View Full Version : Prima cellula sintetica in laboratorio: vita artificiale è realtà
Certo una cosa del genere sarebbe molto utile su Marte (terraformazione) :D
Ci ho pensato anche io :D
Si potrebbe cominciare col disperdere migliaia di miliardi di questi batteri su Marte, però ci sono sempre troppe variabili in gioco.
Ci ho pensato anche io :D
Si potrebbe cominciare col disperdere migliaia di miliardi di questi batteri su Marte, però ci sono sempre troppe variabili in gioco.
Infatti quella è stata la prima cosa che mi è venuta in mente :) Non è molto lontana nel tempo come possibilità, chissà!
NetEagle83
24-05-2010, 12:29
C'hai fatto la tesi? Ottimo ;)
Ma permettimi di chiederti che laurea hai ottenuto. Filosofia?
Ad ogni modo sono d'accordo con te sul discorso in questione.
No, sono laureato in Comunicazione Multimediale, un corso un po' particolare (ma a mio avviso bellissimo) che tra le altre cose mi ha introdotto a robe interessanti, tipo linguistica computazionale (anche nota come NLP - Natural language processing), interazione uomo-macchina ecc.
L'argomento di tesi era l'Affective Computing, un ramo sperimentale delle IA applicato all'interazione uomo-macchina:
http://it.wikipedia.org/wiki/Affective_computing
(p.s. se ti interessa approfondire, ti conviene leggere la pagina di Wikipedia in inglese, è molto più completa. ;))
Per scrivere 'sta tesi ho dovuto attingere informazioni dalle discipline più disparate... psicologia/filosofia cognitiva (*tanta*), filosofia del linguaggio, sociologia, informatica tout court... è stato un lavoro non da poco, ma mi sono divertito un mondo... :)
Tra l'altro 'ste robe le fanno al MIT, non sai che figata poter mettere in bibliografia alcuni articoli e un paio di tesi di dottorato provenienti da lì! :D
Per il thread io sono prontissimo... ora parto due giorni per lavoro (niente internet) ma da giovedì sono tutto vostro! :)
il lavoro di Venter è di rilevanza straordinaria, ma personalmente non direi nemmeno che ha prodotto un organismo artificiale. Ha sintetizzato una molecola di DNA, e per di più con una certa fatica, ma la membrana e tuto il resto ha dovuto prenderli in prestito. Non nego certo l’importanza del risultato, che è la logica conseguenza degli esperimenti degli ultimi anni. Venter ci era già andato vicino partendo da Mycoplasma genitalium, poi ha dovuto cambiare organismo, per ragioni tecniche. Ha faticato a sintetizzare il DNA e ha dovuto farlo a pezzetti e poi attaccarli insieme. Insomma, un buon lavoro che ha riscosso ancora una volta molto più clamore che se lo avesse ottenuto qualunque altro scienziato.
Se ci pensate bene, negli ultimi anni il “passo verso la vita artificiale” è stato annunciato più di una volta, da Venter. E ogni volta era un passo avanti, né più né meno come oggi. Il che testimonia dell’incredibile capacità di comunicazione del biologo statunitense, seconda solo alle sue doti di manager e alla lucidità della sua visione scientifica. Ma pochi apprezzano la portata teorica del suo lavoro, che comincia a essere davvero imponente.
Dopo di che, Venter promette biocarburanti prodotti dalle alghe e microrganismi capaci di ripulire gli oceani dalle nostre porcherie. Ma ci vorranno ancora parecchi passi. Il genoma che Venter ha sintetizzato oggi è di poco più di un milione di coppie di basi. Quello delle alghe è parecchio più lungo. E le teniche adottate per sintetizzare genomi commettono ancora molti errori. Uno ogni mille basi, diceva ieri Chiara Tonelli, genetista milanese. E se quell’errore capita in un gene fondamentale tutto il libro delle istruzioni è compromesso.
Di buono c’è che di solito Venter promette e poi, con i tempi necessari, mantiene. Lo aspettiamo fiduciosi al prossimo passo. Che immancabilmente, potete scommetterci, farà il giro del mondo delle prime pagine.
http://cattaneo-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/05/22/suonala-ancora-craig…/
hanno usato le più avanzate tecnologie disponibili, attualmente il DNA si sintetizza entro quel range, non potevano fare una megabase (1 milione di basi) in una botta sola. Non lo vedo come un limite.
inoltre penso proprioche lo scopo fosse produrre il più piccolo genoma possibile, per meglio controllarlo.
non ha senso produrre un genoma più grande se già quello fa quel che tu vuoi. Se volevano un genoma di alga ingegnerizzavano un'alga buttandogli dentro quel che serviva.
che Venter sia un volpone (in senso buono ma anche meno buono) si sapeva.
tornando un pò più vicini alla notizia originaria... ma se esistesse il modo di creare una cellulla che mangia CO2 (come è stato già paventato in questa discussione) e libera O2+altro (magari tramite fotosintesi) per contrastare l'effetto serra, anche se esistesse un meccanismo per il quale queste cellule possano essere create solo artificialmente e abbiano un "timer" prima della morte di 1-2 settimane, mi "spaventa" il rischio che tutto ciò possa sfuggire di mano (mutazioni casuali) e consumare TUTTA la CO2.
Evidentemente è un ipotesi remota, ma più vicina della progettazione da 0 di un essere vivente nuovo.
Certo una cosa del genere sarebbe molto utile su Marte (terraformazione) :D
E' una scoperta molto interessante, usare le cellule come fabbriche ad uso e consumo dell' uomo.
ma c'è già :stordita:
e hanno anche il "timer" :stordita:
The Pein
24-05-2010, 14:12
ma c'è già :stordita:
e hanno anche il "timer" :stordita:
eh????
Non ci credo!!!
non ci sono alghe immortali :D
puren oi abbiamo un "timer" eh ;)
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