PDA

View Full Version : Il razzismo radical chic è come Gomorra


frankytop
21-04-2010, 12:28
di Marcello Veneziani

Egregio Adriano Sofri, ho letto il suo editoriale di ieri su la Repubblica e mi ha sorpreso la violenza verbale nei confronti di Berlusconi. Lo definisce lupo spelacchiato, lo accusa di non pensare, gli attribuisce una visione cosmetica del mondo, lo tira per i capelli, gioca perfino tra lezioni e lozioni. E gli contrappone, in un corpo a corpo che ricorda gli anni di piombo, l’immagine e la persona di Saviano, l’autore di Gomorra. Giochino facile e un po’ demagogico, lievemente fascista - e glielo dice uno che di fascismo se ne intende - perché oppone la gagliarda giovinezza del «lupacchiotto» Saviano all’età grave e assai provata del «lupo spelacchiato» Silvio. Fu Pasolini - ricorda? - a vedere in lei e in Lotta continua di cui lei era leader, qualcosa che gli ricordava il primo squadrismo.

Curiosamente lei adotta a rovescio la stessa distinzione manichea usata da Berlusconi nel dividere le forze del Bene dalle forze del Male, opponendo, in una forma di implicito razzismo, l’antropologia di Saviano all’antropologia, anzi all’antropofagia, di Berlusconi. Deprecabile manicheismo in ambo i casi, con l’attenuante per Berlusconi che lo ha usato nella guerra politica ed elettorale, mentre lei, Sofri, è un fine intellettuale e lo usa in tempo di pace, fuori dalle urne. Il tema è noto. Berlusconi ha criticato - com’è suo diritto e lo ha ben ricordato la figlia Marina - la riduzione del nostro Paese alla criminalità organizzata; è un’immagine falsa che nuoce all’Italia. La malavita è una delle facce dell’Italia, ma non si identifica con l’Italia. E invece da qualche tempo si tende a vendere, soprattutto fuori d’Italia, l’immagine di un Paese dominato, anzi diciamo pure, governato dalla malavita. Salvo una minoranza di antitaliani puri, puliti e pensanti.

Prima che lo dicesse Berlusconi, in un mio libro di un anno fa avevo criticato anch’io che l’Italia fosse rappresentata con un solo film a Hollywood, il Gomorra tratto da Saviano. E avevo scritto e detto a Napoli che quel film andava proiettato nelle scuole del napoletano e del casertano, a scopo educativo; ma non poteva diventare l’unica sintesi dell’Italia da esportare nella principale vetrina del mondo. È chiaro anche ai cretini che non facevo solo una questione d’immagine, di finzione o di cosmesi. Ma contestavo una falsa rappresentazione dell’Italia, che non corrisponde alla realtà e nuoce agli italiani, soprattutto a coloro che lavorano e studiano all’estero. Invece lei ha ridotto la tesi di Berlusconi a una pura questione di ipocrisia facciale, dicendo che il premier avrebbe esortato Saviano a dire il falso. È vero proprio il contrario, ha respinto la falsa riduzione dell’Italia alla criminalità. Anche per lei Berlusconi ha censurato Saviano e la verità.

Ora si dà il caso che Saviano abbia pubblicato il suo Gomorra proprio da Mondadori, riconducibile a Berlusconi. Non mi pare che Berlusconi abbia soppresso il libro o esortato a boicottarlo. Ha solo criticato l’uso improprio di una piaga verissima del nostro Paese. Non è suo diritto divergere dall’opinione di Saviano o è vilipendio della Repubblica, intesa come quotidiano? Mi pare legittimo dire che la malavita alberga dentro l’Italia a partire dal sud, ma mi pare falso e masochista dire che l’Italia sia dentro la malavita. Non è vero e non è giusto per la grande maggioranza degli italiani. Berlusconi non ha peraltro invocato censure e killeraggi, come accadeva negli anni ’70, ma ha dissentito da una tesi, e lo ha fatto alla luce del sole.

