View Full Version : Addio Sicilia, terra bella e inutile
Il titolo si ispira al film "La meglio gioventù"
http://www.youtube.com/watch?v=TxGJ6DFocyY
Non voglio annoiarvi con post chilometrici, ma solo dare l'ennesima testimonianza, di come la vita sia durissima per i laureati italiani, in particolare quelli del Sud Italia, in particolare quelli siciliani.
Sicilia, terra di contadini, muratori, commercianti e impiegati nella pubblica amministrazione, che offre ben poco a chi intraprende una strada diversa, a chi sceglie una laurea scientifica.
Il mio settore poi, quello della chimica, è molto particolare: aziende (come quelle petrolchimiche o farmaceutiche) che per essere aperte richiedono fortissimi investimenti e la possibilità di esercitare la libera professione solo se hai i quattrini (per aprire un laboratorio privato ci vogliono almeno 500.000€), finiscono per limitare molto la scelta in questa assolata terra.
Non so se gli ingegneri se la passino un pò meglio, visto che per aprire una azienda nel settore IT, metalmeccanico o elettronico, spesso sono richiesti soltanto:
un paio di uffici
un tavolo
un computer
un cervello
quindi le aziende sono, inevitabilmente, molto più numerose.
Qualche co.co.pro all'università per fare esperienza e con cui vieni pagato con un tozzo di pane raffermo, una borsa di studio, un corso di inglese e tanta voglia di immettersi in un mondo del lavoro, quello siciliano, fermo, immobile, prossimo al rigor mortis.
Cerco offerte di lavoro su internet e cosa trovo? Commerciale, vendita porta a porta, call center, estetista, parrucchiere e stop. Questo è quel che offre la Trinacria. I posti per Responsabile di produzione, Addetto al controllo qualità, le aziende che ricercano un Laureato in Chimica, si trovano tutte da Roma in su.
Cosa dovrei pensare? Che ho sbagliato tutto nella vita? Che avrei dovuto inserirmi in quel grande stipendificio che è la pubblica amministrazione? Che avrei fatto bene a cercare un posto al Comune, alla Provincia, alla Regione aiutato dal politicone di turno? Ringraziando il mio benefattore garantendogli il mio voto a vita?
O dovrei pensare che sarebbe stato meglio continuare a lavorare all'università come sciaquacessi fino a 35 anni o più, entrare come ricercatore a 40 anni, e andare in pensione sempre come ricercatore, con 1200€/mese? 1200€/mese dopo aver fatto centinaia di pubblicazioni su riviste scientifiche? 1200€/mese dopo esser stato da lunedi a venerdì, dalle 8 di mattina alle 8 di sera all'università e aver fatto decine di docenze nei corsi universitari a titolo gratuito?
Non ho sbagliato io, è questo Sud Italia che è tutto sbagliato, da cima a fondo. Sto pensando di cambiare aria a breve, di fare le valige e volare via, al nord, lontano da questa terra bella e inutile, ricca di mare, sole e nulla di più.
Nel dopoguerra partivano gli operai, gli ignoranti con la 5 elementare. Oggi partono i laureati, i dottorati, i cervelloni, quelli che dovrebbero far ripartire l'economia e che invece non sono valorizzati, ma sviliti nella loro professionalità.
dantes76
03-04-2010, 13:40
In bocca al lupo. :)
Ciao, io sono di Agrigento, abito a Pordenone da 9 anni ormai...
Se posso permettermi secondo me era meglio che ti iscrivevi in una università del nord così avevi più facilità nell'inserimento lavorativo tramite stage durante l'uni e cose simili...
Laurearsi giù e poi andare al nord in cerca di lavoro non è facilissimo....
Le tue parole le ho già sentite tante volte, cosa ti aspettavi una volta finita l'università??? di trovare lavoro in Sicilia???
Di dove sei?
In ogni caso in bocca al lupo :cool:
Il titolo si ispira al film "La meglio gioventù"
http://www.youtube.com/watch?v=TxGJ6DFocyY
Non voglio annoiarvi con post chilometrici, ma solo dare l'ennesima testimonianza, di come la vita sia durissima per i laureati italiani, in particolare quelli del Sud Italia, in particolare quelli siciliani.
Sicilia, terra di contadini, muratori, commercianti e impiegati nella pubblica amministrazione, che offre ben poco a chi intraprende una strada diversa, a chi sceglie una laurea scientifica.
Il mio settore poi, quello della chimica, è molto particolare: aziende (come quelle petrolchimiche o farmaceutiche) che per essere aperte richiedono fortissimi investimenti e la possibilità di esercitare la libera professione solo se hai i quattrini (per aprire un laboratorio privato ci vogliono almeno 500.000€), finiscono per limitare molto la scelta in questa assolata terra.
Non so se gli ingegneri se la passino un pò meglio, visto che per aprire una azienda nel settore IT, metalmeccanico o elettronico, spesso sono richiesti soltanto:
un paio di uffici
un tavolo
un computer
un cervello
quindi le aziende sono, inevitabilmente, molto più numerose.
Qualche co.co.pro all'università per fare esperienza e con cui vieni pagato con un tozzo di pane raffermo, una borsa di studio, un corso di inglese e tanta voglia di immettersi in un mondo del lavoro, quello siciliano, fermo, immobile, prossimo al rigor mortis.
Cerco offerte di lavoro su internet e cosa trovo? Commerciale, vendita porta a porta, call center, estetista, parrucchiere e stop. Questo è quel che offre la Trinacria. I posti per Responsabile di produzione, Addetto al controllo qualità, le aziende che ricercano un Laureato in Chimica, si trovano tutte da Roma in su.
Cosa dovrei pensare? Che ho sbagliato tutto nella vita? Che avrei dovuto inserirmi in quel grande stipendificio che è la pubblica amministrazione? Che avrei fatto bene a cercare un posto al Comune, alla Provincia, alla Regione aiutato dal politicone di turno? Ringraziando il mio benefattore garantendogli il mio voto a vita?
O dovrei pensare che sarebbe stato meglio continuare a lavorare all'università come sciaquacessi fino a 35 anni o più, entrare come ricercatore a 40 anni, e andare in pensione sempre come ricercatore, con 1200€/mese? 1200€/mese dopo aver fatto centinaia di pubblicazioni su riviste scientifiche? 1200€/mese dopo esser stato da lunedi a venerdì, dalle 8 di mattina alle 8 di sera all'università e aver fatto decine di docenze nei corsi universitari a titolo gratuito?
Non ho sbagliato io, è questo Sud Italia che è tutto sbagliato, da cima a fondo. Sto pensando di cambiare aria a breve, di fare le valige e volare via, al nord, lontano da questa terra bella e inutile, ricca di mare, sole e nulla di più.
Nel dopoguerra partivano gli operai, gli ignoranti con la 5 elementare. Oggi partono i laureati, i dottorati, i cervelloni, quelli che dovrebbero far ripartire l'economia e che invece non sono valorizzati, ma sviliti nella loro professionalità.
mi sa che gli ing se la passano uguale a te !
e non credere che da roma in su paghino bene... molte volte ti ritrovi inquadrato a livello di un diplomato specialmente nelle medie e piccole imprese !
da me chiudono le fabbriche non passa mese che qualcuno porta libri in tribunale ! in contemporanea aprono bar e centri commerciali che durante il giorno sono sempre quasi deserti ! io mi chiedo come possano andare avanti... :confused:
da me la politica invece di rilanciare l'industria pare voglia darsi al turismo ! l'industria della fuffa !
io la soluzione ce l'ho, candidati in politica, se ti votano soldi facili e non fai un cappero ! solo parole al vento ! una bombata gratis a qualche zoccola ecc
Ciao, io sono di Agrigento, abito a Pordenone da 9 anni ormai...
Se posso permettermi secondo me era meglio che ti iscrivevi in una università del nord così avevi più facilità nell'inserimento lavorativo tramite stage durante l'uni e cose simili...
Laurearsi giù e poi andare al nord in cerca di lavoro non è facilissimo....
Le tue parole le ho già sentite tante volte, cosa ti aspettavi una volta finita l'università??? di trovare lavoro in Sicilia???
Di dove sei?
In ogni caso in bocca al lupo :cool:
Io di Catania. Nella zona di Agrigento la situazione è ancor più critica che qui. Almeno noi una parvenza di sviluppo industriale nella cosiddetta Etna Valley ce l'abbiamo.
Per il discorso di iscriversi all'università al Nord, c'è da dire che 18 anni non hai la lungimiranza necessaria per capire che è meglio cambiare città e inserirsi in un contesto più dinamico come può essere Roma o Milano. E poi, nel 1998, chi poteva prevedere che l'economia avrebbe fatto un passo, anzi mille passi, indietro?
La situazione quaggiù non è mai stata rosea, ma l'attuale congiuntura economica aggrava ancor di più le cose e rende il lavoro una chimera (a parte i sopracitati mestieri di venditore porta a porta e parrucchiera :D)
entanglement
03-04-2010, 15:22
hai know how ? mettiti in proprio !
sai quanti piccoli artigiani/aziende a conduzione familiare ci sono in veneto ? e ti assicuro che non se la passano malaccio
Balthasar85
03-04-2010, 16:23
Non ho sbagliato io, è questo Sud Italia che è tutto sbagliato, da cima a fondo. Sto pensando di cambiare aria a breve, di fare le valige e volare via, al nord, lontano da questa terra bella e inutile, ricca di mare, sole e nulla di più.
Nel dopoguerra partivano gli operai, gli ignoranti con la 5 elementare. Oggi partono i laureati, i dottorati, i cervelloni, quelli che dovrebbero far ripartire l'economia e che invece non sono valorizzati, ma sviliti nella loro professionalità.
Di cosa ti sorprendi scusa? Son decenni che la storia funziona così e l'unico lieto fine che ti puoi costruire è quello di emigrare, trovare un lavoro e metter su famiglia li.
P.S.
Mr sbaglio o ci siamo già conosciuti in altri fori? :mbe:
CIAWA
Di cosa ti sorprendi scusa? Son decenni che la storia funziona così e l'unico lieto fine che ti puoi costruire è quello di emigrare, trovare un lavoro e metter su famiglia li.Esatto, purtroppo l'unica cosa da fare è questa...
Laurearsi giù e poi andare al nord in cerca di lavoro non è facilissimo....
hai ragione da vendere,ma chi è figlio di impiegati come me come può permetterselo?Lo Stato non ti aiuta minimamente,se non con la borsa di studio che solitamente va a chi evade e dichiara redditi miseri,roba da prenderli a calci nel sedere per giorni,non solo evadi danneggiando il paese,ma rubi anche le borse di studio che dovrebbero andare alle persone in vere ristretezze economiche.Un mio conoscente,fiero di essere figlio di evasore,con i soldi derivanti dalla borsa di studio si comprò un basso elettrico,gliel'avrei spaccato in testa
E poi dicono che l'evasione fa comunque girare l'economia,ma annatevene a xxxxxx
L'unica alternativa è prendersi la triennale nella città d'origine e la specialistica altrove,è l'unico modo per non dissanguarsi ed avere qualche speranza in più,ma comunque costa,eccome se costa
hai ragione da vendere,ma chi è figlio di impiegati come me come può permetterselo?Lo Stato non ti aiuta minimamente,se non con la borsa di studio che solitamente va a chi evade e dichiara redditi miseri,roba da prenderli a calci nel sedere per giorni,non solo evadi danneggiando il paese,ma rubi anche le borse di studio che dovrebbero andare alle persone in vere ristretezze economiche.Un mio conoscente,fiero di essere figlio di evasore,con i soldi derivanti dalla borsa di studio si comprò un basso elettrico,gliel'avrei spaccato in testa
Tutto il mondo è paese. Pure io sono figlio di impiegati statali (due professori delle scuole medie). Già è stata dura mantenermi qui, con un affitto ancora "decente", figuriamoci con gli affitti e il costo della vita di Milano o Roma.
La casa dello studente è appannaggio solo di chi ha le @@ di dichiararsi nullatenente, salvo poi raggiungere la suddetta casa dello studente col BMW 530d :muro: La borsa di studio idem.
I miei nuovi coinquilini hanno sperimentato la stessa cosa. Han fatto domanda per la casa dello studente e la borsa di studio, e tra gli assegnatari c'è il figlio del proprietario di un giornale locale :mbe: :mbe:
hai know how ? mettiti in proprio !
sai quanti piccoli artigiani/aziende a conduzione familiare ci sono in veneto ? e ti assicuro che non se la passano malaccio
Nel mio caso, il concetto di "mettersi in proprio" purtroppo non è attuabile. Non sono un artigiano che, con 20.000 € di tasca propria e 50.000 € di mutuo, mette su una bottega.
Che dovrei fare, aprire un impianto di reforming di idrocarburi? Mica mi chiamo ENI o Shell. Aprire un laboratorio privato di analisi chimiche non se ne parla: tra locali e strumentazioni se ne vanno almeno 500.000€, solo per iniziare. E le spese di gestione sono folli: se si rompe la lampada del fluorimetro: 2000€, un reagente: 750€ per 1gr di sostanza, ecc...
Fossi stato ingegnere, la cosa sarebbe stata molto diversa. Come dicevo nel primo post: un ufficio, un computer, un cervello, e avrei potuto mettermi in proprio.
Di cosa ti sorprendi scusa? Son decenni che la storia funziona così e l'unico lieto fine che ti puoi costruire è quello di emigrare, trovare un lavoro e metter su famiglia li.
P.S.
Mr sbaglio o ci siamo già conosciuti in altri fori? :mbe:
CIAWA
Mi sorprendo che, nonostante i miliardi di finanziamenti a pioggia che gli imprenditori ricevono da:
-Stato
-Regione
-Provincia
-Unione Europea
siamo nella stessa me£%&a di 50 anni fa. Miliardi e miliardi che avrebbero dovuto far crescere l'economia locale, portare investimenti nella ricerca, e che invece sono stati sperperati malamente, senza criterio.
Sull'università non mi esprimo oltre, perchè potrei scrivere pagine e pagine di post. Senza ottenere nulla, peraltro. Servirebbe solo come sfogo.
PS: il web, è piccolo :D
CIAUA.
Esatto, purtroppo l'unica cosa da fare è questa...
Tu in cosa sei laureato e di cosa ti occupi attualmente a Pordenone? Ennesimo ingegnere di HWU? :D :D
Belzebub
03-04-2010, 19:00
per adesso è difficile trovare lavoro ovunque.
conosco diversi colleghi chimici che fino a qalche anno fa hanno trovato lavoro abbastanza facilmente in zona catania (in aziende farmaceutiche o all'ST), o in raffineria (milazzo, gela o priolo). dove lavoro io a messina abbiamo cercato un bravo chimico invano per tanto tempo...
ilguercio
03-04-2010, 19:06
Lavorare in proprio,in alcuni contesti,è rischioso sotto un mare di punti di vista.
Mafie,banche sanguisughe,poco mercato...
Non ci si può buttare in avventure incredibili alla cieca,sognando l'impossibile.
Per come la vedo io,e scusate se mi pare così,certa gente non ha accesso al successo e alla realizzazione personale,per un motivo o per l'altro.
ovvio che hai sbagliato tutto.
Dovevi fare come il primo a sinistra... http://www.youtube.com/watch?v=iJuZPvaYMew
:doh:
per adesso è difficile trovare lavoro ovunque.
conosco diversi colleghi chimici che fino a qalche anno fa hanno trovato lavoro abbastanza facilmente in zona catania (in aziende farmaceutiche o all'ST), o in raffineria (milazzo, gela o priolo). dove lavoro io a messina abbiamo cercato un bravo chimico invano per tanto tempo...
Qualche anno fa, quando speravo invano di farmi valere all'università, pure dei miei colleghi han trovato lavoro in zona:
chi alla ERG di Priolo, chi alla ST, chi alla Wyeth, ma ora la realtà è moooolto diversa:
- WYETH: attesa la visita dei dirigenti della Pfizer, colosso della farmaceutica che ha acquisito lo stabilimento catanese di Wyeth
- SAT: parte la Cassa Integrazione in deroga per i 165 dipendenti
- RIELA GROUP: a rischio il lavoro per 25 dipendenti per mancanza di commesse
- NUMONYX: scioperano i 457 lavoratori per la situazione di incertezza sul futuro dell'azienda
- CESAME: la Provincia Regionale assume 22 ex Cesame alla Pubbliservizi
STMICROELECTRONICS: cassa integrazione fino a fine giugno per 2.200 lavoratori.
SCUOLA: a Catania i tagli riguarderebbero 1280 lavoratori tra docenti ed personale ata.
FERROVIE: chiusa senza preavviso l'officina grandi riparazioni di Catania, in cui lavorano 60 ferrovieri e 7 lavoratori dell'indotto.
AMT: sindacati preoccupati per il futuro dell'azienda dei trasporti che ha oltre 900 dipendenti.
CESAME: sì agli ammortizzatori sociali.
L'azienda ha 140 dipendenti
SIMETO AMBIENTE: proteste dei dipendenti per il mancato pagamento dello stipendio
DACCA: dipendenti in cassa integrazione
Lavorare in proprio,in alcuni contesti,è rischioso sotto un mare di punti di vista.
Mafie,banche sanguisughe,poco mercato...
Non ci si può buttare in avventure incredibili alla cieca,sognando l'impossibile.
Per come la vedo io,e scusate se mi pare così,certa gente non ha accesso al successo e alla realizzazione personale,per un motivo o per l'altro.
Un buon business potrebbe essere quello del riciclo dei rifiuti, recupero materie plastiche....mafia permettendo, ovviamente.
Il rischio di trovarti il boss al cancello che ti attende il giorno dell'inaugurazione dell'impianto, non è da sottovalutare.
ilguercio
03-04-2010, 19:15
Un buon business potrebbe essere quello del riciclo dei rifiuti, recupero materie plastiche....mafia permettendo, ovviamente.
Il rischio di trovarti il boss al cancello che ti attende il giorno dell'inaugurazione dell'impianto, non è da sottovalutare.
Appunto;quanto duri in queste condizioni?
O varchi l'illegale o soccombi...
L'alternativa è accontentarsi della mediocrità.
Non che sia un male ma se una persona vuole e merita TANTO deve essere ripagato con TANTO.
Belzebub
03-04-2010, 19:38
Qualche anno fa, quando speravo invano di farmi valere all'università, pure dei miei colleghi han trovato lavoro in zona:
chi alla ERG di Priolo, chi alla ST, chi alla Wyeth, ma ora la realtà è moooolto diversa:
- WYETH: attesa la visita dei dirigenti della Pfizer, colosso della farmaceutica che ha acquisito lo stabilimento catanese di Wyeth
- SAT: parte la Cassa Integrazione in deroga per i 165 dipendenti
- RIELA GROUP: a rischio il lavoro per 25 dipendenti per mancanza di commesse
- NUMONYX: scioperano i 457 lavoratori per la situazione di incertezza sul futuro dell'azienda
- CESAME: la Provincia Regionale assume 22 ex Cesame alla Pubbliservizi
STMICROELECTRONICS: cassa integrazione fino a fine giugno per 2.200 lavoratori.
SCUOLA: a Catania i tagli riguarderebbero 1280 lavoratori tra docenti ed personale ata.
FERROVIE: chiusa senza preavviso l'officina grandi riparazioni di Catania, in cui lavorano 60 ferrovieri e 7 lavoratori dell'indotto.
AMT: sindacati preoccupati per il futuro dell'azienda dei trasporti che ha oltre 900 dipendenti.
CESAME: sì agli ammortizzatori sociali.
L'azienda ha 140 dipendenti
SIMETO AMBIENTE: proteste dei dipendenti per il mancato pagamento dello stipendio
DACCA: dipendenti in cassa integrazione
appunto, fino a pochi anni fa, trovare lavoro in siclia con una laurea, era tutto sommato possibile. Ricordo ad esempio che molti dei laureati in ing. elettronica a messina erano immediatamente assorbiti da ST. Chimici ne conosco tantissimi, e quasi tutti lavorano in sicilia. Laureato in biologia? male che andasse si finiva a fare l'informatore del farmaco. L'insegnamento nella scuola poi era una grande fonte di lavoro, adesso totalmente azzerata.
appunto, fino a pochi anni fa, trovare lavoro in siclia con una laurea, era tutto sommato possibile. Ricordo ad esempio che molti dei laureati in ing. elettronica a messina erano immediatamente assorbiti da ST. Chimici ne conosco tantissimi, e quasi tutti lavorano in sicilia. Laureato in biologia? male che andasse si finiva a fare l'informatore del farmaco. L'insegnamento nella scuola poi era una grande fonte di lavoro, adesso totalmente azzerata.
Messina... Catania... vicino al continente... a Palermo i miei colleghi laureati fanno tutti i programmatori a progetto.
ConteZero
03-04-2010, 23:25
Qui Trapani è appena diventato un polo d'eccellenza per la vela e le regate (dalla LVC a scendere) e visto che la cosa è avvenuta in tempi recentissimi c'è probabilmente spazio per entrare nel settore (non dico i cantieri, che sono decisamente cari, ma si potrebbe vedere se c'è spazio per il collegato, dal cordame a scendere).
Ovvio che comunque qui nessuno sgancia un euro.
hai know how ? mettiti in proprio !
sai quanti piccoli artigiani/aziende a conduzione familiare ci sono in veneto ? e ti assicuro che non se la passano malaccio
hai perfettamente ragione.. IN VENETO....
qui al sud non funziona così..... è difficilissimo avviare attività ex novo senza soldi/appoggi
giannola
04-04-2010, 17:11
Il titolo si ispira al film "La meglio gioventù"
http://www.youtube.com/watch?v=TxGJ6DFocyY
Non voglio annoiarvi con post chilometrici, ma solo dare l'ennesima testimonianza, di come la vita sia durissima per i laureati italiani, in particolare quelli del Sud Italia, in particolare quelli siciliani.
Sicilia, terra di contadini, muratori, commercianti e impiegati nella pubblica amministrazione, che offre ben poco a chi intraprende una strada diversa, a chi sceglie una laurea scientifica.
Il mio settore poi, quello della chimica, è molto particolare: aziende (come quelle petrolchimiche o farmaceutiche) che per essere aperte richiedono fortissimi investimenti e la possibilità di esercitare la libera professione solo se hai i quattrini (per aprire un laboratorio privato ci vogliono almeno 500.000€), finiscono per limitare molto la scelta in questa assolata terra.
Non so se gli ingegneri se la passino un pò meglio, visto che per aprire una azienda nel settore IT, metalmeccanico o elettronico, spesso sono richiesti soltanto:
un paio di uffici
un tavolo
un computer
un cervello
quindi le aziende sono, inevitabilmente, molto più numerose.
Qualche co.co.pro all'università per fare esperienza e con cui vieni pagato con un tozzo di pane raffermo, una borsa di studio, un corso di inglese e tanta voglia di immettersi in un mondo del lavoro, quello siciliano, fermo, immobile, prossimo al rigor mortis.
Cerco offerte di lavoro su internet e cosa trovo? Commerciale, vendita porta a porta, call center, estetista, parrucchiere e stop. Questo è quel che offre la Trinacria. I posti per Responsabile di produzione, Addetto al controllo qualità, le aziende che ricercano un Laureato in Chimica, si trovano tutte da Roma in su.
Cosa dovrei pensare? Che ho sbagliato tutto nella vita? Che avrei dovuto inserirmi in quel grande stipendificio che è la pubblica amministrazione? Che avrei fatto bene a cercare un posto al Comune, alla Provincia, alla Regione aiutato dal politicone di turno? Ringraziando il mio benefattore garantendogli il mio voto a vita?
O dovrei pensare che sarebbe stato meglio continuare a lavorare all'università come sciaquacessi fino a 35 anni o più, entrare come ricercatore a 40 anni, e andare in pensione sempre come ricercatore, con 1200€/mese? 1200€/mese dopo aver fatto centinaia di pubblicazioni su riviste scientifiche? 1200€/mese dopo esser stato da lunedi a venerdì, dalle 8 di mattina alle 8 di sera all'università e aver fatto decine di docenze nei corsi universitari a titolo gratuito?
