PDA

View Full Version : Ing. civili ,edili,architetti!Consiglio a chi si sta apprestando a scegliere l'uni!


recky
03-05-2010, 21:18
Salve a tutti,

Sono uno studente di 5° anno di liceo scientifico, adesso è arrivato il tempo di scegliere l'università a cui andare, e ormai, dopo un pò di meditazione, sono arrivato alla conclusione di scegliere la facoltà di ingegneria edile-architettuta,valutate le mie attitudini.Adesso,l'ultimo aspetto che ho da considerare, appositamente lasciato per ultimo, è la situazione lavorativa oggi e in un prossimo futuro degli ingegneri edili,civili, anche se iscrivendomi in edile-architettura sarei un ingegnere-architetto, figura ancora poco diffusa(secondo me).

vorrei sapere non solo da un punto di vista economico,ma su tutti gli aspetti lavorativi che implicano tale figura.


mi piacerebbe sentire anche dei neolaureati come si stanno trovando a cercare lavoro


grazie a tutti.:)

P.s:

perfavore limitatevi a fare discorsi sulla crisi lavorativa che colpisce l'italia etc etc, perché sono discorsi triti e ritriti.

:D

Hebckoe
03-05-2010, 21:35
quando studiavo io e tutti gli altri studenti consideravamo quelli di edile-architettura meno di zero. mi spiego.
erano persone che al momento della presentazione del piano di studi sceglievano due o tre esami di storia dell'arte anziche' esami tecnici.
alla fine, parlando con queste persone, ti rendevi conto che non sapevano nemmeno loro dove inquadrarsi dal momento che mancava loro l'estro dell'architetto e le competenze tecniche dell'ingegnere.

tulifaiv
03-05-2010, 22:45
vero...

fai civile, o almeno edile :stordita:

recky
04-05-2010, 13:08
grazie dei consigli, ma già ho passato questa fase, la mia scelta definitiva è ingegneria edile-architettura, adesso devo solo considerare la prospettiva del lavoro:)

:dissident:
04-05-2010, 13:25
Come ingegnere edile-architettura andrai a fare lo stesso identico lavoro di un ingegnere edile o al limite civile, tranquillo.

tulifaiv
04-05-2010, 13:44
Come ingegnere edile-architettura andrai a fare lo stesso identico lavoro di un ingegnere edile o al limite civile, tranquillo.

...sapendone meno della metà.

kambo85
04-05-2010, 18:32
Come ingegnere edile-architettura andrai a fare lo stesso identico lavoro di un ingegnere edile o al limite civile, tranquillo.

Sempre se lo troverai un lavoro, perlomeno intendendo come lavoro un qualcosa di moralmente ed eticamente accettabile (quindi no stage, cococo, cocopro, p.iva ed altre forme di sfruttamento).

:dissident:
04-05-2010, 18:34
Questo purtroppo vale per tutti i campi, ormai...Cmq dipende sempre da quali sono le ambizioni personali, se lo scopo e' un giorno aprire un proprio studio, e' un investimeno, alla fine.

recky
04-05-2010, 20:53
bravi ragazzi finite sempri nei soliti discorsi:sofico:


ma a me non importa.:Prrr:

impossibile fare un discorso concreto? chi sta parlando è un ingegnere edile -civile-architetto?

:dissident:
04-05-2010, 20:56
Io sono architetto

tulifaiv
04-05-2010, 23:20
Io sono un meccanico al 5o anno e, avendo fatto insieme ai civili alcuni tra gli esami più pesanti di strutture, e conoscendo le differenze di approccio degli altri corsi, ti posso garantire quello che dico.

Laddove in un corso si fanno esami di storia dell'arte, dall'altra parte si fanno calcoli; fai tu :)

ma a me non importa.:Prrr:
ps.: se a te non importa, cosa chiedi a fare?

LaK-o-OnE
05-05-2010, 10:21
Ingegnere-Architetto? Ma che razza di creatura sarebbe?

recky
05-05-2010, 12:41
Io sono un meccanico al 5o anno e, avendo fatto insieme ai civili alcuni tra gli esami più pesanti di strutture, e conoscendo le differenze di approccio degli altri corsi, ti posso garantire quello che dico.

