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View Full Version : Scacco al Papa


Dream_River
01-05-2010, 00:31
È la figura sfuocata di un papa vecchio, minuto. Troppo spesso stonato con un mondo che non capisce, che gli sfugge di mano, che sembra interessarlo poco. In cinque anni di pontificato, Benedetto XVI ha spinto la sua Chiesa verso un regno che non c'è più. Ha voltato le spalle alle grandi questioni della modernità. Ha deluso milioni di cattolici. Per accarezzare l'intelligenza di pochi che cercano nella sua teologia antica una cintura di salvataggio dal mondo. Le lacrime di Malta raccontano anche questo, non solo il suo dolore per la "Chiesa peccatrice". Perché, mentre Benedetto celebra, e a volte lo fa, le sue messe in latino voltando fisicamente le spalle ai fedeli, la Chiesa universale si sfrangia umiliata dallo scandalo dei preti pedofili, assordata dalle troppe voci dissonanti dell'Africa che non riesce a chiedere il celibato ai suoi preti, dei giovani disorientati da una morale sessuale incongrua, dei vescovi europei lacerati da un magistero che pende verso i lefevriani e ignora il dialogo coi luterani. E sono in molti ormai a parlare apertamente di un travaglio che rischia di non ricomporsi. Tra di loro anche il teologo Vito Mancuso, professore all'Università Vita-Salute di Milano, che se lo spiega così.

Professor Mancuso, il pontificato di Benedetto XVI è al centro di una bufera che ha portato allo scoperto una crisi d'identità senza precedenti, almeno nel nostro tempo. Perché? E con quali conseguenze?
"Questo travaglio legato allo scandalo della pedofilia è qualcosa di unico nella storia della Chiesa, almeno negli ultimi 200 anni. Un pericolo così grande di perdita di credibilità non c'è mai stato, la statura morale del pontefice non è mai stata così compromessa. Ed è quella che conta, che àncora le anime dei fedeli. E dà forza, per parafrasare Stalin, alle divisioni del papa".


Perché è esplosa proprio oggi?
"Perché non si poteva più tacere, occultare, insabbiare. È stato monsignor Stephan Ackermann, vescovo di Treviri, responsabile della Conferenza episcopale tedesca a usare le parole “occultamento” e “ insabbiamento”; e André-Mutien Léonard, vescovo di Bruxelles e primate del Belgio, ha parlato di “colpevole silenzio”. Un silenzio posto dalla lettera dell'allora cardinale Joseph Ratzinger nel 1991 con la quale si è coperto lo scandalo. È vero che le decisioni prese in questi giorni sono ineccepibili, ma drammaticamente tardive".

Lo scandalo ha detonato una crisi più profonda o si chiude in se stesso?
"Certamente è in corso un conflitto enorme. Noi dobbiamo capire qual è la stagione storica in cui si colloca il pontificato di Benedetto XVI: quella del Concilio Vaticano II, celebrato tra il 1962 e il 1965. Il Concilio ha posto le premesse per chiudere quattro secoli di Controriforma, secoli nei quali l'identità cattolica si concepiva in contrapposizione al mondo lasciando fuori le idee nuove e le esperienze dei fedeli, e aprire il tempo della Riforma, durante la quale l'identità cattolica si costruisce col mondo, con la vita reale delle persone. Per valutare l'opera di Benedetto XVI bisogna partire da qui, dal criterio oggettivo che lui stesso ha indicato quando ha detto che l'orientamento del suo pontificato sarebbe stata la realizzazione del Vaticano II, che egli ha definito la bussola per orientarsi nel Terzo millennio. Ma, se questo è il criterio oggettivo, non mi pare che il bilancio del pontificato sia entusiasmante. E i dati indicano la progressiva perdita di fiducia dei fedeli: in Germania un cattolico su quattro sta pensando di lasciare la Chiesa. Lo stesso crollo si ha negli Usa. Benedetto è il pontefice di una Chiesa che sta
diventando un club per pochi"

