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View Full Version : La "nuova" strategia di Telecom:licenziare!


Deuced
13-04-2010, 15:09
MILANO - Telecom Italia chiude il 2009 con un utile netto in calo di 596 milioni a 1,58 miliardi di euro. E' quanto si legge in una nota, secondo cui il cda ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 5 centesimi per le azioni ordinarie e di 6,1 centesimi per le azioni risparmio, invariato rispetto all'anno scorso. A seguito della vicenda giudiziaria che ha coinvolto Sparkle, Telecom ha accantonato 507 milioni di euro al fondo rischi e ha rideterminato i dati comparativi dell'esercizio 2008 nonché i principali dati economico-finanziari degli esercizi 2005, 2006 e 2007.

L'amministratore delegato Franco Bernabè parla di "risultati molto soddisfacenti": Telecom Italia, afferma, ha raggiunto gli obiettivi di margine operativo lordo e debito per il 2009 "grazie a un incisivo controllo dei costi e a un continuo recupero di efficienza" che confermano "l'efficacia della strategia e ci consentono di remunerare gli azionisti con un monte dividendi di circa 1 miliardo di euro". Buona la reazione dei mercati: il titolo è salito subito di tre punti.

Bernabè promette un dividendo in crescita a partire dall'anno prossimo. "La strategia per il prossimo triennio - dice l'ad di Telecom -, l'obiettivo di crescita del free cash flow, insieme alla ripresa dei ricavi e la riduzione dei costi" permetteranno a Telecom di raggiungere l'obiettivo di riduzione del debito a meno di 28 miliardi nel 2012, "e questo ci darà la flessibilità necessaria per aumentare il dividendo già dal prossimo anno". Una flessibilità che passa anche per il taglio della forza lavoro, ridotta del 10% in meno di due anni. "E ci saranno ulteriori riduzioni - annuncia Bernabè,senza fare numeri o citando nuovi esuberi -. Lo facciamo per essere competitivi: vogliamo essere sempre più snelli per trasferire questa efficienza a tutti i nostri stakeholder". :rolleyes:


Rispondendo a un analista riguardo ai rapporti con l'azionista Telefonica e a una eventuale futura fusione tra i due gruppi, Bernabè ha spiegato che "con Telefonica siamo soddisfatti come siamo. Nella situazione attuale non pensiamo ci sia un'evoluzione diversa nel breve e medio periodo, nel lungo periodo staremo a vedere". "Abbiamo ottimi rapporti personali e commerciali, ma non in Sud America, dove siamo concorrenti" ha aggiunto l'ad di telecom.

Quanto alla vicenda Sparkle, "nasce dalla responsabilità di anni precedenti, il 2005, il 2006, il 2007" afferma Bernabè a proposito della controllata coinvolta nell'inchiesta su frode fiscale e riciclaggio. "Credo che quello che doveva emergere è emerso - ha aggiunto - e non ci saranno altri problemi. L'analisi fatta dimostra che i conti sono in ordine. Siamo tranquilli che tutto quello che dovevamo fare l'abbiamo fatto e lo stiamo facendo. Sparkle non è in vendita, perché noi facciamo le cose seriamente". Bernabè ha confermato che l'assemblea di Sparkle avrà all'ordine del giorno anche la proposta di azione di responsabilità contro l'ex a. d. Stefano Mazzitelli. Nulla di analogo però avverrà all'assemblea Telecom, contro ex amministratori della capogruppo: "Il cda di Telecom non ha ragione di porre questo specifico problema all'assemblea".

Bernabè rivela anche che Telecom ha svolto una "accounting investigation" su Sparkle, un'indagine di natura contabile e finanziaria in caso di situazioni da chiarire, i cui risultati saranno depositati e messi a disposizione del pool coordinato da Francesco Greco che indaga sulle ipotesi di aggiotaggio e falso in bilancio. "Non è un 'audit' normale, è molto più approfondito - spiega Bernabè -, siamo andati a verificare contratto per contratto, non per nulla abbiamo rinviato due volte l"approvazione del bilancio. E all'esito è emerso solo quello che è stato scritto nel bilancio".

Nel dettaglio, i ricavi del gruppo sono scesi del 6,3% a 27,163 miliardi di euro rispetto a fine 2008, mentre l'Ebitda è salito dello 0,2% a 11,1 miliardi di euro. I flussi di cassa operativi (free cash flow) sono saliti di 662 milioni di euro a quota 6,29 miliardi. Per il 2012 l'aggiornamento del piano industriale, focalizzato sul mercato domestico e sul Brasile - si legge nella nota - ci permette di indicare un obiettivo di free cash flow sul fatturato pari al 25%, e di confermare la riduzione di 5 miliardi di debito entro il 2011 così come previsto nel piano presentato a fine 2008.

Per quanto riguarda la capogruppo Telecom Italia spa, i ricavi sono scesi del 6,9% a 20,4 miliardi di euro a seguito della contrazione dei ricavi da attività tradizionali nel segmento 'consumer' e 'business'. Il gruppo segnala una "positiva dinamica dei ricavi da servizi innovativi come il broadband fisso e mobile". Il risultato netto della Telecom Italia spa è così sceso di 74 milioni di euro a quota 1,399 miliardi di euro.

Telecom Italia stima per il 2010 un calo dei ricavi del 2-3% rispetto all'anno precedente (a parità di cambi e perimetro) e un debito netto rettificato intorno ai 32 miliardi di euro. E' quanto si legge nella nota sui conti 2009 secondo cui gli investimenti industriali saranno pari a circa 4,3 miliardi di euro.

Riguardo alla vicenda Sparkle, "l'accantonamento complessivo al fondo rischi che ne è derivato ammonta a fine 2009 a 507 milioni di euro (di cui 10 milioni di euro nel 2009) ed è destinato a fronteggiare rischi e oneri di carattere fiscale e legale". Telecom Italia, si legge ancora, ritiene che alcune operazioni degli anni 2005, 2006 e 2007 presentassero diverse anomalie, tali da far concludere oggi di dover procedere al restatement dei dati di bilancio degli esercizi in questione". I valori rettificati vedono l'utile nel 2005 a 3,127 miliardi, nel 2006 a 2,7 miliardi, nel 2007 a 2,35 miliardi e nel 2008 a 2,177 miliardi.

Il consiglio di amministrazione di Telecom Italia Sparkle ha infine inserito all'ordine del giorno dell'assemblea, chiamata all'approvazione del bilancio 2009, un'azione di responsabilità nei confronti dell'ex amministratore delegato Stefano Mazzitelli, coinvolto nell'inchiesta sul presunto riciclaggio di 2miliardi di euro. Mazzitelli, è in carcere in custodia cautelare dal 23 febbraio.

http://www.repubblica.it/economia/2010/04/13/news/telecom_italia_cala_l_utile_bernab_molto_soddisfatti-3308872/

jumpermax
13-04-2010, 23:20
licenziare.. tze! Non sei moderno, i manager oggi non licenziano, ma "efficientano" :O

Fil9998
13-04-2010, 23:23
"liberano risorse".



pare quasi bello quando "liberano risorse":muro: :muro: :muro: :muro:

Joshwa
13-04-2010, 23:28
Ill fatto è che in italia non è solo la telecom ad adottare queste strategie. Vedi la Fiat, ma la maggior parte del panorama industriale. Ormai in Italia la tutela del lavoro è andata a "chi la visto?".
Precariato e licenziamenti facili. Questa è la flessibilità lavorativa che tanto loda il nostro governo.
Ma io mi chiedo, competività ed efficienza dove? MA se la qualità e i costi dei loro servizi fanno pena.
Ricordate le perle di saggezza dette da Bernabè: Per essere più competitivi ed efficienti bisogna ridurre la forza lavoro.
Questa è la grande impreditoria italiana che purtroppo abbiamo :( e con il benestare del nostro governo pronto sempre a dargli finzanziamenti e ad indebolire la tutela dei posti di lavoro.
Ho sempre sentito dal nostro governo appelli di aiuto all'impresa italia ma appelli di aiuto per la tutela dei posti di lavoro a quando?

LUVІ
13-04-2010, 23:43
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2160713

bio82
13-04-2010, 23:50
vogliono aumentare i dividendi per il prossimo anno...pensino a tenere gli operai, non a gonfiare le loro tasche ogni santa volta...

bio

Amsirak
14-04-2010, 00:08
Pensandoci bene, secondo me il capitalismo avanzato è incompatibile con le esigenze dei lavoratori, più in generale della società.

ConteZero
14-04-2010, 07:33
Pensandoci bene, secondo me il capitalismo avanzato è incompatibile con le esigenze dei lavoratori, più in generale della società.

Non è vero, è compatibile... ma solo nell'ipotesi che "sopra" ci sia uno stato forte che impedisca questo genere di pratiche.

