c.m.g
06-05-2010, 10:01
mercoledì 5 maggio 2010
Il maggior operatore italiano annuncia l'avvio di una sperimentazione. Gli operatori concorrenti chiedono trasparenza e interessano Agcom della faccenda. Questioni di net neutrality
Roma - Sull'infrastruttura telematica del Belpaese sono in via di sperimentazione pratiche di network management dai contorni fumosi che allarmano i provider "alternativi" e chiamano in causa l'Autorità garante delle telecomunicazioni. Telecom annuncia l'esperimento in sordina, mentre la vicenda suona come un monito per chi ancora credesse che la net neutrality (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=net+neutrality&t=4) sia una faccenda tutta a stelle e strisce, con poche o nulle ripercussioni pratiche sulle reti del Vecchio Continente.
L'annuncio di Telecom Italia è di quelli discreti (http://bonacina.wordpress.com/2010/04/02/ma-dovete-dirci-qualcosa/) e risale alla fine di marzo scorso: "Al fine di garantire un miglior servizio ai suoi Clienti - si legge (http://www.187.alice.it/cda187/c/assistenza/newsPopupAction.do?ID=19784) sul sito 187 di Telecom - a partire dal prossimo mese di aprile Telecom Italia inizierà una sperimentazione mirata di tecniche di Network Management". L'incumbent precisa che si tratta di un trial limitato nel tempo e nei territori interessati, con un periodo complessivo di 6 mesi e 44 località sparse in 10 regioni diverse.
Telecom descrive il suo network management come una pratica utile a fornire "uno strumento di controllo e miglioramento della qualità delle connessioni ad internet, prevenendo situazioni di rallentamento della velocità a seguito di picchi di traffico".
Nella sostanza, l'incumbent metterà in atto "meccanismi, automatici e non discriminatori, di ottimizzazione dell'impegno massimo di risorse di rete da parte di applicazioni che necessitano di un maggior consumo di band (ad es. peer-to-peer)", riferendo che le suddette applicazioni non verranno pregiudicate mentre verrà garantita "una sufficiente disponibilità di banda per il funzionamento soddisfacente di applicazioni real time e near-real time (es. navigazione, posta elettronica, ecc.)".
Nessun protocollo o tipo di comunicazione viene rallentato, gli utenti ci guadagnano e la qualità media del servizio "fruito dalla generalità della clientela" aumenta, promette Telecom. Nessun caso Comcast (http://punto-informatico.it/2849929/PI/News/net-neutrality-vince-comcast.aspx) italiano insomma, la neutralità della rete rispetto alle informazioni che vi transitano verrà preservata e l'infrastruttura telematica italiana sarà migliore per l'intera collettività interconnessa.
Tutto bene, dunque? Non proprio, stando all'Associazione Italiana Internet Provider (http://www.aiip.it/index.php), organizzazione che raccoglie gli ISP "minori" che accusano apertamente (http://bonacina.wordpress.com/2010/05/05/e-ora-spiegatevi-con-lagcom/) Telecom Italia di violazione dei principi di net neutrality e chiedono all'Agcom di fare chiarezza sull'esperimento dell'incumbent. AIIP chiede maggiori informazioni sul network management di Telecom e la diffida (http://www.aiip.it/page.php?id=952&aiip=44bf52982037158586562f751f00b403) dal continuare su questa strada, paventando un futuro "in cui i saranno servizi di serie A e di serie B" a diverse velocità, compatibilmente con gli esclusivi interessi del monopolista dell'infrastruttura nazionale.
