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View Full Version : Ops, le staminali indotte NON embrionali non vanno poi così bene!


lowenz
05-07-2010, 10:34
Sassolino nella scarpa vaticana :D

http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6877&utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed:+molecularlab/news+(MolecularLab.it+-+News+di+biotech,+medicina+e+biologia+molecolare)

Nel 2007, alcuni scienziati hanno scoperto cellule staminali pluripotenti indotte umane (cellule iPS). Proprio come le cellule staminali embrionali (cellule ES), le cellule staminali pluripotenti indotte si autorinnovano e si trasformano in qualsiasi tipo di cellula o tessuto. Il vantaggio è che non comportano quasi nessuno dei limiti pratici ed etici che ostacolano la ricerca sulle cellule staminali embrionali. Un nuovo studio ha però scoperto che le cellule staminali pluripotenti indotte non hanno le stesse potenzialità d'uso in alcune applicazioni. Queste scoperte sono state presentate a un evento tenuto dal progetto ESTOOLS ("Platforms for biomedical discovery with human ES cells"), che ha ricevuto una sovvenzione di 12 milioni di euro nell'ambito dell'area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologia per la salute" del Sesto programma quadro (6PQ) dell'UE.

Questa importantissima scoperta delle cellule staminali pluripotenti indotte è segno di una nuova speranza per la scienza. La differenza principale rispetto alle cellule staminali embrionali è che queste cellule si ottengono riprogrammando geneticamente le cellule somatiche di un individuo. Eliminando le preoccupazioni che circondano l'uso delle cellule staminali embrionali, le cellule staminali pluripotenti indotte possono essere usate nella ricerca e nella medicina rigenerativa e come modelli per malattie difficili da studiare negli esseri umani. Rimane però la questione se le cellule staminali pluripotenti indotte hanno in effetti le stesse possibilità di applicazione delle cellule staminali embrionali.

I risultati di uno studio condotto dall'Università ebraica di Gerusalemme in Israele (uno dei partner di ESTOOLS) e dall'Ospedale pediatrico di Boston negli Stati Uniti suggeriscono che queste cellule non possono sostituire completamente le cellule staminali embrionali in alcune applicazioni basilari cliniche e di ricerca.

I risultati della ricerca sono stati pubblicati nel numero di maggio della rivista Cell Stem Cell e sono stati presentati a Lisbona, in Portogallo, durante il simposio internazionale "Stem Cells in Biology and Disease" che si è tenuto a maggio 2010. Il simposio è stato organizzato da ESTOOLS, che rappresenta il più grande consorzio europeo di ricercatori impegnati nello studio delle cellule staminali embrionali umane (22 partner in tutto; 19 istituti di ricerca accademici e 3 aziende).

In questo studio, il team ha confrontato le proprietà delle cellule staminali pluripotenti indotte ottenute da cellule della pelle di persone affette dalla sidrome dell'X fragile (la forma più comune di ritardo mentale ereditario tra i maschi), con quelle delle cellule staminali embrionali dello stesso difetto genetico (isolate da embrioni). Hanno scoperto che il FMRI (il gene X fragile) era attivo nelle cellule staminali embrionali ma non in quelle staminali pluripotenti indotte.

L'autore principale dello studio, il dott. Nissim Benvenisty dell'Università ebraica di Gerusalemme, ha detto: "Abbiamo notato una differenza tra le cellule staminali pluripotenti indotte e le cellule staminali embrionali, sebbene avessero la stessa mutazione." Ha spiegato che i risultati potrebbero suggerire un fenomeno più generale di differenze epigenetiche tra le due.

"Finchè non capiamo meglio le differenze tra questi due tipi di cellule, la soluzione ottimale potrebbe essere costruire modelli per i disturbi genetici umani usando entrambi i sistemi, se possibile," ha aggiunto il dott. Benvenisty.

