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View Full Version : Bow.it: l'evoluzione di un'azienda tra Facebook e IVA


Redazione di Hardware Upg
28-06-2010, 11:59
Link all'Articolo: http://www.businessmagazine.it/articoli/2481/bowit-l-evoluzione-di-un-azienda-tra-facebook-e-iva_index.html

Un gruppo su Facebook aperto da dipendenti della società ha diffuso la notizia che in bow.it l'attività non sia più quella abituale per l'azienda. In questo pezzo analizzeremo quanto di pubblico sia disponibile e aiuti a capire come stia realmente evolvendo questa azienda di e-commerce italiana

Click sul link per visualizzare l'articolo.

drago89
28-06-2010, 12:18
mi un articolo piu pubblicità di questo proprio non potevate farlo...che delusione..

Alekos Panagulis
28-06-2010, 12:21
mi un articolo piu pubblicità di questo proprio non potevate farlo...che delusione..

Ma dai, non è mica un articolo di pubblicità. Ma state sempre a lanciare merda.....
Non è che voglio difendere hwupgrade, che secondo me dopo Tom è il sito di IT più scarso della rete, ma questo mi sembra un articolo sincero e anche appassionato. Finalmente qualcuno che prende posizione!!

Maury
28-06-2010, 12:26
Edit

khael
28-06-2010, 13:00
mi un articolo piu pubblicità di questo proprio non potevate farlo...che delusione..

la delusione è grande nel leggere certi commenti, ma hai letto l'articolo?
Hai avuto 19 minuti per leggere un articolo di 5 pagine, denso di tematiche specifiche...



....Non è che voglio difendere hwupgrade, che secondo me dopo Tom è il sito di IT più scarso della rete....

mi sembra un commento da fan boy più che altro...bah

E comunque sia la premessa fatta da paolo mi sembra fughi ogni dubbio.


Complimenti da parte mia a Paolo per i nuovi articoli.

Per quanto mi riguarda leggendo come sono andate le cose, la scelta societaria mi è sembrata giusta e ammirevole.

Alekos Panagulis
28-06-2010, 13:07
la delusione è grande nel leggere certi commenti, ma hai letto l'articolo?
Hai avuto 19 minuti per leggere un articolo di 5 pagine, denso di tematiche specifiche...

Non l'avrà manco letto.....:rolleyes:





Io lodo

:confused:

khael
28-06-2010, 13:09
Non l'avrà manco letto.....:rolleyes:






:confused:

vabbe ho scritto mezz'ora un commento, salvato e mi ha dato errore....ci rinuncio oggi non è giornata :P

Tusia
28-06-2010, 13:23
Mi interessa il destino dello store visto che ho più volte fatto acquisti, sinceramente negli ultimi anni trovo che non fosse più così concorrenziale rispetto ad altri siti, ha il vantaggio (per me) di poter risparmiare le spese di spedizione visto che è a 3 Km da dove vivo.

Cmq complimemti all'autore, trovo sia molto difficile riuscire a mantenere uno stile neutro trattando un argomento così delicato.

Atheist
28-06-2010, 13:31
.....io son dell' idea che ognuno possa scrivere cio' che vuole...
Ho letto solo il disclaimer iniziale...
e' evidente che dopo tale premessa ,difficilmente la recensione potesse esser negativa!
Un po' di psicologia di base!
Se dovessi scoreggiare in auto...sarei il primo a dire...."ma qui fuori,hanno mica concimato?"
Be smart

Paganetor
28-06-2010, 13:32
a me sembra che l'approccio all'argomento (estremamente delicato) sia corretto e professionale: più che specificare all'inizio che non ci sono in essere rapporti di lavoro da due anni cosa dovevano fare? Per fare informazione bisogna parlare di qualcosa, ma se si critica qualsiasi iniziativa solo per partito preso non si va da nessuna parte!

Comunque in effetti è una situazione molto complicata, mi auguro che riescano a sistemare la faccenda perchè le (poche, a dire il vero) volte che ho acquistato da loro mi sono trovato bene!

