Tjherg
02-03-2010, 17:15
Mi sto documentando sui rischi di "illegalita" di un attività promozionale che vorrei intraprendere, avendo un tot di indirizzi email vorrei inviare email pubblicitarie dove si mette a conoscenza dell'esistenza di un azienda senza fare alcuna offerta commerciale, insomma senza scrivere prezzi o quant'altro.
Tutti gli indirizzi email sono di professionisti e li hanno resi noti ai fini commerciali (beh di vendita di loro prodotti/servizi) (non è roba di pagine gialle ma frutto di iscrizioni a portali web dedicati del settore dove loro stessi si pubblicizzano insomma sono presi dalla loro pubblicità)
Leggendo la normativa sulla privacy qui la situazione è un po particolare, un conto è inviare email a privati, un conto è inviarle a professionisti.
Ecco vorrei un ragguaglio, perchè e ovvio non voglio incorrere nell'illegalità.
Documentandomi un po' nel complesso mi sembra che la cosa non sia fattibile o meglio dovrei chiedere preventivamente ad ognuno se vuole ricevere un email, poi ho letto alcuni articoli sulla legge e sembra che se la fonte ha messo a disposizione l'email per attività commerciali allora non ci sono problemi.
ecco l'articolo
3. Il consenso
Il Garante, con riferimento al consenso (art. 23), considerati i princìpi di efficacia e proporzionalità e in relazione agli artt. 2, 18, 24 comma 1 e 154, comma 1, lett. c), del Codice, intende anche prescrivere a tutti i titolari del trattamento pubblici e privati alcune misure opportune affinché non richiedano il consenso nei vari casi in cui esso non deve essere richiesto (dai soggetti pubblici) o è superfluo (per i soggetti privati). Ciò, in particolare, quando:
a) il trattamento dei dati in ambito privato è svolto per adempiere a obblighi contrattuali o normativi o, comunque, per ordinarie finalità amministrative e contabili;
b) i dati trattati provengono da pubblici registri ed elenchi pubblici conoscibili da chiunque o sono relativi allo svolgimento di attività economiche dell'interessato (v., per i presupposti relativi a ciascuno dei predetti casi, l'art. 24, comma 1; v. anche l'art. 18, comma 4).
E' proprio così?
edit ho letto una circolare del garante dove sta scritto che nn si puo' fare nulla, bisogna prima chiedere il consenso.
Comunque se qualcuno di voi si è trovato difronte ad un problema simile ad ha consigli ed info ...
Tutti gli indirizzi email sono di professionisti e li hanno resi noti ai fini commerciali (beh di vendita di loro prodotti/servizi) (non è roba di pagine gialle ma frutto di iscrizioni a portali web dedicati del settore dove loro stessi si pubblicizzano insomma sono presi dalla loro pubblicità)
Leggendo la normativa sulla privacy qui la situazione è un po particolare, un conto è inviare email a privati, un conto è inviarle a professionisti.
Ecco vorrei un ragguaglio, perchè e ovvio non voglio incorrere nell'illegalità.
Documentandomi un po' nel complesso mi sembra che la cosa non sia fattibile o meglio dovrei chiedere preventivamente ad ognuno se vuole ricevere un email, poi ho letto alcuni articoli sulla legge e sembra che se la fonte ha messo a disposizione l'email per attività commerciali allora non ci sono problemi.
ecco l'articolo
3. Il consenso
Il Garante, con riferimento al consenso (art. 23), considerati i princìpi di efficacia e proporzionalità e in relazione agli artt. 2, 18, 24 comma 1 e 154, comma 1, lett. c), del Codice, intende anche prescrivere a tutti i titolari del trattamento pubblici e privati alcune misure opportune affinché non richiedano il consenso nei vari casi in cui esso non deve essere richiesto (dai soggetti pubblici) o è superfluo (per i soggetti privati). Ciò, in particolare, quando:
a) il trattamento dei dati in ambito privato è svolto per adempiere a obblighi contrattuali o normativi o, comunque, per ordinarie finalità amministrative e contabili;
b) i dati trattati provengono da pubblici registri ed elenchi pubblici conoscibili da chiunque o sono relativi allo svolgimento di attività economiche dell'interessato (v., per i presupposti relativi a ciascuno dei predetti casi, l'art. 24, comma 1; v. anche l'art. 18, comma 4).
E' proprio così?
edit ho letto una circolare del garante dove sta scritto che nn si puo' fare nulla, bisogna prima chiedere il consenso.
Comunque se qualcuno di voi si è trovato difronte ad un problema simile ad ha consigli ed info ...