PDA

View Full Version : Vicenza. Sgominata baby gang di ragazzi fra 13 e 15 anni


eraser
07-05-2010, 12:19
Vicenza. Sgominata baby gang di ragazzi fra 13 e 15 anni: rapinavano coetanei

La banda agiva soprattutto a Bassano: le vittime venivano sgambettate e poi derubate fingendo di aiutarle a rialzarsi

VICENZA (7 maggio) - Una baby gang di giovani tra i 13 e i 15 anni, che spadroneggiava nella zona di Bassano del Grappa (Vicenza), è stata sgominata dai carabinieri, che hanno eseguito due provvedimenti restrittivi e indagato altri 10 minori. Sono tutti accusati di rapina, estorsione, lesioni e furto.

Le indagini, coordinate dalla magistratura dei minori di Venezia, hanno portato a scoprire numerosi episodi di sopraffazione della baby gang ai danni di altri giovani del luogo, fra cui alcuni anche maggiorenni. In particolare, il gruppo sottraeva alla vittime, con violenza, minacce o destrezza, portafogli, telefoni cellulari o piccole somme in denaro. Tre dei minori coinvolti non sono imputabili. Gli indagati sono figli di operai e liberi professionisti, tutti incensurati. A capo della baby gang c'era il più piccolo del gruppo, di soli 13 anni, straniero, che ha partecipato alla maggior parte degli episodi di violenza.

La baby gang agiva quasi sempre nella stessa maniera con le sue vittime: le faceva solitamente cadere con uno sgambetto e poi con il pretesto di aiutarle ad alzarsi, le distraeva in maniera tale da sottrarre portafogli e effetti personali. In caso di reazione da parte dei malcapitati, il gruppo li circondava e con la minaccia o l'aggressione, li costringeva a cedere tutto quanto avevano in tasca, denaro, cellulare ed altro. I carabinieri di Bassano del Grappa hanno accertato che, in soli due mesi, il gruppo si è reso responsabile di cinque rapine, un'estorsione e sei furti. Tra gli episodi al centro delle indagini anche uno segnalato dall'assessore regionale Elena Donazzan intervenuta in sostegno di due vittime, una minore ed un uomo invalido, che sono stati entrambi oggetto di ripetuti scherni e prese in giro da parte di sette o otto giovanissimi, alcuni dei quali individuati fra gli appartenenti a questa baby.

http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=100733

Però, come crescono bene questi ragazzi. :fagiano:

Sarà mica che stiamo dando un esempio sbagliato alle nuove generazioni? :muro:

ConteZero
07-05-2010, 12:24
Una volta non si mandavano in riformatorio ?

killercode
07-05-2010, 12:36
http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=100733

Però, come crescono bene questi ragazzi. :fagiano:

Sarà mica che stiamo dando un esempio sbagliato alle nuove generazioni? :muro:

http://www.archivioimmaginicinema.com/gioventubruciatacalamitedicinema.jpg

nuove generazioni?
Gli adolescenti sono così da sempre

eraser
07-05-2010, 13:21
Gli adolescenti sono così da sempre

Su questo non sono molto d'accordo, almeno per quanto riguarda la mia esperienza.

L'aggressività, la sbruffonaggine, il menefreghismo arrogante di molti ragazzi di oggi in passato non c'erano.

Nessuno mette in dubbio che anche in passato c'erano teppistelli, o ragazzi maleducati. Quelli ci sono sempre stati, ma chi ha a che fare con i bambini e i ragazzi di oggi sa bene che l'aria è cambiata, e si nota a vista d'occhio

killercode
07-05-2010, 13:35
Su questo non sono molto d'accordo, almeno per quanto riguarda la mia esperienza.

L'aggressività, la sbruffonaggine, il menefreghismo arrogante di molti ragazzi di oggi in passato non c'erano.

Nessuno mette in dubbio che anche in passato c'erano teppistelli, o ragazzi maleducati. Quelli ci sono sempre stati, ma chi ha a che fare con i bambini e i ragazzi di oggi sa bene che l'aria è cambiata, e si nota a vista d'occhio

E' cambiata da cosa?
Da quando erano adolescenti loro?
Ovvio, la pensavano così anche i loro genitori e la penseranno così anche gli adolescenti di adesso quando cresceranno

Fil9998
07-05-2010, 13:39
non so i più giovani, ma 30 anni fa se un poco più che decenne faceva solo un quarto di quanto esposto il padre/la madre/lo zio o il parente adulto più prossimo gli gonfiava a calci il culo e a ceffoni la faccia tanto da non farlo pù sedere nè renderlo riconoscibile per giorni...



sarà stato un metodo sbagliato ...

certo che pure i metodi odierni di educare...

:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

eraser
07-05-2010, 13:47
E' cambiata da cosa?
Da quando erano adolescenti loro?
Ovvio, la pensavano così anche i loro genitori e la penseranno così anche gli adolescenti di adesso quando cresceranno

Io non mi ricordo a quell'età comportamenti simili, almeno me li ricordo molto più rari. E ho a che fare con bambini da svariati anni, potendo constatare questo cambio sulla mia pelle.

Comunque, quindi se oggettivamente si sta andando male - non dico peggiorando, così evitiamo della demagogia - è tutto ok?

Napoli, alunno prende a calci la maestra e le rompe la milza: è in prognosi riservata

La preside: sono sconcertata, mai segnalazioni prima I genitori: ora abbiamo tutti paura

NAPOLI (7 maggio) - Operata d'urgenza per l'asportazione della milza: una maestra è stata costretta all'intervento dopo essere stata persa a calci da un suo alunno di dieci anni, rimproverato perché litigava con un suo compagno di classe: è accaduto in una scuola elementare a Barra, alla periferia est di Napoli. La notizia è riportata oggi da Il Mattino. È avvenuto tutto in pochi attimi, per un equivoco. Il ragazzino di dieci anni, credendo che un suo compagno di classe lo stesse prendendo in giro, gli scaglia contro un portapenne.

Maestra intervenuta per una lite. È allora che la maestra, Maria Marcello, 48 anni, da tre anni docente al 48ø Circolo didattico Madre Claudia Russo, interviene per evitare che tra i due si scateni una rissa. Tiene Salvatore per un braccio e lui inizia a scalciare: uno dei calci colpisce la maestra al fianco. Un forte dolore e poi il ricovero a Villa Betania: la donna viene sottoposta ad un intervento di tre ore ed è in prognosi riservata.

Indaga la polizia. Intanto la polizia, su delega del Tribunale dei Minori, sta ha ascoltato sia la docente che la preside dell'istituto, Rosa Seccia, per cercare di capire se il gesto del ragazzino sia isolato o se invece in passato si siano verificati altri suoi comportamenti del genere. Su quanto accaduto indaga il commissariato di polizia di San Giovanni a Teduccio.

La preside: sono sconcertata. Si dice «sconcertata» Rosa Seccia, la preside. «Ad oggi non abbiamo avuto alcun tipo di segnalazione nei confronti dello studente. Spero che rientri già domani a scuola, perchè ora più che mai è importante il suo recupero». La preside parla di Barra come di una «zona molto difficile» e ammette che nella scuola ogni giorno si è alle prese con diversi problemi. Ma aggiunge anche che «siamo consapevoli del nostro compito complesso. Siamo pronti a seguire tutto questo». Intanto al Circolo didattico, oltre alle forze dell'ordine, in mattinata sono arrivati anche ispettori dell'Ufficio scolastico regionale.

