View Full Version : Raccomandata con ricevuta di ritorno: veridicità documento spedito
A distanza di 3 anni devo far riferimento ad una ricevuta di ritorno (che fortunatamente ho recuperato) di una disdetta spedita appunto tramite RR.
Poichè non ho una copia del contenuto della RR, in possesso del destinataro, vorrei sapere se quest'ultimo può contestare la mia ricevuta e non avendo io una copia del contenuto spedito 3 anni fa, non vorrei ritrovarmi con le spalle al muro :(
Insomma: sul fatto che l'abbiano ricevuta non ci piove in quanto ho in mano la ricevuta firmata dal destinatario, ma quello che mi preoccupa è che possano appigliarsi al contenuto! In teoria potrei aver mandato loro qualunque cosa...(e non una richiesta di disdetta) non potendolo dimostrare :(
Che dite?
alphacygni
25-05-2010, 11:50
e allora seguendo questo ragionamento, tutte le raccomandate non varebbero una cippa...:stordita:
anche perche' credo si supponga che ad una (per dire) societa' telefonica uno invii per raccomandata delle comunicazioni "importanti", non i saluti per le vacanze!
certo e' che tenere una copia del contenuto non avrebbe guastato...
Ma anche se tu avessi mantenuto una copia del documento inviato nessuno potrebbe escludere successive manipolazioni del contenuto (date, luoghi etc.) per cui quella che produrresti "oggi" non sarebbe certificabile ed aderente a quella di "ieri".
Teoricamente avresti potuto mandargli un foglio in bianco e successivamente stamparti la disdetta da conservare.
Per questo è stata inventata la firma digitale che certifica mittente, destinatario, tempi, luoghi e contenuti....ma prima che si inizierà ad usarla saremo tutti pensionati (se ancora ci sarà la pensione...:D ).
Feliciano87
25-05-2010, 12:38
Argomento interessante
http://www.altalex.com/index.php?idnot=9698
non ho letto tutto questo link ma a quanto pare dobbiamo cominciare tutti ad usare solo ed esclusivamente la PEC
:boh: :boh: :boh: :boh: :boh:
alphacygni
25-05-2010, 13:09
cmq io ultimamente ho usato la raccomandata online... molto meno sbattimento, e costa anche (leggermente) meno. E in teoria, transitando per un server delle poste, il contenuto potrebbe essere anche in qualche modo reso "inconfutabile"...
P.S. cmq quella della C.C. non la sapevo... e' una follia :mbe:
pare dobbiamo cominciare tutti ad usare solo ed esclusivamente la PEC
eheheheh questo avrebbe risolto subito il mio problema, dato che oltre a certificare dati di invio certifica anche il contenuto ;)
Appena riesco leggo tutto con calma...
PazZo!!!
25-05-2010, 14:17
...ma una volta spedita una raccomandata di, come nell'esempio, una disdetta, questo contiene sicuramente un documento certificato da una firma e da una data, quindi, nel caso si presenti la ricevuta di ritorno, il destinatario dovrebbe presentare appunto il documento firmato di data inerente a quello della ricevuta... a meno che non se lo inventi... o sbaglio?
...ma una volta spedita una raccomandata di, come nell'esempio, una disdetta, questo contiene sicuramente un documento certificato da una firma e da una data, quindi, nel caso si presenti la ricevuta di ritorno, il destinatario dovrebbe presentare appunto il documento firmato di data inerente a quello della ricevuta... a meno che non se lo inventi... o sbaglio?
Perchè dovrebbe contenere sicuramente un documento?
Ti faccio l'esempio di una disdetta ad una compagnia telefonica.
Il Sig. Rossi ogni 6 mesi invia un foglio in bianco tramite raccomandata alla sua compagnia telefonica. Quando gli farà comodo potrà reclamare una fantomatica disdetta inviata il XX/XX/XX allegando la ricevuta di ritorno relativa. E' una forzatura? forse si leggendo che la Cassazione ha sancito che l'onere della prova spetta al mittente e non al destinatario, ma resta il fatto che nessuna delle 2 parti può dinanzi ad un giudice dimostrare che il "proprio" documento sia quello contenuto nella raccomandata.
