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31-03-2010, 14:08
LINK (http://palermo.repubblica.it/cronaca/2010/03/31/news/pass_e_posto_riservato_ad_automobilisti_morti_i_vigili_urbani_indagano_su_1_877_permessi-3035138/?ref=rephp)
Pass e posto riservato ad automobilisti morti
i vigili urbani indagano su 1.877 permessi
Controllo incrociato sui dati in possesso di ufficio H e Anagrafe municipale relativi ai disabili ultraottantenni. In uno dei database i defunti sono 3.271, nell'altro 1.394. Il comandante dei vigili convoca le due strutture. Trenta le denunce da inizio anno. Ieri l'ultimo caso: un contrassegno totalmente falso
di SARA SCARAFIA
Pass e posto riservato ad automobilisti morti i vigili urbani indagano su 1.877 permessi Un pass auto per disabili falso scoperto dai vigili
Morti al volante: 1877 ultra-ottantenni, pur essendo deceduti, continuano a circolare virtualmente sulle corsie preferenziali e a beneficiare di un posto auto riservato sotto casa. Non è la sceneggiatura di un nuovo sequel del "Ritorno dei morti viventi", ma un ennesimo caso di falsi invalidi, stavolta causato da un paradosso tutto comunale: all'ufficio Anagrafe il 44 per cento dei 7.474 possessori di pass "H" nati prima del 31 dicembre del 1930, 3271 persone, risulta deceduto.
Ma per l'ufficio "H" i morti sono appena 1394: 1877 tagliandi gialli, dunque, nonostante i titolari siano morti, continuano con ogni probabilità a stare in bella mostra sui cruscotti delle automobili, probabilmente utilizzate da familiari dei defunti. Anagrafe e ufficio "H", pur essendo entrambi uffici di Palazzo delle Aquile, non dialogano tra loro. Anzi. Sembrano uffici di pianeti diversi.
Dei 1877 pass ancora validi intestati a disabili morti, 797 scadono nel 2014: significa che sono stati rinnovati nel 2009, probabilmente quando il vero titolare era già da un pezzo nell'aldilà: "Su questo aspetto stiamo indagando", dice l'ispettore della polizia municipale Stefano Catania, che non vuole anticipare nulla sulle verifiche in corso che puntano a scoprire eventuali auto-certificazioni false per ottenere i rinnovi. I vigili urbani annunciano adesso un giro di vite sui finti invalidi che girano per la città usufruendo di un tagliando intestato a un morto.
Ma l'attività d'indagine è ancora all'inizio: i possessori di pass ultra-ottantenni sono una piccolissima percentuale del totale dei disabili possessori di tagliando che sono più di 29 mila. "Cominceremo a fare verifiche incrociate su tutti i 29 mila nomi", continua Catania. Che lavora al nucleo controllo segnaletica della polizia municipale: ed è proprio dai cartelli che è partita l'indagine. "Facevamo una verifica sui posti auto riservati ai disabili - racconta Catania - e ci siamo accorti che alcuni parcheggi erano riservati a titolari di contrassegni ormai morti. Così abbiamo avviato una verifica e abbiamo scoperto che Anagrafe e ufficio "H" non hanno gli stessi dati. È importante per noi avere il contatto diretto con il database dell'Anagrafe: molti nostri colleghi vedono dal cruscotto di un'auto parcheggiata un tagliando valido e non possono controllare se l'intestatario è vivo o morto".
Gli eredi del defunto non hanno l'obbligo di restituire il contrassegno, ma devono invece segnalare all'ufficio Traffico che non hanno più bisogno del posto auto sotto casa: ma a farlo sono in pochissimi. Come rinunciare alla comodità di non dovere cercare parcheggio usufruendo di un posto riservato magari in una zona piena di strisce blu? I permessi gialli permettono anche di imboccare contromano le corsie preferenziali e di circolare quando ci sono divieti antismog, dalle targhe alterne alle Ztl.
"Vogliamo stanare i finti invalidi per tutelare quelli veri", dice il comandante della polizia municipale Serafino Di Peri, che ha chiesto di convocare una conferenza di servizi tra Anagrafe, ufficio "H" e polizia municipale. "Chiediamo all'ufficio "H" di aggiornare il proprio database e di metterlo a nostra disposizione - dice Di Peri - ma soprattutto di dialogare con l'ufficio Anagrafe per avere informazioni in tempo reale".
