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View Full Version : il Merito


moritzplatz
12-03-2010, 18:26
secondo voi che cosa è il merito in ambito scolastico e lavorativo?
questa meritocrazia tanto invocata cosa è secondo voi?

io credo si possa interpretare in due modi:

1) il più meritevole è colui il quale si impegna in maniera maggiore nel lavoro o nella scuola

2)il più meritevole è colui che ottiene i risultati migliori.

nell'ambito scolastico però, se devo essere sincero, queste due categorie non coincidono anzi...e questo a cosa è dovuto?
secondo me è dovuto alle diverse capacità di ognuno...

ma allora l'essere meritevole deve essere soltanto una fortunata coincidenza come può essere quella di nascere in Italia e non in Guinea Abbissau?
certo nessuno senza impegno può fare nulla...ma a parità di impegno (che possiamo prendere massimo) avremmo che colui che è più portato ottiene risultati migliori...ed è inutile sostenere che tutti abbiamo le stesse capacità, questa affermazione non regge la prova dei fatti.

migna
12-03-2010, 18:31
a scuola non necessariamente chi più si impegna ottiene i risultati migliori....al liceo, ad esempio, puoi copiare palesemente e vivere di rendita e ottenere gli stessi risultati di gente che il sabato sta a a casa a studiare catullo.

Al lavoro, invece, credo (e spero) venga premiato l'impegno...chi più lavoroa meglio si mette in luce....poi ok, magari il vertice non lo tocca perchè già "assegnato" a priori al cugino dello zio, però le soddisfazioni te le togli solo se ti impegni in quello che fai :)

Il cazzone o l'opportunista al lavoro fa poca strada (anche se ci son le eccezioni ovviamente)

moritzplatz
12-03-2010, 18:38
a scuola non necessariamente chi più si impegna ottiene i risultati migliori....al liceo, ad esempio, puoi copiare palesemente e vivere di rendita e ottenere gli stessi risultati di gente che il sabato sta a a casa a studiare catullo.

Al lavoro, invece, credo (e spero) venga premiato l'impegno...chi più lavoroa meglio si mette in luce....poi ok, magari il vertice non lo tocca perchè già "assegnato" a priori al cugino dello zio, però le soddisfazioni te le togli solo se ti impegni in quello che fai :)

Il cazzone o l'opportunista al lavoro fa poca strada (anche se ci son le eccezioni ovviamente)
bhe si è quello che dicevo io...
io credo però che bisognerebbe premiare il risultato più che l'impegno, specialmente a lavoro.
riflettevo sul fatto che però in questo si avrebbe una società dove la variabile di valutazione sarebbe una cosa totalmente randomica...
io comunque al liceo vado abbastanza bene senza studiare (più di un ora al giorno mai) e senza copiare

fuocoz
12-03-2010, 19:56
Beh, è già così.
Ma anche a scuola, solo alle elementari si premia l'impegno, alle medie è 50-50, alle superiori salvo qualche caso sporadico le tue performance decidono il voto.

Poi sul lavoro son proprio curioso di sapere quale datore di lavoro tenga in considerazione anche solo lontanamente l'impegno che uno ci mette.
Uno che lavora scazzato ma che produce 100 sarà sempre preferito a chi lavora come un matto ma produce 50 ma anche 90.

moritzplatz
12-03-2010, 23:30
Beh, è già così.
Ma anche a scuola, solo alle elementari si premia l'impegno, alle medie è 50-50, alle superiori salvo qualche caso sporadico le tue performance decidono il voto.

Poi sul lavoro son proprio curioso di sapere quale datore di lavoro tenga in considerazione anche solo lontanamente l'impegno che uno ci mette.
Uno che lavora scazzato ma che produce 100 sarà sempre preferito a chi lavora come un matto ma produce 50 ma anche 90.
bhe secondo me è giusto così anche se alla fine è come una forma di razzismo sulle capacità degli individui.

comunque sulla cosa del liceo non sono tanto convinto: ti faccio un esempio sulla matematica, materia in cui sono più ferrato, si premia l'impegno se si mette 9 a chi si impara tutto a memoria, si premia la capacità se si mette 10 a uno che senza aver studiato(o magari è un argomento nuovo) la dimostrazione se la ricostruisce sul momento ( e si fa tranquillamente sulle banali dimostrazioni del liceo)
io credo che a scuola bisognerebbe premiare le capacità perchè a parità di impegno quello con le capacità maggiori farà più strada nellla vita.

mrhanky
12-03-2010, 23:38
Secondo me in questo paese, non è solo il problema della "scalata al vertice", quanto quello dell'accesso alle opportunità.
Qui invece non ti fanno cominciare proprio, anche se hai i numeri non ti danno le possibilità per esprimerti, per cui il problema è proprio l'ingresso, più che la scalata.
C'è chi si impegna molto e ottiene poco, e viceversa chi opera con parsimonia e ottiene grandi risultati, l'unica variabile rilevante secondo me è la fortuna, sopratutto quando si ha a che fare con altre persone, preferisco parlare di meriti e di impegno quando c'è un'unica persona in gioco che non subisce influenze esterne.
A scuola o al lavoro basta trovare lo stronzo di turno che decide per te, che ti ha preso di mira perchè non digerisce la tua pettinatura o la tua voce, ed ecco che hai la strada bloccata e ostacoli da superare.
Se voglio spaccare con la testa una lastra di marmo, ecco che mi sento di parlare di impegno e di meriti, altrove conta molto la fortuna, ma si sa, l'uomo è un animale che difficilmente ammette quanto la fortuna lo abbia aiutato.

Pardo
12-03-2010, 23:41
Comunque le abilita` individuali vanno viste in secondo piano rispetto alla cosa piu` importante che e` la sinergia del gruppo.
A parte rari casi, una volta finita la scuola non si lavora piu` da soli, tutt'al piu` sei tu che devi affrontare direttamente i clienti (che comunque e` ancora piu` difficile.)
E alla fin fine una squadra unita di persone normali rendera` sempre meglio di un genio solitario.
Non per niente tutti gli annunci di lavoro a parte gli spazzini... richiedono "spiccate doti relazionali" e altre frasi del cazzo similari.
Dico "frasi del cazzo" perche` pretendere tali "doti" come se si prendessero al mercato e` insulso... la creazione di un gruppo affiatato -e la maturazione della propria personalita` per ognuno- e` un processo sempre in divenire, non basta certo scriverlo su un annuncio per passare magicamente da un pugno di sconosciuti a un team di Mr.Perfect (specialmente trattandosi di giovani, che hanno ancora molti spigoli da limare.)

moritzplatz
13-03-2010, 00:42
Comunque le abilita` individuali vanno viste in secondo piano rispetto alla cosa piu` importante che e` la sinergia del gruppo.
A parte rari casi, una volta finita la scuola non si lavora piu` da soli, tutt'al piu` sei tu che devi affrontare direttamente i clienti (che comunque e` ancora piu` difficile.)
E alla fin fine una squadra unita di persone normali rendera` sempre meglio di un genio solitario.
Non per niente tutti gli annunci di lavoro a parte gli spazzini... richiedono "spiccate doti relazionali" e altre frasi del cazzo similari.
Dico "frasi del cazzo" perche` pretendere tali "doti" come se si prendessero al mercato e` insulso... la creazione di un gruppo affiatato -e la maturazione della propria personalita` per ognuno- e` un processo sempre in divenire, non basta certo scriverlo su un annuncio per passare magicamente da un pugno di sconosciuti a un team di Mr.Perfect (specialmente trattandosi di giovani, che hanno ancora molti spigoli da limare.)

bhe questa è una cosa che dipende molto dal tipo di lavoro.
alcune cose che ti può fare un genio solitario non te le possono fare migliaia di persone che formano un gruppo, per quanto affiatato.

moritzplatz
13-03-2010, 00:44
Secondo me in questo paese, non è solo il problema della "scalata al vertice", quanto quello dell'accesso alle opportunità.
Qui invece non ti fanno cominciare proprio, anche se hai i numeri non ti danno le possibilità per esprimerti, per cui il problema è proprio l'ingresso, più che la scalata.
C'è chi si impegna molto e ottiene poco, e viceversa chi opera con parsimonia e ottiene grandi risultati, l'unica variabile rilevante secondo me è la fortuna, sopratutto quando si ha a che fare con altre persone, preferisco parlare di meriti e di impegno quando c'è un'unica persona in gioco che non subisce influenze esterne.
A scuola o al lavoro basta trovare lo stronzo di turno che decide per te, che ti ha preso di mira perchè non digerisce la tua pettinatura o la tua voce, ed ecco che hai la strada bloccata e ostacoli da superare.
Se voglio spaccare con la testa una lastra di marmo, ecco che mi sento di parlare di impegno e di meriti, altrove conta molto la fortuna, ma si sa, l'uomo è un animale che difficilmente ammette quanto la fortuna lo abbia aiutato.
certo la fortuna è un fattore importantissimo, ma per la sua natura imponderabile secondo me in una analisi del genere dovremmo prendere come dato il fatto che si abbia tutti la stessa dose di fortuna (cosa evidentemente falsa ma che altrimenti non ci permetterebbe di fare analisi del genere e ci porterebbbe a concludere con un " chi ha più culo va avanti!")

Dave3D
13-03-2010, 15:14
La fortuna è importante ma piu' di tutte è la capacità di sapersi vendere e un po' di faccia di glutei.

A parità di fortuna e raccomandazioni vari, purtroppo le skills da sole non bastano, e a ragion veduta a parer mio soprattutto per molte professioni: viviamo in un mondo fatto di relazioni interpersonali, non isolati sopra una cima di una montagna. Ergo chi sa gestire meglio le relazioni e fare marketing di sé stesso ha piu' opportunità, anche a parità di skills.

Non basta solo essere capaci.

alphacygni
14-03-2010, 09:57
ma allora l'essere meritevole deve essere soltanto una fortunata coincidenza come può essere quella di nascere in Italia e non in Guinea Abbissau?

cos'e', la succursale di Atlantide? :asd: