View Full Version : Gli editori, contro la crisi una mini-tassa
Gennarino
22-04-2010, 21:13
Gli editori, contro la crisi una mini-tassa per le news sul web
E' l'idea lanciata dal presidente della Federazione italiana degli editori, Carlo Malinconico.
Un mini-prelievo su chi si connette a Internet e usa i contenuti editoriali on line, come misura transitoria per consentire all'editoria di far fronte allacrisi.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2010/04/22/visualizza_new.html_1765284023.html
Ma si, dai... ho carenza di benzina all'auto, minitassa per chi guarda di video della Mercedes per permettermi di rifornire la mia auto... dai.. dai...
ITALIANIIIIIIIII!!!
P.S. Ma gli EDITORI non sono l'ultima lettera dell'acronimo SIAE ?????
ConteZero
22-04-2010, 21:23
Si, ma a quel punto ognuno scarica il cazzo che gli pare e loro si ficcano una ciabatta in bocca però...
Gennarino
22-04-2010, 21:29
Si, ma a quel punto ognuno scarica il cazzo che gli pare e loro si ficcano una ciabatta in bocca però...
Non si parla di scaricare, si parla di editoria on-line. Quoto una parte dell'articolo, il grassetto e' mio:
La Fieg, ha ricordato Malinconico, "ha avviato un'iniziativa nei confronti dei motori di ricerca, Google in testa, per far pagare i contenuti editoriali. E' una questione all'attenzione della Commissione europea e dell'Antitrust in Italia, che ha aperto un'istruttoria il cui termine però scade a ottobre. La procedura, dunque, è lunga e complessa, anche perché èdifficile stabilire regole solo per l'Italia. Nel frattempo -suggerisce il presidente della Fieg - si potrebbe intervenirecon una misura transitoria, anche solo per due-tre anni:basterebbe un prelievo di entità minima, l'equivalente di uncaffé al mese, su chi ha la connessione a Internet, perrealizzare una dote di risorse per aiutare l'editoria adaffrontare la grave crisi che attraversa"
Della serie, fino a quando la Commissione Europea non decide se Google deve pagare qualcosa alle varie SIAE, FIEG, etc., facciamoci dare i soldi da TUTTI quelli che usano internet per i prossimi 2 o 3 anni, cosi' risaniamo le nostre casse, e poi si pensa...
ConteZero
22-04-2010, 21:36
Parla di pagare ('n atra vorta ?) per la fruizione dei contenuti editoriali online.
Ma perché, gli editori non hanno il diritto di mettere a pagamento l'accesso ai propri contenuti editoriali online ?
E'una misura di "mungitura".
mattia.pascal
22-04-2010, 22:16
Facessero i loro siti a pagamento come il Financial Times. Nessuno glielo vieta.
ma la tassa dell'equo compenso della siae non carta più ... ?
Jammed_Death
22-04-2010, 22:42
minitassa di qua minitassa di là...l'anno prossimo l'abbonamento a internet mi verrà 130 euro al mese e rischio l'arresto se scarico un mp3...
Mantis86
22-04-2010, 23:47
Se dall iphone mi collego al sito del Corriere della Sera mi chiede di pagare 9 cetesimi a notizia, mentre se mi collego da pc o da un altro smartphone continuano ad essere gratis. E non si può disattivare la funzione per navigare nel sito normale.
Che avrà di speciale il mio iphone che io devo pagare le stesse notizie che legge uno al pc gratuitamente?
Sono dei ladri!!!!
Qualcuno recentemente gli ha cancellato le tariffe postali agevolate.
Senza tale errata decisione probabilmente questa proposta non l'avrebbero tirata fuori.
dantes76
23-04-2010, 00:18
Possono far prostituire le loro donne?
ConteZero
23-04-2010, 00:27
Se dall iphone mi collego al sito del Corriere della Sera mi chiede di pagare 9 cetesimi a notizia, mentre se mi collego da pc o da un altro smartphone continuano ad essere gratis. E non si può disattivare la funzione per navigare nel sito normale.
Che avrà di speciale il mio iphone che io devo pagare le stesse notizie che legge uno al pc gratuitamente?
Sono dei ladri!!!!
I'll just leave this here.
http://tinyurl.com/24jjfar
dantes76
23-04-2010, 00:31
Sono dei ladri!!!!
O e' un pirla chi ha un Iphone :asd:
Se dall iphone mi collego al sito del Corriere della Sera mi chiede di pagare 9 cetesimi a notizia, mentre se mi collego da pc o da un altro smartphone continuano ad essere gratis. E non si può disattivare la funzione per navigare nel sito normale.
Che avrà di speciale il mio iphone che io devo pagare le stesse notizie che legge uno al pc gratuitamente?
Sono dei ladri!!!!
Stile apple :cool:
Steinoff
23-04-2010, 08:27
Qualcuno recentemente gli ha cancellato le tariffe postali agevolate.
Senza tale errata decisione probabilmente questa proposta non l'avrebbero tirata fuori.
non metteremo le mani in tasca agli Italiani (cit.)
Si potra' stipulare un abbonamento internet ad un provider straniero e che segua le tariffe del proprio Paese d'appartenenza? Magari attraverso satellite?
No, perche' io mi sto frammentando i gabbasisi a forza di pagare dazi, balzelli, tasse, imposte, aggiunte.......
considerato il livello dell'editoria online, dovrebbero essere loro a pagare gli utenti per incentivarli a guardare le puttanate che scrivono.
Questa proposta mi sembra ingiusta e anche se vogliamo un pò improvvisata.
Nel senso che anche a fronte di una crisi dell'editoria etc... non è che la soluzione debba necessariamente essere una tassa generalizzata.
Allora a quel punto se dovesse esserci un calo del consumo di pane che facciamo, una mini tassa sui prosciutti per compensare le perdite dei panettieri?
Cioè è evidente che tale proposta nasconde un'incapacità di affrontare seriamente il probema, in modo imprenditoriale, scaricando invece sui cittadini l'onere.
Gli aiuti di stato possono essere utili nel caso di una crisi esonomica grave, ma se un settore necessita di soldi dallo stato per stare in piedi, senza essere in grado di fornire un piano di sviluppo serio che gli dia autonomia economica, tanto vale che vada in malora e venga riformato completamente.
Vadano a cagare.
:O
Ognuno tira l'acqua al suo mulino, in una logica che va sempre più verso il piccolo e meschino. Il pesce grosso (governo) toglie le agevolazioni postali agli editori (con una lungimiranza degna di una talpa) e così ognuno cerca di farsi giustizia da sè. Questo succede quando degli incompetenti creano ingiustizie..
CoreDump
23-04-2010, 09:08
Evvai un'altro "equo compenso" che colpisce tutti a prescindere da come si usi la proprio connessione, tra un po bisogna fare la lista
delle micro-tasse come le chiamano loro, ormai son talmente tante :muro:
MadJackal
23-04-2010, 12:06
Mi preparo per il "non metteremo le mani nelle tasche degli italiani" di rito se e quando il governo approverà 'sta cosa. :cool:
yorkeiser
23-04-2010, 12:12
Ma siamo in libero mercato o no ?
Mettano i loro siti a pagamento e non rompano i maroni. Ovviamente la stragrande maggioranza degli utenti si riverseranno su quelli che resteranno gratuiti, ergo sarà un suicidio commerciale visto che perderranno pure gli introiti dei banner.
That's free market, baby.
e iul liberismo economico? e il libero mercato? e la competitività??
imho posson crepare di fame o andare a zappare la terra.
Ma siamo in libero mercato o no ?
NO perchè l'editoria già gode di contributi ed agevolazioni da parte dello stato, e non si capisce neanche il perchè.
le pretese che avanzano, come questa, non avrebbero senso di esistere se fosse un settore a libero mercato come tanti altri, ma siccome hanno sempre avuto le spalle coperte dagli amici politici, si possono fare grossi in questo modo.
dovrebbero togliergli ogni forma di aiuto, in modo tale che il loro destino venga deciso dalle leggi del mercato come accade per tutti gli altri "fessachiotti"
yorkeiser
23-04-2010, 12:28
NO perchè l'editoria già gode di contributi ed agevolazioni da parte dello stato, e non si capisce neanche il perchè.
le pretese che avanzano, come questa, non avrebbero senso di esistere se fosse un settore a libero mercato come tanti altri, ma siccome hanno sempre avuto le spalle coperte dagli amici politici, si possono fare grossi in questo modo.
dovrebbero togliergli ogni forma di aiuto, in modo tale che il loro destino venga deciso dalle leggi del mercato come accade per tutti gli altri "fessachiotti"
Appunto, che le varie aziende italiane, editoria compresa, imparino a camminare con le proprie gambe, perchè a me frega proprio poco di lavorare per finanziare le scemenze del rotolo piuttosto che quelle di repubblica.
Se poi vanno a gambe all'aria, poco male: la prossima volta impareranno a non strapagare l'incompetenza dei vari manager, direttori e cricca annessa... e magari, in questi casi, a fare un po' di informazione come si deve, chè gran parte della popolazione italiana si è stufata di dover pagare per sentire in cambio propaganda politica, e l'astensionismo delle ultime regionali dovrebbe essere un buon campanello d'allarme.
Appunto, che le varie aziende italiane, editoria compresa, imparino a camminare con le proprie gambe, perchè a me frega proprio poco di lavorare per finanziare le scemenze del rotolo piuttosto che quelle di repubblica.
