(ANSA) - ROMA, 30 MAR - Si' definitivo all'unanimita' della Camera al decreto antiscarcerazioni voluto dal Guardasigilli Alfano.Il decreto definisce le competenze dei tribunali e delle Corti d'assise in merito a procedimenti per reati di 'grave allarme sociale' per impedire l'annullamento di una serie di processi di mafia. Il provvedimento si e' reso necessario dopo che la Cassazione aveva aperto la strada al possibile annullamento di processi che vedevano imputati importanti boss.
messa così sembra una cosa buona,o c'è qualche risvolto negativo? :mbe:
MadJackal
30-03-2010, 20:14
Bisogna leggere il decreto, prima di esprimere un'opinione.
Qualcuno riesce a rintracciarlo sul sito del parlamento?
GIUSTIZIA: DALLA MONICA,SI' PD DL ANTISCARCERAZIONI PERCHE' CONTRO MAFIA (http://www.asca.it/news-GIUSTIZIA__DALLA_MONICA_SI__PD_DL_ANTISCARCERAZIONI_PERCHE__CONTRO_MAFIA-902322-ORA-.html)
(ASCA) - Roma, 16 mar - ''Il provvedimento in questione e' ritenuto dal Partito Democratico condivisibile in quanto riguarda la possibilita' di fare fronte a reati gravissimi come quelli di associazione criminale di stampo mafioso''. Lo ha detto la senatrice Silvia Della Monica, capogruppo PD in commissione Giustizia, durante la dichiarazione di voto a nome del suo Gruppo in occasione del dibattito sulla conversione in legge del decreto antiscarcerazione oggi in Senato.
''Andava in ogni modo evitato - ha spiegato Della Monica - l'annullamento di processi gia' celebrati e per questo, anche se il testo votato ci lasciava perplesso su alcuni punti, sebbene gia' migliorato rispetto a quello inizialmente trasmesso al Senato, abbiamo deciso come PD di votare a favore della conversione del decreto''.
''In ogni caso - ha concluso la senatrice del PD - va sempre tenuto presente che erano da una parte in discussione la validita' di processi difficili, che si sono avvalsi di procedimenti investigativi complessi, dalle intercettazioni alle testimonianze dei collaboratori di giustizia, dall'altra la necessita' primaria di mantenere intatta la funzionalita' delle Corte d'assise, le cui competenze erano al centro del provvedimento in questione''.
GIUSTIZIA: SI' BIPARTISAN SENATO A DL ANTISCARCERAZIONI. ORA A CAMERA (http://www.asca.it/news-GIUSTIZIA__SI__BIPARTISAN_SENATO_A_DL_ANTISCARCERAZIONI__ORA_A_CAMERA%282%29-902318-ORA-.html)
(ASCA) - Roma, 16 mar - L'opposizione, dopo aver ritirato tutti i propri emendamenti (tranne un subemendamento a firma del Pd che mirava a una ancora migliore chiarezza delle attribuzioni), ha assicurato il suo voto all'emendamento del relatore Domenico Benedetti Valentini che, recependo molte delle istanze della stessa opposizione, come ha spiegato il relatore stesso, attribuisce ora alle competenze della Corte d'Assise sostanzialmente tre ''famiglie'' di reati.
Si tratta, ha illustrato Benedetti Valentini, di delitti contro l'integrita' fisica della persona ''in pratica dall'omicidio in giu'''; delitti che colpiscono la persona nel bene fondamentale della liberta', quindi estendendo le competenze al sequestro di persona a scopo di estorsione e a reati di recente 'costituzione' quali la riduzione in schiavitu' anche inerente alla prostituzione, alla tratta di essere umani. Infine la famiglia dei reati contro lo Stato, che comprendono il terrorismo e i reati contro lo Stato e la convivenza nazionale. Si escludono quindi dalle competenze della Corte d'Assise reati inerenti agli stupefacenti, al contrabbando, alla contraffazione.
Il provvedimento mantiene dunque ai tribunali la competenza di giudicare sui reati di mafia ed associazione mafiosa, reati che una sentenza della Corte di Cassazione del febbario scorso aveva attribuito alla Corte d'Assise con un testo contenente errori formali e mettendo cosi' 'a rischio' ben 388 procedimenti a carico di pericolosi boss mafiosi.
Da qui la sollecitazione da parte del ministro dell Giustizia, Angelino Alfano a coprire tale 'falla' con un decreto legge.
Mafia, approvato il decreto antiscarcerazioni. Alfano: evitato azzeramento 388 processi (http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/mafia-approvato-il-decreto-antiscarcerazioni-239931/)
Via libera all’unanimità del Consiglio dei ministri al decreto legge presentato da ministro della Giustizia Angelino Alfano per evitare la scarcerazione di boss e mafiosi a seguito della recente sentenza della Cassazione che ha attribuito alle Corti di Assise, anziché ai Tribunali, la competenza a giudicarli in caso di reati pluriaggravati.
Il ministro Alfano festeggia il risultato affermando che si è messa una «toppa» al rischio di «azzeramento di tantissimi processi e di scarcerazione temuta per detenuti di alto lignaggio e curriculum criminale».
La recente decisione della Corte di Cassazione che ha attribuito alle Corti di Assise, anziché ai Tribunali, la competenza a giudicare sui reati aggravati contestati ai presunti capimafia, «ci ha posto la necessità di interveire» aggiunge Alfano.
Il Guardasigilli riferisce di aver coinvolto i vertici degli uffici giudiziari ai quali ha chiesto un mionitoraggio sui processi coinvolti. «Abbiamo studiato i dati e fatto una tabella – afferma Alfano – da cui emerge che sono 243 i procedimenti pendenti presso le Corti di Appello e i Tribunali; 4 quelli presso le procure generali e 141 presso la Direzione distrettuale antimafia. In totale, dunque, 388 procedimenti rischiavano di cadere nella condizione descritta dalla sentenza della Cassazione».
Alto anche il rischio di scarcerazioni di pericolosi detenuti per decorrenza dei termini di custodia cautelare: «secondo una ricostruzione parziale, per esempio – documenta ancora Alfano – il Tribunale di Nola ha indicato 206 detenuti, 61 a Palermo, 38 la dda di Catania, 56 a Milano. Sarebbe stato un impatto notevole. Siamo lieti – ha detto Alfano – di aver posto una toppa al buco che si era creato».
Contenuto del decreto. Con il decreto legge approvato oggi in Consiglio dei ministri, dunque, sui delitti di associazione mafiosa la competenza a decidere sui processi in corso e anche in futuro viene attribuita ai Tribunali collegiali.
Contemporaneamente, però, il governo ha deciso di ampliare le attribuzioni delle Corti di Assise (che deciderà su delitti consumati o tentati di terrorismo, sequestro di persona, riduzione o mantenimento in schiavitù, tratta, traffico di stupefacenti, etc), così anticipando – ad eccezione dei reati di mafia – una parte della riforma del processo penale (l’art.1 comma 1) presentata lo scorso anno dallo stesso Alfano e ora in commissione giustizia al Senato.
Innanzitutto, ha documentato il ministro Alfano, con una norma transitoria si è «posto rimedio a un errore compiuto non dal legislatore ma di chi ha interpretato la norma», per cui i processi in corso riguardanti reati di associazione mafiosa, comunque aggravata, resteranno di competenza dei Tribunali.
Il secondo intervento riguarda l’attribuzione, a regime, dei delitti di 416 bis ai Tribunali.
Il terzo punto, che per il ministro Alfano è «il primo in ordine logico» riguarda la modifica delle competenze delle Corti di assise, per cui, aggiunge il ministro, «l’art.1 di questo decreto coincide con l’art. 1 primo comma della riforma del codice di procedura penale con l’unica eccezione dei reati di mafia» che, appunto, resteranno presso i Tribunali.
Oggi mi sento un po' lenta, ma anche a me pare una cosa buona... un po' 'na pezza, diciamo, però sempre meglio di niente :stordita:
lo_straniero
30-03-2010, 20:57
Favorevole se i politici si fanno processare...senza legittimi-impedimenti-ad personam-ecc ecc..
{|e;31450863']Oggi mi sento un po' lenta, ma anche a me pare una cosa buona... un po' 'na pezza, diciamo, però sempre meglio di niente :stordita:
vista anche la nascita dell'agenzia per i beni confiscati, mi pare che ci sia la volontà di far qualcosa contro queste organizzazioni
non è cosa buona nè cattiva, è più semplicemente una pezza che si è dovuta mettere per evitare l'annullamento di quei processi.
vista anche la nascita dell'agenzia per i beni confiscati, mi pare che ci sia la volontà di far qualcosa contro queste organizzazioni
ma anche "pro", come la vendita dei beni confiscati :D
non è cosa buona nè cattiva, è più semplicemente una pezza che si è dovuta mettere per evitare l'annullamento di quei processi.
Allora avevo capito bene...
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