Quali sono stati gli errori più gravi del suo pontificato?
"Pensiamo al rapporto con le altre religioni: è un fronte stategico. Oggi il papa è chiamato soprattutto a essere un grande maestro di spiritualità: il nostro mondo ne ha bisogno per unire, armonizzare le religioni e favorire la pace. È invece sotto gli occhi di tutti come, nei cinque anni di pontificato di Ratzinger, il rapporto con l'Islam non abbia fatto passi avanti. Come le relazioni con gli ebrei siano peggiorate: non passa giorno che non se ne abbiano segni concreti. Infine, è significativo che il papa non abbia mai incontrato il Dalai Lama, che è venuto in questi anni due volte a Roma e che Giovanni Paolo II aveva incontrato nove volte. Si usa dire che questo è accaduto per evitare persecuzioni dei cattolici in Cina, ma delle due l'una: o Giovanni Paolo era uno sprovveduto e ha esposto i fedeli cinesi, o Benedetto prova un profondo disagio nei confronti di un vero dialogo interreligioso".

Hans Kung chiede un concilio Vaticano III: per che fare?
"Per attuare il Vaticano II. Ma perché diciamo Vaticano III? Non potrebbe essere Kinshasa o Rio I?".

Ovunque si celebri, concretamente a cosa servirebbe?
"A cambiare il governo della Chiesa e far sì che la monarchia medioevale, tridentina, accentrata sul pontefice possa essere superata da un effettivo potere delle conferenze episcopali. Mimetico a come era il collegio degli Apostoli dove Pietro era sì il primo, ma Paolo si poteva opporre frontalmente ".

E chi è oggi Paolo?
"Non c'è. E questo è stato il grande limite del pontificato di Giovanni Paolo II che ha selezionato la dirigenza della Chiesa sulla base della fedeltà a lui stesso e a Roma. Così non ci sono voci forti e nuove che chiedano l'apertura al mondo".

Per questo viene da chiedersi: cosa cambierebbe un nuovo Concilio?
"Quando gli uomini sono isolati fanno fatica a esprimere opinioni divergenti rispetto alla dottrina ufficiale; sentono il disagio ma da soli non riescono a uscire allo scoperto. L'evento collegiale permette al disagio di esprimersi. E ai singoli di parlare senza essere tacciati di eresia, di apostasia. Questo è il problema della Chiesa: ogni minimo dissenso appare un tradimento, e il Concilio è invece il luogo dove il dissenso si può esprimere".

Suggerisce che la maggioranza dei cattolici non si riconosce più nel magistero?
"L'anima cattolica nel nostro tempo è divisa. Il problema di fondo è il rapporto tra la fede cristiana e il mondo come ha cominciato a delinearsi a partire dall'epoca moderna. Bisogna tornare al 17 febbraio del 1600".

È un po' lontano.
"Ma è il giorno del rogo di Giordano Bruno, l'inizio ideale della chiusura che ci angustia oggi. L'inizio del tempo nel quale la Chiesa ha chiuso la porta alle idee nuove. Il Concilio Vaticano II ha invertito la rotta aprendo alle possibilità introdotte dal progresso politico-sociale e scientifico. Così oggi i cattolici sono divisi tra coloro i quali capiscono che il dettato dottrinale è contrario allo spirito dei tempi, e chiedono che sia rivisto scegliendo come ultima voce guida l'esperienza che essi fanno nelle loro vite e coloro i quali, invece, vogliono che siano le acquisizioni dottrinali accumulate nei secoli a guidare l'azione, e si pongono in un'eroica contrapposizione col mondo. Ecco: Benedetto XVI è incapace di vedere che l'anima cattolica si compone di queste due dimensioni".

Sta parlando di uno scisma?
"Lo scisma nasce da qui, Benedetto è il papa che legittima unicamente la linea conservatrice. E non è questo che un pontefice dovrebbe fare".

Il governo della Chiesa, il dialogo interreligioso sono temi gravi, ma ciò che viene continuamente al pettine è l'incongruità della morale sessuale della Chiesa. Sulla quale, però, il Concilio ha taciuto.
"Il grande limite di Paolo VI nella conduzione del Vaticano II fu di togliere all'assise conciliare la materia, la facoltà di esprimersi al riguardo. Mentre la morale sessuale è grande parte del magistero della Chiesa. Forse papa Montini aveva il concretissimo timore che lo strappo dalla tradizione sarebbe stato troppo forte e devastante. Comunque sia egli lo eliminò dall'agenda del Concilio e convocò una commissione di esperti per decidere sulla contraccezione. Ma quando giunsero i risultati che erano a favore dell'uso del preservativo, li mise da parte".

Non solo: promulgò l'Humanae Vitae nella quale negava la liceità della contraccezione. Siamo ancora lì?
"Oggi la Chiesa Cattolica ha una teologia rinnovata per quanto riguarda la dottrina sociale e, in merito all'economia, alla finanza, ai temi dell'immigrazione riesce a essere un'effettiva maestra di umanità. Ma ha una teologia arretrata in materia di morale individuale. Così quando parla di sessualità non riesce a interpretare lo spirito dei nostri tempi, e non riesce a essere maestra neppure per gli stessi cattolici".

Esiste una questione femminile nella Chiesa?
"Certo che sì. E attualizza quanto dicevo prima. Ormai è evidente che le donne sono protagoniste, nella politica, nel mondo del lavoro, persino nei carabinieri. La Chiesa Cattolica si segnala come eccezione a riguardo. E così non riesce a parlare ai nostri tempi: la sensibilità femminile potrebbe provocare una rivoluzione epocale, porterebbe aria fresca. Ma non solo: lasciando fuori le donne la Chiesa è infedele a Gesù che, contrariamente alla prassi rabbinica del tempo, privilegiava enormemente le donne. Il Vangelo di Luca dice che con Lui c'erano non solo i 12, ma molte donne, in un concilio apostolico misto. E sono state le donne a vederlo per prime risorto. Nell'escluderle la Chiesa Cattolica ha tradito il suo fondatore".

La Chiesa si è costruita come un mondo senza donne, e con pastori celibi. Esiste un nesso tra celibato e pedofilia?
"È difficile pensare che non ci sia. D'altro lato è ingiusto ridurre tutto a quello. Le statistiche dicono che la gran parte dei pedofili agisce tra le mura domestiche, uomini sposati. Sul celibato, invece, occorre dire qualcosa di più concreto: serve? O piuttosto aggrava una situazione di crisi delle vocazioni che scarica sui preti un superlavoro che non fa bene a nessuno? Mancano i sacerdoti e si accorpano le parrocchie che arrivano a servire anche 30 mila persone. Il prete può in questo modo esercitare il suo ministero che dovrebbe essere quello della cura dei singoli? Ovviamente no. Guardando queste cose, si dovrebbero prendere decisioni che hanno a cuore il vero bene della Chiesa".

In questa prospettiva, la vicinanza con le chiese riformate è enorme.
"E non bisognerebbe arrivare proprio a quello? Non bisognerebbe arrivare all'unità assumendo nella nostra prospettiva ciò che di buono le chiese protestanti hanno fatto? E viceversa. Io credo che la figura del papa sia quanto mai importante nel nostro mondo, che ci sia bisogno di una figura di sintesi che garantisca l'unità; e il mondo protestante, afflitto dal proliferare continuo di nuove chiese, avrebbe tutto da guadagnare in una figura di questo genere. Non bisogna aver paura"

Fonte: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/scacco-al-papa/2125504/8/0

Come suo solito Vito Mancuso si dimostra un teologo molto fedele al messaggio evangelico e dalla sensibilità sociale e storica molto forte

Lorekon
01-05-2010, 01:35
:eek: :eek: :D

indelebile
01-05-2010, 08:13
fedele si ma sinteticamente non se la caga nessuno .....i capi e gran parte della chiesa dice che va bene cosi e che a quelle domande sono già state date risposte convincenti da decenni..millenni(per loro) chiedi a GPC o a StefAno Giammarco...anakin è desaparecido

lowenz
01-05-2010, 08:34
Risposta universale: è un comunista relativista massone progressista (e magari pure pagato dai perfidi giudei per parlare così).

Questione risolta :D

Dream_River
01-05-2010, 09:07
fedele si ma sinteticamente non se la caga nessuno .....i capi e gran parte della chiesa dice che va bene cosi e che a quelle domande sono già state date risposte convincenti da decenni..millenni(per loro) chiedi a GPC o a StefAno Giammarco...anakin è desaparecido

Bhe, per di più Vito Mancuso non è dei teologi più ben visti dalle gerarchie ecclesiastiche, questo perchè ha della idee molto complesse a che costerebbero un pò di potere ai vertici della gerarchia, in favore di una chiesa non ridotta ad istituzione di potere ma a quello che dovrebbe essere, una comunità di fedeli in comunione ed in diaologo

Sono convinto che per i maggiori esponenti della gerarchia le risposte non manchino, visto che si considerano loro stessi la risposta, ma sono invece molto meno convinto che lo stesso valga per la comunità dei fedeli cattolici
Molti fedeli sentono l'imbarazzo che genera una chiesa in cui le donne siano solo un elemento di sfondo da nascondere il più possibile, per dirne una

Se il papa non farà i conti con i propri fedeli prima ancora che con le proprie tradizioni o con i politici la chiesa sarà sempre più indebolita

Imho ovviamente

ulk
01-05-2010, 09:33
Esiste una questione femminile nella Chiesa?
"Certo che sì. E attualizza quanto dicevo prima. Ormai è evidente che le donne sono protagoniste, nella politica, nel mondo del lavoro, persino nei carabinieri. La Chiesa Cattolica si segnala come eccezione a riguardo. E così non riesce a parlare ai nostri tempi: la sensibilità femminile potrebbe provocare una rivoluzione epocale, porterebbe aria fresca. Ma non solo: lasciando fuori le donne la Chiesa è infedele a Gesù che, contrariamente alla prassi rabbinica del tempo, privilegiava enormemente le donne. Il Vangelo di Luca dice che con Lui c'erano non solo i 12, ma molte donne, in un concilio apostolico misto. E sono state le donne a vederlo per prime risorto. Nell'escluderle la Chiesa Cattolica ha tradito il suo fondatore".


Questo non sa di cosa parla, è proprio l'entrata massiccia delle donne nei più svariati campi che ha portato allo sfascio economico e di certo solo il permettere ai preti di sposarsi porterebbe alla dissoluzione del patrimonio ecclesiastico.
Altro che aria fresca la fine dei sistemi economici quest si che è certa.

Dream_River
01-05-2010, 09:43
Questo non sa di cosa parla, è proprio l'entrata massiccia delle donne nei più svariati campi che ha portato allo sfascio economico e di certo solo il permettere ai preti di sposarsi porterebbe alla dissoluzione del patrimonio ecclesiastico.
Altro che aria fresca la fine dei sistemi economici quest si che è certa.

Questa è un affermazione palesemente falsa, ed i grandi successi di varie donne nei più svariati campi lo dimostra (e sinceramente se fossi un moderatore ti sospenderei, se si può dire che tutte le donne non possono che portare danno economico ad una nazione allora tanto varrebbe permettere anche di dire che tutte le persone di colore hanno il demonio nel sangue)

Poi è indubbio che il matrimonio dei preti porterebbe alla dissoluzione di buona parte del patrimonio ecclesiastico, ma le chiese protestanti tutt'oggi riescono a salvare molte anime e a trasmettere il messaggio evangelico senza l'ingente patrimonio del Vaticano

Sempre che non si consideri la Chiesa Cattolica come nient'altro che in istituzione di potere politico ed economico

ulk
01-05-2010, 09:57
Questa è un affermazione palesemente falsa, ed i grandi successi di varie donne nei più svariati campi lo dimostra (e sinceramente se fossi un moderatore ti sospenderei, se si può dire che tutte le donne non possono che portare danno economico ad una nazione allora tanto varrebbe permettere anche di dire che tutte le persone di colore hanno il demonio nel sangue)


Io parlo del sistema economico in generale vedi pensioni e compagnia. Non mi interessano i minimi successi scentifici di gente come la Montalcini. Tutti gli stati germania compresa sono sull'orlo della bancarotta.

Kharonte85
01-05-2010, 10:20
C'è poco da aggiungere, secondo me ha inquadrato perfettamente quali sono i punti critici e dolenti di questa conduzione della chiesa.



Poi è indubbio che il matrimonio dei preti porterebbe alla dissoluzione di buona parte del patrimonio ecclesiastico, ma le chiese protestanti tutt'oggi riescono a salvare molte anime e a trasmettere il messaggio evangelico senza l'ingente patrimonio del Vaticano

Ehm lasciando perdere un attimo il discorso sul matrimonio...se questa è la preoccupazione si potrebbe anche pensare di mantenere il nubilato nelle donne col sacerdozio femminile.

Che differenza vuoi che faccia se a dire messa è un sacerdote o una sacerdotessa? Vescovo o vescova? :D

Il problema primario nella chiesa (e che porta avanti la misoginia di fondo) è l'assenza per esclusione (immotivata) delle donne negli "ordini sacri", non tanto il fatto che i preti non si possono sposare.

Korn
01-05-2010, 10:20
ahahha ulk benvenuto nel ventunesimo abbiamo bisogno di gente moderna come te in questo paese ahahahh

Kharonte85
01-05-2010, 10:24
Io parlo del sistema economico in generale vedi pensioni e compagnia. Non mi interessano i minimi successi scentifici di gente come la Montalcini. Tutti gli stati germania compresa sono sull'orlo della bancarotta.
Facendo finta di non aver visto l'insulto alla Montalcini...ma cosa c'entra la crisi finanziaria con questo tema? :mbe:

skywalker77
01-05-2010, 11:02
Io parlo del sistema economico in generale vedi pensioni e compagnia. Non mi interessano i minimi successi scentifici di gente come la Montalcini. Tutti gli stati germania compresa sono sull'orlo della bancarotta.

Ammazza ma chi sei Fred Flinstone? Datti una rinfrescata sei rimato al medioevo! Cmq complimenti AHAHAHHA!

ulk
01-05-2010, 11:07
Ammazza ma chi sei Fred Flinstone? Datti una rinfrescata sei rimato al medioevo! Cmq complimenti AHAHAHHA!

Non ti preoccupare tra poco ci ritorniamo, la matematica non è un opinione.

Lorekon
01-05-2010, 11:29
guarda che "il 3d delle cose LOL" è in Piazzetta, non qua :asd:

homoinformatico
01-05-2010, 11:51
Questo non sa di cosa parla, è proprio l'entrata massiccia delle donne nei più svariati campi che ha portato allo sfascio economico e di certo solo il permettere ai preti di sposarsi porterebbe alla dissoluzione del patrimonio ecclesiastico.
Altro che aria fresca la fine dei sistemi economici quest si che è certa.

:muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro:

Neofito
01-05-2010, 12:06
Questo non sa di cosa parla, è proprio l'entrata massiccia delle donne nei più svariati campi che ha portato allo sfascio economico e di certo solo il permettere ai preti di sposarsi porterebbe alla dissoluzione del patrimonio ecclesiastico.
Altro che aria fresca la fine dei sistemi economici quest si che è certa.

ci stavo pensando proprio ieri, e volevo aprire una discussione.
Poi ho pensato: meglio che sia qualcun altro ad aprirla, così mi prendo metà degli insulti.

SIccome sono pure off topic :( In Breve:
in Italia c'era su tutta la popolazione, 50% di uomini e 50% di donne.
Questo 50% di uomini lavora e sposa il 50% di donne che non lavora, e si formano le famiglie.

Se il 50% di donne inizia a cercare lavoro, cosa succede se i posti di lavoro non vengono contemporanemente raddoppiati?

Le donne che sono in molti campi capaci quanto gli uomini, prenderanno il posto degli uomini.

RIsultato? SIccome non abbiamo quasi la cultura della donna che lavora e che sposa un uomo che non lavora, gli uomini e donne che lavorano si sposeranno tra di loro. I molti uomini rimasti così senza lavoro non formeranno una famiglia.
Molti in questo forum fanno lavori (come gli informatici) che hanno prevalentemente uomini come lavoratori e quindi non si accorgono di quanto questo fenomeno sia vero.
Ma datevi un'occhiata in giro. Io ho fatto un concorso pubblico recentemente, ed il 75% erano donne contro un 25% di uomini.

NON dico che le donne non devono lavorare. Dico che dovrebbe cambiare conseguentemente anche la mentalità delle persone (uomini e donne), che devono accettare e favorire uomini che non lavorano, che stanno a casa ad occuparsi dei figli e sposano donne che lavorano.

Ogni volta che ho chiesto ad una donna "Ma tu, se avessi un lavoro tale da poter mantenere tutta la famiglia, avresti problemi ad avere un marito che sta a casa, senza lavoro, ad occuparsi di casa e figli?" mi hanno risposto sempre che gli farebbe senso una cosa del genere.

Capellone
01-05-2010, 13:04
Risposta universale: è un comunista relativista massone progressista (e magari pure pagato dai perfidi giudei per parlare così).


e partecipa alle trasmissioni tv di Lerner e Augias :O

August@1
01-05-2010, 13:16
Esiste una questione femminile nella Chiesa?
"Certo che sì. E attualizza quanto dicevo prima. Ormai è evidente che le donne sono protagoniste, nella politica, nel mondo del lavoro, persino nei carabinieri. La Chiesa Cattolica si segnala come eccezione a riguardo. E così non riesce a parlare ai nostri tempi: la sensibilità femminile potrebbe provocare una rivoluzione epocale, porterebbe aria fresca. Ma non solo: lasciando fuori le donne la Chiesa è infedele a Gesù che, contrariamente alla prassi rabbinica del tempo, privilegiava enormemente le donne. Il Vangelo di Luca dice che con Lui c'erano non solo i 12, ma molte donne, in un concilio apostolico misto. E sono state le donne a vederlo per prime risorto. Nell'escluderle la Chiesa Cattolica ha tradito il suo fondatore".

Il declino della nostra società inizia da quì.
Frà mogli insoddisfatte e figlie di papino,
la nostra società sarà conquistata dagli indigeni dell' africa nera :cry:
il maschio occidentale oramai effeminato da ormoni estrogeni,
ha perso tutta la sua forza, ed è destinato a soccombere a delle razze più virili. :asd:

Dreammaker21
01-05-2010, 14:34
Facendo finta di non aver visto l'insulto alla Montalcini...ma cosa c'entra la crisi finanziaria con questo tema? :mbe:

:asd:


Credo sia un filo misogino e fuori dal mondo l'untente Ulk.

anonimizzato
01-05-2010, 18:17
Questo non sa di cosa parla, è proprio l'entrata massiccia delle donne nei più svariati campi che ha portato allo sfascio economico

http://img691.imageshack.us/img691/6939/cal14672458resize.jpg

StefAno Giammarco
02-05-2010, 00:47
Questo non sa di cosa parla, è proprio l'entrata massiccia delle donne nei più svariati campi che ha portato allo sfascio economico e di certo solo il permettere ai preti di sposarsi porterebbe alla dissoluzione del patrimonio ecclesiastico.
Altro che aria fresca la fine dei sistemi economici quest si che è certa.

Io parlo del sistema economico in generale vedi pensioni e compagnia. Non mi interessano i minimi successi scentifici di gente come la Montalcini. Tutti gli stati germania compresa sono sull'orlo della bancarotta.

Non capisco se stai trollando o se ci credi a quello che stai dicendo. L'interrogativo è serio, non sto prendendo in giro ma è mio compito capire.

StefAno Giammarco
02-05-2010, 00:55
:asd:


Credo sia un filo misogino e fuori dal mondo l'untente Ulk.

In ogni caso vanno evitati post centrati sugli utenti, si chiamano polemiche personali. Per ora sei solo ammonito ma bada a non farti ripescare.

Jarni
02-05-2010, 09:59
Questo non sa di cosa parla, è proprio l'entrata massiccia delle donne nei più svariati campi che ha portato allo sfascio economico
Considerato che a parità di lavoro una donna viene in media pagata meno di un uomo... E' proprio uno sfascio dell'economia, come no.:muro:

Ma comunque, questo che cavolo centra con la chiesa?

elevul
02-05-2010, 14:02
Considerato che a parità di lavoro una donna viene in media pagata meno di un uomo... E' proprio uno sfascio dell'economia, come no.:muro:

Ricollegandomi al post di Neofito, il fatto che una donna percepisca uno stipendio inferiore a quello di un uomo pur facendo lo stesso lavoro porta la donna a prendere quel lavoro, non permettendo ad un uomo di averlo.
Di conseguenza, nel caso una donna lavoratrice ed un uomo disoccupato facciano famiglia i soldi disponibili per la famiglia sarebbero inferiori, in quanto una donna prende meno di un uomo a fare quel lavoro.

August@1
02-05-2010, 14:58
Ricollegandomi al post di Neofito, il fatto che una donna percepisca uno stipendio inferiore a quello di un uomo pur facendo lo stesso lavoro porta la donna a prendere quel lavoro, non permettendo ad un uomo di averlo.
Di conseguenza, nel caso una donna lavoratrice ed un uomo disoccupato facciano famiglia i soldi disponibili per la famiglia sarebbero inferiori, in quanto una donna prende meno di un uomo a fare quel lavoro.
Se sei un 6° livello, maschio o femmina è uguale, così anche per tutti i lavori.
sulla busta paga non c'è scritto femmina = -6% di stipendio.
Smettiamola con questo vittimismo per chiedere privilegi .. :rolleyes:

aeterna
02-05-2010, 16:24
è proprio l'entrata massiccia delle donne nei più svariati campi che ha portato allo sfascio economico


eh?

aeterna
02-05-2010, 16:25
Se sei un 6° livello, maschio o femmina è uguale, così anche per tutti i lavori.
sulla busta paga non c'è scritto femmina = -6% di stipendio.
Smettiamola con questo vittimismo per chiedere privilegi .. :rolleyes:


:)

lowenz
02-05-2010, 16:27
Magari c'è scritto "Aeterna -> - 101%" :O :sofico:

Jarni
02-05-2010, 23:00
Ricollegandomi al post di Neofito, il fatto che una donna percepisca uno stipendio inferiore a quello di un uomo pur facendo lo stesso lavoro porta la donna a prendere quel lavoro, non permettendo ad un uomo di averlo.
Di conseguenza, nel caso una donna lavoratrice ed un uomo disoccupato facciano famiglia i soldi disponibili per la famiglia sarebbero inferiori, in quanto una donna prende meno di un uomo a fare quel lavoro.

E di questo ne hanno colpa le donne?:mbe: