View Full Version : Università e perplessità gruppo di lavoro
guylmaster
05-03-2010, 01:34
Salve a tutti,
con questo nuovo semestre è iniziato il corso di Laboratorio di Informatica, che prevede lo sviluppo di progetti in gruppo, più precisamente in coppia.
Il punto è che ho scelto "il mio compagno di banco di sempre", che mi era sempre sembrato abbastanza sveglio e con cui sono sempre andato daccordo.
Ora però sto scoprendo che è una persona molto frettolosa e.. fa schifezze. Ha fretta di togliersi le cose davanti per finire.
Ci hanno dato da fare "un paio di progetti preliminari" per vedere il livello di preparazione della classe e vi dico solo che:
Ha iniziato scrivendo il codice, ed ancora ancora;
Poi dopo ha scritto i commenti! tant'è che ad ogni cosa che non si trovava non riuscivo a capirci nulla;
Ed alla fine ha fatto il progetto!
Cioè ha fatto tutto al contrario, ha messo i commenti al codice tanto per metterceli, il progetto l'ha lascaito solo alla fine e per cigleigina sulla torta ha fatto un flowchart che era davvero un insulto:
Era in formato immagine, tutto sfgranato che a stento si leggeva, e per farlo entrare tutto in un pagina (e non lo aveva raccomandato il dottore di farlo entrare in un solo foglio) aveva fatto una cosa davvero illegibile. Roba che la fine del programma era collocata a metà foglio ed il programma "continuava sotto la fine".
Ora è una persona che ci sa fare, ed è anche alla mano, però io non concorro "per un voto decente", io almeno da queste materie "più abbordabili" punto a voti alti per fare media. E poi mi darebbe tremendamente fastidio andare male per colpa di un'altro che "non c'ha voglia".
Lo so, sono noiosi da disegnare i flowchart, ma siamo ad Informatica, bisogna disegnarli, non so veramente che fargli a questo. Prima di farglielo ridisegnare ho dovuto insistere per mezza giornata, quando l'ha fatto era comunque una schifezza, alla fine l'ho riffato io. Gli sto rompendo parecchio le palle e gli altri colleghi, seppur scherzando, dicono "ehhh ma poverino come fa a sopportarti". Però dai bisogna lavorare bene!
Voi che ne dite? pensavo pure di cambiare compagno, ma con l'aria che tira rischio solo di finire dalla padella alla brace.
L'unica mia speranza è che ho un buon ascendente su di lui essendo più grande ed avendo qualche esperienza in più, però non voglio fargli da mammina che gli deve dire "ma noo rifai il flowchart che manco si legge!". Cioè dovrebbe arrivarci da solo a certe cose, è una materia che si basa tutto sulla progettazione, dove è stato detto mille volte "non basta che il codice funzioni e basta", e lui proprio il progetto me lo fa a cavolo?
columbia83
05-03-2010, 01:53
I lavori di gruppo sono così. Se non si trova gente che vuole raggiungere il tuo stesso obiettivo facendo il tuo stesso lavoro, il tutto diventa parecchio snervante.
Quando ho dovuto fare qualcosa in gruppi numerosi, spesso mi è capitato anche di fare il lavoro di qualcun altro, ma al fine di raggiungere il risultato migliore, lo sforzo lo si faceva lo stesso (ricordandosi per il futuro dei soggetti "poco professionali").
Per fortuna parecchi altri lavori di gruppo, all'Università, li ho fatti in coppia con un amico che si poneva il mio stesso obiettivo: fare tutto il necessario per giungere ad un ottimo lavoro.
per fortuna solo uan volta o due ho dovuto fare un lavoro di gruppo,e per fortuna c'erano con me colleghi che miravano come me al massimo dei voti.
altrimenti è impossibile
guylmaster
05-03-2010, 02:10
Purtroppo molte persone non mirano minimamente all'auto migliorarsi. Puntano a dare il minimo indispensabile e stop.
Per me l'università non è un pezzo di carta da prendere alla fine, è una sfida con me stesso, è qualcosa che amo. Un cattivo risultato mi lacera dentro, prendere poi un cattivo risultato in corsi dove potrei aspirare a qualcosa in più mi farebbe rodere.
Purtroppo almeno a questo giro sono incastrato con lui, ma non me ne frega che farò la parte del rompicoglioni lo tartasserò finchè le cose non le fa bene, anche a costo di ricattarlo di "non consegnare nulla" (cosa che ovviamente non farei, però qualcosa me al devo inventare).
Anche perchè ho ben inquadrato il tipo, deve fare due cagate appena tornato a casa in modo che poi si può mettere a cazzeggiare su qualche giochino. E cosi non va proprio. Se ti avanza del tempo meglio un debug in più.
guylmaster
05-03-2010, 02:12
per fortuna solo uan volta o due ho dovuto fare un lavoro di gruppo,e per fortuna c'erano con me colleghi che miravano come me al massimo dei voti.
altrimenti è impossibile
Ecco, i professori si fanno belli dicendo che questo servirà poi nel mondo del lavoro. Ma nel mondo del lavoro certe persone vengono licenziate con un bel calcione in culo, almeno che non hanno agganci e ammanigliamenti. Qui invece si cullano troppo perchè nessuno può tirargli un calcione in culo.
E aspettate sto comunque parlando di una persona che mediamente sa programmare, viene da un informatico, però deve passare dal "buttare sullo schermo righe di codice" e "programmare come cristo comanda". Anch'io non sono un genio però mi ci metto e ci sbatto su la testa per cercare di fare sempre meglio.
porradeiro
05-03-2010, 07:27
Non frequento informatica, ma una cosa l'ho imparata: i gruppi di lavoro sono una perdita di tempo. Da solo si opera molto ma molto meglio, specie se si ha voglia di fare.
i 2-3 lavori in gruppo che mi son capitati fino ad oggi (primo anno magistrale economia) ho sempre trovato persone con voglia zero di fare, pronti a succhiare il voto e basta senza collaborare...e alla fine finisce sempre che faccio tutto da solo: ma a me va benissimo così, almeno son sicuro che il lavoro lo faccio per bene e che se ci son errori son tutte occasioni per imparare qualcosa. loro magari si beccano il mio voto senza aver fatto nulla e son felici, ma almeno io la prossima volta so qualcosa in più :)
Fibrizio
05-03-2010, 09:59
Salve a tutti,
con questo nuovo semestre è iniziato il corso di Laboratorio di Informatica, che prevede lo sviluppo di progetti in gruppo, più precisamente in coppia.
Il punto è che ho scelto "il mio compagno di banco di sempre", che mi era sempre sembrato abbastanza sveglio e con cui sono sempre andato daccordo.
Ora però sto scoprendo che è una persona molto frettolosa e.. fa schifezze. Ha fretta di togliersi le cose davanti per finire.
Ci hanno dato da fare "un paio di progetti preliminari" per vedere il livello di preparazione della classe e vi dico solo che:
Ha iniziato scrivendo il codice, ed ancora ancora;
Poi dopo ha scritto i commenti! tant'è che ad ogni cosa che non si trovava non riuscivo a capirci nulla;
Ed alla fine ha fatto il progetto!
Cioè ha fatto tutto al contrario, ha messo i commenti al codice tanto per metterceli, il progetto l'ha lascaito solo alla fine e per cigleigina sulla torta ha fatto un flowchart che era davvero un insulto:
Era in formato immagine, tutto sfgranato che a stento si leggeva, e per farlo entrare tutto in un pagina (e non lo aveva raccomandato il dottore di farlo entrare in un solo foglio) aveva fatto una cosa davvero illegibile. Roba che la fine del programma era collocata a metà foglio ed il programma "continuava sotto la fine".
Ora è una persona che ci sa fare, ed è anche alla mano, però io non concorro "per un voto decente", io almeno da queste materie "più abbordabili" punto a voti alti per fare media. E poi mi darebbe tremendamente fastidio andare male per colpa di un'altro che "non c'ha voglia".
Lo so, sono noiosi da disegnare i flowchart, ma siamo ad Informatica, bisogna disegnarli, non so veramente che fargli a questo. Prima di farglielo ridisegnare ho dovuto insistere per mezza giornata, quando l'ha fatto era comunque una schifezza, alla fine l'ho riffato io. Gli sto rompendo parecchio le palle e gli altri colleghi, seppur scherzando, dicono "ehhh ma poverino come fa a sopportarti". Però dai bisogna lavorare bene!
Voi che ne dite? pensavo pure di cambiare compagno, ma con l'aria che tira rischio solo di finire dalla padella alla brace.
L'unica mia speranza è che ho un buon ascendente su di lui essendo più grande ed avendo qualche esperienza in più, però non voglio fargli da mammina che gli deve dire "ma noo rifai il flowchart che manco si legge!". Cioè dovrebbe arrivarci da solo a certe cose, è una materia che si basa tutto sulla progettazione, dove è stato detto mille volte "non basta che il codice funzioni e basta", e lui proprio il progetto me lo fa a cavolo?
scusa se lui ha programmato ,ha steso il progetto e ha disegnato i diagrammi....tu che hai fatto? :stordita:
poi in secondo luogo concordo col metodo del tuo collega:
1. i flowchart oltre che essere noiosissimi da fare sono pressoché inutili, soprattutto per programmi complessi, si rischia solo di impantanarsi
2. i commenti servono solo agli altri o al programmatore per rivedere il tutto, io non li uso quasi mai
3. il progetto è sempre meglio scriverlo alla fine, dopo che il codice è pronto, che all'inizio....all'università ovviamente, mica siete sul posto di lavoro.
guylmaster
05-03-2010, 13:50
scusa se lui ha programmato ,ha steso il progetto e ha disegnato i diagrammi....tu che hai fatto? :stordita:
poi in secondo luogo concordo col metodo del tuo collega:
1. i flowchart oltre che essere noiosissimi da fare sono pressoché inutili, soprattutto per programmi complessi, si rischia solo di impantanarsi
2. i commenti servono solo agli altri o al programmatore per rivedere il tutto, io non li uso quasi mai
3. il progetto è sempre meglio scriverlo alla fine, dopo che il codice è pronto, che all'inizio....all'università ovviamente, mica siete sul posto di lavoro.
Erano due programmi da fare, io ho fatto uno, lui l'altro.
Sono andato da lui per vedere il programma che aveva fatto e non gli funzionava, mi ha chiesto aiuto e non c'era manco un commento. Però ripeto, tutto sommato "il codice non era malccio". Fatto sta che alla fine del voto i commenti fatti bene servono, e lui li ha appiccicati a cavolo solo alla fine (e tra l'altro nel mentre mi sarebbero serviti non poco per debuggarli).
Il concetto di gruppo è proprio "far leggere il proprio codice ad altri programmatori", quindi è tassativo che tu metta i commenti.
Il flowchart ripeto anch'io che sono noiosi, ma vanno fatti e vanno fatti bene. E poi, non discutiamo dell'utilità di fare prima i flowchart e poi il codice su programmi piccoli, al fine del codice può anche essere che non siano importanti (Ripeto, su programmi VERAMENTE piccoli, ma qui si parla di un corso di programmazione in medio-grande), ma sai dove si vede la carenza? quando poi nel ricopiare il codice e nel fare i flowchart ti sfugge una riga e il flowchart è diverso dal codice. E quello significa che prendi un voto di schifo.
Del resto non sono nessuno per giudicare "i metodi di lavoro" degli altri, basta che siano metodi funzionanti. Quando però questi metodi danno dei risultati squallidi è ovvio che le cose vanno riviste, non credi?
Al di la del fatto che penso che un buon progetto è alla base di tutto.
Poi se nella consegna è previsto un flowchart e tu me lo dai in un file .jpeg tutto disordinato e poi anche sfuocato... bè ecco.. mi butti nel cesso il lavoro.
Secondo me non è così che si fa. Se lui non sapesse programmare me ne potrei fare solo una ragione e cercare di dargli compiti alla sua altezza e di certo non gli romperei le scatole. Se lui invece le cose le sa fare, ma fa schifezze per via della fretta secondo mel e cose cambiano e non di poco.
Purtroppo vorrei tanto "fregarmene" e dire "mi faccio tutto io", ma a questo semestre i tempi mi sembrano molto stretti: Abbiamo lezioni dalla mattina presto fino alla sera alle 19:00 e tornati a casa dobbiamo avere anche il tempo di studiare quello che facciamo a lezione. Credo che obbligarlo a lavorare bene sia una cosa positiva non solo per me ma anche per lui.
Poi i gruppi non sono stati assegnati dall'alto, se non gli sta bene può anche dire "no chiediamo ai professori di cambiare i gruppi" per ora che stiamo ancora all'inizio. Ma se il gruppo rimane mi sembra sacrosanto che lavorare bene sia un obbligo.
Poi voi forse non avete ben presente la scena di lui che mi consegna il flowchart (che è quello tutto sommato che mi ha fatto rimanere di cacca):
Mi da un flowchart che avrebbe bisogno di due pagine, tutto appallottolato in una pagina, con segni totalmente sbagliati perchè le linee si collegavano alla "come gli piaceva" e per giunta in un immagina tutta sgranata dove le scritte quasi non si leggevano. Quando gli ho fatto notare che "era davvero improponibile che noi consegnassimo quella cosa" è stato due ore a dire "meeee noooo daiii non mi va di rifarlo", quando non aveva null'altro da fare se non cazzeggiare su un giochino, e quando finalmente l'ho convinto a rifarlo ha fatto un'altro pastrocchio ancora! gli ho dovuto "ridire di correggelro" ed è uscito un terzo pastrocchio, e alla fine l'ho dovuto rifare io.
Ora, no, non ci sto io a queste condizioni, questo è lavorare con i piedi ed è nel mio diritto impormi perchè così, ad un corso del genere, altro che bei voti, manco il 18 prendiamo.
Fibrizio
05-03-2010, 16:24
Erano due programmi da fare, io ho fatto uno, lui l'altro.
Sono andato da lui per vedere il programma che aveva fatto e non gli funzionava, mi ha chiesto aiuto e non c'era manco un commento. Però ripeto, tutto sommato "il codice non era malccio". Fatto sta che alla fine del voto i commenti fatti bene servono, e lui li ha appiccicati a cavolo solo alla fine (e tra l'altro nel mentre mi sarebbero serviti non poco per debuggarli).
Il concetto di gruppo è proprio "far leggere il proprio codice ad altri programmatori", quindi è tassativo che tu metta i commenti.
Il flowchart ripeto anch'io che sono noiosi, ma vanno fatti e vanno fatti bene. E poi, non discutiamo dell'utilità di fare prima i flowchart e poi il codice su programmi piccoli, al fine del codice può anche essere che non siano importanti (Ripeto, su programmi VERAMENTE piccoli, ma qui si parla di un corso di programmazione in medio-grande), ma sai dove si vede la carenza? quando poi nel ricopiare il codice e nel fare i flowchart ti sfugge una riga e il flowchart è diverso dal codice. E quello significa che prendi un voto di schifo.
Del resto non sono nessuno per giudicare "i metodi di lavoro" degli altri, basta che siano metodi funzionanti. Quando però questi metodi danno dei risultati squallidi è ovvio che le cose vanno riviste, non credi?
Al di la del fatto che penso che un buon progetto è alla base di tutto.
Poi se nella consegna è previsto un flowchart e tu me lo dai in un file .jpeg tutto disordinato e poi anche sfuocato... bè ecco.. mi butti nel cesso il lavoro.
Secondo me non è così che si fa. Se lui non sapesse programmare me ne potrei fare solo una ragione e cercare di dargli compiti alla sua altezza e di certo non gli romperei le scatole. Se lui invece le cose le sa fare, ma fa schifezze per via della fretta secondo mel e cose cambiano e non di poco.
Purtroppo vorrei tanto "fregarmene" e dire "mi faccio tutto io", ma a questo semestre i tempi mi sembrano molto stretti: Abbiamo lezioni dalla mattina presto fino alla sera alle 19:00 e tornati a casa dobbiamo avere anche il tempo di studiare quello che facciamo a lezione. Credo che obbligarlo a lavorare bene sia una cosa positiva non solo per me ma anche per lui.
Poi i gruppi non sono stati assegnati dall'alto, se non gli sta bene può anche dire "no chiediamo ai professori di cambiare i gruppi" per ora che stiamo ancora all'inizio. Ma se il gruppo rimane mi sembra sacrosanto che lavorare bene sia un obbligo.
Poi voi forse non avete ben presente la scena di lui che mi consegna il flowchart (che è quello tutto sommato che mi ha fatto rimanere di cacca):
Mi da un flowchart che avrebbe bisogno di due pagine, tutto appallottolato in una pagina, con segni totalmente sbagliati perchè le linee si collegavano alla "come gli piaceva" e per giunta in un immagina tutta sgranata dove le scritte quasi non si leggevano. Quando gli ho fatto notare che "era davvero improponibile che noi consegnassimo quella cosa" è stato due ore a dire "meeee noooo daiii non mi va di rifarlo", quando non aveva null'altro da fare se non cazzeggiare su un giochino, e quando finalmente l'ho convinto a rifarlo ha fatto un'altro pastrocchio ancora! gli ho dovuto "ridire di correggelro" ed è uscito un terzo pastrocchio, e alla fine l'ho dovuto rifare io.
Ora, no, non ci sto io a queste condizioni, questo è lavorare con i piedi ed è nel mio diritto impormi perchè così, ad un corso del genere, altro che bei voti, manco il 18 prendiamo.
non voglio dubitare della tua buona fede, però ho l'impressione che manchi qualcosa in questo racconto... due programmi che interagivano o separati?
comunque sia c'è poco da fare, prendici l'abitudine e soprattutto quando senti che sia necessario cerca di essere il leader del gruppo, se no non ne uscirai mai fuori!;)
ChristinaAemiliana
06-03-2010, 00:40
Ecco, i professori si fanno belli dicendo che questo servirà poi nel mondo del lavoro. Ma nel mondo del lavoro certe persone vengono licenziate con un bel calcione in culo, almeno che non hanno agganci e ammanigliamenti. Qui invece si cullano troppo perchè nessuno può tirargli un calcione in culo.
I professori a mio avviso hanno ragione perché è vero che un'esperienza del genere, anche qualora risultasse negativa, servirà nel mondo del lavoro, perché ti assicuro che una buona parte delle persone siffatte, anche senza disporre di conoscenze e agganci notevoli, sanno ricavarsi una propria "nicchia" in cui vivacchiare lavoricchiando, senza ovviamente ottenere risultati brillanti ma del resto anche riuscendo a portare a casa lo stipendio facendo fare (o perlomeno correggere) il proprio lavoro a colleghi che, per puntiglio o per necessità, vogliono svolgere i propri compiti in maniera irreprensibile e professionale. ;)
Fatta questa premessa, ti posso dire che la mia esperienza universitaria dei lavori di gruppo è globalmente molto positiva, addirittura una volta mi è capitato di trovarmi in squadra con tre persone che hanno svolto "a sorpresa" anche la mia parte, con l'intento di ringraziarmi per certi appunti che avevo prestato loro. L'unico episodio negativo (ma peraltro istruttivo) è stato analogo a quello vissuto da te. In estrema sintesi, il lavoro di gruppo consisteva in un programma da realizzare in due linguaggi diversi, da consegnare poi all'esame (faceva ovviamente media). Il corso finiva a giugno, io tento l'esame al primo appello, sbaglio un'inezia ma il prof severissimo mi sfodera un 19 :ncomment:, io non ci sto e programmo di tornare al secondo appello; nel frattempo chiamo il mio compagno di lavoro e gli spiego che ho necessità, per ottenere la borsa di studio, di chiudere l'esame entro la sessione estiva, e lui mi assicura che non devo preoccuparmi in quanto conta di presentarsi come me al secondo appello. All'esame però non lo trovo :rolleyes: e così, nella settimana che intercorre tra lo scritto e la pubblicazione dei risultati, io svolgo anche la sua parte e mi presento con il lavoro completo dal professore. Il docente chiaramente mi chiede spiegazioni in quanto i gruppi in teoria dovevano presentarsi con tutti i componenti allo stesso appello, io sto sul vago e gli riferisco che il mio compagno ha avuto problemi e per me era impossibile attendere settembre per via della borsa di studio. Il prof comprende e anzi mi aumenta il voto da 29 a 30 perché ho fatto tutto il lavoro da sola. :yeah: Il tempo passa finché a ottobre il tizio mi telefona fresco fresco e mi dice che "è ora di consegnare il lavoro". Si incavola pure con me (con che faccia non lo so!) ma, dopo aver avuto la rassicurazione sul fatto che non ho raccontato la verità precisa al prof ma ho ventilato di problemi non meglio specificati, ha pure il coraggio di chiedermi copia di quella che originariamente era la mia parte di lavoro. :nono: Io l'esame ormai l'ho dato e me ne frego, quindi gli passo il mio programma e me ne infischio pensando che saranno cavoli suoi quando non saprà usare quel linguaggio. Ma non è finita qui, perché dopo qualche giorno il prof mi telefona e mi chiede di passare nel suo ufficio appena posso. :wtf: Al primo buco tra le lezioni ci vado e in breve il docente mi racconta che il mio collega simpaticone si è presentato all'esame sostenendo di aver scritto personalmente entrambi i programmi :rotfl: e che io glieli avrei sottratti presentandomi da sola all'esame a luglio quando eravamo d'accordo per l'appello di ottobre! :eek: Io per un attimo temo il peggio :asd: ma il prof non è uno scemo e mi rassicura spiegandomi che, qualora non fosse bastata la differenza di prestazione all'esame (lui era a malapena sufficiente e scarsamente preparato mentre i miei due programmi comprendevano strutture che erano parte facoltativa del programma del corso), un paio di domande sulle scelte effettuate nella compilazione del codice erano bastate a evidenziare come il tizio, la mia parte, non l'avesse nemmeno letta...:asd: Ah, il tipo poi è stato comunque promosso ma si racconta (questo però non me lo ha detto direttamente il prof quel giorno...è venuto fuori anni dopo) che il docente abbia "sconsigliato" al soggetto in questione di inserire nel piano di studio gli altri due corsi che insegnava lui...:D
L'esperienza suddetta, tirando le somme, mi è servita perché mi ha insegnato che sul lavoro no solo puoi trovare la classica persona fancazzista, ma può esserci anche gente che per ottenere un vantaggio non si fa scrupoli ad appropriarsi dei meriti che sarebbero tuoi (o almeno a provarci). ;)
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