Laddove in un corso si fanno esami di storia dell'arte, dall'altra parte si fanno calcoli; fai tu :)


ps.: se a te non importa, cosa chiedi a fare?


risposte come queste

Sempre se lo troverai un lavoro, perlomeno intendendo come lavoro un qualcosa di moralmente ed eticamente accettabile (quindi no stage, cococo, cocopro, p.iva ed altre forme di sfruttamento).

cr1
05-05-2010, 14:55
Presente una di quelle creature uscite da ingegneria edile-architettura più di due anni fa :eek:

Posso dirti che avrai una formazione molto simile alle facoltà di architettura di una volta, 20-30 anni fa, e che se farai 2 esami specializzanti in strutture, come ho fatto io, ne saprai quasi come un civile 3+2 con indirizzo strutture e decisamente di più di un civile/edile con altri indirizzi.

Attualmente lavoro in uno studio dove facciamo progettazione strutturale, architettonica e direzione lavori.
Non ho avuto nessun problema con la progettazione strutturale come mio collega, ing. civile vecchio ordinamento.

Se devo essere sincero fare strutture non è poi tutta sta gioia e non paga molto.
Adesso frutta bene il risparmio energetico e li saresti avvantaggiato rispetto a un civile/edile che ha visto poco o nulla di fisica tecnica invece io mi sono fatto un bel corso completo :read:

Per il discorso lavoro meglio evitare, sono tentato di mandare il curriculum a un supermercato ma ho paura di ricevere un'offerta economica che mi faccia mandare a donnine anni di studio :doh:

:dissident:
05-05-2010, 14:58
Posso dirti che avrai una formazione molto simile alle facoltà di architettura di una volta, 20-30 anni fa

Su questo ho dei seri dubbi. Non in senso di peggiore, ma sicuramente diversa.


Attualmente lavoro in uno studio dove facciamo progettazione strutturale, architettonica e direzione lavori.
Non ho avuto nessun problema con la progettazione strutturale come mio collega, ing. civile vecchio ordinamento.

Come dicevo pochi post sopra :D

cr1
05-05-2010, 14:59
...sapendone meno della metà.

se se, come no :sofico:

cr1
05-05-2010, 15:05
Su questo ho dei seri dubbi. Non in senso di peggiore, ma sicuramente diversa.



Certo, però si rifà molto a quel tipo di corso di laurea

:dissident:
05-05-2010, 15:08
Certo, però si rifà molto a quel tipo di corso di laurea

Mah, non mi sembra proprio, visto che ad Ing non ci sono 9 laboratori di progettazione in 5 anni di studio, piu' altri esami in cui cmq bisogna produrre progetti di altro tipo, senza contare che questa e' una materia in cui davvero conta tantissimo il docente, le sue esperienze professionali e il suo bagaglio culturale. Ed e' anche normale, visto che cmq un ingegnere sara' sempre piu' indirizzato all'aspetto di calcolo che a quello compositivo.

Del resto il mio consiglio e' sempre fare le cose come si deve e quindi se si e' interessati all'aspetto progettuale fare architettura, se invece a quello strutturale fare ingegneria, gli ibridi servono a molto poco al giorno d'oggi.

tulifaiv
05-05-2010, 15:34
se se, come no :sofico:

se farai 2 esami specializzanti in strutture, come ho fatto io, ne saprai quasi come un civile 3+2 con indirizzo strutture e decisamente di più di un civile/edile con altri indirizzi.

I miei dubbi derivavano proprio dal fatto che non credo a questi esami "magici" che equivalgono ad un intero curriculum di uno specialista. Non mi riferisco solo a ing edile-architettura, avendone già sentite altre simili, riguardo ad altri corsi.

Tutto qui.

:dissident:
05-05-2010, 15:41
Bah in realta' in questi lavori conta molto di piu' la forma mentis (che ti da' l'universita') e l'esperienza professionale (ossia il lavoro vero e proprio negli studi), non e' certo uno, due o piu' esami che ti cambiano...

tulifaiv
05-05-2010, 15:50
Sì, alla fine è soprattutto questione di esperienza, anche secondo me...

cr1
05-05-2010, 16:02
Mah, non mi sembra proprio, visto che ad Ing non ci sono 9 laboratori di progettazione in 5 anni di studio, piu' altri esami in cui cmq bisogna produrre progetti di altro tipo, senza contare che questa e' una materia in cui davvero conta tantissimo il docente, le sue esperienze professionali e il suo bagaglio culturale. Ed e' anche normale, visto che cmq un ingegnere sara' sempre piu' indirizzato all'aspetto di calcolo che a quello compositivo.

