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View Full Version : Travaglio molla Di Pietro e ritorna da Fini


Lilunyel
13-04-2010, 01:06
"Nel suo editoriale sul "Fatto" il giornalista "arruola" il presidente della Camera: "Ci serve vivo nei prossimi anni". La giravolta è completa: in nome dell'antiberlusconismo il giustizialista di "Annozero" si ricorda di essere di destra.

Bentornato a casa, Marco. L’avevamo sempre pensato che Marco Travaglio fosse un vero intellettuale di destra, e se a volte abbiamo avuto un dubbio, semmai era sul primo dei due termini, «intellettuale».

Comunque, noi del Giornale, dove Travaglio guadagnò i suoi primi stipendi, pagati - ironia della sorte e nemesi del moralismo - dall’editore Silvio Berlusconi, lo sapevamo che prima o poi quel giovane reazionario, clericofascista e furioso anticomunista (partito da una posizione a metà strada fra l’Msi e il tradizionalismo cattolico ed approdato ad una in bilico fra il giustizialismo giacobino e il terrorismo mediatico) avrebbe percorso a ritroso la strada incautamente abbandonata per tornare nella sua vecchia casa."

Articolo di L. Mascheroni.

Qui la fonte completa --> http://www.ilgiornale.it/interni/travaglio_molla_di_pietro_e_ritorna_fini/12-04-2010/articolo-id=436933-page=0-comments=1

Bè, mi permetto di riportare anche il commento di uno dei lettori, postato sotto l'articolo. Riassume più o meno anche la mia opinione. :p

"La pessima qualità di questo articolo si intuisce già dalle prime righe quando il prode Mascheroni, forse convinto di non aver bisogno di ripassini vichiani o wundtiani per abbindolare i suoi pavidi lettori, abusa dell'espressione "eterogenesi dei fini" che vuol dire qualcosa di diverso da quanto si vuol fare credere. diverso come è diverso essere di destra ed essere berlusconiani (quasi un ossimoro a dirla tutta). una retorica pietosa, una scarsa comprensione dell'articolo citato, contenuti insufficienti. rimandato. dateci dei giornalisti migliori per cortesia. siamo di destra, non cretini!" by emapuche.

Vorrei sapere cosa ne pensate. :asd:

ConteZero
13-04-2010, 01:21
Forse dopo il commento quelli del rotolo capiranno che Travaglio non è (e non è mai stato) di sinistra.
Credo che dopo l'illuminazione andranno in crash e dovranno farsi rebootare da Feltri.

girodiwino
13-04-2010, 01:21
Commento #64 :asd:


Scusate, pongo una domanda: ma è necessario parlare di Travaglio? ho ahimè dovuto leggere l'articolo sul Il Fatto che il Giornale ha citato...a parte le gravi offese che Travaglio reca al giornalista Giuliano Ferrara, non capisco quale correlazione ci sia tra quell'articolo (?) e questo editoriale del Giornale. Leggo spesso il Giornale e altri giornali, e mi spiace leggere articoli fumosi come questi...se parlate di TRavaglio almeno fatelo con qualcosa di efficace. Non capisco questa guerra fra voi giornalisti...in quanto lettore non vi rendete conto che involontariamente la redazione mi costringe a leggere anche i giornali di testate "opposte" e "antiberlusconiane"? Poi va a finire che uno magari anche di fa convincere dagli articoli del Il FAtto. Per cortesia siate un pò più oculati con questi editoriali Cordiali saluti


p.s. il popolo dell'ammmmmmmmore
http://my.jetscreenshot.com/462/m_20100412-bkmv-12kb.jpg (http://my.jetscreenshot.com/462/20100412-bkmv-12kb)

Lilunyel
13-04-2010, 01:26
Commento #64 :asd:

:rotfl:

Eh... sia mai che qualche lettore incauto de "Il Giornale" si faccia fuorviare da qualche testata giornalistica nemica!

Da alcuni commenti si evince quasi che IFQ sia il giornale di Al Qaida. -_-"

Fabryce
13-04-2010, 01:26
Esempio di come travisare le parole...


Travaglio spera che Fini non si faccia consigliare da Ferrara perchè è l'unico che può far cadere B. ed è l'unico che può essere l'alternativa a destra di B.


Poi si sa che Travaglio è di destra, il suo maestro era Montanelli...

non riesco sinceramente a capire quale sia lo scopo di questo articolo... che Travaglio torni al Giornale? :asd:

afterburner
13-04-2010, 01:29
Vorrei sapere cosa ne pensate. :asd:

Nessuno che possa veramente definirsi di destra puo' avere la minima stima de o'imperatore e dei suoi scagnozzi, siano essi ex venditori di materassi diventati politici o ex venditori di pentole diventati direttori di giornali o telegiornali.

Quelli del rotolo hanno poco da dire "bentornato a casa" a Travaglio. Travaglio e' di destra, lo e' sempre stato, e' sempre stato a casa.
Sono quelli del rotolo che con l'arrivo di mr.b e con l'abbandono di Montanelli, hanno abbandonato tutti gli ideali della destra per diventare degli stipendiati dall'imperatore e scrivere il suo volere.

Quindi:
1-Travaglio e' di destra
2-I magistrati, i giudici (ovvero persone che ci tengono all'ordine e al rispetto della legge) sono piu' di destra che di sinistra.

Quindi sappiate che ogni volta che leggo pdl-berlusconi=destra, soffro :mad:

Lilunyel
13-04-2010, 01:29
non riesco sinceramente a capire quale sia lo scopo di questo articolo... che Travaglio torni al Giornale? :asd:

Non saprei. Secondo me l'autore dell'articolo ha dato un po' sfogo alla sua frustrazione professionale nei confronti di Travaglio.

girodiwino
13-04-2010, 01:37
Non saprei. Secondo me l'autore dell'articolo ha dato un po' sfogo alla sua frustrazione personale nei confronti di Travaglio.
riparato per incompatibilità tra i due elementi:cry:


come giustamente si sottolinea in un commento: le persone che invocano olii di ricino, epurazioni, viaggi all'altro mondo poi sono quelle che si sono scagliate contro la vignetta di staino.

Non che la condivida pienamente, ma è interessante vedere che la moderazione funziona AC...

elect
13-04-2010, 01:38
Vorrei sapere cosa ne pensate. :asd:

http://www.terranauta.it/foto/carta_igienica1235924926.jpg

thewebsurfer
13-04-2010, 01:55
visito il sito del Giornale solo per leggere i commenti che a mio modesto parere saranno un pezzo di storia dell'italia contemporanea. Quando ci si chiederà "ma quando l'italia era ridotta così la gente cosa pensava?" l'eloquente risposta risiederà lì.

Quindi ipotizzo solo l'accaduto, Travaglio ha espresso condivisione per qualche aspetto del 'metodo fininano attuale' e il giornale come suo solito butta tutto nel calderone della propaganda berlusconiana dove tutto fa brodo e se un cane morde un bimbo è evidente che è posseduto e guidato dalla invisibile mano comunista eversiva che orienta il paese.

Scommetto che è così, e quindi la cosa veramente esilarante sarà leggere la risposta di Travaglio che con la sua indiscussa abilità retorica e ironica farà a pezzi per l'ennesima volta quella fabbrica di ignoranza.

ConteZero
13-04-2010, 02:15
Mah, io leggo i commenti e mi chiedo quanto sia idiota per i PdLlini sparare contro Fini, numero due del partito e titolare, ad oggi, di cospique quote dell'elettorato.

LUVІ
13-04-2010, 07:48
Nessuno che possa veramente definirsi di destra puo' avere la minima stima de o'imperatore e dei suoi scagnozzi, siano essi ex venditori di materassi diventati politici o ex venditori di pentole diventati direttori di giornali o telegiornali.

Quelli del rotolo hanno poco da dire "bentornato a casa" a Travaglio. Travaglio e' di destra, lo e' sempre stato, e' sempre stato a casa.
Sono quelli del rotolo che con l'arrivo di mr.b e con l'abbandono di Montanelli, hanno abbandonato tutti gli ideali della destra per diventare degli stipendiati dall'imperatore e scrivere il suo volere.

Quindi:
1-Travaglio e' di destra
2-I magistrati, i giudici (ovvero persone che ci tengono all'ordine e al rispetto della legge) sono piu' di destra che di sinistra.

Quindi sappiate che ogni volta che leggo pdl-berlusconi=destra, soffro :mad:

*

visito il sito del Giornale solo per leggere i commenti che a mio modesto parere saranno un pezzo di storia dell'italia contemporanea. Quando ci si chiederà "ma quando l'italia era ridotta così la gente cosa pensava?" l'eloquente risposta risiederà lì.

Quindi ipotizzo solo l'accaduto, Travaglio ha espresso condivisione per qualche aspetto del 'metodo fininano attuale' e il giornale come suo solito butta tutto nel calderone della propaganda berlusconiana dove tutto fa brodo e se un cane morde un bimbo è evidente che è posseduto e guidato dalla invisibile mano comunista eversiva che orienta il paese.

Scommetto che è così, e quindi la cosa veramente esilarante sarà leggere la risposta di Travaglio che con la sua indiscussa abilità retorica e ironica farà a pezzi per l'ennesima volta quella fabbrica di ignoranza.

Questo perchè presupponi che le cose potranno migliorare.
Io non sono così ottimista.

LuVi

Dream_River
13-04-2010, 08:32
Ripercorrere la strada a ritroso???:confused:

Ma sul serio c'è chi ha pensato anche solo per un attimo che Travaglio potesse tornare a scrivere sul Giornale?
Insomma, è un giornalista di un certo spessore professionale, la gavetta mi sembra l'abbia passata da un pezzo

Mentre la gaf a inizio articolo del giornalista, fatta notare in uno dei commenti, dimostra che non per tutti è così

MadJackal
13-04-2010, 09:48
Ripercorrere la strada a ritroso???:confused:

Ma sul serio c'è chi ha pensato anche solo per un attimo che Travaglio potesse tornare a scrivere sul Giornale?
Insomma, è un giornalista di un certo spessore professionale, la gavetta mi sembra l'abbia passata da un pezzo

Mentre la gaf a inizio articolo del giornalista, fatta notare in uno dei commenti, dimostra che non per tutti è così

Percorrere la strada a ritroso nel senso di tornare ad essere di destra.
Cosa che mi dispiace per loro ma non ha mai smesso di essere.

Il problema è che evidentemente qualcuno è veramente convinto che Berlusconi sia di destra. E che Di Pietro sia un comunista. :asd:

dave4mame
13-04-2010, 09:59
Esempio di come travisare le parole...


Travaglio spera che Fini non si faccia consigliare da Ferrara perchè è l'unico che può far cadere B. ed è l'unico che può essere l'alternativa a destra di B.


Poi si sa che Travaglio è di destra, il suo maestro era Montanelli...

non riesco sinceramente a capire quale sia lo scopo di questo articolo... che Travaglio torni al Giornale? :asd:


travaglio sta, ovviamente, lavorando per conto del suo referente politico.
non essendo una persona stupida, sa benissimo che, quale che sia il leader dell'opposizione, non disporrà di voti sufficienti, per cui è ovvio doversi apparentare a qualcuno.
la scelta ovvia e obbligata è fini; ma fini è, inevitabilmente, indigesto a molti dell'opposizione.
bisogna cominciare a FAR CAPIRE che fini è bello, bravo e pure abbronzato.

Marco!
13-04-2010, 10:18
come al solito il rotolo riporta le notizie in modo contorto, dando un altro significato del messaggio di travaglio in quell'articolo

supermario
13-04-2010, 10:20
belli i comment, ripetono fieri le baggianate dell'articolo.

verità in broadcast

sfiducia

ConteZero
13-04-2010, 10:28
travaglio sta, ovviamente, lavorando per conto del suo referente politico.
non essendo una persona stupida, sa benissimo che, quale che sia il leader dell'opposizione, non disporrà di voti sufficienti, per cui è ovvio doversi apparentare a qualcuno.
la scelta ovvia e obbligata è fini; ma fini è, inevitabilmente, indigesto a molti dell'opposizione.
bisogna cominciare a FAR CAPIRE che fini è bello, bravo e pure abbronzato.

Ma l'idea che un giornalista scriva quel che gli passa per la testa senza baciare l'anello a nessuno non ti sfiora eh...

guyver
13-04-2010, 10:38
"Nel suo editoriale sul "Fatto" il giornalista "arruola" il presidente della Camera: "Ci serve vivo nei prossimi anni". La giravolta è completa: in nome dell'antiberlusconismo il giustizialista di "Annozero" si ricorda di essere di destra.

Bentornato a casa, Marco. L’avevamo sempre pensato che Marco Travaglio fosse un vero intellettuale di destra, e se a volte abbiamo avuto un dubbio, semmai era sul primo dei due termini, «intellettuale».

Comunque, noi del Giornale, dove Travaglio guadagnò i suoi primi stipendi, pagati - ironia della sorte e nemesi del moralismo - dall’editore Silvio Berlusconi, lo sapevamo che prima o poi quel giovane reazionario, clericofascista e furioso anticomunista (partito da una posizione a metà strada fra l’Msi e il tradizionalismo cattolico ed approdato ad una in bilico fra il giustizialismo giacobino e il terrorismo mediatico) avrebbe percorso a ritroso la strada incautamente abbandonata per tornare nella sua vecchia casa."

Articolo di L. Mascheroni.

Qui la fonte completa --> http://www.ilgiornale.it/interni/travaglio_molla_di_pietro_e_ritorna_fini/12-04-2010/articolo-id=436933-page=0-comments=1

Bè, mi permetto di riportare anche il commento di uno dei lettori, postato sotto l'articolo. Riassume più o meno anche la mia opinione. :p

"La pessima qualità di questo articolo si intuisce già dalle prime righe quando il prode Mascheroni, forse convinto di non aver bisogno di ripassini vichiani o wundtiani per abbindolare i suoi pavidi lettori, abusa dell'espressione "eterogenesi dei fini" che vuol dire qualcosa di diverso da quanto si vuol fare credere. diverso come è diverso essere di destra ed essere berlusconiani (quasi un ossimoro a dirla tutta). una retorica pietosa, una scarsa comprensione dell'articolo citato, contenuti insufficienti. rimandato. dateci dei giornalisti migliori per cortesia. siamo di destra, non cretini!" by emapuche.

Vorrei sapere cosa ne pensate. :asd:

Ora vi do una notizia....
nemmeno Di Pietro è di sinistra....:asd:

(anzi è più comunista Bossi che Di Pietro :fagiano: )

Jacoposki
13-04-2010, 10:46
che poi se chiedi all'elettorato del pd "tra d'alema e fini chi voti?" non sono affatto sicuro su come andrebbe a finire ma scommetterei su fini :asd:

rip82
13-04-2010, 10:50
Ma nessuno ha modo di postare l'articolo originale di Travaglio? Io ce l'ho, ma cartaceo...

MadJackal
13-04-2010, 10:50
travaglio sta, ovviamente, lavorando per conto del suo referente politico.
non essendo una persona stupida, sa benissimo che, quale che sia il leader dell'opposizione, non disporrà di voti sufficienti, per cui è ovvio doversi apparentare a qualcuno.
la scelta ovvia e obbligata è fini; ma fini è, inevitabilmente, indigesto a molti dell'opposizione.
bisogna cominciare a FAR CAPIRE che fini è bello, bravo e pure abbronzato.

Dave, per me non è quello il problema. Preferico a capo di una parte politica uno con delle idee ad uno che non ne ha nemmeno una e pensa a parare il culo a sè, ai fedeli servitori (leggasi Previti, od anche il medico - Scapagnini - che ha fatto un miliardo di euro di buco nel comune di Catania e per ricompensa è finito in parlamento mentre il buco veniva chiuso con i voti della Lega), ai familiari ed alle sue aziende. :rolleyes:
Non c'era bisogno che venisse a dirmi Travaglio che Fini è meglio di Berlusconi - lo sapevo già. E da tempo, direi :asd:

Marco!
13-04-2010, 10:54
Ma nessuno ha modo di postare l'articolo originale di Travaglio? Io ce l'ho, ma cartaceo...

Il bacio della morte
di Marco Travaglio

Giuliano Ferrara è stato avvistato l’altroieri a pranzo con Gianfranco Fini che, scrivono i giornali, “l’apprezza molto” e si fa consigliare da lui. Già l’idea di farsi consigliare da un impiegato del suo peggior nemico non pare particolarmente brillante. Se poi si tratta di Ferrara, la trovata è doppiamente suicida. Stiamo parlando del maggior collezionista di fiaschi della storia moderna: la sua scia è lastricata di cadaveri politici, anche se lui passa sempre per “molto intelligente”. Solo per motivi anagrafici non potè augurare buon viaggio ai passeggeri del Titanic, ma fu come se l’avesse fatto. Ci permettiamo pertanto di consigliare il presidente della Camera di tenersi a debita distanza, per evitare le schegge in caso di esplosione. Ogni volta che Ferrara esplode, il che accade a intervalli regolari sempre più ravvicinati, lui rimane illeso, ma tutt’intorno ogni forma di vita nel raggio di decine di chilometri si estingue per sempre. In gioventù Giuliano sposò la causa del comunismo: si sa com’è finita. Lui intanto si era già riaccasato nel Psi al fianco di Craxi. In breve tempo il più antico partito italiano fu accompagnato al cimitero, mentre Craxi, saggiamente consigliato di gridare al complotto anziché arrendersi e patteggiare, riparò in Tunisia inseguito dalle guardie. Nel frattempo il Platinette Barbuto era planato su Forza Italia. Berlusconi, ancora inesperto, lo nominò portavoce e ministro per i Rapporti col Parlamento. Mai, a memoria d’uomo, un governo ebbe peggiori rapporti col Parlamento, tant’è che il Cavaliere, in un attimo di sconforto, sbottò: “Mi servirebbe un portasilenzi”. Durò 7 mesi (non Ferrara: il governo). “Lascio la politica per sempre, non fa per me”, annunciò Ferrara. E fondò il Foglio, a spese di Veronica e dei contribuenti: un miracolo editoriale da 10 mila copie scarse, noto soprattutto per un “elogio di Previti” e per la strenua difesa del giudice Squillante (“un uomo probo”): il primo finì in galera, il secondo invece pure. Nel ‘97 Ferrara andò a dirigere Panorama, ma dovette presto lasciarlo, prima che l’abbandonasse anche l’ultimo lettore. Tornò alla politica, candidato del Polo al Mugello contro Di Pietro. Un’ecatombe biblica: 16%, minimo storico mai toccato dal centrodestra. Il Molto Intelligente lasciò un’altra volta la politica e tornò al Foglio, dove sponsorizzò appassionatamente D’Alema e la Bicamerale, giusto in tempo per veder naufragare l’uno e l’altra. Berlusconi rinunciò ai suoi preziosi consigli, infatti stravinse le elezioni del 2001. Fu allora che il Platinette si gettò a corpo morto sulla scena internazionale per sostenere Bush e Blair impegnati nella mitica “guerra al terrorismo”, cioè all’Irak, con la scusa delle “armi di distrazione di massa”: il Foglio pubblicò diversi articoli con le prove della loro esistenza, ovviamente fasulle. Gli osservatori Onu, sul posto, non ne trovavano traccia alcuna, ma lui le vedeva a occhio nudo della sua terrazza romana. Quando gli americani entrarono a Baghdad a bordo di Ferrara, lui azzardò: “In Irak si vince facile”. Infatti. Due anni fa sposò la causa di Sarkozy e quest’ultimo non sapeva cosa stava per capitargli: l’ha scoperto dopo la recente disfatta elettorale. Frattanto Ferrara, rientrato sul suolo patrio, patrocinava la candidatura di D'alema al Quirinale (per la gioia di Alemanno), lasciava Otto e mezzo (raddoppiandone gli ascolti), lanciava nel firmamento politico Michela Vittoria Brambilla (con gli esiti a tutti noti), sosteneva Veltroni nell’inciucio col Cavaliere (segnando la prematura fine politica di Veltroni), puntava tutto su Sarah Palin contro Obama (no comment), fondava la Lista No Aborto (raccogliendo più uova in faccia che voti). L’ultimo bacio della morte è stato per Ratzinger: infatti la Chiesa vive la peggior crisi in duemila anni e il Vaticano organizza tornei di rosari per strappare almeno un attacco del Foglio. Ora Ferrara ci riprova con Fini. Presidente, sia gentile, lasci perdere: ci serve vivo, nei prossimi anni.

guyver
13-04-2010, 10:54
Ma nessuno ha modo di postare l'articolo originale di Travaglio? Io ce l'ho, ma cartaceo...

Ovviamente ti devi mettere li e copiarlo tutto :D

Scherzo :p
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2470877&yy=2010&mm=04&dd=11&title=il_bacio_della_morte

edit ops anticipato :)

dave4mame
13-04-2010, 11:47
Dave, per me non è quello il problema. Preferico a capo di una parte politica uno con delle idee ad uno che non ne ha nemmeno una e pensa a parare il culo a sè, ai fedeli servitori (leggasi Previti, od anche il medico - Scapagnini - che ha fatto un miliardo di euro di buco nel comune di Catania e per ricompensa è finito in parlamento mentre il buco veniva chiuso con i voti della Lega), ai familiari ed alle sue aziende. :rolleyes:
Non c'era bisogno che venisse a dirmi Travaglio che Fini è meglio di Berlusconi - lo sapevo già. E da tempo, direi :asd:

si, ma tu non rappresenti il corpo elettorale dell'idv.
che fini sia meglio (o perlomeno meno peggio) di berlusconi è parere condiviso dalla maggior parte degli italiani; tutta la (pseudo)sinistra e almeno da parte della destra.

però credo che per una fetta non indifferente dell'elettorato idv (quello a bassa scolarizzazione/livello culturale, quello che crede che idv sia un partito di sinistra, quello... va beh ci siamo capiti insomma), fini sia percepito come quello che "fascistafascistacazzocazzovivaipartigianinofininonono".

questa gente deve essere "riprogrammata" per diventare fini-compatibile.
e poichè questa gente in buona parte è quella che si legge acriticamente IFQ (e che diffonde "il verbo" a colpi di copia incolla), quale mezzo migliore del FQ stesso?

guyver
13-04-2010, 11:56
si, ma tu non rappresenti il corpo elettorale dell'idv.
che fini sia meglio (o perlomeno meno peggio) di berlusconi è parere condiviso dalla maggior parte degli italiani; tutta la (pseudo)sinistra e almeno da parte della destra.

però credo che per una fetta non indifferente dell'elettorato idv (quello a bassa scolarizzazione/livello culturale, quello che crede che idv sia un partito di sinistra, quello... va beh ci siamo capiti insomma), fini sia percepito come quello che "fascistafascistacazzocazzovivaipartigianinofininonono".

questa gente deve essere "riprogrammata" per diventare fini-compatibile.
e poichè questa gente in buona parte è quella che si legge acriticamente IFQ (e che diffonde "il verbo" a colpi di copia incolla), quale mezzo migliore del FQ stesso?

OT
Memoria c'è bisogno della memoria..
Fini non si può più sostenere...
se il gatto va a rubare poi non si può votare la volpe che glielo ha permesso impunemente...
Alla fine si resta sempre li
Non resettiamo la memoria ogni colpo, ma che avete tutti un tastino?
Fine OT

dave4mame
13-04-2010, 12:01
e allora stai al 8% a sbraitare.

supermario
13-04-2010, 12:07
si, ma tu non rappresenti il corpo elettorale dell'idv.
che fini sia meglio (o perlomeno meno peggio) di berlusconi è parere condiviso dalla maggior parte degli italiani; tutta la (pseudo)sinistra e almeno da parte della destra.

però credo che per una fetta non indifferente dell'elettorato idv (quello a bassa scolarizzazione/livello culturale, quello che crede che idv sia un partito di sinistra, quello... va beh ci siamo capiti insomma), fini sia percepito come quello che "fascistafascistacazzocazzovivaipartigianinofininonono".

questa gente deve essere "riprogrammata" per diventare fini-compatibile.
e poichè questa gente in buona parte è quella che si legge acriticamente IFQ (e che diffonde "il verbo" a colpi di copia incolla), quale mezzo migliore del FQ stesso?

e allora stai al 8% a sbraitare.

farfugliamenti

e aggiungo

reputo l'elettorato pdl al di sotto di quello IDV da te citato..per intenderci quelli che..... "berlusconidiocelhannotutticonluipoverinoleescortglielehamessenellettolasinistraluinonlosapevaleleggisuiprocessiselefaperchècivuolebene"

guyver
13-04-2010, 12:09
e allora stai al 8% a sbraitare.

Io sono un Finiano... sempre stato finiano
Non riesco a perdonare l'immobilismo di questa legislatura... Berlusconi ha fatto troppo "porcate" e Fini non ha detto praticamente nulla... (Berlusconi andava cacciato a pedate al lodo alfano)
Come posso resettare e far finta di nulla? Tu ci riesci?
Beato te...

dave4mame
13-04-2010, 12:14
farfugliamenti

e aggiungo

reputo l'elettorato pdl al di sotto di quello IDV da te citato..per intenderci quelli che..... "berlusconidiocelhannotutticonluipoverinoleescortglielehamessenellettolasinistraluinonlosapevaleleggisuiprocessiselefaperchècivuolebene"

ti ringrazio... hai appena dimostrato la mia tesi.

supermario
13-04-2010, 12:16
ti ringrazio... hai appena dimostrato la mia tesi.

se è per questo tu la mia ma non c'era bisogno :asd:

ci sono i tuoi post parlano per te :asd:

dave4mame
13-04-2010, 12:22
Io sono un Finiano... sempre stato finiano

e allora avevo capito male io; pensavo stessi guardando la situazione "dall'altro lato".


Non riesco a perdonare l'immobilismo di questa legislatura... Berlusconi ha fatto troppo "porcate" e Fini non ha detto praticamente nulla... (Berlusconi andava cacciato a pedate al lodo alfano)

non so cosa passi per la testa di fini.
posso immaginare che abbia cercato di barcamenarsi tra il "mettersi di traverso", mantenere il contatto con la sua base, strizzare l'occhio ai potenziali futuri alleati e infine farsi piacere dai barlusconiani.
non è facile "muoversi" quando devi/vuoi rispettare tutti questi vincoli.
se poi devi/vuoi rispettare il tuo ruolo istituzionale di "arbiter super partes" ancora meno.


Come posso resettare e far finta di nulla? Tu ci riesci?
Beato te...
io non sono un finiano ;)

dave4mame
13-04-2010, 12:22
doppio

dave4mame
13-04-2010, 13:19
Ma l'idea che un giornalista scriva quel che gli passa per la testa senza baciare l'anello a nessuno non ti sfiora eh...

se avessi pensato che si trattava di baciare anelli avrei scritto "il suo padrone" (o altra espressione mutuata dai soliti noti) non "referente politico".

ConteZero
13-04-2010, 13:25
se avessi pensato che si trattava di baciare anelli avrei scritto "il suo padrone" (o altra espressione mutuata dai soliti noti) non "referente politico".

Nel caso di Travaglio penso che si potrebbe parlare più facilmente di referente Apolitico visto che lo vedo molto vicino a Grillo...

dave4mame
13-04-2010, 13:44
poco prima delle ultime politiche travaglio ringraziava IDV e non grillo per avergli ridato la possibilità di "votare senza doversi tappare il naso".

thewebsurfer
13-04-2010, 13:44
OT
Alla fine si resta sempre li
Non resettiamo la memoria ogni colpo, ma che avete tutti un tastino?


si, evidentemente.

supermario
13-04-2010, 14:00
poco prima delle ultime politiche travaglio ringraziava IDV e non grillo per avergli ridato la possibilità di "votare senza doversi tappare il naso".

io ringrazio il gruppo torinese trasporti per darmi la possibilità di muovermi senza comprare l'auto e fastweb per darmi la possibilità di connettermi ad internet. è evidente che lavoro per loro o che spalerò cacca su tutti i loro "avversari"

ragionamento condivisibile da chi ha fatto della concetto padrone-servo un partito politico e una ragione di vita

ronin17
13-04-2010, 16:57
contrordine compagni , fini e' uno buono , lo dice anche travaglio

rip82
13-04-2010, 18:19
contrordine compagni , fini e' uno buono , lo dice anche travaglio

Mi sorge il dubbio che tu legga di rado Travaglio e troppo spesso il rotolo...

Rei & Asuka
14-04-2010, 11:50
Penso che, visto il lettore medio del Giornale, questo articolo basti per far loro pensare "Vedi, anche Travaglio è rinsavito!".
Detto questo, Travaglio sa bene che Fini, per quanto colabrodo, è l'unica salvezza per ragionare con il Pdl. Se crolla o si stacca lui, è la fine e la cricca PDL/lega parte sulla tangente.

entanglement
14-04-2010, 12:26
siamo di destra, non cretini!" by emapuche.[/I]


*******

giorno
14-04-2010, 13:59
Qualcuno pensava che pdl lega fosse lega? ha ha ha ha ha ha

Freeskis
14-04-2010, 14:35
Il bacio della morte
di Marco Travaglio

Giuliano Ferrara è stato avvistato l’altroieri a pranzo con Gianfranco Fini che, scrivono i giornali, “l’apprezza molto” e si fa consigliare da lui. Già l’idea di farsi consigliare da un impiegato del suo peggior nemico non pare particolarmente brillante. Se poi si tratta di Ferrara, la trovata è doppiamente suicida. Stiamo parlando del maggior collezionista di fiaschi della storia moderna: la sua scia è lastricata di cadaveri politici, anche se lui passa sempre per “molto intelligente”. Solo per motivi anagrafici non potè augurare buon viaggio ai passeggeri del Titanic, ma fu come se l’avesse fatto. Ci permettiamo pertanto di consigliare il presidente della Camera di tenersi a debita distanza, per evitare le schegge in caso di esplosione. Ogni volta che Ferrara esplode, il che accade a intervalli regolari sempre più ravvicinati, lui rimane illeso, ma tutt’intorno ogni forma di vita nel raggio di decine di chilometri si estingue per sempre. In gioventù Giuliano sposò la causa del comunismo: si sa com’è finita. Lui intanto si era già riaccasato nel Psi al fianco di Craxi. In breve tempo il più antico partito italiano fu accompagnato al cimitero, mentre Craxi, saggiamente consigliato di gridare al complotto anziché arrendersi e patteggiare, riparò in Tunisia inseguito dalle guardie. Nel frattempo il Platinette Barbuto era planato su Forza Italia. Berlusconi, ancora inesperto, lo nominò portavoce e ministro per i Rapporti col Parlamento. Mai, a memoria d’uomo, un governo ebbe peggiori rapporti col Parlamento, tant’è che il Cavaliere, in un attimo di sconforto, sbottò: “Mi servirebbe un portasilenzi”. Durò 7 mesi (non Ferrara: il governo). “Lascio la politica per sempre, non fa per me”, annunciò Ferrara. E fondò il Foglio, a spese di Veronica e dei contribuenti: un miracolo editoriale da 10 mila copie scarse, noto soprattutto per un “elogio di Previti” e per la strenua difesa del giudice Squillante (“un uomo probo”): il primo finì in galera, il secondo invece pure. Nel ‘97 Ferrara andò a dirigere Panorama, ma dovette presto lasciarlo, prima che l’abbandonasse anche l’ultimo lettore. Tornò alla politica, candidato del Polo al Mugello contro Di Pietro. Un’ecatombe biblica: 16%, minimo storico mai toccato dal centrodestra. Il Molto Intelligente lasciò un’altra volta la politica e tornò al Foglio, dove sponsorizzò appassionatamente D’Alema e la Bicamerale, giusto in tempo per veder naufragare l’uno e l’altra. Berlusconi rinunciò ai suoi preziosi consigli, infatti stravinse le elezioni del 2001. Fu allora che il Platinette si gettò a corpo morto sulla scena internazionale per sostenere Bush e Blair impegnati nella mitica “guerra al terrorismo”, cioè all’Irak, con la scusa delle “armi di distrazione di massa”: il Foglio pubblicò diversi articoli con le prove della loro esistenza, ovviamente fasulle. Gli osservatori Onu, sul posto, non ne trovavano traccia alcuna, ma lui le vedeva a occhio nudo della sua terrazza romana. Quando gli americani entrarono a Baghdad a bordo di Ferrara, lui azzardò: “In Irak si vince facile”. Infatti. Due anni fa sposò la causa di Sarkozy e quest’ultimo non sapeva cosa stava per capitargli: l’ha scoperto dopo la recente disfatta elettorale. Frattanto Ferrara, rientrato sul suolo patrio, patrocinava la candidatura di D'alema al Quirinale (per la gioia di Alemanno), lasciava Otto e mezzo (raddoppiandone gli ascolti), lanciava nel firmamento politico Michela Vittoria Brambilla (con gli esiti a tutti noti), sosteneva Veltroni nell’inciucio col Cavaliere (segnando la prematura fine politica di Veltroni), puntava tutto su Sarah Palin contro Obama (no comment), fondava la Lista No Aborto (raccogliendo più uova in faccia che voti). L’ultimo bacio della morte è stato per Ratzinger: infatti la Chiesa vive la peggior crisi in duemila anni e il Vaticano organizza tornei di rosari per strappare almeno un attacco del Foglio. Ora Ferrara ci riprova con Fini. Presidente, sia gentile, lasci perdere: ci serve vivo, nei prossimi anni.
:sbonk: dire che l'ha fatto a brandelli è poco :asd:

Ciaba
14-04-2010, 14:36
:asd: Ma cosa avete scritto nella prima pagina del thread, Chrome me la bolla come pericolosa e mi da pagina rossa per un link a "my.jetscreenshot.com".

entanglement
14-04-2010, 14:45
Il bacio della morte
di Marco Travaglio

Giuliano Ferrara è stato avvistato l’altroieri a pranzo con Gianfranco Fini che, scrivono i giornali, “l’apprezza molto” e si fa consigliare da lui. Già l’idea di farsi consigliare da un impiegato del suo peggior nemico non pare particolarmente brillante. Se poi si tratta di Ferrara, la trovata è doppiamente suicida. Stiamo parlando del maggior collezionista di fiaschi della storia moderna: la sua scia è lastricata di cadaveri politici, anche se lui passa sempre per “molto intelligente”. Solo per motivi anagrafici non potè augurare buon viaggio ai passeggeri del Titanic, ma fu come se l’avesse fatto. Ci permettiamo pertanto di consigliare il presidente della Camera di tenersi a debita distanza, per evitare le schegge in caso di esplosione. Ogni volta che Ferrara esplode, il che accade a intervalli regolari sempre più ravvicinati, lui rimane illeso, ma tutt’intorno ogni forma di vita nel raggio di decine di chilometri si estingue per sempre. In gioventù Giuliano sposò la causa del comunismo: si sa com’è finita. Lui intanto si era già riaccasato nel Psi al fianco di Craxi. In breve tempo il più antico partito italiano fu accompagnato al cimitero, mentre Craxi, saggiamente consigliato di gridare al complotto anziché arrendersi e patteggiare, riparò in Tunisia inseguito dalle guardie. Nel frattempo il Platinette Barbuto era planato su Forza Italia. Berlusconi, ancora inesperto, lo nominò portavoce e ministro per i Rapporti col Parlamento. Mai, a memoria d’uomo, un governo ebbe peggiori rapporti col Parlamento, tant’è che il Cavaliere, in un attimo di sconforto, sbottò: “Mi servirebbe un portasilenzi”. Durò 7 mesi (non Ferrara: il governo). “Lascio la politica per sempre, non fa per me”, annunciò Ferrara. E fondò il Foglio, a spese di Veronica e dei contribuenti: un miracolo editoriale da 10 mila copie scarse, noto soprattutto per un “elogio di Previti” e per la strenua difesa del giudice Squillante (“un uomo probo”): il primo finì in galera, il secondo invece pure. Nel ‘97 Ferrara andò a dirigere Panorama, ma dovette presto lasciarlo, prima che l’abbandonasse anche l’ultimo lettore. Tornò alla politica, candidato del Polo al Mugello contro Di Pietro. Un’ecatombe biblica: 16%, minimo storico mai toccato dal centrodestra. Il Molto Intelligente lasciò un’altra volta la politica e tornò al Foglio, dove sponsorizzò appassionatamente D’Alema e la Bicamerale, giusto in tempo per veder naufragare l’uno e l’altra. Berlusconi rinunciò ai suoi preziosi consigli, infatti stravinse le elezioni del 2001. Fu allora che il Platinette si gettò a corpo morto sulla scena internazionale per sostenere Bush e Blair impegnati nella mitica “guerra al terrorismo”, cioè all’Irak, con la scusa delle “armi di distrazione di massa”: il Foglio pubblicò diversi articoli con le prove della loro esistenza, ovviamente fasulle. Gli osservatori Onu, sul posto, non ne trovavano traccia alcuna, ma lui le vedeva a occhio nudo della sua terrazza romana. Quando gli americani entrarono a Baghdad a bordo di Ferrara, lui azzardò: “In Irak si vince facile”. Infatti. Due anni fa sposò la causa di Sarkozy e quest’ultimo non sapeva cosa stava per capitargli: l’ha scoperto dopo la recente disfatta elettorale. Frattanto Ferrara, rientrato sul suolo patrio, patrocinava la candidatura di D'alema al Quirinale (per la gioia di Alemanno), lasciava Otto e mezzo (raddoppiandone gli ascolti), lanciava nel firmamento politico Michela Vittoria Brambilla (con gli esiti a tutti noti), sosteneva Veltroni nell’inciucio col Cavaliere (segnando la prematura fine politica di Veltroni), puntava tutto su Sarah Palin contro Obama (no comment), fondava la Lista No Aborto (raccogliendo più uova in faccia che voti). L’ultimo bacio della morte è stato per Ratzinger: infatti la Chiesa vive la peggior crisi in duemila anni e il Vaticano organizza tornei di rosari per strappare almeno un attacco del Foglio. Ora Ferrara ci riprova con Fini. Presidente, sia gentile, lasci perdere: ci serve vivo, nei prossimi anni.

:asd: :asd: :asd:

questo è un giornalista :D

Ja]{|e
17-04-2010, 15:36
LINK (http://www.laltranotizia.net/2010/04/confini-di-marco-travaglio-fq-del.html)

Confini
di Marco Travaglio [FQ del 17.04.2010]

Pur nella sfiga generale, gli elettori di centrodestra sono un filo meno sfigati di quelli di centrosinistra. Chi ama Berlusconi se lo tiene. Chi non lo ama vota Bossi. Chi non ama né Berlusconi né Bossi spera in Fini. Chi non ama né Berlusconi, né Bossi, né Fini, spera in Casini. In mancanza di un’alternativa credibile, il centrodestra s’è dato una struttura che contiene in sé un’ampia gamma di opzioni possibili: quella plebiscitaria, quella federal-separatista-xenofoba, quella nazional-repubblicana, quella gatto anzi cattopardesca. Dall’altra parte invece soltanto un campo di Agramante dove, per non scontentare nessuna identità, non c’è più alcuna identità. A parte quella di Di Pietro, che però stenta a uscire dall’orticello dell’Idv per parlare a tutto il centrosinistra. Tant’è che molti, nel centrosinistra, si son ridotti a sperare in Fini. Il quale, intendiamoci, è e resta una speranza. Per diventare o ridiventare una democrazia, l’Italia ha bisogno come del pane di un centrodestra normale, che faccia politica e non affari o reati, e Fini gli somiglia parecchio. Chissà che, mollando gli ormeggi da Arcore, non aiuti la nascita di un centrosinistra normale. Senza più Berlusconi a tenerlo in vita artificialmente, quel carrello di bolliti che è il Politburo del Pd potrebbe finalmente estinguersi e fare spazio a qualcosa di meno fossile.

Hanno però ragione Flores d’Arcais e Galli della Loggia quando imputano a Fini di non aver ancora esplicitato chiaramente in che cosa consiste la sua Destra. Col rischio di prestare il fianco ai manganelli mediatici del Caimano, già da mesi impegnati a dipingerlo come un traditore succube delle “sinistre ” e animato da sete di potere. Si tratta di calunnie, ovvio, ma nel regime mediatico non conta ciò che è vero. Conta ciò che “passa” dai media all’opinione pubblica. E i media sappiamo in che mani sono. Finora Fini s’è smarcato da Berlusconi su questioni cruciali e sacrosante, ma poco sentite dagli elettori di destra: fecondazione assistita, diritti degli immigrati e dei “diversi”, laicità, difesa delle istituzioni e della Costituzione. Sulle due ragioni sociali della politica berlusconiana – guerra alla libera informazione e alla magistratura indipendente – ha detto cose giuste, ma troppo balbettate. Soprattutto in occasione delle leggi vergogna, contestate a mezza bocca ma poi sempre votate. Sappiamo bene che non dipende da questioni ideali o programmatiche la fuga di molti (ex?) finiani da Fini nel momento del divorzio da B.: chi sta col padrone d’Italia ha soldi facili, poltrone a volontà, comparsate televisive e soffietti sulla stampa amica (cioè quasi tutta). Ma se Fini uscisse allo scoperto sventolando le bandiere della libera informazione e della legalità contro mafie, corruzione ed evasione fiscale potrebbe attrarre, o almeno far riflettere, molti elettori di centrodestra e, di riflesso, molti eletti.

Le questioni sono caldissime. La critica ai cordoni stretti di Tremonti sarebbe più efficace se unita a un grande piano contro corrotti ed evasori, che consentirebbe di recuperare enormi risorse da destinare alle vittime della crisi (chi ha perso il lavoro e chi paga troppe tasse al posto di chi non le paga). Un codice etico per i partiti e i politici, che faccia finalmente piazza pulita dei condannati e dei compromessi (ieri il pg di Palermo ha chiesto 11 anni di carcere in appello contro Dell’Utri per mafia), rinverdirebbe la nobile tradizione della destra legalitaria in cui si riconobbero, in anni lontani, Ambrosoli e Borsellino. L’altro giorno Fini ha chiamato Gino Strada per parlare dei tre volontari arrestati-rapiti dalla polizia segreta di Kabul. La difesa dei “nostri ra gazzi” impegnati sui fronti di guerra non può limitarsi al saluto militare. Visto che il governo traccheggia, il presidente della Camera potrebbe raccogliere l’idea semplice e chiara di Di Pietro: o il presidente fantoccio di Karzai ci restituisce subito i nostri connazionali, oppure le nostre truppe lasciano l’Afghanistan. L’orgoglio nazionale si difende anche così. Da destra.

lowenz
17-04-2010, 15:42
L’orgoglio nazionale si difende anche così. Da destra.
Sentiamo cosa dice Shambler su questo articolo di.....Travaglio :D
Mi sa che non interverrà! :p