Ammiro Saviano, ha scritto un libro coraggioso e forte, e perciò vive pericolosamente. E anche se non sopporto il suo uso da madonna pellegrina nei manifesti, in tv, in politica e nei giornali, a cui peraltro lui si concede, so distinguere la buccia sgradevole dalla polpa meritevole.
Ma lei, Sofri, si rivela molto più simile all’icona di Berlusconi che lei stesso dipinge e dileggia, quando si sofferma sull’immagine e sulle parole di Berlusconi e non sui fatti e sulle azioni di governo del medesimo: ma è qui che va giudicato un uomo di governo. Lei può fare tutti i paragoni gobbi con Andreotti, ma non può mistificare la realtà. Il governo Berlusconi ha fatto di più contro la malavita rispetto ai governi precedenti.

Ha messo in galera più mafiosi e camorristi, ha sgominato più bande, ha minato i racket della monnezza e fermato appalti alla malavita, ha confiscato beni rilevanti. Da una parte ci sono gli ideologi dell’antimafia, dall’altra ci sono arresti, espropri, confische. Se tutto questo per lei non conta, allora è lei a ritenere che conti più la parola, la vetrina, il pregiudizio ideologico, la retorica che la realtà dei fatti. E questo non è un caso, perché lei proviene da un radicalismo che opponeva l’immagine di un mondo migliore alla realtà della storia, che ha sempre anteposto l’utopia ai fatti, che ha sempre preferito i parolai e i professionisti dell’antimafia a chi sul serio l’ha combattuta e magari è morto.

E tra questi ci sono molti uomini «di destra», come lei stesso cita. E i Borsellino che lei ricorda erano della stessa pasta dei Calabresi, che lei non ricorda: ambedue furono uccisi perché servitori dello Stato da criminali comuni o da criminali ideologici (sul piano degli effetti si equivalgono; sul piano delle intenzioni no, riconosco ai secondi un perverso idealismo). Se il paragone non fosse irriverente, direi che la stessa cosa accade con Ratzinger: lui che più di ogni altro papa ha denunciato e condannato i pedofili, e ha sofferto di queste ferite della Chiesa fino alle lacrime, passa per il papa della pedofilia. Così il governo che più ha colpito la malavita passa per un governo mafioso. Perché l’immagine che vi siete costruiti prevale sulla realtà.

Penserà che ho difeso il premier perché scrivo sul Giornale di Berlusconi. No, Sofri, scrivo sul Giornale perché penso queste cose. E converrà con me che è più coerente chi scrive sul Giornale perché preferisce Berlusconi ai suoi avversari interni ed esterni, rispetto a chi, come lei, scriveva su una rivista «di Berlusconi», Panorama - senza peraltro subire censure neanche lei, mi pare - ma poi lo detestava intimamente. E ora che non ci scrive più lo detesta in questo modo plateale e un po’ volgare. Ma siamo abituati allo snobismo incivile, versione aggiornata del vecchio radicalismo chic. Sapendola sprezzante, confido in una sua non risposta. A differenza sua, io invece, le esprimo la mia stima per la sua qualità di scrittura, di lettura e di intelligenza, unita al mio dissenso e al mio civilissimo disprezzo per la sua cecità ideologica e il suo torvo manicheismo che in altra epoca dettero, come lei ben sa, atroci frutti.

Il Giornale.it (http://www.ilgiornale.it/interni/il_razzismo_radical_chic_e_come_gomorra/21-04-2010/articolo-id=439204-page=0-comments=1)

lowenz
21-04-2010, 13:04
E basta con questi anti-italiani prezzolati dalla massoneria internazionale :asd:

Dream_River
21-04-2010, 21:24
Curiosamente lei adotta a rovescio la stessa distinzione manichea usata da Berlusconi nel dividere le forze del Bene dalle forze del Male, opponendo, in una forma di implicito razzismo, l’antropologia di Saviano all’antropologia, anzi all’antropofagia, di Berlusconi. Deprecabile manicheismo in ambo i casi, con l’attenuante per Berlusconi che lo ha usato nella guerra politica ed elettorale, mentre lei, Sofri, è un fine intellettuale e lo usa in tempo di pace, fuori dalle urne.

http://cdn1.knowyourmeme.com/i/7282/original/Facepalm.jpg

ConteZero
21-04-2010, 21:26
Veneziani ? Quello che era nel CdA RAI ai tempi dell'editto bulgaro ?

Tensai
21-04-2010, 21:37
Per favore, qualcuno spieghi il significato di razzismo all'autore. :muro:

Xilema
21-04-2010, 22:33
Chi scrive per Il giornale è in malafede ed in errore per antonomasia...

shambler1
21-04-2010, 22:34
Per favore, qualcuno spieghi il significato di razzismo all'autore. :muro:

Un termine insultante di appannaggio esclusivo dei rossi?

thewebsurfer
21-04-2010, 22:34
Chi scrive per Il giornale è in malafede ed in errore per antonomasia...

e tu sei il classico comunista rosicone ROSSO di invidia

frankytop
21-04-2010, 22:44
Per favore, qualcuno spieghi il significato di razzismo all'autore. :muro:

Giusto,il razzismo è quella roba esercitata in modo esclusivo dai bianchi,di destra.
I rossi e i negher sono bravi e buoni e subiscono sulla loro pelle i rasssssisti, fasssisti,nazzzzzisti e legggghisti. :D

frankytop
21-04-2010, 22:45
Chi scrive per Il giornale è in malafede ed in errore per antonomasia...

Ma stai forse insultando Claudio Borghi? :D

scorpionkkk
21-04-2010, 22:45
Un termine insultante di appannaggio esclusivo dei rossi?

più che altro un termine da usare quando ne si conosce il significato..cosa che per l'autore dell'articolo (ricordiamolo: punta di diamante del movimento intellettuale di destra italiano) sembra un'impresa ardua.

CYRANO
21-04-2010, 22:46
e tu sei il classico comunista rosicone ROSSO di invidia

no no i rossi sono quelli di ati , quelli di invidia sono i verdi !



C'a'za'.z'.a'.z'.,a

scorpionkkk
21-04-2010, 22:53
Ora si dà il caso che Saviano abbia pubblicato il suo Gomorra proprio da Mondadori, riconducibile a Berlusconi. Non mi pare che Berlusconi abbia soppresso il libro o esortato a boicottarlo. Ha solo criticato l’uso improprio di una piaga verissima del nostro Paese. Non è suo diritto divergere dall’opinione di Saviano o è vilipendio della Repubblica, intesa come quotidiano? Mi pare legittimo dire che la malavita alberga dentro l’Italia a partire dal sud, ma mi pare falso e masochista dire che l’Italia sia dentro la malavita. Non è vero e non è giusto per la grande maggioranza degli italiani. Berlusconi non ha peraltro invocato censure e killeraggi, come accadeva negli anni ’70, ma ha dissentito da una tesi, e lo ha fatto alla luce del sole.



Poco tempo a disposizione ma vorrei sottolineare una tecnica retorica interessante: notare come chi scrive, al fine di giustificare il pensiero d'arrivo (dare una ragione alle critiche Berlusconiane), anteponga come radice causale di queste il concetto per cui la pubblicazione del libro di Saviano da parte di mondadori sia stata una sorta di concessione che dimostrerebbe un non meglio motivato animo libertario da parte del premier.

Notare come questi concetti siano del tutto avulsi da qualsiasi realtà e tendano a distogliere il lettore dal fatto che eventuali comportamenti censori costituirebbero un'aggravante delle già gravi affermazioni sulla mafia e non, come in questo caso viene sottinteso, appannaggio della normalità.

Giudizio: fuffa

^TiGeRShArK^
21-04-2010, 23:02
Le solite cazzate del rotolo. :)
Quello che nuoce agli italiani che studiano e lavorano all'estero è "lo re" non certo Gomorra. :)
Ce ne fossero di + di persone come saviano. :)
Ma mi rendo conto che gli elettori di una certa parte politica non possono che vederla in maniera opposta a me pur non avendo la benchè minima esperienza di quella che è l'immagine dell'italia all'estero. :)
E' il problema di chi non ha mai messo piede al di fuori del proprio paesotto e che crede ciecamente alla propaganda odierna. :)

shambler1
21-04-2010, 23:18
Le solite cazzate del rotolo. :)
Quello che nuoce agli italiani che studiano e lavorano all'estero è "lo re" non certo Gomorra. :)
Ce ne fossero di + di persone come saviano. :)
Ma mi rendo conto che gli elettori di una certa parte politica non possono che vederla in maniera opposta a me pur non avendo la benchè minima esperienza di quella che è l'immagine dell'italia all'estero. :)
E' il problema di chi non ha mai messo piede al di fuori del proprio paesotto e che crede ciecamente alla propaganda odierna. :)

