’ipotesi che ci sia stata una trattativa fra lo Stato e la mafia, pendiamo dalla bocca di disonorati e figli di disonorati, che rateizzano le “rivelazioni” e risiedono stabilmente sulle prime pagine, ai servitori dello Stato, però, abbiamo messo un sasso in bocca, allo stesso Canale abbiamo impedito di parlare, per quattordici anni, e se anche avesse parlato nessuno lo sarebbe stato ad ascoltare, come non è stata pubblicata la notizia della sua assoluzione, e tutto questo capita perché si fa fede a chi ha lavorato per gli assassini, non a chi ha lavorato per lo Stato e per Borsellino.
Vi è chiaro, questo? Che altro dovete leggere e sapere per urlare tutti contro il mare di minchionerie nel quale siamo stati annegati? Nessuno replicherà, come nessuno ha interesse a sapere che fine fece l’inchiesta mafia appalti, che dopo l’eliminazione di Paolo Borsellino la procura di Palermo provvide a smembrare, sezionare, spappolare e neutralizzare. Nessuno replica perché l’unica cosa che sanno fare è mettere il bavaglio, coprendo le poche voci eterodosse con il silenzio e l’accantonamento. Queste storie di mafia, e, soprattutto, queste storiacce di falsa antimafia, sono il sigillo di un’Italia deviata. Che, però, state bene attenti, non si nasconde nell’ombra, non trama nel segreto, bensì s’esibisce davanti ai vostri occhi, incucchiaiandovi la bocca con presunte “verità” che, però, sono il contrario delle verità precedenti.

La verità al servizio della fazione e del disegno politico, una suggestione orwelliana che, da noi, è divenuta realtà. Fino a sconfinare nel comico, così che chi ci raccontò la credibilità di Scarantino, e su quella basò sentenze definitive relative alla morte di Borsellino, oggi sdottoreggia sulla credibilità di Spatuzza, che dimostra quanto il primo sia un buffone. Ma la coerenza e la serietà non sono specialità praticate da procuratori e giornalisti battaglieri, in eterna guerra contro il diritto e l’onestà.
Nessuno pagherà, allora, per la semplice ragione che abbiamo già pagato tutti. Il prezzo più alto: la rinuncia alla giustizia e la falsificazione della nostra storia. L’assoluzione di Carmelo Canale è solo una piccola consolazione, che a lui è costata una vita.

12 luglio 2010

Davide Giacalone.it

sid_yanar
12-07-2010, 20:03
Ci mancava solo questa. 15 anni di berlusconismo hanno riesumato e sublimato la peggiore merda della storia della repubblica e sparso cultura mafiosa, che è ormai quella di un intero popolo compresi i super convinti nordisti leghisti, per tutto lo stivale.

effettivamente un bel gruppo composto tra gli altri da piduisti, corruttori, mafiosi, amici di mafiosi ed amici di corruttori siede al governo del paese.

Mr_Paulus
12-07-2010, 20:35
yawn.

luxorl
12-07-2010, 23:34
Marra e la nuova P2, se così fan tutti

In tempi di cricche e di logge massoniche o para-massoniche deviate, il Paese per uscire dal fango ha bisogno di segnali. Il livello – bassissimo – con cui viene amministrata la cosa pubblica è sotto gli occhi di tutti. E ormai, persino gli indagati e i carcerati, non nascondono più quello che accade. Per accorgersene basta dare un’occhiata a Il Giornale di domenica che riporta il racconto del coordinatore del Pdl, Denis Verdini, sui suoi rapporti con Flavio Carboni. Cioè con il faccendiere piduista impegnato a fare affari nel mondo dell’energia eolica, presentato a Verdini da Marcello Dell’Utri.

Verdini, senza il minimo imbarazzo, ammette di aver sponsorizzato la nomina a big boss di Arpa Sardegna (l’agenzia per l’ambiente) di Ignazio Farris solo perché il favore gli era stato chiesto da Carboni che aveva dato “una mano nella campagna elettorale di Cappellacci (Ugo, attuale governatore sardo ndr)”. Conferma che il suo quotidiano, Il Giornale della Toscana, ha ricevuto grosse somme di denaro dal pluri-pregiudicato amico di Marcello. E si giustifica dicendo che in fondo Carboni era pure stato amico dell’ex-editore di Repubblica, Carlo Caracciolo.

Ancor meglio fa Carboni. Chiuso nella sua cella il settantottenne piduista parla con un parlamentare e, secondo il Corriere della Sera – che nasconde la notizia nelle ultime righe di un pezzo pubblicato sabato a pagina 17 – dice: “Sono io che ho coperto la testa di Silvio Berlusconi. Io che gli ho dato anche una delle case dove sta (villa La Certosa ndr)”.

I messaggi insomma viaggiano ormai a livello di “utlilizzatore finale”. E in attesa che il film horror arrivi ai titoli di coda è forse arrivato il momento di chiedersi cosa fare per costruire il dopo. In ballo infatti non ci sono più solo le finanze di un Paese messo in ginocchio dai 60 miliardi che la corruzione sottrae ogni anno dalle casse dello Stato. In gioco c’è pure il tessuto sociale italiano.

Per questo oggi va recuperato il valore dell’esempio. E un primo passo in questa direzione lo deve fare la magistratura: uno dei poteri dello Stato che la nuova P2 cercava d’infiltrare. Non tanto indagando o (se è il caso) arrestando. Ma dimostrando coi fatti che anche in Italia ci sono categoria in cui i comportamenti virtuosi hanno un valore. Per questo due prese di posizione s’impongo.

La prima: le dimissioni di Alfonso Marra da presidente della Corte d’Appello di Milano.

Le intercettazioni tra lui e il confratello di Carboni, Pasquale Lombardi, che riportiamo nel nostro sito, sono inequivocabili. Marra ha brigato con Lombardi per ottenere la nomina da parte del Csm alla poltrona che ora occupa. E poco importa che non sapesse di come Carboni e Lombardi fossero una cosa sola. O che le successive richieste di favori (in una causa riguardante la lista Formigoni) siano state respinte al mittente. Su un magistrato che occupa una posizione così importante non vi possono essere dubbi di sorta. Marra dunque deve farsi da parte. E i suoi colleghi hanno il compito di spingerlo a questa decisione.

La seconda presa di posizione deve poi arrivare dall’intera Anm. O meglio ancora dall’intero Csm (nel quale alcuni membri hanno tenuto comportamenti più che discutibili). D’ora in poi i magistrati, prima di accettare inviti a convegni o viaggi studio, dovranno informarsi su chi sono gli organizzatori. (http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/12/carofiglio-magistrati-verificate-prima-di-accettare-un-invito-ad-un-convegno-a-5-stelle/38996/)

La vicenda della nuova P2 e di questo fantomatico “centro studi giuridici” di Lombardi che metteva in piedi (a spese di chi?) incontri tra magistrati in lussuosi e costosi alberghi italiani, è emblematica. Queste iniziative servivano infatti per tentare di agganciare le toghe. Certo, poi, tra i convegnisti la maggior parte era di fatto inavvicinabile. Ma il punto è un altro: chiedersi chi paga, per i giudici (ma non solo per loro) deve diventare un obbligo.

In Italia i tempi del cambiamento si stanno avvicinando a grandi passi. La nostra classe dirigente scricchiola sempre più paurosamente. Ora però c’è una società da ricostruire. E bisogna farlo dal basso. Partendo non dalle manette, ma dagli esempi. Altrimenti i Verdini e i Dell’Utri rimarranno sempre al loro posto. E nessuno potrà dir loro che hanno davvero torto.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/12/marra-e-la-nuova-p2-se-cosi-fan-tutti/39077/

claudioborghi
13-07-2010, 01:38
http://www.ilfattoquotidiano.it/paginaqualsiasi




Chissà quanto ti pagano per spammare tutti questi articoli del manetta! (quasi cit.) :asd:



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elect
13-07-2010, 01:55
Chissà quanto ti pagano per spammare tutti questi articoli del manetta! (quasi cit.) :asd:



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Zero, ma fa un piacere a molti

atinvidia284
13-07-2010, 02:16
La grande abbuffata

Dalla redazione del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio racconta il faccendiere Flavio Carboni, gli affari della nuova P2, le trame per promuovere i giudici amici. E perché in un altro Paese non potrebbero accadere vicende come questa.

http://img715.imageshack.us/img715/3807/40344536.th.jpg (http://www.youtube.com/watch?v=bmK56R3HoPI&feature=player_embedded)

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/12/la-grande-abbuffata/39160/

Mr_Paulus
13-07-2010, 06:38
Chissà quanto ti pagano per spammare tutti questi articoli del manetta! (quasi cit.) :asd:



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E te quanto sei pagato per riempire di puttanate dei rotoli di carta igienica?
A quando la prossima avventura di capitan igenik?:asd: (cit. Tutto in famiglia)

stemanca
13-07-2010, 08:38
...cut...

Qual è l'opinione che ti sei fatto tu, in base alle notizie uscite questi giorni, sull'argomento del topic?

STE

luxorl
13-07-2010, 09:02
Chissà quanto ti pagano per spammare tutti questi articoli del manetta! (quasi cit.) :asd:



.

Appena entra Dell'Utri in gioco compari tu con la tua propaganda :asd:
Ormai è talmente chiaro......... sarai mica iscritto all'opus dei? :O

luxorl
13-07-2010, 09:11
PDL, ROMANZO CRIMINALE
“VIA COSENTINO”, FINIANI CON L’OPPOSIZIONE

Le accuse al sottosegretario: dai rapporti con i Casalesi alla nuova P3. Berlusconi lo molla?

di Marco Lillo

Per Gianfranco Fini sta passando l’ultimo treno per proporsi come leader di una destra legalitaria e alternativa al berlusconismo. Il gruppo dell’Idv ha presentato una mozione per mandare a casa il sottosegretario Cosentino. La Camera a novembre ha già salvato il politico dall’arresto per concorso esterno in associazione camorristica. Nonostante la Cassazione abbia confermato la solidità dell’impianto accusatorio, già vistato da quattro magistrati napoletani, Cosentino è rimasto al suo posto. E non ha mollato ufficio, segretarie e deleghe pesanti (al Cipe e alle frequenze tv) nemmeno quando si è scoperto che l’assessore campano Ernesto Sica preparava un dossier infamante contro il suo rivale interno: Stefano Caldoro. Nello stesso periodo gli amici di Sica, ora arrestati per associazione segreta, premevano sulla Cassazione per far annullare le accuse al sottosegretario, che ne era certamente informato, mentre non è provato che sapesse del dossier.

Comunque, per queste vicende, che rappresentano il punto più basso dell’infima parabola berlusconiana, Cosentino è indagato per associazione segreta assieme a Flavio Carboni, Denis Verdini e Marcello Dell’Utri. Sempre ieri dalle carte di una seconda indagine è emerso l’ennesimo pentito che racconta i rapporti di Cosentino con i Casalesi. Eppure Berlusconi continua a difenderlo. Dopo le dimissioni dei ministri Scajola e Brancher (scaricati dal Cavaliere per molto meno), la sua permanenza assume un sapore inquietante.

Probabilmente Berlusconi non può mollarlo mentre Fini, che lo ha salvato dall’arresto e dall’uso delle intercettazioni, ha l’occasione per cambiare linea. Due settimane fa ha detto: “Non esiste una democrazia dove rimane sottosegretario una persona per cui si è chiesto l’arresto. Su questo, io continuerò a fare il controcanto”. Non è più tempo di voci bianche. Stavolta Fini deve fare di più.

IFQ di oggi

luxorl
13-07-2010, 09:20
Toghe verdine

Il colore delle toghe politicizzate è l’azzurro-Verdini, il marron-Dell’Utri, il nero-Carboni/Carbone

di Marco Travaglio

Chissà che fine han fatto gli inventori di fortunate cazzate tipo l’“uso politico della giustizia” o la “magistratura politicizzata”. Gli Ostellini, i Panebianchi, i Sergiromani, i Pigibattista, los Politos, i Gallidellaloggia e i Pollidelbalcone sono letteralmente scomparsi, proprio ora che gli allegri conversari chez Vespa e chez Verdini dimostrano che l’uso politico della giustizia esiste eccome. Solo che lo fanno il governo e i suoi manutengoli.

Il colore delle toghe politicizzate è l’azzurro-Verdini, il marron-Dell’Utri, il nero-Carboni/Carbone, come nella Prima Repubblica era il bianco-Andreotti, il rosé-Craxi, il grigio-Previti, il giallo-Gelli.

Battaglioni di giudici furono trovati nelle liste della P2 o sul libro paga di Cesarone. Insabbiavano inchieste, aggiustavano processi, compravendevano sentenze, annullavano condanne di mafiosi per un timbro un po’ fané. Eppure – anzi proprio per questo – mai un’ispezione ministeriale, un’azione disciplinare, una convocazione al Csm, un dossier dei servizi, un attacco dalla stampa di regime. Queste persecuzioni spettavano di diritto ai giudici davvero indipendenti, bollati e perseguitati come “pretori d’assalto” e “toghe rosse”.

Ora la storia si ripete, nella beata indifferenza dei garantisti da riporto e dei pompieri della sera.

La signora Augusta Iannini in Vespa, collaboratrice di governi di destra e sinistra, apparecchia cene per il premier plurimputato B., il banchiere plurimputato Geronzi, il sottosegretario indagato Letta e cardinali assortiti, ma la cosa non sembra interessare il Csm che dovrebbe tutelare l’indipendenza della magistratura non solo dalle minacce esterne, ma dagli inciuci interni.

Vincenzo Carbone, fino al mese scorso primo presidente della Cassazione, fu nominato dal Csm sebbene insegnasse da anni all’Università di Napoli con doppio stipendio all’insaputa dell’organo di autogoverno: ora si scopre pure che dava del tu al traffichino del clan Carboni, il geometra avellinese Pasqualino Lombardi, che lo apostrofava “preside”, gli chiedeva di anticipare l’udienza su Cosentino, gli preannunciava telefonate di Letta e avvertiva gli amici che “con quello lì stamo a posto”.

Lui, come si conviene agli alti magistrati, rispondeva “statte bbuono” e all’alba dei 75 anni s’interrogava: “Che faccio dopo la pensione?”. Pasqualino Settebellezze lo rassicurava: “Tranquillo, ne sto parlando con l’amico di Milano”.

Ancora una settimana fa Carbone era candidato alla Consob. Uno come Lombardi che in un altro paese faticherebbe a entrare in un bar sport discettava con gran familiarità della sentenza sul lodo Alfano col presidente emerito della Consulta, Cesare Mirabelli, detto “o’ professo’”: “La donna della Consulta è amica sua, possiamo intervenire su questa signora? Mi stanno mettendo in croce gli amici miei, che poi sono anche amici suoi...”. E garantiva sul voto di Mancino, vicepresidente del Csm, per la nomina di Marra detto “Fofo’” a presidente della Corte d’Appello di Milano.

Missione compiuta. Marra si riuniva chez Verdini con i faccendieri Carboni e Lombardi e i giudici Martone e Miller, quest’ultimo capo degli ispettori ministeriali che da anni perseguitano i pm dipinti come politicizzati proprio perché non lo sono.

Ieri Martone ha finalmente lasciato la toga dopo aver presieduto addirittura l’Anm. Ora si spera che il Csm vicepresieduto da Mancino accompagni alla porta anche Marra e Miller, e reintegri al loro posto De Magistris, la Forleo e i pm salernitani Nuzzi, Verasani e Apicella. Già perché questi giudici onesti sono stati sterminati l’uno dopo l’altro dagli ispettori (Miller), dalla Procura della Cassazione (Martone) che attivava le azioni disciplinari, dal Csm (Mancino e Carbone) che condannava e dalle Sezioni Unite (ancora Carbone) che confermavano le condanne. Ora l’Anm cade dal pero e ammonisce: “Non vogliamo magistrati contigui al potere”. Che riflessi, ragazzi. Che faceva l’Anm mentre il plotone di esecuzione delle toghe contigue al potere fucilava quelle non contigue al potere, a parte applaudire i fucilatori?

IFQ di oggi

luxorl
13-07-2010, 09:38
Non è una notizia Per il tg di Minzolini non vale un titolo

Al Tg1, per sentire parlare delle indagini su Cosentino e Dell'Utri, bisogna aspettare un quarto d'ora. Prima c'è la Spagna che ha vinto i mondiali, c'è lo “sguardo sereno” di Berlusconi sul futuro, un'intervista a Tremonti sulla manovra “giusta”, il no all'estradizione di Roman Polanski, l'allerta caldo, e l'immancabile notizia sui maggiordomi, questa volta quelli nelle cabine delle navi da crociera. Quando arriva l'ora dell'inchiesta sulla P3, finalmente i telespettatori sanno che “anche il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri e il sottosegretario all'Economia Nicola Cosentino, avrebbero fatto parte, secondo la Procura di Roma, della cosiddetta nuova P3, una sorta di loggia massonica”. Il servizio tiene a precisare che entrambe le questioni per cui i due sono indagati – il falso dossier su Caldoro e le pressioni sulla Consulta per bocciare il Lodo Alfano - “non andarono a buon fine”. Poi si torna in studio. Susanna Petruni legge una nota di Cosentino: “Ancora una volta - lamenta il sottosegretario – apprendo dalle agenzie di stampa di essere sotto inchiesta da parte di qualche procura per aver commesso qualcosa”. Il tg può ricominciare. “Svolta nel caso della donna di Varese a cui furono mozzate le mani”.

IFQ di oggi

- S y l a r -
13-07-2010, 10:28
cut

Quindi in sostanza secondo te è meno grave perchè non sono capaci?
Che razza di cretinata.

elect
13-07-2010, 10:57
Sarei stato "contento" se tu avessi, una volta tanto, fornita una risposta sensata ed aderente ai fatti, e non le solite trite e ritrite cantilene propagandistiche.

Risulta evidente che o non sai leggere o proprio è oltre la tua portata il comprendere perchè io voti lega. Eppure l'ho spiegato molte volte e con dovizia di spiegazioni/particolari, si vede che..........

Evidentemente hai i pensieri troppo pieni di illusioni e di pregiudizi ideologici, ciò lascia pochissimo spazio alla conoscenza della, triste, storia di questo paese ed alla sua analisi acritica.

Cosa sia e poi cosa sia arrivato io a pensare riguardo la p2, e tante altre simili amenità, è agli atti, non ritengo sia il caso di ribadirlo continuamente perchè certi hanno la testa impermeabile alle idee non convenzionali e non approvate dal comitato centrale.

P.S. Voglio esser generoso e, per l'ennesima volta, ti ripeto: Corro subito a votare un politico espresso da quella parte del paese che tanto(mafie, parassitismi, furbettismi e chi piu ne ha piu ne metta) ha "dato", esprimendo, tramite la partitocrazia e la dabbenaggine fiduciosa degli elettori fedeli ai partiti, politicanti sospetti di aver favorito l'espansione mafiosa al nord tramite un'applicazione che lascia ampiamente perplessi, se non molto oltre, dell'istituto del soggiorno obbligato.

In alternativa potrei affidarmi a qualcuno espresso da una casta, pure essa in gran maggioranza espressa, tramite la farsa dei pubblici concorsi, dal meridione e sospettabile di aver avuto le "mani in pasta", chi ne conosceva itinarari ed orari se non i colleghi delle alte cariche, nei tragici fatti che hanno riguardato certi, IMHO limpide eccezioni che confermano la regola, Falcone e Borsellino.

Che la lega abbia difetti nessun elettore, salvo i soliti tifosi ben presenti in tutti i partiti italioti, sognerebbe mai di negarlo, è costituita da uomini e gli uomini sono quello che sono, e che costituisca, in questo contesto, il meno peggio da votare è opinione, la mia ndr, lecita e più volte, a differenza di quelle dei detrattori le cui argomentazioni sono basate esclusivamente sull'invettiva, ne ho esposte le ragioni.


No, è che non volevo tuffarmi in una ennesima discussione :O

Mai passato per la testa che questo

Evidentemente hai i pensieri troppo pieni di illusioni e di pregiudizi ideologici, ciò lascia pochissimo spazio alla conoscenza della, triste, storia di questo paese ed alla sua analisi acritica.

..potresti essere tu che continui imperterrito a votare Lega?

Ma una semplice constatazione di come stanno le cose? Votare in base a quello che un partito fa e non in base a quello che è supposto di fare non va più di moda?

Lorekon
13-07-2010, 13:17
se Borghi per sostenere la trita tesi che "i magistrati sono cattivi" deve rispolverare la storia di tale Davide Giacalone, vuol proprio dire che è a corto di argomenti eh :asd:

in effetti ero sorpreso di vederlo comparire, generalmente propina delle letture più credibili di quello che avviene.

atinvidia284
13-07-2010, 13:30
Soprattutto se tale personaggio è stato coinvolto in tangentopoli,ha confessato è stato arrestato e poi l'ha salvato la prescrizione

Davide Giacalone (Livorno, 24 maggio 1959) è un giornalista e scrittore italiano.

Direttore de La Ragione e Smoking, collabora con L'Opinione. Dal 1979 ha collaborato con Vincenzo Muccioli insieme al quale scrive La mia battaglia contro la droga, l'emarginazione e l'egoismo Dal 1980 al 1986 è stato segretario nazionale della Federazione Giovanile Repubblicana, dal 1981 al 1982 è stato Capo della Segreteria del Presidente del Consiglio dei ministri, dal 1987 al 1991 è stato consigliere del Ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni. Coinvolto in Tangentopoli con l'accusa di avere smistato tangenti per il Partito Repubblicano Italiano,[1] fu arrestato e confessò di avere ricevuto denaro da Giuseppe Parrella, direttore dell' azienda di Stato per i servizi telefonici, e di averle consegnate a Giorgio Medri, chiamando in causa anche Oscar Mammì e Giorgio La Malfa.[2] Nel 2001 fu prosciolto per prescrizione.[3]

Attualmente è una delle firme di Libero e collabora con l'emittente radiofonica nazionale RTL 102.5 dove ogni mattina, da lunedì a sabato, alle 7:10 circa durante la rassegna stampa contenuta nel programma Non stop news, commenta una notizia apparsa sulle prime pagine dei quotidiani nazionali. Da questa esperienza è nato il libro Diario Civile, edito nel 2005.

Scrive inoltre articoli pubblicati sul suo sito www.davidegiacalone.it.
http://it.wikipedia.org/wiki/Davide_Giacalone



C'è purtroppo chi come noi cerca di informare e chi, rinunciando alla propria dignità e libertà, scrive falsità e difende mafiosi

claudioborghi
13-07-2010, 13:44
Appena entra Dell'Utri in gioco compari tu con la tua propaganda :asd:
Ormai è talmente chiaro......... sarai mica iscritto all'opus dei? :O

Ridicolo... dei tuoi ultimi dieci post SETTE sono spam delle cazzate della manetta quotidiana e parli di propaganda :asd:

Comunque no, mi spiace per la vostra mente imbevuta di complotti ma non sono "iscritto" ne frequentatore a qualsiasi titolo all'opus dei (come poi se ci fosse qualcosa di male). Domandare invece a Prodi e a Tonino come si stava bene al governo grazie ai voti della Binetti, lei si "iscritta" all'Opus Dei.

claudioborghi
13-07-2010, 14:04
Soprattutto se tale personaggio è stato coinvolto in tangentopoli,ha confessato è stato arrestato e poi l'ha salvato la prescrizione

C'è purtroppo chi come noi cerca di informare e chi, rinunciando alla propria dignità e libertà, scrive falsità e difende mafiosi


A parte che quando una cosa è giusta lo è indipendentemente da chi la dice, forse è il caso di sentire anche qualche altra campana su Giacalone, che, avendo portato a casa un buon numero di assoluzioni e quindi sperimentato di persona cosa vuol dire il fango sa di cosa sta parlando. Quindi riporto le parola del ministro Brunetta in un'occasione assolutamente ufficiale in parlamento.

Signor Presidente, Davide Giacalone è stato oggetto nel 1993 di due inchieste penali subendo anche provvedimenti cautelari. Non ha mai riconosciuto od ammesso alcuno dei reati a lui contestati. Con riferimento al primo filone di indagini - tangenti al Ministero delle poste - nessuna delle accuse inizialmente mosse per i reati di corruzione e concussione si è poi concretizzata nella richiesta di rinvio a giudizio.
Per quel che riguarda il secondo filone di indagini - tangenti a frequenze TV -, il dottor Giacalone è stato assolto perché il fatto non sussiste già al termine dell'udienza preliminare, sentenza poi confermata e divenuta definitiva. Per queste vicende giudiziarie ha due volte chiesto ed ottenuto dallo Stato il risarcimento ai sensi della legge n. 89 del 2001, la cosiddetta legge Pinto.
Appare quindi singolare che gli interpellanti citino una pagina di La Repubblica del 1993 dimenticando di verificare che nessuna delle accuse di corruzione e concussione nei confronti di Giacalone sia stata mai neanche portata avanti dalla magistratura inquirente e che pertanto favori od altri illeciti non lo hanno mai riguardato.
Ed è ancora più singolare che ancora si parli di vantaggi per questa o quella emittente televisiva quando l'inchiesta penale
ha accertato l'assoluta regolarità del lavoro svolto da Giacalone il quale, per tali accuse, è stato assolto nel merito perché il fatto non sussiste.
Quanto ai reati prescritti nel 2001, si precisa che non si tratta di quelli contestati nel 1993, e sopra richiamati, dato che Giacalone non è più stato accusato né di essere stato corrotto, né di aver concusso.
La prescrizione cui fanno riferimento gli interpellanti riguarda, invece, un'ipotesi minore relativa alla concorrenza nel reato, successivamente formulata dalla procura, che in tal modo peraltro sconfessava l'intero impianto accusatorio iniziale. Avverso la prescrizione Giacalone fece ricorso, ma la Cassazione saggiamente volle chiudere, senza ulteriori perdite di tempo, un procedimento già lungo nel corso del quale le accuse, mosse anche del sostituto procuratore Antonio Di Pietro, erano tutte cadute.
In riferimento alla sentenza della Corte dei conti, Giacalone è stato assolto in primo grado. La successiva sentenza sfavorevole è stata pronunciata sulla base di presupposti che la stessa Corte ha poi dovuto riconoscere essere del tutto errati. La sentenza è stata, infatti, revocata per errore di fatto: dunque, una assoluzione piena all'esito del processo. Anche per questo Giacalone ha ottenuto un risarcimento per aver subito un'ingiustizia ai sensi della legge n. 89 del 2001.
Tutto ciò premesso, Giacalone risulta completamente incensurato e, pertanto, il Governo intende confermare la nomina del dottor Davide Giacalone quale presidente dell'ente DigitPA in quanto allo stesso sono ampiamente riconosciuti i requisiti di professionalità, competenza e indiscussa moralità richiesti per lo svolgimento del prestigioso incarico.


Quanto al "difendere i mafiosi" mi sembra un'accusa grave. Dimmi, dimmi, chi è che "difende i mafiosi" oltre che (per lavoro) all'IDV Li Gotti, scelto dal partito che adori come sottosegretario alla giustizia e difensore di Giovanni Brusca, Killer di Falcone?

Qui si riporta per esempio una delle imprese di questo alto dirigente e parlamentare dell'IDV, la restituzione della villa alla famiglia di Brusca

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/11/29/mafia-restituita-una-villa-alla-famiglia-brusca.html

Il tribunale per le misure di prevenzione ha restituito a un cugino del boss Bernardo Brusca la lussuosa villa con piscina, pineta e lago annesso, fra Monreale e Partinico, che due anni fa l' allora procuratore di Palermo Pietro Grasso aveva chiesto di sequestrare. A sollevare il caso è l' ex sindaco di Monreale, Salvino Caputo, che accusa: «Questa restituzione è una grave sconfitta dello Stato e distrugge il lavoro portato avanti da anni dalla Guardia di finanza e dagli amministratori giudiziari. Dalla lettura di uno dei loro rapporti emerge chiaramente che l' intera struttura era nella disponibilità dei Brusca, ufficialmente nullatenenti»

Replica duramente l' avvocato Luigi Li Gotti, legale dell' ex boss che pigiò il telecomando della strage di Capaci

Lui quando si obiettava sulla restituzione della "villa con piscina pineta e lago annesso" sicuramente costruita con onesto lavoro "replicava duramente", adesso invece denuncia il "nervosismo" del pdl :asd:

http://www.agi.it/politica/notizie/201007011146-pol-rt10096-mafia_li_gotti_idv_il_pdl_e_troppo_nervoso

Mr_Paulus
13-07-2010, 14:05
Ridicolo... dei tuoi ultimi dieci post SETTE sono spam delle cazzate della manetta quotidiana e parli di propaganda :asd:

Comunque no, mi spiace per la vostra mente imbevuta di complotti ma non sono "iscritto" ne frequentatore a qualsiasi titolo all'opus dei (come poi se ci fosse qualcosa di male). Domandare invece a Prodi e a Tonino come si stava bene al governo grazie ai voti della Binetti, lei si "iscritta" all'Opus Dei.

Ok bravo, ora ci illumini con il tuo parere sulle nuove indagini su dell'utri, cosentino, verdini ecc?

claudioborghi
13-07-2010, 14:09
Qual è l'opinione che ti sei fatto tu, in base alle notizie uscite questi giorni, sull'argomento del topic?

STE

mi sembra sia abbastanza chiara

http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=32590536&postcount=97

claudioborghi
13-07-2010, 14:15
Ok bravo, ora ci illumini con il tuo parere sulle nuove indagini su dell'utri, cosentino, verdini ecc?

E cosa c'e' da commentare di grazia? Che le persone parlano? Che si incontrano? Che prima delle candidature e delle nomine per qualsiasi cosa, dalla presidenza della repubblica alla rappresentante di classe dell'asilo ci siano giri di telefonate che tirano per questo o per quello?

Ma io non so... :nono:

Jarni
13-07-2010, 14:20
E cosa c'e' da commentare di grazia? Che le persone parlano? Che si incontrano? Che prima delle candidature e delle nomine per qualsiasi cosa, dalla presidenza della repubblica alla rappresentante di classe dell'asilo ci siano giri di telefonate che tirano per questo o per quello?

Ma io non so... :nono:

Ah, nemmeno io...:rolleyes:
http://www.ilgiornalista.unisa.it/territorio/campania_IIbiennio/moggin.jpg

Mr_Paulus
13-07-2010, 14:38
E cosa c'e' da commentare di grazia? Che le persone parlano? Che si incontrano? Che prima delle candidature e delle nomine per qualsiasi cosa, dalla presidenza della repubblica alla rappresentante di classe dell'asilo ci siano giri di telefonate che tirano per questo o per quello?

Ma io non so... :nono:

Già, che i giudici della corte fossero a cena col tuo idolo prima della decisione sul lodo alfano è normalissimo.
Roba da matti.

Duncan
13-07-2010, 14:56
[cut]


Quanto al "difendere i mafiosi" mi sembra un'accusa grave. Dimmi, dimmi, chi è che "difende i mafiosi" oltre che (per lavoro) all'IDV Li Gotti, scelto dal partito che adori come sottosegretario alla giustizia e difensore di Giovanni Brusca, Killer di Falcone?

[cut]

Questa è una perla... Siamo uno stato di diritto, che un avvocato difenda un noto mafioso non significa che sia colluso con la mafia, oltretutto Brusca attualmente risulta essere collaboratore di giustizia... :rolleyes:

claudioborghi
13-07-2010, 14:58
Già, che i giudici della corte fossero a cena col tuo idolo prima della decisione sul lodo alfano è normalissimo.
Roba da matti.

Normale o non normale questa è una delle poche cose che se non erro non c'entrano una mazza con quest'inchiesta minestrone.

La consulta è un organo politico e decide sulle leggi e non sulle persone.
Che Berlusconi avesse bisogno di questi arruffoni per andare a cena a casa di Luigi Mazzella che fu il SUO ministro della funzione pubblica

http://it.wikipedia.org/wiki/Governo_Berlusconi_II

insieme a Paolo Maria Napolitano che era il capo di gabinetto di Fini chiamato al governo dallo stesso Berlusconi è un'ipotesi che non mi pare sia ventilata nemmeno in questa comica ordinanza. Anche il ridicolo ha un limite.

elect
13-07-2010, 15:00
Già, ele ragioni sono più che evidenti.:rolleyes:

Scusa ma rileggere più volte quello che scrivi, cercare di capirlo al meglio e ribattere non è in cima alla lista dei miei piaceri ;)



Possibile ma assai improbabile, le mie scelte sono sempre dettate da calcolo e non dal credo, quindi non posso votare un partito per la fede che affligge molti tra voi.

Io onestamente la fede la vedo negli elettori PD+L e Lega


Tutti i partiti sono costituiti/diretti da uomini, o da gruppi di essi, quindi è chiaro che la percentuale di mariuoli, incapaci, corrotti etc etc è presente in tutti. La lega ha un vantaggio che si palesa nella possibilità di causare il crollo del sistema italia, crollo indispensabile per liberarci dal passato e dare il via ad un nuovo inizio.

Nuovo inizio? Ma di che stai parlando? Tu credi che il federalismo risolverà la situazione.

Non è del federalismo che abbiam bisogno, è di meritocrazia.

Se anche riesci a sbarazzarti del sud, con la classe dirigente che ti ritrovi non vai lontano.

Ma questa è una mia idea, e tu rimarrai con la tua, perciò c'è poco da discutere.





Evidentemente hai omesso, come d'abitudine, la lettura del grassettato. Oppure l'hai letta ma non hai voluto comprenderne il semplice significato.

La lettura del grassetto è proprio quella che definirei "fede"

E cosa c'e' da commentare di grazia? Che le persone parlano? Che si incontrano? Che prima delle candidature e delle nomine per qualsiasi cosa, dalla presidenza della repubblica alla rappresentante di classe dell'asilo ci siano giri di telefonate che tirano per questo o per quello?

Ma io non so... :nono:

:sbonk:

Saresti capace di lasciare tua figlia nuda ad un pedofilo incallito mentre te ne vai in vacanza

:asd:

rip82
13-07-2010, 15:03
E cosa c'e' da commentare di grazia? Che le persone parlano? Che si incontrano? Che prima delle candidature e delle nomine per qualsiasi cosa, dalla presidenza della repubblica alla rappresentante di classe dell'asilo ci siano giri di telefonate che tirano per questo o per quello?

Ma io non so... :nono:Ho capito, e' come carnevale, che incontrava gli avvocati degli imputati mafiosi alla vigilia delle sentenze, e' normale che le persone si incontrino, o come i giudici della Consulta a cena con silvio, non e' mica reato cenare :rolleyes:

claudioborghi
13-07-2010, 15:04
Questa è una perla... Siamo uno stato di diritto, che un avvocato difenda un noto mafioso non significa che sia colluso con la mafia

E chi ha mai detto che sia "colluso con la mafia"... qui un utente ha lanciato accuse a non si sa chi di "difendere i mafiosi" e mi sono limitato a dire che l'unico che mi viene in mente che PER CERTO "difendeva i mafiosi" (come avvocato) è uno dell'IDV.
E' il suo lavoro per carità... IO penso che chi li difende professionalmente da una parte non sia la persona più adatta fra le tante che si potevano scegliere per combatterli dall'altra, ma evidentemente per voi che siete tanto attenti a quello che conosceva l'amico del cugino questa non è una contraddizione.

Mi sarebbe piaciuto vedere qui la ola se il pdl avesse scelto come sottosegretario alla giustizia l'avvocato di Riina. :rolleyes:

claudioborghi
13-07-2010, 15:07
Saresti capace di lasciare tua figlia *cut*

Fastidioso, volgare e privo di contenuti. :rolleyes:

LUVІ
13-07-2010, 15:11
Chissà quanto ti pagano per spammare tutti questi articoli del manetta! (quasi cit.) :asd:



.

Sicuramente una frazione di quanto pagano te. :O

jarry
13-07-2010, 15:12
La vicenda della nuova P2 e di questo fantomatico “centro studi giuridici” di Lombardi che metteva in piedi (a spese di chi?) incontri tra magistrati in lussuosi e costosi alberghi italiani, è emblematica. Queste iniziative servivano infatti per tentare di agganciare le toghe. Certo, poi, tra i convegnisti la maggior parte era di fatto inavvicinabile. Ma il punto è un altro: chiedersi chi paga, per i giudici (ma non solo per loro) deve diventare un obbligo.

Per esempio, il convegno di quel “Centro studi per l'integrazione europea-Diritti e libertà” di novembre 2008 all' Excelsior di Napoli sulla riforma della giustizia.

http://www.andromedaeventi.eu/public/allegati/106_12.pdf

Scorrendo i nomi si nota il mix fra gente perbene e P3isti a caccia di toghe.
Dulcis in fundo il Cardinale Sepe (per la benedizione urbi et orbi? per confessare i peccatori presenti? per piazzare le case di Propaganda Fide?)
I religiosi sono indispensabili nei convegni sulla giustizia, quasi quanto nelle cene di Vespa.

LUVІ
13-07-2010, 15:14
Appena entra Dell'Utri in gioco compari tu con la tua propaganda :asd:
Ormai è talmente chiaro......... sarai mica iscritto all'opus dei? :O

Non è da escludere questa dell'Opus Dei... da indagare..... next week sono su.

LuVi

elect
13-07-2010, 15:16
Fastidioso, volgare e privo di contenuti. :rolleyes:

Preferisci qualche immagine di topa? O qualche battutina con ciulatine?

- S y l a r -
13-07-2010, 15:18
Preferisci qualche immagine di topa? O qualche battutina con ciulatine?

Prova con qualcosa di playold. :read:

Jarni
13-07-2010, 15:18
E chi ha mai detto che sia "colluso con la mafia"... qui un utente ha lanciato accuse a non si sa chi di "difendere i mafiosi" e mi sono limitato a dire che l'unico che mi viene in mente che PER CERTO "difendeva i mafiosi" (come avvocato) è uno dell'IDV.
E' il suo lavoro per carità... IO penso che chi li difende professionalmente da una parte non sia la persona più adatta fra le tante che si potevano scegliere per combatterli dall'altra, ma evidentemente per voi che siete tanto attenti a quello che conosceva l'amico del cugino questa non è una contraddizione.

Mi sarebbe piaciuto vedere qui la ola se il pdl avesse scelto come sottosegretario alla giustizia l'avvocato di Riina. :rolleyes:

Niccolò Ghedini ha difeso il serial killer Marco Furlan.:rolleyes:
http://it.wikipedia.org/wiki/Niccol%C3%B2_Ghedini

sid_yanar
13-07-2010, 15:22
Niccolò Ghedini ha difeso il serial killer Marco Furlan.:rolleyes:
http://it.wikipedia.org/wiki/Niccol%C3%B2_Ghedini

quindi secondo il ragionamento, difficile definirlo tale, di cb, il ghedini dovrebbe essere pure lui un serial killer?
Forse non ha tutti i torti, con una faccia di quel genere... :eek:
http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/files/2009/05/ghed-300x297.jpg

Mr_Paulus
13-07-2010, 15:23
Anche il ridicolo ha un limite.

Ti quoto, quindi potresti smetterla di umiliarti, lo dico per il tuo bene.

atinvidia284
13-07-2010, 15:24
cut per inutilità

Non ci frega un beneamato fico di quello che pensa un pregiudicato arrestato all'epoca di tangentopoli,soprattutto se a postarlo è un "giornalista" del rotolo.
Abbiamo poi capito che per te l'inchiesta è una specie di boiata...ora hai nulla da aggiungere di concreto,o,come al solito, si cerca di mandare in cacca il thread per farlo chiudere?

Mr_Paulus
13-07-2010, 15:25
Niccolò Ghedini ha difeso il serial killer Marco Furlan.:rolleyes:
http://it.wikipedia.org/wiki/Niccol%C3%B2_Ghedini

Beh basterebbe dire che difende berlusconi :asd:

Jarni
13-07-2010, 15:27
Beh basterebbe dire che difende berlusconi :asd:

Ha fatto carriera.:fagiano:

LUVІ
13-07-2010, 15:28
quindi secondo il ragionamento, difficile definirlo tale, di cb, il ghedini dovrebbe essere pure lui un serial killer?
Forse non ha tutti i torti, con una faccia di quel genere... :eek:
http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/files/2009/05/ghed-300x297.jpg

Ennesimo classic fail per cb :)
Seaside-blackberry edition :)

LuVi

Mr_Paulus
13-07-2010, 15:30
Non ci frega un beneamato fico di quello che pensa un pregiudicato arrestato all'epoca di tangentopoli,soprattutto se a postarlo è un "giornalista" del rotolo.
Abbiamo poi capito che per te l'inchiesta è una specie di boiata...ora hai nulla da aggiungere di concreto,o,come al solito, si cerca di mandare in cacca il thread per farlo chiudere?

Questa è la tattica, d'altra parte con tutte le minchiate che fa sto governo è ben difficile aver sempre argomenti per difendere i propri idoli..

Jarni
13-07-2010, 15:34
Ennesimo classic fail per cb :)
Seaside-blackberry edition :)

LuVi

E' rimasto senza parole.:D
Sarò stato troppo violento?:asd:

sid_yanar
13-07-2010, 15:39
Ennesimo classic fail per cb :)
Seaside-blackberry edition :)

LuVi

l'immagine del ghedy sarebbe peraltro un ottimo desktop del blackberry :asd:


detto questo evitiamo (tutti) di cadere nelle trappole create per chiudere il thread ;)

claudioborghi
13-07-2010, 16:55
Sicuramente una frazione di quanto pagano te. :O

Dai, ci sto, scambio la mia paga per scrivere su hwu con qualsiasi altra utilita', vanno bene anche pezzi dell'armadillo di paperinik :asd:
Accetto volentieri quindi lo scambio con quanto incassa luxorl per postare roba della manetta quotidiana.

Jarni
13-07-2010, 16:58
Dai, ci sto, scambio la mia paga per scrivere su hwu con qualsiasi altra utilita', vanno bene anche pezzi dell'armadillo di paperinik :asd:
Accetto volentieri quindi lo scambio con quanto incassa luxorl per postare roba della manetta quotidiana.

Cambiamo discorso, eh?
:Perfido:(cit.)

claudioborghi
13-07-2010, 17:00
Non è da escludere questa dell'Opus Dei... da indagare..... next week sono su.


MA ROTFL :rotfl: A Sherlock, indaga pure e sappimi dire. Attento pero' che potrei mandarti silas il monaco albino :asd:

claudioborghi
13-07-2010, 17:08
Niccolò Ghedini ha difeso il serial killer Marco Furlan.:rolleyes:
http://it.wikipedia.org/wiki/Niccol%C3%B2_Ghedini

HAHAHAHAHA!!!! E come no, notoriamente i serial killer sono un'associazione criminosa che si combatte con leggi... :asd:

SK: "Occavolo, vorrei sterminare un po' di donne con gli occhi verdi ma hanno appena fatto quella legge restrittiva...." :asd:

Dimmi un po' come l'avreste presa se il pdl avesse messo a sottosegretario alla giustizia l'avvocato di provenzano invece di dire sciocchezze.

Duncan
13-07-2010, 17:12
E chi ha mai detto che sia "colluso con la mafia"... qui un utente ha lanciato accuse a non si sa chi di "difendere i mafiosi" e mi sono limitato a dire che l'unico che mi viene in mente che PER CERTO "difendeva i mafiosi" (come avvocato) è uno dell'IDV.
E' il suo lavoro per carità... IO penso che chi li difende professionalmente da una parte non sia la persona più adatta fra le tante che si potevano scegliere per combatterli dall'altra, ma evidentemente per voi che siete tanto attenti a quello che conosceva l'amico del cugino questa non è una contraddizione.

Mi sarebbe piaciuto vedere qui la ola se il pdl avesse scelto come sottosegretario alla giustizia l'avvocato di Riina. :rolleyes:

Non mi risulta che Riina sia nella lista dei collaboratori di giustizia :rolleyes:


Oltretutto come ragionamento è aberrante... è noto che gli assassini son difesi solo da assassini , come i ladri solo dai ladri... :rolleyes:

Steinoff
13-07-2010, 17:28
editato per coerenza

claudioborghi
13-07-2010, 18:06
tranquillamente passibile di querela per diffamazione da parte dell'ordine degli avvocati, e credo che qualsiasi avvocato d'ufficio non avrebbe problemi a vincere tale causa.

Hahahahahaha! :rotfl: Mancava giusto lui!

Ma prego! Sono qui con nome e cognome! :asd:

So che a voi sinistri le opinioni risultano fastidiose, ma adesso che sia da querela PENSARE che un avvocato di noti mafiosi non sia la persona adatta per combatterli legislativamente sia diffamazione e' un indice del delirio in cui vi siete ficcati, sperare che i giudici intervengano a reprimere i PENSIERI che non vi piacciono.
E poi tutti in piazza contro le leggi bavaglio :asd:

:nono:

Lorekon
13-07-2010, 18:26
veramente era Carlo Taormina che difendeva i boss
http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Taormina#Carriera_da_avvocato

e anche Pecorella (uno degli avvocati di Berlusconi)
http://it.wikipedia.org/wiki/Gaetano_Pecorella

Accusato di favoreggiamento per la strage di Piazza della Loggia, nel 2003 ricopre l'incarico di Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei deputati e nello stesso anno, presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, difende Nunzio De Falco, boss di camorra del cartello camorristico casalese condannato all'ergastolo come mandante dell'omicidio di Don Peppino Diana.

memoria corta o memoria "selettiva"?

sid_yanar
13-07-2010, 18:31
veramente era Carlo Taormina che difendeva i boss
http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Taormina#Carriera_da_avvocato

e anche Pecorella (uno degli avvocati di Berlusconi)
http://it.wikipedia.org/wiki/Gaetano_Pecorella

Accusato di favoreggiamento per la strage di Piazza della Loggia, nel 2003 ricopre l'incarico di Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei deputati e nello stesso anno, presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, difende Nunzio De Falco, boss di camorra del cartello camorristico casalese condannato all'ergastolo come mandante dell'omicidio di Don Peppino Diana.

memoria corta o memoria "selettiva"?

più di tutti hanno ghedini che difende berlusconi, peggio non si può fare umanamente parlando. :O

Mr_Paulus
13-07-2010, 18:58
So che a voi sinistri le opinioni risultano fastidiose

veramente quello è il tuo capo.
e comunque già il fatto che parli di sinistri e di qua e di là fa capire il livello (da tifoso da bar) dal quale non riesce ad elevarsi la tua argomentazione.

Steinoff
13-07-2010, 19:02
editato per coerenza

atinvidia284
13-07-2010, 20:04
Il premier difende l'amico della camorra
'Chi non sta con Cosentino sarà espulso'

E per il Pdl arriva la resa dei conti

Fuoco incrociato dei finiani Bocchino, Bongiorno e Granata: attacchi su intercettazioni, questione morale e caso Cosentino

Berlusconi è uscito allo scoperto. Costretto dai finiani a prendere una posizione su Cosentino, scaricarlo come Brancher o difenderlo, il premier ha scelto di percorrere la seconda via: difesa a oltranza del sottosegretario coinvolto nell’inchiesta sulla nuova P2 e sul capo del quale pende da mesi una richiesta d’arresto per concorso esterno in associazione camorristica. All’intenzione espressa da Italo Bocchino di votare la mozione di sfiducia dell’opposizione a carico di Cosentino, il capo del Governo ha sbottato con i suoi e lanciato l’ultimatum: chi vota la mozione è fuori dal Pdl. Un vero e proprio ordine: fare quadrato intorno al sottosegretario, parente acquisito del boss del clan dei casalasi Giuseppe Russo detto Peppe O’ padrino, detenuto in regime di 41 bis. Berlusconi detta la linea, poi invia una nota da palazzo Chigi: “Impedirò che torni il clima giacobino e giustizialista. Metterò tutto il mio impegno personale”. (http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/13/nuova-p2-berlusconi-impediro-clima-giacobino-e-giustizialista/39527/)Un “ghe pensi mì 2”, reso necessario dal fallimento del primo, lanciato appena due settimane fa.

La resa dei conti è dunque cominciata. E a suonare la carica sono stati i finiani. Su tre fronti: Giulia Bongiorno mette a segno l’affondo sul ddl intercettazioni, Fabio Granata attacca sulla questione morale e Italo Bocchino sulla nuova P2. Un fuoco incrociato che sta costringendo il Pdl alla ritirata. In particolare sulla legge Bavaglio. Tanto che la maggioranza ha dovuto digerire alcuni emendamenti della finiana presidente della commissione Giustizia della Camera . Bongiorno è stata chiarissima: le modifiche presentate dalla maggioranza al ddl intercettazioni sono un passo avanti, ma si deve fare di più. E annuncia ulteriori proposte di modifica che praticamente azzerano il bavaglio: responsabilità giuridica dell’editore, intercettazioni dei parlamentari, intercettazioni ambientali, intercettazioni dei reati che riguardano ignoti, proroghe degli ascolti, ripristino della dicitura di privata dimora. E Bongiorno è relatore del provvedimento, quindi è l’unico deputato a poter presentare emendamenti oltre il termine, scaduto oggi alle 15.

Nel frattempo Granata, vicepresidente della commissione antimafia, rilascia alle agenzie una dichiarazione da recapitare direttamente al premier: “Per i vertici del Pdl la questione morale non esiste. Il problema gravissimo e imbarazzante non è rappresentato da ciò che emerge dalle ultime inchieste, un quadro torbido di affari, logge, dossieraggi ed associazioni a delinquere, quanto piuttosto da Italo Bocchino, Fabio Granata ed in generale dai finiani”. Nel dubbio di essere stato troppo politichese, Granata semplifica ulteriormente: “Il problema per alcuni autorevoli esponenti del Pdl è rappresentato da chi parla delle inchieste e non da chi di quelle inchieste è oggetto e protagonista. Se siamo giunti a questa assurda e paradossale situazione, la mia proposta è semplice: provate ad espellerci tutti per antimafia”.

A schierarsi sul terzo fronte Italo Bocchino: se le dimissioni del sottosegretario Nicola Cosentino non dovessero arrivare, i finiani si dicono pronti a “valutare” eventuali mozioni di sfiducia presentate dalle opposizioni. Ora si attende Gianfranco Fini, oggi rimasto in silenzio sull’argomento, ma a cui spetta la responsabilità di inserire nel calendario dei lavori di Montecitorio la mozione di sfiducia a Cosentino. L’Idv chiede che arrivi in aula già settimana prossima.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/13/e-per-il-pdl-arriva-la-resa-dei-conti/39604/


http://it.wikipedia.org/wiki/Nicola_Cosentino

claudioborghi
13-07-2010, 20:17
memoria corta o memoria "selettiva"?

Memoria ne corta ne selettiva, semplicemente coerente in quanto anche qui ho SEMPRE sostenuto che SECONDO ME non era opportuno continuare ad esercitare altre professioni durante il mandato parlamentare. Avvocato in primo luogo e indipendentemente dal colore.

Certo che mettere sullo stesso piano uno come Pecorella che ha seguito cause di ogni genere con uno SPECIALISTA nella difesa di mafiosi e un po' da ridere.
Riterreste opportuno che un avvocato SPECIALISTA nella difesa dei costruttori abusivi (anche se lui non ha mai messo due mattoni uno sull'altro)venga messo a decidere in parlamento sulle concessioni edilizie?

L'amore per il vostro idolo vi fa dire pure che e' opportuno aver fatto una manovra del genere con i MAFIOSI... vedete un po' voi chi e' tifoso...


Ma basta ot, tornate pure a discutere di come la P3 ha fatto passare il lodo alfano, candidare cosentino e fatto vincere i mondiali all'Italia... :asd:

:ronf:

sid_yanar
13-07-2010, 20:39
Memoria ne corta ne selettiva, semplicemente coerente in quanto anche qui ho SEMPRE sostenuto che SECONDO ME non era opportuno continuare ad esercitare altre professioni durante il mandato parlamentare. Avvocato in primo luogo e indipendentemente dal colore.

Certo che mettere sullo stesso piano uno come Pecorella che ha seguito cause di ogni genere con uno SPECIALISTA nella difesa di mafiosi e un po' da ridere.
Riterreste opportuno che un avvocato SPECIALISTA nella difesa dei costruttori abusivi (anche se lui non ha mai messo due mattoni uno sull'altro)venga messo a decidere in parlamento sulle concessioni edilizie?

L'amore per il vostro idolo vi fa dire pure che e' opportuno aver fatto una manovra del genere con i MAFIOSI... vedete un po' voi chi e' tifoso...


Ma basta ot, tornate pure a discutere di come la P3 ha fatto passare il lodo alfano, candidare cosentino e fatto vincere i mondiali all'Italia... :asd:

:ronf:

sinceramente fai un pò ridere.
Pensa al tuo capo, ed a chi ospitava in casa.

http://www.poliziapenitenziaria.net/public/foto_articoli/mangano.jpg

Mr_Paulus
13-07-2010, 20:41
Memoria ne corta ne selettiva, semplicemente coerente in quanto anche qui ho SEMPRE sostenuto che SECONDO ME non era opportuno continuare ad esercitare altre professioni durante il mandato parlamentare. Avvocato in primo luogo e indipendentemente dal colore.

hai assolutamente ragione.




































ah ma non si parlava di ghedini? :stordita:

scusate ho sbagliato :(

luxorl
13-07-2010, 20:42
Io spero che quando il berlusconismo si sgretolerà (ormai è solo questione di tempo) tutti i pennivendoli di berlusconi, presenti anche su questo forum, abbiano ciò che si meritano per tutti i danni che hanno arrecato a questo paese.

luxorl
13-07-2010, 20:46
La fine dell’impero

Siamo alla fine dei giochi? La dichiarazione di Silvio Berlusconi che minaccia di espellere dal popolo della libertà chi vota la sfiducia a Nicola Cosentino fa pensare che la crepa si stia allargando e che il suo impero stia crollando. Possono ora i finiani fare marcia indietro? In politica tutto è possibile ma dopo aver chiesto prima le dimissioni di Denis Verdini e poi quelle di Nicola Cosentino appare difficile la ricucitura da parte degli ex di An fedeli a Gianfranco Fini con gli ex forzaitalioti. La linea dura di Silvio Berlusconi è il tentativo estremo di tenere insieme quel che resta del progetto politico nato dal predellino.

Quando, un po’ di mesi fa, ci furono i primi arresti dell’inchiesta sul G8 della Maddalena, il premier si affannò subito a dichiarare che non si era in presenza di una nuova Mani pulite. Aveva ragione: nessuna delle inchieste aperte in questo 2010 ipotizza il finanziamento illecito dei partiti. Ma oggi è peggio di allora. Tornano alla ribalta associazioni segrete, associazioni a delinquere finalizzate alla corruzione che lambiscono pezzi dello Stato. E la metastasi sta degenerando. Siamo al declino e allo sbriciolamento di questa seconda Repubblica.

I partiti non esistono. A destra, esistono delle lobby, dei gruppi di potere con un monarca che non è più “il monarca assoluto”. Si cerca legittimità in nome del popolo sovrano e si calpestano le regole scritte nella nostra Costituzione. All’opposizione, aspettando il leader che non c’è, si assiste alla lotta dentro lo schieramento avverso anche se si stanno facendo dei timidi passi avanti. Si spera nel fratricidio e si tifa per il presidente della Camera, Gianfranco Fini.

Le cronache giudiziarie di queste ultime ore sono sconvolgenti. La politica è sotto ricatto di intrighi di palazzo. Le indagini coinvolgono ormai gran parte del gruppo dirigente del raggruppamento voluto da Silvio Berlusconi. Da Denis Verdini a Nicola Cosentino, a Marcello Dell’Utri, a Brancher, Scajola. Scontri interni tra caicchi che stanno indebolendo il potere berlusconiano. Il leader dell’Udc Pierferdinando Casini propone oggi un governo guidato da Giulio Tremonti. L’unica strada percorribile, a questo punto, sono le dimissioni di Silvio Berlusconi. Prima che sia troppo tardi.

Un governo tecnico – isituzionale? E’ tempo che la casta vada a casa. Anche l’elettorato di centro destra sembra schifato dagli ultimi sviluppi delle inchieste. Gianfranco Fini ha detto che sulla legalità non si possono fare sconti a nessuno. La questione morale è lo spartiacque. Bene: non si faccia intimorire dalle minacce di Silvio Berlusconi e voti le dimissioni di Nicola Cosentino, faccia battaglia per le dimissioni da coordinatore del Pdl di Denis Verdini, dica un no, forte e chiaro, al disegno di legge sulle intercettazioni che non piace neanche all’Onu.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/13/la-fine-dellimpero/39608/

sid_yanar
13-07-2010, 20:47
Io spero che quando il berlusconismo si sgretolerà (ormai è solo questione di tempo) tutti i pennivendoli di berlusconi, presenti anche su questo forum, abbiano ciò che si meritano per tutti i danni che hanno arrecato a questo paese.

semplicemente salteranno sul carro del vincitore, cambiando repentinamente come camaleonti. Un pò come certe donne che vanno da un uomo ad un altro. :O

s12a
13-07-2010, 20:48
Niente contro, ma oltre ad Il Fatto Quotidiano c'e` qualcun altro che ne parla in maniera estesa?

luxorl
13-07-2010, 20:50
un avvocato di noti mafiosi

Ma state parlando di Schifani? :stordita:

http://www.utileweb.com/notizie/Articoli/Politica/Schifani_e_il_palazzo_di_Palermo_abitato_dai_boss_della_Mafia/

sid_yanar
13-07-2010, 20:57
Ma state parlando di Schifani? :stordita:

http://www.utileweb.com/notizie/Articoli/Politica/Schifani_e_il_palazzo_di_Palermo_abitato_dai_boss_della_Mafia/



però che bella gente che difendeva schifani, forse sarà il caso di chiamarlo d'ora in poi "schifoni"? Sarebbe più equo.

luxorl
13-07-2010, 21:00
Le intercettazioni di Cosentino su come fare fuori Caldoro

Ecco le intercettazioni telefoniche che dimostrano il ruolo centrale di Nicola Cosentino nell’uso politico del dossier infamante contro il collega di partito, rivale nella corsa alla presidenza della Campania, Stefano Caldoro. Il sottosegretario all’economia, difeso da Silvio Berlusconi ancora oggi, in una telefonata si fa elencare al telefono da Arcangelo Martino le località, gli alberghi, citati nel dossier (che poi sarà pubblicato da un blog napoletano e infine oscurato a seguito della querela di Caldoro). Cosentino: ‘Ti segni questo appunto?’ Martino: ‘Sì’ ancora Cosentino: “Miravalle, miravalle (hotel Miravalle ndr)…questo sta a via degli Astroni, alla rotonda di Agnano…’ (http://www.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2010/07/caldoro_intercet1.pdf).

Il politico quindi è pienamente consapevole della manovra basata su dati personali e probabilmente falsi ai danni di un rivale politico.

In una seconda telefonata, sempre con Martino, Cosentino detta la linea: “L’obiettivo principale, poi tutto il resto è…” per il politico di Casal di Principe è, per usare le parole del faccendiere Martino: “Qua la cosa importante è Culattone…e domani dice: vabbuò togliamo a Culattone…il resto poi viene considerato lungo il percorso del programma di lavoro…” (http://www.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2010/07/caldoro_intercet2.pdf), cioé Caldoro. Ancora Cosentino in un’intercettazione: ”Eh vabbè comunque andiamo avanti sull’altra cosa, basta che togliamo di mezzo quello là, stiamo apposto…però, insomma, facciamolo fare e andiamo avanti”.

Queste telefonate provano, al di là di ogni dubbio, i legami tra gli arrestati e i presunti appartenenti all’associazione segreta, Arcangelo Martino e Pasquale Lombardi, e il sottosegretario all’economia Nicola Cosentino per mettere fuori gioco il candidato del Pdl alla presidenza della Regione Campania, Stefano Caldoro.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/13/le-intercettazioni-di-cosentino-su-come-fare-fuori-caldoro/39599/

fdA40-99
13-07-2010, 21:04
La magistratura è politicizzata: ma veste in blu, dopo che negli anni 70-80 ha vestito i colori della D.C. e del P.S.I. Ecco perché quando si sente "processo trasferito a Roma" bisogna avere paura, perché non scoprirete mai la verità o la falsità delle accuse, solo un ottimo modo per insabbiare le cose senza ricorrere alla latitanza od al segreto di Stato.

Lorekon
13-07-2010, 21:10
Memoria ne corta ne selettiva, semplicemente coerente in quanto anche qui ho SEMPRE sostenuto che SECONDO ME non era opportuno continuare ad esercitare altre professioni durante il mandato parlamentare. Avvocato in primo luogo e indipendentemente dal colore.

Certo che mettere sullo stesso piano uno come Pecorella che ha seguito cause di ogni genere con uno SPECIALISTA nella difesa di mafiosi e un po' da ridere.
Riterreste opportuno che un avvocato SPECIALISTA nella difesa dei costruttori abusivi (anche se lui non ha mai messo due mattoni uno sull'altro)venga messo a decidere in parlamento sulle concessioni edilizie?

L'amore per il vostro idolo vi fa dire pure che e' opportuno aver fatto una manovra del genere con i MAFIOSI... vedete un po' voi chi e' tifoso...


Ma basta ot, tornate pure a discutere di come la P3 ha fatto passare il lodo alfano, candidare cosentino e fatto vincere i mondiali all'Italia... :asd:

:ronf:

AAAAAAAH!
la differenza è che Pecorella e Taormina avevano difeso meno boss mafiosi di quell'altro :asd:

impagabile :asd:

claudioborghi
13-07-2010, 22:52
Niente contro, ma oltre ad Il Fatto Quotidiano c'e` qualcun altro che ne parla in maniera estesa?

Tutti ne parlano in maniera estesa... ma c'e' solo uno che spamma a raffica gli articoli della manetta quotidiana :asd:

claudioborghi
13-07-2010, 22:57
AAAAAAAH!
la differenza è che Pecorella e Taormina avevano difeso meno boss mafiosi di quell'altro

Se non sai distinguere un "generico" da uno "specialista" è un TUO problema, non il MIO... :p

Mi raccomando, se ti dovessi fare operare a cuore aperto rivolgiti con fiducia ad un medico qualsiasi che una volta ha partecipato ad un'operazione quando aveva vent'anni, non ad un cardiochirurgo... :asd:

Mr_Paulus
13-07-2010, 23:24
Niente contro, ma oltre ad Il Fatto Quotidiano c'e` qualcun altro che ne parla in maniera estesa?

http://www.repubblica.it/politica/2010/07/13/news/lite_bondi-5554240/

Finiani: "Valutiamo sfiducia a Cosentino"
Berlusconi: "Chi la vota è fuori dal Pdl"
Bocchino: "Si deve dimettere, pronti a votare con l'opposizione". Pd e Udc verso la mozione. Bondi non ci sta: "Il ruolo di Bocchino è nefasto". Granata: "Allora espelleteci per legalità e antimafia"

Finiani: "Valutiamo sfiducia a Cosentino" Berlusconi: "Chi la vota è fuori dal Pdl" Italo Bocchino

ROMA - Non si placa lo scontro dentro il Pdl. Con i finiani che tornano accendere le polveri. Dopo aver chiesto le dimissioni di Denis Verdini, indagato per l'inchiesta sulla cosidetta nuova P3, Italo Bocchino rilancia: "Se il sottosegretraio Cosentino non si dimette valuteranno le mozioni di sfiducia presentate dalle opposizioni". 1Parole che arrivano dopo l'iscrizione sul registro degli indagati della Procura di Roma del senatore del Pdl Marcello Dell’Utri e del sottosegretario all’economia Nicola Cosentino, nell’ambito dell’inchiesta sull’eolico. Netta la chiusura di Silvio Berlusconi: "Chi vota la sfiducia è fuori dal Pdl", avrebbe detto il premier secondo quanto riferiscono fonti del Pdl. In serata la smentita: "Il presidente Berlusconi non ha parlato dell'argomento"

Ma la mozione dell'opposizione è certa. Annunciata dall'Idv, dal Pd e dall'Udc. "Se Cosentino e Caliendo non si dimettono, il Pd è pronto a presentare una mozione per chiedere la loro rimozione. Sembra di essere alla fine di un impero, tutto crolla" dice il democratico Dario Franceschini. Poi è la volta dei centristi. "Siamo garantisti, ma l'incompatibilità tra un delicato ruolo di governo e il coinvolgimento in un'inchiesta giudiziaria è evidente a tutti. Voteremo la mozione" annuncia il presidente vicario dei centristi della Camera, Michele Vietti.

Furioso con Bocchino il ministro della Cultura Sandro Bondi. "Leggendo l'ennesima esternazione mi confermo nella convinzione che il suo ruolo nel dibattito interno al nostro movimento politico sia nefasto - scrive in una nota - Bocchino, infatti, punta continuamente sulla logica della provocazione piuttosto che su quella del confronto alto e costruttivo, che invece sarebbe necessaria per affrontare i problemi e superare le incomprensioni". Immediata la replica di Bocchino: "Le parole di Bondi mi sorprendono. Come si fa a considerare nefasto l'atteggiamento di chi chiede trasparenza e pulizia morale e difendere autori di episodi imbarazzanti per il Pdl?".

Un altro finiano doc come Fabio Granata rincara la dose: "Per i vertici del Pdl la questione morale non esiste. Il problema è rappresentato da chi parla delle inchieste e non da chi di quelle inchieste è oggetto e protagonista. Se siamo giunti a questa assurda e paradossale situazione, la mia proposta è semplice : provate ad espellerci tutti per antimafia e legalità".

(13 luglio 2010)


http://www.repubblica.it/politica/2010/07/13/news/clima_giacobino-5562465/


Eolico, Berlusconi: "Un polverone"
"Inchieste? C'è un clima giacobino"
Dura nota del premier contro chi gioca "una partita personale a svantaggio dell'interesse di tutti". Nuovo attacco ai giudici: "Ormai la sovranità è dei pm di sinistra". Della P3 dice: "Solo quattro pensionati sfigati" e sui giornali: "Catastrofisti"

Eolico, Berlusconi: "Un polverone" "Inchieste? C'è un clima giacobino"

ROMA - "Voglio restare fuori dalle artificiose burrasche scatenate dalla vecchia politica politicante e da quanti, in maniera irresponsabile, giocano una partita personale a svantaggio dell'interesse di tutti". Nel pieno della bufera legata all'inchiesta sugli appalti dell'eolico 1 che coinvolge alcuni dei suoi fedelissimi, Silvio Berlusconi affida ad una nota il suo pensiero. Ma più tardi, rispondendo a una domanda dei giornalisti che riguarda in particolare proprio l'inchiesta sull'eolico, a margine dell'intervento alla cerimonia per i 30 anni di Capital, diventa ancora più diretto: "Sono sereno e tranquillissimo, non succede niente, è tutto un polverone".

E ironizza sulla stampa: "Non state a leggere i titoli dei giornali, stamattina hanno parlato di P3 ma sono quattro pensionati sfigati che si sarebbero messi insieme per cambiare l'Italia, ma se non ci riesco io...". Difendendo la legge sulle intercettazioni: "Parlano di legge bavaglio ma ci sono delle barbarie anche in questi giorni. Finiscono sui giornali le conversazioni anche di persone che non sono indagate e che non c'entrano nulla. Questo sta continuando anche adesso". Stampa che per il premier è dominata da "pessimismo e catastrofismo". Riferendosi a Capital lancia una frecciata agli altri: "Non solo è un prodotto di alta qualità ma è anche un fatto isolato nella stampa italiana. Se leggiamo i giornali oggi non possiamo che rimanere disarmati perché sono dominati da pessimismo e catastrofismo". Berlusconi ha ribadito che spesso nella lettura dei giornali ravvisa un "divorzio dalla realtà". E cita numeri delle vendite dei quotidiani che secondo lui sono gli stessi dal 1953. "Sulla stampa italiana di oggi - ha concluso il premier - è meglio stendere un velo pietoso. I numeri sono una sentenza: nel '53 si vendevano poco meno di 6 milioni di copie, oggi sono le stesse di allora e al sud sono 56 ogni mille abitanti, come in Tunisia, contro le 250 dell'Europa". Nell'intervento si scaglia anche contro i giudici: "Ormai la sovranità in questo paese è dei pm, in particolare dei pm di sinistra. Noi facciamo le leggi che passano alla Camera, al Senato, in Parlamento e poi i pm di sinistra fanno ricorso alla Corte Costituzionale dove ci sono 11 nominati dalla sinistra e 4 del centrodestra che aboliscono le nostre leggi. Il risultato è che la sovranità ormai in questo Paese è dei pm".

Nella nota diffusa nel pomeriggio Berlusconi aveva invece preso di mira gli alleati di governo. Senza fare nomi, ma non serve. Difficile non immaginare che Berlusconi pensi a Fini quando parla di chi gioca "una partita personale a svantaggio dell'interesse di tutti". Altrettanto difficile non immaginare che ai vecchi riti della politica, il premier non associ i centristi di Casini. E magari anche le correnti che proliferano dentro il Pdl. Contro tutto questo il Cavaliere rilancia il messaggio che porta avanti da tempo. Lui, ormai in politica da quasi vent'anni, attacca "i politicanti", assicurando tutto il suo impegno personale, assieme a quello del governo e della coalizione: "siamo legittimati dal sostegno dei cittadini, per impedire ritorni a un passato che gli italiani non vogliono più". Quanto alle inchieste il premier le liquida come il segno di "clima giacobino e giustizialista nel quale alcuni stanno cercando di far ripiombare il nostro Paese non è certo d'aiuto". Poi tocca alla manovra. Anche in questo caso la difesa è a spada tratta: "Serve responsabilità, il governo ha a cuore l'interesse dei cittadini e perciò intende portare a rapida approvazione la manovra che stabilizzerà il bilancio pubblico come ha chiesto l'Europa, pure in presenza di una situazione migliore dei nostri conti rispetto agli altri partner europei".

(13 luglio 2010)


http://www.corriere.it/politica/10_luglio_13/cosentino-dimissioni-bocchino_310902ee-8e6a-11df-864f-00144f02aabe.shtml


Cosentino, finiani: valutiamo mozioni
E Berlusconi: "Fuori chi vota sfiducia"»
Bocchino: «Senza dimissioni, valuteremo richieste delle opposizioni». Il Cavaliere: «Fuori dalla maggioranza»

sPACCATURA NEL PDL. sulla LEGALITa'

Cosentino, finiani: valutiamo mozioni
E Berlusconi: "Fuori chi vota sfiducia"»

Bocchino: «Senza dimissioni, valuteremo richieste delle opposizioni». Il Cavaliere: «Fuori dalla maggioranza»

Dell'Utri e Cosentino (Ansa)
Dell'Utri e Cosentino (Ansa)
ROMA - L'iscrizione sul registro degli indagati della Procura di Roma del senatore del Pdl Marcello Dell’Utri e del sottosegretario all’economia Nicola Cosentino, nell’ambito dell’inchiesta sull’eolico per la quale è finito in carcere Flavio Carboni, crea nuovi e seri problemi nel Pdl. I finiani ribadiscono infatti la richiesta di dimissioni del sottosegretario Nicola Cosentino, e se queste non dovessero arrivare, «valuteranno» le eventuali mozioni di sfiducia presentate dalle opposizioni, benché essi non vogliano votare in dissenso dal gruppo del Pdl. Lo ha detto Italo Bocchino, parlando con i cronisti alla Camera.

BERLUSCONI: «CHI VOTA CON L'OPPOSIZIONE E' FUORI» - Una posizione netta, quella dei «ribelli» dell'ex An a cui secondo alcune indiscrezioni riportate dalle agenzie di stampa Berlusconi avrebbe risposto con altrettanta nettezza. Ovvero facendo sapere che chiunque votasse una mozione di sfiducia dell'opposizione per chiedere le dimissioni di esponenti di governo, a seguito di indagini ancora in corso, si porrà automaticamente fuori dal Pdl e dalla maggioranza. Ma in serata lo stesso Cavaliere ha smentito di aver mai pronunciato frasi simili.

«VERDINI AL VERTICE DEL PDL E' UN PROBLEMA» - «Noi siamo convinti che questa inchiesta - aveva aggiunto Bocchino - al di là dei profili penalmente rilevanti che appaiono essere deboli rispetto a un'accusa così complessa, pongono a Berlusconi un problema di opportunità circa la presenza di Verdini al vertice del partito, così come c'è un problema di opportunità sulla presenza di Cosentino al governo e alla guida del Pdl in Campania». Il vicecapogruppo del Pdl alla Camera rimanda così al mittente le accuse di chi, dentro al partito, punta l'indice contro i 'finiani" per la posizione assunta sulla vicenda degli appalti sull'eolico e su una presunta loggia segreta, e replica: «Se c'è qualcuno su cui bisogna discutere sono quei dirigenti che stanno creando un problema all'immagine del partito per i loro comportamenti, e non chi chiede invece pulizia morale all'interno del Popolo della libertà».

BATTAGLIA DI LEGALITA' NEL PDL - Rincara la dose il deputato bolognese del Pdl, Enzo Raisi, da sempre molto vicino al presidente della Camera, che parla proprio di battaglia di legalità: «Quando i cossidetti "finiani" si misero di traverso per la candidatura di Cosentino in Campania, fummo accusati come al solito di sabotare. Oggi invece ci danno ragione. Chi ha buona memoria può verificare che le battaglie di legalità all'interno del Pdl fanno solo bene al partito». «Io sono un garantista - aggiunge Raisi- e lo sarò sempre, ma quando gli episodi si accavallano e quando c'è anche un mandato di arresto, la cosa diventa anche un po' pericolosa. E credo che Cosentino dovrebbe risolvere questa situazione»


13 luglio 2010


http://www.corriere.it/politica/10_luglio_13/berlusconi-clima-giacobini_237d0550-8e86-11df-864f-00144f02aabe.shtml


Berlusconi: «L'inchiesta P3? Solo polvere Basta con questo clima giacobino»
Il premier e il caso eolico: «Sono solo quattro pensionati sfigati che si mettono insieme per cambiare l'Italia»

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«Il Paese ha bisogno di responsabilità e di una piena governabilità»

Berlusconi: «L'inchiesta P3? Solo polvere Basta con questo clima giacobino»

Il premier e il caso eolico: «Sono solo quattro pensionati sfigati che si mettono insieme per cambiare l'Italia»

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi (Eidon)
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi (Eidon)
ROMA - L'inchiesta cosiddetta P3 sull'eolico che coinvolge anche esponenti molto vicini al presidente del Consiglio «è un polverone» e per questo motivo «non succede niente». A dirlo è lo stesso Silvio Berlusconi, intervenuto alla cena per i 30 anni di Capital, nel corso della quale è tornato anche a difendere la legge sulle intercettazioni («era doverosa») e i contenuti della manovra economica correttiva a proposito della quale ha ribadito la necessità del voto di fiducia («è un atto di coraggio, avremmo la migliore finanziaria tra quelle approvate in Europa»). Quanto all'inchiesta, che già aveva avuto modo di definire una «montatura», si è detto «sereno e tranquillissimo». Non solo: «Non state a leggere i titoli dei giornali - ha detto ancora il Cavaliere -. Stamattina hanno parlato di P3...» ma sono «quattro sfigati pensionati» ha detto riferendosi fra gli altri a Flavio Carbone. «Quattro sfigati pensionati - ha aggiunto - che si mettono insieme per cambiare l'Italia. Ma se non ci riesco io...».

«CLIMA GIACOBINO» - Già in giornata il premier aveva fatto sapere la sua opinione diffondendo una nota tramite l'ufficio stampa di Palazzo Chigi. «Il clima giacobino e giustizialista nel quale alcuni stanno cercando di far ripiombare il nostro Paese non è certo d'aiuto», dice il premier nella nota. «Ma ancora una volta metterò tutto il mio impegno personale, assieme a quello del governo e della coalizione da me guidati e legittimati costantemente dal sostegno dei cittadini, per impedire che si ritorni a un passato che gli italiani non vogliono più. Intendo restare fuori dalle artificiose burrasche scatenate dalla vecchia politica politicante e da quanti, in maniera irresponsabile, giocano una partita personale a svantaggio dell'interesse di tutti», ha sottolineato.

GOVERNABILITÀ - «Il Paese, in questa fase di uscita dalla crisi economica globale, ha bisogno di scelte precise e di responsabilità e quindi di una piena governabilità», ha aggiunto il presidente del Consiglio. «Il governo ha a cuore l'interesse dei cittadini e perciò intende portare a rapida approvazione la manovra che stabilizzerà il bilancio pubblico come ha chiesto l'Europa, pure in presenza di una situazione migliore dei nostri conti rispetto agli altri partner europei».

Redazione online
13 luglio 2010

Lorekon
13-07-2010, 23:25
cerchi di richiamare la "questione morale" ma lo fai maldestramente, proprio perchè hai scarsa dimestichezza con la stessa :asd:

se il punto fosse la "specializzazione" e quindi la "bravura" dell'avvocato-deputato, il tuo ragionamento avrebbe senso.

Ma il problema di sedere al contempo alla Commissione Antimafia non è tanto la bravura professionale quanto il sospetto di "infedeltà istituzionale" (nel senso che si rischia che l'avvocato-deputato vada a fare gli inteerssi dei boss suoi clienti o ex-clienti).

quindi il problema semmai è se c'è ancora un rapporto cliente avvocato o se ci sono acora dei rapporti con il cliente di qualsivoglia natura.
In questo caso devo riconoscere che è più probabile che un avvocato "habitué" intrattenga rapporti strutturali coi clienti mafiosi.

Se ti fosse preso la briga di controllare però Pecorella era difensore di un boss dei Casalesi proprio mentre era nella Commissione Giustizia.

ora tu mi risponderai cavillando che UN CONTO è la Commissione Giustizia UN CONTO la Commissione Antimafia :D


la verità è che tra i due il cretino sono io, che mi metto a parlare in modo serio di conflitto di interessi con un berlusconiano che ha difeso tutte le leggi ad personam degli ultimi 10 anni e adesso si indigna per un dipietrista sconosciuto che si è infiltrato nell'IDV (errore dell'IDV, ovviamente, sono stati disattenti)

Mr_Paulus
13-07-2010, 23:28
la verità è che tra i due il cretino sono io, che mi metto a parlare in modo serio di conflitto di interessi con un berlusconiano che ha difeso tutte le leggi ad personam degli ultimi 10 anni e adesso si indigna per un dipietrista sconosciuto che si è infiltrato nell'IDV (errore dell'IDV, ovviamente, sono stati disattenti)

:asd: :asd:

jumpermax
13-07-2010, 23:55
su Brancher avevano mandato avanti Rotondi a dire chi è per le dimissioni è fuori dal partito. Con scarsi risultati, Brancher si è dovuto dimettere.
Ora si è esposto Berlusconi. Ancora una volta l'unica strada per salvare il governo sono le dimissioni.... dubito che i finiani facciano dietrofront.

fba00
14-07-2010, 00:14
ma chi sarebbero i "quatto pensionati? (e sfigati pure :asd: )"

stemanca
14-07-2010, 09:07
Le elezioni anticipate sono sempre più probabili, forse febbraio 2011... nel caso si può immaginare la pacatezza dei toni in campagna elettorale, con queste premesse

whistler
14-07-2010, 09:13
Le elezioni anticipate sono sempre più probabili, forse febbraio 2011... nel caso si può immaginare la pacatezza dei toni in campagna elettorale, con queste premesse

Senza estromettere dalla politica berlusconi i vecchiacci del pd e i nazilegaioli che cavolo andiamo a votare?

Mr_Paulus
14-07-2010, 09:21
Senza estromettere dalla politica berlusconi i vecchiacci del pd e i nazilegaioli che cavolo andiamo a votare?

Io spero di riuscire il prima possibile a votare quello che hai in firma :)

Anodaram
14-07-2010, 09:21
Senza estromettere dalla politica berlusconi i vecchiacci del pd e i nazilegaioli che cavolo andiamo a votare?

potremmo metterci dei bambini(anime innocenti) al governo, tanto peggio di questi non possono fare........

luxorl
14-07-2010, 09:24
Ancora non basta?

di Concita De Gregorio

Che altro deve succedere? "Cesare" - come lo chiamavano nel loro codice Flavio Carboni, Marcello Dell'Utri e soci - sapeva tutto.«Cesare», cioè Silvio Berlusconi, il capo del governo di questo Paese, sapeva dei ricatti, delle minacce, dei falsi dossier confezionati per screditare candidati non graditi alla Cupola. La scelta del nome il codice è il dettaglio che fa luce sulla scena: Basso impero, scrivemmo molti mesi fa. Qualcosa di peggio. L'imperatore, diceva sua moglie. Nerone, e non più nella versione grottesca di Petrolini. Una china irreversibile in cui avidità e delirio di onnipotenza trascinano il corpo lacero della democrazia. Cosa serve ancora perché sia chiaro anche a chi lo ha votato che al posto di un governo la maggioranza degli italiani ha eletto un losco, impunito, pericolosissime comitato d'affari che opera nell'illegalità assoluta - criminale, dunque - e che agisce al solo scopo di favorire la sua impunità, appunto, i suoi interessi e quelli delle lobbies di riferimento che in questo caso non sono solo petrolieri e signori delle armi ma, prima ancora e insieme, mafia, 'ndrangheta, camorra.

Cesare sta portando il paese intero ad una condizione terminale di malattia, un cancro in metastasi che non sappiamo più se sia possibile fermare tagliando, togliendo - non basterebbero le dimissioni di una o due delle persone coinvolte, e comunque neanche questo accade. Ci sarebbe piuttosto da augurarsi, come accade per gli incurabili, una fine rapida, una morte che sia di sollievo. Ma cosa succede se a morire non è una persona ma un sistema di garanzie e di regole, un paese intero, la nostra Repubblica: è ugualmente lecito augurarsi la sua fine senza temere conseguenze imprevedibili? Abbiamo gli anticorpi necessari - e gli strumenti, la forza, la capacità - per gestire all'interno del processo democratico una così drammatica e invasiva crisi di putrefazione del sistema?

Qualche settimana fa questo giornale ha dedicato la copertina a Licio Gelli, "chi si rivede" era il titolo, ed ha per l'ennesima volta raccontato come questa classe politica sia figlia di quel progetto eversivo. Berlusconi-Cesare allora era un giovane affiliato così come molti dei suoi uomini. Abbiamo raccontato a chi ha meno di trent'anni cosa sia stata e cosa sia ancora la P2 senza curarci degli occhi al cielo e dei sospiri di sufficienza di chi ogni volta commisera la nostra ostinazione: "ancora la P2, che noia". Altri si sono mostrati più interessati. El Pais ci ha chiesto un lungo articolo sul tema, diffuso in Nord e in Sud America; alcune prestigiose università americane ci hanno domandato di incontrare gli studenti e i loro docenti per raccontare questa storia. Oggi alla cricca composta da alcuni sottosegretari di governo, da uomini di Berlusconi condannati per mafia, da faccendieri già attivissimi nei giorni del crac del Banco Ambrosiano oltre che da referenti della camorra e della 'ndrangheta i giornali danno il nome di P3. E' diversa, questa P3 dalla P2: è come se ne avesse mutuato solo il codice di comportamento - la corruzione, il ricatto, l'uso dei dossier per screditare gli avversari: è una banda che fa i suoi affari, parla in codice e in dialetto, non ha neppure la grandezza criminale di un disegno eversivo. Solo soldi, benefici privati, favori. Non abbiamo più nemmeno i golpisti di una volta. Cesare ha provato a risolvere il problema come fa sempre: occultandolo. Ecco l'urgenza della legge bavaglio. Non ha fatto in tempo, e di nuovo minaccia.

http://concita.blog.unita.it//Ancora_non_basta__1409.shtml

stemanca
14-07-2010, 09:24
Senza estromettere dalla politica berlusconi i vecchiacci del pd e i nazilegaioli che cavolo andiamo a votare?

Mi riferisco al fatto che la coalizione attuale al governo di fatto non esiste più, non credo esistano molte possibilità di governi tecnici

Che i personaggi del teatrino, fra pochi mesi, siano sostanzialmente gli stessi, temo che sia inevitabile... I più mediocri che si siano mai visti sul panorama politico, purtroppo (senza distinzione di coalizioni, intendo)

whistler
14-07-2010, 09:30
Mi riferisco al fatto che la coalizione attuale al governo di fatto non esiste più, non credo esistano molte possibilità di governi tecnici

Che i personaggi del teatrino, fra pochi mesi, siano sostanzialmente gli stessi, temo che sia inevitabile... I più mediocri che si siano mai visti sul panorama politico, purtroppo (senza distinzione di coalizioni, intendo)

Sicuramente , ma non si deve andre alle elezioni con l esercito di cadaveri servi servetti collusi e zombi sinistrati.

Altrimenti è tutto inutile.

Mr_Paulus
14-07-2010, 09:33
Ancora non basta?

di Concita De Gregorio



http://concita.blog.unita.it//Ancora_non_basta__1409.shtml

Alla fine è quello che ci chiediamo qua dentro da anni..

Mr_Paulus
14-07-2010, 09:36
Tutti ne parlano in maniera estesa... ma c'e' solo uno che spamma a raffica gli articoli della manetta quotidiana :asd:

Bravo borghi, hai buon gusto, come indumento le manette starebbero benissimo al tuo idolo..

luxorl
14-07-2010, 09:48
Nome in codice "Cesare".
Silvio informato su tutto

di Massimo Solanitutti

«Dovremmo raggiungere... Chiamiamolo così, cerca di capire: Cesare. Che sarebbe Cesare». Il 28 settembre 2009 Flavio Carboni è al telefono con Maria, una collaboratrice del presidente della Sardegna Cappellacci. Ma chi è questo “tale” Cesare il cui nome ricorre decine di volte nelle carte dell’inchiesta sulla nuova loggia P3?

Cesare che va informato delle manovre sulla Consulta per il Lodo Alfano, Cesare a cui va riferito delle notizie (false) che vedrebbero Caldoro coinvolto in una storia di trans, Cesare a cui va detto degli affari sull’eolico in Sardegna.

La risposta la danno i carabinieri in una nota ad una delle informative agli atti dell’inchiesta (nota n. 15 pag 12 segue informativa nr. 474/1- 50-3-44). Cesare, scrivono, «è pseudonimo utilizzato per riferirsi al Presidente del Consiglio». È la chiave di volta. Cesare è Silvio Berlusconi, il deus ex machina che si muove dietro le quinte di tutte le manovre della nuova loggia.

Sempre informato, sempre presente un passo indietro. «Mio cugino Cesare vuole sapere», dice Arcangelo Martino il 30 settembre 2009 in piena manovra di salvataggio per il Lodo Alfano. «Mio nipote Cesare», fa eco Pasquale Lombardi.

Del resto che i due stiano lavorando alacremente per pilotare il verdetto della Consulta Cesare-Berlusconi lo sa bene. «Io la settimana prossima mi incontro con Cesare - svela a Lombardi Nicola Cosentino il 2 ottobre - lui è rimasto contento per quello che gli stiamo facendo per il 6 (la data inizialmente prevista per la pronuncia sul Lodo Alfano (ndr) e allora giustamente ci deve dare qualche cosa e ci deve dare te e non m’ha scassa’ o’ cazz’». Quando il verdetto si avvicina, i conteggi si moltiplicano. Il gruppetto di Carboni è ottimista visto il lavoro fatto, e il 25 settembre Arcangelo Martino è euforico con Carboni: «Diglielo a Cesare!».

E che Cesare sia pienamente della partita lo dimostra anche una intercettazione del 19 ottobre in cui si parla di una cena organizzata a casa di Verdini per parlare proprio del Lodo. «Bisogna vedere se c’è... se c’è Cesare», si chiede Carboni. «A me pare che non c’è», gli risponde Martino.

Il lavoro ai fianchi sugli uomini della Consulta è incessante. Il 23 settembre “il gruppetto” si è riunito a pranzo, e Lombardi aggiorna sulla conta dei favorevoli e dei contrari in seno alla Corte Costituzionale il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo che ha dovuto lasciare il tavolo in anticipo. «Abbiamo fissato che ogni giorno, ogni settimana bisogna che ci incontriamo per discutere tra di noi e vedere ando stà o’ buono e ando sta o’ malamente - spiega - E poi ammo vedè Cesare quanto prima». Che poi, quando Carboni e Martino si accordano per vedersi e raggiungere casa di Verdini, il faccendiere sardo arrestato è costretto persino a spiegare che «non è al Grazioli, eh!».

Del resto tutto si riferisce a Cesare-Silvio, e Carboni si vanta a più riprese di aver parlato con lui al telefono con Lombardi e Martino: dalle prime notizie sulla campagna diffamatoria contro Caldoro fino alle manovre sugli affari dell’eolico. «Fratello mio, gente che... hanno fatto muovere questi, perché sennò», sorride Martino il 30 settembre con Carboni. «Ma gente riferita al Cesare?», chiede Carboni. «Alle pecore! Al Cesare eh..», conclude Martino.

http://www.unita.it/news/italia/101173/nome_in_codice_cesare_silvio_informato_su_tutto

Sikillo
14-07-2010, 10:06
Certo che non poteva scegliere nome migliore l'imperatore.

Ave Cesare!!!!!!!!!!

sid_yanar
14-07-2010, 10:06
io l'avrei chiamato Cesare Germanico :O

http://digilander.libero.it/caimi/Roma/Imperatori/Images/Caligola.gif

jumpjack
14-07-2010, 11:53
Beh, molti anni non credo. Ci sono limiti biologici.
e ci sono anche la sfiga e gli "psicolabili". :O :ciapet:

claudioborghi
14-07-2010, 12:10
E te pareva che non c'era Berlusconi... :asd:

Che Cesare potentissimo! E' a capo di una spectre che tramava per candidare uno in Campania sfortunatamente senza riuscirci...
Chissà chi la doveva decidere la candidatura... ehm... :stordita:

Questo e' carino :asd: http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=48387547

mixkey
14-07-2010, 12:18
E te pareva che non c'era Berlusconi... :asd:

Che Cesare potentissimo! E' a capo di una spectre che tramava per candidare uno in Campania sfortunatamente senza riuscirci...
Chissà chi la doveva decidere la candidatura... ehm... :stordita:

Questo e' carino :asd: http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=48387547

Ah non e' che si deve parlare sempre di Berlusconi?

Perche non lo dici al tuo direttore (si fa per dire magari tieni famiglia) o magari ai direttori di quei tg che ne parlano per 15 minuti prima di parlare dei cuccioli di pangolino.

Jabberwock
14-07-2010, 12:31
E te pareva che non c'era Berlusconi... :asd:

Che Cesare potentissimo! E' a capo di una spectre che tramava per candidare uno in Campania sfortunatamente senza riuscirci...
Chissà chi la doveva decidere la candidatura... ehm... :stordita:

Quindi, siccome non ci e' riuscito (a candidare uno su cui pende una richiesta di arresto per camorra, sciocchezzuole, che sara' mai), lasciamolo in pace e non tiriamolo in mezzo! :rotfl:
Pensa, non e' riuscito neppure a farsi dichiarare costituzionale il lodo alfano, pur "contattando" e, parrebbe, intrallazzando (cosa normalissima, no?), che incapace! :asd:

I produttori di ventose da arrampicata sugli specchi staranno facendo affari d'oro, in questo periodo! :rotfl:

jarry
14-07-2010, 12:56
Verdini, Dell'Utri, Carboni e Lombardi, 4 pensionati sfigati secondo il nostro Cesare:

"Non state a leggere i titoli dei giornali, stamattina hanno parlato di P3 ma sono quattro pensionati sfigati che si sarebbero messi insieme per cambiare l'Italia, ma se non ci riesco io..."
http://www.repubblica.it/politica/2010/07/13/news/clima_giacobino-5562465/?ref=HRER1-1

Ho controllato ma negli elenchi dell' INPS non risultano.

atinvidia284
14-07-2010, 13:09
Si deve essere proprio stupidi, o più probabile suoi manutengoli e dipendenti,per far passare l'idea che chi dovesse realmente beneficiare del lodo alfano non fosse al corrente di nulla,insomma questi si stavano prodigando per Cesare tanto per...
Il fatto che il lodo alfano (per fortuna) sia stato dichiarato incostituzionale non cancella tutto quello che penalmente ci sia di rilevante in questa assurda storia.

















ah dimenticavo
Have caesar, morituri te salutant :O

fba00
14-07-2010, 13:20
cioè ma sti quattro si prodigavano tanto per il b. (anzi no cesare :asd: ) e questo per riconoscenza li chiama davanti a tutti 4 sfigati? simpatico ti vien voglia di lavorare per lui :D

luxorl
14-07-2010, 13:41
Espelleteci tutti

http://www.fabiogranata.com/wp-content/uploads/bandiera_italiana.jpg


Per i vertici del Pdl, la questione morale non esiste e il problema gravissimo e non più eludibile siamo diventati noi piuttosto che il quadro torbido di affari, logge, dossieraggi e associazioni a delinquere semplici, segrete o mafiose che emerge.

Noi che parliamo delle inchieste e non chi delle inchieste è assoluto protagonista, in un girone dantesco che oscilla tra banda del buco e Romanzo Criminale.

Allora, se siamo a questo, provate ad espellerci. Espelleteci tutti: per antimafia e difesa della legalità.

http://2.bp.blogspot.com/_EqCwJ5UzAs8/S2RmzBknQhI/AAAAAAAACjY/NOv75ZPNDjU/s400/fabio-granata-an-pdl-finiano.jpg

http://www.fabiogranata.com/2010/07/14/espelleteci-tutti/


Chissà se gli elettori di destra si danno una svegliata e cominciano a pretendere la cacciata di tutto il marciume a partire dal pluriprescritto Presidente del Consiglio.

NB: ho aperto un thread (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2221153) nuovo su questo singolo argomento che vorrei si incentrasse sulla "ricerca di una destra basata sulla legalità". Qui invece l'ho riportato perché è la continuazione della storia P3-Cosentino.

girodiwino
14-07-2010, 14:03
Ave Caesar, morituri te salutant

I morituri ti salutano con l'uccello, o cesare

girodiwino
14-07-2010, 14:08
cioè ma sti quattro si prodigavano tanto per il b. (anzi no cesare :asd: ) e questo per riconoscenza li chiama davanti a tutti 4 sfigati? simpatico ti vien voglia di lavorare per lui :D

se poi c'è di mezzo il segretario di stato vaticano :asd:

elect
14-07-2010, 14:15
la verità è che tra i due il cretino sono io, che mi metto a parlare in modo serio di conflitto di interessi con un berlusconiano che ha difeso tutte le leggi ad personam degli ultimi 10 anni e adesso si indigna per un dipietrista sconosciuto che si è infiltrato nell'IDV (errore dell'IDV, ovviamente, sono stati disattenti)

:asd: