View Full Version : Teoria su argomento Elettronica
Salve! Non so se questa è la sezione giusta. Qualcuno di voi sa spiegarmi perchè la potenza in uscita (W=V*I) di un dispositivo non può essere maggiore della potenza in ingresso? Altrimenti a cosa servono gli amplificatori di potenza?
Salve! Non so se questa è la sezione giusta. Qualcuno di voi sa spiegarmi perchè la potenza in uscita (W=V*I) di un dispositivo non può essere maggiore della potenza in ingresso? Altrimenti a cosa servono gli amplificatori di potenza?
L'amplificatore non genera energia dal nulla ma usa quella dell'alimentazione per aumentare la potenza del segnale.
In questo caso abbiamo un uscita ma due entrate.
Dumah Brazorf
27-04-2010, 13:29
Salve! Non so se questa è la sezione giusta. Qualcuno di voi sa spiegarmi perchè la potenza in uscita (W=V*I) di un dispositivo non può essere maggiore della potenza in ingresso? Altrimenti a cosa servono gli amplificatori di potenza?
Principio di conservazione dell'energia.
L'amplificatore non genera energia dal nulla ma usa quella dell'alimentazione per aumentare la potenza del segnale.
In questo caso abbiamo un uscita ma due entrate.
Io non dico che l'amplificatore deve generare energia dal nulla,ma essendoci all'ingresso una tensione ed una corrente(per cui una potenza secondo la formula W=VxI), in uscita non potremmo avere un'altra potenza?
Io non dico che l'amplificatore deve generare energia dal nulla,ma essendoci all'ingresso una tensione ed una corrente(per cui una potenza secondo la formula W=VxI), in uscita non potremmo avere un'altra potenza?
Non in modo continuativo.
Non in modo continuativo.
Cioè? Insomma cosa mi sfugge? In ingresso c'è una potenza, e in uscita quale valore di potenza posso ottenere?
ti ha risposto mixkey, cosa non ti è chiaro :) ?
se vuoi amplificare un segnale, in ingresso devi considerare oltre al segnale anche l'alimentazione dell'amplificatore, ecco perchè la formula W=v*i continua a valere
Cioè? Insomma cosa mi sfugge? In ingresso c'è una potenza, e in uscita quale valore di potenza posso ottenere?
E' un discorso più generale.
Puoi accumulare energia per un tot di tempo per poi erogarla in un impulso brevissimo, ottenendo un picco di potenza più alta di quella all'ingresso.
Ma se ricevi 1J/s in modo costante non potrai mai trasformarlo in 2J/s sempre costanti.
Riformulo la domanda:
1)se all'ingresso di un dispositivo ho 3V ed 1A cosicchè ho per la legge di ohm una potenza pari a 3W, in uscita posso avere una potenza superiore variando la tensione?
2)un forno a microonde (va bene anche qualsiasi altro dispositivo) riceve l'alimentazione (tensione e corrente) dalla rete. Perchè non posso ottenere valori superiori in uscita?
Insomma, non sto generando energia dal nulla. Quell'energia mi viene dalla rete.....
Grazie!
1)
NO!!!:muro: :muro: :muro:
Se in ingresso hai 3W cioè 3V x 1A
In uscita puoi avere ad esempio
30V 0,1A cioè 3W
300V 0,01A cioè 3W
0,3V 10A cioè 3W
e via dicendo... (non so se è fattibile e devi considerare le dispersioni in calore ecc)
2) In un dispositivo entrano un tot di watt dalla rete (tensione x corrente) e sicuramente in uscita non puoi ottenere valori maggiori... Dove prendi la differenza???
1)
NO!!!:muro: :muro: :muro:
Se in ingresso hai 3W cioè 3V x 1A
In uscita puoi avere ad esempio
30V 0,1A cioè 3W
300V 0,01A cioè 3W
0,3V 10A cioè 3W
e via dicendo... (non so se è fattibile e devi considerare le dispersioni in calore ecc)
2) In un dispositivo entrano un tot di watt dalla rete (tensione x corrente) e sicuramente in uscita non puoi ottenere valori maggiori... Dove prendi la differenza???
>Scusa se insisto ma la corrente non può rimanere come valore costante ad
1A?
>Scusa se insisto ma la corrente non può rimanere come valore costante ad
1A?
NO!:D
Se aumenti la tensione la corrente cala, e il loro prodotto rimane costante.
Con un solo ingresso di 3V 1A cioè 3W
In uscita se vuoi avere sempre 1A puoi avere:
Massimo 3V oppure valori minori:
Ad esempio se in uscita hai 2V 1A cioè 2W vuol dire che 1W viene disperso in calore o in altre forme...
NO!:D
Se aumenti la tensione la corrente cala, e il loro prodotto rimane costante.
>Quindi mi stai dicendo che non esiste alcun circuito in grado di aumentare, in uscita ,simultaneamente, i valori di tensione e corrente? Oppure è scritto da qualche parte che la corrente aumenta sempre in maniera inversamente proporzionale alla tensione?
Ma... non capisco se non vuoi capire... o se lo fai apposta!!!!
Allora tu hai un circuito...
Caso più semplice 1 ingresso 1 uscita
I watt di ingresso sono uguali a quelli di uscita quindi W=V*I se aumentano i volt gli ampere diminuiscono e viceversa
Caso amplificatore 2 ingressi (segnale + alimentazione) 1 uscita
Tu in ingresso come segnale puoi avere 1V 1A cioè 1W
In uscita puoi avere 10V 10A cioè 100W
I 100-1=99W di differenza li prende dall'alimentazione
Quindi entrano dai 2 ingressi 99W e 1W ed escono in uscita 100W, In questo caso ho aumentato i valori di tensione e corrente in uscita... però la potenza neccessaria la prendo dall'alimentazione cioè deve sempre entrare
>Quindi mi stai dicendo che non esiste alcun circuito in grado di aumentare, in uscita ,simultaneamente, i valori di tensione e corrente?
NO, NON ESISTE!:sofico: ;)
Al massimo puoi avere impulsi a potenza maggiore.
Oppure è scritto da qualche parte che la corrente aumenta sempre in maniera inversamente proporzionale alla tensione?
Sì, è scritto da qualche parte...:rolleyes:
Semplicemente dalla definizione di tensione, corrente, potenza e energia la conseguenza è quella.
demonbl@ck
29-04-2010, 13:54
>Quindi mi stai dicendo che non esiste alcun circuito in grado di aumentare, in uscita ,simultaneamente, i valori di tensione e corrente? Oppure è scritto da qualche parte che la corrente aumenta sempre in maniera inversamente proporzionale alla tensione?
No, non si può fare perchè altrimenti stai generando energia dal nulla.
Esempio
Input 1v 2A (>2W), output 3v 1A (>3W): da dove arriva il W in più che esce?
No, non si può fare perchè altrimenti stai generando energia dal nulla.
Esempio
Input 1v 2A (>2W), output 3v 1A (>3W): da dove arriva il W in più che esce?
>Un alimentatore?
[QUOTE=monelli;31797724]Ma... non capisco se non vuoi capire... o se lo fai apposta!!!!
> Se hai intenzione di offendere puoi benissimo esimerti dal rispondere. Ho fatto una richiesta per colmare una vecchia lacuna. Scommetto che anche tu hai delle lacune irrisolte che non hai mai avuto il coraggio di colmarle. Fammi la cortesia di non rispondere. Grazie.
>Un alimentatore?
e in questo caso hai 2 ingressi e un uscita, non è tanto difficile da capire, l'energia non si crea dal nulla per averla in uscita devi fornirla in ingresso o averla accumulata da qualche parte
e in questo caso hai 2 ingressi e un uscita, non è tanto difficile da capire, l'energia non si crea dal nulla per averla in uscita devi fornirla in ingresso o averla accumulata da qualche parte
>Grazie a tutti per le risposte però mi sembra di parlare italiano. Lo ripeto ancora: ho un dispositivo che ha già in ingresso una potenza (V*I) e non creata dal nulla, cosa impedisce di avere in uscita una potenza maggiore lasciando costante uno dei 2 valori?
>Grazie a tutti per le risposte però mi sembra di parlare italiano. Lo ripeto ancora: ho un dispositivo che ha già in ingresso una potenza (V*I) e non creata dal nulla, cosa impedisce di avere in uscita una potenza maggiore lasciando costante uno dei 2 valori?
semplicemente la fisica
http://lmgtfy.com/?q=legge+di+conservazione+dell%27energia&l=1
AlexGatti
29-04-2010, 16:38
>Grazie a tutti per le risposte però mi sembra di parlare italiano. Lo ripeto ancora: ho un dispositivo che ha già in ingresso una potenza (V*I) e non creata dal nulla, cosa impedisce di avere in uscita una potenza maggiore lasciando costante uno dei 2 valori?
ti si risponde in italiano, ma non sembri afferrare.
Se l'ingresso sono 1 volt x 1 ampere = 1W
e l'uscita che vorresti sono 3 volt x 1 ampere = 3W
la differenza 3W-1W = 2W chi li ha forniti?
Siccome (secondo te) non ci dovrebbe essere bisogno di un secondo ingresso che alimenta l'amplificatore, non li ha forniti nessuno, dunque sono stati creati dal nulla.
Il principio di conservazione dell'energia impedisce proprio situazioni come questa.
Se hai intenzione di offendere puoi benissimo esimerti dal rispondere. Ho fatto una richiesta per colmare una vecchia lacuna. Scommetto che anche tu hai delle lacune irrisolte che non hai mai avuto il coraggio di colmarle. Fammi la cortesia di non rispondere. Grazie.
Non volevo assolutamente offendere è che dalle varie spiegazioni che ti sono state date, la cosa pensavo fosse ormai chiara...
>Grazie a tutti per le risposte però mi sembra di parlare italiano. Lo ripeto ancora: ho un dispositivo che ha già in ingresso una potenza (V*I) e non creata dal nulla, cosa impedisce di avere in uscita una potenza maggiore lasciando costante uno dei 2 valori?
:muro:
Se lasci costante uno di quei due valori, l'altro non lo pui aumentare, perché per aumentarlo ti servirà dell'altra energia.
E' la legge di conservazione dell'energia.
1W significa un Joule di energia al secondo: quell'energia si deve conservare, quindi ogni secondo non può uscire un'energia superiore.
E' come in un tubo d'acqua: se entra un metro cubo al secondo, non possono certo uscire due metri cubi al secondo, da dove viene il metro cubo in più? E infatti la portata di un tubo in cui scorre un fluido incomprimibile e non viscoso è sempre costante...
Tutto questo, lo ripeto, se parliamo di potenze costanti nel tempo.
In caso diverso puoi accumulare tot energia per poi erogarla in tempi brevissimi, con il risultato di avere un impulso di potenza superiore a quella entrante.
Ragazzi, grazie a tutti. Io ci rinuncio. Mi sembra di parlare un'altra lingua. Ditemi se ho scritto da qualche parte di voler creare energia dal nulla. Cerco per l'ultima volta di spiegarmi: io ho una scatola con dentro un alimentatore + un amplificatore di potenza. Attacco la spina alla presa di corrente. Ho una tensione ed una corrente all'ingresso, dunque una potenza (non creata dal nulla). Il segnale passa, viene convertito ed amplificato attraverso l'alimentatore e l'amplificatore (o inverter). Posso in questo modo avere una potenza maggiore in uscita rispetto all'ingresso? Spero così di essere stato il più chiaro possibile. Premetto che per quanti si fossero dimostrati ad avere pregiudizi voglio dire che non è assolutamente vero dare per scontata qualcosa apparentemente banale. Posso capire com'è fatto il motore di un'auto, posso capire tutto sul motore astabile, posso comprendere le leggi che regolano i moti della terra, posso capire il mistero della vita ma il discorso sull'amplificazione di potenza mi rimane difficile. Puoi crederci o no. Perciò a meno che qualcuno non abbia la pazienza di capire cosa chiedo si astenga dal rispondere o risponda con il rispetto dovuto. Ho letto cosa dice la legge di conservazione dell'energia ma questa non è una cosa che insegnavano a scuola e comunque bisogna impararla a memoria ed accettarla così come è scritta anche se questo non vuol dire comprenderla.
Dumah Brazorf
30-04-2010, 10:57
Il principio di conservazione dell'energia lo insegnano ancora alle medie.
Spiegaci a cosa serve avere un amplificatore di potenza alimentato dentro una scatola. L'amplificatore amplifica un segnale che arriva da un'altra parte usando l'energia elettrica presa dall'alimentatore, non amplifica quello che arriva dall'alimentatore!!!
Maverick18
30-04-2010, 11:12
Ragazzi, grazie a tutti. Io ci rinuncio. Mi sembra di parlare un'altra lingua. Ditemi se ho scritto da qualche parte di voler creare energia dal nulla. Cerco per l'ultima volta di spiegarmi: io ho una scatola con dentro un alimentatore + un amplificatore di potenza. Attacco la spina alla presa di corrente. Ho una tensione ed una corrente all'ingresso, dunque una potenza (non creata dal nulla). Il segnale passa, viene convertito ed amplificato attraverso l'alimentatore e l'amplificatore (o inverter). Posso in questo modo avere una potenza maggiore in uscita rispetto all'ingresso?.
Altro esempio, un piccolo ampli per cuffie. L'ampli riceve un debole segnale audio in ingresso, questo segnale grazie alla circuiteria interna e all'alimentazione dell'ampli(senza alimentazione non si amplifica proprio nulla) viene spedito in uscita con una potenza maggiore di quella in entrata, pronto per poter esser inviato alle cuffie.
Quello che gli altri (in modo a mio parere chiaro e preciso..) ti hanno detto finora, è che se l'amplificatore non ha in ingresso oltre al segnale da amplificare, anche una alimentazione, il tuo segnale non potrà essere amplificato.
Ho letto cosa dice la legge di conservazione dell'energia ma questa non è una cosa che insegnavano a scuola e comunque bisogna impararla a memoria ed accettarla così come è scritta anche se questo non vuol dire comprenderla.
Se vuoi metterla su questo piano. Nemmeno la gravità si sa da cosa effettivamente nasca, però si accettano e si utilizzano a buon fine le leggi gravitazionali.
Dumah Brazorf
30-04-2010, 11:20
Secondo me lui ha un'idea distorta di cosa sia un amplificatore... di potenza <-- si focalizza su questo termine dandogli un significato che non ha.
Ragazzi, grazie a tutti. Io ci rinuncio. Mi sembra di parlare un'altra lingua. Ditemi se ho scritto da qualche parte di voler creare energia dal nulla. Cerco per l'ultima volta di spiegarmi: io ho una scatola con dentro un alimentatore + un amplificatore di potenza. Attacco la spina alla presa di corrente. Ho una tensione ed una corrente all'ingresso, dunque una potenza (non creata dal nulla). Il segnale passa, viene convertito ed amplificato attraverso l'alimentatore e l'amplificatore (o inverter). Posso in questo modo avere una potenza maggiore in uscita rispetto all'ingresso? Spero così di essere stato il più chiaro possibile. Premetto che per quanti si fossero dimostrati ad avere pregiudizi voglio dire che non è assolutamente vero dare per scontata qualcosa apparentemente banale. Posso capire com'è fatto il motore di un'auto, posso capire tutto sul motore astabile, posso comprendere le leggi che regolano i moti della terra, posso capire il mistero della vita ma il discorso sull'amplificazione di potenza mi rimane difficile. Puoi crederci o no. Perciò a meno che qualcuno non abbia la pazienza di capire cosa chiedo si astenga dal rispondere o risponda con il rispetto dovuto. Ho letto cosa dice la legge di conservazione dell'energia ma questa non è una cosa che insegnavano a scuola e comunque bisogna impararla a memoria ed accettarla così come è scritta anche se questo non vuol dire comprenderla.
non è che parli un altra lingua è che non ti sforzi nemmeno a leggere quello che ti abbiamo scritto e linkato, l'energia non si crea dal nulla e qualsiasi circuito reale fornisce in uscita meno energia di quella che gli fornisci in input
quello che ti ostini a non capire è che un amplificatore aumenta l'energia del segnale in ingresso utilizzando l'(altra) energia fornita all'amplificatore stesso come alimentazione
visto che con l'energia fai casini passiamo ad un esempio pratico, il tuo obiettivo è aumentare l'energia di un ciclista (segnale) sfruttando una moto (alimentatore) che lo traina
durante la velocità del ciclista, e quindi la sua energia aumenta ma a scapito della benzina consumata dal propulsore del motoveicolo,
se non lo capisci neanche così, datti alla letteratura
Ragazzi, grazie a tutti. Io ci rinuncio. Mi sembra di parlare un'altra lingua. Ditemi se ho scritto da qualche parte di voler creare energia dal nulla. Cerco per l'ultima volta di spiegarmi: io ho una scatola con dentro un alimentatore + un amplificatore di potenza. Attacco la spina alla presa di corrente. Ho una tensione ed una corrente all'ingresso, dunque una potenza (non creata dal nulla). Il segnale passa, viene convertito ed amplificato attraverso l'alimentatore e l'amplificatore (o inverter). Posso in questo modo avere una potenza maggiore in uscita rispetto all'ingresso? Spero così di essere stato il più chiaro possibile. Premetto che per quanti si fossero dimostrati ad avere pregiudizi voglio dire che non è assolutamente vero dare per scontata qualcosa apparentemente banale. Posso capire com'è fatto il motore di un'auto, posso capire tutto sul motore astabile, posso comprendere le leggi che regolano i moti della terra, posso capire il mistero della vita ma il discorso sull'amplificazione di potenza mi rimane difficile. Puoi crederci o no. Perciò a meno che qualcuno non abbia la pazienza di capire cosa chiedo si astenga dal rispondere o risponda con il rispetto dovuto. Ho letto cosa dice la legge di conservazione dell'energia ma questa non è una cosa che insegnavano a scuola e comunque bisogna impararla a memoria ed accettarla così come è scritta anche se questo non vuol dire comprenderla.
Secondo me sbagli proprio il ragionamento...
Dove scrivi:
Ho una tensione ed una corrente all'ingresso, dunque una potenza (non creata dal nulla).
Non è vero... te in ingresso hai ciò, ed hai una tensione ed una corrente, dunque una potenza fornita dall'alimentazione... Gli ingressi sono 2!!!!!!!
Quindi la potenza del segnale in uscita è sempre minore uguale della somma delle potenze dei due segnali in ingresso...
In pratica in un amplificatore la potenza del segnale in uscita è maggiore della potenza del segnale di ingresso (Quello che vuoi amplificare), e la differenza di potenza è fornita dall'alimentazione...
Ricominciamo da capo...
Qualcuno di voi sa spiegarmi perchè la potenza in uscita (W=V*I) di un dispositivo non può essere maggiore della potenza in ingresso?