Nel documento (http://nbtimes.it/wp-content/uploads/2010/05/LetteraAGCOM_TI.pdf) inviato all'Agcom e di cui quest'ultimo ha già chiesto conto a Telecom via Posta Prioritaria, AIIP evidenzia alcuni profili di "criticità regolamentare" comprendenti la discriminazione tra la qualità dei servizi offerti ai clienti di TIN e quelli degli operatori Internet concorrenti, la violazione della libertà di espressione a causa del controllo all'accesso messo in pratica da Telecom, la violazione della priavacy dei netizen e la violazione dei principi di neutralità della rete. La palla è ora nella metà campo di Telecom.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2877364/PI/News/telecom-network-management-all-italiana.aspx)
Il maggior operatore italiano annuncia l'avvio di una sperimentazione. Gli operatori concorrenti chiedono trasparenza e interessano Agcom della faccenda. Questioni di net neutrality
Roma - Sull'infrastruttura telematica del Belpaese sono in via di sperimentazione pratiche di network management dai contorni fumosi che allarmano i provider "alternativi" e chiamano in causa l'Autorità garante delle telecomunicazioni. Telecom annuncia l'esperimento in sordina, mentre la vicenda suona come un monito per chi ancora credesse che la net neutrality (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=net+neutrality&t=4) sia una faccenda tutta a stelle e strisce, con poche o nulle ripercussioni pratiche sulle reti del Vecchio Continente.
L'annuncio di Telecom Italia è di quelli discreti (http://bonacina.wordpress.com/2010/04/02/ma-dovete-dirci-qualcosa/) e risale alla fine di marzo scorso: "Al fine di garantire un miglior servizio ai suoi Clienti - si legge (http://www.187.alice.it/cda187/c/assistenza/newsPopupAction.do?ID=19784) sul sito 187 di Telecom - a partire dal prossimo mese di aprile Telecom Italia inizierà una sperimentazione mirata di tecniche di Network Management". L'incumbent precisa che si tratta di un trial limitato nel tempo e nei territori interessati, con un periodo complessivo di 6 mesi e 44 località sparse in 10 regioni diverse.
Telecom descrive il suo network management come una pratica utile a fornire "uno strumento di controllo e miglioramento della qualità delle connessioni ad internet, prevenendo situazioni di rallentamento della velocità a seguito di picchi di traffico".
Nella sostanza, l'incumbent metterà in atto "meccanismi, automatici e non discriminatori, di ottimizzazione dell'impegno massimo di risorse di rete da parte di applicazioni che necessitano di un maggior consumo di band (ad es. peer-to-peer)", riferendo che le suddette applicazioni non verranno pregiudicate mentre verrà garantita "una sufficiente disponibilità di banda per il funzionamento soddisfacente di applicazioni real time e near-real time (es. navigazione, posta elettronica, ecc.)".
Nessun protocollo o tipo di comunicazione viene rallentato, gli utenti ci guadagnano e la qualità media del servizio "fruito dalla generalità della clientela" aumenta, promette Telecom. Nessun caso Comcast (http://punto-informatico.it/2849929/PI/News/net-neutrality-vince-comcast.aspx) italiano insomma, la neutralità della rete rispetto alle informazioni che vi transitano verrà preservata e l'infrastruttura telematica italiana sarà migliore per l'intera collettività interconnessa.
Tutto bene, dunque? Non proprio, stando all'Associazione Italiana Internet Provider (http://www.aiip.it/index.php), organizzazione che raccoglie gli ISP "minori" che accusano apertamente (http://bonacina.wordpress.com/2010/05/05/e-ora-spiegatevi-con-lagcom/) Telecom Italia di violazione dei principi di net neutrality e chiedono all'Agcom di fare chiarezza sull'esperimento dell'incumbent. AIIP chiede maggiori informazioni sul network management di Telecom e la diffida (http://www.aiip.it/page.php?id=952&aiip=44bf52982037158586562f751f00b403) dal continuare su questa strada, paventando un futuro "in cui i saranno servizi di serie A e di serie B" a diverse velocità, compatibilmente con gli esclusivi interessi del monopolista dell'infrastruttura nazionale.
Nel documento (http://nbtimes.it/wp-content/uploads/2010/05/LetteraAGCOM_TI.pdf) inviato all'Agcom e di cui quest'ultimo ha già chiesto conto a Telecom via Posta Prioritaria, AIIP evidenzia alcuni profili di "criticità regolamentare" comprendenti la discriminazione tra la qualità dei servizi offerti ai clienti di TIN e quelli degli operatori Internet concorrenti, la violazione della libertà di espressione a causa del controllo all'accesso messo in pratica da Telecom, la violazione della priavacy dei netizen e la violazione dei principi di neutralità della rete. La palla è ora nella metà campo di Telecom.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2877364/PI/News/telecom-network-management-all-italiana.aspx)