View Full Version : Sul petrolio la Svezia fa i fatti
Dream_River
14-06-2010, 23:02
Petrolio, la Svezia fa i fatti
Se il disastro della marea nera nel Golfo del Messico ha finalmente fatto irrompere in maniera prepotente sulla scena internazionale la discussione sulla necessità di uscire dall’era del petrolio, in giro per il mondo c’è chi è già passato dalle parole ai fatti. E’ il caso della Svezia, che come alcune proiezioni avevano anticipato nei mesi scorsi, è riuscita nell’impresa di fare delle biomasse la prima fonte di energia del Paese. Prevalentemente sotto forma di biocarburanti, queste soddisfano infatti il 31,7% di tutta la domanda nazionale di energia, superando il petrolio, sceso al 30,8%. Per quanto riguarda la produzione di elettricità, le biomasse coprono l’8% al fabbisogno nazionale.
A diffondere i nuovi dati è stata l’associazione svedese per le bioenergie Svebio, precisando che fra il 2000 e il 2009 l’energia totale generata dalle biomasse è salita da 88 a 115 milioni di MWh, mentre quella prodotta dal petrolio è scesa da 142 a 112 milioni di MWh. Seguono l’energia idroelettrica con 61 milioni di MWh (17% di tutta l’energia primaria e quasi il 48% di quella elettrica) e il nucleare con 47 milioni di MWh (13% dell’energia primaria e circa il 35% di quella elettrica). Inoltre, secondo le previsioni della Svebio, l’energia da biomasse crescerà del 10% nel 2011. Malgrado le potenzialità in parte ci sarebbero, difficile per il momento immaginare un futuro simile anche per l’Italia. Se il risultato svedese è stato frutto di una forbice che si è andata chiudendo (+ biomasse e – petrolio) da noi almeno un primo passo nella giusta direzione è stato però compiuto, anche se in gran parte quale conseguenza della crisi economica.
Stando ai dati divulgati pochi giorni fa dall’Unione Petrolifera, con il calo dei consumi, la bolletta petrolifera italiana nel 2009 infatti è crollata, attestandosi a 20,4 miliardi di euro, con un risparmio di quasi 12 miliardi di euro rispetto al 2008 (-37%).
http://www.marciatoribrembio.net/wp-content/uploads/2009/05/pageimage_2631_tn.jpg
FATTI, NON PU!!!!!E :read:
Il biocarburante è una fregatura, ti fa mantenere la dipendenza da petrolio e motori di tipo tradizionale. Si allunga il brodo, in pratica.
Non parliamo poi dei biocarburati derivati da mais e similari che fanno impennare il prezzo dei generi alimentari di prima necessità.
jumpermax
15-06-2010, 18:22
Il biocarburante è una fregatura, ti fa mantenere la dipendenza da petrolio e motori di tipo tradizionale. Si allunga il brodo, in pratica.
Non parliamo poi dei biocarburati derivati da mais e similari che fanno impennare il prezzo dei generi alimentari di prima necessità.
sbagliato, il biocarburante proviene da fonti rinnovabili e non altera l'equilibrio di co2. Sulla questione impennata generi alimentari mi pare ci siamo lontani anni luce anzi... oggi gli agricoltori prendono una miseria, allargare le prospettive di guadagno non può fargli che bene
Cmq sarei curioso di sapere cosa utilizzano come materia prima...
John Cage
15-06-2010, 18:44
sbagliato, il biocarburante proviene da fonti rinnovabili e non altera l'equilibrio di co2. Sulla questione impennata generi alimentari mi pare ci siamo lontani anni luce anzi... oggi gli agricoltori prendono una miseria, allargare le prospettive di guadagno non può fargli che bene
Cmq sarei curioso di sapere cosa utilizzano come materia prima...
se non sai neanche cosa utilizzano di materia prima, come fai a sapere che il saldo è positivo rispetto al petrolio? Cioè, potresti avere ragione, ma io mi chiedo: quanto petrolio serve per coltivare e produrre il carburante biologico? In alcuni casi i danni si sono rilevati maggiori dei benefici.
sparagnino
15-06-2010, 19:26
Petrolio, la Svezia fa i fatti
e il nucleare con 47 milioni di MWh (13% dell’energia primaria e circa il 35% di quella elettrica)
Ehm, non per essere cattivo. Anzi, ben vengano queste spinte bioetiche. Ma loro hanno anche il nucleare. E comunque bruciano ancora un bel po' di olio.
Come mai non mi fanno fare una centrale a biomasse in montagna? Il bosco sta crescendo a dismisura. Mio padre si ricorda quando tutti i cucuzzoli delle montagna attorno erano liberi da alberi... Mentre adesso.
Ah, ma spetta: non si può: meglio disboscare in pianura per far spazio alla città che cresce. Ma guai eliminare gli alberi: li ripianteremo. In montagna...
jumpermax
15-06-2010, 22:27
se non sai neanche cosa utilizzano di materia prima, come fai a sapere che il saldo è positivo rispetto al petrolio? Cioè, potresti avere ragione, ma io mi chiedo: quanto petrolio serve per coltivare e produrre il carburante biologico? In alcuni casi i danni si sono rilevati maggiori dei benefici.
beh per forza di cose è positivo producono più energia dalle biomasse di quanta non ne ricavano dal petrolio... pensi che quel 30% di idrocarburi sia usato per coprire il 31% di biocarburanti? :D
entanglement
15-06-2010, 22:44
sbagliato, il biocarburante proviene da fonti rinnovabili e non altera l'equilibrio di co2. Sulla questione impennata generi alimentari mi pare ci siamo lontani anni luce anzi... oggi gli agricoltori prendono una miseria, allargare le prospettive di guadagno non può fargli che bene
Cmq sarei curioso di sapere cosa utilizzano come materia prima...
segatura di conifere. la svezia ne è piena
esattamente come i brasiliani usano l'alcool
ma cazzo, noi siamo pieni di sole e vento. non abbiamo bisogno di questi mezzucci
sbagliato, il biocarburante proviene da fonti rinnovabili e non altera l'equilibrio di co2. Sulla questione impennata generi alimentari mi pare ci siamo lontani anni luce anzi... oggi gli agricoltori prendono una miseria, allargare le prospettive di guadagno non può fargli che bene
Cmq sarei curioso di sapere cosa utilizzano come materia prima...
Ragionamento molto terra terra.
Biocarburante prolunga nel tempo l'utilizzo dei motori a combustione interna (con utilizzo dei relativi lubrificanti ecc.ecc.) e non ci libera dall'utilizzo del petrolio, bloccando di fatto le nuove tecnologie ed allungando i tempi di utilizzo dell'oro nero.
La questione prezzo dei generi alimentari è invece grave e sta mettendo in ginocchio molte popolazioni del terzo mondo.
jumpermax
16-06-2010, 20:56
Ragionamento molto terra terra.
Biocarburante prolunga nel tempo l'utilizzo dei motori a combustione interna (con utilizzo dei relativi lubrificanti ecc.ecc.) e non ci libera dall'utilizzo del petrolio, bloccando di fatto le nuove tecnologie ed allungando i tempi di utilizzo dell'oro nero.
La questione prezzo dei generi alimentari è invece grave e sta mettendo in ginocchio molte popolazioni del terzo mondo.
Non è alcun modo correlabile con la questione dei biocarburanti... ti ricordo che nei paesi occidentali abbiamo problemi coi surplus di produzione agricola non con il contrario, mentre i prezzi risentono più delle quotazioni di borsa.
Sulla questione motori a combustione interna non ce ne possiamo certo liberare dall'oggi al domani. I biocarburanti saranno fondamentali per tamponare la crisi inevitabilmente prodotta dal peak oil... a cui non potremo far fronte con una repentina migrazione di massa su una tecnologia nuova
Non è che , tipo "abbiamo bisogno di 20 anni per sviluppare nuove tecnologie " e allora già sappiamo che ci possiamo arrivare solo integrando il petrolio con i biocarburanti. Si prolunga l'utilizzo dei motori a combustione interna perchè fa comodo a chi trivella. Punto.
Le tecnologie ci sono già. Non c'è interesse a spingere sui tempi e avviare le produzioni di massa e conseguente riduzione dei costi .
io spero solo che non sia troppo tardi.
la svezia oggi, l'america e l'europa magari tra 20 anni, cina e india tra... game over. inserire gettone per ricominciare la partita.
Dream_River
17-06-2010, 12:04
io spero solo che non sia troppo tardi.
la svezia oggi, l'america e l'europa magari tra 20 anni, cina e india tra... game over. inserire gettone per ricominciare la partita.
Nel senso che speri non sia troppo tardi per mettersi al riparo dalla fine del petrolio?
Paganetor
17-06-2010, 13:20
c'è da dire anche che sono 9 milioni, non 60, e che lì l'industria (che consuma parecchio) non è che sia supersviluppata
questo senza togliere nulla agli itneressanti sviluppi che stanno portando avanti in materia di (in)dipendenza energetica!
c'è da dire anche che sono 9 milioni, non 60, e che lì l'industria (che consuma parecchio) non è che sia supersviluppata
questo senza togliere nulla agli itneressanti sviluppi che stanno portando avanti in materia di (in)dipendenza energetica!
Eolico e solare dovrebbero essere spinti al massimo, i biocarburanti vanno bene solo dove effettivamente ci sono produzioni massicce di scarti vegetali non utilizzabili in altro modo. Però leggevo che in brasile il costo dello zucchero si è triplicato a causa delle derrate deviate massicciamente per farne etanolo.
Nel senso che speri non sia troppo tardi per mettersi al riparo dalla fine del petrolio?
no, dai cambiamenti irreversibili alle condizioni climatiche
Ragionamento molto terra terra.
Biocarburante prolunga nel tempo l'utilizzo dei motori a combustione interna (con utilizzo dei relativi lubrificanti ecc.ecc.) e non ci libera dall'utilizzo del petrolio, bloccando di fatto le nuove tecnologie ed allungando i tempi di utilizzo dell'oro nero.
La questione prezzo dei generi alimentari è invece grave e sta mettendo in ginocchio molte popolazioni del terzo mondo.
guarda che non esiste NESSUNA tecnologia in grado di eliminare il 100% del petrolio. NESSUNA.
per i biocarburanti, dipende con cosa li fai: non è mica obbligatorio farli con prodotti alimentari come il mais!
In brasile lo fanno con gli scarti della canna da zucchro, che NON sono commestibili.
no, dai cambiamenti irreversibili alle condizioni climatiche
Ma quelli ci sono sempre stati se consideri la Terra dalla sua nascita ad oggi :p
Quanto è passato dall'ultima glaciazione per la Terra? Un battito di ciglia.
Il problema è come l'eventuale cambiamento cambierà noi e la nostra vita.
Ma quelli ci sono sempre stati se consideri la Terra dalla sua nascita ad oggi :p
Quanto è passato dall'ultima glaciazione per la Terra? Un battito di ciglia.
Il problema è come l'eventuale cambiamento cambierà noi e la nostra vita.
Appunto. la Terra si arrangia anche SENZA l'uomo, come s'è arrangiata per milioni di anni.
Il problema è che succede a NOI
guarda che non esiste NESSUNA tecnologia in grado di eliminare il 100% del petrolio. NESSUNA.
per i biocarburanti, dipende con cosa li fai: non è mica obbligatorio farli con prodotti alimentari come il mais!
In brasile lo fanno con gli scarti della canna da zucchro, che NON sono commestibili.
Non è obbligatorio ma di fatto lo fanno, per business.
E comunque in Brasile il prezzo dello zucchero è molto salito.
Questi sono i fatti.
jpjcssource
19-06-2010, 17:37
Non è obbligatorio ma di fatto lo fanno, per business.
E comunque in Brasile il prezzo dello zucchero è molto salito.
Questi sono i fatti.
Bisogna anche dire però che ci vuole tempo perchè i prezzi dei prodotti agricoli si assestino, l'aumento vertiginoso della produzione di biocarburati ha preso alla sprovvista i produttori agricoli che si sono ritrovati con una produzione insufficiente.
Attualmente i mercati sono molto chiusi in fatto nel commercio di prodotti agricoli con i grandi produttori (UE, USA, Brasile, ecc..) che fanno protezionismo a vicenda, quindi si ritrovano con un surplus di produzione elevato che difficilmente riescono a smaltire con le esportazioni ed allo stesso tempo una capacità produttiva ancora enormemente più elevata di quella attuale che genera surplus.
Con il tempo si potranno produrre molto più biocarburante di adesso (che in realtà è a dir poco irrisorio come quantità) mantenendo il prezzo dei prodotti agricoli a livelli non molto più elevati di quelli pre boom dei biocarburanti.
Ovvio che l'idea di produrre tanto biocarburante in un anno quanto petrolio o almeno quanto petrolio usato per la combustione è utopistico e spero che si tratti di una soluzione tampone o almeno integrabile con altre.
IMHO l'energia elettrica è la soluzione migliore per il futuro, soprattutto lo sarà il giorno in cui entrerà in funzione la prima centrale a fusione ed a quel punto potremo avere energia in maniera virtualmente illimitata.
Non è obbligatorio ma di fatto lo fanno, per business.
E comunque in Brasile il prezzo dello zucchero è molto salito.
Questi sono i fatti.
I fatti non vogliono dire niente se non indaghi le CAUSE.
quanto al tuo ragionamento,m sarebbe come dire che il forno è una cosa brutta perchè ad Aushwitz ci bruciavano le persone, quindi aboliamo i forni per la pizza. Senza senso
IMHO l'energia elettrica è la soluzione migliore per il futuro, soprattutto lo sarà il giorno in cui entrerà in funzione la prima centrale a fusione ed a quel punto potremo avere energia in maniera virtualmente illimitata.
c'è anche chi, occupandosi per 50 anni di fusione, sostiene che potrebbe essere irrealizzabile realizzare un "Sole" sulla Terra. Il che rinvia direttamente alla domanda: Ma se abbiamo un sole gratis sopra la testa, perchè non sfruttare quello? Potrebbe costare meno fare centrali solari in orbita (spazio a disposizione illimitato, nessun problema di notte/giorno/meteo). Si tratta solo di trovare il modo di "portare giù" quella energia.
Micene.1
21-06-2010, 10:48
boh cmq i modi per trovare alternative al petrolio ci sono, brava la svezia ma si possono fare tante cosette...cazzo 6 miliardi di persone a pensare ad una soluzione alternativa qualcosa di buono lo tirano fuori...il problema è la volonta...ma se invece (per dire) dei miliardi per la guerra in iraq nn si faceva un po di solare?
boh cmq i modi per trovare alternative al petrolio ci sono, brava la svezia ma si possono fare tante cosette...cazzo 6 miliardi di persone a pensare ad una soluzione alternativa qualcosa di buono lo tirano fuori...il problema è la volonta...ma se invece (per dire) dei miliardi per la guerra in iraq nn si faceva un po di solare?
è stranoto che l'efficienza ed il risparmio energetico sono (sarebbero) la PRIMA fonte energetica. :)
Micene.1
21-06-2010, 13:17
è stranoto che l'efficienza ed il risparmio energetico sono (sarebbero) la PRIMA fonte energetica. :)
beh si lo so...cmq qui si parla di produzione di energia non di efficienza ;)
se parliamo di efficienza devo dire l'italia nn è male come è combinata in termini di incentivi (certificati bianchi e co.) ;)
I fatti non vogliono dire niente se non indaghi le CAUSE.
quanto al tuo ragionamento,m sarebbe come dire che il forno è una cosa brutta perchè ad Aushwitz ci bruciavano le persone, quindi aboliamo i forni per la pizza. Senza senso
:rotfl:
I fatti sono che se devii derrate alimentari dal consumo umano alla produzione di carburanti, i prezzi salgono.
I fatti sono che bisogna smetterla coi motori a combustione interna.
Di che cause parli? Le strade per liberarsi dal petrolio sono altre, non cercando "surrogati" dello stesso .
beh si lo so...cmq qui si parla di produzione di energia non di efficienza ;)
se parliamo di efficienza devo dire l'italia nn è male come è combinata in termini di incentivi (certificati bianchi e co.) ;)
ormai in molti ambienti l'efficienza energetica è considerata come una vera e propria fonte di energia: in fondo se risparmi metà petrolio (ad esempio) puoi usarlo per qualcos'altro.
No, l'italia è combinata malissimo, visto che 'sti certificati vengono dati ad inceneritori e raffinerie... :(
Non parliamo poi del parco immobili disastrato.
Micene.1
21-06-2010, 14:19
ormai in molti ambienti l'efficienza energetica è considerata come una vera e propria fonte di energia: in fondo se risparmi metà petrolio (ad esempio) puoi usarlo per qualcos'altro.
si ho capito ma la produzione di energia da qualche parte la devi avere e ci dobbiamo muovere per averla pulita :O
No, l'italia è combinata malissimo, visto che 'sti certificati vengono dati ad inceneritori e raffinerie... :(
Non parliamo poi del parco immobili disastrato.
i certificati bianchi nn possono andare ad impianti produttivi tranne in rari casi (solare) perche si va a premiare l'efficientamento solo sugli usi finali di energia
:rotfl:
- I fatti sono che se devii derrate alimentari dal consumo umano alla produzione di carburanti, i prezzi salgono.
- I fatti sono che bisogna smetterla coi motori a combustione interna.
- Di che cause parli? Le strade per liberarsi dal petrolio sono altre, non cercando "surrogati" dello stesso .
- Se usi gli scarti della produzione alimentare per farci etanolo, non aumenti certo i prezzi delle derrate. Certo che se si usa mais per fare etanolo il discorso cambia. Il problema quindi non sono i biocombustibili ma come li produci. Tempo fa un servizio di report aveva dimostrato la possibilità di ricavare biodisel dall'olio di frittura esausto.
- e perchè mai? dipende con cosa li fai andare.
- Cause dell'aumento dei prezzi dei generi alimentari. tu fai un ragionamento troppo diretto biocarburanti = aumento costi cibo.
si ho capito ma la produzione di energia da qualche parte la devi avere e ci dobbiamo muovere per averla pulita :O
se per ottenere lo stesso risultato consumi meno, significa che inquini meno e/o che a parità di inquinamento puoi fare più cose.Insomma, va considerato IL COMPLESSO dei consumi energetici senza per forza fossilizzarsi sul "consumare meno petrolio" in questo o quel settore.
Voglio dire, la Francia è piena zeppa di nucleare ma consuma più petrolio dell'Italia! :eek:
E se si guarda al complesso delle fonti fossili ne consuma poco meno dell'Italia (e la popolazione è molto simile).
Visto che anche il benessere è all'incirca lo stesso, è evidente che sprecano l'energia molto di più.
Quindi, a parità di risultato finale (energia&benessere), inquinano molto di più. Il "pulito" va valutato con un bilancio complessivo consumi/utilità.
:rotfl:
I fatti sono che bisogna smetterla coi motori a combustione interna.
Rassegnati che ci vorranno ancora tanti tanti anni per rendere competitiva un'alternativa. Motori elettrici e ancora di più idrogeno sono anche controproducenti in termini di efficienza se l'energia elettrica viene prodotta come viene prodotta oggi (petrolio, metano, carbone).
Il vettore energetico liquido (o comunque a base di idrocarburi) rimane per il trasporto autonomo la migliore soluzione a medio termine.
Il vettore energetico liquido (o comunque a base di idrocarburi) rimane per il trasporto autonomo la migliore soluzione a medio termine.
oppure biocarburanti come etanolo, alcool...
Rassegnati che ci vorranno ancora tanti tanti anni per rendere competitiva un'alternativa. Motori elettrici e ancora di più idrogeno sono anche controproducenti in termini di efficienza se l'energia elettrica viene prodotta come viene prodotta oggi (petrolio, metano, carbone).
Il vettore energetico liquido (o comunque a base di idrocarburi) rimane per il trasporto autonomo la migliore soluzione a medio termine.
Purtroppo è questo il problema. L'utilizzo dei biocarburanti prolungherà l'utilizzo dei vettori energetici liquidi allungando la vita al petrolio, quello che vogliono le "sette sorelle".
Ci sono molti articoli ben scritti al riguardo.
Purtroppo è questo il problema. L'utilizzo dei biocarburanti prolungherà l'utilizzo dei vettori energetici liquidi allungando la vita al petrolio, quello che vogliono le "sette sorelle".
Ci sono molti articoli ben scritti al riguardo.
Non è che di fatto ci siano alternative per dire da domani zero petrolio, eh!
La prima unica e seria alternativa è cambiare i comportamenti delle persone e ridurre sprechi ed inefficienze.
Altre bacchette magiche NON ci sono nè sono all'orizzonte.
Non è che di fatto ci siano alternative per dire da domani zero petrolio, eh!
La prima unica e seria alternativa è cambiare i comportamenti delle persone e ridurre sprechi ed inefficienze.
Altre bacchette magiche NON ci sono nè sono all'orizzonte.
Non ti sforzi di capire.
Non c'è attualmente quello che ci dovrebbe essere, cioè un forte intervento dei governi per cominciare la dismissione di tali vettori energetici. Proprio perchè ci vuole tempo, bisogna cominciare subito. Invece la menano con questi brodini, molte iniziative sono private tra l'altro. I biocarburanti non possono comunque fare da "ponte" in tale passaggio, perchè la quantità producibile è sempre troppo piccola rispetto all'attuale consumo mondiale. E' una cosa per allocchi, la faccenda dei biocarburanti. Può andare bene per qualche paese, ma già in brasile ci stanno lucrando un pò troppo.
E' come la faccenda dei pellets, nati come riutilizzo delle segature e dei prodotti di scarto delle falegnamerie in Canada (quindi a basso costo) per poi aumentare di prezzo quando si è annusato il "businness" ed hanno cominciato a fare pellets non dagli scarti ma proprio dai tronchi, facendo salire poi anche il prezzo del legno tradizionale.
Ci vuole una sterzata decisa, da subito. La tecnologia c'è, ma al momento non la si vuole usare.
Non ti sforzi di capire.
Non c'è attualmente quello che ci dovrebbe essere, cioè un forte intervento dei governi per cominciare la dismissione di tali vettori energetici. Proprio perchè ci vuole tempo, bisogna cominciare subito. Invece la menano con questi brodini, molte iniziative sono private tra l'altro. I biocarburanti non possono comunque fare da "ponte" in tale passaggio, perchè la quantità producibile è sempre troppo piccola rispetto all'attuale consumo mondiale. E' una cosa per allocchi, la faccenda dei biocarburanti. Può andare bene per qualche paese, ma già in brasile ci stanno lucrando un pò troppo.
E' come la faccenda dei pellets, nati come riutilizzo delle segature e dei prodotti di scarto delle falegnamerie in Canada (quindi a basso costo) per poi aumentare di prezzo quando si è annusato il "businness" ed hanno cominciato a fare pellets non dagli scarti ma proprio dai tronchi, facendo salire poi anche il prezzo del legno tradizionale.
Ci vuole una sterzata decisa, da subito. La tecnologia c'è, ma al momento non la si vuole usare.
sono d'accordo con te sulle deformazioni introdotte dal mercato.
sono d'accordo che ci siano tecnologie in grado di coprire una quota dei consumi (grande quanto, dipende da molti aspetti non solo tecnici).
sono d'accordo che alcune di queste tecnologie vadano sviluppate urgentemente sia come ricerca che come applicazione.
tuttavia mi sembra difficile stravolgere il sistema di produzione energetico senza cambiare la testa alla gente: basta che guardi quanti girano da soli sui SUV.
sono d'accordo con te sulle deformazioni introdotte dal mercato.
sono d'accordo che ci siano tecnologie in grado di coprire una quota dei consumi (grande quanto, dipende da molti aspetti non solo tecnici).
sono d'accordo che alcune di queste tecnologie vadano sviluppate urgentemente sia come ricerca che come applicazione.
tuttavia mi sembra difficile stravolgere il sistema di produzione energetico senza cambiare la testa alla gente: basta che guardi quanti girano da soli sui SUV.
Concordo. Però la soluzione c'è, offri alternative valide ed economiche, e contemporaneamente metti il litro di benzina a 5 euro. Il mercato poi si aggiusta da solo.
Come alternativa "ponte" fino alla dismissione dei vettori liquidi per gli spostamenti urbani basterebbero delle mini car ibrdide (magari con la parte termica a diesel ) con consumi medi intorno all' 1% . Già esistono, invece producono su iniziative private Toyota e Honda delle ibride grandi, che già abbattono i consumi del 50% rispetto ad un equivalente a benzina, ma che costano troppo, sono grandi e "lussuose" e non sono certo il massimo del'economicità di acquisto e gestione per spostamenti di una singola persona nei centri urbani. Ci vorrebbe una massiccia legislazione inproposito da parte dei governi.
Ci vorrebbe una massiccia legislazione inproposito da parte dei governi.
ma non crea consenso nel popolo bue...
Non ti sforzi di capire.
Non c'è attualmente quello che ci dovrebbe essere, cioè un forte intervento dei governi per cominciare la dismissione di tali vettori energetici. Proprio perchè ci vuole tempo, bisogna cominciare subito. Invece la menano con questi brodini, molte iniziative sono private tra l'altro. I biocarburanti non possono comunque fare da "ponte" in tale passaggio, perchè la quantità producibile è sempre troppo piccola rispetto all'attuale consumo mondiale. E' una cosa per allocchi, la faccenda dei biocarburanti. Può andare bene per qualche paese, ma già in brasile ci stanno lucrando un pò troppo.
E' come la faccenda dei pellets, nati come riutilizzo delle segature e dei prodotti di scarto delle falegnamerie in Canada (quindi a basso costo) per poi aumentare di prezzo quando si è annusato il "businness" ed hanno cominciato a fare pellets non dagli scarti ma proprio dai tronchi, facendo salire poi anche il prezzo del legno tradizionale.
Ci vuole una sterzata decisa, da subito. La tecnologia c'è, ma al momento non la si vuole usare.
Quale tecnologia?
Una tecnologia valida è quella che NON deprime l'economia, deve essere economicamente competitiva. Si potrebbe spingere tantissimo sul fotovoltaico, ma se poi i costi vanno a ricadere in larghissma parte sui consumatori si rimane fregati. Un passaggio totale alle rinnovabili è quasi impossibile per soddisfare la richiesta energetica che c'è ora e che ci sarà.
Un biocarburante è di per sè rinnovabile, trattandosi solo di un mezzo con cui trasporto energia chimica procurata dal sole a breve termine, e continuo a dire che è il sistema più efficiente per ora. Se la produzione divenisse massiva (credo con le alghe ci siano buone prospettive) poi sarebbero anche economicamente competitivi rispetto al petrolio, che quindi diminuirebbe la sua incidenza.
Concordo. Però la soluzione c'è, offri alternative valide ed economiche, e contemporaneamente metti il litro di benzina a 5 euro. Il mercato poi si aggiusta da solo.
E all'economia chi pensa? Come gira l'economia con un costo energetico così elevato?
Come alternativa "ponte" fino alla dismissione dei vettori liquidi per gli spostamenti urbani basterebbero delle mini car ibrdide (magari con la parte termica a diesel ) con consumi medi intorno all' 1% . Già esistono, invece producono su iniziative private Toyota e Honda delle ibride grandi, che già abbattono i consumi del 50% rispetto ad un equivalente a benzina, ma che costano troppo, sono grandi e "lussuose" e non sono certo il massimo del'economicità di acquisto e gestione per spostamenti di una singola persona nei centri urbani. Ci vorrebbe una massiccia legislazione inproposito da parte dei governi.
Infatti le ibride prodotte per gli stati uniti da Toyota e Honda sono un'operazione di facciate bella e buona. Le spinte per la riduzione dei consumi si stanno facendo sentire anche là, e chi si può permettere auto costose, pur di essere politically correct, si compra il suv ibrido. A me francamente un suv da 300 cavalli con 250 che provengono dal motore a benzina pare molto poco politically correct.:rolleyes:
Comunque le ibride abbattono i consumi in modo significativo spesso solo nei cicli di omologazione. Poi i vantaggi sono tutti da dimostrare nell'utilizzo reale.
Quale tecnologia?
Una tecnologia valida è quella che NON deprime l'economia, deve essere economicamente competitiva. Si potrebbe spingere tantissimo sul fotovoltaico, ma se poi i costi vanno a ricadere in larghissma parte sui consumatori si rimane fregati. Un passaggio totale alle rinnovabili è quasi impossibile per soddisfare la richiesta energetica che c'è ora e che ci sarà.
Un biocarburante è di per sè rinnovabile, trattandosi solo di un mezzo con cui trasporto energia chimica procurata dal sole a breve termine, e continuo a dire che è il sistema più efficiente per ora. Se la produzione divenisse massiva (credo con le alghe ci siano buone prospettive) poi sarebbero anche economicamente competitivi rispetto al petrolio, che quindi diminuirebbe la sua incidenza.
obiettivamente, dati alla mano, non credo che riusciremo mai a produrre in modo "rinnovabile" , abbastanza biocarburante da soppiantare il petrolio.
E all'economia chi pensa? Come gira l'economia con un costo energetico così elevato?
Il sistema economico che abbiamo creato sta mostrando tutti i suoi limiti.
Sarà l'occasione per rivederlo.
Infatti le ibride prodotte per gli stati uniti da Toyota e Honda sono un'operazione di facciate bella e buona. Le spinte per la riduzione dei consumi si stanno facendo sentire anche là, e chi si può permettere auto costose, pur di essere politically correct, si compra il suv ibrido. A me francamente un suv da 300 cavalli con 250 che provengono dal motore a benzina pare molto poco politically correct.:rolleyes:
Comunque le ibride abbattono i consumi in modo significativo spesso solo nei cicli di omologazione. Poi i vantaggi sono tutti da dimostrare nell'utilizzo reale.
Come ho spiegato, le ibride non sono la soluzione definitiva. I consumi vengono realmente abbattuti (ho un amico con una prius prima serie, lui fa 5l/100 km in pieno centro quando una vettura equivalente nel traffico consuma il triplo) . Il fatto è che , come giustamente hai detto, sono vetture di facciata mentre in pieno centro si sentirebbe il bisogno di mini e microcar , con consumi ancora più ridotti e costi di acquisto bassi.
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