Solo la firma digitale definisce parti, tempi e contenuti. La PEC, posta elettronica certificata, fotografa parti e tempi ma non certifica il contenuto, o meglio l'eventuale alterazione del contenuto nel passaggio dal mittente al destinatario. L'integrità a prova di singolo bit è invece garantita dalla firma digitale tramite l'accoppiata chiave pubblica-chiave privata.
La PEC, posta elettronica certificata, fotografa parti e tempi ma non certifica il contenuto, o meglio l'eventuale alterazione del contenuto nel passaggio dal mittente al destinatario. L'integrità a prova di singolo bit è invece garantita dalla firma digitale tramite l'accoppiata chiave pubblica-chiave privata.
Dici che la PEC non garantisce anche il contenuto?
Ci può stare in quanto la PEC dovrebbe sostituire la classica RR, (anche in termini di legge), che come pare soffre proprio del problema della veridicità del contenuto, quindi ache la PEC dovrebbe soffrire di questo problema...
Ok la firma digitale in accoppiata alla PEC è il massimo :D
Argomento interessante
http://www.altalex.com/index.php?idnot=9698
non ho letto tutto questo link ma a quanto pare dobbiamo cominciare tutti ad usare solo ed esclusivamente la PEC
:boh: :boh: :boh: :boh: :boh:
Mi son fermato a leggere a questo punto:
Adesso la Corte di Cassazione ha stabilito che spetta al mittente provare ciò che il destinatario della raccomandata ha realmente ricevuto aprendo la busta consegnatagli dal portalettere o dall’ufficio postale.
E come fa? :confused: :confused: :mbe: :mbe:
Matrixbob
25-05-2010, 20:32
Beh effettivamente, ormai l'ITA è un paese senza senso civico, bisogna cautelarsi!
L'aumento di polizia sarà per mantenere quiete la popolazione scanifacentra tra essa?
Matrixbob
25-05-2010, 20:36
IMHO CMQ ci sarà 1 timeout in cui il destinatario, deve farti sapere che gli hai mandato una puttanata o niente, o CMQ deve contattarti per chiedere che fava volevi con quella lettera alla sede legale!!
Questo IMHO per ocme la penso io, m'lItaGlia non so.
eheheheh questo avrebbe risolto subito il mio problema, dato che oltre a certificare dati di invio certifica anche il contenuto ;)
Appena riesco leggo tutto con calma...
Non è corretto :) La PEC non certifica il contenuto, la PEC certifica che nel passaggio dal server del mittente al server del destinatario il contenuto non è stato alterato. Ma non certifica l'integrità del messaggio sin dalla fonte, dal mittente
La PEC, posta elettronica certificata, fotografa parti e tempi ma non certifica il contenuto, o meglio l'eventuale alterazione del contenuto nel passaggio dal mittente al destinatario.
Non è corretto :) La PEC non certifica il contenuto, la PEC certifica che nel passaggio dal server del mittente al server del destinatario il contenuto non è stato alterato. Ma non certifica l'integrità del messaggio sin dalla fonte, dal mittente
Delle due la seconda, come si legge qui
(http://www.firmasicura.it/ca/serv_postacertificata.asp)
La posta certificata, infatti, permette di:
...
assicurare l'inalterabilità del messaggio durante la trasmissione(protezione del messaggio);
...
...mi pareva di ricordare qualcosa del genere...
spedire solo il foglio spillato senza busta, coi bolli sopra , è abbastanza 'cautelante'?
spedire solo il foglio spillato senza busta, coi bolli sopra , è abbastanza 'cautelante'?
E' una idea!
Il solo documento con stampato sopra il numero della raccomandata. Il destinatario non può non esibirlo, essendo io in possesso della ricevuta di ritorno. Se il bollo è "autentico" da scongiurare la falsificazione da parte del destinatario il gioco è fatto!
Devi esibire qualcosa per forza (perchè lo hai ricevuto) e quel qualcosa deve avere tanto di bollo autentico con il numero della raccomandata! Sembra filare...:Prrr:
@gregor
Le tue osservazioni sono giuste...però leggi qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Posta_elettronica_certificata
La posta elettronica certificata (PEC) è uno strumento che permette di dare ad un messaggio di posta elettronica, lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento tradizionale. La PEC può aggiungere inoltre la certificazione del contenuto del messaggio solo se in combinazione con un certificato digitale. La PEC non certifica l'identità del mittente, né trasforma il messaggio in "documento informatico", se il mittente omette di usare la propria firma digitale.
Se si vuole certificazione del contenuto bisogna ricorrere alla firma digitale perchè:
Attualmente la PEC non è uno standard internazionale, rappresentando quindi un insieme di regole e norme italiane. Inoltre, altre tecniche di firma digitale e di tracciamento della consegna analoghi, come RFC 3798, sono già disponibili per le email tradizionali da diversi anni.
Suggerisco la lettura di questo articolo di Andrea Monti
http://www.ictlex.net/?p=1109
L’avvicinarsi della data in cui la posta elettronica certificata (PEC) diventa obbligatoria per aziende e professionisti pone con sempre maggiore urgenza la necessità di rispondere a domande che, da tempo, sono rimaste senza risposta.
Da un lato infatti, come anche per la firma digitale, il quadro normativo è tutt’altro che coerente e dall’altro anche nell’utenza dubbi e incertezze sul funzionamento del meccanismo non aiutano a migliorare la situazione.
Partiamo dal “valore” di un messaggio PEC. Al contrario di quanto si pensa comunemente, la PEC fa solo fede sulla data di invio e ricezione di un messaggio, ma – giuridicamente – non ne attribuisce il contenuto al suo autore. Per questo secondo risultato è necessario applicare al messaggio una firma elettronica qualificata.
Tutto questo, però, non risolve il problema della confidenzialità del messaggio.
Sia la “busta elettronica” (la componente PEC del messaggio) sia il contenuto firmato elettronicamente (cioè il messaggio vero e proprio), infatti, sono custoditi “in chiaro”. Non sono – in altri termini – cifrati e somigliano molto più a una cartolina postale che a una lettera raccomandata.
...
Per usare la PEC con un minimo di sicurezza, dunque, un soggetto dovrebbe servirsi contemporaneamente di almeno tre applicazioni (client PEC, client per la firma elettronica, applicazione crittografica) e sperare che il proprio corrispondente faccia lo stesso.
@gregor
Le tue osservazioni sono giuste...però leggi qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Posta_elettronica_certificata
E' chiaro che l'uso della firma digitale taglia la testa al toro, però da quello che si legge sul sito che ho indicato (gestore PEC Telecom) sembra che un minimo di garanzia ci sia!
Riporto:
assicurare l'inalterabilità del messaggio durante la trasmissione
Non credo sia prerogativa di Telecom...
Matrixbob
08-07-2010, 09:28
Senza firma digitale, non son manco prese in considerazione.
Qualcuno usa la PEC x iscriversi ai concorsi? (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2209244)
Ma anche se tu avessi mantenuto una copia del documento inviato nessuno potrebbe escludere successive manipolazioni del contenuto (date, luoghi etc.) per cui quella che produrresti "oggi" non sarebbe certificabile ed aderente a quella di "ieri".
Teoricamente avresti potuto mandargli un foglio in bianco e successivamente stamparti la disdetta da conservare.
teoricamente.
in pratica, quando mando raccomandate a.r. per l'azienda, sulla comunicazione oltre al numero di protocollo scrivo anche il numero di raccomandata.
ovviamente va conservata una copia.
cosi' in caso di problemi deve essere il destinatario a dimostrare la malafede.
si ma che cazzata...:D
quando anche io facessi autenticare le copie dei documenti da un pubblico ufficiale (più autentiche di così...) come faccio poi a dimostrare che nella raccomandata ho inviato effettivamente una delle copie e non una letterina di Natale?
mi porto l'ufficiale alla posta?
filmo/fotografo tutto con annessi testimoni?
echecazz...:asd:
OUTATIME
08-07-2010, 10:49
Non so se già detto.... (post troppo lungo).
Una vera raccomandata con vero valore legale, dovrebbe essere spedita senza la busta.
Non so se già detto.... (post troppo lungo).
Una vera raccomandata con vero valore legale, dovrebbe essere spedita senza la busta.
Dove è scritto?
Interessante! Così tutti i timbri del caso finirebbero sul documento...
La prossima la faccio così ;)
Non so se già detto.... (post troppo lungo).
Una vera raccomandata con vero valore legale, dovrebbe essere spedita senza la busta.
Si, confermo
Una volta l'ho fatto anch'io per evitare contestazioni (questione molto delicata): foglio della raccomandata ripiegato, ben sigillato ai bordi e indirizzo (con timbri annessi) direttamente sul foglio
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