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View Full Version : Si è sciolto il gruppo che ha cambiato per sempre Internet, il Piratbyrån


Blaster_Maniac
25-06-2010, 08:16
Si è sciolto il gruppo che ha cambiato per sempre Internet, il Piratbyrån, noto ai più per aver fondato The Pirate Bay. Un gruppo che in 7 anni ha ha elevato il livello della discussione sui monopoli intellettuali ed è stato fonte di ispirazione per innumerevoli organizzazioni di attivisti nel mondo. Tutti gli obiettivi del gruppo sono stati raggiunti e l’eredità del Piratbyrån è oggi più viva che mai.


Con un nome che faceva chiaramente il verso all’AntiPiratbyrån, l’associazione svedese anti-pirateria, il “bureau della pirateria” venne fondato da un gruppo di amici nel 2003 con l’obiettivo di portare in primo piano la discussione sul file sharing privo di scopo di lucro di opere protette da copyright, battendosi contro la criminalizzazione della condivisione ed offrendo un punto di vista diverso da quello dell’industria dei monopoli intellettuali.

Pochi mesi dopo la fondazione, il Piratbyrån prese una decisione che avrebbe cambiato Internet per sempre: aprire un sito di riferimento per un tracker e un indicizzatore di file torrent i quali senza compromessi potessero aiutare la diffusione della conoscenza, dell’arte e della cultura. Quel sito fu battezzato “The Pirate Bay” e fu gestito direttamente dal bureau per un paio di anni.

La nascita e le attività del Piratbyrån hanno innescato una serie di eventi che hanno cambiato per sempre Internet e il livello di discussione intorno ai monopoli intellettuali, hanno causato la crescita del movimento internazionale pirata, culminata con la creazione di numerosi partiti pirata (non necessariamente allineati con le opinioni del bureau) in decine di paesi nel mondo, e hanno sfidato i dogmi sul copyright propagandati dall’industria. Il bureau ha saputo anche mostrare come la protezione del copyright nasconda molto spesso la limitazione della libertà di espressione.

Oggi, nel mondo, centinaia e centinaia di milioni di file sharer condividono ogni giorno, anzi ogni ora, opere protette da copyright, mentre virtualmente in ogni nazione esiste almeno un’organizzazione o un cluster caotico di attivisti che sfida i dogmi del copyright.

Il Partito Pirata svedese (che non condivideva tutte le opinioni del bureau, ma ci appare indubbio che sia “debitore”, culturalmente parlando, nei confronti di esso) è riuscito nel 2009 a far eleggere due propri rappresentanti al Parlamento Europeo, è il terzo movimento politico giovanile in assoluto in Svezia per iscritti (mentre è la quinta forza politica se si considera il 7,1% di voti ricevuti alle elezioni europee) ed è attualmente il fornitore di servizi Internet per The Pirate Bay.
Articolo completo su http://blog.tntvillage.scambioetico.org/?p=6374#more-6374

Mi limito a dire che io credo fortemente nella libertà degli scambi culturali, e nella fruizione gratuita di tutto ciò che l'Uomo ha da offrire come opere di intelletto.

Se fosse per me, i diritti sulle opere dovrebbero decadere dopo 5 anni, od alternativamente dopo aver raggiunto una giusta soglia di compenso da parte dell'autore. Credo fortemente anche nella possibilità di autoprodursi, così da eliminare quanto più possibile dal giro le persone che mangiano sui talenti altrui.
L'autore, se è un vero artista (e non parlo solo di musica, parlo di cinema, di letteratura, e di qualunque campo in cui una persona possa essere creativa), ha come maggior interesse che la sua opera si diffonda quanto più possibile, a pagamento o meno, che ci guadagni o no.

Compro originale se posso, e se mi torna comodo. Se non posso, io scambio, eticamente, e fruisco quanto più possibile di ciò che altri uomini hanno fatto, per migliorare anche me stesso.

Jammed_Death
25-06-2010, 08:21
mi viene sempre un dubbio quando si parla di fruizione gratuita...

per la musica è un conto (gli artisti guadagnano parecchio dai concerti, quindi ok)...ma nel caso dei libri? insomma uno che scrive un libro e non lo vende perchè gira l'ebook sul p2p da cosa guadagna? (so bene che le cifre sono gonfiate, ma è una domanda reale, non voglio creare polemica o piazzare un casino :D)

anch'io sono per lo scambio etico ma chi scrive un'opera andrebbe retribuito giustamente :sisi:

Tuls123
25-06-2010, 08:23
due pesi due misure,
anch'io voglio il coopyright sulla mia persona,
e chiunque mi riprende deve pagarmi i diritti. :O

non faccio l'attore di filmini per le telecamere della security,
(azienda privata) che mi filma e registra i miei movimenti.
non faccio l'attore aggratise ! :mad:

pagatemi la SIAE ! :O

the_joe
25-06-2010, 08:34
........

anch'io sono per lo scambio etico ma chi scrive un'opera andrebbe retribuito giustamente :sisi:

E soprattutto chi crea l'opera dovrebbe avere il diritto di renderla disponibile nel modo in cui vuole, se vuole regalarla è sua e può farne quello che vuole, ma se vuole un compenso è giusto che lo abbia.....e nessuno dovrebbe obiettare.

Jammed_Death
25-06-2010, 08:36
E soprattutto chi crea l'opera dovrebbe avere il diritto di renderla disponibile nel modo in cui vuole, se vuole regalarla è sua e può farne quello che vuole, ma se vuole un compenso è giusto che lo abbia.....e nessuno dovrebbe obiettare.

quello è sacrosanto...mi ricordo il caso degli offspring (Forse uno dei primi nel lato musicale) che volevano dare tutto un loro album via rete e ovviamente la casa discografica gliel'ha impedito :rolleyes:

Blaster_Maniac
25-06-2010, 08:42
Sono le persone che devono scegliere se dare i soldi all'autore o meno.
Qualcuno deve rischiare per primo, si parla di etica per un motivo ben preciso, bisogna anche stimolare nel fruitore quel sentimento di giustizia che lo spinge a pagare all'autore per il lavoro svolto, anche dopo averne fruito.

E fare in modo che l'originale non possa essere uguale al pirata. un libro è un libro per esempio, ben diverso da un file su un ebook.

Tendenzialmente la gente vuole conservare le cose che l'hanno appassionata particolarmente. Io i libro, o i dischi, o i giochi a cui sono particolarmente affezzionato voglio averli originali, voglio vederli sott'occhio, perché voglio costruire un archivio fisico e materiale delle cose che mi hanno appassionato nell'arco della mia vita. E in più di un'occasione ho comprato l'originale tempo anche, anche diverso tempo dopo, aver usufruito della controparte piratata.
Non penso di essere l'unico (spero).

Jammed_Death
25-06-2010, 08:47
Sono le persone che devono scegliere se dare i soldi all'autore o meno.
Qualcuno deve rischiare per primo, si parla di etica per un motivo ben preciso, bisogna anche stimolare nel fruitore quel sentimento di giustizia che lo spinge a pagare all'autore per il lavoro svolto, anche dopo averne fruito.

E fare in modo che l'originale non possa essere uguale al pirata. un libro è un libro per esempio, ben diverso da un file su un ebook.

Tendenzialmente la gente vuole conservare le cose che l'hanno appassionata particolarmente. Io i libro, o i dischi, o i giochi a cui sono particolarmente affezzionato voglio averli originali, voglio vederli sott'occhio, perché voglio costruire un archivio fisico e materiale delle cose che mi hanno appassionato nell'arco della mia vita. E in più di un'occasione ho comprato l'originale tempo anche, anche diverso tempo dopo, aver usufruito della controparte piratata.
Non penso di essere l'unico (spero).

aggiungerei solo che la persona deve avere il diritto di provare prima di acquistare...per il resto sono daccordo con te, ma appunto manca il senso di giustizia nel retribuire un artista...io personalmente compro solo videogames...musica non riesco a comprarne perchè so che vanno solo pochi centesimi agli artisti, preferisco andare ai festival e vedere più gruppi possibile...

the_joe
25-06-2010, 08:50
Sono le persone che devono scegliere se dare i soldi all'autore o meno.

Posso chiamarti ad imbiancarmi la casa e poi decidere io se pagarti o meno?

ilguercio
25-06-2010, 09:03
Posso chiamarti ad imbiancarmi la casa e poi decidere io se pagarti o meno?

:asd:

Blaster_Maniac
25-06-2010, 09:17
Posso chiamarti ad imbiancarmi la casa e poi decidere io se pagarti o meno?

Imbiancare casa non nasce da una spinta creativa. Non facciamo paragoni assurdi. L'opera nasce come spinta creativa, il fine non è portarsi il tozzo di pane a casa.

ilguercio
25-06-2010, 09:19
L'opera nasce come spinta creativa, il fine non è portarsi il tozzo di pane a casa.

Come posso far arte per "diletto" o condivisione posso farla anche per guadagnarci.
Se quello è un mio prodotto decido io se venderlo o meno,non tu.
Se domani dicono che pitturare è un arte e nessuno ti vuole pagare che fai?

Blaster_Maniac
25-06-2010, 09:24
Come posso far arte per "diletto" o condivisione posso farla anche per guadagnarci.
Se quello è un mio prodotto decido io se venderlo o meno,non tu.
Se domani dicono che pitturare è un arte e nessuno ti vuole pagare che fai?

Ma l'arte non è un prodotto. Lo scambio etico dovrebbe contribuire anche ad eliminare dal mercato tutti quei prodotti che invece arte non sono, perché nascono col solo scopo di vendere. (e di esempi ce ne sono molti)

D.O.S.
25-06-2010, 09:25
la pirateria è un fenomeno complesso e richiede analisi approfondite.
riguardo ai libri , per ora , un e-book non è assolutamente in grado di sostituire il libro cartaceo e chi scarica il materiale piratato spesso ha già il libro a casa oppure deve comprarselo perché con quello che vengono a costare le fotocopie non ha senso farsi stampare in copisteria un ebook di 500 pagine . quindi la copia pirata contribuisce a fare conoscere autori e libri che altrimenti rimarrebbero sconosciuti .
si può fare un discorso analogo con i film , se mi piace una pellicola esigo di averla in BD con tanto di confezione e libretto , non mi accontento di un misero avi .
rimangono fuori i dischi , su questo supporto posso anche essere d'accordo che la pirateria incide in una certa misura ma prevalentemente per gli artisti mainstream come madonna o gli u2 . esistono anche migliaia di gruppi sconosciuti e relegati nel sottobosco dell'indie e dei generi di nicchia che senza download nel p2p non avrebbero assolutamente alcuna possibilità di farsi conoscere al mondo.

peccato per piratebay ma ci sono già decine di siti pronti a prenderne il posto , i detentori dei diritti dovrebbero imparare a convivere con la pirateria e sfruttarne le opportunità di pubblicità.

ilguercio
25-06-2010, 09:26
Ma l'arte non è un prodotto. Lo scambio etico dovrebbe contribuire anche ad eliminare dal mercato tutti quei prodotti che invece arte non sono, perché nascono col solo scopo di vendere. (e di esempi ce ne sono molti)

Ma non sei tu che devi decidere se una cosa va pagata o meno.
Io vendo X al prezzo Y,tu hai la facoltà di decidere se comprare o meno tale prodotto o lasciarlo sullo scaffale non di arraffare lo stesso aggratisse.
Anche a me sta sulle palle che sia tutto commercializzato e costi uno sproposito,non pensare,ma non puoi pensare di prelevare gratuitamente il lavoro di qualcun altro solo perchè fisicamente non stai rubando nulla.
Il tempo è denaro,mica sono il ferro e il cemento.

the_joe
25-06-2010, 09:27
Imbiancare casa non nasce da una spinta creativa. Non facciamo paragoni assurdi. L'opera nasce come spinta creativa, il fine non è portarsi il tozzo di pane a casa.

Vorrà dire che alla prossima mostra di pittura, prenderò un quadro e deciderò io quanto e se pagarlo......

Blaster_Maniac
25-06-2010, 09:59
Vorrà dire che alla prossima mostra di pittura, prenderò un quadro e deciderò io quanto e se pagarlo......

Nessuno ti vieta di goderti il quadro via internet. Vuoi vederlo dal vivo? Paghi.

Lo stesso va fatto per la musica, gli artisti devono guadagnare con le esibizioni (che non a caso sono mediamente sempre più scarse, perché è più furbo fare belle registrazioni ritoccate a punti, che essere realmente preparati.)

Idem per i libri. Vuoi leggerlo su un monitor? Bene. Vuoi leggerlo e viverlo con mano? Lo compri.

Fabiaccio
25-06-2010, 10:07
Tendenzialmente la gente vuole conservare le cose che l'hanno appassionata particolarmente. Io i libro, o i dischi, o i giochi a cui sono particolarmente affezzionato voglio averli originali, voglio vederli sott'occhio, perché voglio costruire un archivio fisico e materiale delle cose che mi hanno appassionato nell'arco della mia vita. E in più di un'occasione ho comprato l'originale tempo anche, anche diverso tempo dopo, aver usufruito della controparte piratata.
Non penso di essere l'unico (spero).

*

the_joe
25-06-2010, 10:07
Nessuno ti vieta di goderti il quadro via internet. Vuoi vederlo dal vivo? Paghi.

Lo stesso va fatto per la musica, gli artisti devono guadagnare con le esibizioni (che non a caso sono mediamente sempre più scarse, perché è più furbo fare belle registrazioni ritoccate a punti, che essere realmente preparati.)

Idem per i libri. Vuoi leggerlo su un monitor? Bene. Vuoi leggerlo e viverlo con mano? Lo compri.

Certo, se la qualità non è la stessa, il discorso può filare, ma nel caso di opere come il software per cui la qualità non cambia, come si fa?

E per gli artisti che non possono esibirsi?

Credo che siamo d'accordo sul fatto che ci siano distorsioni nel modo in cui è concepito il diritto d'autore e soprattutto gli organi di controllo come la SIAE però è un diritto degli autori poter disporre delle proprie opere come meglio vogliono e se per assurdo un pittore non volesse che i suoi quadri circolassero nemmeno in internet, dovrebbe avere il diritto di farlo e nessuno dovrebbe arrogarsi il diritto di negarglielo.

Blaster_Maniac
25-06-2010, 10:29
Certo, se la qualità non è la stessa, il discorso può filare, ma nel caso di opere come il software per cui la qualità non cambia, come si fa?

E per gli artisti che non possono esibirsi?

Credo che siamo d'accordo sul fatto che ci siano distorsioni nel modo in cui è concepito il diritto d'autore e soprattutto gli organi di controllo come la SIAE però è un diritto degli autori poter disporre delle proprie opere come meglio vogliono e se per assurdo un pittore non volesse che i suoi quadri circolassero nemmeno in internet, dovrebbe avere il diritto di farlo e nessuno dovrebbe arrogarsi il diritto di negarglielo.

Sono d'accordo infatti.
Ma sono tendenzialmente portato a pensare che se fossero fatti fuori i "produttori", e gli artisti si autoproducessero, non avrebbero problemi a diffondere online gratuitamente i loro lavori, o parte di essi. (metà libro per esempio, o immagini ad alta risoluzione dei lavori di un pittore, o interi dischi)+

Il problema non è la pirateria, è la mentalità. La pirateria c'è perché è nata dalla necessità di aggirare leggi assurde.
Tendenzialmente i reati non esistono, viene creata una legge per definire cosa è un reato, non l'incontrario.

Io se scarico il divx di un film, perché semplicemente voglio vederlo e non mi interessa comprarlo perché magari penso sia solo un entertainment che non mi lascerà niente di più, non mi sento in colpa.
Idem se scarico un film perché non ho avuto la posibilità di vederlo al cinema (tralasciando il prezzo folle dei biglietti dei cinema, e la colpa non è certo dei proprietari stessi dei cinema)
In entrambi i casi, se sarà qualcosa di così importante per me, sicuramente lo acquisterò.

Inoltre è da considerare il discorso che liberalizzare la cultura, allarga esponenzialmente il bacino dei suoi fruitori, e quindi anche degli acquirenti. La gente non scarica perché non vuole spendere 7 euro per un cinema o 20 euro per un disco (prezzi alti comunque), scarica perché non si può permettere economicamente di fruire di tutto quel volume di opere del quale vorrebbe fruire (e cioè ascoltare molta più musica di quella che si potrebbe permettere per esempio). Se non è una cosa positiva questa...

p.s. ringraziando internet che ha progressivamente distrutto il lucro della pirateria.

girodiwino
25-06-2010, 10:48
Per quanto riguarda il software sono d'accordo: basterebbe legalizzare la diffusione delle versioni precedenti... Se non voglio pagarmi 7 perchè non posso usare windowsXP che tanto ormai la microzoz non ci guadagna quasi più?

E soprattutto chi crea l'opera dovrebbe avere il diritto di renderla disponibile nel modo in cui vuole, se vuole regalarla è sua e può farne quello che vuole, ma se vuole un compenso è giusto che lo abbia.....e nessuno dovrebbe obiettare.

Tutto questo è profondamente vero, ma forse dimentichi il fatto che volendo potresti, invece che andare in libreria a spendere, andare in biblioteca e portarti il libro a casa gratis per il tempo necessario alla lettura. Quel libro in effetti da qualcuno è stato pagato come l'autore vorrebbe, ma non da te :)
L'ebook è solo tragitto risparmiato...


p.s. certo che se insieme al libro dessero un dischetto con la versione pdf sarebbe la cosa ideale, per internet girano degli ebook fatti veramente a mazza di canide.

trallallero
25-06-2010, 10:53
Ma sono tendenzialmente portato a pensare che se fossero fatti fuori i "produttori", e gli artisti si autoproducessero, non avrebbero problemi a diffondere online gratuitamente i loro lavori, o parte di essi.
Guarda che è già possibile:

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/86/CC-logo.svg/200px-CC-logo.svg.png (http://creativecommons.org/)

the_joe
25-06-2010, 11:03
Per quanto riguarda il software sono d'accordo: basterebbe legalizzare la diffusione delle versioni precedenti... Se non voglio pagarmi 7 perchè non posso usare windowsXP che tanto ormai la microzoz non ci guadagna quasi più?

Qua è sempre un diritto del produttore a rendere o meno disponibile un bene da lui prodotto e credo che nessuno possa prendere posizioni in merito, anche perchè magari sarebbe un vantaggio per gli utenti, ma ADOBE che con PHOTOSHOP ci ha campato finora col fatto di emettere una Major Release ogni anno costringendo di fatto i professionisti a pagare caro ogni aggiornamento, non potrebbe più farlo o comunque ci rimetterebbe una bella fetta di guadagni, a meno di non introdurre un severo controllo in modo da punire realmente chi pirata l'ultima versione di un software disponibile quando c'è la versione free della penultima in giro ;)



Tutto questo è profondamente vero, ma forse dimentichi il fatto che volendo potresti, invece che andare in libreria a spendere, andare in biblioteca e portarti il libro a casa gratis per il tempo necessario alla lettura. Quel libro in effetti da qualcuno è stato pagato come l'autore vorrebbe, ma non da te :)
L'ebook è solo tragitto risparmiato...

p.s. certo che se insieme al libro dessero un dischetto con la versione pdf sarebbe la cosa ideale, per internet girano degli ebook fatti veramente a mazza di canide.

Per un libro se c'è disponibile puoi andare in biblioteca, ma per un CD musicale dove non è nemmeno prevista la possibilità di affittarlo legalmente?

Come al solito servirebbe una legge che andasse incontro alle esigenze di entrambe le parti in causa, gli artisti o comunque i produttori (intesi come quelli che realizzano le opere) che giustamente vogliono guadagnare con i loro prodotti e i fruitori che magari vorrebbero avere la possibilità di non essere considerati come solo pecore da mungere.

Di certo non è piratando che si favoriscono gli artisti.

ilguercio
25-06-2010, 13:02
Guarda che è già possibile:

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/86/CC-logo.svg/200px-CC-logo.svg.png (http://creativecommons.org/)

Vero e rilancio:
Se un artista volesse davvero rendere disponibile il suo lavoro gratis lo farebbe a prescindere dall'esistenza dei produttori.
Il fatto che si facciano assorbire da case discografiche o editori fa capire che anche l'autore stesso vuole guadagnare(giustamente)e che il puntare il dito contro i cattivi in poltrona non è che avere un'idea troppo parziale del quadro.
La licenza CC è fatta per quello che dite voi e ci stanno un sacco di siti sui quali,gratuitamente,divulgare le proprie opere.
Mai come ora ci si deve inventare un modo per fare soldi visto che di cultura non si campa.Io non darei così addosso a chi vuole guadagnare con le proprie opere.Resta il fatto che se non vi piace che qualcosa sia venduto e non condiviso avete tutta la facoltà di non acquistarlo e rivolgervi altrove.
Volete applicare la mentalità consumistica senza pagare il dazio.Così non va bene.

blamecanada
25-06-2010, 13:08
Io credo che il diritto d'autore non debba esistere.

Partendo da questo punto, si potrebbe discutere su come retribuire gli artisti.

lowenz
25-06-2010, 13:11
Guarda che è già possibile:

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/86/CC-logo.svg/200px-CC-logo.svg.png (http://creativecommons.org/)
Ed infatti un produttore trance abbastanza famoso ed apprezzato, iscritto pure su questo forum ormai rilascia le sue produzioni come CC.

trallallero
25-06-2010, 13:12
Vero e rilancio:
Se un artista volesse davvero rendere disponibile il suo lavoro gratis lo farebbe a prescindere dall'esistenza dei produttori.
Il fatto che si facciano assorbire da case discografiche o editori fa capire che anche l'autore stesso vuole guadagnare(giustamente)e che il puntare il dito contro i cattivi in poltrona non è che avere un'idea troppo parziale del quadro.
La licenza CC è fatta per quello che dite voi e ci stanno un sacco di siti sui quali,gratuitamente,divulgare le proprie opere.
Mai come ora ci si deve inventare un modo per fare soldi visto che di cultura non si campa.Io non darei così addosso a chi vuole guadagnare con le proprie opere.Resta il fatto che se non vi piace che qualcosa sia venduto e non condiviso avete tutta la facoltà di non acquistarlo e rivolgervi altrove.
Volete applicare la mentalità consumistica senza pagare il dazio.Così non va bene.
D'accordo al 100% e posso dire che nei CC ci va a finire gente sfigata che non è stata mai cagata dai grossi produttori... lo dico perchè ci sono anche io dentro :asd:

quì www.homezero.eu c'è un mio cd (ma non dico quale per anonimato :O) regalato a chi vuole.


Figurati se da uno che scrive musica ci va la Sony e gli dice: "ti produciamo il CD e ti diamo il 2%", quello comincia a battere i piedi urlando "NO, VOGLIO FARLO COI CREATIVE COMMONS !!!"

ilguercio
25-06-2010, 13:14
Figurati se da uno che scrive musica ci va la Sony e gli dice: "ti produciamo il CD e ti diamo il 2%", quello comincia a battere i piedi urlando "NO, VOGLIO FARLO COI CREATIVE COMMONS !!!"

:asd:

trallallero
25-06-2010, 13:16
Ed infatti un produttore trance abbastanza famoso ed apprezzato, iscritto pure su questo forum ormai rilascia le sue produzioni come CC.

Si ma se un grosso produttore gli facesse un contratto, dubito lo rifiuterebbe dai.

Drago
25-06-2010, 13:17
ogni volta che si parla di pirateria mi viene in mente questa cosa accaduta di recente:

http://en.wikipedia.org/wiki/Humble_Indie_Bundle

una manciata di giochi per tutte le piattaforme, tutti open, un paio molto belli, formula paga quanto vuoi. in una settimana hanno tirato su un milione e rotti dollari; io l'ho comprato e ho 'versato' dieci euro, il progetto è diventato una specie di esperimento sociale.

non credo che NON ci sia la volontà di pagare o che si debba scaricare a tutti i costi, penso che se ci fossero soluzioni ragionevoli verrebbero adottate da molti utenti, è il modello che deve cambiare secondo me. un abbonamento mensile di 30€/mese per scaricare quello che voglio da itunes io lo farei anche adesso, per esempio.

lowenz
25-06-2010, 13:17
Sony come etichetta è come EMI.....non è garanzia di niente, ed in alcuni settori l'etichetta - intendo proprio come riferimento - si era affermata come garante di qualità/gusto musicale, ma erano altre epoche, altre vite, altro tutto :asd:

the_joe
25-06-2010, 13:18
Io credo che il diritto d'autore non debba esistere.

Partendo da questo punto, si potrebbe discutere su come retribuire gli artisti.

Se non esiste il diritto d'autore, non ha nemmeno senso pensare a come retribuire gli artisti, o meglio, come retribuirli quando qualcun'altro guadagna con le loro opere, se un musicista fa un concerto cantando canzoni proprie è lui che guadagna, ma se uno fa un concerto cantando canzoni di altri è giusto che guadagnino entrambi, sia chi esegue materialmente che chi la ha creata, si può discutere che il diritto si possa estinguere con la morte dell'autore, ma così su 2 piedi non lo vedo come il male in se.

superanima
25-06-2010, 13:24
Mi limito a dire che io credo fortemente nella libertà degli scambi culturali, e nella fruizione gratuita di tutto ciò che l'Uomo ha da offrire come opere di intelletto.


curioso come una persona sensibile al futuro del web, adotti un avatar che viola uno dei più elementari principi di accessibilità.

trallallero
25-06-2010, 13:33
Se non esiste il diritto d'autore, non ha nemmeno senso pensare a come retribuire gli artisti, o meglio, come retribuirli quando qualcun'altro guadagna con le loro opere, se un musicista fa un concerto cantando canzoni proprie è lui che guadagna, ma se uno fa un concerto cantando canzoni di altri è giusto che guadagnino entrambi, sia chi esegue materialmente che chi la ha creata, si può discutere che il diritto si possa estinguere con la morte dell'autore, ma così su 2 piedi non lo vedo come il male in se.
Quoto.
Il fatto è che, come al solito, le società di difesa dei diritti d'autore sono nate con ideali e per cause giustissime, ma si sono poi sputtanate marcendo tra i loro conflitti di interesse.

aeterna
25-06-2010, 13:43
quello è sacrosanto...mi ricordo il caso degli offspring (Forse uno dei primi nel lato musicale) che volevano dare tutto un loro album via rete e ovviamente la casa discografica gliel'ha impedito :rolleyes:


potremmo discutere del fatto che se non fosse stato per la casa discografica, gli offspring ancora stavano a suonare nei peggiori bar di caracas... ma a parte questo se tutti gli artisti facessero così... loro stessi non beccherebbero più un quattrino, la casa discografica chiuderebbe e tutti a spasso.
che senso ha?

un gruppo ogni tanto può anche farlo perchè il sistema non ne risente, ma è una scelta populista di gruppi famosi che hanno già fatto i soldi, o pubblicitaria di sconosciuti che devono farsi ascoltare.
chi con la musica ci deve tirare a fine mese non può mica regalare il suo lavoro.

con quale diritto pretendiamo che una persona che viva del suo lavoro debba incassare un centesimo di quello che gli spetta, e vedere che l'altro 99% gli venga usurpato perchè la gente se lo passa gratis o perchè ne perda la paternità dopo pochi anni?

Jammed_Death
25-06-2010, 13:45
potremmo discutere del fatto che se non fosse stato per la casa discografica, gli offspring ancora stavano a suonare nei peggiori bar di caracas... ma a parte questo se tutti gli artisti facessero così... loro stessi non beccherebbero più un quattrino, la casa discografica chiuderebbe e tutti a spasso.
che senso ha?

un gruppo ogni tanto può anche farlo perchè il sistema non ne risente, ma è una scelta populista di gruppi famosi che hanno già fatto i soldi, o pubblicitaria di sconosciuti che devono farsi ascoltare.
chi con la musica ci deve tirare a fine mese non può mica regalare il suo lavoro.

con quale diritto pretendiamo che una persona che viva del suo lavoro debba incassare un centesimo di quello che gli spetta, e vedere che l'altro 99% gli venga usurpato perchè la gente se lo passa gratis o perchè ne perda la paternità dopo pochi anni?

se è per quello buona parte viene usurpato da siae e major varie :D

aeterna
25-06-2010, 13:48
Io credo che il diritto d'autore non debba esistere.


allora non dovrebbero esistere più neanche i brevetti, in assoluto.

siamo sicuri che un sistema del genere protrebbe reggere?
o verrebbe crearsi una jungla senza regole e a danno del progresso?

a quel punto chi investirebbe più ingenti capitali in ricerca, ben sapendo che poi la sua innovazione verrebbe assimilata a costo zero dai concorrenti?

lowenz
25-06-2010, 13:59
allora non dovrebbero esistere più neanche i brevetti, in assoluto.

siamo sicuri che un sistema del genere protrebbe reggere?
o verrebbe crearsi una jungla senza regole e a danno del progresso?

a quel punto chi investirebbe più ingenti capitali in ricerca, ben sapendo che poi la sua innovazione verrebbe assimilata a costo zero dai concorrenti?
I brevetti ci vogliono, ma non è possibile fare come in USA dove puoi brevettare la form di un motore di ricerca :D

trallallero
25-06-2010, 14:03
allora non dovrebbero esistere più neanche i brevetti, in assoluto.

siamo sicuri che un sistema del genere protrebbe reggere?
o verrebbe crearsi una jungla senza regole e a danno del progresso?

a quel punto chi investirebbe più ingenti capitali in ricerca, ben sapendo che poi la sua innovazione verrebbe assimilata a costo zero dai concorrenti?

Prova a brevettare qualcosa e fammi sapere com'è andata va, che io c'ho un paio di ideuzze...

E prima di andare a chiedere i prezzi per un brevetto internazionale, assicurati di avere 2 reni sani :asd:

blamecanada
25-06-2010, 14:04
allora non dovrebbero esistere più neanche i brevetti, in assoluto.
Ovviamente.

siamo sicuri che un sistema del genere protrebbe reggere?
o verrebbe crearsi una jungla senza regole e a danno del progresso?

a quel punto chi investirebbe più ingenti capitali in ricerca, ben sapendo che poi la sua innovazione verrebbe assimilata a costo zero dai concorrenti?
Sono convinto che i brevetti siano un forte freno al progresso, visto che rallentano l'introduzione delle innovazioni a causa dei loro costi.

Il brevetto non è che il diritto garantito dalla legge di privare gli altri di qualcosa che sarebbe riproducibile all'infinito.

lowenz
25-06-2010, 14:04
E prima di andare a chiedere i prezzi per un brevetto internazionale, assicurati di avere 2 reni sani :asd:
Allora io non potrò mai brevettare niente a priori :cry: :p

lowenz
25-06-2010, 14:05
Ovviamente.


Sono convinto che i brevetti siano un forte freno al progresso, visto che rallentano l'introduzione delle innovazioni a causa dei loro costi.

Il brevetto non è che il diritto garantito dalla legge di privare gli altri di qualcosa che sarebbe riproducibile all'infinito.
Tu ragioni sempre come se fossimo già in pieno comunismo :D

La reazione all'eliminazione di marchi e brevetti si sa bene quale sarebbe: tutte le imprese smettono di produrre perchè non possono più spacciare per "loro" la cosa che producono, ovvero dovrebbero rinunciare alla personalizzazione che è la principale fonte di pubblicità, in quanto legabile al discorso "qualità/superiorità".

E ci ritroveremmo tutti un impiegato di RAMBUS sotto casa in versione "Testimone di RAMBUS" :rotfl:

the_joe
25-06-2010, 14:09
Ovviamente.


Sono convinto che i brevetti siano un forte freno al progresso, visto che rallentano l'introduzione delle innovazioni a causa dei loro costi.

Il brevetto non è che il diritto garantito dalla legge di privare gli altri di qualcosa che sarebbe riproducibile all'infinito.

E cosa c'è di male se chi effettivamente (stiamo parlando di cose realmente accadute) chi ha investito in ricerca ed ha inventato un macchinario che fa una cosa, poi lo vende a qualcuno che dopo esserselo fatto montare, spiegare nel funzionamento e mettere a punto nel processo produttivo, e vuole evitare che quest'ultimo se lo riproduca in serie con conseguente mancato guadagno?

Chi pensi che ancora potrebbe permettersi il LUSSO DI FARE RICERCA quando tutti poi potrebbero beneficiarne senza pagare niente?

blamecanada
25-06-2010, 14:10
Tu ragioni sempre come se fossimo già in pieno comunismo :D

La reazione all'eliminazione di marchi e brevetti si sa bene quale sarebbe: tutte le imprese smettono di produrre perchè non possono più spacciarlo per "loro" la cosa che producono.
Tutta una serie di brevetti coprono non già un oggetto, ma una tecnologia, che finisce per costare troppo a causa del brevetto, e cosí non viene usata.

Se i privati poi non facessero piú ricerca, la si potrebbe far fare allo Stato. Già adesso, in USA, la maggior parte della ricerca privata è fatta con soldi statali.

trallallero
25-06-2010, 14:11
Allora io non potrò mai brevettare niente a priori :cry: :p
Ops, non sapevo :stordita:
(o meglio non ricordavo che fosse un rene)

Sono convinto che i brevetti siano un forte freno al progresso, visto che rallentano l'introduzione delle innovazioni a causa dei loro costi.

Il brevetto non è che il diritto garantito dalla legge di privare gli altri di qualcosa che sarebbe riproducibile all'infinito.

Ho trovato qualcosa su cui siamo, in parte, d'accordo!!! :yeah:

A me rode che i prezzi siano così altri perchè ciò mi impedisce di brevettare qualcosa, ma d'altra parte mi piace che le idee siano valutate economicamente ovvero che esistano i brevetti.

trallallero
25-06-2010, 14:13
E ci ritroveremmo tutti un impiegato di RAMBUS sotto casa in versione "Testimone di RAMBUS" :rotfl:
:sbonk:

Siamo in vena oggi, eh ? :D

lowenz
25-06-2010, 14:13
Ops, non sapevo :stordita:
(o meglio non ricordavo che fosse un rene)
Figurati, finchè l'altro va sono il primo a scherzarci sopra (parlo di me medesimo eh, non di altre persone) :D
C'è un mio amico che quando mi vede, mi dice sempre: "Allora come va RENEgade"? :asd:

lowenz
25-06-2010, 14:15
:sbonk:

Siamo in vena oggi, eh ? :D
Quello devi riservarlo a girodiwino!

http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2212596

:sofico:

Wolfgang Grimmer
25-06-2010, 14:16
chi con la musica ci deve tirare a fine mese non può mica regalare il suo lavoro.
se potessi ti copia-incollerei una discussione che ho avuto (su youtube!) con una direttrice d'orchestra che mi ha proposto lei stessa di passarmi il suo ultimo disco. Sarà stata una masochista forse. I musicisti dai cd guadagnano poco e nulla, sono i concerti che danno da mangiare.


con quale diritto pretendiamo che una persona che viva del suo lavoro debba incassare un centesimo di quello che gli spetta, e vedere che l'altro 99% gli venga usurpato perchè la gente se lo passa gratis o perchè ne perda la paternità dopo pochi anni?
ma perché passarsi una cosa a gratis dovrebbe essere un delitto? Esistono le biblioteche dove GRATUITAMENTE qualsiasi persona può leggere/ascoltare/vedere quel cazzo che vuole senza essere trattato come un terrorista. Ti consiglio di visitarne qualcuna.
E che differenza c'è ad ascoltare un cd preso dalla biblioteca p2p anziché dalla biblioteca fisica della propria città? Che differenza c'è tra il prestare un disco e lo scaricarlo? Esattamente nessuna. Ma sì che ormai la propaganda delle major ha fatto effetto.


allora non dovrebbero esistere più neanche i brevetti, in assoluto.

siamo sicuri che un sistema del genere protrebbe reggere?
o verrebbe crearsi una jungla senza regole e a danno del progresso?

a quel punto chi investirebbe più ingenti capitali in ricerca, ben sapendo che poi la sua innovazione verrebbe assimilata a costo zero dai concorrenti?
ovvio che si dovrebbero riformare anche altri aspetti della società.

Posso chiamarti ad imbiancarmi la casa e poi decidere io se pagarti o meno?
Paragone insensato.
L'imbiancare la casa è svolto esclusivamente per te, l'imbianchino non può, in caso tu fossi insoddisfatto, rivendere i muri di casa tua ad altri utenti. L'opera d'arte è più un lavoro astratto che poi viene rivenduto a chiunque ne voglia godere.
Insomma un disco è potenzialmente per tutti e contemporaneamente, l'imbiancatura della casa è o per tizio, o per caio, o per sempronio, e il lavoro svolto per l'uno non potrà essere riutilizzato per l'altro.
Prendendo in prestito Rousseau si potrebbero differenziare le due cose in lavori generali e lavori particolari.

the_joe
25-06-2010, 14:26
se potessi ti copia-incollerei una discussione che ho avuto (su youtube!) con una direttrice d'orchestra che mi ha proposto lei stessa di passarmi il suo ultimo disco. Sarà stata una masochista forse. I musicisti dai cd guadagnano poco e nulla, sono i concerti che danno da mangiare.

E chi ha mai detto che un artista non possa regalare le sue opere, ma deve essere una sua scelte, mica può arrivare il bello di turno e perchè non vuol pagare prendersi una cosa non sua.....


ma perché passarsi una cosa a gratis dovrebbe essere un delitto? Esistono le biblioteche dove GRATUITAMENTE qualsiasi persona può leggere/ascoltare/vedere quel cazzo che vuole senza essere trattato come un terrorista. Ti consiglio di visitarne qualcuna.
E che differenza c'è ad ascoltare un cd preso dalla biblioteca p2p anziché dalla biblioteca fisica della propria città? Che differenza c'è tra il prestare un disco e lo scaricarlo? Esattamente nessuna. Ma sì che ormai la propaganda delle major ha fatto effetto.



ovvio che si dovrebbero riformare anche altri aspetti della società.


A partire dal concetto che se si usufruisce di un qualcosa è anche logico pagare per quello di cui si gode se chi lo ha messo a disposizione lo esige.


Paragone insensato.
L'imbiancare la casa è svolto esclusivamente per te, l'imbianchino non può, in caso tu fossi insoddisfatto, rivendere i muri di casa tua ad altri utenti. L'opera d'arte è più un lavoro astratto che poi viene rivenduto a chiunque ne voglia godere.
Insomma un disco è potenzialmente per tutti e contemporaneamente, l'imbiancatura della casa è o per tizio, o per caio, o per sempronio, e il lavoro svolto per l'uno non potrà essere riutilizzato per l'altro.
Prendendo in prestito Rousseau si potrebbero differenziare le due cose in lavori generali e lavori particolari.

Quindi chi lavora su commissione ha il diritto di essere pagato e chi invece lavora e poi si cerca i clienti no?????

Ad esempio il fotografo che fa le foto ad un matrimonio ha il diritto di essere pagato, mentre il paesaggista che vende foto generiche no???? C'è qualcosa che non capisco.....

TonyManero
25-06-2010, 14:27
Discussione stra-ciclica... ma ogni volta mi stupisco di come la gente si arroghi il diritto di decidere se ciò che qualcun'altro ha prodotto debba essere regalato o meno! :mbe:

Non vuoi pagare il mio CD? No problem... non comprarlo. quale principio ti dovrebbe dare il diritto di considerarti nel giusto rubandomelo!?!? :boh:

Che la SIAE vada rimodellata non c'è dubbio... ma lasciamo perdere ipostesi anarchiche, per favore! :rolleyes:

Wolfgang Grimmer
25-06-2010, 14:28
E cosa c'è di male se chi effettivamente (stiamo parlando di cose realmente accadute) chi ha investito in ricerca ed ha inventato un macchinario che fa una cosa, poi lo vende a qualcuno che dopo esserselo fatto montare, spiegare nel funzionamento e mettere a punto nel processo produttivo, e vuole evitare che quest'ultimo se lo riproduca in serie con conseguente mancato guadagno?

Chi pensi che ancora potrebbe permettersi il LUSSO DI FARE RICERCA quando tutti poi potrebbero beneficiarne senza pagare niente?

la società cambia e si evolve.
Una volta non c'erano i brevetti eppure ci siamo evoluti lo stesso, ora ci sono: magari saranno necessari (per determinate cose) nel breve futuro ma non sono di certo intoccabili e prima o poi diventeranno obsoleti anch'essi. E' esattamente la stessa cosa che sta succedendo con internet e lo sharing, i vecchi metodi di distribuzione, di fruizione e di copyright stanno andando giù uno ad uno. Ma questo non vuol dire niente più arte e progresso, si farà in modo diverso come la facevano in modo diverso 700 anni fa dove le composizioni e scritti vari venivano addirittura lasciati anonimi.
Fare ricerca non è un lusso ma un dovere della società, come lo è rispettare le leggi.

the_joe
25-06-2010, 14:38
la società cambia e si evolve.
Una volta non c'erano i brevetti eppure ci siamo evoluti lo stesso, ora ci sono: magari saranno necessari (per determinate cose) nel breve futuro ma non sono di certo intoccabili e prima o poi diventeranno obsoleti anch'essi. E' esattamente la stessa cosa che sta succedendo con internet e lo sharing, i vecchi metodi di distribuzione, di fruizione e di copyright stanno andando giù uno ad uno. Ma questo non vuol dire niente più arte e progresso, si farà in modo diverso come la facevano in modo diverso 700 anni fa dove le composizioni e scritti vari venivano addirittura lasciati anonimi.

Che la società cambia non c'è bisogno che lo dica qualcuno, cambia e basta.

I metodi di distribuzione cambiano, così come se nel 700 volevi ascoltare la tua bella musica dovevi andare dove c'era il concerto, oggi puoi anche scegliere di ascoltartela in casa tua, ma l'artista siamo d'accordo che debba essere retribuito o no?


Fare ricerca non è un lusso ma un dovere della società, come lo è rispettare le leggi.

E anche pagare dei beni di cui si usufruisce e/o si trae un profitto fa parte dei doveri della società (a meno che sia il proprietario a donarli o cederli gratis) o no?

Wolfgang Grimmer
25-06-2010, 14:42
E chi ha mai detto che un artista non possa regalare le sue opere, ma deve essere una sua scelte, mica può arrivare il bello di turno e perchè non vuol pagare prendersi una cosa non sua.....

Si parla di procurarsi una copia e valutare, e poi decidere se comprare o no.
Il termine prendere dà quasi l'impressione di prendersi forzatamente l'opera dalle mani dell'artista senza lasciargli nulla.


A partire dal concetto che se si usufruisce di un qualcosa è anche logico pagare per quello di cui si gode se chi lo ha messo a disposizione lo esige.

allora chiudiamo le biblioteche e rendiamo i dischi/dvd/libri usufruibili solo dalla SINGOLA persona che li ha acquistati. Io mi dichiaro fuori legge già da ora: ho letto libri acquistati da mia madre anziché comprarne una copia personale :(
E ho visto film con amici, e ho prestato loro giochi o riviste!


Quindi chi lavora su commissione ha il diritto di essere pagato e chi invece lavora e poi si cerca i clienti no?????

Ad esempio il fotografo che fa le foto ad un matrimonio ha il diritto di essere pagato, mentre il paesaggista che vende foto generiche no???? C'è qualcosa che non capisco.....
Dipende da come distribuisce le foto il paesaggista. Una cosa è la distribuzione di foto fisiche (che ogni copia è singola e costa farla), un'altra la distribuzione di foto digitali online. Se rubo una copia fisica sarà una copia venduta in meno per il fotografo, se ne copio una online non gli sottraggo nulla, al massimo si può speculare se ciò possa significare una potenziale copia venduta in meno o no, ma è una speculazione basata sul nulla. Uno psicoreato bello e buono. Arrestiamo tutti a questo punto perché potenzialmente potremmo uccidere qualcuno. Il danno o c'è, tangibile e quantificabile o non c'è. Non esiste il "forse, se, ma..."

whistler
25-06-2010, 14:42
Discussione stra-ciclica... ma ogni volta mi stupisco di come la gente si arroghi il diritto di decidere se ciò che qualcun'altro ha prodotto debba essere regalato o meno! :mbe:

Non vuoi pagare il mio CD? No problem... non comprarlo. quale principio ti dovrebbe dare il diritto di considerarti nel giusto rubandomelo!?!? :boh:

Che la SIAE vada rimodellata non c'è dubbio... ma lasciamo perdere ipostesi anarchiche, per favore! :rolleyes:

Non te lo ruba nessuno , perchè il danno fisico non c è...
Chi non ha i soldi per comprare non comprerà comunque anche se spegni internet...
Fate la pace con la realtà il diritto a diventare miliardari non te lo deve garantire nessuno , paradossalmente le case discografiche sono più ricche di chi crea la musica.... :rolleyes:

TonyManero
25-06-2010, 14:45
la società cambia e si evolve.
Una volta non c'erano i brevetti eppure ci siamo evoluti lo stesso, ora ci sono: magari saranno necessari (per determinate cose) nel breve futuro ma non sono di certo intoccabili e prima o poi diventeranno obsoleti anch'essi. E' esattamente la stessa cosa che sta succedendo con internet e lo sharing, i vecchi metodi di distribuzione, di fruizione e di copyright stanno andando giù uno ad uno. Ma questo non vuol dire niente più arte e progresso, si farà in modo diverso come la facevano in modo diverso 700 anni fa dove le composizioni e scritti vari venivano addirittura lasciati anonimi.
Fare ricerca non è un lusso ma un dovere della società, come lo è rispettare le leggi.

Che "tutto cambia" è ovvio... e nessuno vuole andare avanti con il paraocchi. Tieni presente però che le "opere di ingegno" una volta erano sinfonie da sentire in un auditorium... oggi magari sono software che vengono usati da architetti e geometri... Vuoi negare la fetta di guadagno ai softwaristi? Bene... trovameli tu quelli che lo fanno gratis... e se me li trovi tieni presente che nessuna legge gli impedirà loro di regalare il loro lavoro! ;-)

Tornando all'argomento "arte", invece, tieni presente che la figura del "mecenate" difficilmente oggi riesci a collocarla nella società attuale...

TonyManero
25-06-2010, 14:51
Fate la pace con la realtà il diritto a diventare miliardari non te lo deve garantire nessuno , paradossalmente le case discografiche sono più ricche di chi crea la musica.... :rolleyes:

Veramente la realtà è che sia illegale scaricare musica... ma fai te, eh! :D

Wolfgang Grimmer
25-06-2010, 14:52
Che la società cambia non c'è bisogno che lo dica qualcuno, cambia e basta.

I metodi di distribuzione cambiano, così come se nel 700 volevi ascoltare la tua bella musica dovevi andare dove c'era il concerto, oggi puoi anche scegliere di ascoltartela in casa tua, ma l'artista siamo d'accordo che debba essere retribuito o no?
nessuno dice che gli artisti debbano lavorare per la gloria.
Ma una cosa è il diritto al guadagno, un'altra l'obbligo di far guadagnare.
Se passando davanti ad un'edicola mi scappa di soffermarmi a leggere una pagina di un giornale esposto dovrei essere forzato ad acquistarlo perché ipoteticamente è un mancato guadagno? Perché forse se non era lì esposto l'avrei comprato per leggerlo?
Mancato guadagno, uno dei termini più insensati sulla faccia della terra.



E anche pagare dei beni di cui si usufruisce e/o si trae un profitto fa parte dei doveri della società (a meno che sia il proprietario a donarli o cederli gratis) o no?
non sempre. Nelle biblioteche non si paga nulla, e per lo sharing online ci sono già tasse che coprono i "mancati guadagni". Quindi direi che è già tutto coperto. Se i soldi agli autori non arrivano si lamentino con le loro etichette.
E se non gli sta bene come si sta evolvendo il mondo digitale nessuno li obbliga a fare questo lavoro.

trallallero
25-06-2010, 14:54
Quello devi riservarlo a girodiwino!

http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2212596

:sofico:

:eek:

TonyManero
25-06-2010, 14:55
Ma una cosa è il diritto al guadagno, un'altra l'obbligo di far guadagnare.
Se passando davanti ad un'edicola mi scappa di soffermarmi a leggere una pagina di un giornale esposto dovrei essere forzato ad acquistarlo perché ipoteticamente è un mancato guadagno? Perché forse se non era lì esposto l'avrei comprato per leggerlo?
Mancato guadagno, uno dei termini più insensati sulla faccia della terra.


Si, ma tu stai predicanto l'equivalente di prendere il giornale, leggerselo tutto, e poi riposarlo lì ed andarsene... :D :D
Credo che scontenteresti leggermente, in ordine, l'edicolante, la testata giornalistica, il giornalista autore, la ditta addetta alla stampa, ecc ecc... Direi che con questo esempio ti sei un po' dato la zappa sui piedi... :D

Wolfgang Grimmer
25-06-2010, 14:58
Che "tutto cambia" è ovvio... e nessuno vuole andare avanti con il paraocchi. Tieni presente però che le "opere di ingegno" una volta erano sinfonie da sentire in un auditorium... oggi magari sono software che vengono usati da architetti e geometri... Vuoi negare la fetta di guadagno ai softwaristi? Bene... trovameli tu quelli che lo fanno gratis... e se me li trovi tieni presente che nessuna legge gli impedirà loro di regalare il loro lavoro! ;-)

Tornando all'argomento "arte", invece, tieni presente che la figura del "mecenate" difficilmente oggi riesci a collocarla nella società attuale...
Il software è un po' diverso. Usarlo per trarne profitto non è la stessa cosa che usarlo per scopi privati. Ci mancherebbe solo che la gente fosse costretta a pagare la propria copia di photoshop pirata che usa solo per rimpicciolire le foto o farsi qualche avatar/firma per forum. Le sh dicono che questo è un mancato guadagno, peccato che se la gente dovesse davvero sborsare 1000 e passa euro metterebbe da parte la pigrizia e passerebbe a gimp o altri sw gratuiti. Stessa cosa per musica/libri/film visto che i soldi non crescono sugli alberi e molti li spenderebbero in vestiti, benzina, sigarette, anziché l'ultimo schifofilm made in hollywood.

plut0ne
25-06-2010, 15:01
la pirateria è un fenomeno complesso e richiede analisi approfondite.
riguardo ai libri , per ora , un e-book non è assolutamente in grado di sostituire il libro cartaceo e chi scarica il materiale piratato spesso ha già il libro a casa oppure deve comprarselo perché con quello che vengono a costare le fotocopie non ha senso farsi stampare in copisteria un ebook di 500 pagine . quindi la copia pirata contribuisce a fare conoscere autori e libri che altrimenti rimarrebbero sconosciuti . .

ma quando mai :asd: :asd: :asd:
io ho calcolato che ho 10mila euro di libri specialistici in formato pdf :asd:
TUTTI i miei compagni di uni e ormai specializzandi studiano su libri in inglese che costano ALMENO 250 dollari scaricati in pdf..
e nessuno di noi ha intenzione di comprare niente dato che studiamo benissimo su ebook!!!
figurati che io mi compro l'ipad solo per qeusto..per leggermeli e studiarli sdraiato..

dio benedica chi scansiona i libroni enormi ultra costosi :ave: :ave: :ave: :asd:

Wolfgang Grimmer
25-06-2010, 15:03
Si, ma tu stai predicanto l'equivalente di prendere il giornale, leggerselo tutto, e poi riposarlo lì ed andarsene... :D :D
Credo che scontenteresti leggermente, in ordine, l'edicolante, la testata giornalistica, il giornalista autore, la ditta addetta alla stampa, ecc ecc... Direi che con questo esempio ti sei un po' dato la zappa sui piedi... :D

certo che li scontenterei ma non potrebbero di certo obbligarmi a comprarlo.
Sei mai stato sui treni alla mattina? C'è un sacco di gente che legge giornali tranquillamente e non ci vuole nulla a mettersi vicino e sbirciare tranquillamente. Poi molte volte vengono proprio abbandonati sui sedili. Nessuno si scandalizza.
E' proprio internet e la tecnologia che fanno paura. Le major sono furbe e infatti non parlano quasi mai di prestito fisico come furto (eppure il risultato è identico a quello della copia, mah) perché verrebbero mandate a cagare. Invece se si parla dei piratoni cattivi, che stuprano e derubano virtualmente i poveri manager miliardari tutti pronti a dargli retta.
(visto che siamo in estate come non parlare di quelli che mettono la musica in spiaggia? Terroristi! Ergastolo! Non sanno che potenzialmente tutte le decine di presenti avrebbero comprato quel disco?!)

Wolfgang Grimmer
25-06-2010, 15:08
ma quando mai :asd: :asd: :asd:
io ho calcolato che ho 10mila euro di libri specialistici in formato pdf :asd:
TUTTI i miei compagni di uni e ormai specializzandi studiano su libri in inglese che costano ALMENO 250 dollari scaricati in pdf..
e nessuno di noi ha intenzione di comprare niente dato che studiamo benissimo su ebook!!!
figurati che io mi compro l'ipad solo per qeusto..per leggermeli e studiarli sdraiato..

dio benedica chi scansiona i libroni enormi ultra costosi :ave: :ave: :ave: :asd:

Ma infatti certi libri costano un fottio e c'è chi crede che inasprendo le leggi sul copyright le persone inizino magicamente a sborsare centinaia o migliaia di euro :asd:
Se non mi vogliono far copiare le opere digitali mi lascino copiare i soldi per acquistarle originali allora :D

plut0ne
25-06-2010, 15:16
guarda ho un libro in pdf che comprato costa la bellezza di 467 DOLLARI....ok che è bello, pieno di figure ecc..
ah ovviamente sto prezzo è su amazon perchè in libreria costa 80 euro di piu
ma stikazzi...me lo leggo e studio in digitale...ingrandisco le foto ecc..

che prezzi assurdi...

the_joe
25-06-2010, 15:17
Ma infatti certi libri costano un fottio e c'è chi crede che inasprendo le leggi sul copyright le persone inizino magicamente a sborsare centinaia o migliaia di euro :asd:
Se non mi vogliono far copiare le opere digitali mi lascino copiare i soldi per acquistarle originali allora :D

A volte mi chiedo se sei serio o sei un bot.......

Dimmi se il tuo tempo e il tuo lavoro lo regali o vuoi essere pagato per quello e poi discutiamo anche del lavoro degli altri, perchè se lavori e vuoi uno stipendio per quello, tutto quello che hai detto finora è fuffa.

polli079
25-06-2010, 15:19
Che gli artisti debbano essere pagati penso sia ovvio e sacrosanto, che il diritto di autore e le clausole con cui ti vendono il prodotto siano da rivedere penso sia corretto.
Che i parenti di un artista morto prendano ancora i soldi per le opere di un morto è assurdo.
Altrettanto assurdo il metodo di ripartizione degli utili che è governato dalle major/siae in quanto ostacolano i piccoli artisti e favoriscono i grandi.

plut0ne
25-06-2010, 15:22
A volte mi chiedo se sei serio o sei un bot.......

Dimmi se il tuo tempo e il tuo lavoro lo regali o vuoi essere pagato per quello e poi discutiamo anche del lavoro degli altri, perchè se lavori e vuoi uno stipendio per quello, tutto quello che hai detto finora è fuffa.

no aspetta...c'è un limite a tutto...
un libro NON PUò COSTARE 500-600 euro!!
ci sono sicuramente libri stupendi..con bella carta, immagini, ottimi per quanto riguarda il contenuto...ma un prezzo del genere non esiste!

meno male che ci sono gli ebook in pdf...sennò avrei già speso il valore di una macchina di basso livello in libri!!! semplicemente inaccettabile...

polli079
25-06-2010, 15:27
no aspetta...c'è un limite a tutto...
un libro NON PUò COSTARE 500-600 euro!!
ci sono sicuramente libri stupendi..con bella carta, immagini, ottimi per quanto riguarda il contenuto...ma un prezzo del genere non esiste!

meno male che ci sono gli ebook in pdf...sennò avrei già speso il valore di una macchina di basso livello in libri!!! semplicemente inaccettabile...

Per quanto sia d'accordo con te penso che, non essendo un bene di prima necessità, l'artista può decidere a priori il prezzo mentre tu consumatore puoi solo decidere se acquistarlo o no. Secondo me è un discorso molto riduttivo e soprattutto poco conveniente (soprattutto quando ci sono canali per averlo illegalmente) però bisogna ammettere che ha una sua logica.

TonyManero
25-06-2010, 15:33
no aspetta...c'è un limite a tutto...
un libro NON PUò COSTARE 500-600 euro!!
ci sono sicuramente libri stupendi..con bella carta, immagini, ottimi per quanto riguarda il contenuto...ma un prezzo del genere non esiste!


Libero mercato? Capitalismo? Concorrenza? Cos'è che non ti torna? :D

Insert coin
25-06-2010, 15:41
Posso chiamarti ad imbiancarmi la casa e poi decidere io se pagarti o meno?

Ricordati che se ti dipinge un fallo enorme sulla parete poi non puoi lamentarti, perche' te lo ha fatto gratis! :O

plut0ne
25-06-2010, 15:47
Libero mercato? Capitalismo? Concorrenza? Cos'è che non ti torna? :D

mi torna tutto...tanto poi io li ho tutti in pdf :asd:

TonyManero
25-06-2010, 15:49
mi torna tutto...tanto poi io li ho tutti in pdf :asd:

Anch'io guardo un sacco di film pirata... ma se non ci fosse qualcuno che invece li paga non potrei vederli... quindi, di sicuro, non sto facendo qualcosa di corretto! ;)

Insert coin
25-06-2010, 15:52
Libero mercato? Capitalismo? Concorrenza? Cos'è che non ti torna? :D

Non dimenticare la GENIALE interpretazione del capitalismo in chiave italiana, libero mercato e concorrenza nelle buone intenzioni, CARTELLI nella realta', come dire: ne' i "benefici" del socialismo reale con un minimo garantito per tutti, ne' quelli del "capitalismo" vero con i privati che fanno a cornate fra di loro per offrirci il meglio al prezzo piu' conveniente, solo cartelli per vendere a tutti lo stesso prodotto al prezzo piu' alto per i cittadini.......:fagiano:

ilguercio
25-06-2010, 16:03
Vi piace il capitalismo?Attaccatevi.
Che la cultura debba essere condivisa e gratis è un vostro parere dato che se io scrivo un libro che leggeranno in milioni di persone pretendo che mi si dia qualcosa in cambio altrimenti non te lo leggi.
Le leggi su copyright e compagnia bella sono da rivedere ma non è ammissibile prendere qualcosa,usarla e poi decidere o meno se pagare.
Hai preso qualcosa e paghi,non è che siccome non rubi nulla fisicamente tutto va bene.

TonyManero
25-06-2010, 16:11
Non dimenticare la GENIALE interpretazione del capitalismo in chiave italiana...

Non parliamo sempre male dell'Italia... :( La pirateria c'è in tutto il mondo! ;)

Wolfgang Grimmer
25-06-2010, 16:14
Vi piace il capitalismo?
no

A volte mi chiedo se sei serio o sei un bot.......

Dimmi se il tuo tempo e il tuo lavoro lo regali o vuoi essere pagato per quello e poi discutiamo anche del lavoro degli altri, perchè se lavori e vuoi uno stipendio per quello, tutto quello che hai detto finora è fuffa.
Sono un bot.
Non lavoro ancora ma se facessi lavori "artistici" sarei il primo a distribuire gratis, tramite licenza CC o semplicemente me ne fregherei completamente delle copie pirata.
Se la gente non mi compra è perché non valgo i soldi che chiedo.
Ripeto che ci sono tanti modi per usufruire gratuitamente di opere l'altrui, ma solo alcuni vengono condannati, eppure il risultato è identico.
Sto ancora aspettando la risposta su quale sarebbe la differenza tra prestito fisico e copia digitale? Se mi faccio prestare un cd da un mio amico invece che scaricarne una copia da uno sconosciuto l'artistica magicamente guadagna soldi?

Hai preso qualcosa e paghi,non è che siccome non rubi nulla fisicamente tutto va bene.
cosa ne pensi delle biblioteche? :o

whistler
25-06-2010, 16:15
Vi piace il capitalismo?Attaccatevi.
Che la cultura debba essere condivisa e gratis è un vostro parere dato che se io scrivo un libro che leggeranno in milioni di persone pretendo che mi si dia qualcosa in cambio altrimenti non te lo leggi.
Le leggi su copyright e compagnia bella sono da rivedere ma non è ammissibile prendere qualcosa,usarla e poi decidere o meno se pagare.
Hai preso qualcosa e paghi,non è che siccome non rubi nulla fisicamente tutto va bene.

Non va bene , ma come hai detto tu va rivisto il copiright e tutto il sistema di sanguisuga che gira intorno che fa lievitare i prezzi...
Altrimenti diventa un mondo solo per ricchi... e questo non l ho dobbiamo permettere... ma forse ormai è tardi.. è già così...

blamecanada
25-06-2010, 16:29
A volte mi chiedo se sei serio o sei un bot.......

Dimmi se il tuo tempo e il tuo lavoro lo regali o vuoi essere pagato per quello e poi discutiamo anche del lavoro degli altri, perchè se lavori e vuoi uno stipendio per quello, tutto quello che hai detto finora è fuffa.
È evidente che ci sono alcune differenze tra rubare fisicamente un oggetto, o copiarlo.
Rubandolo fisicamente si sottrae qualcosa (i costi di produzione), mentre copiando non si dà alcun guadagno all'autore, ma nemmeno gli si sottraggono dei costi.

Io sarei a favore della completa abolizione del copyright, e della creazione di un fondo pubblico di finanziamento degli artisti (o dei creatori di software, o di inventori), in base a quante copie vengono scaricate.
Qualora le copie superino una certa cifra saranno benestanti, altrimenti avranno uno stipendio piú limitato.
In questo modo non ci sarebbe nessun freno alla diffusione, e allo stesso modo ci sarebbe modo di guadagnare con la creazione di opere intellettuali.

Mi rendo conto che però in una società capitalista nessuno accetterà mai una cosa simile, però di per sé il meccanismo permetterebbe la soluzione del problema.

whistler
25-06-2010, 16:43
È evidente che ci sono alcune differenze tra rubare fisicamente un oggetto, o copiarlo.
Rubandolo fisicamente si sottrae qualcosa (i costi di produzione), mentre copiando non si dà alcun guadagno all'autore, ma nemmeno gli si sottraggono dei costi.

Io sarei a favore della completa abolizione del copyright, e della creazione di un fondo pubblico di finanziamento degli artisti (o dei creatori di software, o di inventori), in base a quante copie vengono scaricate.
Qualora le copie superino una certa cifra saranno benestanti, altrimenti avranno uno stipendio piú limitato.
In questo modo non ci sarebbe nessun freno alla diffusione, e allo stesso modo ci sarebbe modo di guadagnare con la creazione di opere intellettuali.

Mi rendo conto che però in una società capitalista nessuno accetterà mai una cosa simile, però di per sé il meccanismo permetterebbe la soluzione del problema.

:eek:

D.O.S.
25-06-2010, 16:44
ma quando mai :asd: :asd: :asd:
io ho calcolato che ho 10mila euro di libri specialistici in formato pdf :asd:
TUTTI i miei compagni di uni e ormai specializzandi studiano su libri in inglese che costano ALMENO 250 dollari scaricati in pdf..
e nessuno di noi ha intenzione di comprare niente dato che studiamo benissimo su ebook!!!
figurati che io mi compro l'ipad solo per qeusto..per leggermeli e studiarli sdraiato..

dio benedica chi scansiona i libroni enormi ultra costosi :ave: :ave: :ave: :asd:

auguri ai tuoi occhi :O
io non riesco proprio a studiare sui pdf a monitor ... resisto al massimo 1 ora prima che inizino a farmi male la testa e gli occhi , e non ho 400 euro da spendere per un lettore e-book da 10 pollici
non venirmi a dire che riesci a leggere libri scientifici in quelli da 5 perché è umanamente impossibile .
auguri per il tuo ipad , è uno schermo LCD che non puoi usare all'aperto e affatica la vista come il monitor .

gli ebook mi tornano utili se vado fuori casa e devo portarmi dietro la mia intera biblioteca .

plut0ne
25-06-2010, 16:56
auguri ai tuoi occhi :O
io non riesco proprio a studiare sui pdf a monitor ... resisto al massimo 1 ora prima che inizino a farmi male la testa e gli occhi , e non ho 400 euro da spendere per un lettore e-book da 10 pollici
non venirmi a dire che riesci a leggere libri scientifici in quelli da 5 perché è umanamente impossibile .
auguri per il tuo ipad , è uno schermo LCD che non puoi usare all'aperto e affatica la vista come il monitor .

gli ebook mi tornano utili se vado fuori casa e devo portarmi dietro la mia intera biblioteca .

io per forza di cose lo devo fare..ormai sono abituato!!
poi ci passo già un casino di tempo al pc..anche per lavoro..quindi è ok!
10" sono sufficienti..considerando la libertà dell'ipad di navigare nel pdf...leggere si legge bene ...le foto le ingrandisco...

in quelli da 5" ovviamente no...ma da 10" si!...
all'aperto tanto non lo uso l'ipad..lo uso solo a casa...mi serve solo a quello!

Insert coin
25-06-2010, 17:00
Non parliamo sempre male dell'Italia... :( La pirateria c'è in tutto il mondo! ;)

Lo dici a me che vivo in Spagna? :asd:

Qua e' tutto pirateato, io pero' mi riferivo al capitalismo alla italiana in generale, vedasi banche, assicurazioni, benzina etc, non alla pirateria in quanto tale...:)

Blaster_Maniac
25-06-2010, 17:03
Libero mercato? Capitalismo? Concorrenza? Cos'è che non ti torna? :D

Un sistema si può migliorare, mi pare che il sistema attuale vada incontro a pochi (capitalisti)
Se a te va bene così sei un masochista.

the_joe
25-06-2010, 17:26
È evidente che ci sono alcune differenze tra rubare fisicamente un oggetto, o copiarlo.
Rubandolo fisicamente si sottrae qualcosa (i costi di produzione), mentre copiando non si dà alcun guadagno all'autore, ma nemmeno gli si sottraggono dei costi.

Quindi se tu fossi un concertista, e una sera che non riesci a riempire il teatro con spettatori paganti, saresti d'accordo nel far occupare i posti liberi da spettatori non paganti.


Io sarei a favore della completa abolizione del copyright, e della creazione di un fondo pubblico di finanziamento degli artisti (o dei creatori di software, o di inventori), in base a quante copie vengono scaricate.
Qualora le copie superino una certa cifra saranno benestanti, altrimenti avranno uno stipendio piú limitato.
In questo modo non ci sarebbe nessun freno alla diffusione, e allo stesso modo ci sarebbe modo di guadagnare con la creazione di opere intellettuali.

Mi rendo conto che però in una società capitalista nessuno accetterà mai una cosa simile, però di per sé il meccanismo permetterebbe la soluzione del problema.

No, il fatto è che avresti ricreato nientepopodimeno che la SIAE o perlomeno quello che dovrebbe essere la SIAE :O

Hellblazer
25-06-2010, 17:55
Io i pdf non riesco a leggerli se non per pochi minuti, mi vengono due occhi manco mi fossi dedicato ad una maratona di autoerotismo :asd:
Per i costosi testi di medicina IMPRESCINDIBILI mi sono fatto tempo fa un sistema così;
1) comprare e conservare i più importanti utili anche per future consultazioni (spesa investimento, insomma), cercando magari degli usati pari al nuovo :D
2) prestiti alla biblioteca per quelli solo propedeutici all'esame
3) comprare e rivendere dopo l'esame i testi non disponibili per la consultazione in biblioteca ma che non ho intenzione di conservare.

Alla fine la spesa economica c'è, però è livellata, e comunque non ho mai acquistato molti libri, mi sono sempre trovato bene con appunti e testi/dispense fatti da me sulla base delle spiegazioni dei docenti.

blamecanada
25-06-2010, 17:55
Quindi se tu fossi un concertista, e una sera che non riesci a riempire il teatro con spettatori paganti, saresti d'accordo nel far occupare i posti liberi da spettatori non paganti.
Credo che un sistema simile farebbe sí che tutti non paghino per poi entrare gratis.
Certo, non tutti lo farebbero (gli homini oeconomici non esistono), bisogna vedere se con forme di finanziamento volontario si riesca a stare nei costi.

No, il fatto è che avresti ricreato nientepopodimeno che la SIAE o perlomeno quello che dovrebbe essere la SIAE :O
Non credo. Io sto parlando di completa assenza di diritti d'autore, e di retribuzione degli autori sulla base della diffusione delle copie ottenute gratuitamente.

plut0ne
25-06-2010, 18:20
Io i pdf non riesco a leggerli se non per pochi minuti, mi vengono due occhi manco mi fossi dedicato ad una maratona di autoerotismo :asd:
Per i costosi testi di medicina IMPRESCINDIBILI mi sono fatto tempo fa un sistema così;
1) comprare e conservare i più importanti utili anche per future consultazioni (spesa investimento, insomma), cercando magari degli usati pari al nuovo :D
2) prestiti alla biblioteca per quelli solo propedeutici all'esame
3) comprare e rivendere dopo l'esame i testi non disponibili per la consultazione in biblioteca ma che non ho intenzione di conservare.

Alla fine la spesa economica c'è, però è livellata, e comunque non ho mai acquistato molti libri, mi sono sempre trovato bene con appunti e testi/dispense fatti da me sulla base delle spiegazioni dei docenti.

si ovvio per l'università io ho sempre usao libri originali o fotocopiati o dispense....
ma ora alla specializzazione dove ho bisogno di tanti libri da consultare...e che costano moooolto di più rispetto a quelli "generali" per il corso di medicina...mi adatto con gli ebook+ipad
tra l'altro dato che studio con le immagini la possibilità di ingrandirle..spostarle ecc...mettere tanti segnalibri sembra essere tanto comodo!
:D :D

poi oh..l'ipad lo prendo la prox sett...magari mi farà schifo :asd:

Wolfgang Grimmer
25-06-2010, 18:21
Credo che un sistema simile farebbe sí che tutti non paghino per poi entrare gratis.
Certo, non tutti lo farebbero (gli homini oeconomici non esistono), bisogna vedere se con forme di finanziamento volontario si riesca a stare nei costi.


Non credo. Io sto parlando di completa assenza di diritti d'autore, e di retribuzione degli autori sulla base della diffusione delle copie ottenute gratuitamente.

Non concordo sulla retribuzione in base alla diffusione.
Un musicista rinascimentale che deve studiare davvero di brutto (anche la dizione "antica", oltre ad una montagna di teoria musicale che in conservatorio nemmeno viene accennata) finirebbe per guadagnare molto meno del cantantuncolo pop di turno.
Secondo me basterebbe aumentare il FUS (consiglio di leggere questo a chi ritiene che i fondi per l'arte siano inutili e komunisti http://www.artscouncil.org.uk/about-us/why-arts-matter/); limitare il potere del diritto d'autore: diminuendo il tempo per cui l'opera è protetta e rendendo legale la copia/scambio tra privati, ma facendo pagare una somma da definire in caso di utilizzi a scopo di lucro; e chiaramente abolire la SIAE.

Gnubbolo
25-06-2010, 19:37
ogni tanto vengono fuori con la pirateria.. sembrano notizie date apposta:
Sbrigatevi a scaricare che tra un po' vi blocchiamo..
e così il consumo di banda e hard disk cresce a dismisura, tutto da copione :)

Tensai
25-06-2010, 21:53
io per forza di cose lo devo fare..ormai sono abituato!!
poi ci passo già un casino di tempo al pc..anche per lavoro..quindi è ok!
10" sono sufficienti..considerando la libertà dell'ipad di navigare nel pdf...leggere si legge bene ...le foto le ingrandisco...

in quelli da 5" ovviamente no...ma da 10" si!...
all'aperto tanto non lo uso l'ipad..lo uso solo a casa...mi serve solo a quello!

Fatti un favore e comprati un ebook reader con schermo e-ink, è tutto un altro pianeta (testato personalmente). ;)

girodiwino
26-06-2010, 10:48
Qua è sempre un diritto del produttore a rendere o meno disponibile un bene da lui prodotto e credo che nessuno possa prendere posizioni in merito, anche perchè magari sarebbe un vantaggio per gli utenti, ma ADOBE che con PHOTOSHOP ci ha campato finora col fatto di emettere una Major Release ogni anno costringendo di fatto i professionisti a pagare caro ogni aggiornamento, non potrebbe più farlo o comunque ci rimetterebbe una bella fetta di guadagni, a meno di non introdurre un severo controllo in modo da punire realmente chi pirata l'ultima versione di un software disponibile quando c'è la versione free della penultima in giro ;)

Secondo me hai centrato il problema: si punisce indiscriminatamente la pirateria per via dell'incapacità di punire i pirati veri.
Io che mi scarico windows 95 perchè sono un malato (non che lo faccia, sto un po' estremizzando) in base a cosa devo essere punito allo stesso modo di chi si scarica l'edizione più costosa di win7?
Tu giustamente sottolineerai che se la polpost vede che mi scarico una cosa che ormai non ha più una rilevanza economica sotto il profilo della proprietà intellettuale (o sotto quello del marketing legato alla pubblicità come nel caso di film già dati in televisione) con ogni probabilità mi lascerà in pace preferendo andare a cercare chi scarica programmi che valgono migliaia di euro. Questo però, pur essendo un comportamento ragionevole, è un comportamento ingiusto perchè si accorda alle fdo la discrezionalità riguardo al genere di illeciti da perseguire ad un livello inferiore a quello politico. Credo che le implicazioni, sulla base del criterio giusto/ingiusto siano lampanti.

[/QUOTE]




Per un libro se c'è disponibile puoi andare in biblioteca, ma per un CD musicale dove non è nemmeno prevista la possibilità di affittarlo legalmente?

Come al solito servirebbe una legge che andasse incontro alle esigenze di entrambe le parti in causa, gli artisti o comunque i produttori (intesi come quelli che realizzano le opere) che giustamente vogliono guadagnare con i loro prodotti e i fruitori che magari vorrebbero avere la possibilità di non essere considerati come solo pecore da mungere.

Di certo non è piratando che si favoriscono gli artisti.

Ho un fetish per il cartaceo (che deve essere mio, e solo mio, tessoro) e pertanto non sono un assiduo frequentatore di biblioteche, tuttavia non escludo che sia possibile per queste acquistare cd da far fruire in loco o anche a casa.


Fatti un favore e comprati un ebook reader con schermo e-ink, è tutto un altro pianeta (testato personalmente). ;)
quanto costano questi giocattolini?

Tensai
26-06-2010, 11:02
quanto costano questi giocattolini?

Il Nook che mi piace molto costa 150$ con wi-fi (volendo c'è anche il modello 3g a 199$), il Kindle circa 190$.

ConteZero
26-06-2010, 11:30
Posso chiamarti ad imbiancarmi la casa e poi decidere io se pagarti o meno?

Certo, appena trovo il modo per duplicarmi a spese tue mando la copia ad imbiancarti la casa.
Fammi trovare vernice e pennelli.

elevul
30-06-2010, 18:15
Io sarei a favore della completa abolizione del copyright, e della creazione di un fondo pubblico di finanziamento degli artisti (o dei creatori di software, o di inventori), in base a quante copie vengono scaricate.
Qualora le copie superino una certa cifra saranno benestanti, altrimenti avranno uno stipendio piú limitato.
In questo modo non ci sarebbe nessun freno alla diffusione, e allo stesso modo ci sarebbe modo di guadagnare con la creazione di opere intellettuali.

Mi rendo conto che però in una società capitalista nessuno accetterà mai una cosa simile, però di per sé il meccanismo permetterebbe la soluzione del problema.

Idem, però non sulla base delle copie scaricate, ma sulla base dei voti positivi dati da chi fruisce il prodotto.
Ricordati che la cosa davvero di valore di internet è proprio il fatto che puoi scaricare le cose per provarle, quindi un eventuale metodo di compenso che si basasse su questo sarebbe impreciso.