Nuocerà a gli interessi di qualche pescecane della finanza inglese e ai maledetti rossi ;)

^TiGeRShArK^
21-04-2010, 23:25
Nuocerà a gli interessi di qualche pescecane della finanza inglese e ai maledetti rossi ;)
La finanza inglese fa affari con "lo re" per tua informazione. :)
Cmq era ovvio come per te il male dell'italia siano quelli come saviano e la sua salvezza sia Ilvio. :)

Jarni
21-04-2010, 23:29
Per favore, qualcuno spieghi il significato di razzismo all'autore. :muro:

http://img.chan4chan.com/img/2009-02-11/1234389619437.jpg

jumpermax
21-04-2010, 23:31
di Marcello Veneziani

Egregio Adriano Sofri, ho letto il suo editoriale di ieri su la Repubblica e mi ha sorpreso la violenza verbale nei confronti di Berlusconi. Lo definisce lupo spelacchiato, lo accusa di non pensare, gli attribuisce una visione cosmetica del mondo, lo tira per i capelli, gioca perfino tra lezioni e lozioni. E gli contrappone, in un corpo a corpo che ricorda gli anni di piombo, l’immagine e la persona di Saviano, l’autore di Gomorra. Giochino facile e un po’ demagogico, lievemente fascista - e glielo dice uno che di fascismo se ne intende - perché oppone la gagliarda giovinezza del «lupacchiotto» Saviano all’età grave e assai provata del «lupo spelacchiato» Silvio. Fu Pasolini - ricorda? - a vedere in lei e in Lotta continua di cui lei era leader, qualcosa che gli ricordava il primo squadrismo.

Curiosamente lei adotta a rovescio la stessa distinzione manichea usata da Berlusconi nel dividere le forze del Bene dalle forze del Male, opponendo, in una forma di implicito razzismo, l’antropologia di Saviano all’antropologia, anzi all’antropofagia, di Berlusconi. Deprecabile manicheismo in ambo i casi, con l’attenuante per Berlusconi che lo ha usato nella guerra politica ed elettorale, mentre lei, Sofri, è un fine intellettuale e lo usa in tempo di pace, fuori dalle urne. Il tema è noto. Berlusconi ha criticato - com’è suo diritto e lo ha ben ricordato la figlia Marina - la riduzione del nostro Paese alla criminalità organizzata; è un’immagine falsa che nuoce all’Italia. La malavita è una delle facce dell’Italia, ma non si identifica con l’Italia. E invece da qualche tempo si tende a vendere, soprattutto fuori d’Italia, l’immagine di un Paese dominato, anzi diciamo pure, governato dalla malavita. Salvo una minoranza di antitaliani puri, puliti e pensanti.

Prima che lo dicesse Berlusconi, in un mio libro di un anno fa avevo criticato anch’io che l’Italia fosse rappresentata con un solo film a Hollywood, il Gomorra tratto da Saviano. E avevo scritto e detto a Napoli che quel film andava proiettato nelle scuole del napoletano e del casertano, a scopo educativo; ma non poteva diventare l’unica sintesi dell’Italia da esportare nella principale vetrina del mondo. È chiaro anche ai cretini che non facevo solo una questione d’immagine, di finzione o di cosmesi. Ma contestavo una falsa rappresentazione dell’Italia, che non corrisponde alla realtà e nuoce agli italiani, soprattutto a coloro che lavorano e studiano all’estero. Invece lei ha ridotto la tesi di Berlusconi a una pura questione di ipocrisia facciale, dicendo che il premier avrebbe esortato Saviano a dire il falso. È vero proprio il contrario, ha respinto la falsa riduzione dell’Italia alla criminalità. Anche per lei Berlusconi ha censurato Saviano e la verità.

Ora si dà il caso che Saviano abbia pubblicato il suo Gomorra proprio da Mondadori, riconducibile a Berlusconi. Non mi pare che Berlusconi abbia soppresso il libro o esortato a boicottarlo. Ha solo criticato l’uso improprio di una piaga verissima del nostro Paese. Non è suo diritto divergere dall’opinione di Saviano o è vilipendio della Repubblica, intesa come quotidiano? Mi pare legittimo dire che la malavita alberga dentro l’Italia a partire dal sud, ma mi pare falso e masochista dire che l’Italia sia dentro la malavita. Non è vero e non è giusto per la grande maggioranza degli italiani. Berlusconi non ha peraltro invocato censure e killeraggi, come accadeva negli anni ’70, ma ha dissentito da una tesi, e lo ha fatto alla luce del sole.

Ammiro Saviano, ha scritto un libro coraggioso e forte, e perciò vive pericolosamente. E anche se non sopporto il suo uso da madonna pellegrina nei manifesti, in tv, in politica e nei giornali, a cui peraltro lui si concede, so distinguere la buccia sgradevole dalla polpa meritevole.
Ma lei, Sofri, si rivela molto più simile all’icona di Berlusconi che lei stesso dipinge e dileggia, quando si sofferma sull’immagine e sulle parole di Berlusconi e non sui fatti e sulle azioni di governo del medesimo: ma è qui che va giudicato un uomo di governo. Lei può fare tutti i paragoni gobbi con Andreotti, ma non può mistificare la realtà. Il governo Berlusconi ha fatto di più contro la malavita rispetto ai governi precedenti.

Ha messo in galera più mafiosi e camorristi, ha sgominato più bande, ha minato i racket della monnezza e fermato appalti alla malavita, ha confiscato beni rilevanti. Da una parte ci sono gli ideologi dell’antimafia, dall’altra ci sono arresti, espropri, confische. Se tutto questo per lei non conta, allora è lei a ritenere che conti più la parola, la vetrina, il pregiudizio ideologico, la retorica che la realtà dei fatti. E questo non è un caso, perché lei proviene da un radicalismo che opponeva l’immagine di un mondo migliore alla realtà della storia, che ha sempre anteposto l’utopia ai fatti, che ha sempre preferito i parolai e i professionisti dell’antimafia a chi sul serio l’ha combattuta e magari è morto.

E tra questi ci sono molti uomini «di destra», come lei stesso cita. E i Borsellino che lei ricorda erano della stessa pasta dei Calabresi, che lei non ricorda: ambedue furono uccisi perché servitori dello Stato da criminali comuni o da criminali ideologici (sul piano degli effetti si equivalgono; sul piano delle intenzioni no, riconosco ai secondi un perverso idealismo). Se il paragone non fosse irriverente, direi che la stessa cosa accade con Ratzinger: lui che più di ogni altro papa ha denunciato e condannato i pedofili, e ha sofferto di queste ferite della Chiesa fino alle lacrime, passa per il papa della pedofilia. Così il governo che più ha colpito la malavita passa per un governo mafioso. Perché l’immagine che vi siete costruiti prevale sulla realtà.

Penserà che ho difeso il premier perché scrivo sul Giornale di Berlusconi. No, Sofri, scrivo sul Giornale perché penso queste cose. E converrà con me che è più coerente chi scrive sul Giornale perché preferisce Berlusconi ai suoi avversari interni ed esterni, rispetto a chi, come lei, scriveva su una rivista «di Berlusconi», Panorama - senza peraltro subire censure neanche lei, mi pare - ma poi lo detestava intimamente. E ora che non ci scrive più lo detesta in questo modo plateale e un po’ volgare. Ma siamo abituati allo snobismo incivile, versione aggiornata del vecchio radicalismo chic. Sapendola sprezzante, confido in una sua non risposta. A differenza sua, io invece, le esprimo la mia stima per la sua qualità di scrittura, di lettura e di intelligenza, unita al mio dissenso e al mio civilissimo disprezzo per la sua cecità ideologica e il suo torvo manicheismo che in altra epoca dettero, come lei ben sa, atroci frutti.

Il Giornale.it (http://www.ilgiornale.it/interni/il_razzismo_radical_chic_e_come_gomorra/21-04-2010/articolo-id=439204-page=0-comments=1)
direi, viste le parti in grassetto, che si tratta più di una bordata contro sofri che una valutazione nel merito di quello che ha scritto, che per altro non ho trovato in rete.
Ormai il gioco di aggredire i giornalisti che scrivono articoli critici verso il premier è un'attività a tempo pieno sul giornale... tra un titolo contro fini e l'altro.

- S y l a r -
21-04-2010, 23:52
Piagnucolii da checca isterica + vittimismo destroide da 4 soldi + ilgiornale + franky = epic bunch of extreme shit

:D

Giusto,il razzismo è quella roba esercitata in modo esclusivo dai bianchi,di destra.
I rossi e i negher sono bravi e buoni e subiscono sulla loro pelle i rasssssisti, fasssisti,nazzzzzisti e legggghisti. :D

L'intera razza umana subisce l'umiliazione dell'esistenza di questa gente...:asd:

itised
21-04-2010, 23:59
no no i rossi sono quelli di ati , quelli di invidia sono i verdi !



C'a'za'.z'.a'.z'.,a

Be?? Non dite niente di questa?? E' stupenda!! :D :D :D

thewebsurfer
22-04-2010, 00:18
Be?? Non dite niente di questa?? E' stupenda!! :D :D :D

secondo te in quanti l'hanno capita?:D

ConteZero
22-04-2010, 00:34
secondo te in quanti l'hanno capita?:D

Io l'ho capita, è che non trovo niente per replicare.

pistacchio89
22-04-2010, 08:29
Il solito tentativo fallito (ma ben retribuito) di difendere il proprio padrone facendolo passare come un povero perseguitato tirando i ballo perfino il papa e la pedofilia e puntando tutto su attacchi personali all'autore delle tesi che non sono gradite.
Non è Berlusconi che compie indagini e arresti, anzi, il suo governo con tagli e leggi a favore dei delinquenti non aiuta di certo la lotta alla criminalità.
Berlusconi pubblica il libro di Saviano come pubblica quelli di Marx, Guevara, e perfino Battisti, perché alla fine, aldilà di tutte le parole di facciata, l'unica cosa che gli interessa sono i profitti e quel libro vende moltisssimo.
Borsellino, al contrario di Calabresi, non è mai stato coinvolto nella morte di una persona innocente che detenuta illegalmente e "volata" fuori dalla finistra del suo studio e riguardo la quale ha fornito versioni contrastanti dell'accaduto e non ha voluto mai ammettere cosa fosse successo realmente.

trallallero
22-04-2010, 08:45
http://img.chan4chan.com/img/2009-02-11/1234389619437.jpg

Ma anche:

http://lh4.ggpht.com/_HH5byQu0gx4/S8_-PqZC5bI/AAAAAAAAAcU/y0mxLo7F7I8/s800/racism2.jpg

ConteZero
22-04-2010, 08:55
Motivational time ?

http://media.ebaumsworld.com/picture/brothertodd/Racism.png

Xilema
22-04-2010, 15:19
e tu sei il classico comunista rosicone ROSSO di invidia


Proprio per niente.
Mai votato comunista in vita mia.

thewebsurfer
22-04-2010, 15:46
Proprio per niente.
Mai votato comunista in vita mia.

allora sei solo ironicoleso

http://23.media.tumblr.com/tumblr_kw3phpJa2F1qa80wqo1_400.jpg

Jarni
22-04-2010, 17:41
Ma anche:

http://lh4.ggpht.com/_HH5byQu0gx4/S8_-PqZC5bI/AAAAAAAAAcU/y0mxLo7F7I8/s800/racism2.jpg

Sezione d'urto di questo evento in Italia: 0,000000000....0000000001 barn.
:asd:

Steinoff
22-04-2010, 17:47
no no i rossi sono quelli di ati , quelli di invidia sono i verdi !



C'a'za'.z'.a'.z'.,a

io c'ho i blu e devo conquistare il camchkechup!!