c.m.g
20-04-2010, 11:28
lunedì 19 aprile 2010
Un nuovo standard supportato dai colossi del web mira a rendere più facile e conveniente la condivisione di informazioni. Tenendo d'occhio pure la privacy e le preferenze dei navigatori
Roma - Un nuovo consorzio capitanato da Meebo (http://www.meebo.com/) mira a far diventare semplice e conveniente quello che attualmente sembra l'esatto opposto: vale a dire la possibilità di autenticarsi sui servizi remoti del web (social networking, instant messaging e altro tipo di network "sociale") e condividere queste autenticazioni con i siti che fanno uso estensivo di widget interattivi.
Supportata dal consenso quasi unanime dei maggiori protagonisti delle industrie del software e di rete inclusi Microsoft, Yahoo!, MySpace e Google, Meebo ha dato il là a XAuth (http://xauth.org/), piattaforma "aperta" pensata per "estendere i servizi in cui l'utente è autenticato attraverso tutto il web". "I servizi che vi partecipano - si spiega sulle pagine di XAuth.org - generano un token nel browser per ognuno dei loro utenti. I publisher possono poi riconoscere quando i visitatori del sito si sono autenticati in questi servizi online presentando loro opzioni significative e rilevanti".
XAuth promette di andare molto oltre (http://techcrunch.com/2010/04/18/spearheaded-by-meebo-xauth-looks-to-make-social-sites-smarter/) i pulsanti e i widget di condivisione e socialità attualmente usati sui blog grandi e piccoli, i quotidiani o-line e ogni altro genere di "provider" di siti telematici, centralizzando la gestione delle autenticazioni e restituendo all'utente il controllo sulla possibilità di far conoscere la propria presenza on-line prima ancora di digitare un URL nella barra degli indirizzi.
I token di login verranno stoccati in locale grazie alle funzionalità proprie del linguaggio HTML5, le informazioni di identificazione personali non lasceranno mai il computer dell'utente e i siti che offrono widget e opzioni di interazione terzi non avranno modo di sfruttare la piattaforma per scopi diversi da quelli prefissati. È anche prevista la possibilità di fare opt-out completo dal sito di XAuth per inibire del tutto le sue funzionalità.
Gli utenti, dicono ancora da XAuth, "potranno scegliere di autenticarsi direttamente dal sito del publisher, e usare il servizio per condividere, interagire con gli amici o partecipare nella community del sito". Il servizio offerto da XAuth "può essere di tutto", con una flessibilità che offre al suo utilizzatore il livello di accesso che più reputa opportuno.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2861165/PI/News/xauth-autenticazione-ubiqua-social-network.aspx)
Un nuovo standard supportato dai colossi del web mira a rendere più facile e conveniente la condivisione di informazioni. Tenendo d'occhio pure la privacy e le preferenze dei navigatori
Roma - Un nuovo consorzio capitanato da Meebo (http://www.meebo.com/) mira a far diventare semplice e conveniente quello che attualmente sembra l'esatto opposto: vale a dire la possibilità di autenticarsi sui servizi remoti del web (social networking, instant messaging e altro tipo di network "sociale") e condividere queste autenticazioni con i siti che fanno uso estensivo di widget interattivi.
Supportata dal consenso quasi unanime dei maggiori protagonisti delle industrie del software e di rete inclusi Microsoft, Yahoo!, MySpace e Google, Meebo ha dato il là a XAuth (http://xauth.org/), piattaforma "aperta" pensata per "estendere i servizi in cui l'utente è autenticato attraverso tutto il web". "I servizi che vi partecipano - si spiega sulle pagine di XAuth.org - generano un token nel browser per ognuno dei loro utenti. I publisher possono poi riconoscere quando i visitatori del sito si sono autenticati in questi servizi online presentando loro opzioni significative e rilevanti".
XAuth promette di andare molto oltre (http://techcrunch.com/2010/04/18/spearheaded-by-meebo-xauth-looks-to-make-social-sites-smarter/) i pulsanti e i widget di condivisione e socialità attualmente usati sui blog grandi e piccoli, i quotidiani o-line e ogni altro genere di "provider" di siti telematici, centralizzando la gestione delle autenticazioni e restituendo all'utente il controllo sulla possibilità di far conoscere la propria presenza on-line prima ancora di digitare un URL nella barra degli indirizzi.
I token di login verranno stoccati in locale grazie alle funzionalità proprie del linguaggio HTML5, le informazioni di identificazione personali non lasceranno mai il computer dell'utente e i siti che offrono widget e opzioni di interazione terzi non avranno modo di sfruttare la piattaforma per scopi diversi da quelli prefissati. È anche prevista la possibilità di fare opt-out completo dal sito di XAuth per inibire del tutto le sue funzionalità.
Gli utenti, dicono ancora da XAuth, "potranno scegliere di autenticarsi direttamente dal sito del publisher, e usare il servizio per condividere, interagire con gli amici o partecipare nella community del sito". Il servizio offerto da XAuth "può essere di tutto", con una flessibilità che offre al suo utilizzatore il livello di accesso che più reputa opportuno.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2861165/PI/News/xauth-autenticazione-ubiqua-social-network.aspx)