+Benito+
28-06-2010, 13:42
Che articolo strano.
Su un sito come HWU non ho mai visto nulla di simile.
Sul piano umano posso capire che Paolo abbia degli interessi e si sia sentito in "dovere" di prendere una posizione chiarificatrice in questa storia.
Sul piano professionale non sono mai piacevoli coloro che discutono di cose di cui "non si dovrebbero occupare".
Questo non è un sito che possa avere a che fare nè con questioni fiscali, nè di difesa del made in italy, nè sindacali, ed infatti è la prima volta che su queste pagine si legge una cosa del genere.
E' un servizio un po' stile report, piacevolmente neutro, con le tutte le informazioni che sono apparentemente disponibili.....e .....e basta.
Da una discussione nel forum mi aspetterei cose di questo tipo, sulla home del forum no.
Secondo me è meglio che ognuno faccia il suo mestiere e se Paolo crede di potersi cimentare con iniziative di questo tipo penso che sarebbe saggio farlo in altri spazi.

Paganetor
28-06-2010, 13:52
@+Benito+
infatti non è il "solito" HWU, è businessmagazine ;)

Tensor
28-06-2010, 14:20
@Paganetor
Mi hai tolto le parole di bocca... :D

comunque io ho acquistato in 1-2 occasioni da BOW e ho apprezzato il servizio, ma negli ultimi anni non era più concorrenziale per le mie esigenze.

Luca69
28-06-2010, 14:29
Articolo interessante che mette in luce ancora una volta la mediocritá del management in Italia :-(
Un vero peccato: ho acquistato un paio di volte si BOW e si sono dimostrati sempre seri e professionali sia nel risposndere (mail e telfono) che nel rispondere di un loro errore (merce inviata errata e ritirata senza alcun costo addizinoale da parte mia).
Spero che la questione si risolva presto e che il sito torni a lavorare con la seritá e professionalitá che lo ha sempre contraddistinto.

Alekos Panagulis
28-06-2010, 14:39
mi sembra un commento da fan boy più che altro...bah



:mbe:

yurassik
28-06-2010, 14:42
Mi spiace. BOW è sempre stato un punto di riferimento per i miei acquisti online, anche se ultimamente i prezzi non erano più tanto concorrenziali, almeno era il sito sul quale mettevo la mano sul fuoco per quel che riguarda la serietà.

Ancora oggi di tanto in tanto do un occhio alla pagina delle occasioni.

AL
28-06-2010, 14:42
Come diceva mio nonno: tra moglie e marito non mettere il dito.
Come dico io invece: tra fisco ed impresa non mettere becco.
Hanno "giocato" sporco con l'iva (sport nazionale) e adesso piangono.
I dipendenti dovrebbero solo incazzarsi con i responsabili effettivi delle operazioni illecite (se di illecito si tratta ben inteso).
Per il resto, come fatto notare da altri prima di me, Corsini dovrebbe fare il tecnico che è la cosa che sa fare, di politici e sindacati ne abbiamo le p....le piene.

SingWolf
28-06-2010, 14:42
@+Benito+
infatti non è il "solito" HWU, è businessmagazine ;)

si ma è in primo piano su hwu e i commenti rimangono qua: http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?p=32449452#post32449452

;)

Paolo Corsini
28-06-2010, 14:57
...
Hanno "giocato" sporco con l'iva (sport nazionale) e adesso piangono.
...
Ciao,
la tua conclusione è frutto di una lettura superficiale. E' stato generato un credito d'IVA sicuramente negli esercizi 2008 e 2009, probabilmente anche in alcuni precedenti, acquistando un prodotto in Italia (e pagando IVA all'acquisto) rivendendolo a clienti esteri in esenzione d'IVA.

In fase di revisione del bilancio dell'anno 2009 la società di revisione ha evidenziato che questa procedura potrebbe essere oggetto di un contensioso con l'erario. Nota bene che negli esercizi precedenti, in primo luogo quello 2008 nel quale certamente è presente un credito d'IVA di quel tipo, queste operazioni non hanno suscitato dubbi nella società di revisione contabile, quantomeno nulla che sia stato inserito all'interno delle note di bilancio.

Questo implica:

1) che la creazione di questo credito d'IVA potrebbe non essere corretta, oppure potrebbe essere corretta secondo la normativa fiscale italiana
2) che l'erario potrebbe aprire un contenzioso (a quanto mi risulta non è ancora stato fatto) o potrebbe ravvisare come corretta questa operazione
3) che il contenzioso potrebbe terminarsi a favore della società, oppure a favore dell'erario

La buona fede dell'amministrazione di bow.it ai tempi della costituzione di questo fondo IVA è legata al fatto che è stata quest'ultima a presentare un esposto in Procura evidenziando che a loro avviso poteva esserci una irregolarità. I periti di parte (trovi indicazioni nel pezzo) hanno del resto charamente escluso la frode da parte degli amministratori.

Ora, per usare un esempio, è difficile che io venga a casa tua, ti rubi consapevolmente qualcosa e vada io ad autodenunciarmi senza che nessuno si sia accorto del furto, oppure che qualcuno sospetti che possa essere stato io.

+Benito+
28-06-2010, 15:23
Paolo ti ho risposto in PM, e ribadisco che quello che ho scritto non è un atto di accusa verso nessuno, solo la cosiderazione che, businessmagazine o no, io apro la home e leggo questa cosa che mi lascia un po' di stucco. Non è da ieri che apro la home e leggo, ho detto la mia.
E' comprensibilissimo che una persona che abbia conoscenze in un settore quando trova amici in difficoltà abbia piacere a vederci chiaro, e mi pare che tu abbia talmenta tanta voglia di fare chiarezza da metterti a fare una piccola inchiesta in proposito.
;)

Prezioso84
28-06-2010, 15:36
Ava come lava, l'IVA. :stordita:

Parliamoci chiaro, visti i margini ridicoli buona parte del settore IT, e in misura ancor maggiore quello online, fa uso di pratiche d'elusione che risultano necessarie anche solo per poter restare sul mercato.

elevul
28-06-2010, 16:32
Grazie per l'articolo. Per quanto ci abbia capito relativamente poco della parte economica, sono rimasto sorpreso dall'imparzialità dimostrata da Paolo, e ho continuato a leggere fino alla fine.
Spero davvero che non vi siano ripercussioni sui dipendenti.
Inoltre, il fatto che in azienda vi sia un'atmosfera di insicurezza generale, non inficia la funzionalità dell'azienda? Francamente, dopo aver letto questo avrei parecchi dubbi ad acquistare su Bow.it, soprattutto pensando all'eventuale necessità di avvalermi dell'assistenza in caso di prodotto difettoso... :fagiano:

nj
28-06-2010, 16:45
ho letto tutto cercando di prestare attenzione, anche se ad essere sincero ho capito poco la parte economica perchè me ne intendo poco.
Però mi domando una cosa: i soci fondatori mettono in borsa la loro società, cedendo il 51%, e poi si lamentano della gestione del socio di maggioranza ? Mi sembra pazzesco, dovevano pensarci prima.
Certo, a rimetterci poi sono i più deboli (i dipendenti) , ma se dovessi scegliere con chi prendermela, bhè mi sembra scontato, con chi ha ceduto la quota di maggioranza a persone che non erano nè del settore nè intendevano portare avanti il progetto iniziale.
Riassumendo terra terra:
I 2 fondatori vendono a terzi e si intascano i soldi. I terzi hanno dei piani diversi. La colpa è dei terzi ? No di certo...

Paolo Corsini
28-06-2010, 17:04
ho letto tutto cercando di prestare attenzione, anche se ad essere sincero ho capito poco la parte economica perchè me ne intendo poco.
Però mi domando una cosa: i soci fondatori mettono in borsa la loro società, cedendo il 51%, e poi si lamentano della gestione del socio di maggioranza ? Mi sembra pazzesco, dovevano pensarci prima.
Certo, a rimetterci poi sono i più deboli (i dipendenti) , ma se dovessi scegliere con chi prendermela, bhè mi sembra scontato, con chi ha ceduto la quota di maggioranza a persone che non erano nè del settore nè intendevano portare avanti il progetto iniziale.
Riassumendo terra terra:
I 2 fondatori vendono a terzi e si intascano i soldi. I terzi hanno dei piani diversi. La colpa è dei terzi ? No di certo...
Ciao
1) i soci fondatori hanno venduto il 51% nel 2006 non in borsa, ma ad una società (Dmail Group) che a sua volta è quotata in borsa per parte del proprio capitale sociale. I due soci fondatori sono nel frattempo rimasti in azienda come amministratori, sino a metà Maggio 2010.
2) i due soci, in forma ufficiale, non si sono lamentati di nulla

La situazione attuale non è stata creata dalla vendita del 51% del capitale sociale ad un nuovo socio, anche e soprattutto perché questo è evento che risale a quasi 4 anni fa.

AL
28-06-2010, 17:27
Grazie per la precisazione ma credi effettivamente che un'azienda di tale dimensione possa fare un "errore" del genere in buona fede ? Io no (e sono nel commercio anch'io).
Nel mio piccolo avrei come minimo chiesto prima al commercialista ;)
Ciao, buon lavoro.