Non ho sbagliato io, è questo Sud Italia che è tutto sbagliato, da cima a fondo. Sto pensando di cambiare aria a breve, di fare le valige e volare via, al nord, lontano da questa terra bella e inutile, ricca di mare, sole e nulla di più.
Nel dopoguerra partivano gli operai, gli ignoranti con la 5 elementare. Oggi partono i laureati, i dottorati, i cervelloni, quelli che dovrebbero far ripartire l'economia e che invece non sono valorizzati, ma sviliti nella loro professionalità.
non pensare che al nord italia la situazione sia tutta rose e fiori...basta vedere che succede in telecom....certo il lavoro lo puoi trovare con più facilità però è difficile che tu possa ritrovarti con stipendi oltre 2k euri.
Se vuoi e sei davvero disposto a cambiar vita vai a Londra....lì davvero puoi guadagnare un botto e con molta più facilità...oggettivamente ci sto facendo un pensierino visto che ci sta già un mio cugino.:)
HolidayEquipe™
04-04-2010, 17:16
hai tutta la mia comprensione...
ti capisco perfettamente...
io dalla sicilia sono emigrato in toscana ormai nel lontano 2005...
se penso a quello che mi ha dato la toscana in 5 anni, che non mi ha saputo dare la sicilia, mi accorgo di sentirmi piu' legato a questa regione anzichè alla mia...
e' una brutta verità, ma è così
superanima
04-04-2010, 19:47
Sicilia, terra di contadini, muratori, commercianti e impiegati nella pubblica amministrazione, che offre ben poco a chi intraprende una strada diversa, a chi sceglie una laurea scientifica.
Il mio settore poi, quello della chimica, è molto particolare: aziende (come quelle petrolchimiche o farmaceutiche) che per essere aperte richiedono fortissimi investimenti e la possibilità di esercitare la libera professione solo se hai i quattrini (per aprire un laboratorio privato ci vogliono almeno 500.000€), finiscono per limitare molto la scelta in questa assolata terra.
[...]
Non ho sbagliato io, è questo Sud Italia che è tutto sbagliato, da cima a fondo. Sto pensando di cambiare aria a breve, di fare le valige e volare via, al nord, lontano da questa terra bella e inutile, ricca di mare, sole e nulla di più.
Nel dopoguerra partivano gli operai, gli ignoranti con la 5 elementare. Oggi partono i laureati, i dottorati, i cervelloni, quelli che dovrebbero far ripartire l'economia e che invece non sono valorizzati, ma sviliti nella loro professionalità.
Io non credo che sia sbagliato inseguire i propri sogni o interessi, mai.
Detto questo, visto che sapevi benissimo che il settore che ti interessa era così particolare non ha molto senso stare adesso a lamentarsi del fatto che non offra tante opportunità in Sicilia. Dopotutto questo accanimento a voler restare nella terra di origine è sempre più difficile da sostenere, per tante ovvie ragioni, e considera che ad esempio in un paese come gli Stati Uniti è del tutto normale per uno studente sapere che nella vita gli capiterà diverse volte di spostarsi, anche di migliaia di chilometri. Casomai sarebbe meglio che cominciamo pure noi ad abituarci a questo cambio di mentalità.
Faccio un esempio banale, ma se volessi occuparmi di vela o di pesca, difficilmente potrei pensare di restare a vivere in montagna. Avrebbe senso stare a lamentarmi? O cambio settore lavorativo o cambio zona di residenza.
Dopotutto mi pare che la situazione industriale dell'isola non sia destinata a cambiare nel breve tempo. Quanto meno non in meglio.
monkey.d.rufy
05-04-2010, 09:04
ti capisco eccome
sono in una situazione simile alla tua, io ho 22 anni, diplomato, e vivo in centro sicilia
da più di 2 anni ho aperto un laboratorio di assistenza informatica ma penso sempre a mollare e scappare all'estero (al nord italia cambia poco, magari guadagni di più ma pagare un affitto non è facile)
lavoro ma sicuramente non posso permettermi di fare un mutuo per la casa, diciamo che sto seminando ma il dubbio è se mai raccoglierò buoni frutti
purtroppo è l'italia intera che va a rotoli
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