I genitori. Tutti si dicono preoccupati. «È un fatto grave, molto grave - dice Ciro, papà di una compagna di classe dello scolaro di dieci anni che ha colpito la maestra - immaginiamo cosa poteva succedere se quel ragazzino si fosse scagliato contro un suo coetaneo. Non voglio neanche pensare alle conseguenze». Ora, dice il signor Ciro, «abbiamo paura». «Ho paura - aggiunge - ho il timore che possa succedere di nuovo e che, però, ad essere aggredito questa volta possa essere un ragazzino, una bambina, perfino mia figlia».


http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=100753

Scalor
07-05-2010, 13:51
....Tre dei minori coinvolti non sono imputabili. Gli indagati sono figli di operai e liberi professionisti, tutti incensurati. A capo della baby gang c'era il più piccolo del gruppo, di soli 13 anni, straniero, che ha partecipato alla maggior parte degli episodi di violenza.....

e se fossero stati figli di impiegati ?
cosa cambiava ?
non capisco cosa centrino i genitori se hanno un figlio delinquente !

eraser
07-05-2010, 13:54
e se fossero stati figli di impiegati ?
cosa cambiava ?
non capisco cosa centrino i genitori se hanno un figlio delinquente !

Non c'entra niente la specifica del lavoro, sono d'accordo con te. Ma i genitori c'entrano e pure molto se il figlio è un delinquente.

Il figlio non ci nasce delinquente, il figlio non è stato sufficientemente seguito dai genitori. C'è stato un rapporto sbagliato in famiglia, che ha portato il figlio ad infrangere regole, a non accettare rimproveri e a non ammettere di poter sbagliare.

Ma se fa tutto questo, significa che qualcuno non gli ha insegnato che non si fa, o non in maniera sufficiente

_Magellano_
07-05-2010, 13:56
Una volta non si mandavano in riformatorio ?
Comincio seriamente a pensarla anche io cosi,qui non parliamo di due mascalzoni che fregano mele al banco della frutta ma di gente che pianifica rapine con tanto di piano pre azione manco fossero berretti verdi.
Poi una volta assaggiato il sapore della prepotenza difficilmente gli si fa cambiare idea,l'unica è fargli capire che è controproducente per loro stessi più che per le vititme.
Anche lo stesso fatto che abbiano preso di mira un invalido la dice grossa.

ALIEN3
07-05-2010, 15:00
Non c'entra niente la specifica del lavoro, sono d'accordo con te. Ma i genitori c'entrano e pure molto se il figlio è un delinquente.

Il figlio non ci nasce delinquente, il figlio non è stato sufficientemente seguito dai genitori. C'è stato un rapporto sbagliato in famiglia, che ha portato il figlio ad infrangere regole, a non accettare rimproveri e a non ammettere di poter sbagliare.

Ma se fa tutto questo, significa che qualcuno non gli ha insegnato che non si fa, o non in maniera sufficiente

Quoto in tutto. Essere troppo permissivi, non dire mai di no, escludere la possibilità di qualche ceffone può essere assai dannoso. Una pianta la si cura quando è piccola: se cresce storta, storta rimarrà. Naturalmente la famiglia è la prima imputata ma bisogna anche tener conto delle amicizie e del contesto sociale in cui vive.


Byezzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz

eraser
07-05-2010, 15:06
Una pianta la si cura quando è piccola: se cresce storta, storta rimarrà. Naturalmente la famiglia è la prima imputata ma bisogna anche tener conto delle amicizie e del contesto sociale in cui vive.


Sono assolutamente d'accordo, anche se anche in questo caso io vedo comunque una "colpa" nei genitori. Un genitore, nella maniera più opportuna ma discreta possibile, dovrebbe sapere che amicizie frequenta il proprio figlio e cercare di intervenire in caso siano "sbagliate".

Certo, si tratta di un lavoro immane da parte del genitore, perché non è facile crescere con il proprio figlio. Ma, d'altronde, chi ha mai detto che essere genitori sia facile? È il mestiere più difficile del mondo :)

cdimauro
09-05-2010, 22:38
Concordo parola per parola.

I tempi sono cambiati, e decisamente peggiorati.

^TiGeRShArK^
09-05-2010, 23:15
quoto al 100% tutto quanto scritto da eraser.

lowenz
09-05-2010, 23:18
Ma, d'altronde, chi ha mai detto che essere genitori sia facile? È il mestiere più difficile del mondo :)
Sarebbe da ricordare a chi mette al mondo figli perchè l'amica è diventata mamma e "Allora adesso tocca a me", come se fosse una gara, complice di questo lo spirito "agonistico" che oggi permea tutto e l'idea che la vita vada vissuta a tappe forzate.
Un po' di persone così (e che per lo stesso motivo si sposano) le conosco.

E sono tutte persone rispettabilissime per carità ed infatti non capiranno da dove verranno i loro problemi quando li avranno.
L'errore è alla base per questo non potranno vederlo.

Ragionamento che il più ignorante dei contadini stupidi capirebbere essere DEVASTANTE :D
Paradossalmente era meglio una volta, quando si mettavano al mondo figli per zappare meglio il campo....eri più portato a crescerli bene perchè altrimenti erano REALI casini per tutti.

Inugami
09-05-2010, 23:30
non so i più giovani, ma 30 anni fa se un poco più che decenne faceva solo un quarto di quanto esposto il padre/la madre/lo zio o il parente adulto più prossimo gli gonfiava a calci il culo e a ceffoni la faccia tanto da non farlo pù sedere nè renderlo riconoscibile per giorni...



sarà stato un metodo sbagliato ...

certo che pure i metodi odierni di educare...

:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

Non si calcola mai,quando si parla dei cari vecchi metodi educativi,che quei metodi hanno prodotto i genitori di cui oggi ci si lamenta. :)

lowenz
09-05-2010, 23:33
Non si calcola mai,quando si parla dei cari vecchi metodi educativi,che quei metodi hanno prodotto i genitori di cui oggi ci si lamenta. :)
Si calcola si calcola, per chi sa farlo :D
C'è poi da considerare anche le interazioni con la realtà esterna alla famiglia però, che non sono pienamente gestibili dal genitore perchè a volte MANCO NE CAPISCE LE DINAMICHE (delle interazioni del figlio con la realtà): questo è un altro dei motivi per cui guardo con molto sospetto a chi inneggia alla famiglia come "perfetta cellula sociale" ;)

A me sembra più la perfetta cellula di un manicomio, dove il muto dice al sordo che il cieco ha visto, ecc. :sofico:

Capellone
10-05-2010, 00:03
Una volta non si mandavano in riformatorio ?

una volta.
oggi si mandano in tv a fare qualche reality e diventano famosi.

eraser
10-05-2010, 00:05
C'è poi da considerare anche le interazioni con la realtà esterna alla famiglia però, che non sono pienamente gestibili dal genitore perchè a volte MANCO NE CAPISCE LE DINAMICHE (delle interazioni del figlio con la realtà)

Assolutamente vero. Tuttavia è anche vero che i figli non sono dei robot, hanno un'intelligenza. Ciò significa che se un genitore ha seguito correttamente il proprio figlio, ha cresciuto con le dovute attenzioni il proprio figlio, il figlio stesso - a contatto con la realtà al di fuori della famiglia - avrà nel proprio bagaglio culturale e nei propri valori gli strumenti-guida per poter affrontare nella maniera più giusta la vita, evitando lui stesso (quanto più possibile) le strade sbagliate.

In altre parole, un genitore deve seguire sempre il proprio figlio ma in modo da fargli capire le giuste idee, i giusti valori e non imporglieli. Solo così il figlio sarà in grado di poter affrontare anche da solo la vita, lì dove il genitore non può seguirlo

ConteZero
10-05-2010, 00:06
Sarebbe da ricordare a chi mette al mondo figli perchè l'amica è diventata mamma e "Allora adesso tocca a me", come se fosse una gara, complice di questo lo spirito "agonistico" che oggi permea tutto e l'idea che la vita vada vissuta a tappe forzate.
Un po' di persone così (e che per lo stesso motivo si sposano) le conosco.

