marlin
21-05-2010, 13:03
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PALERMO - "Sono andato a vedere le tragedie greche. Oggi sono qui a vedere la fine di una tragedia tutta siciliana: la mia". Lo ha detto il senatore Marcello Dell'Utri a margine dell'udienza del processo d'appello che lo vede imputato di concorso in associazione mafiosa.
"Voi non sapete cosa succede nell'animo di una persona che vive una tragedia come la mia", ha spiegato ai giornalisti riferendosi proprio al processo in corso. "Nelle tragedie - ha concluso - ci sono anche eroi: io non sono un eroe. Come ho sempre detto in questo caso l'unico eroe è Vittorio Mangano".
"Marcello Dell'Utri non è mai stato intermediario tra la mafia e Berlusconi". Nega la fondatezza dell'impianto accusatorio e della sentenza di primo grado, che ha condannato il politico a 9 anni per concorso in associazione mafiosa, l'avvocato Nino Mormino. Il legale del senatore del Pdl sta conducendo l'arringa difensiva davanti alla corte d'appello di Palermo che giudica Dell'Utri in secondo grado.
Il penalista sta parlando dell'origine dei rapporti tra il senatore e Berlusconi, "cominciati ben prima che questi si trasferisse a Milano" e trasformatisi in una profonda amicizia. "Solo dopo tempo - spiega Mormino - Dell'Utri si trasferì a Milano fino a diventare uno dei fondatori di Forza Italia". Il legale sta smentendo ora che tra la mafia e il partito del premier sia stato stretto un patto per cui cosa nostra votando Forza Italia avrebbe ottenuto vantaggi.
PALERMO - "Sono andato a vedere le tragedie greche. Oggi sono qui a vedere la fine di una tragedia tutta siciliana: la mia". Lo ha detto il senatore Marcello Dell'Utri a margine dell'udienza del processo d'appello che lo vede imputato di concorso in associazione mafiosa.
"Voi non sapete cosa succede nell'animo di una persona che vive una tragedia come la mia", ha spiegato ai giornalisti riferendosi proprio al processo in corso. "Nelle tragedie - ha concluso - ci sono anche eroi: io non sono un eroe. Come ho sempre detto in questo caso l'unico eroe è Vittorio Mangano".
"Marcello Dell'Utri non è mai stato intermediario tra la mafia e Berlusconi". Nega la fondatezza dell'impianto accusatorio e della sentenza di primo grado, che ha condannato il politico a 9 anni per concorso in associazione mafiosa, l'avvocato Nino Mormino. Il legale del senatore del Pdl sta conducendo l'arringa difensiva davanti alla corte d'appello di Palermo che giudica Dell'Utri in secondo grado.
Il penalista sta parlando dell'origine dei rapporti tra il senatore e Berlusconi, "cominciati ben prima che questi si trasferisse a Milano" e trasformatisi in una profonda amicizia. "Solo dopo tempo - spiega Mormino - Dell'Utri si trasferì a Milano fino a diventare uno dei fondatori di Forza Italia". Il legale sta smentendo ora che tra la mafia e il partito del premier sia stato stretto un patto per cui cosa nostra votando Forza Italia avrebbe ottenuto vantaggi.