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View Full Version : Valore della politica italiana


polli079
03-05-2010, 10:03
Se una persona non si ritrova a credere in nessun politico ma soprattutto nella politica italiana, non votare è un male?
Se non si è soddisfatti, nemmeno in minima parte, da ciò che sono e ciò che offrono i politici, ha senso votare il meno peggio?
Anche se uno dovesse votare un partito non perchè è quello che si vorrebbe votare ma perchè è il migliore tra i peggiori, da che cosa potrebbe capire questo partito che chi lo vota lo fa solo perchè non ha alternative e non perchè crede in quello che dice?

MadJackal
03-05-2010, 10:09
Se davvero la gente è schifata, dovrebbe votare annullando la scheda. Segnando tutti i simboli, ad esempio.

Perchè?
Perchè a quel punto non si potrebbe più dire che la gente non è interessata alla politica, e MILIONI di schede nulle avrebbero IMHO un bel riscontro non solo qui in Italia, ma perfino all'estero.

Se si vuole protestare si protesta.
Il non andare alle urne non serve a nulla.

litocat
03-05-2010, 10:14
Se una persona non si ritrova a credere in nessun politico ma soprattutto nella politica italiana, non votare è un male?
Se non si è soddisfatti, nemmeno in minima parte, da ciò che sono e ciò che offrono i politici, ha senso votare il meno peggio?
Guarda che se non si è soddisfatti di nessuna parte politica, si può votare lasciando in bianco la scheda, non devi per forza votare il meno peggio. Volendo potresti anche far verbalizzare che non ti senti rappresentato da nessuno. Non votare è un male in ogni caso.

litocat
03-05-2010, 10:18
Se davvero la gente è schifata, dovrebbe votare annullando la scheda.
Anche, ahah. Come è successo nelle elezioni del 2006 quando un sacco di gente ha votato Forza Italia scrivendo sulla scheda, così annullandola, "Non sono un coglione". :D

Мир
03-05-2010, 11:23
Il non esprimere un voto, secondo me, è pericoloso: si lascia fare a chi è più intraprendente. Ora assistiamo ad una sinistra inesistente, mentre c'è chi fa il bello ed il cattivo tempo, annichilendo le menti della gente. Saranno pure delle minoranze, ma a me ha fatto impressione chi sventolava un cartello "Santoro a morte" durante la "processione" del "partito dell'amore".... quando, intervistati hanno cominciato a parlare, ha pure fatto impressione il ripetere come un mantra le parole sempre ripetute del capo del governo... E' allucinante..

Il voto serve, e sarebbe bello poterlo indirizzare verso un partito che non ha ancora avuto ilprivilegio di governare, per vedere almeno che fa'....
Lasciamoci questa speranza...

gbhu
03-05-2010, 11:26
Se una persona non si ritrova a credere in nessun politico ma soprattutto nella politica italiana, non votare è un male?

Questa domanda non a molto senso. Se il sistema elettorale prevede che si possa anche non partecipare alle elezioni, un cittadino può anche non partecipare. Non c'è nessun "bene" e nessun "male" nelle elezioni. E' solo un procedimento burocratico su cui si basa la democrazia.

Se non si è soddisfatti, nemmeno in minima parte, da ciò che sono e ciò che offrono i politici, ha senso votare il meno peggio?

Sì, a meno che accetti il rischio che possa vincere quello che per te è il peggio. Però su questo ci sono diverse filosofie.

Anche se uno dovesse votare un partito non perchè è quello che si vorrebbe votare ma perchè è il migliore tra i peggiori, da che cosa potrebbe capire questo partito che chi lo vota lo fa solo perchè non ha alternative e non perchè crede in quello che dice?

Mah. Qui ci vorrebbe qualcuno impegnato attivamente in politica per rispondere. Però in genere dal numero di tesserati, dalla partecipazione ai dibattiti etc si intuisce quanto conta più o meno il voto di protesta.
Cioè in genere chi fa politica per lavoro sa come tastare il polso all'elettorato e capire come vanno le cose. E' il loro lavoro insomma.

Dream_River
03-05-2010, 11:32
Al voto bisognerebbe andarci anche solo per senzo civico, per essere partecipi alla vita del proprio paese

Poi uno se non si riconosce assolutamente in nessun partito può anche annullare la scheda, ma uno che non si riconosce in niente a mio avviso dovrebbe seriamente rivedere quanto le proprie idee siano realistiche o farsi un bel esame di coscienza

litocat
03-05-2010, 11:40
Questa domanda non a molto senso. Se il sistema elettorale prevede che si possa anche non partecipare alle elezioni, un cittadino può anche non partecipare. Non c'è nessun "bene" e nessun "male" nelle elezioni. E' solo un procedimento burocratico su cui si basa la democrazia.
Il voto è un diritto che è stato guadagnato con sudore e fatica dai nostri avi. Non votare, per quanto non illegale, è un atto allo stesso tempo immorale ed incivile: ricordo che per la Costituzione, troppo spesso sconosciuta ai più, votare è un dovere civico. Se non ti senti rappresentato, piuttosto consegni la scheda in bianco.

gbhu
03-05-2010, 11:52
Il voto è un diritto che è stato guadagnato con sudore e fatica dai nostri avi. Non votare, per quanto non illegale, è un atto allo stesso tempo immorale ed incivile: ricordo che per la Costituzione, troppo spesso sconosciuta ai più, votare è un dovere civico. Se non ti senti rappresentato, piuttosto consegni la scheda in bianco.
Sì ma io non ne farei una battaglia moralista.
Nel senso che i nostri avi hanno lottato perché noi potessimo essere liberi.
La libertà sta anche nel fatto di poter non esprimere la propria opinione. I paesi in cui se uno non va a votare lo segnano nella lista nera sono quelli in cui ancora la democrazia non è tanto ben realizzata.
Semplicemente chi tace acconsente. Un libero cittadino può anche liberamente decidere di non partecipare alle elezioni, se il regolamento lo prevede.
Invece è grave se il fenomeno si diffonde largamente, in quanto significherebbe che la classe politica non è in grado di farsi ascoltare e capire dalla gente.

Unrue
03-05-2010, 11:57
Al voto bisognerebbe andarci anche solo per senzo civico, per essere partecipi alla vita del proprio paese

Poi uno se non si riconosce assolutamente in nessun partito può anche annullare la scheda, ma uno che non si riconosce in niente a mio avviso dovrebbe seriamente rivedere quanto le proprie idee siano realistiche o farsi un bel esame di coscienza

Spesso però non è la mancanza di ideali il problema, ma dai soggetti in politica che li rappresentano.

kaioh
03-05-2010, 12:10
Vai e annulla la scheda in modo inequivocabile ( magari scrivendo " in questa scheda nessuno è degno del mio voto " ).

L'alternativa sarebbe votare ragionando sul "meno peggio" , ovvio che bisogna pur pensare che poi non dovresti pentirtene .

Ah, per sceglire pensa sempre a cosa hanno fatto e detto fino a 3 mesi prima della campagna elettorale , lì trovi lavera narura dei politici .

aeterna
03-05-2010, 12:23
@kaioh: nessuno verrà mai a sapere cosa hai scritto nella scheda, quindi quello che metti è ininfluente, risulterà una scheda annullata e basta.


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il voto di protesta antipolitico è quello dell'astensionismo, basti vedere le discussioni dell'immediato dopoelezioni, tutti badano alla percentuale di astensionismo, mentre le schede bianche e nulle non se le 'ncula nessuno.

per esprimere voto di protesta antipartito o anticoalizione invece è sufficiente votare qualcos'altro in modo ponderato, esempio lampante le regionali: il fatto che la lega sia andata su e il pdl giù, è stato interpretato anche come una bocciatura del cavaliere come giustamente era stato.

Dream_River
03-05-2010, 14:06
Spesso però non è la mancanza di ideali il problema, ma dai soggetti in politica che li rappresentano.

Posso capirlo, ma le uniche soluzioni a ciò possono essere ho scendere a compromessi o partecipare attivamente alla promozione di tali ideali nella maniera più coerente possibile nella vita politica del paese

Sempre ricordandosi che la politica non è una lotta fra religioni, ma quell'arte che persegue una corretta gestione del paese, cose che spesso può venire a cozzare in certa misura con gli ideali in cui individualmente ci si può riconoscere

Scalor
03-05-2010, 17:38
Se una persona non si ritrova a credere in nessun politico ma soprattutto nella politica italiana, non votare è un male?
Se non si è soddisfatti, nemmeno in minima parte, da ciò che sono e ciò che offrono i politici, ha senso votare il meno peggio?
Anche se uno dovesse votare un partito non perchè è quello che si vorrebbe votare ma perchè è il migliore tra i peggiori, da che cosa potrebbe capire questo partito che chi lo vota lo fa solo perchè non ha alternative e non perchè crede in quello che dice?

il problema se uno non vota è che i fedelissimi della politica o meglio conosciuti come scagnozzi dei partiti votano sempre.
il giusto è votare l'avversario anche se fa schifo per cambiare il sistema.

la politica italiana è penosa, corrotta, vale meno del buco dell'emmenthal
quando passa un politico ci si deve mettere una mano sul portafoglio, non si sa mai....

blamecanada
03-05-2010, 19:19
Se una persona non si ritrova a credere in nessun politico ma soprattutto nella politica italiana, non votare è un male?
Se non si è soddisfatti, nemmeno in minima parte, da ciò che sono e ciò che offrono i politici, ha senso votare il meno peggio?
Anche se uno dovesse votare un partito non perchè è quello che si vorrebbe votare ma perchè è il migliore tra i peggiori, da che cosa potrebbe capire questo partito che chi lo vota lo fa solo perchè non ha alternative e non perchè crede in quello che dice?

“Meno peggio” e “meglio” vogliono dire la stessa cosa, come “meno alto” e “piú basso”.

La scelta piú intelligente è sempre votare qualcosa, perché se si vota nullo, o si fa scheda bianca, o si sta a casa, gli eletti se ne fregano: in alcuni Paesi ci sono livelli di astensionismo elevatissimi, ma nessun governo è mai stato messo in discussione per questo.
Se invece si vota qualcuno potrebbe anche nascere qualcosa, almeno una rappresentanza politica in parlamento che possa mettere in rilievo alcuni problemi.
Ovviamente un sistema proporzionale sarebbe molto meglio a tale scopo, visto che con il maggioritario o con il premio di maggioranza (che in pratica è la stessa cosa), gli elettori sono indotti a fare il “voto utile”, con tutto vantaggio del duopolio PD-PDL.