E sono tutte persone rispettabilissime per carità ed infatti non capiranno da dove verranno i loro problemi quando li avranno.
L'errore è alla base per questo non potranno vederlo.

Ragionamento che il più ignorante dei contadini stupidi capirebbere essere DEVASTANTE :D
Paradossalmente era meglio una volta, quando si mettavano al mondo figli per zappare meglio il campo....eri più portato a crescerli bene perchè altrimenti erano REALI casini per tutti.

Ho notato (da quei pochi esempi che mi circondano) che più le persone sono colte (ed atee) più aspettano prima di far figli.
Quindi il problema è riconducibile tutto ad un paio di punti ben precisi e facilmente individuabili.

Capellone
10-05-2010, 00:12
i miei vecchi sono ignoranti e cattolici, eppure hanno aspettato quasi i 40 anni prima di fare figli... :asd:

lowenz
10-05-2010, 00:15
In altre parole, un genitore deve seguire sempre il proprio figlio ma in modo da fargli capire le giuste idee, i giusti valori e non imporglieli. Solo così il figlio sarà in grado di poter affrontare anche da solo la vita, lì dove il genitore non può seguirlo
L'idea che sta dietro allo "svezzamento familiare" sarebbe proprio questa.....capita che idea resti :fagiano:
E per motivi anche terribilmente complessi, che l'attuale contesto rende ancora più difficilmente tracciabili e governabili.

La famiglia nucleare è troppo fragile (e non c'entra la possibilità di divorzio, quella è la scusa addotta dai semplicisti) e spesso travagliata da tensioni interne, questo da anni è il mio parere che tutti conoscono qui sul forum e lo ripeto anche qui.

Se sapeste quanto le triangolazioni danneggino i figli :muro:

mixkey
10-05-2010, 00:15
Ho notato (da quei pochi esempi che mi circondano) che più le persone sono colte (ed atee) più aspettano prima di far figli.
Quindi il problema è riconducibile tutto ad un paio di punti ben precisi e facilmente individuabili.

Boh, a me un genitore nonno non convince. Un genitore deve essere in forza e salute quando cresce i figli. Ovviamente lo si puo' essere anche a cinquanta anni ma statisticamente e' molto meno probabile.

ConteZero
10-05-2010, 00:16
i miei vecchi sono ignoranti e cattolici, eppure hanno aspettato quasi i 40 anni prima di fare figli... :asd:

I tuoi erano Cattolici, non cattolici... e probabilmente pur essendo ignoranti avevano la testa sulle spalle.
Qui in periferia c'è una pletora di donne (gli uomini non contano, sono come dei simpatici big jim, schiacci il tasto ed esce...) che hanno un unico traguardo:
...sposarsi e figliare.

Sposarsi gli riesce facile, a vent'anni mediamente sono tutte fidanzate tendenti alla storia seria, a 22-23 in genere sono già in viaggio di nozze.
Il primo figlio (salvo imprevisti) segue a ruota, il secondo appena possibile. Tipicamente il terzo tarda (ragione ufficiale "non vuol venire", ragione ufficiosa "ho il fuoco a casa"*) ma i più cattolici non si fanno troppi problemi.
Al di fuori della league a chi ha più figli (e fatti prima) e dello scopone con le foto e gli eventi dei suddetti pargoli ("com'è bello tuo figlio", "mio figlio ieri ha camminato per la prima volta", "due giorni fa mi ha recitato la poesia per la festa della mamma" etc etc etc) seguono diversi commenti e notizie non proprio tranquillizzanti (tipo consigli pressocché continui su come fare più/meglio sesso per evitare che il marito si rompa gli zebedei e cominci a guardarsi attorno).
In coda c'è lo sparlamento generalizzato su chi non riesce ad aver figli, nella doppia veste interno/esterno, se non hai figli e li vuoi preparati a smarruggiamenti fra la volontà di chiedere aiuto al ginecologo ed il parroco che ti dissuade (tipicamente il risultato è un paio di stimolazioni leggere -per non andare troppo contro Cristo- e poi addio, "non era destino") mentre dal di fuori tutti hanno la faccia mesta e cercano di non parlare di figli/sesso con te (aka non parlano proprio visto che gli argomenti gravitano tutti su una cosa o poco più) per non farti "sentire a disagio" (provocando l'effetto opposto) per passare il resto della giornata a malignare su cause e possibili spiegazioni (che sfociano in poco credibili "suo marito c'ha la faccia da uno sterile").

La cosa positiva è che si fa abbastanza sesso e le donne si danno da fare per mantenersi attraenti/in forma/apprezzabili, la cosa negativa è che se gridi "c'è nessuno" in una narice senti l'eco.

* preferisco lavorare 18 ore che tornare a casa a badare a figli/marito (i primi sono semiabbandonati fra asili e baby parking, il secondo stà con gli amici). e se per sopravvivere devo prendere la pillola non c'è problema.

PS: Questo modo di fare è uno dei motivi per cui io e G abbiamo una vita quasi monastica, priva di mondanità e con pochi amici intimi.

mixkey
10-05-2010, 00:17
L'idea che sta dietro allo "svezzamento familiare" sarebbe proprio questa.....capita che idea resti :fagiano:
E per motivi anche terribilmente complessi, che l'attuale contesto rende ancora più difficilmente tracciabili e governabili.

Lo dico con l'incoscenza del matto. I problemi adolescenziali nascono dal fatto che un quattordicenne sarebbe gia in grado di avere una vita autonoma e la convivenza con i genitori genera enormi conflitti. So che e' un'utopia fare diversamente ma a mio vedere questo e' un problema.

eraser
10-05-2010, 00:18
capita che idea resti :fagiano:


Purtroppo sta capitando troppo spesso, e come hai detto tu altrettanto spesso i genitori neanche se ne accorgono degli sbagli perché il problema è alla base.

E i risultati sono disastrosi :(

mixkey
10-05-2010, 00:19
I tuoi erano Cattolici, non cattolici... e probabilmente pur essendo ignoranti avevano la testa sulle spalle.

Mia madre aveva 21 anni quando sono nato, non e' che sia venuto troppo bene ma la situazione con l'istruzione tanto esaltata non mi sembra migliorata.

lowenz
10-05-2010, 00:20
E i risultati sono disastrosi :(
Guarda, ti dirò che conosco persone di 60/70 anni che se fossero state cresciute nelle attuali famiglie sarebbero diventate criminali: invece l'arte di arrangiarsi (e di DOVERSI arrangiare rispondendo direttamente per quello che si faceva) imparata da ragazzi le ha rese semplicemente opportuniste ma tutto sommato compatibili socialmente.

ConteZero
10-05-2010, 00:32
Mia madre aveva 21 anni quando sono nato, non e' che sia venuto troppo bene ma la situazione con l'istruzione tanto esaltata non mi sembra migliorata.

Ho capito, ma tu quanti anni hai ?
Ai miei tempi all'uscita dalle superiori non dico che si era maturi ma almeno un minimo di sale in zucca te lo mettevano.
Prima anche meglio...
...il punto è che l'età (mentale) a parità d'età (reale) và diventando sempre più bassa.

mixkey
10-05-2010, 00:35
Ho capito, ma tu quanti anni hai ?
Ai miei tempi all'uscita dalle superiori non dico che si era maturi ma almeno un minimo di sale in zucca te lo mettevano.
Prima anche meglio...
...il punto è che l'età (mentale) a parità d'età (reale) và diventando sempre più bassa.

Questo e' vero, quelli della mia eta' mettevano al mondo i figli gia assai piu' tardi.