Celine600
08-03-2010, 01:00
http://www.youtube.com/watch?v=_sNp6shL4qs&feature=PlayList&p=FF8D13BBC7E032A0&playnext=1&playnext_from=PL&index=13
L'Aquila, 6 mar. - Sono arrivati da tutta Italia, in particolare dai luoghi colpiti da tragedie che hanno segnato la storia della penisola, le delegazioni che questo pomeriggio prendono parte all'Aquila al "Presidio della memoria", a undici mesi dal terremoto del 6 aprile 2009.
Una delegazione di familiari delle vittime della tragedia di Viareggio ha raggiunto piazza Battaglione degli Alpini a bordo di 2 autobus. Sono arrivati per chiedere giustizia sul disastro ferroviario che il 29 giugno 2009 ha provocato 32 vittime, ma anche per chiedere spiegazioni sulla scelta del processo breve e sull'assenza di indagati per responsabilità nella tragedia, per questo lo striscione "32 vittime zero indagati, partita truccata" e quello riferito al Ddl del ministro della Giustizia con scritta "a breve solo gli indagati".
Con un'agenda rossa in mano, in ricordo di quella scomparsa nella strage del 1992 in via D'Amelio a Palermo è giunto il "popolo delle agende rosse", movimento fondato dal fratello del giudice Paolo Borsellino, Salvatore. Impossibilitato, per motivi di salute, a raggiungere L'Aquila (si collegherà in diretta video con i manifestanti radunati a Collemaggio)
"Siamo qui all'Aquila - spiega un gruppo di torinesi - perché in questa città martoriata il governo arriva a utilizzare la sofferenza per farsi pubblicità e dimostrare di aver fatto tutto ciò che si doveva per il bene della cittadinanza". Invece, dicono, "hanno costruito case costosissime e inutili, evidentemente realizzate da amici degli amici".
I manifestanti sono preoccupati perché "il rapporto di fiducia tra popolazione e governo è lacerato forse definitivamente": il riferimento è all'inchiesta sul G8. "Costruiscono con urgenza cattedrali nel deserto all'Aquila e alla Maddalena, ma anche centri benessere nelle zone di esondazione del Tevere. Qui ci sono ancora le macerie e la gente, se vuole, le porta via. Quella non è più un'urgenza".
In piazza sono attesi il Comitato familiari vittime di Giampilieri, l'associazione Legami di Acciaio - nata in ricordo della tragedia della Thyssen Krupp con 7 vittime tra gli operai della fabbrica torinese - e le associazioni Vittime della scuola di San Giuliano di Puglia (nel terremoto del 2002) e della strage di Bologna del 1980.
E' arrivata anche l’Associazione madri di Plaza de Mayo insieme all’associazione Kadawil, un gruppo di solidarietà con i Paesi dell’America latina, per partecipare alla manifestazione con la celebre frase di Che Guevara scritta su uno striscione: “La unica lucha que se pierde es la que se abandona”. Le donne argentine sono venute all’Aquila già il 6 novembre 2009 per una precedente analoga iniziativa, ribadendo anche allora la solidarietà con i terremotati d’Abruzzo.
Inizia la fiaccolata. Procede silenziosa. Oltre 1000 persone, forse 1.500. In testa al corteo uno striscione nero che recita “6 aprile 2009 3.32 chi ha ucciso i nostri figli”; immediatamente dietro lo striscione in ricordo dei ragazzi morti nel crollo della Casa dello studente.
Il percorso previsto tocca piazza San Bernardino, piazza Duomo, la villa comunale. Da lì un gruppo si separerà per arrivare a quello che resta della Casa dello Studente, mentre gli altri proseguiranno per il piazzale di Collemaggio, dove tutti si ritroveranno intorno alle 19. Tra le associazioni presenti figurano anche Libera e i principali comitati cittadini sorti dopo il terremoto.
"Ddl sul processo breve rappresenta una mannaia sui crolli assassini dell'Aquila e una amnistia generalizzata per tutti gli infortuni mortali avvenuti sul posto di lavoro". Lo ha detto Antonietta Centofanti, presidente del comitato familiari delle vittime della Casa dello studente in occasione del presidio della memoria. "L'Italia - ha spiegato - è un Paese che scava i cadaveri dei suoi ragazzi. L'Italia e un Paese che potrebbe segnare le sue tragedie sul calendario: le conosce prima, le provoca, le aspetta. Terremoti, alluvioni, morti sul lavoro. Sono scene che si ripetono e nessuno le impara. E' accaduto all'Aquila - ha proseguito dove la natura per mesi ha lanciato l'allarme, allarme ignorato dalla Commissione Grandi Rischi. E' accaduto a Giampilieri, dove la montagna già nel 2007 veniva giù a fette. E' accaduto in numerosi altrove". " E il dolore - ha proseguito - il lutto, la devastazione sono diventati spesso occasione di lucro, come testimonia l'agghiacciante intercettazione di due squallidi imprenditore nella notte del sisma dell'Aquila".
http://www.ilcapoluogo.com/news.php?extend.2811.4
L'Aquila denuncia: ''Senza giustizia non c'e' legalita'''
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/25936/78/
Presentazione Ufficiale Presidio della Memoria Lilli Centofanti-Antonio Mancini
http://www.youtube.com/watch?v=_sNp6shL4qs
Presidio della Memoria 6 marzo 2010 inizio corteo
http://www.youtube.com/watch?v=-RxfoKhZPbk
Presidio della Memoria 6 marzo 2010 corteo nella città ferita
http://www.youtube.com/watch?v=e3Wj56JP2MY
Presidio della Memoria 6 marzo 2010 elenco morti strage di Viareggio
http://www.youtube.com/watch?v=vXC7upUZ8l4
L'Aquila, 6 mar. - Sono arrivati da tutta Italia, in particolare dai luoghi colpiti da tragedie che hanno segnato la storia della penisola, le delegazioni che questo pomeriggio prendono parte all'Aquila al "Presidio della memoria", a undici mesi dal terremoto del 6 aprile 2009.
Una delegazione di familiari delle vittime della tragedia di Viareggio ha raggiunto piazza Battaglione degli Alpini a bordo di 2 autobus. Sono arrivati per chiedere giustizia sul disastro ferroviario che il 29 giugno 2009 ha provocato 32 vittime, ma anche per chiedere spiegazioni sulla scelta del processo breve e sull'assenza di indagati per responsabilità nella tragedia, per questo lo striscione "32 vittime zero indagati, partita truccata" e quello riferito al Ddl del ministro della Giustizia con scritta "a breve solo gli indagati".
Con un'agenda rossa in mano, in ricordo di quella scomparsa nella strage del 1992 in via D'Amelio a Palermo è giunto il "popolo delle agende rosse", movimento fondato dal fratello del giudice Paolo Borsellino, Salvatore. Impossibilitato, per motivi di salute, a raggiungere L'Aquila (si collegherà in diretta video con i manifestanti radunati a Collemaggio)
"Siamo qui all'Aquila - spiega un gruppo di torinesi - perché in questa città martoriata il governo arriva a utilizzare la sofferenza per farsi pubblicità e dimostrare di aver fatto tutto ciò che si doveva per il bene della cittadinanza". Invece, dicono, "hanno costruito case costosissime e inutili, evidentemente realizzate da amici degli amici".
I manifestanti sono preoccupati perché "il rapporto di fiducia tra popolazione e governo è lacerato forse definitivamente": il riferimento è all'inchiesta sul G8. "Costruiscono con urgenza cattedrali nel deserto all'Aquila e alla Maddalena, ma anche centri benessere nelle zone di esondazione del Tevere. Qui ci sono ancora le macerie e la gente, se vuole, le porta via. Quella non è più un'urgenza".
In piazza sono attesi il Comitato familiari vittime di Giampilieri, l'associazione Legami di Acciaio - nata in ricordo della tragedia della Thyssen Krupp con 7 vittime tra gli operai della fabbrica torinese - e le associazioni Vittime della scuola di San Giuliano di Puglia (nel terremoto del 2002) e della strage di Bologna del 1980.
E' arrivata anche l’Associazione madri di Plaza de Mayo insieme all’associazione Kadawil, un gruppo di solidarietà con i Paesi dell’America latina, per partecipare alla manifestazione con la celebre frase di Che Guevara scritta su uno striscione: “La unica lucha que se pierde es la que se abandona”. Le donne argentine sono venute all’Aquila già il 6 novembre 2009 per una precedente analoga iniziativa, ribadendo anche allora la solidarietà con i terremotati d’Abruzzo.
Inizia la fiaccolata. Procede silenziosa. Oltre 1000 persone, forse 1.500. In testa al corteo uno striscione nero che recita “6 aprile 2009 3.32 chi ha ucciso i nostri figli”; immediatamente dietro lo striscione in ricordo dei ragazzi morti nel crollo della Casa dello studente.
Il percorso previsto tocca piazza San Bernardino, piazza Duomo, la villa comunale. Da lì un gruppo si separerà per arrivare a quello che resta della Casa dello Studente, mentre gli altri proseguiranno per il piazzale di Collemaggio, dove tutti si ritroveranno intorno alle 19. Tra le associazioni presenti figurano anche Libera e i principali comitati cittadini sorti dopo il terremoto.
"Ddl sul processo breve rappresenta una mannaia sui crolli assassini dell'Aquila e una amnistia generalizzata per tutti gli infortuni mortali avvenuti sul posto di lavoro". Lo ha detto Antonietta Centofanti, presidente del comitato familiari delle vittime della Casa dello studente in occasione del presidio della memoria. "L'Italia - ha spiegato - è un Paese che scava i cadaveri dei suoi ragazzi. L'Italia e un Paese che potrebbe segnare le sue tragedie sul calendario: le conosce prima, le provoca, le aspetta. Terremoti, alluvioni, morti sul lavoro. Sono scene che si ripetono e nessuno le impara. E' accaduto all'Aquila - ha proseguito dove la natura per mesi ha lanciato l'allarme, allarme ignorato dalla Commissione Grandi Rischi. E' accaduto a Giampilieri, dove la montagna già nel 2007 veniva giù a fette. E' accaduto in numerosi altrove". " E il dolore - ha proseguito - il lutto, la devastazione sono diventati spesso occasione di lucro, come testimonia l'agghiacciante intercettazione di due squallidi imprenditore nella notte del sisma dell'Aquila".
http://www.ilcapoluogo.com/news.php?extend.2811.4
L'Aquila denuncia: ''Senza giustizia non c'e' legalita'''
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/25936/78/
Presentazione Ufficiale Presidio della Memoria Lilli Centofanti-Antonio Mancini
http://www.youtube.com/watch?v=_sNp6shL4qs
Presidio della Memoria 6 marzo 2010 inizio corteo
http://www.youtube.com/watch?v=-RxfoKhZPbk
Presidio della Memoria 6 marzo 2010 corteo nella città ferita
http://www.youtube.com/watch?v=e3Wj56JP2MY
Presidio della Memoria 6 marzo 2010 elenco morti strage di Viareggio
http://www.youtube.com/watch?v=vXC7upUZ8l4