View Full Version : Microcontroller non riprogrammabili
Ciao tutti,
sto cercando informazioni per un progetto su cui devo lavorare.
Ho bisogno di un microcontroller che non sia il tradizionale con memoria eeprom, ma che abbia una memoria che una volta scritta non si possa più modificare.
La Microchip ha una serie chiamata OTP, One Time Programmable, che funziona appunto così ma pare sia un "residuo" di vecchie produzioni e sono praticamente senza alcuna periferica e sono limitati alla versione ad 8 bit.
Conoscete dei dispositivi che abbiano questa caratteristica e che includano le caratteristiche normalmente presenti su moderni microcontroller??
Ciao tutti,
sto cercando informazioni per un progetto su cui devo lavorare.
Ho bisogno di un microcontroller che non sia il tradizionale con memoria eeprom, ma che abbia una memoria che una volta scritta non si possa più modificare.
La Microchip ha una serie chiamata OTP, One Time Programmable, che funziona appunto così ma pare sia un "residuo" di vecchie produzioni e sono praticamente senza alcuna periferica e sono limitati alla versione ad 8 bit.
Conoscete dei dispositivi che abbiano questa caratteristica e che includano le caratteristiche normalmente presenti su moderni microcontroller??
Insomma una EPROM e basta.....la vedo dura trovarle!
Mah, in realtà scartabellando nel catalogo della microchip vedo che c'è tutta una serie di 18C che sono con eprom e che hanno buone caratteristiche... purtroppo sono dati tutti come mature products e quindi non si sa mai quanto siano realmente reperibili. Più di 12$ a micro se li fanno pagare, comunque... senza contare che poi invece del debugger andrebbero via almeno 1000$ di emulatore e modulo per il micro... :stordita:
Ciao tutti,
Ho bisogno di un microcontroller che non sia il tradizionale con memoria eeprom, ma che abbia una memoria che una volta scritta non si possa più modificare.
masochista :O
masochista :O
Sadico, più che altro: lo voglio maltrattare :D
Deve resistere alle radiazioni :asd:
In effetti tutto ciò è da sadomasochisti :sofico:
Deve resistere alle radiazioni :asd:
e non fai prima a schermare l'apparecchio ? :fagiano:
e non fai prima a schermare l'apparecchio ? :fagiano:
No perchè dev'essere estremamente piccolo e leggero...
Scusate, ma perché dovrebbero essere tanto difficili da trovare le versioni OTP?
Costano meno, sono più facili da produrre e sono utilissime, in quanto in certe applicazioni non c'è ragione di rendere riprogrammabile il firmware.
Riguardo alle radiazioni, una EPROM non è poi tanto più resistente di una EEPROM... Se volete un'adeguata protezione dovete ricorrere alle PROM(con fabbrica annessa:D ).
In generale qualsiasi circuito integrato che contanga un MOS sarà soggetto ad interferenze dovute alle particelle ionizzanti.
Se volete un'adeguata protezione dovete ricorrere alle PROM(con fabbrica annessa:D).
Magari provare a chiedere a Nabrez!
(Per chi si ricorda chi è :D)
No perchè dev'essere estremamente piccolo e leggero...
piccolo leggero e resistente alla radiazioni .... deduco che ti appresti a spedire un robottino LEGO sulla Luna :fagiano:
potresti cercare qualcosa sviluppato per l'industria aereospaziale , ammesso che sia in vendita a prezzi ragionevoli .:stordita:
piccolo leggero e resistente alla radiazioni .... deduco che ti appresti a spedire un robottino LEGO sulla Luna :fagiano:
potresti cercare qualcosa sviluppato per l'industria aereospaziale , ammesso che sia in vendita a prezzi ragionevoli .:stordita:
Senza schermatura, fuori dall'atmosfera si usano le PROM.
Non vanno bene le EEPROM.
Non vanno bene le EPROM.
Non va bene qualsiasi cosa contenga un MOS.
Per non parlare delle RAM...
Scusate, ma perché dovrebbero essere tanto difficili da trovare le versioni OTP?
Costano meno, sono più facili da produrre e sono utilissime, in quanto in certe applicazioni non c'è ragione di rendere riprogrammabile il firmware.
Riguardo alle radiazioni, una EPROM non è poi tanto più resistente di una EEPROM... Se volete un'adeguata protezione dovete ricorrere alle PROM(con fabbrica annessa:D ).
In generale qualsiasi circuito integrato che contanga un MOS sarà soggetto ad interferenze dovute alle particelle ionizzanti.
Sì, dici giusto.
In ogni caso, una EPROM dovrebbe essere più resistente di una EEPROM ai cambiamenti di stato dovuti ai SEU.
Quanto meno, alcuno microcontrollori della microchip (quelli che erano OTP, per l'appunto) hanno dimostrato di poter volare senza troppi problemi.
Magari provare a chiedere a Nabrez!
(Per chi si ricorda chi è :D)
Il mitico Nabrez! :D
piccolo leggero e resistente alla radiazioni .... deduco che ti appresti a spedire un robottino LEGO sulla Luna :fagiano:
potresti cercare qualcosa sviluppato per l'industria aereospaziale , ammesso che sia in vendita a prezzi ragionevoli .:stordita:
Non sulla luna ma in orbita sì :D
Il fatto è tentare di fare qualcosa space qualified utilizzando componenti commerciali...
Senza schermatura, fuori dall'atmosfera si usano le PROM.
Non vanno bene le EEPROM.
Non vanno bene le EPROM.
Non va bene qualsiasi cosa contenga un MOS.
Per non parlare delle RAM...
Questo è giusto ma un po' estremo...
Ad oggi è pieno di microsatelliti e nanosatelliti costruiti con componenti commerciali, nè space qualified nè radiation hardened. Diciamo che finchè si è in orbita bassa o comunque dentro le fasce di Van Hallen non ci sono così tanti problemi come ad andare più lontano.
Senza contare poi che flash e fpga ormai si usano normalmente, anche se chiaramente sono modelli speciali.
Questo è giusto ma un po' estremo...
Ad oggi è pieno di microsatelliti e nanosatelliti costruiti con componenti commerciali, nè space qualified nè radiation hardened. Diciamo che finchè si è in orbita bassa o comunque dentro le fasce di Van Hallen non ci sono così tanti problemi come ad andare più lontano.
Senza contare poi che flash e fpga ormai si usano normalmente, anche se chiaramente sono modelli speciali.
C'è comunque un controllo di parità per la memoria, come minimo. Quindi dubito che un semplice PIC possa funzionare senza problemi...
C'è comunque un controllo di parità per la memoria, come minimo. Quindi dubito che un semplice PIC possa funzionare senza problemi...
Atmel e PIC hanno volato, questo te lo do per sicuro.
Ieri sera cercando informazioni ho trovato SuitSat ( http://www.amsat.org/amsat-new/articles/BauerSuitsat/ ), un esperimento simpatico :D dove hanno proprio usato un PIC... chiaramente si parla di una cosa che doveva funzionare per poco tempo.
Ordunqe,
per fare un sistema hardened con componenti commerciali bisogna attuare molte strategie in contemporanea , pero' si riesce comunque a fare qualcosa di utilizzabile.
Come primo step c'e' sicuramente la ridondanza sia hardware che software per protegersi dagli errori (in pratica non prevengo gli errori ma faccio in modo che non siano catastrofici)
in secondo luogo c'e' da progettare le board con artifizi adatti a ridurre e schermare le interferenze (ad esempio usare uno o piu' ground plane)
poi si procede con una progettazione del satellite che permette di utilizzare le componenti dense come ad esempio le batterie come schermatura per le parti piu' sensibili
La prima parte si divide in Hardware ridondato ( ad esempio creando 3 circuiti identici e mettendo in votazione gli output ), cosi' anche se uno di questi circuiti dovesse dare un output errato l'intera board darebbe comunque un output corretto
LA ridondanza software la ottieni programmando in maniera il piu' possibile failsafe , ad esempio se fai
a = true
IF a = true THEN fai qualcosa
END IF
hai li rischio che anche un singolo bit di errore ti determini variazioni catastrofiche , invece se programmi
a = 1500
b = 1500
IF a=b THEN
IF a > 1000 fai qualcosa
ELSE occhio che ci sono dati corrotti , creati una routine che sistemi la faccenda
END
La parte di board prevedila con molti artifizi adatti a prevenire interferenze , ad esempio gli amplificatori audio ti possono dare alcuni spunti interessanti.
per finire la parte piu' efficace quando si sta comunque in orbita bassa ovvero protegere un normale processore utilizzando la struttura stessa del satellite (questa tecnica puo' essere controproducente in orbita alta dove le radiazioni sono cosi' energetiche che la probabilita' di danni da radiazione secondaria indotta dalle schermature e' maggiore rispetto al singolo danno prodotto dalla singola radiazione ad alta energia)
Premesso che uno dei principali probemi del far funzionare le apparecchiature elettroniche in assenza di aria e' la temperatura bisogna stare attenti anche a bilanciare il carico termico all' interno del satellite e prevedere dei modi di trasmissione del calore (conduzione) che siano indipendenti dall' aria.
Ad esempio un buon modo per schermare e nel contempo raffredare la CPU e' di prevedere una barra interna al satellite che viene appoggiata sulla CPU come se fosse un dissipatore e che nel contempo e' collegata con la superficie esterna.
Anche le batterie se messe introno ai componenti sensibili (intorno a 360° in tutte le direzioni , anche sopra e sotto) possono aiutare a schermare
Per accertarti che la tua creazione sia ben schermata prendi come riferimento la CPU o la RAM ( i componenti piu' sensibili) e poi guarda da ogni lato quanto materiale devi attraversare prima di raggiungerli
p.s per finere 2 link che magari ti interessano
http://www.docstoc.com/docs/22508499/Radiation-hardening-of-MEMS-based-devices
http://paoblog.wordpress.com/2009/08/04/come-costruire-un-satellite-personale/
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