Il professor Peter Andrews dell'Università di Sheffield nel Regno Unito ha convenuto che le scoperte del dott. Benvenisty mostrano che le cellule staminali embrionali e le cellule staminali pluripotenti indotte sono strumenti complementari che in alcuni casi possono fornire informazioni diverse sui processi fondamentali delle malattie. "Sottolineano l'importanza di continuare la ricerca con entrambi i tipi di cellule staminali pluripotenti umane. I risultati confermano inoltre il valore e l'importanza del finanziamento europeo dei consorzi di ricerca come l'ESTOOL," ha spiegato il professor Andrews.

Il progetto ESTOOLS è coordinato dall'Università di Sheffield. Il simposio tenutosi tra il 26 e il 28 maggio 2010 ha riunito esperti internazionali che si sono scambiati i più recenti progressi nella ricerca sulle cellule staminali umane. Il "Third Ethics Workshop" è stato un evento parallelo, organizzato da uno dei partner di ESTOOLS, Göran Hermerén della Lund University in Svezia, e dal gruppo europeo di etica nella scienza e nelle nuove tecnologie (GEE). Si sono tenuti inoltre una serie di eventi di sensibilizzazione, come il gioco Staminalia e l'esposizione fotografica Smile of a Stem Cell.

fabio80
05-07-2010, 10:56
nelle prada del vaticano c'è una cava di ghiaia ormai, ma riescono sempre a infilare un menhir nello sfintere dell'italia :mbe:

lowenz, secondo te, ma gliene frega qualcosa? la butteranno sul vittimismo...

MesserWolf
05-07-2010, 11:01
Cmq è solo una vergogna che la gente non si batta per la libertà della ricerca sulle staminali, ma che anzi dia retta a certe idee bislacche .

fabio80
05-07-2010, 11:02
Cmq è solo una vergogna che la gente non si batta per la libertà della ricerca sulle staminali, ma che anzi dia retta a certe idee bislacche .

te pensa che ci sono pure persone che dicono che il vaticano non gode di una posizione mediatica di favore...

indelebile
05-07-2010, 11:14
il tema delle staminali o della procreazione assistita è completamente scomparso dai media ...dalle discussione

ConteZero
05-07-2010, 11:29
Spieghiamo una cosa.
A spingere su queste cose sono essenzialmente gli israeliani (ora spero che Dantes non mi salti al collo come al solito perché cito Israele :asd:) in quanto gli ebrei, come tutti i gruppi chiusi, hanno incidenze abbastanza alte di malattie tipiche da "ristagno genetico".
Per l'X fragile in generale non so, ma alcune patologie (tipo la Tay-Sachs per gli Ashkenazi) sono decisamente più frequenti, e per questo c'è una fortissima spinta sulla ricerca medica.

lishi
05-07-2010, 11:34
Mi piace piantare in faccia la scarpa al vaticano come tutti gli altri, però non vedo il motivo di festeggiare il fallimento di una ricerca che promettente che avrebbe salvato molte vite. I vantaggi rispetto alle staminali normali non erano solo etici.

frankytop
05-07-2010, 11:52
Io parlerei di limiti temporanei:individuare tutti gli interruttori molecolari di una cellula coinvolti nel processo di differenziazione è un'operazione lunga.

In ogni caso per fortuna la ricerca nel settore prosegue bene anche senza l'Italia perchè c'è un mondo fuori dal nostro che NON è vincolato dalle idee del Vaticano.

Lilunyel
05-07-2010, 13:10
Io parlerei di limiti temporanei:individuare tutti gli interruttori molecolari di una cellula coinvolti nel processo di differenziazione è un'operazione lunga.

In ogni caso per fortuna la ricerca nel settore prosegue bene anche senza l'Italia perchè c'è un mondo fuori dal nostro che NON è vincolato dalle idee del Vaticano.

E meno male... -__-"

Noi nel frattempo ci occupiamo del Sangue di San Gennaro e del Cardinal Sepe. :cry:

lowenz
05-07-2010, 13:26
il tema delle staminali o della procreazione assistita è completamente scomparso dai media ...dalle discussione
Ci penso io a scassà u caz, nessuno sa farlo meglio di me :D

lowenz
05-07-2010, 13:28
Mi piace piantare in faccia la scarpa al vaticano come tutti gli altri, però non vedo il motivo di festeggiare il fallimento di una ricerca che promettente che avrebbe salvato molte vite. I vantaggi rispetto alle staminali normali non erano solo etici.
Infatti non c'è niente da festeggiare se non il culetto arrivato per terra di una certa tracotanza pseudoscientifica di chi sosteneva che le staminali embrionali non erano utili perchè si poteva GIA' fare tutto con le altre e che le embrionali ormai erano "superate".

dantes76
05-07-2010, 13:51
Mi piace piantare in faccia la scarpa al vaticano come tutti gli altri, però non vedo il motivo di festeggiare il fallimento di una ricerca che promettente che avrebbe salvato molte vite. I vantaggi rispetto alle staminali normali non erano solo etici.

ma davvero??' io penso a quelli [ idioti] che dicevano, tanto ci stanno delle sostitute delle embrionali.. proviamo...

dantes76
05-07-2010, 13:58
Spieghiamo una cosa.
A spingere su queste cose sono essenzialmente gli israeliani (ora spero che Dantes non mi salti al collo come al solito perché cito Israele :asd:) in quanto gli ebrei, come tutti i gruppi chiusi, hanno incidenze abbastanza alte di malattie tipiche da "ristagno genetico".
Per l'X fragile in generale non so, ma alcune patologie (tipo la Tay-Sachs per gli Ashkenazi) sono decisamente più frequenti, e per questo c'è una fortissima spinta sulla ricerca medica.

L'USO DELLE CELLULE STAMINALI SECONDO L'HALAKHA'
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Oggi alle 13.15
Molti Maestri d'Israele arrivano alla conclusione che secondo la Tora' gli ovuli fecondati in provetta che non verranno immessi nell'utero possono essere usati per la ricerca sulle cellule staminali rispettando 3 condizioni:l'embrione e' in vitro,ha meno di 40 giorni e la ricerca ha come obiettivo di salvare vite umane o alleviare dolori intensi.

http://www.morasha.it/zehut/ar01_procreazione.html

http://www.italianieuropei.net/content/view/89/81/lang,italian/

http://israele.net/sezione,,2170.htm

http://moked.it/ame/2010/01/14/cellule-staminali-cosa-dice-la-halakha/

http://www.jlaw.com/Articles/stemcellres.html

http://www.daat.ac.il/DAAT/english/ethic/pregnancy-1.htm

http://www.torah.org/features/secondlook/stemcell.html

http://www.aish.com/ci/sam/48969936.html

http://www.myjewishlearning.com/beliefs/Issues/Bioethics/Genetic_Issues/Gene_Therapy_and_Engineering/Stem_Cell_Debate.shtml

http://nishmablog.blogspot.com/2008/07/stem-cell-research-and-jewish-law.html

http://www.forward.com/articles/1468/
.

tratto da una nota di un mio contatto su facebook

belli i tuoi commenti nel 3d.. pero' questo mancava..l'evoluzione non si efrma mai..

http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2170829

dantes76
05-07-2010, 14:16
Cellule staminali: cosa dice la Halakhà?

di David Gianfranco Di Segni

da Ha-Keillah, maggio-giugno 2009

Collegio Rabbinico Italiano - Istituto di Biologia Cellulare, CNR

Che hanno a che fare le cellule staminali con la bioetica e la halakhà (legge ebraica)? Quando si parla di eutanasia o di aborto, è evidente a tutti che questi sono problemi eticamente sensibili: si tratta di vita e di morte. Ma già quando si passa a discutere di inseminazione artificiale, fecondazione in vitro ecc., a molti è poco chiaro perché tutto ciò debba essere oggetto di considerazioni etiche, più di quanto lo sia un qualsiasi altro trattamento medico.
Se l’argomento è poi la ricerca sulle cellule staminali, pochi sapranno dire perché essa debba interessare la bioetica. Spieghiamo dunque dove è il problema.
Ogni essere umano (come la maggior parte degli animali e delle piante) deriva dall’unione di due cellule: la cellula-uovo femminile e il seme maschile. Ognuna di queste cellule apporta metà del patrimonio genetico. La cellula-uovo fecondata dal seme (detta zigote) inizia quindi a moltiplicarsi per produrre 2, 4, 8, 16 cellule e così via, fino a formare l’intero organismo, composto da miliardi di cellule. A un certo punto dello sviluppo embrionale inizia la cosiddetta differenziazione cellulare: ossia, alcune cellule si specializzano a formare il tessuto nervoso, altre quello muscolare, altre ancora le ossa, la pelle e così via per tutti i differenti tipi cellulari che costituiscono l’organismo completo. In altre parole, le cellule dell’embrione allo stadio iniziale possono diventare qualsiasi tipo cellulare, mentre via via che lo sviluppo procede le cellule differenziate in una certa direzione perdono la capacità di dare origine a tipi di cellule differenti. Le cellule che possono differenziarsi in diversi tipi cellulari sono chiamate “staminali”, e sono totipotenti nell’embrione iniziale, essendo in grado di generare un intero organismo, pluripotenti in una fase embrionale successiva, in cui possono dare origine alla maggior parte dei tessuti ma non all’intero organismo, e multipotenti quando sono capaci di differenziarsi in un numero limitato di cellule. Queste ultime sono presenti anche nell’organismo adulto: ad esempio, le cellule del midollo osseo producono durante tutta la vita i diversi tipi di cellule del sangue (globuli rossi, globuli bianchi, ecc.) ed altri. Le cellule staminali embrionali possono essere ottenute da cellule di un embrione fecondato in vitro (fuori del corpo umano) nei primi stadi dello sviluppo (5-7 giorni dalla fecondazione).
Perché la ricerca sulle cellule staminali è importante? Perché si spera che con esse si possano ricreare tessuti danneggiati da malattie o dal naturale invecchiamento, per esempio nelle malattie neuro-degenerative come il Parkinson o l’Alzheimer o per riparare il cuore colpito da un infarto. Numerose sperimentazioni in modelli animali hanno dato risultati incoraggianti in questa direzione.
È chiaro da quanto detto che le uniche cellule sicuramente in grado di differenziarsi a largo raggio sono quelle derivate dall’embrione. Quelle adulte sono molto meno malleabili e di uso più limitato (ciò non toglie che la ricerca sulle staminali adulte vada perseguita e sostenuta). Ma per avere le cellule staminali embrionali bisogna “sacrificare” l’embrione: e qui sta il problema etico. Se l’embrione è considerato “persona”, prelevare le cellule dall’embrione equivarrebbe a un infanticidio. Se l’embrione, invece, non ha lo status di persona, potremmo ritenere che il problema etico non sussista e, addirittura, potremmo pensare di produrre appositamente degli embrioni per utilizzarli a scopo di ricerca o di terapia. La prima ipotesi è quella seguita dalla chiesa cattolica, secondo la quale lo zigote è già persona a tutti gli effetti ed è quindi assolutamente inviolabile. L’utilizzo delle cellule staminali embrionali per la ricerca e per un’eventuale terapia è quindi precluso e possono solo essere usate cellule staminali derivate dall’adulto o dal cordone ombelicale e simili.
La posizione ebraica (condivisa anche da molte chiese protestanti e dall’Islam) non è però la seconda ipotesi su indicata, ma una terza, intermedia fra le prime due. L’embrione non è considerato persona nella fase iniziale dello sviluppo, soprattutto se ancora non è stato impiantato nell’utero, e quindi la sua distruzione non comporta un omicidio: tuttavia, non è considerata lecita una ricerca indiscriminata né la produzione di embrioni appositamente per la ricerca o per una terapia. Piuttosto, si usano embrioni “soprannumerari”, ossia quelli prodotti per la fecondazione medicalmente assistita e non utilizzati, che sarebbero destinati alla conservazione in un congelatore fino all’inevitabile disfacimento; inoltre, l’embrione da cui si prelevano le cellule staminali non deve aver superato il 40° giorno dalla fecondazione; la ricerca deve essere finalizzata a scopi terapeutici e va svolta sotto il controllo di un comitato etico con il consenso informato dei genitori. Secondo la posizione ebraica, dunque, l’embrione prodotto in vitro e non ancora impiantato nell’utero materno, pur non avendo lo status di persona, ha comunque diritto al rispetto in virtù del potenziale insito in esso, che potrà farlo diventare un essere umano. Tale diritto passa in secondo piano solo quando l’alternativa è la sua distruzione e quando se ne può ragionevolmente trarre un beneficio per l’umanità.
Questa posizione, condivisa dalla maggior parte degli esperti di etica medica ebraica, non è però unanime. Secondo alcune autorevoli voci, ancorché minoritarie (una fra tutte, quella di Rabbi J. David Bleich, uno dei massimi esperti mondiali di bioetica), l’essere umano anche se solo “in potenza” e se fuori dall’utero materno va rispettato totalmente. La ricerca e i benefici che se ne possono trarre non sono un motivo sufficiente per distruggere un embrione, così come nessuno si sognerebbe di prelevare un organo da una persona prima che sia sicuramente morta per trapiantarlo in qualcun altro o per utilizzarlo per la ricerca. Di fatto, Rabbi Bleich esplicitamente asserisce che la posizione cattolica (anche se si basa su premesse dottrinarie diverse) è quella corretta: questa – dice Rabbi Bleich – sarebbe la “missione” del cattolicesimo nel mondo, ossia preservare la santità della vita a tutti i livelli, fin dal suo inizio.
La posizione maggioritaria in campo ebraico, come si è detto, è invece permissiva, alle condizioni su indicate. In particolare, si sono ufficialmente espressi in questo senso Lord Rabbi Immanuel Jakobovits z.l., rabbino capo della Gran Bretagna e fondatore dell’etica medica ebraica nel XX secolo, e il “Rabbinical Council of America” (RCA), la più importante organizzazione americana dell’ebraismo ortodosso, che in una lettera indirizzata al presidente Bush nel 2001 perorava il finanziamento pubblico per la ricerca sulle cellule staminali embrionali. Tale finanziamento fu invece bloccato da Bush e solo recentemente, con il presidente Obama, c’è stata un’inversione di rotta, subito applaudita dall’RCA.

Source: AME » Blog Archive » Cellule...minali: cosa dice la Halakhà? (http://moked.it/ame/2010/01/14/cellule-staminali-cosa-dice-la-halakha/) http://copycat.kodeware.net/16.png (http://copycat.kodeware.net)
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lowenz
05-07-2010, 14:27
MASSONOACHITI in combutta con Satana!!!!!

:asd:

ConteZero
05-07-2010, 14:33
belli i tuoi commenti nel 3d.. pero' questo mancava..l'evoluzione non si efrma mai..

http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2170829

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Non volevano essere commenti polemici, ma piuttosto riflessioni.
Visto quanto s'è appreso dalla genetica circa le varie malattie genetiche la predisposizione degli ebrei ad "aprire" su certi temi è probabile che sia legata anche all'incidenza di certi flagelli.

Se la massima parte dei cattolici fosse estremamente esposta ad alcune malattie d'origine genetica non è difficile pensare che la Chiesa di Roma (e, di conseguenza, tutti gli stati a maggioranza cattolica) avrebbe risposto nello stesso modo.

marcello1854
05-07-2010, 18:18
Mi sembra che il tasso di trasformazione da cellule tissutali adulte a pluripotenti sia estremamente basso 0,2-0,4% con buona pace degli atei devoti....

fdA40-99
05-07-2010, 20:51
Rimane un fatto: quando parlano di ricerche su cellule non staminali non sanno che la fanno usando materiale di ricerca ottenuto da analisi su cellule staminali e viceversa. Affrontassero un po di metodologia scientifica prima di sollevare barricate pregiudizievoli farebbero un grande passo in avanti i dogmatici di qualsiasi posizione essi siano.