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View Full Version : [NEWS] e-privacy 2010/ Tutti gli errori della privacy digitale


c.m.g
26-03-2010, 09:09
giovedì 25 marzo 2010

Aperto un call for paper in vista della prossima edizione fiorentina del convegno. Si riflette su deanonimizzazione e censura online


Roma - Aprirà i battenti a fine maggio l'edizione 2010 di e-privacy, il convegno dedicato alle principali problematiche legate alla tutela dei dati personali nell'attuale era digitale. Una serie di incontri che si terranno a Palazzo Vecchio, a Firenze, il cui filo conduttore sarà una vasta riflessione su deanonimizzazione e censura online.

E proprio per costruire il tessuto teorico-pratico di questa stessa riflessione, il comitato degli organizzatori di e-privacy 2010 ha recentemente aperto una call for paper formale, che si chiuderà in data 9 aprile. Ad aleggiare su questa chiamata al dibattito una domanda poco ottimista: che si abbia commesso uno sbaglio?

"Purtroppo, recenti progressi nelle tecniche di incrocio dei dati personali, ben riassunte nel recente documento di Paul Ohm - si legge (http://e-privacy.winstonsmith.org/) sul sito del Progetto Winston Smith (PWS) - hanno non scosso, ma abbattuto completamente l'edificio tecnico-normativo della legge 196/2003, che considera l'anonimizzazione la più sofisticata barriera eretta a difesa dei dati personali e sensibili".

Nella sua analisi, pubblicata lo scorso agosto (http://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=1450006) per conto del dipartimento di studi legali dell'Università del Colorado, Paul Ohm aveva sottolineato quanto fosse incredibilmente semplice deanonimizzare dati personali normalmente ritenuti protetti. Protezione che avrebbe vacillato a causa di un fondamentale abbaglio, nell'affidare alla privacy un ruolo troppo forte per il suo stato effettivo dell'arte.

"Nel mondo reale - ha continuato il testo del call for paper per e-privacy 2010 - tecniche sempre più sofisticate di analisi dei dati rendono non solo possibile, ma anche economico, costruire banche dati globali di dati personali, reti di relazioni e profili personali. Si tratta di una raccolta ottenuta non violando banche dati superprotette, ma semplicemente assemblando e fondendo archivi del tutto leciti, facilmente disponibili ed apparentemente abbastanza innocui".

Una protezione che, secondo il comitato organizzatore dell'evento fiorentino, si dimostra essere essenziale soprattutto in regimi a basso livello democratico, come avrebbero mostrato chiaramente le vicende di Cina, Iran e Myanmar. Paesi che proprio recentemente sono entrati nuovamente nella lista dei nemici di Internet (http://punto-informatico.it/2831645/PI/News/rsf-un-giorno-contro-cybercensura.aspx) stilata dal Reporters Sans Frontieres (RSF). Ma anche una protezione che gradualmente diventa necessaria per gli utenti occidentali, che "si trovano o limitati nell'uso della Rete o spinti ad esercitare i loro diritti in recinti che possono essere e sono completamente monitorati e tracciati".

Mauro Vecchio





Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2841204/PI/News/e-privacy-2010-tutti-errori-della-privacy-digitale.aspx)

c.m.g
27-03-2010, 09:41
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