Deuced
14-04-2010, 13:59
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2160713

era meglio che non leggevo questo topic,mi prudono le mani,sul serio.Lavoratori trattati come scarpe vecchie che non servono più


Stato italiano,se ci sei batti un colpo :muro: :muro: :muro: :muro: :muro:

aeterna
14-04-2010, 15:10
da noi fa scandalo proprio perchè lo stato ha sempre fatto da cuscinetto intervenendo a garantire il posto a tutti, ingerendo di fatto nel libero mercato.

giusto da un punto di vista etico, sbagliato da un punto di vista economico, difatti in altri paesi dove lo stato non assuma regolarmente le sembianze di uno stipendificio (decine di migliaia di forestali, termini imerese, contributi senza fine per cui siamo spesso nel mirino dell'europa, per non parlare della scuola... non parliamone proprio), queste sono cose che accadono regolarmente, vedi france telecom, british telecom, il mercato dell'automobile da oriente a ponente, e qualunque altro grosso gruppo che debba rilanciarsi sul mercato e diventare competitivo per affrontare le nuove sfide del mercato.

domanda:

siamo furbi noi, o loro?
chi è che ha un debito pubblico da paura?

matti157
14-04-2010, 15:10
se penso che ste teste di c@zzo hanno in mano l'Olivetti.....

Deuced
14-04-2010, 15:39
chi è che ha un debito pubblico da paura?


forse ti sei persa da dove è nato il debito pubblico italiano così come lo conosciamo ora.Il rubare è diverso dall'investire,tutti i paesi industrializzati sono indebitati,noi abbiamo il doppio o il triplo del loro indebitamento perché qualcuno lo ha utlizzato per scopi di partito/clientele/personali

http://www.giornalettismo.com/archives/47990/fatti-craxi-debito-pubblico/

Qui da noi fa scandalo per un altro motivo,gli amministratori delegati guadagnano cifre da capogiro e sottopagano i lavoratori,i debiti e le razionalizzazioni si riversano sempre sulla parte debole,altrove invece cambia anche la dirigenza,Geronzi,Angelucci,Marcegaglia non esisterebbero certo;qui da noi se esistono lo devono proprio alle finte liberalizzazioni dello Stato.Senza contare che spesso chiudono aziende non certo indebitate o in fallimento ma che possono sfruttare a loro favore la giungla di contratti precari che lo Stato permette

Vuoi il mercato libero?Bene,valga per tutti però,non solo per i dipendenti sempre più precari,umiliati e sottopagati.

O preferisci la disoccupazione ed avere quei pochi spiccioli per comprare i prodotti fatti da qualche operaio cinese pagato 100$ al mese?

nesema
14-04-2010, 16:25
Pensandoci bene, secondo me il capitalismo avanzato è incompatibile con le esigenze dei lavoratori, più in generale della società.

quoto al cubo


il cosidetto "capitalismo avanzato" spiegato in parole semplici:
1. guadagnare il massimo
2. fregarsene di ambiente, ricerca (costosa, meglio farla a carico dello stato) lavoratori
3. spostarsi dove pago meno tasse (meglio niente)
4. spostare gli stabilimenti dove non c'è tutela ambientale/lavoratori possibilmente con paghe da fame
5. esternalizzare spuntando il massimo guadagno (le magagne lavoro/ambiente lasciamole ad altri)

supersalam
14-04-2010, 16:37
chi è che ha un debito pubblico da paura?

Indovina quale governo da gli stipendi più alti d'europa "tra i paesi più sviluppati" ai politici?
E indovina quale stato ogni anno regala in finanziaria soldi ad amici di amici??

Onisem
14-04-2010, 16:55
da noi fa scandalo proprio perchè lo stato ha sempre fatto da cuscinetto intervenendo a garantire il posto a tutti, ingerendo di fatto nel libero mercato.

giusto da un punto di vista etico, sbagliato da un punto di vista economico, difatti in altri paesi dove lo stato non assuma regolarmente le sembianze di uno stipendificio (decine di migliaia di forestali, termini imerese, contributi senza fine per cui siamo spesso nel mirino dell'europa, per non parlare della scuola... non parliamone proprio), queste sono cose che accadono regolarmente, vedi france telecom, british telecom, il mercato dell'automobile da oriente a ponente, e qualunque altro grosso gruppo che debba rilanciarsi sul mercato e diventare competitivo per affrontare le nuove sfide del mercato.

domanda:

siamo furbi noi, o loro?
chi è che ha un debito pubblico da paura?

Libero mercato? Ma di cosa parli? Telecom è l'antitesi del libero mercato.

ConteZero
14-04-2010, 17:25
Come fa ad esserci "libero mercato" quando un operatore del settore (detto appunto "incumbent") ha "ereditato" tutte le strutture ed i cablaggi della rete nazionale non l'ho ancora capito...