Finora solo l'ufficio Anagrafe ha dato la sua disponibilità per partecipare alla conferenza di servizi: "La convocheremo - conclude Di Peri - e speriamo che partecipino tutti". I vigili urbani, pur avendo pochi uomini da impegnare nel servizio, hanno avviato una vera e propria campagna contro i finti portatori di handicap: le denunce penali nel 2009 sono state circa 90, 30 dall'inizio del 2010 fino ad ora.
Ieri un ennesimo furbo è stato stanato: l'ispettore Cosimo Conti, responsabile del servizio di controllo sui permessi H, ha denunciato un'automobilista che esponeva sul cruscotto un contrassegno del tutto contraffatto: "Aveva falsificato nome, numero, data di rilascio e di validità - spiega l'ispettore - una perfetta copia di un pass originale". I titolari di contrassegni sono 29 mila: ma tra fotocopie a colori e finti permessi è impossibile sapere quante persone utilizzino realmente il tagliando giallo per dribblare le limitazioni antismog.
(31 marzo 2010)
Uno fra i tanti...
LINK (http://palermo.repubblica.it/cronaca/2010/03/31/news/seimila_euro_per_concedere_l_invalidit_arrestato_un_medico_di_caltanissetta-3035688/?ref=rephp)
Seimila euro per concedere l'invalidità
arrestato un medico di Caltanissetta
Il professionista era stato nominato consulente per una causa civile legata a un incidente d'auto
Caltanissetta - I carabinieri della compagnia di Mussomeli (Caltanissetta) hanno arrestato con l'accusa di concussione, il dottor Giuseppe Giarratano, 39 anni, medico specialista di Caltanissetta e consigliere comunale nel paese nisseno di Riesi.
Nominato consulente tecnico d'ufficio in una causa civile per un incidente stradale, il medico avrebbe chiesto seimila euro in contanti alla vittima dell'incidente per pronunciarsi e confermare definitivamente l'invalidità con percentuale del 25%, già riscontrata nelle precedenti visite del medico curante e del medico legale.
L'indagine, avviata in seguito alla denuncia della vittima, è sfociata nell'operazione che ha portato all'arresto in flagranza di reato del professionista, bloccato dai carabinieri all'uscita dall'abitazione dell'uomo che aveva denunciato l'estorsione, a Villalba, con la "mazzetta" di seimila euro in tasca appena riscossa.
(31 marzo 2010)
...ma sono certa che queste cose succedono anche al nord, vero?
Pass e posto riservato ad automobilisti morti
i vigili urbani indagano su 1.877 permessi
Controllo incrociato sui dati in possesso di ufficio H e Anagrafe municipale relativi ai disabili ultraottantenni. In uno dei database i defunti sono 3.271, nell'altro 1.394. Il comandante dei vigili convoca le due strutture. Trenta le denunce da inizio anno. Ieri l'ultimo caso: un contrassegno totalmente falso
di SARA SCARAFIA
Pass e posto riservato ad automobilisti morti i vigili urbani indagano su 1.877 permessi Un pass auto per disabili falso scoperto dai vigili
Morti al volante: 1877 ultra-ottantenni, pur essendo deceduti, continuano a circolare virtualmente sulle corsie preferenziali e a beneficiare di un posto auto riservato sotto casa. Non è la sceneggiatura di un nuovo sequel del "Ritorno dei morti viventi", ma un ennesimo caso di falsi invalidi, stavolta causato da un paradosso tutto comunale: all'ufficio Anagrafe il 44 per cento dei 7.474 possessori di pass "H" nati prima del 31 dicembre del 1930, 3271 persone, risulta deceduto.
Ma per l'ufficio "H" i morti sono appena 1394: 1877 tagliandi gialli, dunque, nonostante i titolari siano morti, continuano con ogni probabilità a stare in bella mostra sui cruscotti delle automobili, probabilmente utilizzate da familiari dei defunti. Anagrafe e ufficio "H", pur essendo entrambi uffici di Palazzo delle Aquile, non dialogano tra loro. Anzi. Sembrano uffici di pianeti diversi.
Dei 1877 pass ancora validi intestati a disabili morti, 797 scadono nel 2014: significa che sono stati rinnovati nel 2009, probabilmente quando il vero titolare era già da un pezzo nell'aldilà: "Su questo aspetto stiamo indagando", dice l'ispettore della polizia municipale Stefano Catania, che non vuole anticipare nulla sulle verifiche in corso che puntano a scoprire eventuali auto-certificazioni false per ottenere i rinnovi. I vigili urbani annunciano adesso un giro di vite sui finti invalidi che girano per la città usufruendo di un tagliando intestato a un morto.
Ma l'attività d'indagine è ancora all'inizio: i possessori di pass ultra-ottantenni sono una piccolissima percentuale del totale dei disabili possessori di tagliando che sono più di 29 mila. "Cominceremo a fare verifiche incrociate su tutti i 29 mila nomi", continua Catania. Che lavora al nucleo controllo segnaletica della polizia municipale: ed è proprio dai cartelli che è partita l'indagine. "Facevamo una verifica sui posti auto riservati ai disabili - racconta Catania - e ci siamo accorti che alcuni parcheggi erano riservati a titolari di contrassegni ormai morti. Così abbiamo avviato una verifica e abbiamo scoperto che Anagrafe e ufficio "H" non hanno gli stessi dati. È importante per noi avere il contatto diretto con il database dell'Anagrafe: molti nostri colleghi vedono dal cruscotto di un'auto parcheggiata un tagliando valido e non possono controllare se l'intestatario è vivo o morto".
Gli eredi del defunto non hanno l'obbligo di restituire il contrassegno, ma devono invece segnalare all'ufficio Traffico che non hanno più bisogno del posto auto sotto casa: ma a farlo sono in pochissimi. Come rinunciare alla comodità di non dovere cercare parcheggio usufruendo di un posto riservato magari in una zona piena di strisce blu? I permessi gialli permettono anche di imboccare contromano le corsie preferenziali e di circolare quando ci sono divieti antismog, dalle targhe alterne alle Ztl.
"Vogliamo stanare i finti invalidi per tutelare quelli veri", dice il comandante della polizia municipale Serafino Di Peri, che ha chiesto di convocare una conferenza di servizi tra Anagrafe, ufficio "H" e polizia municipale. "Chiediamo all'ufficio "H" di aggiornare il proprio database e di metterlo a nostra disposizione - dice Di Peri - ma soprattutto di dialogare con l'ufficio Anagrafe per avere informazioni in tempo reale".
Finora solo l'ufficio Anagrafe ha dato la sua disponibilità per partecipare alla conferenza di servizi: "La convocheremo - conclude Di Peri - e speriamo che partecipino tutti". I vigili urbani, pur avendo pochi uomini da impegnare nel servizio, hanno avviato una vera e propria campagna contro i finti portatori di handicap: le denunce penali nel 2009 sono state circa 90, 30 dall'inizio del 2010 fino ad ora.
Ieri un ennesimo furbo è stato stanato: l'ispettore Cosimo Conti, responsabile del servizio di controllo sui permessi H, ha denunciato un'automobilista che esponeva sul cruscotto un contrassegno del tutto contraffatto: "Aveva falsificato nome, numero, data di rilascio e di validità - spiega l'ispettore - una perfetta copia di un pass originale". I titolari di contrassegni sono 29 mila: ma tra fotocopie a colori e finti permessi è impossibile sapere quante persone utilizzino realmente il tagliando giallo per dribblare le limitazioni antismog.
(31 marzo 2010)
Uno fra i tanti...
LINK (http://palermo.repubblica.it/cronaca/2010/03/31/news/seimila_euro_per_concedere_l_invalidit_arrestato_un_medico_di_caltanissetta-3035688/?ref=rephp)
Seimila euro per concedere l'invalidità
arrestato un medico di Caltanissetta
Il professionista era stato nominato consulente per una causa civile legata a un incidente d'auto
Caltanissetta - I carabinieri della compagnia di Mussomeli (Caltanissetta) hanno arrestato con l'accusa di concussione, il dottor Giuseppe Giarratano, 39 anni, medico specialista di Caltanissetta e consigliere comunale nel paese nisseno di Riesi.
Nominato consulente tecnico d'ufficio in una causa civile per un incidente stradale, il medico avrebbe chiesto seimila euro in contanti alla vittima dell'incidente per pronunciarsi e confermare definitivamente l'invalidità con percentuale del 25%, già riscontrata nelle precedenti visite del medico curante e del medico legale.
L'indagine, avviata in seguito alla denuncia della vittima, è sfociata nell'operazione che ha portato all'arresto in flagranza di reato del professionista, bloccato dai carabinieri all'uscita dall'abitazione dell'uomo che aveva denunciato l'estorsione, a Villalba, con la "mazzetta" di seimila euro in tasca appena riscossa.
(31 marzo 2010)
...ma sono certa che queste cose succedono anche al nord, vero?