c.m.g
27-04-2010, 12:10
lunedì 26 aprile 2010
Non solo algoritmi dietro i messaggi spazzatura: lavoratori sottopagati postano nel tentativo di aggirare i filtri
Roma - Sistemi per controllare commenti, email indesiderate e altre forme di spam ce ne sono, ma gli spammer sembrano (http://www.readwriteweb.com/archives/the_state_of_web_spam_human-posted_spam_is_on_the.php?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+readwriteweb+(ReadWriteWeb)) essersi evoluti: oggi accanto ai mezzi classici che fanno affidamento su sistemi automatizzati di produzione di messaggi (e proprio per questo distinguibili e presto resi inoffensivi dallo sviluppo di altrettanto automatizzate contromosse), sembra siano sempre di più i lavoratori indiani, turchi e del sud est asiatico sottopagati per disseminare messaggi spazzatura. La grammatica, consola riflettere, resterà inconfondibile.
A riferirlo è lo studio effettuato dall'anti-spammer Akismet (http://blog.akismet.com/2010/04/22/state-of-web-spam/): la principale conseguenza di una produzione dietro cui non vi è un computer ma un uomo è che lo spam così creato aggira un primo filtro che si limita a verificare una più o meno diretta corrispondenza al contenuto commentato.
Grande sviluppo stanno avendo pingback a blog costruiti ad hoc - spesso anche con sistemi automatizzati - per attirare traffico e che utilizzano plugin specifici per inviare le notifiche ad altri blog e puntare alla reciprocità della citazione: tanto che molti blogger tendono oggi a rifiutare qualsiasi tipo di pingback.
Accanto agli argomenti classici "pornografia, pillole e malware" che continuano a proliferare grazie a botnet e server infetti situati ancora per la maggior parte nell'est Europa e in Russia, nuovi argomenti stanno prendendo piede: pubblicità di "dentisti e mangime per animali".
http://www.youtube.com/watch?v=M_eYSuPKP3Y&feature=player_embedded
Claudio Tamburrino
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2865739/PI/News/spam-oggi-fatto-casa.aspx)
Non solo algoritmi dietro i messaggi spazzatura: lavoratori sottopagati postano nel tentativo di aggirare i filtri
Roma - Sistemi per controllare commenti, email indesiderate e altre forme di spam ce ne sono, ma gli spammer sembrano (http://www.readwriteweb.com/archives/the_state_of_web_spam_human-posted_spam_is_on_the.php?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+readwriteweb+(ReadWriteWeb)) essersi evoluti: oggi accanto ai mezzi classici che fanno affidamento su sistemi automatizzati di produzione di messaggi (e proprio per questo distinguibili e presto resi inoffensivi dallo sviluppo di altrettanto automatizzate contromosse), sembra siano sempre di più i lavoratori indiani, turchi e del sud est asiatico sottopagati per disseminare messaggi spazzatura. La grammatica, consola riflettere, resterà inconfondibile.
A riferirlo è lo studio effettuato dall'anti-spammer Akismet (http://blog.akismet.com/2010/04/22/state-of-web-spam/): la principale conseguenza di una produzione dietro cui non vi è un computer ma un uomo è che lo spam così creato aggira un primo filtro che si limita a verificare una più o meno diretta corrispondenza al contenuto commentato.
Grande sviluppo stanno avendo pingback a blog costruiti ad hoc - spesso anche con sistemi automatizzati - per attirare traffico e che utilizzano plugin specifici per inviare le notifiche ad altri blog e puntare alla reciprocità della citazione: tanto che molti blogger tendono oggi a rifiutare qualsiasi tipo di pingback.
Accanto agli argomenti classici "pornografia, pillole e malware" che continuano a proliferare grazie a botnet e server infetti situati ancora per la maggior parte nell'est Europa e in Russia, nuovi argomenti stanno prendendo piede: pubblicità di "dentisti e mangime per animali".
http://www.youtube.com/watch?v=M_eYSuPKP3Y&feature=player_embedded
Claudio Tamburrino
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2865739/PI/News/spam-oggi-fatto-casa.aspx)