View Full Version : La politica economica dei giovani industriali
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Vedono segnali di ripresa, ma non si accontentano, vogliono qualcosa di più strutturale. Propongono ricette concrete contro gli sprechi, chiedono riforme per liberare il paese dai vincoli anti-sviluppo, cambiamento è la loro parola d'ordine.
Citano, orgogliosi e indignati, il dato sulla spesa pubblica evidenziato nella relazione della loro presidente, Federica Guidi: cento anni fa era limitata al 12%, ora è salita a livelli insostenibili. Tagliare subito, dare prospettive, guardare lontano.
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Cara Federica se avessi la bacchetta magica ti farei tornare ventenne nel 1910 ma non come ricca borghese ma come operaia tessile o mondina o sigaraia o lavandaia............ per farti assaggiare quello che era lo stato sociale con una spesa al 12%. :(
Complimenti, questa deregulation ci porterà a invidiare i lavoratori cinesi!
Pancho Villa
12-06-2010, 17:29
Complimenti, questa deregulation ci porterà a invidiare i lavoratori cinesi!
Quale deregulation???
Campi di cotone rulez !!!
C;,a;,z;,a
luigiaratamigi
12-06-2010, 17:42
Ma i giovani industriali sono quelli che quando si incontrano (fra di loro), si lamentano col governo perchè spreca tempo per riforme inutili e non fa nulla per la ripresa industriale, mentre quando ospitano lo statista da giardino che blatera dal palco di intercettazioni e minchiate varie, si spellano le mani a forza di applausi?
Per quanto mi riguarda "se ne possono andare a morì ammazzati" (cit. ministriale)
Quale deregulation???
la prossima che tremonti presenterà in consiglio dei ministri su istruzione della marcegaglia :(
Ho ascoltato anch'io qualche intervento del convegno.
Obiettivo: risanare il bilancio dello Stato.
Come farlo? Vendendo i beni demaniali dello Stato.
:doh:
Ho ascoltato anch'io qualche intervento del convegno.
Obiettivo: risanare il bilancio dello Stato.
Come farlo? Vendendo i beni demaniali dello Stato.
:doh:
i giovani parassiti manco sono aggiornati! adesso è diventato tutto regionale, in Toscana si stanno la litigare la proprietà del David di Michelangiolo :eek:
pensa come stiamo messi.......
Nel precedente governo B. Tremonti voleva fare finanza creativa e vendersi tutte le spiagge acciochè fossere cementificate per bene, cosa che è avvenuta su molte coste della Spagna che ora devono fare i conti con la bolla immobiliare.
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Vedono segnali di ripresa, ma non si accontentano, vogliono qualcosa di più strutturale. Propongono ricette concrete contro gli sprechi, chiedono riforme per liberare il paese dai vincoli anti-sviluppo, cambiamento è la loro parola d'ordine.
Citano, orgogliosi e indignati, il dato sulla spesa pubblica evidenziato nella relazione della loro presidente, Federica Guidi: cento anni fa era limitata al 12%, ora è salita a livelli insostenibili. Tagliare subito, dare prospettive, guardare lontano.
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Cara Federica se avessi la bacchetta magica ti farei tornare ventenne nel 1910 ma non come ricca borghese ma come operaia tessile o mondina o sigaraia o lavandaia............ per farti assaggiare quello che era lo stato sociale con una spesa al 12%. :(
Complimenti, questa deregulation ci porterà a invidiare i lavoratori cinesi!
i ciovani industriali .......:Puke: :Puke:
dalla bolgia dei giovani industriali sarebbe da stornare:
il numero di coloro che sono industriali per aver ricevuto in dono la fabbrichetta dal papà, dal nonno ecc...
poi togliamo quelli che hanno ricevuto dallo zio d'america, dalla nonna dal magnaccio ecc ecc il capitale per iniziare.
teniamo solamente coloro che sono iniziati da zero raccattando sul mercato i finanziamenti e ingrandendo man mano l'azienda,
ecco, solo allora potremo sederci al tavolo, discutere e magari valutare con una certa serietà le proposte che emergono.
altrimenti è solo una giornata per farsi un weekend di ferie sponsorizzato dall'impresa.
i ciovani industriali .......:Puke: :Puke:
dalla bolgia dei giovani industriali sarebbe da stornare:
il numero di coloro che sono industriali per aver ricevuto in dono la fabbrichetta dal papà, dal nonno ecc...
poi togliamo quelli che hanno ricevuto dallo zio d'america, dalla nonna dal magnaccio ecc ecc il capitale per iniziare.
teniamo solamente coloro che sono iniziati da zero raccattando sul mercato i finanziamenti e ingrandendo man mano l'azienda,
ecco, solo allora potremo sederci al tavolo, discutere e magari valutare con una certa serietà le proposte che emergono.
altrimenti è solo una giornata per farsi un weekend di ferie sponsorizzato dall'impresa.
non resterebbe nessuno :D i giovani virgulti si sono trovati la pappa nel piatto ma gestirla con le regole è faticoso assai e allora concordano con gran capo............via le regole...........libera impresa in libero mercato e già che ci siamo torniamo allo statuto albertino dove la proprietà faceva parte dei diritti inviolabili.....ute et abute...il loro motto
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