Se poi vanno a gambe all'aria, poco male: la prossima volta impareranno a non strapagare l'incompetenza dei vari manager, direttori e cricca annessa... e magari, in questi casi, a fare un po' di informazione come si deve, chè gran parte della popolazione italiana si è stufata di dover pagare per sentire in cambio propaganda politica, e l'astensionismo delle ultime regionali dovrebbe essere un buon campanello d'allarme.
l'esempio del fatto quotidiano è esemplare.
non prende finanziamenti pubblici, e vive grazie ad un botto di abbonamenti perchè, indipendentemente dalla qualità di ciò che scrive, soddisfa un certo settore di clientela.
perchè devono sopravvivere prodotti che non sono premiati dai consumatori?
perchè accampano la scusa della pluralità dell'informazione e della libertà di espressione, come pretesto per permettere a tanti di campare anche se vendono prodotti scadenti.
Appunto, che le varie aziende italiane, editoria compresa, imparino a camminare con le proprie gambe, perchè a me frega proprio poco di lavorare per finanziare le scemenze del rotolo piuttosto che quelle di repubblica.
Se poi vanno a gambe all'aria, poco male: la prossima volta impareranno a non strapagare l'incompetenza dei vari manager, direttori e cricca annessa... e magari, in questi casi, a fare un po' di informazione come si deve, chè gran parte della popolazione italiana si è stufata di dover pagare per sentire in cambio propaganda politica, e l'astensionismo delle ultime regionali dovrebbe essere un buon campanello d'allarme.
Perfettamente d'accordo.
Cominciamo con mandare con le gambe all'aria chi vive di corruzione, che taglia le gambe degli altri... Per esempio qui (http://www.repubblica.it/cronaca/2010/04/23/news/g8_23_aprile-3554074/)
Gennarino
23-04-2010, 12:46
Se volete un'espressione del genere sul vostro viso: :eek: :eek: :eek: :eek:
andate qui: http://www.governo.it/DIE/dossier/contributi_editoria_2007/stampa.html
Peccato non siano disponibili quelli riferiti al 2009...
roccia1234
23-04-2010, 12:53
alé altra minitassa (che poi minitassa di qua, minitassa di la, alla fine la "tassa" non è più tanto mini). Come la chiameranno stavolta? Compenso culturale? :muro:
Se un qualunque editore on line non ce la fa a rimanere gratuito che diventi a pagamento, con tutte le conseguenze del caso. Non ce la fa lo stesso? Chiudere! Questo è libero mercato, con tutti i pro e i contro.
superanima
23-04-2010, 13:06
Qualcuno recentemente gli ha cancellato le tariffe postali agevolate.
Senza tale errata decisione probabilmente questa proposta non l'avrebbero tirata fuori.
:asd:
Gennarino
23-04-2010, 15:54
Ognuno tira l'acqua al suo mulino, in una logica che va sempre più verso il piccolo e meschino. Il pesce grosso (governo) toglie le agevolazioni postali agli editori (con una lungimiranza degna di una talpa) e così ognuno cerca di farsi giustizia da sè. Questo succede quando degli incompetenti creano ingiustizie..
Le agevolazioni postali per gli editori devono essere frutto di una trattativa privata tra il servizio postale (qualsiasi, non solo poste italiane) e l'editore, e non di una imposizione di legge.
Che sia stato tolto e' una cosa positiva, cosi' l'editore si dovra' rivolgere ad aziende terze che effettuano spedizioni postali, cosi come da liberalizzazione del mercato.
Non dimentichiamo che Poste Italiane e' una S.p.A. e come tale dev'essere soggetta alle leggi di mercato al pari di una qualsiasi altra societa'. Lo statalismo imperante deve terminare una volta per tutte se vogliamo che il mercato cresca.
Che l'editore si lamenti che il costo delle spedizioni si incrementa, allora incrementi anche il costo del periodico.
Provate a sfogliare FOCUS o qualsiasi altra patinata, delle cento e passa pagine, il 70% sono pubblicita', palese o occulta.
Lo stesso dicasi per il quotidiano qualsiasi, pagine INTERE e a colori di pubblicita' MIRATE, spesso gli articoli precedenti sono un'anteprima di quella che sara' la pubblicita' nella pagina dopo o nella stessa pagina.
Ne hanno di introiti, non rompano le bolas con piagnistei del tipo "mamma dai comprami il gelato" sono patetici.
Red_Star
23-04-2010, 18:03
Richiesta senza senso, vogliono una sorta di cassa integrazione aziendale per l'editoria ?
Il NYT ha segnato un +18% di utili quest'anno, non è l'editoria che affonda sono loro che non sanno gestire il discorso cambiamento dei mezzi di informazioni.
Il discorso Google lascia poi il tempo che trova, Murdoch ha fatto tanto la voce grossa ma appena Google ha risposto che per lei non c'erano problema non si è più fatto sentire.
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