Risposta... la potenza in uscita è sempre uguale a quella in ingresso per il principio di conservazione dell'energia, prendilo come dato di fatto...
quello che non ti è chiaro a te è un'altra cosa: tu sai che esistono gli amplificatori... ma non riesci a capire come fanno ad aumentare la potenza se vale il principio di conservazione dell'energia...
la risposta è molto semplice... devi considerare il sistema nella sua INTEREZZA:
semplifichiamo (di molto) hai un segnale prodotto da una chitarra, mettiamo sia da 5W... questo segnale entra in un amplificatore ed esce a 100W!
ohibò! allora non vale il principio di conservazione dell'energia? avevo 5W e ora ne ho 100!! da dove arrivano questi 95W??
Risposta... quei 95W arrivano dall'alimentazione di rete dell'amplificatore che tu, considerando il sistema INTERO, hai in ingresso, a fianco del segnale generato dalla chitarra!
quindi, ripeto, semplificando di molto, hai in ingresso i 5W della chitarra e i 95W dati dall'alimentazione di rete e in uscita hai i 100W del segnale amplificato... come vedi il principio di conservazione dell'energia vale eccome: ne hai 100 in ingresso e 100 in uscita.
non me ne vogliano gli altri se ho semplificato in questo modo :P
Ricominciamo da capo...
Risposta... la potenza in uscita è sempre uguale a quella in ingresso per il principio di conservazione dell'energia, prendilo come dato di fatto...
quello che non ti è chiaro a te è un'altra cosa: tu sai che esistono gli amplificatori... ma non riesci a capire come fanno ad aumentare la potenza se vale il principio di conservazione dell'energia...
la risposta è molto semplice... devi considerare il sistema nella sua INTEREZZA:
semplifichiamo (di molto) hai un segnale prodotto da una chitarra, mettiamo sia da 5W... questo segnale entra in un amplificatore ed esce a 100W!
ohibò! allora non vale il principio di conservazione dell'energia? avevo 5W e ora ne ho 100!! da dove arrivano questi 95W??
Risposta... quei 95W arrivano dall'alimentazione di rete dell'amplificatore che tu, considerando il sistema INTERO, hai in ingresso, a fianco del segnale generato dalla chitarra!
quindi, ripeto, semplificando di molto, hai in ingresso i 5W della chitarra e i 95W dati dall'alimentazione di rete e in uscita hai i 100W del segnale amplificato... come vedi il principio di conservazione dell'energia vale eccome: ne hai 100 in ingresso e 100 in uscita.
non me ne vogliano gli altri se ho semplificato in questo modo :P
Grazie Janky, grazie al tuo esempio (e alla tua pazienza)adesso è più chiaro. Il problema era il mio punto di vista. Come stadio d'ingresso e quindi come segnale effettivo (e non nullo) espresso in watt per me erano i 5w. Invece mi hai detto che lo stadio d'ingresso è la somma del segnale da 5w+l'alimentazione di 95w=100w. Certo in questo modo ho un segnale amplificato in potenza ma con l'ausilio di un alimentatore. Ed è prorpio qui la questione: il punto di vista e la confusione nasceva proprio da ciò che hai intuito:(.......tu sai che esistono gli amplificatori... ma non riesci a capire come fanno ad aumentare la potenza se vale il principio di conservazione dell'energia...). Le varie risposte date mi chiarivano in parte o mi creavano più confusione. Pur di capire ho preferito insistere mettendomi in gioco anche a costo di considerazioni idiote: ho fatto male? Era meglio smettere alla seconda risposta? Grazie ancora.
Ditemi se ho scritto da qualche parte di voler creare energia dal nulla.
Presuppongo che sappiamo qual'è la definizione di potenza: variazione di energia per unità di tempo.
Se hai una potenza in uscita maggiore di quella che entra significa che PER UNITA' DI TEMPO stai generando un'energia che non hai mai ricevuto.
Se c'è un cricuito ipotetico che consuma 10W COSTANTI e ne produce 25 COSTANTI significa che OGNI SECONDO entrano 10J e escono 25J.
Significa che OGNI SECONDO crei 15J dal nulla.
Meglio di così non lo so spiegare.
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