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View Full Version : agenzie di rating??? cosa sono???


nesema
06-05-2010, 19:54
fonte
http://www.ilgiornale.it/esteri/moodys_allarme_italia_ma_premier_stronca_non_ha_piu_credibilita/contagio-grecia-sindacati-crisi-economia/06-05-2010/articolo-id=443303-page=0-comments=1

l'unica parte con cui sono PIENAMENTE d'accordo con il B.:
"Le agenzie di rating ormai hanno perso credibilità: bisogna intervenire per regolare la loro attività".

IMHO:
...ste' agenzie sono un paravento dei hedge fund et similia (http://it.wikipedia.org/wiki/Fondi_speculativi) di cui sicuramente (sottobanco ...con milioni di $ ......dicesi BUSTARELLE in italy) influenzano le decisioni per guadagnare al massimo sulle speculazioni finanziarie

Mantis86
06-05-2010, 20:18
fonte
http://www.ilgiornale.it/esteri/moodys_allarme_italia_ma_premier_stronca_non_ha_piu_credibilita/contagio-grecia-sindacati-crisi-economia/06-05-2010/articolo-id=443303-page=0-comments=1

l'unica parte con cui sono PIENAMENTE d'accordo con il B.:
"Le agenzie di rating ormai hanno perso credibilità: bisogna intervenire per regolare la loro attività".

IMHO:
...ste' agenzie sono un paravento dei hedge fund et similia (http://it.wikipedia.org/wiki/Fondi_speculativi) di cui sicuramente (sottobanco ...con milioni di $ ......dicesi BUSTARELLE in italy) influenzano le decisioni per guadagnare al massimo sulle speculazioni finanziarie

Non do ragione solo a Berlusconi (che per una volta ne dice una giusta e a forza di gridare al complotto ci ha azzeccato), ma anche a tutti quegli economisti che indicano le compagnie di rating come i maggiori colpevoli dei 10 mesi di capitalizzazione bruciati oggi a milano. Vergognoso...

Miliardi persi per le loro speculazioni. Queste agenzie sono i peggiori tra i peggiori...

rip82
06-05-2010, 23:53
Non do ragione solo a Berlusconi (che per una volta ne dice una giusta e a forza di gridare al complotto ci ha azzeccato), ma anche a tutti quegli economisti che indicano le compagnie di rating come i maggiori colpevoli dei 10 mesi di capitalizzazione bruciati oggi a milano. Vergognoso...

Miliardi persi per le loro speculazioni. Queste agenzie sono i peggiori tra i peggiori...Niente complotto, only business. Speculare sul ribasso dell'europa oggi conviene di brutto. Agenzie americane, speculatori pure, e tutto quadra.

MesserWolf
07-05-2010, 09:11
Le agenzie di rating hanno 2 problemi :

1) ci sono collusioni tra controllati e controllori .. in alcuni casi economiche , in altri semplicemente è tutta gente che si conosce , che viene dagli stessi ambienti etc

2) quando abbassa il rating o fa delle osservazioni succedono spesso disastri e vengono bruciati miliardi per il mondo. Abbassare il rating a un paese può voler dire metterlo in ginocchio ad esempio .... vi lascio immaginare che genere di pressioni subiscano per almeno ritardare tali provvedimenti.
Le loro previsioni sono infatti in buon parte self-fulffilling.... se dicono che stai fallendo , fallisci perchè la gente non ti dà più i soldi che magari fino a un attimo prima ti stava dando... perchè? perchè l'agenzia ha detto che stai fallendo.

Per il resto ormai hanno un problema enorme di credibilità

gugoXX
07-05-2010, 09:22
Basta non credergli e investire come si ritiene opportuno :)
Se hanno perso di credibilita', moriranno inutili.

Se capita che quando un'agenzia di quelle riconosciute abbassa il rating ad un paese "questo viene messo in ginocchio ad esempio", allora significa che proprio senza credibilita' non sono...

ConteZero
07-05-2010, 09:30
Tanto prima o poi gli organismi di controllo s'imbatteranno anche nei favori alle società di rating, e lì ne vedremo di tutti i colori.

sanxius
07-05-2010, 11:49
ed erano gli stessi che dicevano che
"Lehman andava molto bene...ma molto bene"
...e tutti a comprare...

poi il resto è storia.:muro:

MrShock
07-05-2010, 12:21
INCREDIBILE...
sono d'accordo con berlusconi.

se me lo avessero detto in passato non ci avrei mai creduto .

ConteZero
07-05-2010, 12:23
INCREDIBILE...
sono d'accordo con berlusconi.

se me lo avessero detto in passato non ci avrei mai creduto .

E'una di quelle due volte al giorno *.

* anche un orologio rotto segna l'ora esatta due volte al giorno.

Beelzebub
07-05-2010, 13:16
Basta non credergli e investire come si ritiene opportuno :)
Se hanno perso di credibilita', moriranno inutili.

Se capita che quando un'agenzia di quelle riconosciute abbassa il rating ad un paese "questo viene messo in ginocchio ad esempio", allora significa che proprio senza credibilita' non sono...

Purtroppo non sempre questo è possibile: il funzionamento dei mercati finanziari presenta un elemento caratterizzante che si chiama "asimmetrie informative". Questo porta ad una impossibilità da parte della stragrande maggioranza degli investitori di operare in modo pienamente consapevole. Queste asimmetrie informative sono la base per giustificare l'esistenza delle società di rating, i promotori finanziari e tutte le altre figure che operano nel settore. Esistono perchè esiste il mercato, sono fisiologiche. Quindi un operatore X che si trova ai margini del settore, non ha modo di operare scelte di investimento sulla base di informazioni attendibili che gli permettano di valutare la bontà del prodotto che acquista, di conseguenza deve affidarsi a chi può colmare questo gap, ovviamente non in toto ma in parte, come se ci fosse un "filtro". Investire in totale assenza di informazioni equivale a giocare al Casinò, anzi, peggio. Si può fare, ma il buon esito dell'operazione è solo questione di fortuna, e un mercato finanziario non dovrebbe funzionare così. Purtroppo, come in tutte le cose, chi dovrebbe vigilare e controllare per mantenere gli equilibri e stroncare o disincentivare le pratiche illecite o comunque a danno degli investitori in situazione maggiormente svantaggiata dal punto delle asimmetrie informative, non lo fa, e questo crea delle distorsioni nel sistema che amplificano gli effetti negativi per i piccoli investitori.

Le agenzie di rating hanno 2 problemi :

1) ci sono collusioni tra controllati e controllori .. in alcuni casi economiche , in altri semplicemente è tutta gente che si conosce , che viene dagli stessi ambienti etc



Questo è tra i più grossi problemi del settore. Da anni ormai, chi controlla è legato a doppio filo con chi viene controllato, il che è assurdo. Dalla bolla della "new economy" in poi, è stato un crescendo di speculazioni senza ritegno, con la complicità di chi doveva vigilare e punire, ma chiudeva entrambi gli occhi.

nesema
07-05-2010, 15:09
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7024

EUROPA IN MANO ALLA MAFIA DEI "RATING"

Come il Brasile ed Argentina 20 anni fa - La speculazione usuraia dei croupiers dell'azzardo globale - Partita truccata tra il dollaro e l'euro

Fa un certo effetto osservare gli accadimenti europei dall’angolo visuale sudamericano: sembra di sbobinare immagini di un passato molto prossimo, però a parti invertite. “Default” è una parolaccia inquietante tra i bellimbusti delle cosche finanziarie che erano di manica larga quando la scagliavano contro i “tropicali” e l’America non anglosassone.

Oggi, il monopolio mediatico d’Oltreatlantico spara a zero contro l’Unione Europea, attacca i suoi anelli più deboli così come ieri crocifisse il Messico, l’Argentina e il Brasile. Aggredisce con l’arma di distruzione di massa delle “agenzie di rating”, quelle stesse che aggiungendo (o togliendo) una A, segnano il destino delle nazioni.



Eppure, inutilmente, vent’anni addietro i “terzomondisti” avevano messo in guardia contro queste mafie (Moody's, Goldman Sachs, Fitch) che sono simultaneamente giocatore e arbitro, “qualificatori di rischio” e società quotate in borsa, croupiers e venditori di fiches. A quel tempo, dalle capitali europee si rispondeva con sorrisi di condiscendente superiorità: si consideravano gemelli-siamesi di Wall street e fratelli spirituali della Chiesa Neoliberista del Business degli Ultimi giorni.

Il brivido che dal caldo Egeo risale il midollo spinale delle élites europee dà la misura del trionfalismo immediatista della classe dirigente politica, intrappolata nel labirinto di sabbia di una “moneta senza Stato”, e l’egoismo necrotico di un’oligarchia finanziaria che ha trucidato l’economia reale e il buon senso.

Hanno fatto l’eutanasia allo Stato sociale che era il cemento che coesionava e rendeva più solido il modello economico e politico europeo e giapponese. Elites ed oligarchie, ispirate al modello di accumulazione dei Morgan, Drake e capitan Uncino, si impegnarono a trasformare l’Europa in una fotocopia degli USA. Però senza forza militare autonoma e senza visione geopolitica: tutto nelle mani dei banchieri centrali (senza eccezioni, garzoni andati a bottega da Goldman Sachs et similia).

Hanno ridato in pasto l’Europa a quel FMI che –quasi estromesso dalle latitudini sudamericane- ora ritrova una Terra Promessa non solo nella bushista “nuova Europa”, ma persino a Bruxelles e Francoforte. Wall street non si accontenta, va alla caccia grossa contro l’anello mediterraneo: alla carica dell’argenteria di famiglia. Puntano agli Stati fondatori dell'unificazione europea. Si tratta di minare l’euro e minimizzare la concorrenza globale europea. Il dollaro deve rifiatare e gli USA devono mettere il freno a mano nella picchiata dell’egemonismo che sta divenendo sempre più relativo.

Tant’è vero che hanno perso protagonismo persino in quell’America Latina la facevano da padroni, dove la vivisezione neoliberista –inaugurata dal noto filantropo Pinochet- produsse ferite mortali e traumi profondi che -oggi- sono diventati anticorpi.

La filastrocca della fu globalizzazione ha finito per produrre il risorgimento di categorie date per spacciate anzitempo: sovranità nazionale, identità nazionali e sociali, autodeterminazione, rottura dei monopoli, dualismo e complementarietà economica, unificazione non solo dei mercati, ecc.

E’ il cosiddetto “populismo” che fa arricciare i nasi siliconati nelle redazioni europee ma fa diminuire i déficit, aumenta le riserve monetarie nazionali e consente politiche redistributive. Mantiene il FMI fuori dall’uscio di casa o dalla cucina. Vedere per credere. Basta dare una scorsa alla graduatoria mondiale dei Paesi più indebitati oggi e nel 1990: esiste il BRIC e i fondi nazionali sovrani.

Ha permesso di dare impulso ad un blocco sudamericano, con una integrazione regionale lenta e contraddittoria, però con visione e progettualità geopolitica, inserita nel multipolarismo, senza le mani legate dai dogmi macro-economici e dai miraggi di fine Millennio del gioco d’azzardo delle tre carte della cupola del rating: che è un monopolio made in USA.