View Full Version : Frank Fenner: "La razza umana si estinguera' fra 100 anni"
«È una situazione ormai irreversibile e penso sia tardi per porvi rimedio»
«Esseri umani estinti entro cento anni»
La catastrofica previsione del biologo Frank Fenner.
Cause: esplosione demografica e consumi fuori controllo
«È una situazione ormai irreversibile e penso sia tardi per porvi rimedio»
«Esseri umani estinti entro cento anni»
La catastrofica previsione del biologo Frank Fenner.
Cause: esplosione demografica e consumi fuori controllo
Frank Fenner
MILANO - La razza umana si estinguerà nel giro dei prossimi cento anni e così pure un sacco di specie animali. A dirlo è nientemeno che Frank Fenner, 95enne professore di microbiologia dell'Australian National University, ma soprattutto lo scienziato che ha contribuito a debellare il vaiolo. Stando all’eminente cattedratico, a far precipitare gli eventi saranno l’esplosione demografica e i consumi fuori controllo, due fattori ai quali gli uomini non riusciranno a sopravvivere, mentre a dare inizio alla caduta sarebbero stati i cambiamenti climatici.
IRREVERSIBILE - «L'homo sapiens sarà estinto probabilmente nei prossimi 100 anni - ha detto Fenner al giornale The Australian - e lo stesso accadrà per molti animali. È una situazione ormai irreversibile e penso sia davvero troppo tardi per porvi rimedio. Non lo manifesto perché la gente sta comunque tentando di fare qualcosa, anche se continua a rimandare. Di certo, da quando la razza umana è entrata nell’era nota come Antropocene (termine coniato nel 2000 dallo scienziato Paul Crutzen per definire l’era geologica attuale, in cui le attività dell’uomo sono le principali fautrici delle modifiche climatiche, ndr), l’effetto sul pianeta è stato tale da poter essere paragonato a una delle epoche glaciali o all’impatto di una cometa. Ecco perché sono convinto che faremo la stessa fine degli abitanti dell’isola di Pasqua. Attualmente, i cambiamenti climatici sono ancora in una fase molto iniziale, ma già si vedono dei considerevoli mutamenti nelle condizioni atmosferiche. Gli Aborigeni hanno dimostrato che potrebbero vivere per 40 o 50mila anni senza la scienza, la produzione di diossido di carbonio e il riscaldamento globale, ma il mondo non può e così la razza umana rischia di fare la stessa fine di molte altre specie che si sono estinte nel corso degli anni». La catastrofica e pessimistica visione di Fenner non sembra, però, trovare grande rispondenza fra i suoi stessi colleghi. «Frank può anche avere ragione - ha spiegato il professor Stephen Boyden, oggi in pensione, al Daily Mail - ma alcuni di noi hanno ancora la speranza che si arrivi a prendere consapevolezza della situazione e che, di conseguenza, si mettano in atto i cambiamenti necessari a raggiungere un vero sviluppo ecosostenibile».
CRISI GLOBALE - «La razza umana - gli fa eco Simon Ross, vice presidente dell'Optimum Population Trust - si trova ad affrontare delle autentiche sfide come i cambiamenti climatici, la perdita della biodiversità (ovvero, l’estinzione di alcune specie animali, ndr) e una crescita senza precedenti della popolazione». Ma c’è chi all’agghiacciante previsione di Fenner mostra in qualche modo di crederci e se la scorsa settimana il principe Carlo aveva messo in guardia dai pericoli legati alla crescita così impetuosa della popolazione mondiale, un altro scienziato, il professor Nicholas Boyle dell’università di Cambridge, si è spinto anche oltre, ipotizzando il 2014 come la data del "giudizio universale", spiegando (nel libro "2014: Come sopravvivere alla prossima crisi globale") che il mondo si sta infilando in una crisi globale senza precedenti, che avrà influenze estremamente più vaste dell’attuale crisi economica internazionale. Nel 2006 era, invece, toccato all’esimio professor James Lovelock lanciare l’allarme circa una diminuzione della popolazione mondiale nel prossimo secolo, quantificabile in 500 milioni di unità, a causa degli effetti del riscaldamento globale, sostenendo che nessun tentativo di cambiare il clima avrebbe davvero risolto il problema, ma avrebbe semplicemente permesso di guadagnare del tempo.
Corriere della Sera
Simona Marchetti
20 giugno 2010
Insomma.. tra asteroidi, minacce di guerre nucleari e catastrofi varie ci mancava anche questa.:rolleyes:
Dubito che la razza umana possa estinguersi per il troppo consumo, al limite può essere decimata.
Gabriyzf
20-06-2010, 22:43
se avesse detto 1000 anni, ci avrei anche creduto ;)
«È una situazione ormai irreversibile e penso sia tardi per porvi rimedio»
«Esseri umani estinti entro cento anni»
La catastrofica previsione del biologo Frank Fenner.
Cause: esplosione demografica e consumi fuori controllo
«È una situazione ormai irreversibile e penso sia tardi per porvi rimedio»
«Esseri umani estinti entro cento anni»
La catastrofica previsione del biologo Frank Fenner.
Cause: esplosione demografica e consumi fuori controllo
Frank Fenner
MILANO - La razza umana si estinguerà nel giro dei prossimi cento anni e così pure un sacco di specie animali. A dirlo è nientemeno che Frank Fenner, 95enne professore di microbiologia dell'Australian National University, ma soprattutto lo scienziato che ha contribuito a debellare il vaiolo. Stando all’eminente cattedratico, a far precipitare gli eventi saranno l’esplosione demografica e i consumi fuori controllo, due fattori ai quali gli uomini non riusciranno a sopravvivere, mentre a dare inizio alla caduta sarebbero stati i cambiamenti climatici.
IRREVERSIBILE - «L'homo sapiens sarà estinto probabilmente nei prossimi 100 anni - ha detto Fenner al giornale The Australian - e lo stesso accadrà per molti animali. È una situazione ormai irreversibile e penso sia davvero troppo tardi per porvi rimedio. Non lo manifesto perché la gente sta comunque tentando di fare qualcosa, anche se continua a rimandare. Di certo, da quando la razza umana è entrata nell’era nota come Antropocene (termine coniato nel 2000 dallo scienziato Paul Crutzen per definire l’era geologica attuale, in cui le attività dell’uomo sono le principali fautrici delle modifiche climatiche, ndr), l’effetto sul pianeta è stato tale da poter essere paragonato a una delle epoche glaciali o all’impatto di una cometa. Ecco perché sono convinto che faremo la stessa fine degli abitanti dell’isola di Pasqua. Attualmente, i cambiamenti climatici sono ancora in una fase molto iniziale, ma già si vedono dei considerevoli mutamenti nelle condizioni atmosferiche. Gli Aborigeni hanno dimostrato che potrebbero vivere per 40 o 50mila anni senza la scienza, la produzione di diossido di carbonio e il riscaldamento globale, ma il mondo non può e così la razza umana rischia di fare la stessa fine di molte altre specie che si sono estinte nel corso degli anni». La catastrofica e pessimistica visione di Fenner non sembra, però, trovare grande rispondenza fra i suoi stessi colleghi. «Frank può anche avere ragione - ha spiegato il professor Stephen Boyden, oggi in pensione, al Daily Mail - ma alcuni di noi hanno ancora la speranza che si arrivi a prendere consapevolezza della situazione e che, di conseguenza, si mettano in atto i cambiamenti necessari a raggiungere un vero sviluppo ecosostenibile».
CRISI GLOBALE - «La razza umana - gli fa eco Simon Ross, vice presidente dell'Optimum Population Trust - si trova ad affrontare delle autentiche sfide come i cambiamenti climatici, la perdita della biodiversità (ovvero, l’estinzione di alcune specie animali, ndr) e una crescita senza precedenti della popolazione». Ma c’è chi all’agghiacciante previsione di Fenner mostra in qualche modo di crederci e se la scorsa settimana il principe Carlo aveva messo in guardia dai pericoli legati alla crescita così impetuosa della popolazione mondiale, un altro scienziato, il professor Nicholas Boyle dell’università di Cambridge, si è spinto anche oltre, ipotizzando il 2014 come la data del "giudizio universale", spiegando (nel libro "2014: Come sopravvivere alla prossima crisi globale") che il mondo si sta infilando in una crisi globale senza precedenti, che avrà influenze estremamente più vaste dell’attuale crisi economica internazionale. Nel 2006 era, invece, toccato all’esimio professor James Lovelock lanciare l’allarme circa una diminuzione della popolazione mondiale nel prossimo secolo, quantificabile in 500 milioni di unità, a causa degli effetti del riscaldamento globale, sostenendo che nessun tentativo di cambiare il clima avrebbe davvero risolto il problema, ma avrebbe semplicemente permesso di guadagnare del tempo.
Corriere della Sera
Simona Marchetti
20 giugno 2010
Insomma.. tra asteroidi, minacce di guerre nucleari e catastrofi varie ci mancava anche questa.:rolleyes:
Se mancano le risorse molti moriranno finche queste non basterano a mantenere i superstiti.
Infatti, la mancanza delle risorse non è sufficiente ad estinguere la popolazione, semmai a decimarla. Ci vogliono eventi catastrofici come malattie, glaciazioni, ecc.
Piu' ci si avvicina al 2012 piu' si esagera.
Al momento l'unica vera minaccia per l'umanita' e' la speculazione finanziaria in atto. Quella si e' reale.:help:
Silvio non potrà candidarsi alle elezioni del 2112
cribbio , che sfiga :sob:
Piu' ci si avvicina al 2012 piu' si esagera.
Al momento l'unica vera minaccia per l'umanita' e' la speculazione finanziaria in atto. Quella si e' reale.:help:
Portera' miseria e la gente si adattera' a vivere da straccioni come ha fatto per millenni, niente di piu'.
e-commerce84
20-06-2010, 23:09
Si vabbè...ha 95 anni...con tutto il rispetto ma magari qualche paranoia a 95 anni se la fà pure lui...vedo mio nonno...90enne, colto, arzillo e rompicojoni come pochi...eh...c'ha una bella testa ma con l'età è diventato paranoico su tutto oppure si impunta sulle cose per principio peggio di un mulo...capita...
Senza Fili
20-06-2010, 23:14
Si vabbè...ha 95 anni...con tutto il rispetto ma magari qualche paranoia a 95 anni se la fà pure lui...vedo mio nonno...90enne, colto, arzillo e rompicojoni come pochi...eh...c'ha una bella testa ma con l'età è diventato paranoico su tutto oppure si impunta sulle cose per principio peggio di un mulo...capita...
Quoto
Portera' miseria e la gente si adattera' a vivere da straccioni come ha fatto per millenni, niente di piu'.
Adattarsi a vivere come straccioni dopo aver conosciuto il benessere?
Vi vorrei vedere....un conto e' nascere poveri, altra cosa e' diventarlo improvvisamente.
Adattarsi a vivere come straccioni dopo aver conosciuto il benessere?
Vi vorrei vedere....un conto e' nascere poveri, altra cosa e' diventarlo improvvisamente.
Se lo devi fare per forza lo fai.
frankytop
20-06-2010, 23:27
In ogni decennio c'è il solito predicatore di sventure,negli anni 70' c'era chi diceva che nel duemila l'umanità sarebbe stata portata alla fame....
Cmq noi ci estingueremo non so quando ma per altri motivi non addebitabili a cambiamenti climatici.
Il primo motivo è che l'umanità non essendo più soggetta ad una pressione selettiva,sempre più imbecilli si affacceranno al mondo con tutte le conseguenze che ciò comporterà a carico della razza umana,processo già in corso da tanto tempo,che porrà le condizione affinchè l'umanità intraprenda percorsi disastrosi per se stessa grazie alle tecnologie sempre più evolute di cui disporrà.
Il secondo,legato al primo,è che qualche virus del menga fabbricato da qualche idiota verrà sparso accidentalmente o intenzionalmente e farà una carneficina,molto peggiore della spagnola degli anni 20'.
Si vabbè...ha 95 anni...con tutto il rispetto ma magari qualche paranoia a 95 anni se la fà pure lui...vedo mio nonno...90enne, colto, arzillo e rompicojoni come pochi...eh...c'ha una bella testa ma con l'età è diventato paranoico su tutto oppure si impunta sulle cose per principio peggio di un mulo...capita...
:asd:
In ogni decennio c'è il solito predicatore di sventure,negli anni 70' c'era chi diceva che nel duemila l'umanità sarebbe stata portata alla fame....
Cmq noi ci estingueremo non so quando ma per altri motivi non addebitabili a cambiamenti climatici.
Il primo motivo è che l'umanità non essendo più soggetta ad una pressione selettiva,sempre più imbecilli si affacceranno al mondo con tutte le conseguenze che ciò comporterà a carico della razza umana,processo già in corso da tanto tempo,che porrà le condizione affinchè l'umanità intraprenda percorsi disastrosi per se stessa grazie alle tecnologie sempre più evolute di cui disporrà.
Il secondo,legato al primo,è che qualche virus del menga fabbricato da qualche idiota verrà sparso accidentalmente o intenzionalmente e farà una carneficina,molto peggiore della spagnola degli anni 20'.
Anche il peggior virus non e' in grado di sterminare una specie. Ci saranno sempre individui resistenti.
Se lo devi fare per forza lo fai.
Non ne dubito....ma dopo aver aperto il deretano a tutta la classe poilitica mondiale.
Loro e la speculazione finanziaria (= fare soldi coi soldi :doh: )
In ogni decennio c'è il solito predicatore di sventure,negli anni 70' c'era chi diceva che nel duemila l'umanità sarebbe stata portata alla fame....
Cmq noi ci estingueremo non so quando ma per altri motivi non addebitabili a cambiamenti climatici.
Il primo motivo è che l'umanità non essendo più soggetta ad una pressione selettiva,sempre più imbecilli si affacceranno al mondo con tutte le conseguenze che ciò comporterà a carico della razza umana,processo già in corso da tanto tempo,che porrà le condizione affinchè l'umanità intraprenda percorsi disastrosi per se stessa grazie alle tecnologie sempre più evolute di cui disporrà.
Il secondo,legato al primo,è che qualche virus del menga fabbricato da qualche idiota verrà sparso accidentalmente o intenzionalmente e farà una carneficina,molto peggiore della spagnola degli anni 20'.
Infatti avrei dovuto esser morto cento volte ma mi rendo conto che libri ed articoli pessimistici si vendono bene.
....
Il secondo,legato al primo,è che qualche virus del menga fabbricato da qualche idiota verrà sparso accidentalmente o intenzionalmente e farà una carneficina,molto peggiore della spagnola degli anni 20'.
Ecco un altro scenario realistico. Anche questo mi preoccupa.
Dream_River
20-06-2010, 23:38
Cmq noi ci estingueremo non so quando ma per altri motivi non addebitabili a cambiamenti climatici.
Il primo motivo è che l'umanità non essendo più soggetta ad una pressione selettiva,sempre più imbecilli si affacceranno al mondo con tutte le conseguenze che ciò comporterà a carico della razza umana,processo già in corso da tanto tempo,che porrà le condizione affinchè l'umanità intraprenda percorsi disastrosi per se stessa grazie alle tecnologie sempre più evolute di cui disporrà.
Ma gli imbecilli non sarebbero nemmeno un gran problema, se poi alcuni di loro avessero potere
Infatti avrei dovuto esser morto cento volte ma mi rendo conto che libri ed articoli pessimistici si vendono bene.
Lo e' sempre stato.
Ma questo nonno esagera....
frankytop
20-06-2010, 23:40
Anche il peggior virus non e' in grado di sterminare una specie. Ci saranno sempre individui resistenti.
Lo so non basta...ma si estingurà almeno come civiltà,ci sarà un ritorno nel medioevo.
Se lo devi fare per forza lo fai.
certo, ma dopo avere tagliato la gola a chi in miseria ti ci ha ridotto
certo, ma dopo avere tagliato la gola a chi in miseria ti ci ha ridotto
Seeee, sembra facile, quelli sono irrangiungibili e continueranno a gozzovigliare quanto e piu' di prima.
e-commerce84
20-06-2010, 23:44
certo, ma dopo avere tagliato la gola a chi in miseria ti ci ha ridotto
Quanti cellulari hai? Quante macchine hai? Quanti vestiti hai? Quanti extra ti permetti?
Non lo dico per criticarti (magari sono anche io il primo a fare cose del genere) ma per dire che se un giorno finiremo col culo per terra in larga parte la colpa è anche nostra che accettiamo un sistema consumista senza farci il minimo dubbio
Se l'umanità finirà col culo per terra non sarà colpa degli extra comunitari che ci rubano il lavoro...ma perchè noi occidentali consumiamo tipo l'80% delle risorse mondiali...questo sarà il vero motivo per cui finiremo col culo per terra se non cambia qualcosa...loro già ci stanno col culo per terra e ci sono pure abituati...noi no...ci stiamo dando la zappa sui piedi da soli...
Lo so non basta...ma si estingurà almeno come civiltà,ci sarà un ritorno nel medioevo.
Non credo.
Dopo la peste del trecento, che arrivo' a sterminare anche i 2/3 della popolazione ci fu una rifioritura dei mestieri, le persone che sapevano fare qualcosa venivano strapagate.
Si innesco' un lento processo che porto al rinascimento, oltre un secolo dopo.
Quanti cellulari hai? Quante macchine hai? Quanti vestiti hai? Quanti extra ti permetti?
Non lo dico per criticarti (magari sono anche io il primo a fare cose del genere) ma per dire che se un giorno finiremo col culo per terra in larga parte la colpa è anche nostra che accettiamo un sistema consumista senza farci il minimo dubbio
Se l'umanità finirà col culo per terra non sarà colpa degli extra comunitari che ci rubano il lavoro...ma perchè noi occidentali consumiamo tipo l'80% delle risorse mondiali...questo sarà il vero motivo per cui finiremo col culo per terra se non cambia qualcosa...loro già ci stanno col culo per terra e ci sono pure abituati...noi no...ci stiamo dando la zappa sui piedi da soli...
Le persone giovani si abitueranno, gli anziani invece andranno al cimitero perche' non sopporteranno i disagi a livello fisico.
In poco tempo si avra' una popolazione forte e giovane che fara' rinascere un mondo nuovo.
Gia' adesso si stampano tonnellate di banconote sul nulla. Immagino sappiate cosa voglia dire.
Il capitalismo e' destinato a implodere su se' stesso come uno schema Ponzi...solo questione di tempo.
E non lo dico per fare il catastrofista.
Seeee, sembra facile, quelli sono irrangiungibili e continueranno a gozzovigliare quanto e piu' di prima.
anche luigi sedicesimo lo era
Le persone giovani si abitueranno, gli anziani invece andranno al cimitero perche' non sopporteranno i disagi a livello fisico.
In poco tempo si avra' una popolazione forte e giovane che fara' rinascere un mondo nuovo.
Peccato che noi non ci saremo da un pezzo.:cry:
anche luigi sedicesimo lo era
Succede raramente e a ogni rivoluzione segue una restaurazione (che in Francia ha fatto piu' vittime della rivoluzione ma in modo discreto e silenzioso).
anche luigi sedicesimo lo era
Non c'erano gli elicotteri all'epoca.:O
Quanti cellulari hai? Quante macchine hai? Quanti vestiti hai? Quanti extra ti permetti?
Non lo dico per criticarti (magari sono anche io il primo a fare cose del genere) ma per dire che se un giorno finiremo col culo per terra in larga parte la colpa è anche nostra che accettiamo un sistema consumista senza farci il minimo dubbio
Se l'umanità finirà col culo per terra non sarà colpa degli extra comunitari che ci rubano il lavoro...ma perchè noi occidentali consumiamo tipo l'80% delle risorse mondiali...questo sarà il vero motivo per cui finiremo col culo per terra se non cambia qualcosa...loro già ci stanno col culo per terra e ci sono pure abituati...noi no...ci stiamo dando la zappa sui piedi da soli...
il punto di cedimento dove sarebbe? che gli altri vorranno la loro fetta? mi spiace, chi primo arriva meglio alloggia, non divido la torta :confused: nessuno la dividerà :confused: la forza della disperazione non vale nulla contro tecnologia e potere
va bene avete ragione moriremo tutti, evviva i pezzenti che un giorno ci domineranno
vado a guararmi un film co, mio home theatre e vpr hd 92" prima che un babbuino venga a rubarmelo :O
...
Se l'umanità finirà col culo per terra non sarà colpa degli extra comunitari che ci rubano il lavoro...ma perchè noi occidentali consumiamo tipo l'80% delle risorse mondiali...questo sarà il vero motivo per cui finiremo col culo per terra se non cambia qualcosa...loro già ci stanno col culo per terra e ci sono pure abituati...noi no...ci stiamo dando la zappa sui piedi da soli...
A noi occidentali aggiungici qualche altro miliardo di persone tipo i cinesi ed altri che non vedono l'ora di consumare come e più di noi.
E che di prediche stile anno mille non gliene può fregare di meno...
.
va bene avete ragione moriremo tutti, evviva i pezzenti che un giorno ci domineranno
vado a guararmi un film co, mio home theatre e vpr hd 92" prima che un babbuino venga a rubarmelo :O
se punti il proiettore sul palazzo difronte diventa un 292'' :O
paolo1974
21-06-2010, 00:33
A noi occidentali aggiungici qualche altro miliardo di persone tipo i cinesi ed altri che non vedono l'ora di consumare come e più di noi.
E che di prediche stile anno mille non gliene può fregare di meno...
.
quel miliardo di persone non consumeranno mai quelle risorse finchè ci sarà il regime.
quel miliardo di persone non consumeranno mai quelle risorse finchè ci sarà il regime.
Falsissimo
quel miliardo di persone non consumeranno mai quelle risorse finchè ci sarà il regime.
Hanno gia iniziato.
Anche il peggior virus non e' in grado di sterminare una specie. Ci saranno sempre individui resistenti.
Ci sono le tossine :D
La tossina botulinica (nelle sue varie forme) è DEVASTANTE.
http://it.wikipedia.org/wiki/Tossina_botulinica
Sulla base del valore di LD50 di circa 1 ng/kg [3], poche centinaia di grammi di questa tossina potrebbero teoricamente uccidere ogni essere umano presente sulla Terra (a scopo comparativo, la stricnina richiederebbe 400 tonnellate per uccidere ogni essere umano).
Ci sono le tossine :D
La tossina botulinica (nelle sue varie forme) è DEVASTANTE.
http://it.wikipedia.org/wiki/Tossina_botulinica
Sulla base del valore di LD50 di circa 1 ng/kg [3], poche centinaia di grammi di questa tossina potrebbero teoricamente uccidere ogni essere umano presente sulla Terra (a scopo comparativo, la stricnina richiederebbe 400 tonnellate per uccidere ogni essere umano).
Se somministrata persona per persona.
Se sparsa sulla superficie terrestre essa e' talmente grande che ne occorrerebbero dosi enormi come le bombe di cui delirano i guerrafondaroli da bar.
Charonte
21-06-2010, 05:59
100 anni mi smebrano pochi.
comunque concordo, c'è bisogno di un bel reset di questo mondo marcio e ripartire da 0 guidati solo dal buon senso.
6 miliardi di persone sono ingovernabili, cominciamo a toglierne un po'.
trallallero
21-06-2010, 08:00
«L'homo sapiens sarà estinto probabilmente nei prossimi 100 anni - ha detto Fenner al giornale The Australian - e lo stesso accadrà per molti animali. È una situazione ormai irreversibile e penso sia davvero troppo tardi per porvi rimedio... »
Almeno è l'unico a dire che è troppo tardi per fare qualcosa quindi, perchè preoccuparsi ? let it be.
Comunque potrei sbagliare ma scommetto che 'sto tipo non ha figli ed ecco perchè parla così.
Non c'erano gli elicotteri all'epoca.:O
Neanche gli stinger
http://www.military.cz/usa/air/in_service/weapons/ai_missiles/fim_92/stinger.jpg
:asd:
Io capisco tutte le critiche che si possono fare al catastrofismo e i dubbi derivanti dall'età del tipo ma che tra 100 anni o poco più saremo obbiettivamente troppi e il benessere sarà realmente livellato nella maggior parte del pianeta è cosa quasi certa quindi ci andrei piano a mettere questa previsione nel calderone degli altri catastrofismi.
Comunque potrei sbagliare ma scommetto che 'sto tipo non ha figli ed ecco perchè parla così.
Questo lo rende più o meno obiettivo? :)
frankytop
21-06-2010, 11:01
Ci sono le tossine :D
La tossina botulinica (nelle sue varie forme) è DEVASTANTE.
http://it.wikipedia.org/wiki/Tossina_botulinica
Sulla base del valore di LD50 di circa 1 ng/kg [3], poche centinaia di grammi di questa tossina potrebbero teoricamente uccidere ogni essere umano presente sulla Terra (a scopo comparativo, la stricnina richiederebbe 400 tonnellate per uccidere ogni essere umano).
Io ho sempre pensato che il veleno più potente fosse la ricina:
La dose letale per l'uomo è generalmente indicata in 0.2 milligrammi, sebbene alcune fonti forniscano valori superiori.
http://it.wikipedia.org/wiki/Ricina_%28proteina%29
Comunque vedo che anche il botulino non scherza...però il dato mi sembra un po' esagerato,poche centinaia di grammi potrebbero sterminare l'umanità??? Mah...
Nevermind
21-06-2010, 11:03
100 anni.... che ottimista.
Insomma.. tra asteroidi, minacce di guerre nucleari e catastrofi varie ci mancava anche questa.:rolleyes:
E' solo un simpatico vecchietto.
trallallero
21-06-2010, 11:09
Questo lo rende più o meno obiettivo? :)
Meno :)
Meno :)
Opinione molto discutibile. :asd:
Quindi è meno obiettivo chi non ha interessi in gioco piuttosto che qualcuno ricolmo di ovvia speranza per la prole?
Needdo spiegazioni...:fagiano:
trallallero
21-06-2010, 11:22
Opinione molto discutibile. :asd:
Quindi è meno obiettivo chi non ha interessi in gioco piuttosto che qualcuno ricolmo di ovvia speranza per la prole?
Needdo spiegazioni...:fagiano:
Si sta parlando di vita e chi non ha contribuito a farla evolvere assumendosi le relative responsabilità non può essere molto obiettivo (secondo me, eh).
Si sta parlando di vita e chi non ha contribuito a farla evolvere assumendosi le relative responsabilità non può essere molto obiettivo (secondo me, eh).
Secondo quale criterio?
trallallero
21-06-2010, 11:38
Secondo quale criterio?
Se sei papà non dovrei aver bisogno di spiegartelo.
E comunque, miliardi di anni di evoluzione tra glaciazioni, eruzioni, carestie ed epidemie finirebbero nel cesso in 100 anni per colpa di qualche sacchetto di plastica o qualche grado in più ?
Se sei papà non dovrei aver bisogno di spiegartelo.
...ma non lo sono,direi che se tu invece lo sei è confermata la natura emotiva della speranza.
Non c'è niente di male ma purtroppo chi non ha nulla da perdere,chi è esterno alle situazioni,è da sempre la voce più realista ed obbiettiva.
Poi il vecchio può sbagliarsi eh ma questo è un altro discorso.
E comunque, miliardi di anni di evoluzione tra glaciazioni, eruzioni, carestie ed epidemie finirebbero nel cesso in 100 anni per colpa di qualche sacchetto di plastica o qualche grado in più ?
Stai chiedendo la mia opinione?
Secondo me no ma a me è sembrato che lui parlasse più che altro di sovrappopolazione.
Secondo me tra 50 anni cominceranno a scoppiare guerre mica da ridere perchè i popoli occidentali si vedranno strappato l'attuale livello di benessere a causa del livellamento mondiale della distribuzione delle risorse.
Nonostante ciò sono abbastanza convinto che gli esseri umani facciano schifo quel tanto che basta da non estinguersi mai.
Nonostante ciò sono abbastanza convinto che gli esseri umani facciano schifo quel tanto che basta da non estinguersi mai.
Beh, a me fanno più schifo i misantropi, che a quanto pare non si estingueranno mai :asd:
yorkeiser
21-06-2010, 11:57
Previsione oltremodo pessimistica, comunque ripeto da tempo che c'è da mettere in atto un ferreo controllo delle nascite a livello mondiale. Unica alternativa possibile, e peggiore dal mio punto di vista: ridimensionare notevolmente i consumi (e non parlo di telefonini, ma di cibo).
Beh, a me fanno più schifo i misantropi, che a quanto pare non si estingueranno mai :asd:
Peggio di un essere umano c'è solo un essere umano ottimista e contento di esserlo...:O
...ma non lo sono,direi che se tu invece lo sei è confermata la natura emotiva della speranza.
Non c'è niente di male ma purtroppo chi non ha nulla da perdere,chi è esterno alle situazioni,è da sempre la voce più realista ed obbiettiva.
Poi il vecchio può sbagliarsi eh ma questo è un altro discorso.
Ne sei certo? Per esempio uno scienziato molto influente nella robotica (sterile e senza figli adottivi) considera come figli le sue crezioni e desidera che l'umanità si estingua il prima possibile per fare spazio ad una presunta nuova specie :asd:
Parlo di Moravec.
Insomma, il massimo del realismo e dell'obbiettività :sofico:
Peggio di un essere umano c'è solo un essere umano ottimista e contento di esserlo...:O
Certo, allora facciamo così: suicidiamoci tutti così anticipiamo i tempi :asd: :asd: :asd:
Ne sei certo? Per esempio uno scienziato molto influente nella robotica (sterile e senza figli adottivi) considera come figli le sue crezioni e desidera che l'umanità si estingua il prima possibile per fare spazio ad una presunta nuova specie :asd:
Parlo di Moravec.
Insomma, il massimo del realismo e dell'obbiettività :sofico:
Appunto.:confused:
La persona del tuo esempio non è esterna.
Appunto.:confused:
La persona del tuo esempio non è esterna.
La persona del mio esempio più che esterna è qualcosa altro... :asd:
trallallero
21-06-2010, 12:11
...ma non lo sono,direi che se tu invece lo sei è confermata la natura emotiva della speranza.
Non c'è niente di male ma purtroppo chi non ha nulla da perdere,chi è esterno alle situazioni,è da sempre la voce più realista ed obbiettiva.
Poi il vecchio può sbagliarsi eh ma questo è un altro discorso.
Si lo sono e questo mi ha fatto arrivare all'ottimistica conclusione che la vita vince sempre :D
L'uomo potrà estinguersi solo a causa di qualcosa più forte di lui ovvero un asteroide che distrugge la Terra, una malattia che ammazza tutti (e questo è impossibile perchè non ha motivo d'essere in natura) o una razza più evoluta (e pure quì la vedo dura perché semmai l'essere umano verrebbe sfruttato, non eliminato).
Il DNA poi ormai c'è, la vedo dura a distruggerlo tutto.
Stai chiedendo la mia opinione?
Secondo me no ma a me è sembrato che lui parlasse più che altro di sovrappopolazione.
Secondo me tra 50 anni cominceranno a scoppiare guerre mica da ridere perchè i popoli occidentali si vedranno strappato l'attuale livello di benessere a causa del livellamento mondiale della distribuzione delle risorse.
Qualche guerra non ha mai fatto male a nessuno, anzi. :O
Nonostante ciò sono abbastanza convinto che gli esseri umani facciano schifo quel tanto che basta da non estinguersi mai.
Visto ? sei pessimista perchè non papà, non sei obiettivo :D
Neanche gli stinger
http://www.military.cz/usa/air/in_service/weapons/ai_missiles/fim_92/stinger.jpg
:asd:
Me l'aspettavo. :asd:
Stanno arrivando loro per premere il tasto di RESET:
http://magazine.foxtv.it/wp-content/uploads/2008/05/cyloni_news.jpg
Si lo sono e questo mi ha fatto arrivare all'ottimistica conclusione che la vita vince sempre :D
Questo però ti priva dell'obbiettività,non ci si può far nulla.
L'uomo potrà estinguersi solo a causa di qualcosa più forte di lui ovvero un asteroide che distrugge la Terra, una malattia che ammazza tutti (e questo è impossibile perchè non ha motivo d'essere in natura) o una razza più evoluta (e pure quì la vedo dura perché semmai l'essere umano verrebbe sfruttato, non eliminato).
Il DNA poi ormai c'è, la vedo dura a distruggerlo tutto.
Supposizioni tue non supportate da alcun fondamento scientifico e che tra l'altro tendono ad identificare la fine dell'umanità come impossibile; si ritorna all'emotività.
Visto ? sei pessimista perchè non papà, non sei obiettivo :D
No sense.
Non ho nulla da guadagnarci o da perderci.
L'unica valutazione obbiettiva che si possa fare in merito alla fine dell'umanità è che quest'ultima ha i mezzi per produrla e le condizioni opportune si presenteranno con una discreta certezza.
Perchè ti è tanto difficile ammettere che qualcun altro è più obbiettivo di te?
Mi sembri come i credenti che,durante una disquisizione sulla razionalità,vogliono ad ogni costo portare i non credenti sul loro stesso piano per non sentirsi in difetto...
L'unica valutazione obbiettiva che si possa fare in merito alla fine dell'umanità è che quest'ultima ha i mezzi per produrla e le condizioni opportune si presenteranno con una discreta certezza.
Con discreta certezza?
obiettività [o-biet-ti-vi-tà] o obbiettività [ob-biet-…] s.f. inv.
*
• Atteggiamento di chi osserva o giudica in modo imparziale, equo: valutare con o.
Non mi sembra tanto imparziale dire che l'umanità morirà con CERTEZZA nei prossimi cento anni.
Devo forse tirare fuori il fatto che siamo tutt'altro che razionali? L'inconscio?
Il fatto che nessun umano può essere esterno al sistema che lo ingloba?
Ti faccio notare anche che la vita è una singolarità evolutiva, quindi può benissimo verificarsi anche un evento con probabilità estremamente basse.
Aggiungo inoltre:
Questa opinione viene condivisa da alcuni scienziati, ma affossata dalla diatriba tra scettici e sostenitori del cambiamento climatico. Stephen Boyden, professore dell’Università Nazionale Australiana in pensione e amico di Fenner da molti anni, dichiara che vi è molto pessimismo tra gli ecologisti, ma altri sono più ottimisti.
“Frank può aver ragione, ma alcuni di noi sperano ancora che presto si prenda consapevolezza della situazione e quindi si mettano in atto i cambiamenti per raggiungere la sostenibilità ambientale”, dice Boyden, uno studioso di immunologia ed ecologia umana. “È qui che Frank e io abbiamo un’opinione diversa. Ci rendiamo entrambi conto della serietà della situazione, ma non accetto che debba essere necessariamente troppo tardi. Finché c’è un lume di speranza, vale la pena lavorare alla soluzione del problema. Abbiamo le conoscenze scientifiche per farlo, però non abbiamo la volontà politica”.
http://x-cosmos.info/2010/06/frank-fenner-non-vede-alcun-futuro-per-gli-esseri-umani/
e-commerce84
21-06-2010, 16:16
il punto di cedimento dove sarebbe? che gli altri vorranno la loro fetta? mi spiace, chi primo arriva meglio alloggia, non divido la torta :confused: nessuno la dividerà :confused: la forza della disperazione non vale nulla contro tecnologia e potere
No non hai proprio afferrato il punto...il punto non è che i paesi del terzo mondo vorranno stare al nostro livello...sarà che noi consumando veramente TROPPO sprofonderemo nella merda (guarda cosa è successo negli USA...perchè cose den genere non dovrebbero ripetersi?)
Ah poi personalmente mi auguro che i paesi del terzo mondo trovino la forza di cacciarci al calci nel culo da casa loro (dove impiantiamo multinazionali, sfruttamento di risorse naturali, etcetc) perchè trovo immorale la cosa...non sono loro che invadono noi...siamo noi che abbiamo invaso loro...
Comunque il discorso è che se cadremo a culo per terra non sarà da dare la colpa agli extracomunitari cattivi che ci rubano il lavoro o ai cinesi che fanno le cose a poco prezzo (questo è quello che la Lega vuole far credere al pololino) ma dipende dal fatto che in occidente anche la più grande testa di cazzo che non sà fare una pippa può permettersi: 2 cellulari, macchina e vacanzina...viviamo decisamente sopra le nostre possibilità...come gli americani che erano abituati a vivere così tanto sopra le loro possibilità da concepire di spendere soldi che non avevano con le carte di credito (nel piccolo) e di fare ciò che hanno fatto le loro banche (nel grande)...questa è una società malata....una società che visto che ha la tecnologia si arroga il diritto di mangiare l'80% delle risorse del pianeta (iniziamo a mangiare solo le nostre risorse e non di andarle a rubare a casa d'altri) e di poter spendere più di quanto ci si permette
Se mi dai del comunista sappi che non lo sono...anzi il mio è un discorso molto più liberista di quanto si possa pensare: ti sei fatto il culo a tarallo, hai studiato, ti sei fatto una posizione? Bravo...veleggia in barca a vela....non hai voluto studiare, non sei stato in grado di mettere su un'attività...bene devi essere pagato dignitosamente ma se ti compri l'i-pod, l'i-pad, l'i-phone, l'i-minKia perchè tanto ce l'hanno tutti (e magari hai già un altro cellulare...) sei un povero coglione che stà vivendo decisamente sopra le proprie possibilità e....chi è causa del suo male pianga se stesso...
zerothehero
21-06-2010, 16:42
Mi sembra una "profezia" un tantino campata per aria.
Voglio capire inoltre il senso di dire " gli occidentali vanno a rubare le risorse in casa altrui"...chi le ruba?
Le materie prime vengono comprate e pagate nel mercato.
Va tenuto conto che tanto per parlare dell'Italia noi non saremmo in grado, con le risorse agricole del nostro paese, di sfamarci se dovessimo basarci solo sulle risorse presenti nel nostro territorio.
Mi sembra una "profezia" un tantino campata per aria..
Piu' che campata in aria e' sbagliata nei tempi. Lo spreco di risorse e l'aumento demografico sono invece realta'.
Voglio capire inoltre il senso di dire " gli occidentali vanno a rubare le risorse in casa altrui"...chi le ruba?
Le materie prime vengono comprate e pagate nel mercato.
Mmmm...ma siamo sicuri che vengano pagate al giusto prezzo?
Io credo che le multinazionali sfruttino il monopolio e la loro forza per decidere loro il prezzo.
Va tenuto conto che tanto per parlare dell'Italia noi non saremmo in grado, con le risorse agricole del nostro paese, di sfamarci se dovessimo basarci solo sulle risorse presenti nel nostro territorio.
A parte petrolio e derivati credo invece che l'Italia ha tutto il necessario.
Peccato solo che dobbiamo fare quello che ci impone la UE, al di la' di chi ci governa.
E le regole nella UE le fissano i paesi che pesano come Inghilterra, Germania e Francia.
zerothehero
21-06-2010, 17:05
Piu' che campata in aria e' sbagliata nei tempi. Lo spreco di risorse e l'aumento demografico sono invece realta'.
Si, ma l'aumento demografico c'è già stato: siamo passati da 1mld di persone a 6mld...eppure non c'è stata alcuna crisi da scenario malthusiano, anzi semmai il contrario...i malnutriti sono in rapidissima diminuzione in tutte le aree del mondo, con l'unica eccezione dell'africa subsahariana.
E' vero che c'è spreco di risorse come è verissimo che gli stock naturali sono gravemente intaccati...ma questo di per sè non porterà all'estinzione della razza umana.
A parte petrolio e derivati credo invece che l'Italia ha tutto il necessario.
Peccato solo che dobbiamo fare quello che ci impone la UE, al di la' di chi ci governa.
E le regole nella UE le fissano i paesi che pesano come Inghilterra, Germania e Francia.
No, l'Italia non è autosufficiente da un punto di vista alimentare, visto che importiamo tanto per dirne una, il frumento.
E' chiaro che se non ci fosse il commercio internazionale e gli scambi noi moriremmo di fame.
Questione prezzo: se non hai potere di mercato il prezzo non lo controlli...tipicamente in perfetta concorrenza il produttore è price-taker. Non a caso infatti esiste l'opec.
Quote latte: quando le leveranno (nel 2015 o giù di lì) i nostri produttori piangeranno lacrime amarissime, perchè si troveranno con un mercato che vedrà un prezzo del latte ancora più basso dell'attuale, dominato dai grandi farmer nord-europei.
Rimpiangeranno le quote latte, su questo ne sono sicuro.
ConteZero
21-06-2010, 17:14
Nel prossimo numero : Avvelenamento radioattivo provocato dalle scie chimiche.
Si, ma l'aumento demografico c'è già stato: siamo passati da 1mld di persone a 6mld...eppure non c'è stata alcuna crisi da scenario malthusiano, anzi semmai il contrario...i malnutriti sono in rapidissima diminuzione in tutte le aree del mondo, con l'unica eccezione dell'africa subsahariana.
E' vero che c'è spreco di risorse come è verissimo che gli stock naturali sono gravemente intaccati...ma questo di per sè non porterà all'estinzione della razza umana.
No, l'Italia non è autosufficiente da un punto di vista alimentare, visto che importiamo tanto per dirne una, il frumento.
E' chiaro che se non ci fosse il commercio internazionale e gli scambi noi moriremmo di fame.
Questione prezzo: se non hai potere di mercato il prezzo non lo controlli...tipicamente in perfetta concorrenza il produttore è price-taker. Non a caso infatti esiste l'opec.
Quote latte: quando le leveranno (nel 2015 o giù di lì) i nostri produttori piangeranno lacrime amarissime, perchè si troveranno con un mercato che vedrà un prezzo del latte ancora più basso dell'attuale, dominato dai grandi farmer nord-europei.
Rimpiangeranno le quote latte, su questo ne sono sicuro.
Ok, siamo su posizioni differenti.
Ma io non ho mai parlato di "estinzione dell'umanita'", questo lo dice il nonno biologo.
Pero' un bel ridimensionamento e' molto probabile presto o tardi.
Nel prossimo numero : Avvelenamento radioattivo provocato dalle scie chimiche.
Eh no, basta con sta storia!
:sofico:
Con discreta certezza?
obiettività [o-biet-ti-vi-tà] o obbiettività [ob-biet-…] s.f. inv.
*
• Atteggiamento di chi osserva o giudica in modo imparziale, equo: valutare con o.
Non mi sembra tanto imparziale dire che l'umanità morirà con CERTEZZA nei prossimi cento anni.
Non l'ho detto,se rileggi ti accorgerai di come la discreta certezza era riferita al futuro presentarsi delle condizioni necessarie,condizioni che poi possono anche non dar luogo a niente senza un azione in tal senso.
Devo forse tirare fuori il fatto che siamo tutt'altro che razionali? L'inconscio?
Il fatto che nessun umano può essere esterno al sistema che lo ingloba?
Ti faccio notare anche che la vita è una singolarità evolutiva, quindi può benissimo verificarsi anche un evento con probabilità estremamente basse.
Be non è che stessi valutando il fenomeno dell'umanità in tutta la sua completezza o mi dicessi in grado di giudicare qualunque cosa.
Nella lettura del futuro però è ovviamente più obbiettivo(che non vuol dire veggente o certo) chi non nutre delle normali speranze per la proprio prole.
Ho davvero detto qualcosa di così strano?O_o
Aggiungo inoltre:
A me del clima non è che freghi molto,ma anche nell'articolo mi sembrava di marginale importanza,il problema è la sovrappopolazione.
Il secondo,legato al primo,è che qualche virus del menga fabbricato da qualche idiota verrà sparso accidentalmente o intenzionalmente e farà una carneficina,molto peggiore della spagnola degli anni 20'.
Improbabile, in quanto la definizione di idiota comprende anche la scarsa intelligenza.
Però può essere fatto da un "pazzo", quello si. :)
trallallero
21-06-2010, 20:31
Supposizioni tue non supportate da alcun fondamento scientifico e che tra l'altro tendono ad identificare la fine dell'umanità come impossibile; si ritorna all'emotività.
Rispondo solo a questo intervento perchè proprio con questo mi neghi tutti gli altri visto che parlo di pensieri miei non supportati da assiomi scientifici.
Il pensiero del vecchietto, su che fondamenti scientifici si basa per poter esser valutato come probabile o anche solo possibile ? sul fatto che il creatore sia uno scienziato mi pare, niente più. Non ha creato o scoperto una "legge dell'estinzione", o sbaglio ?
ragazzi, date retta a me:
il problema dell'umanità saranno le zanzare.
verrà un giorno che 2 gradi centigradi in più,
e non è detto che sarà dovuto all'uomo,
ma semplicemente variazioni climatiche naturali,
faranno in modo che
prolificheranno esponenzialmente, si stramoltiplicheranno
succhiandoci ad uno ad uno.
non pensate a decine di zanzare che tenteranno di pungervi,
pensate a milioni di zanzare per ciascun essere umano sotto frenesia alimentare che attaccheranno e ricopriranno il vostro corpo.
saranno così tante che
oscureranno quasi il sole.
sarà una morte orribile.
inutile cercare di chiudersi in casa, entreranno dalle fessure,
inutile sigillarsi dentro una campana, prima o poi moriremmo di sete o di fame.
però la razza umana non si estinguerà completamente.
alcuni esseri umani verranno lanciati nello spazio e ritorneranno
dopo che tutto sarà tornato normale.
quindi tranquilli.
ragazzi, date retta a me:
il problema dell'umanità saranno le zanzare.
verrà un giorno che 2 gradi centigradi in più,
e non è detto che sarà dovuto all'uomo,
ma semplicemente variazioni climatiche naturali,
faranno in modo che
prolificheranno esponenzialmente, si stramoltiplicheranno
succhiandoci ad uno ad uno.
non pensate a decine di zanzare che tenteranno di pungervi,
pensate a milioni di zanzare per ciascun essere umano sotto frenesia alimentare che attaccheranno e ricopriranno il vostro corpo.
saranno così tante che
oscureranno quasi il sole.
sarà una morte orribile.
inutile cercare di chiudersi in casa, entreranno dalle fessure,
inutile sigillarsi dentro una campana, prima o poi moriremmo di sete o di fame.
però la razza umana non si estinguerà completamente.
alcuni esseri umani verranno lanciati nello spazio e ritorneranno
dopo che tutto sarà tornato normale.
quindi tranquilli.
WTF?? :mbe:
http://img69.imageshack.us/img69/7302/killitwithfirescorpio.gif (http://img69.imageshack.us/i/killitwithfirescorpio.gif/)
Mythical Ork
21-06-2010, 21:47
Eh no, basta con sta storia!
:sofico:
Pare ci vogliano fare almeno una puntata su Mistero :rolleyes:
Rispondo solo a questo intervento perchè proprio con questo mi neghi tutti gli altri visto che parlo di pensieri miei non supportati da assiomi scientifici.
Il pensiero del vecchietto, su che fondamenti scientifici si basa per poter esser valutato come probabile o anche solo possibile ? sul fatto che il creatore sia uno scienziato mi pare, niente più. Non ha creato o scoperto una "legge dell'estinzione", o sbaglio ?
No ma ha messo in relazione dati sulle risorse e proiezioni sulla popolazione,potrai anche reclamare che statistica e sociologia sono due scienze un po ardite ma la sua opinione sta,ammetterai,su un livello scientifico diverso della tua sugli alieni no?
Poi mi piacerebbe rispondesti anche al resto; sopratutto vorrei capire cos'ho da guadagnarci o meno(e quindi perchè perdo l'obbiettività) facendo ipotesi "catastrofiste".
se il problema è la sovrappopolazione di cina india e africa, è un non problema, collasseranno su sè stessi :confused:
se il problema è la sovrappopolazione di cina india e africa, è un non problema, collasseranno su sè stessi :confused:
Al di la di questo, c'è uno studio dell' Università di Siena i cui modelli evidenziano come il picco demografico mmondiale verrà toccato nel 2050 e poi si avrà una lenta ma decisa inversione di tendenza.
Se ne era già parlato in un altro thread con tanto di nome del professore e link alla trasmissione rai (del 2007) in cui ne parlava.
Ma forse non essendo abbastanza catastrofista non iteressa...
;)
trallallero
21-06-2010, 22:17
No ma ha messo in relazione dati sulle risorse e proiezioni sulla popolazione,potrai anche reclamare che statistica e sociologia sono due scienze un po ardite ma la sua opinione sta,ammetterai,su un livello scientifico diverso della tua sugli alieni no?
Ha detto questo (o almeno questo è quello su cui stiamo discutendo visto che nessuno ha riportato altre citazioni di F. Fenner.):
«L'homo sapiens sarà estinto probabilmente nei prossimi 100 anni - ha detto Fenner al giornale The Australian - e lo stesso accadrà per molti animali. È una situazione ormai irreversibile e penso sia davvero troppo tardi per porvi rimedio. Non lo manifesto perché la gente sta comunque tentando di fare qualcosa, anche se continua a rimandare. Di certo, da quando la razza umana è entrata nell’era nota come Antropocene (termine coniato nel 2000 dallo scienziato Paul Crutzen per definire l’era geologica attuale, in cui le attività dell’uomo sono le principali fautrici delle modifiche climatiche, ndr), l’effetto sul pianeta è stato tale da poter essere paragonato a una delle epoche glaciali o all’impatto di una cometa. Ecco perché sono convinto che faremo la stessa fine degli abitanti dell’isola di Pasqua. Attualmente, i cambiamenti climatici sono ancora in una fase molto iniziale, ma già si vedono dei considerevoli mutamenti nelle condizioni atmosferiche. Gli Aborigeni hanno dimostrato che potrebbero vivere per 40 o 50mila anni senza la scienza, la produzione di diossido di carbonio e il riscaldamento globale, ma il mondo non può e così la razza umana rischia di fare la stessa fine di molte altre specie che si sono estinte nel corso degli anni»
Estinzione perchè altri animali, Isola di Pasqua, Antropocene, global warming ... e questi sarebbero i dati sulle risorse e proiezioni sulla popolazione :asd:
ragazzi, date retta a me:
il problema dell'umanità saranno le zanzare.
verrà un giorno che 2 gradi centigradi in più,
e non è detto che sarà dovuto all'uomo,
ma semplicemente variazioni climatiche naturali,
faranno in modo che
prolificheranno esponenzialmente, si stramoltiplicheranno
succhiandoci ad uno ad uno.
non pensate a decine di zanzare che tenteranno di pungervi,
pensate a milioni di zanzare per ciascun essere umano sotto frenesia alimentare che attaccheranno e ricopriranno il vostro corpo.
saranno così tante che
oscureranno quasi il sole.
sarà una morte orribile.
inutile cercare di chiudersi in casa, entreranno dalle fessure,
inutile sigillarsi dentro una campana, prima o poi moriremmo di sete o di fame.
però la razza umana non si estinguerà completamente.
alcuni esseri umani verranno lanciati nello spazio e ritorneranno
dopo che tutto sarà tornato normale.
quindi tranquilli.
Ma dici sul serio?
E io che pensavo che esagerasse il nonno biologo :doh:
Pare ci vogliano fare almeno una puntata su Mistero :rolleyes:
Ah be' allora sono vere...:D
Deja vu, deja lu.
Danilo Mainardi e altri mille dicevano parecchi anni fa le stesse cose di Fenner.
L' uomo consumista applica la strategia R tipica delle specie fuggitrici e opportuniste come le cavallette:
si riproduce massicciamente, fa fuori tutto quello che trova e scappa via incurante delle conseguenze.
http://www.homolaicus.com/economia/estinzione.htm
Deja vu, deja lu nel 2004:
http://www.hwupgrade.it/forum/archive/index.php/t-653141.html
se il problema è la sovrappopolazione di cina india e africa, è un non problema, collasseranno su sè stessi :confused:
Al di la di questo, c'è uno studio dell' Università di Siena i cui modelli evidenziano come il picco demografico mmondiale verrà toccato nel 2050 e poi si avrà una lenta ma decisa inversione di tendenza.
Se ne era già parlato in un altro thread con tanto di nome del professore e link alla trasmissione rai (del 2007) in cui ne parlava.
Ma forse non essendo abbastanza catastrofista non iteressa...
;)
Si è un ipotesi,che condivido come ho già detto,del resto anche io immagino una inversione di tendenza...dolorosa ecco.
Ha detto questo (o almeno questo è quello su cui stiamo discutendo visto che nessuno ha riportato altre citazioni di F. Fenner.):
«L'homo sapiens sarà estinto probabilmente nei prossimi 100 anni - ha detto Fenner al giornale The Australian - e lo stesso accadrà per molti animali. È una situazione ormai irreversibile e penso sia davvero troppo tardi per porvi rimedio. Non lo manifesto perché la gente sta comunque tentando di fare qualcosa, anche se continua a rimandare. Di certo, da quando la razza umana è entrata nell’era nota come Antropocene (termine coniato nel 2000 dallo scienziato Paul Crutzen per definire l’era geologica attuale, in cui le attività dell’uomo sono le principali fautrici delle modifiche climatiche, ndr), l’effetto sul pianeta è stato tale da poter essere paragonato a una delle epoche glaciali o all’impatto di una cometa. Ecco perché sono convinto che faremo la stessa fine degli abitanti dell’isola di Pasqua. Attualmente, i cambiamenti climatici sono ancora in una fase molto iniziale, ma già si vedono dei considerevoli mutamenti nelle condizioni atmosferiche. Gli Aborigeni hanno dimostrato che potrebbero vivere per 40 o 50mila anni senza la scienza, la produzione di diossido di carbonio e il riscaldamento globale, ma il mondo non può e così la razza umana rischia di fare la stessa fine di molte altre specie che si sono estinte nel corso degli anni»
Estinzione perchè altri animali, Isola di Pasqua, Antropocene, global warming ... e questi sarebbero i dati sulle risorse e proiezioni sulla popolazione :asd:
Mi sa tanto che mi sono fatto un flash tra i miei pensieri e quelli del tipo,non so dove è nata la stortura,forse dal mio primo post e ho poi confuso strada facendo con le risposte.
Sorry. :asd:
Se ne può continuare a parlare però,se ne avete voglia.
Al di la di questo, c'è uno studio dell' Università di Siena i cui modelli evidenziano come il picco demografico mmondiale verrà toccato nel 2050 e poi si avrà una lenta ma decisa inversione di tendenza.
Se ne era già parlato in un altro thread con tanto di nome del professore e link alla trasmissione rai (del 2007) in cui ne parlava.
Ma forse non essendo abbastanza catastrofista non iteressa...
;)
Se non ricordo male una delle cause erano le città. :fagiano:
Dio benedica le città. :D
Se non ricordo male una delle cause erano le città. :fagiano:
Dio benedica le città. :D
Non ricordo tuttavia si tratta del prof. Cannata e la puntata è questa:
http://www.explora.rai.it/online/doc.asp?pun_id=463
.
Mah.
Qui in UK i LLoyds sono noti per avere stimato probabilita' ed efficacemente assicurato addirittura le navi da guerra della regina durante la seconda guerra mondiale.
Questo quando la maggior parte delle altre assicurazioni non assicura neppure una casa contro eventi naturali.
I LLoyd difficilmente sbagliano nelle stime. Ed oggi offrono mutui e Leasing su case di proprieta' fino a 999 anni.
Direi che se lo dicono loro, almeno altri 1000 anni dovrebbero esserci.
trallallero
22-06-2010, 08:12
Mi sa tanto che mi sono fatto un flash tra i miei pensieri e quelli del tipo,non so dove è nata la stortura,forse dal mio primo post e ho poi confuso strada facendo con le risposte.
Sorry. :asd:
Se ne può continuare a parlare però,se ne avete voglia.
No problem, ma non penso ci sia molto altro da dire :)
No problem, ma non penso ci sia molto altro da dire :)
Potresti cominciare rispondendo alle mia domande...:D
trallallero
22-06-2010, 10:15
Potresti cominciare rispondendo alle mia domande...:D
Uhm ... allora devo rileggere tutto il 3d ma stasera, adesso non ho tempo perchè sto a fa' a cazzotti con Windows :fagiano:
foxifoxi
22-06-2010, 10:37
Ma sinceramente non ci vedo assolutamente nulla di irreale, anzi secondo me 100 sono anche troppi:)
A prescindere da eventi bellici più o meno devastanti e da cadute di asteroidi...
All'inizio del 1900, la razza umana contava circa un miliardo e seicento milioni di individui, concentrati qua e la per il globo, con i primi grossi insediamenti urbani a farla da padrone.
Oggi siamo oltre 6 miliardi e passa, ossia in 100 anni siamo cresciuti per quasi 6 volte.
La maggior parte dei numeri, la fanno continenti poveri, come Africa e Asia.
Se consideriamo che già a metà anno, terminiamo le risorse che la nostra amata terra è in grado di offrire nei 12 mesi (si pensi ai beni agricoli, ittici, etc), è facile capire come alla lunga il tutto collassi su se stesso.
L'uomo nel'ultimo secolo ha decisamente usurpato materie che eran ancora intatte da millennie soprattutto ha decisamente esagerato nell'uso delle risorse che la terra è in grado di offrire.
Altra voce sono i cambiamenti climatici, ormai evidentissimi ( a Bolzano la neve in estate..ma quando mai?? oppure temperature più che fresche oggi in piena Sicilia???), senza essere scienziati, dire che l'uomo, non calpesterà più il pianeta terra...a breve, NON mi sembra fantascienza:p
Interessante articolo (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2006/10_Ottobre/24/pianeta.shtml) di 4 anni fa:D
Ma sinceramente non ci vedo assolutamente nulla di irreale, anzi secondo me 100 sono anche troppi:)
A prescindere da eventi bellici più o meno devastanti e da cadute di asteroidi...
All'inizio del 1900, la razza umana contava circa un miliardo e seicento milioni di individui, concentrati qua e la per il globo, con i primi grossi insediamenti urbani a farla da padrone.
Oggi siamo oltre 6 miliardi e passa, ossia in 100 anni siamo cresciuti per quasi 6 volte.
La maggior parte dei numeri, la fanno continenti poveri, come Africa e Asia.
Se consideriamo che già a metà anno, terminiamo le risorse che la nostra amata terra è in grado di offrire nei 12 mesi (si pensi ai beni agricoli, ittici, etc), è facile capire come alla lunga il tutto collassi su se stesso.
L'uomo nel'ultimo secolo ha decisamente usurpato materie che eran ancora intatte da millennie soprattutto ha decisamente esagerato nell'uso delle risorse che la terra è in grado di offrire.
Altra voce sono i cambiamenti climatici, ormai evidentissimi ( a Bolzano la neve in estate..ma quando mai?? oppure temperature più che fresche oggi in piena Sicilia???), senza essere scienziati, dire che l'uomo, non calpesterà più il pianeta terra...a breve, NON mi sembra fantascienza:p
Interessante articolo (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2006/10_Ottobre/24/pianeta.shtml) di 4 anni fa:D
Cercheremo altri mondi da distruggere allora :asd:
Tornando sul discorso.
Lo sfruttamento delle risorse è inefficiente per molteplici cause politiche, tecnologiche etc etc.
banryu79
22-06-2010, 12:36
Previsione oltremodo pessimistica, comunque ripeto da tempo che c'è da mettere in atto un ferreo controllo delle nascite a livello mondiale. Unica alternativa possibile, e peggiore dal mio punto di vista: ridimensionare notevolmente i consumi (e non parlo di telefonini, ma di cibo).
Anche a me da un po' di anni a questa parte mi è saltato in mente che il controllo delle nascite potrebbe essere uno strumento utile.
Ho provato a parlarne in un paio di occasioni con i miei amici ma hanno tutti bollato come assurda o inconcepibile la cosa senza neanche volerne discutere :D
Anche a me da un po' di anni a questa parte mi è saltato in mente che il controllo delle nascite potrebbe essere uno strumento utile.
Ho provato a parlarne in un paio di occasioni con i miei amici ma hanno tutti bollato come assurda o inconcepibile la cosa senza neanche volerne discutere :D
Il controllo delle nascite implica comunque una fase in cui l'umanita' sia costituita da vecchi con conseguenze pesanti sull'economia.
Il controllo delle nascite implica comunque una fase in cui l'umanita' sia costituita da vecchi con conseguenze pesanti sull'economia.
Questo sta già avvenendo.
Questo sta già avvenendo.
Si ma per le ragioni sbagliate. :asd:
banryu79
22-06-2010, 14:47
Il controllo delle nascite implica comunque una fase in cui l'umanita' sia costituita da vecchi con conseguenze pesanti sull'economia.
Penso che il motivo primo per utilizzare il controllo delle nascite sia determinato dal raggiungimento del limite di popolazione oltre il quale si parla di sovvrapopolazione.
Intanto sarebbe interessante capire quale è questo limite, come determinarlo.
E nel farlo bisognerebbe distingure il caso in cui si parli di un controllo delle nascite su scala locale o su scala mondiale.
Ritengo che in alcune situazioni (paesi/regioni/società economiche) piuttosto che in altre un controllo delle nascite (ben determinato negli scopi, nel merito, nei modi di attuazione e nel tempo/limite) adottato da queste stesse realtà potrebbe essere uno strumento utile di autoregolazione per arginare alcune problematiche socio-economiche. Ma è una faccenda complessa, e ho la sensazione che l'argomento sia eticamente molto spinoso.
yorkeiser
22-06-2010, 15:36
Anche a me da un po' di anni a questa parte mi è saltato in mente che il controllo delle nascite potrebbe essere uno strumento utile.
Ho provato a parlarne in un paio di occasioni con i miei amici ma hanno tutti bollato come assurda o inconcepibile la cosa senza neanche volerne discutere :D
E' un argomento molto annoso, che si scontra con tematiche di tipo etico, di tipo religioso ma anche di tipo più prettamente naturale (banalmente, perlomeno dal mio punto di vista di ateo, il primo obiettivo per qualsiasi essere vivente è quello di riprodursi).
Ma neanche si possono chiudere gli occhi e far finta di niente, andando avanti così: miliardi di esseri affamati, impoverimento delle risorse di qualsiasi tipo del pianeta: il conto ci verrà reso, e sarà salato, nulla ferma la natura quando ne sconvolgi gli equilibri, e lì non credo scenderà un dio a caso a morire sulla croce per salvarci.
Certo che mettere in atto una politica del genere su scala mondiale richiede un accrescimento della cultura e della consapevolezza di appartenere (e dover proteggere) a una specie, cose attualmente utopiche vedendo gente che si scanna ancora in nome di un dio, di una fazione politica o del colore della pelle.
Il controllo delle nascite implica comunque una fase in cui l'umanita' sia costituita da vecchi con conseguenze pesanti sull'economia.
Verissimo, ma le conseguenze di non adottare delle scelte del genere potrebbero essere ben peggiori a lungo andare, e soprattutto irreversibili.
Come dire, si dovrebbe stringere la cinghia per garantire un futuro ai propri discendenti, e questo è in fondo quelli che bene o male molti fanno nella vita, quindi non è un concetto estraneo alla nostra specie (perlomeno non in tutti).
E' un argomento molto annoso, che si scontra con tematiche di tipo etico, di tipo religioso ma anche di tipo più prettamente naturale (banalmente, perlomeno dal mio punto di vista di ateo, il primo obiettivo per qualsiasi essere vivente è quello di riprodursi).
