mattia.pascal
08-05-2010, 10:35
"Quelle ultime notti accanto a Eluana"
La verità del medico e dell'infermiera
Il dottor De Monte e sua moglie, che hanno accudito la Englaro fino alla fine, raccontano la loro esperienza
[...]
"Mi sono spesso imbattuta, in seguito, in storie fantasiose di individui estranei che - si legge in un capitolo - in quei giorni di ricovero sarebbero passati a portare dei fiori a Eluana e l'avrebbero vista "bellissima, tranquilla, sdraiata nel suo letto". Si tratta di racconti totalmente inattendibili", dicono gli autori. "Dov'erano i sorrisi, lo sguardo che ti segue, la pelle bellissima?", si chiede l'infermiera quando prende in carico Eluana dopo il viaggio Lecco-Udine.
C'è chi, senza averla mai visitata, sosteneva che Eluana potesse deglutire: anche questo era diventato un tema fondamentale per le polemiche. Su questa ragazza, diventata donna dopo i lunghi diciassette anni in stato vegetativo, a Udine notano però "due brutte escrescenze alle orecchie", all'inizio inspiegabili. Poi, "proseguendo nella sistemazione delle sue cose trovai - racconta l'infermiera - anche una serie di telini bianchi piegati e ben ordinati. A quale uso erano destinati lo avrei scoperto, inaspettatamente, molto presto". Da sola perché mancano informazioni: "Niente consegne infermieristiche... Mi domandavo: era stato fatto apposta, era una superficialità, una semplicemente una svista o cos'altro?". Che cosa nascondeva la clinica di Lecco?
La scoperta dell'indicibile avviene durante la prima notte, quando si sente Eluana tossire. È una strana e improvvisa tosse, l'infermiera accorre e dopo un "momento di stupore incredulo", aiuta Eluana a respirare: è piena di saliva. Com'era possibile? "Ripensai al mattino e finalmente capii a cosa servivano tutti i telini bianchi... Posizionati al lato della bocca di Eluana, servivano ad assorbire la saliva". Hanno dunque una spiegazione anche le piaghe alle orecchie della malata: "Sono dovute al fatto che veniva tenuta sul fianco per evitare che affogasse nella propria saliva, potevano anche dircelo, no?!".
Il giorno dopo le suore lecchesi inviano, attraverso i giornali, questo messaggio: "Accarezzare Eluana, osservare il suo respiro e ascoltare il battito del suo cuore". Hanno sempre avallato le ricostruzioni più demenziali, mentre l'autopsia rivelerà che i "polmoni stavano diventando di pietra e osso" per una rara malattia e che le zone della percezione erano lesionate e quindi non aveva alcuna relazione possibile con il mondo esterno.
[...]
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/05/08/news/eluana_medico-3905388/
La verità del medico e dell'infermiera
Il dottor De Monte e sua moglie, che hanno accudito la Englaro fino alla fine, raccontano la loro esperienza
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"Mi sono spesso imbattuta, in seguito, in storie fantasiose di individui estranei che - si legge in un capitolo - in quei giorni di ricovero sarebbero passati a portare dei fiori a Eluana e l'avrebbero vista "bellissima, tranquilla, sdraiata nel suo letto". Si tratta di racconti totalmente inattendibili", dicono gli autori. "Dov'erano i sorrisi, lo sguardo che ti segue, la pelle bellissima?", si chiede l'infermiera quando prende in carico Eluana dopo il viaggio Lecco-Udine.
C'è chi, senza averla mai visitata, sosteneva che Eluana potesse deglutire: anche questo era diventato un tema fondamentale per le polemiche. Su questa ragazza, diventata donna dopo i lunghi diciassette anni in stato vegetativo, a Udine notano però "due brutte escrescenze alle orecchie", all'inizio inspiegabili. Poi, "proseguendo nella sistemazione delle sue cose trovai - racconta l'infermiera - anche una serie di telini bianchi piegati e ben ordinati. A quale uso erano destinati lo avrei scoperto, inaspettatamente, molto presto". Da sola perché mancano informazioni: "Niente consegne infermieristiche... Mi domandavo: era stato fatto apposta, era una superficialità, una semplicemente una svista o cos'altro?". Che cosa nascondeva la clinica di Lecco?
La scoperta dell'indicibile avviene durante la prima notte, quando si sente Eluana tossire. È una strana e improvvisa tosse, l'infermiera accorre e dopo un "momento di stupore incredulo", aiuta Eluana a respirare: è piena di saliva. Com'era possibile? "Ripensai al mattino e finalmente capii a cosa servivano tutti i telini bianchi... Posizionati al lato della bocca di Eluana, servivano ad assorbire la saliva". Hanno dunque una spiegazione anche le piaghe alle orecchie della malata: "Sono dovute al fatto che veniva tenuta sul fianco per evitare che affogasse nella propria saliva, potevano anche dircelo, no?!".
Il giorno dopo le suore lecchesi inviano, attraverso i giornali, questo messaggio: "Accarezzare Eluana, osservare il suo respiro e ascoltare il battito del suo cuore". Hanno sempre avallato le ricostruzioni più demenziali, mentre l'autopsia rivelerà che i "polmoni stavano diventando di pietra e osso" per una rara malattia e che le zone della percezione erano lesionate e quindi non aveva alcuna relazione possibile con il mondo esterno.
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http://www.repubblica.it/cronaca/2010/05/08/news/eluana_medico-3905388/