Paolo Corsini
28-06-2010, 17:35
Grazie per la precisazione ma credi effettivamente che un'azienda di tale dimensione possa fare un "errore" del genere in buona fede ? Io no (e sono nel commercio anch'io).
Nel mio piccolo avrei come minimo chiesto prima al commercialista ;)
Ciao, buon lavoro.
Ciao
se per errore intendi le vendite all'estero in esenzione IVA, non si può parlare di errore fino a quando l'erario non apre un contenzioso che viene vinto da quest'ultimo al termine dei vari gradi di giudizio.
Per fare un paragone, la società ha gridato "al fuoco, al fuoco" perché sospetta che ci possa essere un incendio che scoppia.
L'incendio potrebbe scoppiare come no, e se scoppia non si può sapere se è un fuocherellino o un evento catastrofico.

Detto questo, la scelta di vendere in esenzione d'IVA se si rivelasse errata da parte dell'erario a seguito di una contestazione sarebbe sicuramente, a mio avviso, avvenuta in buona fede e non con dolo. Del resto sono stati gli stessi amministratori a presentare un esposto in Pretura per evidenziare la situazione.

MiKeLezZ
28-06-2010, 17:46
Cit. "Excusatio non petita, accusatio manifesta".
Questa, addirittura, in apertura di articolo.

Articolo interessante poichè parla di tematiche "all'ordine del giorno" per chi lavora in imprese e commercio, un po' meno per altre cose.

In effetti io mi sono sempre domandato di cosa legasse così fortemente hwupgrade a bow (oltre agli accordi commerciali da inserzionisti che tutti negli anni scorsi abbiamo visto) vista proprio la disparità di trattamento rispetto alle altre realtà italiane... Ora la mia curiosità non può che essere alle stelle, la tenace ricerca di informazioni e l'enfasi di scrittura sembrerebbe dar adito a pensare qua ci siano proprio interessi personali... per cosa o in cosa però non saprei.

Da una lettura superficiale dell'argomento (anche perchè tanto una approfondita non darebbe altri indizi - questo è un lavoro da revisore dei conti ed investigatore con accesso ai documenti privati) ci potrebbero essere due chiavi di lettura:
a) Siamo di fronte al classico vat-player, la nuova azienda proprietaria (quotata in borsa, e quindi super-attenta ai bilanci) se ne accorge e silura i vecchi amministratori (infatti l'unico motivo per cui un amministratore deve cedere il posto è per evitare di prendersi colpe penali o per fine mandato... non vedo come possa agevolare i controlli) i dipendenti quindi si prendono paura perché non c'è più nessuno a intercedere nell'eventualità di licenziamenti, cambi sede, e quant'altro abbia voglia di fare la nuova azienda.
b) Siamo di fronte a una nuova azienda proprietaria "squalo", ovvero che cerca di affossare la nuova controllata in modo da non pagare compensi agli amministratori, e ricomprare quote azionarie a basso prezzo... e anche qua i dipendenti hanno molto di cui avere paura.
Ovviamente sono tutte ipotesi romanzate, impossibili, eccetera :) Mi guardo bene dal voler parlare male di una o l'altra rispettabilissime società :)
L'unico mio appunto è che bow da un paio di anni ha alzato un po' i prezzi :)

AL
28-06-2010, 18:27
Lo dicevo io a Corsini che il suo intervento era "pericoloso".....
Certo che il tuo è proprio cattivello ;)

P.S. I latini erano grandi.....e non avevano windows ;)

Tetsujin
28-06-2010, 19:10
Speriamo solo che tra tutti i torbidi "giochetti" di borsa che questa economia permette, non ci rimettano la pagnotta i dipendenti: li davvero non si deve scherzare.

Ma perchè un articolo così approfondito su un semplice sponsor? Capirei se fossimo sul Sole24Ore. Ho l'impressione si tratti di un favore ad un amico :mbe: (non che ci sia nulla di male)

nj
28-06-2010, 19:10
Cit. "Excusatio non petita, accusatio manifesta".
Questa, addirittura, in apertura di articolo.
In effetti io mi sono sempre domandato di cosa legasse così fortemente hwupgrade a bow

Io invece capisco che Corsini sta cercando di portare a conoscenza del suo vasto pubblico di lettori, la situazione che si è creata per i dipendenti di bow.it. E questo gli rende onore.


Ciao
1) i soci fondatori hanno venduto il 51% nel 2006 non in borsa, ma ad una società (Dmail Group) che a sua volta è quotata in borsa per parte del proprio capitale sociale. I due soci fondatori sono nel frattempo rimasti in azienda come amministratori, sino a metà Maggio 2010.
2) i due soci, in forma ufficiale, non si sono lamentati di nulla

La situazione attuale non è stata creata dalla vendita del 51% del capitale sociale ad un nuovo socio, anche e soprattutto perché questo è evento che risale a quasi 4 anni fa



1) per quale motivo ? per soldi ovviamente , e non voglio giudicare. Una persona cerca di fare soldi, non di perderli.

2) mi sembra che loro non ci perderanno niente, a parte le tasche piene e un posto che troveranno da qualche altra parte.

Da cosa è creata la situazione attuale se non dal nuovo proprietario ? Direi che la parola socio è riduttivo, visto che si va per l' acquisizione totale.

pitx
28-06-2010, 20:07
Ciao
1) i soci fondatori hanno venduto il 51% nel 2006 non in borsa, ma ad una società (Dmail Group) che a sua volta è quotata in borsa per parte del proprio capitale sociale. I due soci fondatori sono nel frattempo rimasti in azienda come amministratori, sino a metà Maggio 2010.
2) i due soci, in forma ufficiale, non si sono lamentati di nulla

La situazione attuale non è stata creata dalla vendita del 51% del capitale sociale ad un nuovo socio, anche e soprattutto perché questo è evento che risale a quasi 4 anni fa.

Potevano vendere solo il 49%, così tenevano il pacchetto di maggioranza...

Alekos Panagulis
28-06-2010, 20:16
Potevano vendere solo il 49%, così tenevano il pacchetto di maggioranza...

Evidentemente gli acquirenti volevano la maggioranza, semplice no?

v1doc
28-06-2010, 20:34
Auguro buona fortuna ai dipendenti di BOW, ho un gran brutto presentimento su questi “giochetti” finanziari, non sarebbe la prima azienda sana andata fallita per questi motivi :(

Kimera O.C.
28-06-2010, 23:17
...impossibile ora ricostruire la vera vicenda specie se "il buco" viene reso noto è pubblicato dall'interno. Chi le menti chi è/era a conoscenza e chi i burattini sarà praticamente impossibile da dimostrare. Questa è solo una mia supposizione sia chiaro, ma io penso che questi si siano seduti ad un tavolo dov'era tutto programmato dal menu a chi avrebbe dovuto pagare il conto, dove "molti" si siano alzati prima che l'ammazzacaffè arrivasse....cosi che a pagare rimanessero in pochi!

Mi auguro di sbagliarmi ma se cosi non fosse auguro agli amici di Corsini (unica giustificazione sensata che riesco a darmi per quanto riguarda questo articolo su questo forum) che siano realmente puliti e che possano dimostrare che non abbiano mai partecipato a quella cena.
Purtroppo per i soldi come per i veri responsabili credo che sia troppo tardi per trovarli e rimetterli al loro posto, invece per i dipendenti quardando la storia recente credo che vengano rimpiazzati da altri in altre aziende in altri paesi create magari oggi stesso per fare poi lo stesso iter.......ma ripeto questa è solo una mia supposizione e spero di sbagliarmi.

devilred
29-06-2010, 09:13
vorrei proprio conoscerli quelli che acquistano da questo sito. ha dei prezzi che non stanno ne in cielo ne in terra, e mi chiedo come possa sopravvivere in questo mercato. cose da pazzi!!!

lucusta
29-06-2010, 11:43
...in verita' l'articolo centra in toto l'argomento della nuova testata "business", anche se, forse proprio perche', come dichiarato, esistono anche legami personali e non solo commerciali, credo che Paolo non abbia approfondito alcune tematiche di business che si sono evidenziate in questa vicenda...

da questa storia si possono prendere spunti oggettivi per parlare della trasformazione dell'e-business legata alla dimensione dell'azienda stessa, della tutela dei lavoratori, dei novi mezzi messi a disposizione da web2.0 per aprire tematiche ben distanti dal mondo tecnologico, delle implicazioni legali che queste "divulgazioni" possono comportare (citiamo qualche -decreto- legge a caso), dell'ineguatezza di alcune tattiche commerciali (c'e' chi dichiara che sarebbe andato dal commercialista, cosi' la responsabilita' sarebbe stata di costui, ma, quando fallisci, fallisci anche per colpa dei consigli degli altri).

insomma, spero in un sequel in cui venga ampliato il discorso su questo tipo di tematiche, prendendo ad esempio fatti reali come questa -spinosa- vicenda.

per ora Paolo non ha raccontato una storia molto intrigata e senza un finale, ma un resoconto, e non lo biasimo, perche' sarebbe difficile per qualsiasi giornalista approfondire la vicenda senza "pestare piedi" qua' e la' facendo delle proprie considerazioni soggettive, che in effetti e' il vero lavoro del giornalista di cronaca.
ricordo, per chi non e' abbituato alle dinamiche delle grandi aziende, che in queste ci sono persone pagate per pensare tutto il giorno a tirare fuori anche un solo euro in piu' di guadagno sfruttando le falle dei sistemi nazionali ed internazionali, e quando si arriva a parlare di aziende multinazionali e consociate o controllate, le acque diventano cosi' torbide che risulta difficile riuscire a vedere dove si sta' nuotando (citando esempi di altre realta', come i trasferimenti di fondi a fatturazioni nulle tra' consociate-controllate o addirittura con reciproci favori da aziende "concorrenti" -telecom fasweb-, senza parlare delle cessioni di rami d'azienda -art-47-, o chiusura per non intento al guadagnio); la trasformazione del lavoro in italia ci sta' sconvolgendo la vita, e l'apertura dei mercati sta' rendendo la concorrenza androida (senza sentimenti, senza passione).

forse questo tipo d'inchieste esula dal compito d'informazione di questa specifica testata, ma alla fine e' anche giusto informare il pubblico di cosa e come si comporta oggi il mercato, e come si e' trasformato da quando c'era il "padroncino" che dirigeva il tutto e si accollava la responsabilita' dei propri lavoratori e le loro famiglie.

spero vivamente di continuare a leggere su questa vicenda su queste pagine...

Luca T
29-06-2010, 12:29
Parlate pure dell'attinenza dell'articolo con businessmagazine, ma non ne ha con Hwupgrade dove è in bella mostra in prima pagina tra il sommario degli articoli!

Supersubway
29-06-2010, 12:40
Ottimo articolo Paolo.

Credo che sia importante fare luce sulla equivoca situazione di uno dei siti piu' importanti in Italia, dove credo tutti abbiamo acquistato qualcosa.

devilred
29-06-2010, 13:05
@Supersubway

e dove nessuno acquistera mai piu. ma avete visto che prezzi rispetto agli altri shop online??? molti prodotti anche con 30/40 euro in piu.

+Benito+
29-06-2010, 15:14
Ottimo articolo Paolo.

Credo che sia importante fare luce sulla equivoca situazione di uno dei siti piu' importanti in Italia, dove credo tutti abbiamo acquistato qualcosa.

"equivoca"?

Cosa c'è di equivoco?
E' una raccolta di informazioni su una situazione torbida. Equivoco è quando a causa di informazioni parziali o interpretate pare che sia successo qualcosa che in realtà non è successo.
Non vedo nessuna attinenza con il caso.

ulk
29-06-2010, 20:02
A me sembra abbastanza chiaro, così come molti altri store online hanno evaso l'iva e hanno messo a bilancio la restituzione di questa.
La finanza è li li per arrivarci ovviamente, ecco il perchè dei disagi.
E' un giochetto piuttosto vecchio.

emanuele bertodo
29-06-2010, 21:35
L'articolo mi pare molto ben fatto e super-partes.

Vorrei aggiungere un commento un po' tecnico, che spero non annoi nessuno, ma che potrebbe dare un senso a certi passaggi strategici effettuati dalla controllante DMail:

Si legge che gli stessi professionisti della contrallante Gruppo Dmail considerano il rischio finanziario legato alla posizione della controllato BOW spa in "POSSIBILE" ma "NON PROBABILE": a i piu' potrebbe apparire come una piccolo gioco di parole, ma sono parole che nascondono molto di piu'. Vediamo il perchè.

Il legislatore valuta i rischi finanziari di una società in tre categorie ben precise ed connette ad essi comportamenti altrettanto precisi - i rischi possono essere:

- REMOTI
- POSSIBILI
- PROBABILI

(non possono essere CERTI, altrimenti per definizione non sarebbero più "rischi" ma "certezze"!)

Per queste 3 categorie, il legislatore prescrive tre comportamenti OBBLIGATORI PER LEGGE:

- Rischio REMOTO: fa parte dell'agire quaotidiano dell''impresa e nulla di particolare è prescritto in questo caso

- Rischio POSSIBILE: in fase di bilancio, la possibilità del sopravvenire di un evento possibile DEVE ESSERE CITATO IN NOTA INTEGRATIVA con addirittura un paragrafo "ad hoc", ma SENZA ACCONTONAMENTI OBBLIGATORI

- Rischio PROBABILE: DEVE essere istituito un FONDO RISCHI

Ora: leggiamo che gli stessi professionisti pagati dalla controllante seppur implicitamente di parte non vedono un rischio Probabile, ma solo uno Possibile! Cio' non di meno, la controllante decide di istituire un fondo rischi che, allo stato delle cose lette e conosciute, pare non solo molto cautelativo, ma anzi del tutto eccessivo.
Se infatti da un lato la predisposizione di un Fondo Rischi puo' essere cautelativamente predisposta da parte dell'amministrazione delle controllante, tanto più che è un Gruppo quotato, dall'altro che l'istituzione di questo fondo per un evento solo possibile e non probabile sia fatto per il valore intero del rischio potenziale, è ben più che cautelativo e prudenziale... se il rischio fosse stato "probabile", allora, cosa avrebbero accontanato? un fondo rischio superiore al rischio stesso?

Stesso ragionamento per la svalutazione della partecipazione in BOW.it/Buy on Web spa: svalutare cautelativamente del 100% una partecipazione azzerandone totalmente il valore, equivale a dire che le azioni di Buy On Web spa sono a detta della controllante carta straccia.

Veniamo poi a sapere (documenti PUBBLICI) che proprio quest'anno la controllante Dmail avrebbe l'opzione di acquisto del restante 49% della controllata. E se il 51% era stato acquistato ad una cifra X (*la cifra la ometto, ma è pubblica e reperibile da chiunque facilmente), ora l'accordo prevederebbe che il 49% fosse pagato secondo certi parametri e moltiplicatori. NeL periodo 2006-2010 BOw.it è cresciuta molto.
Qualsiasi moltiplicatore, se la base è 0, da sempre 0 come risultato.

"A pensar male si fa peccato, ma si indovina quasi sempre": vedremo se il finale di questa storia confermerà o meno l'andreottiana citazione...

I soliti sospetti
29-06-2010, 21:46
La cosa che più mi dispiace é vedere che i lavoratori di questa azienda, si fanno il mazzo e sono professionali e cortesi e per giochi che non li riguardano, si trovano anche a rischio il posto di lavoro!!:read:

ulk
30-06-2010, 00:34
http://www.dmailgroup.it/admin/allegati/Resoconto_intermedio_31marzo2010.PDF

Non me ne intendo molto, ma mi pare che abbiano le pezze al culo.

Abbo88
30-06-2010, 21:02
Beh, si sono venduti (il 51%), hanno messo prezzi spropositati da qualche anno... mi meraviglio che non abbiano già chiuso con il mercato attuale.
Fino a qualche anno fa era il primo sito dove cercavo e talvolta aquistavo, professionali e tutto il resto, ma ormai è andato.

Un unico dubbio nel caso fallisse, in che situazione si troverebbe chi avesse roba in garanzia presa da loro negli ultimi 2 anni?

MiKeLezZ
30-06-2010, 21:14
Un unico dubbio nel caso fallisse, in che situazione si troverebbe chi avesse roba in garanzia presa da loro negli ultimi 2 anni?Chi s'è visto s'è visto e tanti saluti :-)

khael
30-06-2010, 22:37
Beh, si sono venduti (il 51%), hanno messo prezzi spropositati da qualche anno... mi meraviglio che non abbiano già chiuso con il mercato attuale.
Fino a qualche anno fa era il primo sito dove cercavo e talvolta aquistavo, professionali e tutto il resto, ma ormai è andato.

Un unico dubbio nel caso fallisse, in che situazione si troverebbe chi avesse roba in garanzia presa da loro negli ultimi 2 anni?

che problemi, davanti a gente che potrebbe perdere il lavoro.

la creazione del fondo dal mio punto di vista è una buona soluzione, anche se sembrerebbe troppo prudenziale;

Ma considerando la scelta fatta probabilmente è più probabile piuttosto che possibile.

Comunque vorrei ricordare che stiamo parlando di una società quotata in borsa, e in merito bisogna ben stare attenti.

Piuttosto approfondirei il motivo per cui questi lavoratori temono il posto di lavoro

floc
30-06-2010, 23:48
anche io ho i miei fornitori "fidati" (e non nascondo che bow sia proprio uno di questi anche se non il principale), e capisco perfettamente il tipo di rapporto di fiducia che si viene a creare quando ci si trova bene a lavorare insieme, cosa molto complicata in un mare di ciarlatani.

pertanto sono grato, seppur inerme, a chi racconta i retroscena di una storia molto poco chiara, che potrebbe tranquillamente sembrare un teatrino orchestrato per mangiarsi facilmente e a buon prezzo un 49% di una societa' sana, funzionante e tutta italiana.

Piccola provocazione ai commentanti: se non si e' in grado di capire il contenuto dell'articolo (perche' credo che un buon 75% non lo abbia letto, figuriamoci compreso essendo comunque abbastanza macchinoso il procedimento illustrato), meglio non commentare piuttosto che sbandierare una presunta inutilita' :P

emanuele bertodo
01-07-2010, 02:05
http://www.carmillaonline.com/archives/2003/07/000350.html

buona lettura

lucusta
01-07-2010, 08:43
grazie per il link, emanuele;
mi ci voleva proprio uno sbocco di bile a prima mattina...

Abbo88
01-07-2010, 11:56
che problemi, davanti a gente che potrebbe perdere il lavoro.

la creazione del fondo dal mio punto di vista è una buona soluzione, anche se sembrerebbe troppo prudenziale;

Ma considerando la scelta fatta probabilmente è più probabile piuttosto che possibile.

Comunque vorrei ricordare che stiamo parlando di una società quotata in borsa, e in merito bisogna ben stare attenti.

Piuttosto approfondirei il motivo per cui questi lavoratori temono il posto di lavoro
Ormai la stabilità del posto di lavoro non esiste più a parte statali e parastatali, quasi tutti gli altri temono di perdere il posto di lavoro, ormai è una paura generalizzata, dovrebbero ringraziare di non essere tra le migliaia di persone che hanno finito di temere... in tal caso non resta che rimboccarsi le maniche e cercarne un altro.
Ci sono un sacco di persone che stanno peggio, con il sedere per terra come si dice, non è il caso di vittimizzare i dipendenti bow.

emanuele bertodo
13-07-2010, 12:40
Ha chi insinua che il 515 sia stato venduto solo per "far cassa":
i due soci fondatori avevano una opzione per vendere l'ulteriore 49% dopo 2 anni: non hanno esercitato l'opzione proprio perchè credevano nel progetto - se avessero solo pensato ad intascar denaro, avrebbero potuto incassarne motlo di piu' cedendo la totalità delle quote.
Solo chi ha fondato una realtà aziendale puo' capire come spesso la cessione di quote sia fatta per permettere alla stessa di crescere.
E' un po' come un figlio: giunto alla maggiore età, a volte a malincuore, ma lo si deve lasciar andare per poterlo far crescere.
Ora non posso certo essere nella testa dei soci fondatori, ma di certo pensare che solo per aver venduto delle quote un socio (fondatore) debba essere tacciato di non credere piu' nel progetto, mi pare quantomeno semplicistico, se non fuorviante. Al contrario, penso che per chiunque l'ingresso di un partner forte in azienda possa essere visto come una opportunità di crescita, nel bene dell'azienda stessa.

Quanto al fatto che chi possiede il 51% possa decidere cio' che vuole in totale indipendenza, una tale affermazione vuol dire non conoscere minimamente il diritto societario ne aver approfondito gli eventuali patti parasociali, quindi personalmente trovo le affermazioni di cui sopra quantomeno avventate. Cio' detto: non è stata Dmail a chiedere le dimissioni, ma gli ammistratori ad affrirle proprio per consentire di far luce sul loro operato. Operato che solo a posteriori si potrà sapere se stato corretto o meno, di sicuro c'è che in una situazione del genere, aver lasciato spazio ad altri per far verificare il proprio operatato mi pare una mossa galantuomini, non certo da imprenditori "che volevano intascarsi il gruzzoletto"

pardente
11-11-2010, 15:00
Io ho da poco acquistato un oggetto sul sito BOW.it. Pagato e ancora non arrivato. Rispondono alle mail con mail pre-confezionate. Prezzi non concorrenziali, attese infinite, numero telefonico per contattarli a pagamento. O si lavora con serietà o è meglio lasciar stare.

+Benito+
11-11-2010, 16:30
Un caso non fa testo.

pardente
11-11-2010, 16:54
Il mio non è l'unico caso. Leggiti le opinioni su ciao.it.

+Benito+
12-11-2010, 09:41
Aaaaaaaaaaaaa :rolleyes: