c.m.g
29-06-2010, 10:20
lunedì 28 giugno 2010
La nuova formulazione delle licenze d'uso non piace agli osservatori: molti dubbi su quali e quante informazioni vengono raccolte. USA e Germania chiedono sia fatta chiarezza
Roma - Le nuove diposizioni (http://punto-informatico.it/2920686/PI/News/apple-dove-sei-preciso.aspx) per la privacy imposte da Apple ai suoi utenti tramite il contratto di licenza standard sono finite (http://www.internetnews.com/mobility/article.php/3889861?) nel mirino di Washington e di Berlino.
Il problema (http://news.cnet.com/8301-31021_3-20008721-260.html?part=rss&subj=news&tag=2547-1_3-0-20) riguarda le informazioni raccolte sull'esatta localizzazione degli utenti dei device con la Mela, e il loro sfruttamento (con le disposizioni attuali potenzialmente anche in collaborazione con altri partner commerciali).
Il problema (http://news.cnet.com/8301-31021_3-20008721-260.html?part=rss&subj=news&tag=2547-1_3-0-20) è nella natura del contratto che non permette, praticamente, agli utenti di negoziare le singole clausole, né di rifiutarle senza rinunciare a sostanziali caratteristiche dei prodotti acquistati.
I Deputati del Congresso Edward J. Markey e Joe Barton hanno così inviato una lettera a Steve Jobs, esprimendo le loro preoccupazioni e chiedendo chiarificazioni: proprio i termini generali in cui è espressa la clausola relativa alla geolocalizzazione lascerebbero fin troppo spazio di manovra a Cupertino.
Gli uomini del congresso vogliono (http://news.cnet.com/8301-31021_3-20008721-260.html?part=rss&subj=news&tag=2547-1_3-0-20) quindi sapere quali informazioni raccoglierà di preciso Apple e rispetto a quali device, come verranno utilizzate, chi avrà accesso, nonché quali misure sono state adottate per assicurarsi che i dati vengano effettivamente trattati anonimamente.
Stesse preoccupazioni sono state espresse (http://www.readwriteweb.com/archives/germany_insists_apple_divulge_location_information.php?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+readwriteweb+(ReadWriteWeb)) dal ministro della Giustizia tedesco, Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, che avrebbe già richiesto ad Apple di divulgare informazioni più precise circa i dati raccolti.
Claudio Tamburrino
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2925858/PI/News/privacy-berlino-washington-scrivono-apple.aspx)
La nuova formulazione delle licenze d'uso non piace agli osservatori: molti dubbi su quali e quante informazioni vengono raccolte. USA e Germania chiedono sia fatta chiarezza
Roma - Le nuove diposizioni (http://punto-informatico.it/2920686/PI/News/apple-dove-sei-preciso.aspx) per la privacy imposte da Apple ai suoi utenti tramite il contratto di licenza standard sono finite (http://www.internetnews.com/mobility/article.php/3889861?) nel mirino di Washington e di Berlino.
Il problema (http://news.cnet.com/8301-31021_3-20008721-260.html?part=rss&subj=news&tag=2547-1_3-0-20) riguarda le informazioni raccolte sull'esatta localizzazione degli utenti dei device con la Mela, e il loro sfruttamento (con le disposizioni attuali potenzialmente anche in collaborazione con altri partner commerciali).
Il problema (http://news.cnet.com/8301-31021_3-20008721-260.html?part=rss&subj=news&tag=2547-1_3-0-20) è nella natura del contratto che non permette, praticamente, agli utenti di negoziare le singole clausole, né di rifiutarle senza rinunciare a sostanziali caratteristiche dei prodotti acquistati.
I Deputati del Congresso Edward J. Markey e Joe Barton hanno così inviato una lettera a Steve Jobs, esprimendo le loro preoccupazioni e chiedendo chiarificazioni: proprio i termini generali in cui è espressa la clausola relativa alla geolocalizzazione lascerebbero fin troppo spazio di manovra a Cupertino.
Gli uomini del congresso vogliono (http://news.cnet.com/8301-31021_3-20008721-260.html?part=rss&subj=news&tag=2547-1_3-0-20) quindi sapere quali informazioni raccoglierà di preciso Apple e rispetto a quali device, come verranno utilizzate, chi avrà accesso, nonché quali misure sono state adottate per assicurarsi che i dati vengano effettivamente trattati anonimamente.
Stesse preoccupazioni sono state espresse (http://www.readwriteweb.com/archives/germany_insists_apple_divulge_location_information.php?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+readwriteweb+(ReadWriteWeb)) dal ministro della Giustizia tedesco, Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, che avrebbe già richiesto ad Apple di divulgare informazioni più precise circa i dati raccolti.
Claudio Tamburrino
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2925858/PI/News/privacy-berlino-washington-scrivono-apple.aspx)