PDA

View Full Version : Ma se non ci sono soldi per le regioni perchè ...


Alien
06-07-2010, 10:03
La regione Lombardia dà 234 mila euro al Meeting di Rimini


Persino la Lega protesta contro il finanziamento del Meeting di Comunione e Liberazione da parte del governatore ciellino Formigoni
"Credo che le risorse dei lombardi andrebbero spese diversamente, soprattutto in tempo di crisi e di ristrettezze alle finanze pubbliche"


“Siamo orgogliosi che Regione Lombardia sia presente da anni alla più importante manifestazione culturale, giovanile e non solo, d’Europa il Meeting internazionale di Rimini, evento che fa registrare 800mila presenze da tutto il mondo”

Il capogruppo del PdL alla Regione Lombardia Paolo Valentini l’ha messa così, e ha poi elencato una successione di nomi altisonanti per giustificare la “presenza” della Regione Lombardia al Meeting di Comunione e Liberazione. Solo che dietro il termine – “presenza” – si contano ben 234 mila euro con cui la Lombardia finanzierà la suddetta “presenza”, soldi che vanno nelle casse dell’organizzazione di cui il governatore della Lombardia è uno dei maggiori esponenti, e che si ritiene abbia occupato con suoi uomini gran parte del potere lombardo legato alla Regione. Tanto che sul finanziamento al Meeting ha protestato persino un alleato di Formigoni, il capogruppo della Lega Stefano Galli.

“Come mi è stato possibile appurare dall’ordine del giorno della commissione tecnica comunicazione, la Presidenza della giunta e gli assessori alla Famiglia e alle Infrastrutture hanno già predisposto tre delibere in cui si vorrebbero spendere i soldi dei cittadini lombardi per finanziare stand, gadgets e pagine pubblicitarie nell’ambito del Meeting di Rimini 2010. Credo che le risorse dei lombardi andrebbero spese diversamente, soprattutto in tempo di crisi e di ristrettezze alle finanze pubbliche. Siamo ovviamente dalla parte delle Regioni ma se vogliamo essere pienamente credibili cominciamo a tagliare ogni forma di sprechi”

Valentini ha risposto sostenendo che altre regioni sarebbero “presenti” al meeting “con cifre analoghe” a quelle offerte dalla Lombardia, ma non ha fornito dati a sostegno di questa tesi. E ha controaccusato Galli, mescolando i finanziamenti ad imprese culturali riconosciute e terze con quelli diretti a un movimento religioso-politico-imprenditoriale in conflitto di interessi con chi autorizza i finanziamenti, pubblici.

“Probabilmente è stato un errore in passato aver accettato che assessori leghisti abbiamo finanziato iniziative come il Centro studi delle tradizioni orali delle donne del Garda o le varie celebrazioni dell’orgoglio celtico. Ma forse Galli e i suoi suggeritori vogliono che Regioni ed Enti locali non assumano più alcuna iniziativa di investimento nel campo culturale. Questo è il punto di dissenso politico.
Gli investimenti in cultura sono tutti spreco? E’ stato un errore investire 9 milioni di euro per il restauro della Manifattura Tabacchi, fatto su spinta del ministro Bossi e del ministro Tremonti, per avere una Cinecittà lombarda? È forse un errore continuare a finanziare con 800.000 euro all’anno il Centro sperimentale di cinematografia, che lì è stato insediato? Se Galli e i suoi suggeritori pensano così, lo dicano”


http://www.ilpost.it/2010/07/05/formigoni-lombardia-finanzia-metteing-rimini-cl/

Jacoposki
06-07-2010, 10:06
falsi e ipocriti come sempre.

Noto inoltre che sì, probabilmente i 9 milioni e passa spesi per la cinecittà lombarda sono stati un errore, ma è anche vero che preferisco un tentativo di fare qualcosa di culturale (anche se il rischio è un altro Barbarossa, inteso come film :asd:) che regalare ALTRO denaro al più grande sistema di potere politico, economico e religioso, nemmeno troppo occulto esistente nel nord Italia.

LUVІ
06-07-2010, 23:08
falsi e ipocriti come sempre.

Noto inoltre che sì, probabilmente i 9 milioni e passa spesi per la cinecittà lombarda sono stati un errore, ma è anche vero che preferisco un tentativo di fare qualcosa di culturale (anche se il rischio è un altro Barbarossa, inteso come film :asd:) che regalare ALTRO denaro al più grande sistema di potere politico, economico e religioso, nemmeno troppo occulto esistente nel nord Italia.

*

ConteZero
06-07-2010, 23:12
Dal blog "Io non sto con Oriana":

Restituite ad Izmir il mandato per l'expo 2015

La città di Milano, nel nord della penisola italiana, si arrogò in epoche pregresse e dimenticate l'impegnativo titolo di "capitale morale".
Da allora è passato qualche decennio e gli avvenimenti che si sono succeduti hanno confermato l'appropriatezza del titolo.
Un fòmite di cemento selvaggio, corruzione, individualismo forsennato, prezzi folli, sprechi ossessivi, infrastrutture pazzesche nella realizzazione e nella gestione ed un'intera classe politica che deve posto e prebende alla criminalizzazione dei mustad'afin. Un musicista milanese conosciuto anni fa ebbe a confidarci che le persone che dormono nei tunnel della metropolitana andrebbero contate in termini di migliaia e che in un contesto in cui l'ingiustizia sociale è diventata la norma, il frutto mutante di quel concetto distorto e caricaturale dell'etica protestante rappresentato da un fare dane' che non funziona più, l'assistenza ai mustad'afin è compito pressoché esclusivo di un "privato sociale" che la politicanza "occidentalista" espressa dall'aggregato urbano tratta come una comparsa da salotto buono accordandole di malagrazia il minimo indispensabile, e minacciandola di sfracelli alla prima obiezione.
Anche le voci più convintamente "occidentaliste" hanno da tempo smesso di riferirne in positivo; a difendere propagandisticamente il forte del "modello milanese" sono rimasti pochi e prezzolati scribacchini.
Nel 2008 Milano ha ottenuto, a scapito di Izmir, di organizzare un qualcosa che chiamano Expo 2015; ennesimo pretesto per colate di cemento ed opere di regime fermamente voluta da un mondo politico la cui dissaldatura con il mondo reale va ormai considerata un fatto compiuto. Sulla questione il 5 luglio 2010 una gazzetta pubblica una specie di inchiesta che getta una luce interessante sui mustakbirin milanesi, rigidamente divisi in lobby, caste e conventicole intente a scannarsi su tutto con metodo, efficienza e discrezione. Trenta mesi e un mare di soldi buttati via in guerre di poltrone, dice la gazzetta. Intanto, a due passi dai centri del potere, la situazione era ed è questa.
Di cosa si occupano i più alti gradi del potere locale, per far fronte ad impoverimento crescente e all'apparenza senza freni, all'esodo della popolazione, alle orde di pendolari incattiviti e spennati con metodo? Di questo, si occupano. Non vogliono che un gioco di società che è la metafora neanche tanto velata del controllo mafioso di un territorio abbia per i suoi elementi nomi diversi da quelli milanesi. Quasi rivelatore, a pensarci un po' su.
Il clima sociale dominante, per arrivare al quale ci si è adoperati senza risparmio, è tale che un Maurizio Blondet difficilmente classificabile come "comunista" notava già in tempi meno sospetti come l'apparizione di un tank nemico ad un incrocio non avrebbe destato alcuna impressione nei sudditi milanesi, che al suo cospetto avrebbero fatto come se nulla fosse, andando a lauràr come ogni giorno.
Davanti ad una realtà socioeconomica e politica che sta declinando tranquillamente nella completa e meritatissima indifferenza generale, intanto che quattro politicanti si litigano il timone facendosi credere dei Magellano e dei Caboto, la cosa più costruttiva da fare sarebbe togliere a Milano il mandato per questa Expo 2015 e restituirlo ad Izmir.

Fonte : http://iononstoconoriana.blogspot.com/2010/07/restituire-ad-izmir-il-mandato-per-expo.html

Mi sembra che non c'entri granché, ma che al contempo c'entri, eccome.