No, il primo obiettivo è sopravvivere.
No, il primo obiettivo è sopravvivere.
Eh no, una volta riprodotto l'individuo cessa di essere utile. Dopo l'eta' fertile si sopravvive per inerzia in un ambiente protetto.
Eh no, una volta riprodotto l'individuo cessa di essere utile. Dopo l'eta' fertile si sopravvive per inerzia in un ambiente protetto.
Per riprodursi devono esserci delle condizioni. Ci devi arrivare all' età fertile.
Azzera l'istinto di conservazione e non ci arriva nessuno. :read:
Per riprodursi devono esserci delle condizioni. Ci devi arrivare all' età fertile.
Azzera l'istinto di conservazione e non ci arriva nessuno. :read:
Non occorre che ci arrivino tutti.
L'istinto di consevazione si e' sviluppato perche' le specie che lo hanno posseduto in seguito a variazioni casuali hanno prevalso ma senza riproduzione si ha estinzione.
Le malattie non distruggono una specie ma la riduzione della fertilita' puo' farlo.
Sta gia accadento, Se giri per le strade vedrai sempre piu' gente appartenente a popolazioni fertili.
Non occorre che ci arrivino tutti.
L'istinto di consevazione si e' sviluppato perche' le specie che lo hanno posseduto in seguito a variazioni casuali hanno prevalso ma senza riproduzione si ha estinzione.
Le malattie non distruggono una specie ma la riduzione della fertilita' puo' farlo.
Sta gia accadento, Se giri per le strade vedrai sempre piu' gente appartenente a popolazioni fertili.
Per l'uomo se azzeri l'istinto di conservazione la probabilità di non arrivare a riprodursi aumenta in modo quasi esponenziale perchè il fenomeno coscienza è un arma a doppio taglio mitigata dall'istintualità e dall'inconscio stesso.
yorkeiser
22-06-2010, 16:26
Per riprodursi devono esserci delle condizioni. Ci devi arrivare all' età fertile.
Azzera l'istinto di conservazione e non ci arriva nessuno. :read:
In termini di conservazione della specie servono entrambi gli istinti, ma in natura prevale l'istinto riproduttivo. In quasi tutte le specie animali, ad esempio, le madri son disposte a perdere la vita pur di difendere la prole. Inoltre ci sono animali maschi per i quali lo stesso rapporto sessuale equivale a probabile perdita della vita (mantidi, diverse specie di ragni).
Penso che il motivo primo per utilizzare il controllo delle nascite sia determinato dal raggiungimento del limite di popolazione oltre il quale si parla di sovvrapopolazione.
Intanto sarebbe interessante capire quale è questo limite, come determinarlo.
E nel farlo bisognerebbe distingure il caso in cui si parli di un controllo delle nascite su scala locale o su scala mondiale.
Ritengo che in alcune situazioni (paesi/regioni/società economiche) piuttosto che in altre un controllo delle nascite (ben determinato negli scopi, nel merito, nei modi di attuazione e nel tempo/limite) adottato da queste stesse realtà potrebbe essere uno strumento utile di autoregolazione per arginare alcune problematiche socio-economiche. Ma è una faccenda complessa, e ho la sensazione che l'argomento sia eticamente molto spinoso.
Altro che spinoso, temo che entrata in gioco l'ideologia siamo fritti, non metterai mai tutti d'accordo e quindi non avrai mai un modello realizzato a dovere sulla quale poterti basare per ottenere risultati.
:mc:
In termini di conservazione della specie servono entrambi gli istinti, ma in natura prevale l'istinto riproduttivo. In quasi tutte le specie animali, ad esempio, le madri son disposte a perdere la vita pur di difendere la prole. Inoltre ci sono animali maschi per i quali lo stesso rapporto sessuale equivale a probabile perdita della vita (mantidi, diverse specie di ragni).
Non nell'uomo però,noi si abortisce.
Purtroppo o per fortuna l'essere umano sfugge,totalmente o in parte,a molte meccaniche standard della natura,anche per questo è difficile fare previsioni e adottare soluzioni; siamo un caso unico sull'ambiente che possiamo osservare.
In termini di conservazione della specie servono entrambi gli istinti, ma in natura prevale l'istinto riproduttivo. In quasi tutte le specie animali, ad esempio, le madri son disposte a perdere la vita pur di difendere la prole. Inoltre ci sono animali maschi per i quali lo stesso rapporto sessuale equivale a probabile perdita della vita (mantidi, diverse specie di ragni).
Ho capito, ma non includiamo sempre l'uomo (anche se è pur sempre un animale) prettamente nel contesto animale perchè siamo su due realtà diverse.
Non trovi?
Il discorso qui è colossale, a partire dalla vasectomia(e controparte femminile) e dall'incremento di tali interventi, dal tasso di natalità occidentale in diminuzione etc etc.
Se volete si può approfondire con tanto di articoli e vi riporto qualche testo.
L'invecchiamento demografico in Europa: tendenze e prospettive
L'invecchiamento della popolazione (cioè, la parte delle persone anziane rispetto alla popolazione globale) risulta dai progressi notevoli realizzati nei settori economico, sociale e sanitario in termini di servizi offerti agli europei. Tale invecchiamento della popolazione risulta da varie tendenze demografiche simultanee:
* il numero medio di figli per donna, pari a 1,5 figli nell'UE, mentre la soglia di rinnovamento delle generazioni è pari a 2,1. L’UE prevede un tasso dell'1,6 per il 2030;
* la diminuzione della natalità (« baby crash ») ha fatto seguito al baby-boom che è stato all'origine del forte contingente di persone di 45-65 anni presente nella popolazione europea (il che pone fra l'altro qualche problema in termini di finanziamento delle pensioni);
* la speranza di vita (che è aumentata di 8 anni dal 1960 al 2006) potrebbe continuare a crescere di altri 5 anni tra il 2006 e il 2050 e, in tal caso, ciò determinerebbe una maggiore proporzione di persone di età compresa fra 80 e 90 anni, persone le quali sono spesso in una situazione di fragilità;
* l’immigrazione (1,8 milioni di immigrati nell'UE nel 2004; 40 milioni nel 2050 secondo le proiezioni di Eurostat) potrebbe compensare gli effetti della ridotta natalità e dell'allungamento della vita.
Queste tendenze avranno l'effetto di ridurre leggermente la popolazione totale dell'UE che diventerà al tempo stesso molto più anziana. Il numero di europei in età lavorativa (da 15 a 64 anni) nell'UE-25 diminuirà di 48 milioni tra il 2006 e il 2050 e il tasso di dipendenza dovrebbe raddoppiare per raggiungere il 51% nel 2050. Tale cambiamento demografico sarà accompagnato da mutamenti sociali profondi (previdenza sociale, alloggi, lavoro) in tutti i paesi chiamati a far fronte alla sfida dell'invecchiamento della popolazione.
L’impatto dell'invecchiamento della popolazione
Il prossimo decennio vedrà la popolazione attiva diminuire in quanto un gran numero di « baby-boomers » andrà in pensione. Tale riduzione della popolazione in età lavorativa può incidere sul tasso di crescita economica se resteranno immutate le tendenze e le politiche attuali. Un'attuazione risoluta dell'agenda di Lisbona dovrebbe peraltro consentire di superare tale ostacolo utilizzando pienamente le risorse dei lavoratori sperimentati, nonché offrendo una formazione di qualità ai più giovani.
L'invecchiamento della popolazione avrà un impatto anche sulla previdenza sociale e sulle finanze pubbliche. Con le politiche attuali, l'invecchiamento porterà a pressioni significative in rialzo sulla spesa pubblica. Tali deficit di bilancio potrebbero compromettere il futuro equilibrio dei sistemi pensionistici, di sicurezza sociale in generale e perfino il potenziale di crescita economica ed il funzionamento della moneta unica. I governi degli Stati membri hanno tuttavia già cominciato ad agire, segnatamente nel settore dei sistemi pubblici di pensionamento ovvero della modernizzazione della previdenza sociale. Infine, un migliore adattamento dei servizi sanitari così come un approccio preventivo in materia di malattie croniche potrebbero ridurre della metà le spese pubbliche sanitarie e le cure connesse alla dipendenza.
Una risposta costruttiva alla sfida demografica
La Commissione europea definisce un quadro di cinque orientamenti al fine di rispondere alla sfida demografica dei prossimi anni:
* un'Europa che favorisca il rinnovamento demografico, migliorando la conciliazione fra la vita professionale, la vita privata e la vita familiare (congedo parentale, organizzazione del lavoro più flessibile, attuazione degli impegni assunti in occasione del Consiglio europeo di Barcellona sulla custodia dei bambini);
* un'Europa che valorizzi il lavoro attraverso un maggior numero di posti di lavoro e una vita attiva più lunga: l’UE intende migliorare i sistemi di istruzione e privilegiare i sistemi di « flessibilità-sicurezza » per ottenere migliori transizioni fra i diversi cicli di vita (una maggiore flessibilità sul mercato del lavoro insieme a misure di formazione durante l'intero arco della vita). Valorizzare il lavoro comporta del pari una lotta contro i pregiudizi discriminanti nei confronti dei seniors e la promozione di un'effettiva politica sanitaria pubblica a livello europeo (lotta contro il tabagismo, l'alcolismo e l'obesità) al fine di ridurre le differenze di speranza di vita (direttamente connesse al livello di vita e al grado di istruzione);
* un'Europa più produttiva ed efficiente, grazie alla strategia di Lisbona riorientata dal 2005. Tale strategia modificata offrirà ai diversi operatori economici la possibilità di sfruttare pienamente le opportunità connesse ai cambiamenti demografici;
* un'Europa organizzata per ricevere e integrare i migranti: l’UE, dal territorio attrattivo, è impegnata con gli Stati membri nello sviluppo di una politica comune di immigrazione legale. Infatti, nel corso dei 20 prossimi anni, l'Europa dovrà attirare manodopera esterna qualificata al fine di soddisfare i bisogni del mercato del lavoro. Spetta parimenti all'Unione il compito di promuovere la diversità e di lottare contro i pregiudizi per una migliore integrazione economica e sociale dei migranti;
* un'Europa dalle finanze pubbliche sostenibili: per garantire una protezione sociale adeguata e l'equità fra le generazioni nella maggior parte degli Stati membri, è indispensabile uno sforzo rigoroso di bilancio, in particolare a livello della riforma del regime delle pensioni. Bisognerà del pari adattare la copertura dei sistemi e il livello dei contributi allo sviluppo del risparmio privato e dei sistemi favorendo la capitalizzazione.
http://europa.eu/legislation_summaries/employment_and_social_policy/situation_in_europe/c10160_it.htm
Se l'istinto prevalesse sempre saremmo più di 10 miliardi...e di fatto secondo le neuroscienze non è nemmeno primario nell'uomo.
Inoltre anche questo:
http://www.tio.ch/aa_pagine_comuni/articolo_interna.asp?idarticolo=461169&idsezione=1&idsito=1&idtipo=3 :asd:
In piena recessione, le famiglie neozelandesi non si limitano a stringere i cordoni della borsa: a quanto riferiscono gli specialisti, con l'aggravarsi della disoccupazione è fortemente aumentato da un anno il numero di uomini che si sottopongono a vasectomia, rendendosi così sterili.
I neozelandesi sono fra i più propensi al mondo a ricorrere all'intervento di resezione dei canali dove si accumulano le cellule germinali: vi si sottopone più del 50% degli ultraquarantenni, secondo dati pubblicati dal quotidiano Dominion Post.
La vasectomia, che in Nuova Zelanda costa l'equivalente di circa 165 euro, è assai meno costosa e invasiva dell'isterectomia per le donne. Lo specialista di vasectomia Dirk Venter, del Centro medico Henderson di Auckland, ha detto al giornale che il numero di persone che si rivolgono alla sua clinica è raddoppiato negli ultimi 12 mesi, e che le preoccupazioni finanziare sono un motivo chiave.
Strafico (cit. Ventura) :asd: :asd: :asd:
La popolazione europea è infatti in netto calo e già nel 2050 l'età media salirà a quota 49, quando più di un europeo su dieci sarà over 80. Solo 100 anni fa la popolazione europea costituiva il 15% dell'intera popolazione mondiale, ma tale proporzione si invertirà di tre volte entro il 2050.
A fare da contrappeso a tale trend c'è la forte crescita dei Paesi in via di sviluppo, che rappresentano oltre il 95% della crescita dell'intera popolazione mondiale. Sono questi i principali contenuti di una relazione del Parlamento Europeo sul problema demografico.
Nell'UE in media il tasso di fertilità femminile è a quota 1.52, un livello chiaramente al di sotto il limite necessario per ricostituire la popolazione, una situazione impensabile solo 50 anni fa negli anni fertilissimi del baby boom post guerra.
Il Commissario europeo Špidla, all'indomani della pubblicazione del testo sulla sfida demografica, ha così commentato: "Oggi, a ogni quattro persone che lavorano ne corrisponde una over 65, nel 2050 il rapporto scenderà a due a uno"!
Secondo la relazione, l'età media nell'UE è oggi 39, ma nel 2050 tale cifra salirà fino a quota 49. Va detto che in questo periodo l'aspettativa di vita salirà anch'essa di sei anni per gli uomini e di cinque anni per le donne.
Una società più anziana richiederà più cure, più attenzioni e uno sforzo finanziario maggiore. Il cambio demografico influenzerà inoltre il dinamismo economico e l'innovazione, con una perdita di crescita potenziale del PIL europeo stimata attorno all'1.2% fra il 2031 e il 2050.
Una delle soluzioni è senza dubbio l'immigrazione, anche se tale risorsa diventerà anch'essa prima o poi "anziana". Andrà privilegiato dunque il canale della maggiore produttività e l'introduzione di nuove politiche sulle nascita.
Il Parlamento europeo ha a più riprese chiesto adattamenti agli Stati membri per tener presente il fattore "cambiamento demografico", in particolare puntando sull'apprendimento lungo l'intero arco della vita, sull'immigrazione o su leggi sul lavoro.
http://www.businessonline.it/news/5151/popolazione-europea-in-calo-diminuiscono-nascite-aumentano-anzini-trend-in-creescita.html
Questa è carina invece :sbonk:
Che dire dell’istinto riproduttivo umano?
Gli umani, come tutti gli altri esseri viventi, sentono pulsioni che li spingono a riprodursi. La spinta biologica ci induce a fare sesso, non figli. Il nostro “istinto riproduttivo” è analogo all’istinto di uno scoiattolo di piantare alberi: lo scoiattolo immagazzina cibo, la nascita degli alberi è solo un effetto secondario. Se il sesso coincide col bisogno di procreare, allora la fame coincide col bisogno di defecare.
"I desideri indotti per via culturale possono essere tanto forti da sembrar dovuti a motivazioni biologiche, ma non esiste alcun meccanismo evolutivo mirato all’istinto riproduttivo. Perchè smettiamo di riprodurci quando abbiamo la quantità di figli che consideriamo sufficiente? Se esiste un istinto che spinge alla riproduzione, com’è che così tanti di noi riescono a dominarlo senza sforzo? Un sacco di gente non ha mai sentito quell’istinto, e le mutazioni non interessano percentuali così elevate di una popolazione.
Considerando le nostre radici evolutive, immaginate un homo erectus che sentisse una spinta istintiva a generare un nuovo umano. Avrebbe dovuto capire che era necessaria una donna delle caverne, che avrebbe dovuto impegnarsi in un rapporto sessuale, ed entrambi avrebbero poi dovuto attendere nove mesi.
Tenendo conto della frequenza con la quale i membri della nostra specie sentono lo stimolo sessuale, è probabile che la sessualità umana abbia una funzione principalmente mirata a stabilire un legame di coppia, piuttosto che avere una funzione spiccatamente mirata alla riproduzione. I cuccioli umani sono vulnerabili così a lungo che la loro sopravvivenza, particolarmente in epoca preistorica, può essere dipesa dalla presenza di un forte legame di coppia tra i genitori. I bonobo, che sono i nostri parenti biologicamente più prossimi, praticano il sesso per ragioni sociali ben più di quanto lo pratichino per ragioni riproduttive."
Nevermind
22-06-2010, 16:38
L'unico problema vero della società umana è che non vi è nulla che regoli la nostra specie....quindi il nostro numero non fa altro che aumentare.
C'è già chi sostiene che siamo troppi....se continuiamo ad aumentare a questi ritmi...100 anni sono pure tanti IMHO.
Secondo me il sistema è già molto vicino al collasso.
yorkeiser
22-06-2010, 17:05
Ho capito, ma non includiamo sempre l'uomo (anche se è pur sempre un animale) prettamente nel contesto animale perchè siamo su due realtà diverse.
Non trovi?
Attenzione, un conto è discutere sulle peculiarità di una razza, un conto è discutere del contesto. Se parli di peculiarità, è ovvio che un essere umano si differenzia da un ragno, ed ognuna delle due razze ha dei tratti caratteristici da cui ne derivano i punti di forza e di debolezza. Banalmente, l'essere umano è più intelligente, debole fisicamente e consuma molto; il ragno ha meno cervello ma consuma in una vita meno di quanto faccia un umano in una giornata e si adatta a vivere ovunque. E' altresì ovvio che un ragno, specie meno evoluta, sia maggiormente incline agli istinti che un essere umano, da cui il discorso degli aborti (e molte donne comunque non riescono ad ammettere l'aborto, questo per far capire che gli istinti li abbiamo anche noi, eccome).
Ma, al di là di questo, il contesto è lo stesso: è il pianeta, o meglio la parte di territorio da cui un individuo riesce ad attingere risorse. Territorio che, una volta impoverito, che sia a causa di fattori naturali o a causa di un consumo eccessivo delle risorse, può portare all'estinzione un insetto quanto un primate.
banryu79
22-06-2010, 17:12
In termini di conservazione della specie servono entrambi gli istinti, ma in natura prevale l'istinto riproduttivo. In quasi tutte le specie animali, ad esempio, le madri son disposte a perdere la vita pur di difendere la prole. Inoltre ci sono animali maschi per i quali lo stesso rapporto sessuale equivale a probabile perdita della vita (mantidi, diverse specie di ragni).
Sì, però noi parliamo di esseri umani: tutti gli altri esseri viventi fanno parte di una catena alimentare e di un ecosistema, e sono principalmente dominati dai loro istinti; immagino che tutto questo autoregoli la popolazione intorno a un numero di individui N in un dato territorio.
Noi esseri umani non facciamo ormai più parte di una catena alimentare come prede (tralasciando gli incidenti che sono quantitativamente trascurabili), ma solo come predatori.
Sarebbe interessante prendere quindi ecosistemi in parti del mondo meno sature della presenza umana e osservare quali fattori principalmente incidano sul numero di individui della specie in cima a quella catena alimentare.
E magari osservare sia i predatori solitari e fortemente territoriali sia (probabilmente più interessante) quelli che vivono in branco e che hanno comportamenti sociali.
In quest'ultimo caso immagino comunque che a farla da padrona sia la disponibilità di risorse (territorio, prede e chissà che altro, un etologo ce lo saprebbe dire) e il modo in cui vengono distribuite tra la popolazione.
A dire il vero anche noi esseri umani abbiamo i nosti "etologi": penso siano i sociologi :D (però qui c'è il solito "problema" causato dall'autoreferenzialità: l'uomo che studia se stesso).
Proverò a investigare in questa direzione per vedere che cosa si dice in merito (se qualcosa si dice [parlo del controllo delle nascite e di limite della popolazione]).
Attenzione, un conto è discutere sulle peculiarità di una razza, un conto è discutere del contesto. Se parli di peculiarità, è ovvio che un essere umano si differenzia da un ragno, ed ognuna delle due razze ha dei tratti caratteristici da cui ne derivano i punti di forza e di debolezza. Banalmente, l'essere umano è più intelligente, debole fisicamente e consuma molto; il ragno ha meno cervello ma consuma in una vita meno di quanto faccia un umano in una giornata e si adatta a vivere ovunque. E' altresì ovvio che un ragno, specie meno evoluta, sia maggiormente incline agli istinti che un essere umano, da cui il discorso degli aborti (e molte donne comunque non riescono ad ammettere l'aborto, questo per far capire che gli istinti li abbiamo anche noi, eccome).
Ma, al di là di questo, il contesto è lo stesso: è il pianeta, o meglio la parte di territorio da cui un individuo riesce ad attingere risorse. Territorio che, una volta impoverito, che sia a causa di fattori naturali o a causa di un consumo eccessivo delle risorse, può portare all'estinzione un insetto quanto un primate.
Non capisco cosa centri col discorso dell'istintualità??
L'autocoscienza può annullare gli istinti parzialmente o del tutto (di conservazione e riproduttivo), e se non direttamente lo si può fare indirettamente con le tecnologie mediche.
Il discorso fondamentale è che l'uomo sfrutta in modo distruttivo un pianeta intero, con una percentuale di efficienza che sfiora a malapena il 16%
Non mettere in mezzo altre specie animali. L'uomo è tutto su un altro piano (superpredatore) nel bene e nel male.
con una percentuale di efficienza che sfiora a malapena il 16%
Addirittura?
Me ignorante,info?:confused:
Addirittura?
Me ignorante,info?:confused:
L'avevo letto su uno dei tanti articoli di Wired (penso si tratti di questa rivista). Se lo ritrovo lo posto interamente di certo. Comunque parlava di una cosa simile al 3d proponendo soluzioni tecnologiche colossali per evitare un drastico calo della popolazione a cause delle risorse insufficienti.
tzè, i Rozzi lo dicevano già 10 anni fa :asd:
http://www.youtube.com/watch?v=7s0ypWkdIWU
L'avevo letto su uno dei tanti articoli di Wired (penso si tratti di questa rivista). Se lo ritrovo lo posto interamente di certo. Comunque parlava di una cosa simile al 3d proponendo soluzioni tecnologiche colossali per evitare un drastico calo della popolazione a cause delle risorse insufficienti.
se sono quelli che predicano l'abbandono della carne per carotine e insalatine che tanta CO2 fan risparmiare, lasciamo perdere
non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo diventare miliardi e miliardi, c'è una parte del pianeta che destabilizza il tutto? che collassi su sè stessa
rinunciare tutti a qualcosa a che pro, miliardi di inutili esseri umani in sopravvivenza risicata? il fine? lo scopo?
i paesi evoluti hanno una natalità bassa, qualcosa vorrà pur dire
se sono quelli che predicano l'abbandono della carne per carotine e insalatine che tanta CO2 fan risparmiare, lasciamo perdere
non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo diventare miliardi e miliardi, c'è una parte del pianeta che destabilizza il tutto? che collassi su sè stessa
rinunciare tutti a qualcosa a che pro, miliardi di inutili esseri umani in sopravvivenza risicata? il fine? lo scopo?
i paesi evoluti hanno una natalità bassa, qualcosa vorrà pur dire
Aha
Ad ogni modo non si parla delle cazzate che hai tirato fuori in modo gratuito nella prima frase, ma di colossali impianti di desalinizzazione che trattino adeguatamente anche il boro dell'acqua marina, di purificazione dell'aria per mezzo di nanotecnologie, di progetti e teorie su centrali a fusione, dei modi per sfruttare risorse minerarie lunari (questa è brutta :asd:) etc etc
zerothehero
22-06-2010, 23:14
Il controllo delle nascite implica comunque una fase in cui l'umanita' sia costituita da vecchi con conseguenze pesanti sull'economia.
Basta rendere i vecchi di nuovo giovani.
In fin dai conti la vecchiaia è una malattia (una delle peggiori), che si trovi un modo per curarla o quantomeno per alleviarne gli effetti (orrendi e da film dell'orrore). :O
Aha
Ad ogni modo non si parla delle cazzate che hai tirato fuori in modo gratuito nella prima frase, ma di colossali impianti di desalinizzazione che trattino adeguatamente anche il boro dell'acqua marina, di purificazione dell'aria per mezzo di nanotecnologie, di progetti e teorie su centrali a fusione, dei modi per sfruttare risorse minerarie lunari (questa è brutta :asd:) etc etc
sì, di tante cose che costano l'ira di dio e che rimarranno sulla carta. quindi pure peggiori delle mie ""cazzate""...
zerothehero
22-06-2010, 23:20
se sono quelli che predicano l'abbandono della carne per carotine e insalatine che tanta CO2 fan risparmiare, lasciamo perdere
non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo diventare miliardi e miliardi, c'è una parte del pianeta che destabilizza il tutto? che collassi su sè stessa
rinunciare tutti a qualcosa a che pro, miliardi di inutili esseri umani in sopravvivenza risicata? il fine? lo scopo?
i paesi evoluti hanno una natalità bassa, qualcosa vorrà pur dire
Quella del basso consumo è una sciocchezza. Se disegnamo un grafico con i consumi (in carbone equivalente, partendo dalla forza fisica delle persone e degli animali da traino) avremo una curva sempre crescente, a parte brevi periodi di crisi.
Figurarsi se nel 30000 d.c. consumeremo meno che nel 2000d.c.
La via maestra è la sostenibilità, l'efficienza e il progresso tecnico/tecnologico, non il basso consumo. :fagiano:
Ad es. mi viene da ridere quando si parla di consumare poca acqua per uso civile..usiamone a volontà, salvo poi depurarla. :fagiano: ..l'importante è non distruggere le risorse a disposizione.
Quella del basso consumo è una sciocchezza. Se disegnamo un grafico con i consumi (in carbone equivalente, partendo dalla forza fisica delle persone e degli animali da traino) avremo una curva sempre crescente, a parte brevi periodi di crisi.
Figurarsi se nel 30000 d.c. consumeremo meno che nel 2000d.c.
La via maestra è la sostenibilità, l'efficienza e il progresso tecnico/tecnologico, non il basso consumo. :fagiano:
Ad es. mi viene da ridere quando si parla di consumare poca acqua per uso civile..usiamone a volontà, salvo poi depurarla. :fagiano: ..l'importante è non distruggere le risorse a disposizione.
non vedo per quale motivo tendere a + infinito, a che scopo?
Balthasar85
23-06-2010, 00:19
[..]
La catastrofica previsione del biologo Frank Fenner.
Cause: esplosione demografica e consumi fuori controllo
Frank Fenner
-edit-
Questa ci sta sempre bene: http://www.youtube.com/watch?v=qAxEmlj89bc
CIAWA
Estinguere è una parolona grossa.. molto grossa.
Ad ogni modo io vedo il futuro in modo ottimistico: se guardiamo dal punto di vista di una finestra temporale ristretta, come il presente, vediamo problemi, disastri ambientali, guerre, inquinamento ecc.; se però prendiamo un punto di vista più ampio, come per esempio dal 1500 ad oggi, notiamo che la società nel complesso è via via migliorata: i diritti fondamentali nel corso degli anni sono diventati valori fissi, le guerre bene o male si sono sempre fatte e comunque rispetto al passato mi sembra che siano diminuite, l'inquinamento è una realtà dei giorni nostri in effetti, ma secondo me con il passare degli anni (anche per forza di cose visto che i combustibili fossili non sono infiniti) verrà ridotto notevolmente.
Insomma il vero problema secondo me sarà solamente la crescita demografica, più che le risorse o altri problemi
trallallero
23-06-2010, 08:03
Potresti cominciare rispondendo alle mia domande...:D
Ho cercato ma non ho capito quali domande :boh:
sì, di tante cose che costano l'ira di dio e che rimarranno sulla carta. quindi pure peggiori delle mie ""cazzate""...
Beh, il forno a microonde 50 anni fa era una cazzata fortunatamente non è rimasto sulla carta, così le centrali nucleari e i viaggi sulla Luna :asd:
Chi ti dice cosa rimarrà sulla carta e cosa no? Prevedi il futuro o ti affidi alla probabilità pur non avendo le conoscenze della gente che ci lavora?
yorkeiser
23-06-2010, 09:15
Non capisco cosa centri col discorso dell'istintualità??
L'autocoscienza può annullare gli istinti parzialmente o del tutto (di conservazione e riproduttivo), e se non direttamente lo si può fare indirettamente con le tecnologie mediche.
Prova a dire ad una donna di 35 anni, autocosciente e senza figli, che non ne farai con lei.
Il discorso fondamentale è che l'uomo sfrutta in modo distruttivo un pianeta intero, con una percentuale di efficienza che sfiora a malapena il 16%
Non mettere in mezzo altre specie animali. L'uomo è tutto su un altro piano (superpredatore) nel bene e nel male.
In primis, l'uomo non è un superpredatore, a livello biologico è in mezzo alla catena. Semmai, nelle zone industrializzate lo è diventato grazie alla tecnologia.
Comunque, questa era una divagazione sugli istinti, ma non era il punto del thread; veniamo al discorso dell'efficienza.
Propongo, all'uopo ( :asd: ) un semplice modellino-ino-ino:
RC = Risorse consumate = popolazione * consumo_pro_capite
RP = Risorse prodotte = risorse a disposizione * efficienza
dove efficienza dipende sostanzialmente dalla tecnologia
Saldo = RP - RC
L'efficienza è comunque limitata superiormente, dal momento che, per definizione, non può passare il 100%. E' certo che anche le risorse a disposizione non possono andare all'infinito, dal momento che dipendono dal territorio a disposizione, che attualmente è fisso, a meno di non invadere altri pianeti (utopia attualmente). Quindi, anche ottimizzando al limite efficienza e tecnologia, RP è comunque limitato superiormente.
RC invece è sempre crescente se la popolazione aumenta, a meno di non diminuire proporzionalmente il consumo pro capite, ma anche in questo caso c'è un limite inferiore, ovvero sotto un tot di calorie non sopravvivi.
Sostanzialmente, per come la vedo io, ottimizzare serve solo a rimandare il problema, non a risolverlo.
Prova a dire ad una donna di 35 anni, autocosciente e senza figli, che non ne farai con lei.
Non mi interessa/riguarda. :)
In primis, l'uomo non è un superpredatore, a livello biologico è in mezzo alla catena. Semmai, nelle zone industrializzate lo è diventato grazie alla tecnologia.
Riporto:
"Una coincidenza inquietante ha sempre dato da pensare agli studiosi di zoogeografia: il fatto che proprio mentre il milodonte, il mammut, il bisonte primigenio e il rinoceronte lanoso, che avevano dominato incontrastati il verde paesaggio dell'ultimo periodo postglaciale, scomparivano per sempre dalla faccia della Terra, un altro mammifero faceva la sua comparsa e si diffondeva ovunque, adattandosi con relativa facilità alle condizioni ambientali più diverse ed estreme, dai ghiacci della Groenlandia, ai deserti infuocati del Messico, alla foresta caldo-umida dell'Amazzonia, divenendo in breve il tipo biologico dominante per le sue caratteristiche specifiche di superpredatore: l'uomo."
"Un superpredatore - talvolta chiamato apex predatore o predatore dominante - in zoologia è quel predatore che, una volta giunto all'età adulta, si trova in cima alla catena alimentare nel suo ambiente naturale. Solitamente i superpredatori sono animali che non temono nessun altra specie, a eccezione di un loro compagno più grande. L'uomo, superpredatore ultimo, non è preso in considerazione.
In generale, una specie di superpredatori si trova all'estremità di una lunga catena alimentare in cui gioca un ruolo cruciale nella regolazione degli equilibri dell'ecosistema. Tuttavia, essa è ugualmente vittima dei numerosi inquinanti bioaccumulati durante la catena alimentare.
I superpredatori possono riscontrarsi all'interno delle classi di pesci, uccelli, rettili e mammiferi, che siano terrestri o marini."
Ovvio che mi riferissi alla tecnologia, dato che viene dall'intelligenza che a sua volta è biologica...Devo continuare?
Al resto rispondo dopo.
Beh, il forno a microonde 50 anni fa era una cazzata fortunatamente non è rimasto sulla carta, così le centrali nucleari e i viaggi sulla Luna :asd:
Chi ti dice cosa rimarrà sulla carta e cosa no? Prevedi il futuro o ti affidi alla probabilità pur non avendo le conoscenze della gente che ci lavora?
Il forno a microonde e' stato inventato nel45 e sulla Luna nonsiamo piu' capaci di tornarci.
Negli ultimi tempi l'uomo sta perdendo conoscenza e abilita' altro che uomo bionico.
sulla Luna nonsiamo piu' capaci di tornarci..
Questa e' una leggenda. Non e' affatto vero.
Siamo in grado di tornarci quando vogliamo.
Solo che costa tantissimo e non serve a nulla.
yorkeiser
23-06-2010, 09:51
Solitamente i superpredatori sono animali che non temono nessun altra specie, a eccezione di un loro compagno più grande.
Quindi te ti spaventi quando arriva il tamarrone palestrato, ma fai stragi di tigri e leoni con la tua forza erculea? :asd:
Avevo chiaramente scritto "biologicamente", e no, la tecnologia non ha nulla a che fare con la biologia. Ovvio che con le bombe atomiche vinci, ma fisicamente sei inferiore (e predabile) a molte altre specie.
Questa e' una leggenda. Non e' affatto vero.
Siamo in grado di tornarci quando vogliamo.
Solo che costa tantissimo e non serve a nulla.
Niente affatto. E' la storia della volpe e l'uva.
Niente affatto. E' la storia della volpe e l'uva.
Ma scusa, ma di buon senso, per quale motivazione non saremmo piu' in grado di tornarci?
Ci siamo dimenticati come si fa?
Niente affatto. E' la storia della volpe e l'uva.
Ma scusa, ma di buon senso, per quale motivazione non saremmo piu' in grado di tornarci?
Ci siamo dimenticati come si fa?
Abbiamo perso i piani originali e non siamo in grado di inventarne altri?
Abbiamo usato e finito un rarissimo carburante che una volta finito non si puo' piu' sintetizzare?
Ma scusa, ma di buon senso, per quale motivazione non saremmo piu' in grado di tornarci?
Ci siamo dimenticati come si fa?
Abbiamo perso i piani originali e non siamo in grado di inventarne altri?
Abbiamo usato e finito un rarissimo carburante che una volta finito non si puo' piu' sintetizzare?
Mi basta vedere le conoscenze di un ingegnere del 69 confrontate con quelle di uno odierno. Lo vedo ogni giorno.
Mi basta vedere le conoscenze di un ingegnere del 69 confrontate con quelle di uno odierno. Lo vedo ogni giorno.
L'esperienza personale non conta. Io ne conosco di bravissimi invece.
Per vari motivi oggi la media e' si' piu' bassa. Ma oltre una certa soglia abbiamo piu' bravi ingegneri di allora, in tutto il mondo, semplicemente perche' siamo di piu'.
E comunque non si spiegherebbe perche' non potremmo fare ciecamente ed esattamente le stesse cose.
Quindi te ti spaventi quando arriva il tamarrone palestrato, ma fai stragi di tigri e leoni con la tua forza erculea? :asd:
Avevo chiaramente scritto "biologicamente", e no, la tecnologia non ha nulla a che fare con la biologia. Ovvio che con le bombe atomiche vinci, ma fisicamente sei inferiore (e predabile) a molte altre specie.
L'intelligenza che è? Viene dallo spirito etereo? :asd: :asd: :asd:
O da un cervello biologico? :asd:
Gobalmente è un superpredatore, punto, anche se preso singolarmente è debole. Secondo me tenti di giocare sulle definizioni :O
Negli ultimi tempi l'uomo sta perdendo conoscenza e abilita' altro che uomo bionico.
Non lo so. Tu hai l'arroganza di saperlo oppure accetti che si tratta di un' ipotesi? :)
I progressi nella robotica di questi ultimi 10 anni sono stati esponenziali?
Vuoi qualche video come esempio grossolano?
yorkeiser
23-06-2010, 10:36
L'intelligenza che è? Viene dallo spirito etereo? :asd: :asd: :asd:
O da un cervello biologico? :asd:
Gobalmente è un superpredatore, punto, anche se preso singolarmente è debole. Secondo me tenti di giocare sulle definizioni :O
Secondo me stiamo semplicemente intendendo cose diverse: io sto parlando del lato biologico inteso come caratteristiche fisiche, te parli più in generale includendo anche il "costruire arco e frecce" come sua parte integrante.
Poi sinceramente non sono un biologo, quindi non ho idea cosa sia corretto o meno.
Ma uscendo dalle definizioni, che sono chiacchiere, spero saremo entrambi d'accordo su questo:
uomo+frecce vs leone 1
uomo senza frecce vs leone 2
Chuck Norris vs leone 1X (la X giusto se Chuck si mette pena) :asd:
Comunque, è roba che poco aggiunge alla discussione.
Secondo me stiamo semplicemente intendendo cose diverse: io sto parlando del lato biologico inteso come caratteristiche fisiche, te parli più in generale includendo anche il "costruire arco e frecce" come sua parte integrante.
Poi sinceramente non sono un biologo, quindi non ho idea cosa sia corretto o meno.
Ma uscendo dalle definizioni, che sono chiacchiere, spero saremo entrambi d'accordo su questo:
uomo+frecce vs leone 1
uomo senza frecce vs leone 2
Chuck Norris vs leone 1X (la X giusto se Chuck si mette pena) :asd:
Comunque, è roba che poco aggiunge alla discussione.
Chuck Norris :asd:
Certo, io parlavo di specie e per superpredatore in genere non si parla mai di singoli individui (almeno secondo i libri che ho studiato :stordita: ).
Infatti uomo solo e nudo vs leone = cibo per il leone
specie homo sapiens sapiens >>>>> specie felina
Infatti ho detto globalmente...
Ad ogni modo mi preme rispondere al discorso maematico che hai fatto sopra, ben più in topic e attinente. ;)
My two cents:
Estinzione in 100 anni? Questo implica che non deve cambiare niente a livello tecnologico, ma se verranno fatte scoperte in ambito energetico e spaziale rilevanti, sarà possibile evitare o rimandare di molti anni in avanti nel futuro l'estinzione della nostra specie.
My two cents:
Estinzione in 100 anni? Questo implica che non deve cambiare niente a livello tecnologico, ma se verranno fatte scoperte in ambito energetico e spaziale rilevanti, sarà possibile evitare o rimandare di molti anni in avanti nel futuro l'estinzione della nostra specie.
Si ma oggi i popoli emergenti chiedono il benessere riservato fin'ora ad una piccola parte del mondo e questo produce un rallentamento dell'intero marchingegno(quindi ricerca privata,pubblica,ecc...); tutto ciò include anche su una curva tecnologica già in forte rallentamento.
Siamo al punto un cui serve una singolarità tecnologica che però pare non siamo in grado di raggiungere anche perchè sappiamo già qual'è(IA) e da un parte abbiamo appunto delle difficoltà economico-sociali e dall'altra stiamo in alto mare sia livello pratico che teorico.
Un bel casotto insomma.
Si ma oggi i popoli emergenti chiedono il benessere riservato fin'ora ad una piccola parte del mondo e questo produce un rallentamento dell'intero marchingegno(quindi ricerca privata,pubblica,ecc...); tutto ciò include anche su una curva tecnologica già in forte rallentamento.
Siamo al punto un cui serve una singolarità tecnologica che però pare non siamo in grado di raggiungere anche perchè sappiamo già qual'è(IA) e da un parte abbiamo appunto delle difficoltà economico-sociali e dall'altra stiamo in alto mare sia livello pratico che teorico.
Un bel casotto insomma.
Beh la singolarità tecnologica forse, e dico forse, la possediamo già, leggasi Fusione Fredda, ma non sono così sicuro del suo funzionamento. Non so ma do fiducia al genere umano, non ci estingueremo così facilmente. Do fiducia anche leggendo questo:
Aggiungo inoltre:
Questa opinione viene condivisa da alcuni scienziati, ma affossata dalla diatriba tra scettici e sostenitori del cambiamento climatico. Stephen Boyden, professore dell’Università Nazionale Australiana in pensione e amico di Fenner da molti anni, dichiara che vi è molto pessimismo tra gli ecologisti, ma altri sono più ottimisti.
“Frank può aver ragione, ma alcuni di noi sperano ancora che presto si prenda consapevolezza della situazione e quindi si mettano in atto i cambiamenti per raggiungere la sostenibilità ambientale”, dice Boyden, uno studioso di immunologia ed ecologia umana. “È qui che Frank e io abbiamo un’opinione diversa. Ci rendiamo entrambi conto della serietà della situazione, ma non accetto che debba essere necessariamente troppo tardi. Finché c’è un lume di speranza, vale la pena lavorare alla soluzione del problema. Abbiamo le conoscenze scientifiche per farlo, però non abbiamo la volontà politica”.
http://x-cosmos.info/2010/06/frank-fenner-non-vede-alcun-futuro-per-gli-esseri-umani/
Forse è vero che adesso non ne abbiamo la volontà, ma in un futuro prossimo potrebbe essere diverso, la necessità dell'umana specie può essere un forte incentivo per un cambiamento, seppur utopico, imho ovviamente.
berserkdan78
23-06-2010, 13:51
il punto di cedimento dove sarebbe? che gli altri vorranno la loro fetta? mi spiace, chi primo arriva meglio alloggia, non divido la torta :confused: nessuno la dividerà :confused: la forza della disperazione non vale nulla contro tecnologia e potere
non mi pare che i cinesi vengano sotto casa tua col forcone. semplicemente utilizzano le armi moderne, finanziarie e del capitalismo. tu stesso quando compri qualcosa prodotto da loro avvicini il loro forcone.
berserkdan78
23-06-2010, 13:52
va bene avete ragione moriremo tutti, evviva i pezzenti che un giorno ci domineranno
vado a guararmi un film co, mio home theatre e vpr hd 92" prima che un babbuino venga a rubarmelo :O
ahahaha ma guarda che quando si parla dei futuri pezzenti, non si parla di gente strana che viene da chissa' dove. si parla di noi stessi.
berserkdan78
23-06-2010, 14:01
100 anni mi smebrano pochi.
comunque concordo, c'è bisogno di un bel reset di questo mondo marcio e ripartire da 0 guidati solo dal buon senso.
6 miliardi di persone sono ingovernabili, cominciamo a toglierne un po'.
ecco comincia te va. scegli tu come.
berserkdan78
23-06-2010, 14:05
Se sei papà non dovrei aver bisogno di spiegartelo.
E comunque, miliardi di anni di evoluzione tra glaciazioni, eruzioni, carestie ed epidemie finirebbero nel cesso in 100 anni per colpa di qualche sacchetto di plastica o qualche grado in più ?
? miliardi di anni? migliaia vorrai dire. guarda che se si estingue l'uomo, la terra continua ad andare avantii.
berserkdan78
23-06-2010, 14:12
ragazzi, date retta a me:
il problema dell'umanità saranno le zanzare.
verrà un giorno che 2 gradi centigradi in più,
e non è detto che sarà dovuto all'uomo,
ma semplicemente variazioni climatiche naturali,
faranno in modo che
prolificheranno esponenzialmente, si stramoltiplicheranno
succhiandoci ad uno ad uno.
non pensate a decine di zanzare che tenteranno di pungervi,
pensate a milioni di zanzare per ciascun essere umano sotto frenesia alimentare che attaccheranno e ricopriranno il vostro corpo.
saranno così tante che
oscureranno quasi il sole.
sarà una morte orribile.
inutile cercare di chiudersi in casa, entreranno dalle fessure,
inutile sigillarsi dentro una campana, prima o poi moriremmo di sete o di fame.
però la razza umana non si estinguerà completamente.
alcuni esseri umani verranno lanciati nello spazio e ritorneranno
dopo che tutto sarà tornato normale.
quindi tranquilli.
sai che magnate che si faranno gli insettivori
trallallero
23-06-2010, 14:23
? miliardi di anni? migliaia vorrai dire. guarda che se si estingue l'uomo, la terra continua ad andare avantii.
L'evoluzione esiste da quando esiste l'universo, non l'ha inventata la Terra.
berserkdan78
23-06-2010, 14:46
se sono quelli che predicano l'abbandono della carne per carotine e insalatine che tanta CO2 fan risparmiare, lasciamo perdere
non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo diventare miliardi e miliardi, c'è una parte del pianeta che destabilizza il tutto? che collassi su sè stessa
rinunciare tutti a qualcosa a che pro, miliardi di inutili esseri umani in sopravvivenza risicata? il fine? lo scopo?
i paesi evoluti hanno una natalità bassa, qualcosa vorrà pur dire
ma in un mondo globalizzato, sti discorsi hanno piu' senso? tu sei legato al cinese ormai quanto lo sei allo statunitense. lo yuan, il dollaro e l'euro. nel mondo nuovo che sta nascendo, le politiche saranno globali, ma come meccanismo, lo stesso che sta portando alla diminuzione dei nostri diritti del lavoro e delle paghe, e che portera' alla diminuzione dei consumi piu' tardi. ma e' un meccanismo che avviene senza il VOELERE di una o piuì' persone, avviene perchè il mondo ormai e' cosi0, non potrebbe essere altrimenti. la facilita' degli spostamentil la cultura, le comunicazioni tecnologiche tutto questo ha portato alla situazione di oggi. dovremmo regredire per tornare alla situazione di 30/40 anni fà. ecmomunque tutto questo non ci fara' stare peggio, la tecnologia' andra' avanti sempre e migliorera' le condizioni di vita di tutti. certo, se per te migliori condizioni di vita significano avere un proiettore gigante, una megavilla con piscina, 5 Iphone, allora non ci siamo. migliori condizioni significa migliori cure mediche, migliore qualità della vita, miglire istruzione, piu' possibilita' di tempo libero per i propri interessi, non PIL
berserkdan78
23-06-2010, 15:00
Si ma oggi i popoli emergenti chiedono il benessere riservato fin'ora ad una piccola parte del mondo e questo produce un rallentamento dell'intero marchingegno(quindi ricerca privata,pubblica,ecc...); tutto ciò include anche su una curva tecnologica già in forte rallentamento.
Siamo al punto un cui serve una singolarità tecnologica che però pare non siamo in grado di raggiungere anche perchè sappiamo già qual'è(IA) e da un parte abbiamo appunto delle difficoltà economico-sociali e dall'altra stiamo in alto mare sia livello pratico che teorico.
Un bel casotto insomma.
??? ma cosa stai dicendo? e' la concorrenza che manda avanti il mondo, e mi pare che grazie alla cina, che sta progettando di andare sulla luna per risorse minerarie, la ricerca spaziale cva avanti, anzi non si e' mai fermata, cosi' come le conoscenze tecnologiche, che aumentano ogni anno ESPONENZIALMENTE. curva tecnologica in rallentamento ancora la dovevo sentire.
difficolta' economico sociali? dio bono, l'uomo ha vissuto nella merda per 2000 anni, e mi parlate ora di difficolta' economiche sociali?
sta andando avanti tutto, e niente finira'
berserkdan78
23-06-2010, 15:02
L'evoluzione esiste da quando esiste l'universo, non l'ha inventata la Terra.
appunto. qua' si parla della fine dell'uomo, non della terra, ne dell'universo.
se finisce l'uomo, il mondo va avanti.
??? ma cosa stai dicendo? e' la concorrenza che manda avanti il mondo, e mi pare che grazie alla cina, che sta progettando di andare sulla luna per risorse minerarie, la ricerca spaziale cva avanti, anzi non si e' mai fermata, cosi' come le conoscenze tecnologiche, che aumentano ogni anno ESPONENZIALMENTE. curva tecnologica in rallentamento ancora la dovevo sentire.
difficolta' economico sociali? dio bono, l'uomo ha vissuto nella merda per 2000 anni, e mi parlate ora di difficolta' economiche sociali?
sta andando avanti tutto, e niente finira'
Non so che dirti mi spiace ma è in rallentamento.
Ma il problema non è il normale rallentamento il problema è che poi dovrebbe seguire l'impennata esponenziale dovuta alla singolarità e quella è tutt'altro che vicina.
Che poi il mondo sia nel mezzo di un crisi,che i paesi un tempo sfruttati ora richiedano benessere e risorse e che queste risorse siano limitate non mi pare una stranezza da dire,o no? :confused:
Poi chi ha parlato di fine?
E' solo che al momento la contingenza dei due fattori potrebbe rallentare di molto il tutto.
Non so che dirti mi spiace ma è in rallentamento.
E a noi spiace dirti che ti hanno fregato! Non e' vero. Ma non farlo sapere in giro.
E a noi spiace dirti che ti hanno fregato! Non e' vero. Ma non farlo sapere in giro.
Ok. :asd:
Beh la singolarità tecnologica forse, e dico forse, la possediamo già, leggasi Fusione Fredda, ma non sono così sicuro del suo funzionamento. Non so ma do fiducia al genere umano, non ci estingueremo così facilmente. Do fiducia anche leggendo questo:
Forse è vero che adesso non ne abbiamo la volontà, ma in un futuro prossimo potrebbe essere diverso, la necessità dell'umana specie può essere un forte incentivo per un cambiamento, seppur utopico, imho ovviamente.
Si ma oggi i popoli emergenti chiedono il benessere riservato fin'ora ad una piccola parte del mondo e questo produce un rallentamento dell'intero marchingegno(quindi ricerca privata,pubblica,ecc...); tutto ciò include anche su una curva tecnologica già in forte rallentamento.
Siamo al punto un cui serve una singolarità tecnologica che però pare non siamo in grado di raggiungere anche perchè sappiamo già qual'è(IA) e da un parte abbiamo appunto delle difficoltà economico-sociali e dall'altra stiamo in alto mare sia livello pratico che teorico.
Un bel casotto insomma.
Purtroppo non c'è nemmeno l'ombra della terza singolarità (L'era del diamante, nanotecnologia molecolare)... :doh:
[il termine comune di origine vingeiana "singolarità tecnologica" è stato scisso in maniera più verosimile per distinguere scoperte e sviluppi che ci hanno cambiato la vita, abbiamo avuto due singolarità precedenti, l'industrializzazione e IT e la terza ipotetica sarebbe la nanotech]
Il termine ha abbandonato il suo significato originario di AI onnipotente.
??? ma cosa stai dicendo? e' la concorrenza che manda avanti il mondo, e mi pare che grazie alla cina, che sta progettando di andare sulla luna per risorse minerarie, la ricerca spaziale cva avanti, anzi non si e' mai fermata, cosi' come le conoscenze tecnologiche, che aumentano ogni anno ESPONENZIALMENTE. curva tecnologica in rallentamento ancora la dovevo sentire.
difficolta' economico sociali? dio bono, l'uomo ha vissuto nella merda per 2000 anni, e mi parlate ora di difficolta' economiche sociali?
sta andando avanti tutto, e niente finira'
Ehm...:stordita:
To kick things off I wanted to talk about exponential growth functions. I am not a mathematician and I do not think that I am as smart as some of these Singularity guys. But I do have a degree in Astrophysics and feel that I am pretty good at modeling data.
I really did try to read Kurzweil’s The Singularity is Near but had to stop about a hundred pages in because I was vomiting uncontrollably. Most of the pages (which I paid 15 bucks for!) had little more than some graphs of exponential trends made on lousy software.
Though Kurzweil uses this graph to make a number of bold assumptions, there are quite a few criticisms of his technique.
Kevin Kelly takes some good jabs at the Singularity idea over at his Technium blog. I like this one because he brings up the point that any spot on this line will give the appearance of approaching a Singularity:
http://www.kk.org/thetechnium/archives/2006/02/the_singularity.php
The Singularity, Kelly points out, could be extrapolated as happening at any time in history (the Stone Age, the Industrial Revolution, etc.) and there is nothing special about our time. Reading some of the comments, shows Kurzweil’s rebuttal and explains Kelly’s point a little further.
Another, better argument against Kurzweil’s exponentials comes from the man whose research Kurzweil bases his assumptions upon. I garnered this from the Singularity Institute’s website (who I applaud for having a large number of links to Singularity skeptics):
http://ourworld.compuserve.com/homepages/tmodis/Kurzweil.htm
Theodore Modis, a futurist and physicist, is the man who first compiled the lists of significant events in the history of the universe. While Kurzweil will have you believe that these lists are the work of many independent researchers, Modis points out that some of the data lacked specific dates and at least two were dependent upon one another. To quote Modis:
“Any hard-core scientist would try to double-check the quality of the data that support his or her central thesis and/or estimate the uncertainties involved. Kurzweil does neither. Instead he augments the number of data sets by one adding the set from my second publication—which is the average of 13 of the previous data sets—and thus boasts evidence from 15 independent sources!”
Modis also points out a number of inherent flaws in the whole exponential growth idea. Firstly, he mentions, it is impossible. What he says (and Kurzweil accedes as well) is that these types of growths only seem exponential. In reality, they are S-shaped curves which top out at a certain point. Singulitarians will say that the exponential part of the S-curve will be long enough to ensure all of the wonderful technological progress they predict will come to pass. But that is a matter of faith. There is no actual evidence to support this. As Modis says, we do not know where on the curve we currently stand nor where exactly it will top out.
Another model, presented by Jonothan Heubner, suggests that the peak of human innovation has in fact already been passed. His article can be downloaded here:
http://www.uri.edu/artsci/ecn/starkey/201-590_bulletinboard/Huebner.pdf
Using his own mathematical models and data, Heubner points out that the highest rate of innovation in human history occurred in 1845.
He also brings up a number of good points, especially concerning the economic feasibility of exponential growth.
All in all, these are fascinating reads and I wish there was more research in this direction. But making crazy charts is the Singulitarian’s forte and countering with other crazy charts does not seem to me the best option. I hope that in future posts I will offer criticism that is based more in our current understanding of the mind and computer software.
http://antisingularity.wordpress.com/2009/05/08/kurzweils-curves/
Se cerchi nel web ci sono tantissime dimostrazioni che lo sviluppo tecnologico umano non è mai stato esponenziale.
anonimizzato
23-06-2010, 18:46
Peccato, speravo prima.
anonimizzato
23-06-2010, 18:48
In ogni decennio c'è il solito predicatore di sventure,negli anni 70' c'era chi diceva che nel duemila l'umanità sarebbe stata portata alla fame....
L'accendiamo oppure chiedi l'aiuto a casa?
trallallero
23-06-2010, 20:01
appunto. qua' si parla della fine dell'uomo, non della terra, ne dell'universo.
se finisce l'uomo, il mondo va avanti.
Appunto e, secondo me, per poter sterminare l'essere umano che è ovunque, non si può far altro che distruggere la terra.
Questa e' una leggenda. Non e' affatto vero.
Siamo in grado di tornarci quando vogliamo.
Solo che costa tantissimo e non serve a nulla.
Quoto tranne la parte evidenziata in neretto.
E' più una questione di rapporto costi/benefici.
Ah... costava tantissimo anche negli anni 60 ma le motivazioni facevano passare in secondo piano il capitolo costi...
.
Quoto tranne la parte evidenziata in neretto.
E' più una questione di rapporto costi/benefici.
Ah... costava tantissimo anche negli anni 60 ma le motivazioni facevano passare in secondo piano il capitolo costi...
.
Perche'? Le sonde interplanetarie servono a qualcosa?
Perche'? Le sonde interplanetarie servono a qualcosa?
No no, nulla serve a un cacchio di niente.
E sulla Luna non siamo più in grado di andarci perchè non sappiamo più usare il Pickett N600-ES.
Anzi non è che non siamo più in grado, in realtà non ci siamo andati neppure allora.
Detto questo, andiamo in un altro thread a lamentarci dei tagli alla ricerca.
.
berserkdan78
23-06-2010, 22:07
Non so che dirti mi spiace ma è in rallentamento.
Ma il problema non è il normale rallentamento il problema è che poi dovrebbe seguire l'impennata esponenziale dovuta alla singolarità e quella è tutt'altro che vicina.
Che poi il mondo sia nel mezzo di un crisi,che i paesi un tempo sfruttati ora richiedano benessere e risorse e che queste risorse siano limitate non mi pare una stranezza da dire,o no? :confused:
Poi chi ha parlato di fine?
E' solo che al momento la contingenza dei due fattori potrebbe rallentare di molto il tutto.
ma cosa sarebbe in rallentamento? la ricerca tecnologica, cosi' come quella di base, non mi sembra proprio. anzi in quella informatica la crescita si mantiene costante
ma cosa sarebbe in rallentamento? la ricerca tecnologica, cosi' come quella di base, non mi sembra proprio. anzi in quella informatica la crescita si mantiene costante
mmmh,guarda l'esempio informatico temo sia proprio il peggiore.
Fammi qualche esempio di novità degli ultimi tempi.
Provate a guardare un film di 10 e poi di 20 anni fa.
Vedrete differenze abissali rispetto ad oggi.
Un lento seppur costante cambiamento non si nota. Ma se si confrontano periodi diversi, le differenze si notano eccome/
berserkdan78
24-06-2010, 00:40
mmmh,guarda l'esempio informatico temo sia proprio il peggiore.
Fammi qualche esempio di novità degli ultimi tempi.
novita' de cosa? tutto e' novità, la potenza computazionale continua ad aumentare, architetture nuove fanno capolino ogni mese, ci sono ricerche in tutti i campi, dalle memorie statiche a quelle veloci, dai supporti ottici a quelli olografici, dalla struttura dei nuovi processori alle reti, per non parlare delle architetture ed i relativi software paralleli.
berserkdan78
24-06-2010, 00:44
Provate a guardare un film di 10 e poi di 20 anni fa.
Vedrete differenze abissali rispetto ad oggi.
Un lento seppur costante cambiamento non si nota. Ma se si confrontano periodi diversi, le differenze si notano eccome/
guarda ma non c'è neanche da pensarci, solo 10 anni fa' avevamo cellulari in bianco e nero pesanti e grossi come mattoni. ora abbiamo computer in mano. ma il fatto e' che ci abituiamo cosi' velocemente ai cambiamenti che neanche ce ne accorgiamo, diamo tutto per scontato, come se 15 anni fa' fosse tutto uguale ad ora. ma le ricerche in campo medico dove le mettiamo?
ma ci rendiamo conto che di questi tempi, i progressi che una volta l'uomo faceva in 100 anni li facciamo in uno? ci rendiamo conto del cambiamento che hanno vissuto i nostri nonni dalla loro nascita ad ora?
novita' de cosa? tutto e' novità, la potenza computazionale continua ad aumentare, architetture nuove fanno capolino ogni mese, ci sono ricerche in tutti i campi, dalle memorie statiche a quelle veloci, dai supporti ottici a quelli olografici, dalla struttura dei nuovi processori alle reti, per non parlare delle architetture ed i relativi software paralleli.
No, un attimo.
Se parli di hardware allora quella è elettronica, non informatica. :D
Per quanto riguarda l'informatica (cioé il software) effettivamente di novità ce ne sono state ben poche negli ultimi anni... :(
guarda ma non c'è neanche da pensarci, solo 10 anni fa' avevamo cellulari in bianco e nero pesanti e grossi come mattoni. ora abbiamo computer in mano. ma il fatto e' che ci abituiamo cosi' velocemente ai cambiamenti che neanche ce ne accorgiamo, diamo tutto per scontato, come se 15 anni fa' fosse tutto uguale ad ora. ma le ricerche in campo medico dove le mettiamo?
ma ci rendiamo conto che di questi tempi, i progressi che una volta l'uomo faceva in 100 anni li facciamo in uno? ci rendiamo conto del cambiamento che hanno vissuto i nostri nonni dalla loro nascita ad ora?
Però a livello sociale siamo rimasti indietro... :(
berserkdan78
24-06-2010, 00:47
No, un attimo.
Se parli di hardware allora quella è elettronica, non informatica. :D
Per quanto riguarda l'informatica (cioé il software) effettivamente di novità ce ne sono state ben poche negli ultimi anni... :(
il software si evolve con l'hardware, altrimenti quello nuovo come lo programmiamo? siamo ad una svolta del software, si stanno sviluppando nuovi metodi per il calcolo parallelo, bisogna solo avere pazienza, non e' una sciocchezza.:D
berserkdan78
24-06-2010, 00:50
Però a livello sociale siamo rimasti indietro... :(
se e' per questo, pure nel primo medioevo a livello sociale eravamo messi peggio dell'antica roma.
i passi avanti si fanno eccome a livello globale, vedi le nuove alleanxe globali che stanno nascendo. l'asse cina-europa-usa impedisce di fatto qualsiasi conflitto globale.
il software si evolve con l'hardware, altrimenti quello nuovo come lo programmiamo? siamo ad una svolta del software, si stanno sviluppando nuovi metodi per il calcolo parallelo, bisogna solo avere pazienza, non e' una sciocchezza.:D
Mah, io di software che sfruttano il multicore (in giro oramai dal 2005) ne ho visti ben pochi nel mondo consumer.
Così come ne ho visti ben pochi che sfruttano le istruzioni x64... :asd:
Chiaro che in campo scientifico il software viene riscritto ex novo ogni volta che la piattaforma viene aggiornata, quindi effettivamente il software si muove con il hardware, ma in campo consumer, prosumer, ed in parte anche enterprise si utilizzano ancora software vecchissimi su hardware nuovo... :(
trallallero
24-06-2010, 07:59
Io invece son d'accordo con Inugami: è vero che il progresso non s'è fermato, ma in questo momento c'è una sorta di pausa dopo quel mega boom che c'è stato con PC e telefonini e forse la crisi mondiale è dovuta in parte anche a questo.
FrankDux
28-06-2010, 14:13
Adattarsi a vivere come straccioni dopo aver conosciuto il benessere?
Vi vorrei vedere....un conto e' nascere poveri, altra cosa e' diventarlo improvvisamente.
Se il resto della popolazione e' (molto) piu' povera di te, nel contesto in cui accadra', il meno povero' sara' il neo-ricco, per cui la loro situazione sara' semplicemente differente ma comunque migliore.
Come e' successo in tutte le guerre, anche il ricco non se la passera' bene SE rapportiamo la sua situazione ad un tempo di pace.
Personalmente non sono per nulla ottimista sui prossimi secoli. E' proprio vero che al giorno d'oggi ognuno specula e vive per il solo proprio fine, fino a che quando tutto questo sara' portato al colasso, ci sara' una lenta (non certo immediata come certi articoli vogliono sottolineare del tipo 99 anni e 11 mesi.. ancora tutto bene....) e probabilmente inesorabile implosione del sistema. Cosi' come da un giorno all'altro governi e stati risultano in bancarotta e alla crisi piu' nera proprio perche' si e' tirata la corda fino all'ultimo giorno tacendo per poter vivere finche' altri non affrontano il problema con il solo obiettivo di avere una scusante per poter passare poi la palla al successivo e cosi' via.... stessa cosa succedera' a noi (e a livello piu' sintetico,generale e internazionale possibile, puntare il dito su una o l'altra fazione per trovare pregi e difetti per dire chi o cosa sia meglio fa davvero ridere i polli...siamo talmente ubriacati sul concetto di partita uno vs l'altro, che non ci rendiamo proprio conto...)
Non credo che ci estingueremo, ma concordo che sopravvivera' chi potra' cosi' come e' sempre stato. C'e' solo da sperare che un giorno tutti si sveglieranno e cercheranno di focalizzarsi sulle cose che contano ognuno per quanto potra' con i mezzi a disposizione, ma per come ragiona l'essere umano e' molto probabile che anche in quel giorno, qualcuno ne approfittera' per speculare sulla situazione e salire l'ennesimo step sulla scala sociale cosi' da sentirsi piu' soddisfatti di questa egoistica esistenza.
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