indelebile
04-04-2010, 19:37
Il Pdl stravince a Fondi
IL CASO. Nel comune simbolo della battaglia per la legalità politica la Polverini sale al 72% e l’affluenza aumenta
Era il 25 settembre 2009. I segretari nazionali dei partiti del centrosinistra parteciparono alla manifestazione nazionale ‘Contro le mafie, per la legalità e la democrazia’ che si tenne a Fondi, alla presenza di tanti cittadini e di tutto quel mondo dell’associazionismo impegnato nella lotta alla malavita organizzata.
In quell’occasione Franceschini, allora segretario del Pd, Ferrero, Fava, Pedica e tanti altri, chiesero a gran voce, dal palco, lo scioglimento del consiglio comunale della città pontina sul quale pendeva un’ombra molto pesante: l’infiltrazione mafiosa. Era stato il Prefetto di Latina, Bruno Frattasi, in una relazione di 507 pagine inviata al Ministero dell’Interno, ad attirare l’attenzione sul legame tra esponenti di una nota famiglia mafiosa, ritenuta punto di riferimento per l’usura del basso Lazio, e alcuni rappresentati dell’amministrazione del Comune di Fondi. Quel 25 settembre fu uno dei punti più alti di una battaglia che ha visto, per più di un anno, il centrosinistra compatto nello schierarsi contro la mafia e contro quell’amministrazione.
Il seguito è tristemente noto.
Il 2 ottobre, proprio nel giorno in cui il Consiglio dei Ministri, dopo numerosi rinvii, avrebbe dovuto prendere la decisione dello scioglimento della Giunta di Fondi, la maggioranza di centrodestra del comune pontino, decide di rassegnare le dimissioni. Un escamotage per potersi ricandidare, accuserà il centrosinistra. Così è stato. Domenica scorsa i cittadini di Fondi hanno eletto Sindaco Salvatore De Meo, ex assessore all’Urbanistica della precedente Giunta. Anche lui si dimise per aggirare la procedura di scioglimento per mafia dell’amministrazione comunale. Se non avesse preso questa decisione non avrebbe potuto partecipare a quest’ultima tornata elettorale.
La sua è una affermazione inequivocabile. De Meo, infatti, vince con il 55.6% delle preferenze contro il 22.21% raccolto dallo sfidante del Pd Maria Civita Paparello.
Gli scandali che hanno colpito il centrodestra, l’arresto di un assessore della precedente Giunta, e le tante battaglie per la legalità, non hanno minimamente scalfito lo strapotere della destra in questo territorio. Perché se è vero che il centrodestra registra un calo di preferenze a livello comunale – il precedente Sindaco Luigi Parisella si affermò con il 68.3% - si rafforza nel voto alle elezioni regionali.
Qui, infatti, Renata Polverini raccoglie un ‘bulgaro’ 72,58% e si registra, in una tornata elettorale caratterizzata dalla disaffezione al voto, un aumento dei votanti: l’81% del 2010 contro il 75% circa del 2005. Per non parlare di quello che viene chiamato il ras di Fondi, Claudio Fazzone senatore del Pdl ed ex Presidente del Consiglio regionale nell’epoca Storace. Sembra sia stato proprio lui a suggerire la mossa delle dimissioni di massa della Giunta di Fondi. Sul suo conto, nel febbraio 2010, è stata aperta una inchiesta riguardante presunte pressioni ad una Asl per assunzioni di persone raccomandate. Fazzone è stato eletto consigliere del Lazio con ben 28.817 voti, 9873 dei quali presi proprio nel Comune di Fondi.
Così Fondi diventa un po’ il simbolo di quella provincia laziale ‘nera’ che ha soffocato un centrosinistra romanocentrico e un po’ a corto di idee.
Una sconfitta che ben fotografa da una parte il radicamento di una certa destra sempre più clientelare e a vocazione territoriale, dall’altra l’incapacità della sinistra di organizzare e strutturare attorno alle proprie battaglie un consenso sincero, appassionato e duraturo.
A Fondi non è bastato l’impegno di tutti coloro che si sono battuti per la legalità sino ad eleggere questo piccolo centro del basso Lazio simbolo della lotta alle mafia. Un dato assai preoccupante.
Un episodio emblematico su cui riflettere prima di cimentarsi in una qualsiasi, e talvolta rituale, analisi di questo voto voto.
http://www.terranews.it/news/2010/04/il-pdl-stravince-fondi
----
senza speranza, nessuna speranza (per ora) c'è, all italiano medio, a gran parte degli italiani oramai non interessa più di tangentopoli,della mafia, della ndragheta
siamo un paese di egoisti con pochi indiani che vanno contro illegalità visti come integralisti
IL CASO. Nel comune simbolo della battaglia per la legalità politica la Polverini sale al 72% e l’affluenza aumenta
Era il 25 settembre 2009. I segretari nazionali dei partiti del centrosinistra parteciparono alla manifestazione nazionale ‘Contro le mafie, per la legalità e la democrazia’ che si tenne a Fondi, alla presenza di tanti cittadini e di tutto quel mondo dell’associazionismo impegnato nella lotta alla malavita organizzata.
In quell’occasione Franceschini, allora segretario del Pd, Ferrero, Fava, Pedica e tanti altri, chiesero a gran voce, dal palco, lo scioglimento del consiglio comunale della città pontina sul quale pendeva un’ombra molto pesante: l’infiltrazione mafiosa. Era stato il Prefetto di Latina, Bruno Frattasi, in una relazione di 507 pagine inviata al Ministero dell’Interno, ad attirare l’attenzione sul legame tra esponenti di una nota famiglia mafiosa, ritenuta punto di riferimento per l’usura del basso Lazio, e alcuni rappresentati dell’amministrazione del Comune di Fondi. Quel 25 settembre fu uno dei punti più alti di una battaglia che ha visto, per più di un anno, il centrosinistra compatto nello schierarsi contro la mafia e contro quell’amministrazione.
Il seguito è tristemente noto.
Il 2 ottobre, proprio nel giorno in cui il Consiglio dei Ministri, dopo numerosi rinvii, avrebbe dovuto prendere la decisione dello scioglimento della Giunta di Fondi, la maggioranza di centrodestra del comune pontino, decide di rassegnare le dimissioni. Un escamotage per potersi ricandidare, accuserà il centrosinistra. Così è stato. Domenica scorsa i cittadini di Fondi hanno eletto Sindaco Salvatore De Meo, ex assessore all’Urbanistica della precedente Giunta. Anche lui si dimise per aggirare la procedura di scioglimento per mafia dell’amministrazione comunale. Se non avesse preso questa decisione non avrebbe potuto partecipare a quest’ultima tornata elettorale.
La sua è una affermazione inequivocabile. De Meo, infatti, vince con il 55.6% delle preferenze contro il 22.21% raccolto dallo sfidante del Pd Maria Civita Paparello.
Gli scandali che hanno colpito il centrodestra, l’arresto di un assessore della precedente Giunta, e le tante battaglie per la legalità, non hanno minimamente scalfito lo strapotere della destra in questo territorio. Perché se è vero che il centrodestra registra un calo di preferenze a livello comunale – il precedente Sindaco Luigi Parisella si affermò con il 68.3% - si rafforza nel voto alle elezioni regionali.
Qui, infatti, Renata Polverini raccoglie un ‘bulgaro’ 72,58% e si registra, in una tornata elettorale caratterizzata dalla disaffezione al voto, un aumento dei votanti: l’81% del 2010 contro il 75% circa del 2005. Per non parlare di quello che viene chiamato il ras di Fondi, Claudio Fazzone senatore del Pdl ed ex Presidente del Consiglio regionale nell’epoca Storace. Sembra sia stato proprio lui a suggerire la mossa delle dimissioni di massa della Giunta di Fondi. Sul suo conto, nel febbraio 2010, è stata aperta una inchiesta riguardante presunte pressioni ad una Asl per assunzioni di persone raccomandate. Fazzone è stato eletto consigliere del Lazio con ben 28.817 voti, 9873 dei quali presi proprio nel Comune di Fondi.
Così Fondi diventa un po’ il simbolo di quella provincia laziale ‘nera’ che ha soffocato un centrosinistra romanocentrico e un po’ a corto di idee.
Una sconfitta che ben fotografa da una parte il radicamento di una certa destra sempre più clientelare e a vocazione territoriale, dall’altra l’incapacità della sinistra di organizzare e strutturare attorno alle proprie battaglie un consenso sincero, appassionato e duraturo.
A Fondi non è bastato l’impegno di tutti coloro che si sono battuti per la legalità sino ad eleggere questo piccolo centro del basso Lazio simbolo della lotta alle mafia. Un dato assai preoccupante.
Un episodio emblematico su cui riflettere prima di cimentarsi in una qualsiasi, e talvolta rituale, analisi di questo voto voto.
http://www.terranews.it/news/2010/04/il-pdl-stravince-fondi
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senza speranza, nessuna speranza (per ora) c'è, all italiano medio, a gran parte degli italiani oramai non interessa più di tangentopoli,della mafia, della ndragheta
siamo un paese di egoisti con pochi indiani che vanno contro illegalità visti come integralisti