eraser
05-03-2010, 12:48
L'Iran chiede all'Italia l'immediato rilascio di due arrestati per traffico d'armi
Ministero Esteri iraniano: iniziativa propagandistica contro l'Iran. Frattini: nessun arresto strumentale
ROMA (5 marzo) - L'Iran ha chiesto l'immediato rilascio di due suoi cittadini arrestati in Italia in un'inchiesta su un presunto traffico di armi. Lo ha detto il ministero degli Esteri di Teheran all'ambasciatore italiano Alberto Bradanini, secondo quanto riferito oggi all'ANSA da fonti locali.
I due iraniani arrestati, insieme a cinque italiani, sono Hamid Masoumi-Nejad, 51 anni, giornalista della televisione iraniana accreditato da anni presso la Sala stampa estera a Roma, e Ali Damirchilu, di 55 anni, arrestato a Torino. Gli inquirenti hanno fatto sapere che altri due iraniani risultano latitanti.
Ministro iraniano: propaganza contro l'Iran. Il portavoce del ministero degli Esteri, Ramin Mehman-Parast, ha definito l'inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza di Milano, «un'altra iniziativa propagandistica contro l'Iran». «Seguiamo seriamente la vicenda - ha aggiunto il portavoce - e l'ambasciatore italiano a Teheran è stato convocato per dare spiegazioni sulla questione». La Farnesina ha confermato la convocazione di Bradanini.
Frattini: nessun arresto strumentale. «Respingo con fermezza qualunque insinuazione iraniana sull' uso strumentale dei recenti arresti da parte della Magistratura italiana». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Franco Frattini dopo le affermazioni di Teheran sugli arresti di cuoi concittadini in Italia.
Nessun commento da parte della procura di Milano sulla richiesta, avanzata dal ministero degli Esteri dell'Iran. Dell'indagine, che ha portato anche all'arresto di cinque italiani, si sta occupando il procuratore aggiunto Armando Spataro, che ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione riguardo la richiesta dell'Iran.
La televisione di Stato iraniana ha affermato ieri che si tratta di una «una nuova messa in scena dell'Italia contro l'Iran» che «fa parte del piano americano-sionista di accusare ingiustamente la Repubblica islamica». L'emittente ha accusato anche le catene satellitari arabe Al Arabiya e Al Jazira di essere «entrate in campo per dare una mano alla nuova grande ondata di bugie contro l'Iran» nei loro servizi dedicati all'inchiesta di Milano
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=93562&sez=HOME_NELMONDO
Ministero Esteri iraniano: iniziativa propagandistica contro l'Iran. Frattini: nessun arresto strumentale
ROMA (5 marzo) - L'Iran ha chiesto l'immediato rilascio di due suoi cittadini arrestati in Italia in un'inchiesta su un presunto traffico di armi. Lo ha detto il ministero degli Esteri di Teheran all'ambasciatore italiano Alberto Bradanini, secondo quanto riferito oggi all'ANSA da fonti locali.
I due iraniani arrestati, insieme a cinque italiani, sono Hamid Masoumi-Nejad, 51 anni, giornalista della televisione iraniana accreditato da anni presso la Sala stampa estera a Roma, e Ali Damirchilu, di 55 anni, arrestato a Torino. Gli inquirenti hanno fatto sapere che altri due iraniani risultano latitanti.
Ministro iraniano: propaganza contro l'Iran. Il portavoce del ministero degli Esteri, Ramin Mehman-Parast, ha definito l'inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza di Milano, «un'altra iniziativa propagandistica contro l'Iran». «Seguiamo seriamente la vicenda - ha aggiunto il portavoce - e l'ambasciatore italiano a Teheran è stato convocato per dare spiegazioni sulla questione». La Farnesina ha confermato la convocazione di Bradanini.
Frattini: nessun arresto strumentale. «Respingo con fermezza qualunque insinuazione iraniana sull' uso strumentale dei recenti arresti da parte della Magistratura italiana». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Franco Frattini dopo le affermazioni di Teheran sugli arresti di cuoi concittadini in Italia.
Nessun commento da parte della procura di Milano sulla richiesta, avanzata dal ministero degli Esteri dell'Iran. Dell'indagine, che ha portato anche all'arresto di cinque italiani, si sta occupando il procuratore aggiunto Armando Spataro, che ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione riguardo la richiesta dell'Iran.
La televisione di Stato iraniana ha affermato ieri che si tratta di una «una nuova messa in scena dell'Italia contro l'Iran» che «fa parte del piano americano-sionista di accusare ingiustamente la Repubblica islamica». L'emittente ha accusato anche le catene satellitari arabe Al Arabiya e Al Jazira di essere «entrate in campo per dare una mano alla nuova grande ondata di bugie contro l'Iran» nei loro servizi dedicati all'inchiesta di Milano
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=93562&sez=HOME_NELMONDO