Del resto il mio consiglio e' sempre fare le cose come si deve e quindi se si e' interessati all'aspetto progettuale fare architettura, se invece a quello strutturale fare ingegneria, gli ibridi servono a molto poco al giorno d'oggi.

Sai quanti laboratori progettuali ho fatto io?
Adesso te li elenco perchè non ricordo neanch'io il numero:
1 lab. di disegno dell'architettura con applicazioni CAD,
2 lab. di storia dell'architettura,
3 lab. di rilievo architettonico,
4 lab. di architettura tecnica 1,
5 lab. di architettura tecnica 2,
6 lab. di architettura e composizione architettonica 1,
7 lab. di architettura e composizione architettonica 2,
8 lab. di architettura e composizione architettonica 3,
9 lab. di tecnica urbanistica,
10 lab. di restauro architettonico.

Alla fine sono ben 10, tutti con obbligo di firma oltre tutto in quanto il nostro corso era patrocinato dalla comunità europea e dal fondo sociale europeo.

Come docenti avevamo architetti da Venezia per quanto riguarda la progettazione, da Milano per rilievo e restauro e il nostro professore di storia dell'architettura (2 esami più il sopracitato laboratorio) è stato, forse lo è ancora, redattore di Casabella.
E abbiamo avuto diverse lezioni con vari professori di livello internazionale.
Con l'università siamo a organizzare una bella vacanza studio di una settimana a Berlino in cui abbiamo visto grandi opere di architettura moderna e contemporanea, passando prima a visitare il trampolino di Innsbruck e il Bauhaus

Forse dimentichi che alcuni grandi nomi dell'architettura siano degli ingegneri come formazione primaria.
Le cose fatte bene devono farle prima di tutto le facoltà con dei corsi ben organizzati.
Posso dirti che le facoltà di architettura attualmente non producano niente di buono, non può esserci solo la forma e il design se poi mi disegnano un solaio con luce di 25 metri con una sezione di 12 cm. Un po' di tecnica delle costruzioni deve esserci.

cr1
05-05-2010, 16:07
I miei dubbi derivavano proprio dal fatto che non credo a questi esami "magici" che equivalgono ad un intero curriculum di uno specialista. Non mi riferisco solo a ing edile-architettura, avendone già sentite altre simili, riguardo ad altri corsi.

Tutto qui.

Niente esami magici, purtroppo, ma sei mesi di un progetto strutturale fatto per i fatti nostri applicando tutte le più recenti normative ad un caso concreto ed essendo seguiti settimanalmente da professori ed esercitatori.
Con questo ho imparato molto di più di qualsiasi altro corso, perchè la normativa bisogna leggerla e applicarla per capirla, sentirla spiagare non serve a molto.
Poi il curriculum uno se lo crea lavorando ed approfondendo, quello che si vede all'uni è solo una parte, poi ogni approfondisce in base alle proprie necessità

cr1
05-05-2010, 16:14
Bah in realta' in questi lavori conta molto di piu' la forma mentis (che ti da' l'universita') e l'esperienza professionale (ossia il lavoro vero e proprio negli studi), non e' certo uno, due o piu' esami che ti cambiano...

Quei due esami in più ti danno una base di conoscenza che ti può permettere di approfondire senza tanti problemi.

Io parlo per la mia esperienza a Trento, realtà universitaria abbastanza piccola in cui si riesce ad avere tranquillamente un colloquio diretto con i professori e dove ci sono abbastanza spazi per permettere i laboratori ma so di altre facoltà che hanno programmi ben diversi da quelli che ho fatto io e la qualità è decisamente diversa.
Per non parlare dei racconti dei miei ex compagni dei geometri che frequentano la IUAV o ingegneria civile a PD :stordita:

:dissident:
05-05-2010, 16:23
Sai quanti laboratori progettuali ho fatto io?
Adesso te li elenco perchè non ricordo neanch'io il numero:
1 lab. di disegno dell'architettura con applicazioni CAD,
2 lab. di storia dell'architettura,
3 lab. di rilievo architettonico,
4 lab. di architettura tecnica 1,
5 lab. di architettura tecnica 2,
6 lab. di architettura e composizione architettonica 1,
7 lab. di architettura e composizione architettonica 2,
8 lab. di architettura e composizione architettonica 3,
9 lab. di tecnica urbanistica,
10 lab. di restauro architettonico.

Alla fine sono ben 10, tutti con obbligo di firma oltre tutto in quanto il nostro corso era patrocinato dalla comunità europea e dal fondo sociale europeo.

Come docenti avevamo architetti da Venezia per quanto riguarda la progettazione, da Milano per rilievo e restauro e il nostro professore di storia dell'architettura (2 esami più il sopracitato laboratorio) è stato, forse lo è ancora, redattore di Casabella.
E abbiamo avuto diverse lezioni con vari professori di livello internazionale.
Con l'università siamo a organizzare una bella vacanza studio di una settimana a Berlino in cui abbiamo visto grandi opere di architettura moderna e contemporanea, passando prima a visitare il trampolino di Innsbruck e il Bauhaus

Sara' che ho fatto l'assistente ad arch e a ing per un bel po' di anni, proprio a progettazione, e nel secondo caso i lavori erano di gran lunga piu' semplicistici e schematici. Per non parlare della qualita' degli elaborati..


Inoltre alcuni di quelli che citi come laboratori da noi sono esami non di laboratorio ma cmq con elaborati da produrre, io parlavo di laboratori di progettazione pura, non di storia, rilievo ecc. ;)


Forse dimentichi che alcuni grandi nomi dell'architettura siano degli ingegneri come formazione primaria.

Ah si'? E chi a parte Calatrava?


Le cose fatte bene devono farle prima di tutto le facoltà con dei corsi ben organizzati.
Posso dirti che le facoltà di architettura attualmente non producano niente di buono, non può esserci solo la forma e il design se poi mi disegnano un solaio con luce di 25 metri con una sezione di 12 cm. Un po' di tecnica delle costruzioni deve esserci.

Infatti architettura e' una facolta puramente tecnica, mica di forma e design, tant'e' che gli esami scientifici sono piu' del 50% ;)
Poi rimane il fatto che come ingegnere andrai a fare il lavoro da ingegnere nel 90% dei casi, com'e' naturale che sia, e ti assicuro che io con lavoro con numerosi studi e societa' di ingegneria.

:dissident:
05-05-2010, 16:25
Quei due esami in più ti danno una base di conoscenza che ti può permettere di approfondire senza tanti problemi.

Io parlo per la mia esperienza a Trento, realtà universitaria abbastanza piccola in cui si riesce ad avere tranquillamente un colloquio diretto con i professori e dove ci sono abbastanza spazi per permettere i laboratori ma so di altre facoltà che hanno programmi ben diversi da quelli che ho fatto io e la qualità è decisamente diversa.
Per non parlare dei racconti dei miei ex compagni dei geometri che frequentano la IUAV o ingegneria civile a PD :stordita:

Io invece ti parlo per la mia esperienza professionale, che quei due esami non ti daranno nulla di spendibile direttamente nel mondo del lavoro, stanne certo.

cr1
05-05-2010, 16:49
Sara' che ho fatto l'assistente ad arch e a ing per un bel po' di anni, proprio a progettazione, e nel secondo caso i lavori erano di gran lunga piu' semplicistici e schematici. Per non parlare della qualita' degli elaborati..
Su questo dipende da persona a persona e da quello che pretende il prof.
Forse quelli degli ing. erano progetti più facilmente realizzabili?!? :Prrr:

Inoltre alcuni di quelli che citi come laboratori da noi sono esami non di laboratorio ma cmq con elaborati da produrre, io parlavo di laboratori di progettazione pura, non di storia, rilievo ecc. ;)
7 laboratori di progettazione pura: 3 di composizione con schizzi, modelli, render e presentazioni da "architetti", 2 di architettura tecnica per riuscire a fare realizzare anche gli edifici, 1 per la pianificazione urbanistica di un territorio e 1 per un progetto di restauro su un edificio storico, bastano?


Ah si'? E chi a parte Calatrava?
Pier Luigi Nervi e non ricordo chi altro :eek:


Infatti architettura e' una facolta puramente tecnica, mica di forma e design, tant'e' che gli esami scientifici sono piu' del 50% ;)
Dove sono gli esami scientifici? Matematica e poi? Non sanno neanche con che normativa deve essere progettata una struttura, questo mi è stato detto da frequentanti dello IUAV :rolleyes:
Poi rimane il fatto che come ingegnere andrai a fare il lavoro da ingegnere nel 90% dei casi, com'e' naturale che sia, e ti assicuro che io con lavoro con numerosi studi e societa' di ingegneria.

Poi dipende da cosa vuole fare uno, ne conosco diversi che più che ingegneri fanno gli architetti.
Del mio corso molti puntano a fare gli architetti nonostante il titolo sia principalmente ingegneristico

cr1
05-05-2010, 16:52
Io invece ti parlo per la mia esperienza professionale, che quei due esami non ti daranno nulla di spendibile direttamente nel mondo del lavoro, stanne certo.

Per me vale il contrario e quei due esami gli sto spendendo bene tutt'ora.
Forse non ho fatto notare che il nostro carico di studio era decisamente superiore agli altri in quanto il primo semestre del 5° anno avevo 53 ore a settimana con 3 giornate da 11 ore consecutive 8.30-19.30 :muro:

recky
05-05-2010, 17:00
cr1 quindi anche tu sei in edile-architettura.

Secondo me un ingegnere architetto ha qualcosa in più di un semplice architetto. Lo so ,sarai un ingegnere mediocre,ma un architetto con le @@ cubiche

:dissident:
05-05-2010, 17:05
cr1 quindi anche tu sei in edile-architettura.

Secondo me un ingegnere architetto ha qualcosa in più di un semplice architetto. Lo so ,sarai un ingegnere mediocre,ma un architetto con le @@ cubiche

Ma anche no, visto che il lavoro dell'architetto e' tutt'altro ;)
Rischi di essere un mediocre architetto e un ingegnere "normale" al limite.

:dissident:
05-05-2010, 17:07
Pier Luigi Nervi e non ricordo chi altro

Si ma si parla di mezzo secolo fa eh, le figura professionali erano ben diverse


Poi dipende da cosa vuole fare uno, ne conosco diversi che più che ingegneri fanno gli architetti.
Del mio corso molti puntano a fare gli architetti nonostante il titolo sia principalmente ingegneristico

E fanno male :D
Cmq io di ingegneri che fanno gli architetti ne ho incontrati ben pochi (o meglio nessuno). E come gia' detto collaboro con alcune decine di societa' di ingegneria e molti piu' studi di progettazione.
Ne riparliamo quando inizierai a lavorare. ;)

cr1
05-05-2010, 17:17
cr1 quindi anche tu sei in edile-architettura.

Secondo me un ingegnere architetto ha qualcosa in più di un semplice architetto. Lo so ,sarai un ingegnere mediocre,ma un architetto con le @@ cubiche

Diciamo che normalmente escono ingegneri mediocri da qualsiasi facoltà di ingegneria e pochi architetti con le @@ da architettura.
Quindi potresti prendere il bello, o il brutto, di entrambe le facoltà.
La differenza la fa la persona e le ambizioni che ha.

Si ma si parla di mezzo secolo fa eh, le figura professionali erano ben diverse




E fanno male :D
Cmq io di ingegneri che fanno gli architetti ne ho incontrati ben pochi (o meglio nessuno). E come gia' detto collaboro con alcune decine di societa' di ingegneria e molti piu' studi di progettazione.
Ne riparliamo quando inizierai a lavorare. ;)

Forse non hai capito che lavoro da più di due anni ;) e ne ho incontrati di ing. che sono più arch. che altro, ad esempio l'ingegnere che ha seguito la direzione lavori per il Mart di Rovereto e un mio ex compagno d'appartamento che lavorava proprio in quello studio

:dissident:
05-05-2010, 17:24
Forse non hai capito che lavoro da più di due anni ;) e ne ho incontrati di ing. che sono più arch. che altro, ad esempio l'ingegnere che ha seguito la direzione lavori per il Mart di Rovereto e un mio ex compagno d'appartamento che lavorava proprio in quello studio

Direzione lavori non e' progettazione..E guardacaso il MART l'ha progettato un architetto :confused:

cr1
05-05-2010, 17:31
Direzione lavori non e' progettazione..E guardacaso il MART l'ha progettato un architetto :confused:

Non ti ho detto quell'opera, ti ho detto quella persona, con titolo di ing., e non più giovane, che ha seguito la D.L. del Mart è molto più architetto di molti che hanno realmente il titolo di arch. e tira fuori belle idee architettoniche che normalmente non ci si aspetterebbe da un ing.

Ste continue lotte tra ing e arch, ahh!! Tanto no capì niente :ciapet:

naturalmente si scherza

:dissident:
05-05-2010, 17:38
Guarda il mio discorso e' semplice: se uno vuole fare il progettista in ambito edilizio, architettura e' l'unica facolta' che abbia il percorso di studi che formi nella maniera piu' completa, se invece uno e' interessato agli aspetti tecnici e' meglio che si indirizzi verso ingegneria che fornisce delle basi molto piu' solide sotto questo punto di vista. Tutte le altre figure sono degli ibridi che dal punto di vista professionale non funzionano molto. Poi che con l'esperienza e magari le doti personali (vedi l'esempio che hai fatto tu) uno possa travalicare gli aspetti formativi non lo metto in dubbio, ma non ha senso partire col piede sbagliato e con l'handicap se si vuole fare una cosa e si sceglie di studiare l'altra.

recky
05-05-2010, 18:42
secondo voi,a questo punto,avrei più lavoro da ingegnere puro o d'architetto puro?

e poi, l ingegnere architetto a livello europeo è considerato un architetto,ma la visione degli architetti in europa è diversa,loro ne sanno sulle strutture!

Hebckoe
05-05-2010, 20:36
cr1 quindi anche tu sei in edile-architettura.

Secondo me un ingegnere architetto ha qualcosa in più di un semplice architetto. Lo so ,sarai un ingegnere mediocre,ma un architetto con le @@ cubiche

penso che il concetto di "@@" per un architetto sia diverso da quello dell'ingegnere.
per quello che ho visto l'ingegnere-architetto e' a meta' strada tra l'essere un architetto e un ingenere. quelli che ho conosciuto io avrebbero fatto architettura se solo ci fosse stata la facolta' vicino. hanno dovuto ripiegare su ing-arch scegliendosi appunto un piano di studi che fosse il piu' lontano possibile da un profilo tecnico. non dico che tutti abbino fatto cosi' pero' molti si (e questo me lo ha anche confermato una loro docente a suo tempo).
dal punto di vista lavorativo forse non ci sono grosse differenze o discriminazioni se preferisci.
se ti piace il corso di studi e pensi che questa figura professionale ibrida rispecchi meglio la tua attitudine va tranquillo e vedrai che farai bene.
evita in ogni caso di pensare che l'ing-arch sia un architetto con le palle o un ingegnere con le tette ;) .

recky
06-05-2010, 13:26
un mio amico mi ha scritto


allora...il campo dell'edilizia ho cominciato a conoscerlo per bene da ormai 4 e ti racconterò qualcosa così, aldilà di quello che ti dico io tu potrai farti un'idea di che cosa significa ingegnere, cosa Architetto in Italia e cosa Architetto in Europa.

L'ingegnere è per definizione, non da vocabolario, colui che trova soluzioni funzionali e, aggiungo io, economiche. Trovare soluzioni, significa trovare risposte a quesiti nuovi: un volta che la soluzione è stata trovata il gioco diventa molto più semplice. Questa è un pò una stilizzazione, ma l'ho detta perchè ti voglio condurre a pensare una cosa: davvero oggi, il costruito ordinario ovvero l'80% del costruito, richiede queste grandi capacità di calcolo? NO. A riprova di ciò ti posso assicurare che molti architetti del vecchia scuola effettuano calcoli strutturali al pari di ingegneri edili sul rovescio della medaglia ti assicuro che molti ingegneri edili fanno splendidi progetti architettonici al pari di molti architetti. Professionisti di questo tipo ne ho conosciuto due per parte: quindi il discorso è semplicemente uno, ovvero che aldillà dei corsi di studio che si seguono dipende molto del percorso lavorativo che si segue o che si è portati a seguire perchè non è che usciti dall'università si è in grado di seguire un processo edilizio nella sua pienezza e con splendidi risultati.

Stilizzando i corsi di laurea possiamo comunque dire:
*Ingegneria Edile/Strutturista: ottimo ingegnere e pessimo architetto, ma tranne rari casi metà del suo corso di studi gli sarà inutile e per l'altra metà ciò che lo renderà davvero bravo sarà l'esperienza e la capacità di sintesi dell'esperienza lavorativa.
*Architetto Italiano: ottimo architetto e pessimo ingegnere, voglio dire: le loro materie tecniche non hanno nulla a che fare con le mie, figurarsi con quelle di un indirizzo di laurea in ingegneria civile. Potrà comunque essere un ottimo architetto, sicuramente avrà bellissime idee, che non potrà mettere in pratica siccome ormai l'edilizia è dominata dalla parola ECONOMIA. Di rado si punta al bello per primo scopo e quindi in questo senso l'architetto di domani sarà un frustato dalle bellissime idee che non potrà realizzare a meno che non saprà sintetizzarla in termini di economia costruttiva (cosa non facile, ma comunque la conoscenza architettonica qui aiuta). Piccola pecca: l'architetto in Italia di rado pensa con causa d'effetto alla struttura: ovvero spesso ci sono tristi soluzioni strutturali per far star in piedi un'apparente splendida opera architettonica; ciò perchè l'architetto italiano non riceve nel suo corso di laurea un buon indottrinamento alla struttura.
*Architetto Europeo: triste a dirsi, ma l'Europa in questo campo supera ancora l'Italia perchè? per il semplice fatto che gli Architetti che escono da molte facoltà europee hanno un programma di studi che gli permette di seguire un processo edilizio nella sua pienezza; questa cosa ti posso dire per certo che accade in Spagna dato che ho avuto modo di confronti più o meno diretti e se ti capita prova a chiedere: ma d'altro canto questa cosa è storicamente vera da secoli (l'architettura Gotica ad esempio nasce per esigenze strutturali e non è che si è deciso di usare archi rampanti e a sesto acuto perchè quelli a tutto sesto avevano stufato) e l'Italia è uno dei pochi posti dove l'architetto spesso pensa solo al suo architettonico e poi commissiona ad altri lo strutturale.

Diciamo che il corso di studi che si avvicina maggiormente alla figura dell'architetto in Europa è quello di Edile-Architettura. D'altro canto gli altri due, ingegneria e architettura, potrebbero avere dalla loro parte la miglior preparazione in alcuni casi la gestione del cantiere e anche le conoscenze di sicurezza del cantiere oppure l'ingegnere conosce più metodi di verifica e di calcolo o ha competenze progettuali su più fronti che non riguardano solo l'opera in quanto architettura e struttura o ancora l'architetto avrà competenze di restauro e di sintesi architettonica non indifferente. Un corso di Edile-Architettura non ti consentirà nè di essere un ottimo ingegnere, anzi, e nemmeno di avere quella raffinatezza architettonica di chi ha seguito un intero corso di architettura che però ha snobbato idraulica e stra-sottovalutato scienza delle costruzioni (solo due esempi).

Personalmente se vuoi fare l'architetto ti consiglio edile-architettura per il semplice fatto che quasi il 90% di quello che ti offre in più architettura o non potrai, purtroppo, utilizzarlo nei tuoi progetti oppure dovrai impararlo, in pratica, con l'esperienza di lavoro (potrai pure far urbanistica fatta meglio, potrai pure fare gestione del cantiere fatta meglio, ma poi urbanistica sarà un pacco di regolamenti che cambiano da comune a comune e non saprai mai gestire un cantiere solo perchè hai presto 30 e lode). Insomma: smentisco totalmente quello che hanno detto: la preparazione migliore per seguire un processo edilizio la offre, anche a parere di altri professionisti con cui ho parlato prima di scegliere (architetti e non ingegneri), ingegneria edile-architettura che ti farà uscire un architetto competete.

cr1
06-05-2010, 16:17
un mio amico mi ha scritto

Concordo in tutto con quanto detto dal tuo amico, solo che è difficile da spiegare a chi non ha a che fare con entrambe le figure e di diverse generazioni ma sopratutto con gente che viene fuori dall'Italia