View Full Version : Grecia: pronto prestito di 30 miliardi di euro
dave4mame
12-04-2010, 14:09
e mi sembra giusto.
loro entrano in europa (senza requisiti, se non ricordo male... potrei), sciallano come la più epicurea della cicale.
e noi cacciamo lira (visto che loro di tirare la cinghia non ne vogliono sapere).
evvai!
dantes76
12-04-2010, 14:38
A me servirebbero un 50.000 euro
Mantis86
12-04-2010, 14:41
Too big to fail...
e mi sembra giusto.
loro entrano in europa (senza requisiti, se non ricordo male... potrei), sciallano come la più epicurea della cicale.
e noi cacciamo lira (visto che loro di tirare la cinghia non ne vogliono sapere).
evvai!
in compenso tengono i turchi fuori dall'europa, e devono spendere il doppio di noi in spese militari...
in compenso tengono i turchi fuori dall'europa, e devono spendere il doppio di noi in spese militari...
Grazie tante. Economicamente probabilmente sarebbe convenuto far entrare la Turchia nell'UE, altro che la Grecia :stordita:
Come PIL la Turchia è al 15° posto mondiale, la Grecia al 33°... poi con sta crisi ancora peggio...
dave4mame
12-04-2010, 15:52
Grazie tante. Economicamente probabilmente sarebbe convenuto far entrare la Turchia nell'UE, altro che la Grecia :stordita:
Come PIL la Turchia è al 15° posto mondiale, la Grecia al 33°... poi con sta crisi ancora peggio...
sono anche 7 volte i greci...
sono anche 7 volte i greci...
E' vero. Però i Turchi riescono ad andare avanti da soli; i greci non fosse per l'UE starebbero a mangiarsi le banane dagli alberi..
dave4mame
12-04-2010, 16:02
E' vero. Però i Turchi riescono ad andare avanti da soli; i greci non fosse per l'UE starebbero a mangiarsi le banane dagli alberi..
sei uno schifoso rassista.
lo sanno tutti che non ci sono banani in grecia :D
battutacce a parte... hai perfettamente ragione.
sarà anche perchè i turchi non hanno pretese di fare gli ammerigan... ehm... europei senza averne le risorse.
cazzi dei greci, i soldi a prestitto sono un sollievo ORA, ma stramazzi a pagar il debito.
e noi italiani ne sappiamo qualcosa o meglio dovremmo saperne visto che tutti fan finta di nulla e si spendono soldi allegri in aerei da combattimento, ponti sul mare buchi sulle montagne, centrali nucleari, soldatini in gita per il mondo e chi meno ne ha più ne mette...
:muro: :muro: :muro:
mettere un turco e un greco nella stassa stanza senza legarli è come sperare che buttando benzina e un cerino acceso sulla paglia questa resti indifferente.
pia illusione.
Varilion
12-04-2010, 16:48
La Grecia è diventata negli ultimi anni un versione un po' più ricca dell'Italia meridionale, ma non a sufficienza da essere in grado di "chiudere i propri conti" in pareggio.
Mantis86
12-04-2010, 16:49
La Grecia è diventata negli ultimi anni un versione molto più ricca dell'Italia meridionale, ma non a sufficienza da essere in grado di "chiudere i propri conti" in pareggio.
piccola correzione
zerothehero
12-04-2010, 17:06
Leggo dal Corsera che sembra che per il momento non intendano utilizzare quei fondi..può essere chealla fine è una mossa per calmare i mercati e frenare i ribassisti.
Wolfgang Grimmer
12-04-2010, 17:08
mettere un turco e un greco nella stassa stanza senza legarli è come sperare che buttando benzina e un cerino acceso sulla paglia questa resti indifferente.
pia illusione.
OT
Nella gilda in cui ero quando nerdavo ancora a cabal online (mmo) c'erano parecchi greci (il guild master stesso lo era) e uno dei membri storici e più amati era un turco :) Grandissima persona, islamico ma educatissimo e totalmente rispettoso di qualsiasi altro credo usanza, nonché egli stesso contrario a certi estremismi religiosi e a certe tribalità che ancora oggi resistono in alcune parti della turchia. Se solo tutti fossero come lui... anziché pensare sempre a qualche pretesto per ammazzarsi :(
/OT
ah, ecco perché stamane il dollaro è schizzato a 1.36 -1.37
avere un euro debole non era poi così brutto.
La quota italiana è di 5 miliardi :eek:
Un altra accisa sulla benzina?
La quota italiana è di 5 miliardi :eek:
Un altra accisa sulla benzina?
dovremo rinunciare al ponte ! :asd: :asd:
C;,a;,z;,a;,za
dovremo rinunciare al ponte ! :asd: :asd:
C;,a;,z;,a;,za
No, si può togliere dalla scuola o dalla ricerca magari, 'O Ponte non si tocca. :cool:
ConteZero
12-04-2010, 19:34
La quota italiana è di 5 miliardi :eek:
Un altra accisa sulla benzina?
Questo è Berlusconi che và agli incontri e fa lo "splendido" impegnandosi per montagne di soldi senza prima chiedere a Tremonti se ne ha la disponibilità.
Questo è Berlusconi che và agli incontri e fa lo "splendido" impegnandosi per montagne di soldi senza prima chiedere a Tremonti se ne ha la disponibilità.
Non è esattamente così:
Ciascun membro della zona euro contribuirà al prestito in ragione della quota detenuta nel capitale della Banca centrale europea.
La quota della Banca d'Italia nella Bce è del 12,4966%.
Ci siamo obbligati in quanto membri dell'euro, ciò non toglie che dal tempo di Craxi siamo affetti da manie di grandezza.
La buona notizia è che dovremo avere il 5% di interesse se mai la Grecia pagherà
ConteZero
12-04-2010, 19:52
Non è esattamente così:
Ciascun membro della zona euro contribuirà al prestito in ragione della quota detenuta nel capitale della Banca centrale europea.
La quota della Banca d'Italia nella Bce è del 12,4966%.
Ci siamo obbligati in quanto membri dell'euro, ciò non toglie che dal tempo di Craxi siamo affetti da manie di grandezza.
La buona notizia è che dovremo avere il 5% di interesse se mai la Grecia pagherà
Se non lo sapevo stavo meglio...
PS: un ottavo ?!? ma se siamo un catervilione di stati e staterelli in UE !
Sciarese
12-04-2010, 23:08
E se dopo la Grecia venisse il Portogallo, crediti anche a lui ? E se poi venisse la Spagna, creditone anche a lei ?
Sta tattica dell'Europa mi pare quella del pugile suonato che spera l'avversario si stanchi di menarlo.
ConteZero
12-04-2010, 23:18
E se dopo la Grecia venisse il Portogallo, crediti anche a lui ? E se poi venisse la Spagna, creditone anche a lei ?
Sta tattica dell'Europa mi pare quella del pugile suonato che spera l'avversario si stanchi di menarlo.
Si vede che è più importante salvaguardare la credibilità dell'EU che i soldi dei contribuenti.
L'unica cosa positiva è che ORA la Grecia diventerà il paese più euroentusiasta del mondo.
Se poi rientrano i fondi tanto meglio, serviranno a noi.
E se dopo la Grecia venisse il Portogallo, crediti anche a lui ? E se poi venisse la Spagna, creditone anche a lei ?
Sta tattica dell'Europa mi pare quella del pugile suonato che spera l'avversario si stanchi di menarlo.
Se stai in una comunita' mi sembra logico questo aiuto. E poi chi l'ha detto che non veniamo noi dopo la Grecia?
vogliam parlare della occupazione italiana della grecia?
direi che potremmo pagare col sorrio sulle labbra.
tanto a lasciarli allo stato italiano sti soldi sarebbero finiti in mazzette, mignotte, finanziamenti allo stato vaticano, che manco è europeo.
meglio così!
vogliam parlare della occupazione italiana della grecia?
direi che potremmo pagare col sorrio sulle labbra.
tanto a lasciarli allo stato italiano sti soldi sarebbero finiti in mazzette, mignotte, finanziamenti allo stato vaticano, che manco è europeo.
meglio così!
allora paga la mia quota grazie che i miei soldi me li spendo in altro:O
ConteZero
12-04-2010, 23:33
vogliam parlare della occupazione italiana della grecia?
direi che potremmo pagare col sorrio sulle labbra.
tanto a lasciarli allo stato italiano sti soldi sarebbero finiti in mazzette, mignotte, finanziamenti allo stato vaticano, che manco è europeo.
meglio così!
Magari i soldi che dai alla grecia li togliessi dalle mazzette, dalle mignotte, dai finanziamenti al vaticano... no, sono "extra".
a questo punto forse converebbe comprare a mani basse i titoli di stato greci, sono a buon prezzo [edit: nel senso che pagano interessi molto alti rispetto alla media europea] e praticamente sono garantiti dai più importanti paesi ue.
Pancho Villa
24-04-2010, 18:55
Leggo dal Corsera che sembra che per il momento non intendano utilizzare quei fondi..può essere chealla fine è una mossa per calmare i mercati e frenare i ribassisti.
Pare che invece il governo abbia preso tempo per spuntare condizioni migliori per gli aiuti dai partner europei.
Dai, forza.
Mi serve giusto che l'euro si svaluti un po'
^TiGeRShArK^
24-04-2010, 20:09
Dai, forza.
Mi serve giusto che l'euro si svaluti un po'
:asd:
ieri la sterlina era ad 1.16, oggi ad 1.15. :mad:
Io ormai ho smesso di farmi i conti in euro perche bastano due - tre centesimi per cambiare lo stipendio annuo di migliaia di euro ed è troppo volatile il mercato. :p
Tra ieri ed oggi se ne sono andati circa 600 euro e tu hai perso pure di +. :asd:
pare che i crucchi non siano poi così ansiosi di aiutare i greci :D
Sbaglio o alcuni dei nostri enti locali detengono titoli di stato greci? :eek:
Tipo la Lombardia, la Puglia...
Per quali valori?
hakermatik
27-04-2010, 20:10
Sbaglio o alcuni dei nostri enti locali detengono titoli di stato greci? :eek:
Tipo la Lombardia, la Puglia...
Uhm....ora che ci penso (ma probabilmente sbaglio) avevo letto, che Palese (candidato del centrodestra alla presidenza della regione puglia), durante il suo assessorato nell'amministrazione Fitto, aveva firmato un contratto in inglese non conoscendo la lingua con non so quale banca acquistando, tra le altre schifezze, obbligazioni greche...
Ma ripeto, forse ricordo male e non si trattava di obbligazioni greche.
anonimizzato
27-04-2010, 20:11
Ma non sarebbe meglio lasciarli fallire e poi invaderli?
Blackmannn
27-04-2010, 23:42
Mentre in Germania l'opinione pubblica e' incavolata nera per tutta questa faccenda ed in pratica non si parla d'altro, non capisco come mai questa passi "sottotono" in Italia.
I media italiani sembrano piu interessati alle reazioni tedesche alla crisi greca che non al considerevole esborso di denaro da parte dell'italico contribuente.
C'è il terrore dell'effetto domino.
Mentre in Germania l'opinione pubblica e' incavolata nera per tutta questa faccenda ed in pratica non si parla d'altro, non capisco come mai questa passi "sottotono" in Italia.
I media italiani sembrano piu interessati alle reazioni tedesche alla crisi greca che non al considerevole esborso di denaro da parte dell'italico contribuente.
cazzo vuoi che glie ne freghi agli italiani dell'economia, basta che ci sia il campionato di calcio la domenica e va tutto bene
frankytop
28-04-2010, 00:09
Manca solo il sì tedesco (e non un’incognita da poco), ma salvo rivolgimenti il quadro è delineato. La Grecia riceverà aiuti per 45 miliardi, di cui 30 dai partner Ue e 15 dal Fondo monetario internazionale. Riuscirà così a evitare il default, perlomeno a breve. Evviva, scrivono i media internazionali e i mercati respirano. Il peggio è scongiurato. Ma ne siamo proprio certi?
Quel che ancora non emerge dalle cronache di questi giorni è il prezzo che i cittadini greci dovranno pagare. La Ue ha già imposto un programma per ridurre drasticamente il deficit nel 2011 e nel 2012 con un mix che prevede tagli alla sanità, alla scuola, alle pensioni e, a quanto pare, un aumento delle tasse. Secondo indiscrezioni uscite nelle ultime ore, ma che, guarda caso non hanno trovato spazio sui media, il Fmi, nella sua magnanimità, avrebbe già inviato al Papandreu un dossier con le proprie richieste, che sarebbero ancora più severe di quelle europee. Insomma, chiede lacrime e sangue.
E sia, per evitare il fallimento, dicono tutti. Già, ma con quale futuro? Quali sono le prospettive della Grecia una volta rimessi in sesto i conti? Quali saranno i settori economici trainanti? Nessuno parla del dopo. Ai greci si chiede di tirare la cinghia, ma né la Ue né l’Fmi sono capaci di indicare un percorso per creare nuova ricchezza e nuovo benessere, molto diffici da creare in un Paese piccolo e per molti versi arretrato come la Grecia.
Perché così esige Maastricht, perché gli unici parametri che contano sono quelli finanziari. E in futuro rischia di andare anche peggio.
Fino a pochi giorni fa si parlava di una possibile revisione del Trattato al fine di renderli più flessibli, equi e aderenti alla realtà, considerando altri criteri oltre ai cinque stabiliti all’inzio degli anni Novanta. La riforma ci sarà, ma se queste indiscrezioni sono attendibili (e hanno tutta l’aria di esserlo), la Ue e la Bce intendono procedere della direzione opposta ovvero rendendo ancora più severi i cinque parametri di Maastricht. Il che significa lacrime e sangue per tutti. Anche per noi.
Ne vale davvero la pena?
Il Giornale.it (http://blog.ilgiornale.it/foa/2010/04/26/il-fmi-impone-lacrime-e-sangue-ma-poi-che-ne-sara-della-grecia/)
frankytop
28-04-2010, 00:18
Tremonti accelera sul decreto da 5,5 miliardi per la Grecia (Il Sole 24 Ore) (http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2010/04/Tremonti-decreto-Grecia-Schauble.shtml?uuid=a4067f6a-5233-11df-92be-7a8b1f1c5244&DocRulesView=Libero)
In caso di default greco percentuale di recupero tra il 30 e il 50% (Il Sole 24 Ore) (http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2010/04/bond-grecia-recovery-ratio-s%26p-rating.shtml?uuid=f034af86-5221-11df-92be-7a8b1f1c5244&DocRulesView=Libero)
:fagiano:
dave4mame
28-04-2010, 00:36
e il bello è che sti str....accivendoli si arrabbiano pure se gli si promette lacrime a sangue.
tanto ci sono i pirli che pagano; e che cavolo vuole quella mangiacrauti della malora? pagare e tacere!
frankytop
28-04-2010, 00:45
e il bello è che sti str....accivendoli si arrabbiano pure se gli si promette lacrime a sangue.
tanto ci sono i pirli che pagano; e che cavolo vuole quella mangiacrauti della malora? pagare e tacere!
Io ho la netta sensazione che non vedremo restituito il nostro finanziamento alla Grecia,senza contare gli interessi;il 50%(se va bene) farà ..."PUFF".
Ma porca zozza abbiamo già i nostri guai da risolvere...:muro:
“Nell’ottobre 2002 la Regione (ndr.Lombardia) emette un bond da un miliardo di dollari. Le due banche che gestiscono l’operazione costituiscono un fondo cui fino al 2032 dovranno essere versate rate annuali di ammortamento. Il fondo, a sua volta, viene articolato su un paniere di obbligazioni concordate con la Regione Lombardia”. E’ in questo fondo (il termine tecnico è appunto “sinking fund”) che vanno a finire, e ancora si trovano, ben 115 milioni di obbligazioni dello stato greco, attualmente ad altissimo rischio. Come se non bastasse, prosegue il Corriere della Sera, “nel contratto si stabilisce che saranno le due banche a raccogliere i rendimenti, mentre il default, il rischio di fallimento andrà sulle spalle della Regione”. Inoltre la Ubs, una delle due banche consulenti per l’emissione della Regione Lombardia e che gestiscono il relativo sinking fund (l’altra è la Merrill Lynch), ha curato anche l’emissione obbligazionaria greca che poi è finita per la maggior parte (115 milioni su 200 milioni totali) nel fondo lombardo
Sulla Puglia poi cerco qualcosa, ora ho trovato questo sulla Lombardia.
D'oh.... :muro:
ha ragione la Merkel , poi questi non vogliono nemmeno tirare un po' la cinghia, tanto paga la UE ,cioè anche noi, poi tra poco ci sara' il Portogallo i cui titoli se non sono stati ancora definiti "spazzatura " come quelli greci , lo saranno fra poco per ora sono diciamo, avariati :D , la Spagna ha 1 disoccupato su 5, un paio di anni fà la Spagna diceva di aver fatto il sorpasso , che erano + ricchi di noi, complimenti a Zapatero :D quindi Grecia fuori dall' euro e pure il Portogallo.
Be l'italia mette i soldi che coprono le "banche italiane"
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2009/12/Banche_italiane-esposizione-Grecia-Bri.shtml?uuid=79c1f4d2-e59b-11de-a5fa-15080b949b99&DocRulesView=Libero
per i grechi ci credono che sono incazzati stanno colpendo solo il ceto medio, in un paese abituato a vivere nell'assenziatilismo dello stato.Ho letto adirittura di 45 insegnanti in una scuola di 11 ragazzi.......
se non adottano misure serie per combattere evasione e corruzzione i soldi che gli prestano saranno bruciati in pochissimo tempo...
trallallero
28-04-2010, 10:10
e il bello è che sti str....accivendoli si arrabbiano pure se gli si promette lacrime a sangue.
tanto ci sono i pirli che pagano; e che cavolo vuole quella mangiacrauti della malora? pagare e tacere!
Ma c'ha ragione la magnacrauti!
Qualcuno mi spiega come fa la Grecia a restituire 30 miliardi al 5% di interesse ?
Cos'ha la Grecia nel mondo ? cosa produce e cosa esporta a parte la feta ?
soldi buttati :rolleyes:
Ma c'ha ragione la magnacrauti!
Qualcuno mi spiega come fa la Grecia a restituire 30 miliardi al 5% di interesse ?
Cos'ha la Grecia nel mondo ? cosa produce e cosa esporta a parte la feta ?
soldi buttati :rolleyes:
Ha ragione ma se l'Unione Europea non e' in grado di aiutare (o non vuole) aiutare gli stati membri non e' un'Unione.
Ognuno torni alla propria moneta ed alla propria indipendenza.
Chi non ce la fara' s'arrangera' ma almeno non si parli di un'Unione che non esiste.
Ma non sarebbe meglio lasciarli fallire e poi invaderli?
Gia successo. Gli italiani s'infangarono e dovettero essere soccorsi dai tedeschi.
Ha ragione ma se l'Unione Europea non e' in grado di aiutare (o non vuole) aiutare gli stati membri non e' un'Unione.
per ora e' solo la grecia.
ma se iniziassero ad avere gli stessi problemi altri 3/4 stati, come la mettiamo? aiuti a pioggia a tutti?
tra l'altro, la grecia con gli aiuti ci va avanti da una vita e non e' riuscita in tutti questi anni a creare una base minimamente solida.
mi pare di ricordare che il 4% del suo pil venisse proprio da fondi europei.
e non dimentichiamo i conti truccati che ha presentati un tutti questi anni...
per cui ci hanno preso in giro, hanno avuto soldi e ora che il giocattolo gli si e' rotto dovremmo pure ricomprarglielo?
per ora e' solo la grecia.
ma se iniziassero ad avere gli stessi problemi altri 3/4 stati, come la mettiamo? aiuti a pioggia a tutti?
tra l'altro, la grecia con gli aiuti ci va avanti da una vita e non e' riuscita in tutti questi anni a creare una base minimamente solida.
mi pare di ricordare che il 4% del suo pil venisse proprio da fondi europei.
e non dimentichiamo i conti truccati che ha presentati un tutti questi anni...
per cui ci hanno preso in giro, hanno avuto soldi e ora che il giocattolo gli si e' rotto dovremmo pure ricomprarglielo?
La mettiamo che l'Unione Europea non e' un'unione ma il piu' grande bluff della storia pagato carissimo.
Un Unione di popoli senza niente in comune che non ha e non aveva ragione di esistere.
Il secondo sembra esseri il Portogallo, il terzo chi sara? La Spagna? Il quarto chi?
Un altro paese del mediterraneo suppongo, ne restano pochi pero'.
trallallero
28-04-2010, 10:32
Ha ragione ma se l'Unione Europea non e' in grado di aiutare (o non vuole) aiutare gli stati membri non e' un'Unione.
Ognuno torni alla propria moneta ed alla propria indipendenza.
Chi non ce la fara' s'arrangera' ma almeno non si parli di un'Unione che non esiste.
Lei è il capo di un paese noto per gli aiuti sociali che però vengono distribuiti secondo un certo ordine, certi requisiti.
Quà invece si parla di regalare miliardi di € ad un paese che non ha manco spiegato come intenderà uscire dalla crisi e come restituirà il debito.
Per il resto penso che l'UE sia nata solo per creare una forte unione economica ma non sono esperto in materia.
Ma non sarebbe meglio lasciarli fallire e poi invaderli?
giusto!
mi prenoto l'isola di lesbo , grazie!
C'.a'.z'.a
dave4mame
28-04-2010, 10:34
Ma c'ha ragione la magnacrauti!
Qualcuno mi spiega come fa la Grecia a restituire 30 miliardi al 5% di interesse ?
Cos'ha la Grecia nel mondo ? cosa produce e cosa esporta a parte la feta ?
soldi buttati :rolleyes:
sul fatto che abbia ragione oppure no se ne può discutere amabilmente.
il fatto che, a me personalmente, da un fastidio enorme è che aristotiles e andreas dovrebbero presentarsi mogi e dimessi con la coppoletta tenuta a due mani e chiedere se "per favore ci aiutate".
invece si incazzano se, giustamente, si chiedono loro garanzie.
garanzie che, oltrettutto, hanno già dimostrato con i fatti di non voler dare.
ah, spannometricamente questo giochino ci costa in media 100 euri a capa; bimbi e nullatenenti compresi.
trallallero
28-04-2010, 10:34
La mettiamo che l'Unione Europea non e' un'unione ma il piu' grande bluff della storia pagato carissimo.
Su questo sono d'accordo con te, però ...
Un Unione di popoli senza niente in comune che non ha e non aveva ragione di esistere.
io coi crucchi ci sto benissimo :D
dave4mame
28-04-2010, 10:36
La mettiamo che l'Unione Europea non e' un'unione ma il piu' grande bluff della storia pagato carissimo.
Un Unione di popoli senza niente in comune che non ha e non aveva ragione di esistere.
Il secondo sembra esseri il Portogallo, il terzo chi sara? La Spagna? Il quarto chi?
Un altro paese del mediterraneo suppongo, ne restano pochi pero'.
ci giochiamo il posto con l'irlanda.
trallallero
28-04-2010, 10:38
sul fatto che abbia ragione oppure no se ne può discutere amabilmente.
il fatto che, a me personalmente, da un fastidio enorme è che aristotiles e andreas dovrebbero presentarsi mogi e dimessi con la coppoletta tenuta a due mani e chiedere se "per favore ci aiutate".
invece si incazzano se, giustamente, si chiedono loro garanzie.
garanzie che, oltrettutto, hanno già dimostrato con i fatti di non voler dare..
Appunto, non capisco perchè, nonostante le mancate garanzie e questa strafottenza nei confronti di chi li può aiutare, gli arrivino 30 miliardi così ...
ma stiamo scherzando ?
ah, spannometricamente questo giochino ci costa in media 100 euri a capa; bimbi e nullatenenti compresi.
per adesso ...
Su questo sono d'accordo con te, però ...
io coi crucchi ci sto benissimo :D
Non e' un problema di stare bene, e' un problema di eterogeneita'. Parlo di economie diverse non delle preferenza per i crauti o per la pizza.
La mettiamo che l'Unione Europea non e' un'unione ma il piu' grande bluff della storia pagato carissimo.
Un Unione di popoli senza niente in comune che non ha e non aveva ragione di esistere.
Il secondo sembra esseri il Portogallo, il terzo chi sara? La Spagna? Il quarto chi?
Un altro paese del mediterraneo suppongo, ne restano pochi pero'.
personalmente ritengo che piu dell'unione europea in se, l'errore sia stato il far entrare nella moneta unica paesi le cui economie non davano nessuna garanzia di affidabilità e sviluppo a breve termine.
e' stato un atto scellerato il pensare di poter mettere sullo stesso piano di germania, francia, italia, paesi cosi arretrati economicamente.
e per quanto la situazione economica italiana sia disastrata, non e' minimamente paragonabile a quella di paesi come grecia, portogallo e compagnia bella.
dave4mame
28-04-2010, 11:06
personalmente ritengo che piu dell'unione europea in se, l'errore sia stato il far entrare nella moneta unica paesi le cui economie non davano nessuna garanzia di affidabilità e sviluppo a breve termine.
e' stato un atto scellerato il pensare di poter mettere sullo stesso piano di germania, francia, italia, paesi cosi arretrati economicamente.
e per quanto la situazione economica italiana sia disastrata, non e' minimamente paragonabile a quella di paesi come grecia, portogallo e compagnia bella.
infatti.
paghiamo la dabbenaggine di chi ha voluto un'europa grande anzichè una grande europa.
e c'è da incazzarsi per la disparità di trattamento.
noi in europa ci siamo entrati, quasi per piacere, dopo aver stretto la cinghia e accettando un cambio lira/euro da codice penale.
quelli della "seconda e terza ondata" quasi li hanno invitati.
trallallero
28-04-2010, 11:06
Non e' un problema di stare bene, e' un problema di eterogeneita'. Parlo di economie diverse non delle preferenza per i crauti o per la pizza.
Ma si, scherzavo.
Però un'unione di certi paesi di un certo livello non è male come idea (quello che dice Forze, insomma).
personalmente ritengo che piu dell'unione europea in se, l'errore sia stato il far entrare nella moneta unica paesi le cui economie non davano nessuna garanzia di affidabilità e sviluppo a breve termine.
e' stato un atto scellerato il pensare di poter mettere sullo stesso piano di germania, francia, italia, paesi cosi arretrati economicamente.
e per quanto la situazione economica italiana sia disastrata, non e' minimamente paragonabile a quella di paesi come grecia, portogallo e compagnia bella.
Fai un giro a sud di Roma.
E' Italia anche quella.
dave4mame
28-04-2010, 11:38
Fai un giro a sud di Roma.
E' Italia anche quella.
e infatti si stanno riportando in europa i "distinguo" e i "io qui, tu li", che stiamo sperimentando a livello nazionale.
Del resto era chiaro da anni e anni che la grecia viveva al di sopra delle proprie possibilità economiche, l'assistenzialismo statale sfrenato ha portato le casse del governo alla rovina. In grecia (tanto per dirne una) l'università è totalmente gratuita (sulla qualità avrei da ridiere però,avendo toccato con mano), i prezzi dei libri scolastici sono molto bassi e si lamentano pure (ci sono stati scioperi anche per quello) perchè non sono gratuiti.
Per non parlare del fiume di denaro che la grecia utilizza per le proprie forze armate (e che va tutto all'estero, perchè non dispongono di una industria della difesa propria) per stare dietro al confronto con i turchi.
grecia in crisi = si paghi debiti
fuori dall'euro.
un affarone fare entrare subito tutto e tutti.... non ci saremmo dovuti entrare per culo, ma perdiogene almeno qualche industria ancora l'abbiamo.... no no subito tutti in europa, e ora aprire i borselli
ma baff:rolleyes:
painofsalvation
28-04-2010, 21:56
niente aiuti alla grecia, non per cattiveria, ma perche servirebbero solo a rimandare il default.
vita anche l'enorme ondata di speculazione che prima ha rastrellato i titoli greci, poi ha rastrellato i cds per assicurarsi sul default greco, adesso si stanno liberando dei titoli precedentemente rastrellati, e' solo questione di tempo, a sto punto meglio togliersi il dente subito.
CRAC GRECIA/ Deaglio: le mosse della Germania mettono a rischio Italia e Ue
INT.
Mario Deaglio
mercoledì 28 aprile 2010
La “grana Grecia” sta tenendo con il fiato sospeso l’intera Europa. Ieri le agenzie di rating hanno infatti tagliato il rating sul debito di Atene (S&P parla di "junk", spazzatura) e secondo alcune indiscrezioni, il ministro delle Finanze greco George Papaconstantinou avrebbe ammesso che il deficit del 2009 (già rivisto al rialzo dall’Eurostat al 13,6% rispetto al precedente 12,9%) potrebbe sforare il 14% del Pil. Ad Atene serviranno dunque presto dei fondi, anche perché lo stesso Papaconstantinou ha detto, sempre ieri, che la Grecia non è più in grado di finanziarsi attraverso i mercati: è l’Unione europea a dover dare un forte segnale, rendendo disponibili i fondi promessi oltre due settimane fa. Ma, come ha ricordato su queste pagine Mauro Bottarelli ieri, tutto resta fermo per colpa della Germania. Ce lo conferma anche l’economista Mario Deaglio in questa intervista: la vera ragione per cui i prestiti non vengono erogati è di tipo politico. Le elezioni regionali tedesche che si terranno il 9 maggio tengono in scacco tutta l’Europa.
Professore, che idea si è fatto di quanto sta accadendo in Europa?
Credo che la posizione della Germania, insopportabile e antipatica, con toni piuttosto arroganti, sia determinata dalle elezioni regionali che sono importantissime per il Governo. Angela Merkel non può quindi concedere un prestito alla Grecia prima di queste votazioni.
Dunque bisognerà attendere dopo il 9 maggio per vedere risolta la situazione?
Penso di sì, solo che prima di allora il Governo tedesco ha la necessità di far vedere agli elettori che ha il pugno di ferro. Tutta questa situazione creerà venti giorni di incertezza e sconquasso sui mercati che non farà certo bene (basta vedere quel che è successo ieri alle borse europee).
Nonostante il “muso duro” della Germania, molti risparmiatori tedeschi hanno sottoscritto titoli di stato greci, quindi Berlino avrebbe tutto l’interesse a salvare Atene. D’altra parte però per la Grecia non sarebbe più conveniente uscire dall’euro?
Quel che dice sulla Germania è assolutamente vero. Quanto alla Grecia, sarebbe difficile per lei uscire dall’euro. Come ha ricordato Tremonti, la scelta della moneta unica è irrevocabile, in quanto non è prevista l’opzione di uscita. Certo, tutto si può fare, ma nel momento in cui la Grecia dovesse prendere quella strada, diverrebbe una meta turistica attraente ed economica, ma pagherebbe di più tutte le materie prime che importa. Se poi Atene prendesse questa decisione in conflitto con la Comunità internazionale ne pagherebbe le conseguenze.
Alla Grecia verranno in ogni caso chiesti tagli e sacrifici. I cittadini sono già scesi in piazza diverse volte per protestare contro queste misure. Non crede che risolvendo la questione si creerà un problema sociale?
Altro che! Io non so fino a che punto, in tempi di pace, sia così pacifico dire ai propri cittadini che avranno un taglio del 20% dei propri stipendi per i prossimi 10-15 anni. Penso quindi che un leader dell’opposizione avrebbe gioco facile nel dire “al diavolo l’Unione europea”. A quel punto la Grecia potrebbe anche decidere di non ripagare i debiti (questa è la forza dei debitori), un po’ come fatto in passato dall’Argentina.
C’è comunque chi punta il dito contro gli speculatori, rei di contribuire a creare una situazione ancor più difficile.
La mia impressione è che ci siano alcuni grossi “giocatori” finanziari, soprattutto americani, che hanno sottoscritto il debito greco, poi hanno sottoscritto un’assicurazione sul debito greco (i famosi cds), poi hanno venduto i titoli di stato determinando una caduta del loro prezzo e una contemporanea salita del valore dei cds che hanno in mano. È certamente un comportamento intollerabile, il problema è che non c’è nessuno in Europa in grado di alzare la voce.
I titoli di stato della Grecia a dieci anni sono arrivati a un rendimento superiore al 9%, mentre i fondi messi sul piatto dall’Ue hanno un tasso di interesse del 5%. Qualcuno vede in questa differenza l’ostacolo maggiore allo sblocco dei fondi europei.
Di fatto non ho dubbi che la vera ragione per cui i prestiti non vengono erogati sia di tipo politico. C’è bisogno subito di quei fondi, perché la Grecia ha un grosso problema di liquidità. E non è bello spingere questo paese sull’orlo della disperazione. Ufficialmente la Bce non può prestare soldi a uno stato sovrano europeo. L’unica strada percorribile, secondo me, è trovare un accordo tra diverse banche europee che prestino questi fondi con la garanzia dei governi. La realtà però è che di soluzioni si parla da oltre quindici giorni, ma nessuno ha fatto ancora nulla di concreto.
Non si potrebbe sperare in un intervento esclusivo del Fondo monetario internazionale, vista la titubanza dell’Unione europea?
Non sarebbe sufficiente, perché siamo di fronte a una brutta situazione. Il Fondo monetario internazionale ha sempre coperto solo una frazione del debito dei paesi in difficoltà. Il fatto che la Grecia aderisca all’euro complica inoltre la situazione, perché è più logico che intervengano gli altri paesi dell’Unione monetaria.
In una recente intervista, lei hai dichiarato che restano solo cinque anni prima della dissoluzione dell’euro. È ancora di questa idea?
In quella intervista partivo da un articolo di fondo pubblicato su The Economist la scorsa settimana in cui si davano tre anni di tempo all’euro per salvarsi. Secondo me ne restano invece cinque. Il fatto è che l’Europa deve risolvere delle questioni di governo economico. La moneta appesa così com’è a un niente non ha più senso.
Cosa occorrerebbe fare?
Se vogliamo risolvere la situazione della Grecia dobbiamo probabilmente cambiare la governance europea, trasferendo a Bruxelles una parte delle decisioni di politica economica dei paesi in difficoltà. Quindi occorre togliere sovranità ai paesi membri sulle politiche economiche, ma nessuno è disposto a farlo. Ci dovrebbe essere quanto meno un coordinamento economico più stretto di quello esistente. Francia e Germania, che da sole creano oltre la metà del Pil europeo, possono farlo. È possibile che anche l’Italia, magari per il rotto della cuffia, possa entrare in questo “club”. Del resto abbiamo dimostrato di essere affidabili: sono dieci anni che rinunciamo a crescere pur di non far aumentare il debito.
In questi giorni si sente parlare della necessità di una riforma del Trattato di Maastricht, in particolare per quel che concerne i controlli sul rapporto debito/Pil dei paesi membri. È d’accordo con questa ipotesi?
Penso che queste siano soluzioni parziali: non è il Trattato di Maastricht che va rivisto. Occorre darsi una Costituzione europea che sia tale e non “finta” come quella attuale, che non è mai stata approvata da nessuno. L’unico modo per far funzionare l’Europa come un paese è trasferire alcune importanti funzioni a un centro, che oggi non esiste. In base alla pseudo-Costituzione attualmente in vigore sono stati creati uno pseudo-ministro degli Esteri che è totalmente inesistente e uno pseudo-primo ministro anch’egli inesistente. Sembra di trovarsi di fronte a una farsa. L’unica struttura esistente è la Banca centrale europea, che opera nel vuoto senza un governo che possa stabilire una politica economica.
Occorrerebbe dare alla Bce la possibilità di effettuare una politica monetaria di stimolo?
Serve ben di più. Occorre fare politiche industriali reali che vadano bene per tutta l’Europa. Anche se non sono della parte politica del ministro dell’Economia, devo dire che mi sembra assolutamente sensata l’idea che l’Europa finanzi con propri bond i grossi lavori infrastrutturali.
Serve dell’altro oltre a questi eurobond?
Basterebbe prendere spunto dagli Usa, creando un’unica imposta valida per tutti i paesi europei, lasciando la possibilità ai singoli stati di introdurre delle addizionali. In America gli stati (come la Georgia) che vanno adagio ottengono dei bonus fiscali per andare più in fretta. Ci deve essere quindi un surplus europeo, ottenuto con le imposte normali, che viene distribuito tra i vari paesi. Vanno poi creati coordinamenti europei per quanto riguarda i livelli dei servizi pubblici e i vincoli della burocrazia. Questo naturalmente non si fa dalla sera al mattino: è un percorso che può impiegare 10-15 anni, ma se non cominciamo subito rischiamo la dissoluzione dell’Unione. Ci troveremo con un nucleo di paesi centrali con una coesione più stretta e gli altri appesi a una moneta che non controllano, restando così più indifesi di fronte agli assalti speculativi.
Crede quindi alla possibilità della nascita di un euro a due velocità o addirittura a una sorta di doppia moneta europea, una per i paesi più forti e un’altra per quelli più deboli?
Penso che se si continua a non far nulla, questo è lo scenario più probabile. Non so con quali modalità, ma si potrebbe arrivare a una doppia moneta. L’Italia potrebbe far parte dei paesi più forti, ma questo non toglie che nel nostro paese occorrono riforme per avvicinarsi alle performance economiche dei nostri partner più avanzati.
All’Italia non converrebbe sganciarsi dall’euro in modo da poter svalutare la propria moneta come fatto in passato e alzare la quota delle proprie esportazioni?
Lei pensa davvero che se noi uscissimo dall’euro e creassimo una moneta più debole i francesi e i tedeschi, che sono i nostri migliori clienti, ma anche i nostri competitori, ci lasceranno esportare nei loro paesi “gratis”? Io non lo credo. Basti pensare che negli ultimi anni della lira, prima che l’Italia decidesse di aderire all’euro, c’era stato un momento in cui la Germania voleva introdurre un dazio compensativo sulle merci italiane.
Se sono Germania e Francia a dettar legge in Europa, crede che questo avrà influenza nella corsa tra Mario Draghi e Alex Weber per la presidenza della Bce?
Non glielo so dire. So che Weber ha fatto recentemente una dichiarazione che mi è sembrata irresponsabile, quando a Washington ha detto che i rischi di contagio per l’euro derivanti dalla Grecia sono aumentati. Non aveva titolo per fare queste dichiarazioni.
Trova che in qualche modo questa situazione di empasse stia indebolendo l’Europa sul piano internazionale?
Sì, in diversi aspetti. Ormai noi siamo alla periferia dei flussi finanziari internazionali, che oggi hanno come riferimento Cina, Stati Uniti e in misura crescente i paesi emergenti come India e Brasile. Basti pensare che la Borsa del Brasile è grossa tre volte quella italiana. Chi ci crediamo di essere?
Forse pensiamo di aver ancora un certo peso dato che siamo tra gli otto paesi più industrializzati al mondo.
Noi ci sentiamo tali, ma se andiamo a vedere i progressi degli ultimi dieci anni noi siamo vicini allo zero, mentre tutti gli altri sono cresciuti. Solo per cortesia ci lasciano ancora il posto al tavolo dei grandi.
(Lorenzo Torrisi)
http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2010/4/28/CRAC-GRECIA-Deaglio-le-mosse-della-Germania-mettono-a-rischio-Italia-e-Ue/print/82492/
"All’Italia non converrebbe sganciarsi dall’euro in modo da poter svalutare la propria moneta come fatto in passato e alzare la quota delle proprie esportazioni?"
ma che cavolo di domande.
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